RICHIESTA DI ASSEGNO DI COLLABORAZIONE ALLA RICERCA. (Tutor Prof Pietro Cortelli)

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1 RICHIESTA DI ASSEGNO DI COLLABORAZIONE ALLA RICERCA (Tutor Prof Pietro Cortelli) TITOLO: Studio longitudinale dei disturbi dell eloquio e del linguaggio e nello spettro della Degenerazione Lobare Frontotemporale PROGRAMMA DI RICERCA BACKGROUND SCIENTIFICO: La Degenerazione Lobare Frontotemporale (FTLD: FrontoTemporal Lobar Degeneration) è una patologia neurodegenerativa che comprende un insieme di sindromi cliniche eterogenee, con caratteristiche diverse dal punto di vista neuropatologico ed eziologico [1]. Si tratta della malattia neurodegenerativa più comune nella popolazione con età inferiore a 65 anni [2]. Il termine FTLD comprende le tre varianti della Demenza FrontoTemporale (FTD) [Demenza FrontoTemporale variante comportamentale (bvftd), Afasia Progressiva Primaria non fluente (nfppa), Afasia Progressiva Primaria logopenica (lppa) e Demenza Semantica (SD)], la Paralisi Sopranucleare Progressiva (PSPS) e la Sindrome Corticobasale (CBS) [3-7]. Attualmente queste sindromi sono classificate a seconda del disturbo clinico prevalente, ovvero il disturbo del comportamento, del linguaggio o del movimento. Nonostante la suddivisione delle varie forme patologiche, molti pazienti sviluppano nel corso del tempo caratteristiche cliniche appartenenti a più di una sindrome, determinandone un continuum clinico [1,8]. Il disturbo dell eloquio e del linguaggio sono le caratteristiche cliniche che più frequentemente si sovrappongono nei diversi fenotipi clinici [8]. 1

2 In particolare, secondo la classificazione di Gorno Tempini e collaboratori, i disturbi del linguaggio sono ben caratterizzati nelle tre forme di afasia. La variante non fluente (nfppa) è caratterizzata da una riduzione della fluenza verbale, perdita dell utilizzo dei funtori e delle regole grammaticali e dell integrità del significato delle parole; la variante logopenica (lppa) è caratterizzata da una difficoltà della capacità di recuperare vocaboli (afasia nominum);infine la variante semantica è caratterizzata da un progressivo deterioramento della comprensione delle parole e del riconoscimento degli oggetti, in assenza di alterazioni della fluenza verbale. Al contrario, nelle restanti sindromi, il disturbo del linguaggio e dell eloquio non è stato definito e si sovrappone e confonde con il disturbo motorio. Tuttavia, il riconoscimento e la caratterizzazione del disturbo e dell eloquio e del linguaggio in tutto lo spettro della FTLD sono importanti per definire quali caratteristiche cliniche neuropsicologiche possano essere utili nel dirigere il work-up diagnostico e perfezionare la probabile diagnosi ante-mortem di questi disturbi. La migliore caratterizzazione clinica permetterà inoltre di definire ulteriori strategie e percorsi terapeutici. OBIETTIVO: Descrivere i disturbi dell eloquio e del linguaggio in una popolazione di pazienti affetti da Degenerazione Lobare Frontotemporale (Demenza frontotemporale e varianti, Paralisi Sopranucleare Progressiva, Degenerazione Corticobasale) a diversi stadi di malattia (esordio e fase avanzata). MATERIALI E METODI: Pazienti ed esami strumentali: Saranno reclutati, in maniera retrospettiva e prospettica, tutti i pazienti affetti da Demenza frontotemporale e sue varianti, Paralisi Sopranucleare Progressiva, Degenerazione Corticobasale, in diversi stadi di malattia afferenti presso il Centro dei Disordini del Movimento dell Istituto delle Scienze Neurologiche di Bologna (ISNB) dell Istituto di 2

