Ravenna 5 ottobre 2012
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1 Ravenna 5 ottobre 2012 Creare alleanze con la scuola nel lavoro con bambini con autismo Giuseppe Maurizio Arduino Psicologo, Responsabile Centro Autismo e Sindrome di Asperger ASL CN1, Mondovì
2 . l educazione a casa, a scuola e nella comunità resta il trattamento primario per i bambini con disturbi dello spettro autistico National Research Council (2001), Educating Children with autism, Washington DC, National Academy Press
3 La scuola insieme alla famiglia è il contesto in cui il bambino passa la maggior parte del sua giornata La scuola è il contesto in cui il bambino ha a disposizione il maggior numero di ore di intervento individualizzato in cui vengono attivate le maggiore risorse pubbliche
4 Ricerca Centro Autismo Sindrome di Asperger ASL CN1, Mondovì, 2012 A cura di: GM Arduino, Brunero F., Carotta M. Gruppo di 20 bambini con Disturbi dello spettro autistico della scuola dell infanzia Anno scolastico
5 Distribuzione delle ore di intervento individuale per provenienza: 10 bambini ASL Cuneo, 10 bambini altre provenienze La media ore settimanali per gli interventi ASL e gli altri non scolastici p g g è calcolata su 52 settimane. Quella relativa alla scuola su 36
6 Per entrambi i gruppi il numero medio di ore settimanali, nel periodo scolastico, è di circa 20 ore La distribuzione percentuale è ASSISTENTE SCOL. 24% SANITARIE PRIVATO 1% SANITARIE ASL EDUCATORE SOCIO ASS. INDIRETTE ASL 6% 4% 1% INSEGNANTE SOSTEGNO 64% A cura di: GM Arduino, Brunero F., Carotta M.
7 La distribuzione percentuale per ambito è AMBITO SANITARIO 8% ALTRI INTERVENTI SOCIALI 4% AMBITO SCOLASTICO 88% A cura di: GM Arduino, Brunero F., Carotta M.
8 Distribuzione dei costi per tipologia di intervento Il costo medio totale è di circa Euro SANITARI INS. SOSTEGNO ASS. SCUOLA SOCIALE A cura di: GM Arduino, Brunero F., Carotta M.
9 La distribuzione percentuale dei costi per tipologia d intervento è ASS. SCUOLA 16% SOCIALE 6% SANITARI 14% INS. SOSTEGNO 64% A cura di: GM Arduino, Brunero F., Carotta M.
10 Questa ricerca mostra che, nel nostro paese, la maggior parte delle risorse a disposizione del bambino con autismo sono quelle attivate nell ambito scolastico Il ruolo della scuola nel trattamento del Il ruolo della scuola nel trattamento del bambino con autismo è quindi fondamentale
11 La collaborazione con le scuole del territorio nell esperienza del Centro Autismo di Mondovì Collaborazione sul campo, con scuola e famiglia e condivisione del progetto di trattamento Condivisione di strumenti di valutazione e di monitoraggio Formazione F i degli insegnanti i in collaborazione con Scuola Polo per l Autismo a livello provinciale i
12 Costruire l alleanza sul campo Una proposta metodologica attivata in collaborazione con le scuole, con l intervento dell operatore sanitario (in genere l educatrice) in ambito scolastico A cura di GM Arduino e Clea Terzuolo
13 In Ambulatorio Il bambino bi sperimenta metodi e attività Strategie di facilitazione
14 Si fotografano le attività Si stampano le immagini Per costruire l agenda lagenda da portare a scuola
15 l Educatrice si trasferisce a scuola SCUOLA Nel periodo iniziale si propongono le attività svolte in Ambulatorio un ora (sett.) in Ambulatorio e il giorno dopo un ora a scuola
16 Il Programma e le modalità sono conosciute dal bambino Non ci sono sorprese nè frustrazioni
17 AS Scuola si lavora il tempo necessario per lasciare un buon ricordo
18 D l i i t i Dopo alcuni incontri conduce l insegnante di sostegno
19 Fino a questa tappa le attività hanno un ruolo secondario Non è importante COSA SI FA ma COME SI FA
20 Sono importanti: L interazione con tutte le insegnanti L orientamento dell attenzione La comprensione del compito La collaborazione con l adulto La qualità della relazione Il divertimento
21 Quando il bambino è in grado di collaborare e accettare le proposte si possono inserire le attività didattiche previste nel Programma scolastico
22 Costruire l alleanza valorizzando la risorsa compagni I compagni rappresentano una risorsa importante per il loro compagno con autismo. Il loro ruolo va però costruito con azioni specifiche sia preparatorie, sia quotidiane
23 Spiegare ai compagni cos è l Autismo
24 Perché Luca a volte si comporta in modo strano? Perché non ascolta quando lo chiamo? Perché lavora in una stanza tutta per lui?
25 Qualcuno di voi ha sete? Nessuno di voi si è alzato e