3 Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS) e del Dipartimento di Scienze Biomediche e NeuroMotorie dell Università, Alma Mater Studiorum di Bologna. - Fase retrospettiva Saranno inclusi retrospettivamente tutti i pazienti con una diagnosi clinica di FTLD seguiti presso i nostri Centri dal 1991 ad oggi e valutati almeno una volta all anno lungo la durata di malattia. I pazienti viventi inclusi nello studio saranno valutati annualmente secondo la normale pratica clinica. - Fase prospettica Saranno arruolati consecutivamente tutti i pazienti che rispettano i criteri di inclusione ed esclusione dello studio valutati presso gli ambulatori dell IRCCS Istituto di Scienze Neurologiche di Bologna. A questi pazienti verrà applicato il protocollo riportato di seguito. Criteri di inclusione: 1. Soggetti di sesso maschile e femminile che abbiano compiuto i 18 anni di età e fino agli 80 anni di età; 2. Diagnosi definita secondo i criteri internazionali [3-7] ; 3. Adesione allo studio tramite consenso informato scritto. Criteri di esclusione: 3. Pazienti affetti da patologia psichiatrica, abuso di alcool o droghe; 4. Pazienti che presentano condizioni patologiche sistemiche, cardiologiche, renali, epatiche o polmonari che possono interferire con gli esiti dello studio; 5. Pazienti incapaci di firmare il consenso informato. 3

4 PROTOCOLLO Pazienti Lo studio prevede una fase retrospettiva ed una fase prospettica di inclusione di tutti i pazienti con FTLD seguiti presso il nostro Centro. La fase retrospettiva dello studio prevede una revisione delle cartelle cliniche di ricovero e ambulatoriali al fine di acquisire in maniera sistematica i dati elencati di seguito. In relazione alla fase prospettica, i pazienti saranno richiamati per la valutazione annuale e sottoposti alle valutazioni cliniche e strumentali necessarie in relazione alla pratica clinica. I pazienti di nuova diagnosi verranno arruolati nella fase prospettica dello studio e sottoposti alle valutazioni cliniche e strumentali in regime ambulatoriale o di ricovero ospedaliero necessarie in relazione alla pratica clinica. Dati clinici Ai fini dello studio, in relazione alla fase retrospettiva i seguenti dati saranno ricavati dall analisi del materiale e dal colloquio con i familiari, in relazione alla fase prospettica saranno raccolti in maniera sistematica: - caratteristiche demografiche; - anamnesi generale e neurologica con particolare attenzione a età del paziente all esordio della malattia, sintomo o segno d esordio, durata di malattia al momento dello studio; presenza o insorgenza di altri segni/sintomi neurologici; fattori di progressione (cadute frequenti, perdita della capacità di deambulazione autonoma, utilizzo di sedia a rotelle, disfagia severa, disartria severa), terapia e risposta al trattamento, modifiche terapeutiche ed eventuali eventi avversi; - valutazioni neurologiche annuali (comprensive di UPDRS, H&Y) Dati strumentali Verranno inoltre analizzati: - esami ematici di routine, esame urine e quando necessari richiesti esami genetici 4

5 - indagini di imaging (TC, RM encefalo, DATscan, MIBG cardiaca); - valutazione del liquido cefalorachidiano (esame citochimico, indici di neuro degenerazione); - valutazione neuropsicologica (Mini Mental State Examination Test, Batteria Breve per il Deterioramento Mentale, copia di disegni semplici, fluenza verbale fonemica e semantica, test di Stroop). - analisi del linguaggio (analisi quantitativa/qualitativa della produzione, denominazione e comprensione di parole singole, ripetizione di frasi, comprensione di frasi sintatticamente complesse, fluenza verbale, memoria fonologica, registrazione video della descrizione di una giornata della vita quotidiana del paziente e di una figura) - valutazione affettivo-comportamentale (Inventario Beck della Depressione, Questionario S.T.A.I., Scala di Apatia, Neuropsychiatric Inventory); - valutazione delle autonomie semplici e strumentali (ADL, IADL e valutazione dell influenza del disturbo motorio nelle ADL e nelle IADL) - valutazione della qualità della vita tramite scale (Questionario sullo Stato di Salute, SF- 36) - valutazione dell impatto della disabilità sul caregiver tramite l utilizzo di scale e questionari specifici (Zarit Burden Interview). Tutti i pazienti saranno identificati attraverso un sistema di registrazione computerizzato. I dati raccolti verranno poi registrati e tabulati in un database appositamente creato in modo tale da agevolare l estrapolazione dei dati. Il protocollo di ricerca prevede che lo stesso protocollo sia ripetuto annualmente. 5

6 REFERENZE: 1. MacKenzie IRA, Neumann M, Bigio EH, Cairns NJ, Alafuzoff I, Kril J., et al. Nomenclature and nosology for neuropathologic subtypes of frontotemporal lobar degeneration: an update. Acta Neuropathol 2010; 119: Rabinovici GD, Miller BL. Frontotemporal lobar degeneration: epidemiology, pathophysiology, diagnosis and management. CNS Drugs May;24(5): doi: / Rascovsky K, Hodges JR, Knopman D, Mendez MF, Kramer JH, Neuhaus J, et al. (2011): Sensitivity of revised diagnostic criteria for the behavioural variant of frontotemporal dementia. Brain 134: ; 4. Neary D, Snowden JS, Gustafson L, Passant U, Stuss D, Black S, et al. (1998): Frontotemporal lobar degeneration: a consensus on clinical diagnostic criteria. Neurology 51(6): ; 5. Gorno-Tempini M.L. et al., (2011) Classification of primary progressive aphasia and its variants. Neurology 2011; ; 6. Armstrong MJ, Litvan I, Lang AE, Bak TH, Bhatia KP, Borroni B., et al. Criteria for the diagnosis of corticobasal degeneration. Neurology 2013; 80: Höglinger GU, Respondek G, Stamelou M, Kurz C, Josephs KA, Lang AE., et al. Clinical diagnosis of progressive supranuclear palsy the movement disorder society criteria. Mov Disord 2017; 32: Irwin DJ1, Cairns NJ, Grossman M, McMillan CT, Lee EB, Van Deerlin VM, Lee VM, Trojanowski JQ. Frontotemporal lobar degeneration: defining phenotypic diversity through personalized medicine. Acta Neuropathol Apr;129(4): doi: /s

7 PROGRAMMA DI ATTIVITÀ DELL ASSEGNISTA Il progetto di ricerca prevede di descrivere i disturbi del linguaggio e dell eloquio in una popolazione di pazienti affetti da Degenerazione Lobare Frontotemporale (Demenza frontotemporale e varianti, Paralisi Sopranucleare Progressiva, Degenerazione Corticobasale) a diversi stadi di malattia (esordio e fase avanzata). L attività di formazione e di ricerca sarà svolta presso: - il centro per lo studio dei Disordini del movimento del Dipartimento di Scienze Neurologiche dell Università di Bologna. Tutor: Prof Pietro Cortelli; - il Programma Parkinson, Cefalee e Vegetativo, Responsabile Prof. Pietro Cortelli. Il piano di formazione prevede la completa integrazione nell attività di ricerca Descritta nel protocollo. In particolare, l assegnatario del contratto di ricerca dovrà: - perfezionare ed estendere le proprie conoscenze sulla Degenerazione Lobare Frontotemporale, attraverso una revisione della letteratura sul tema, - prendere in carico e rivalutare i pazienti già diagnosticati, prevedere un arruolamento prospettico dei nuovi pazienti ed il follow-up attraverso una intensa attività clinica, - eseguire ed interpretare le valutazioni strumentali, in particolare la valutazione neuropsicologica e l analisi del linguaggio, - creare un sistema di registrazione computerizzato per la raccolta e l analisi dei dati. Tali dati saranno l origine di pubblicazioni scientifiche da sottomettere ai giornali scientifici di settore. 7

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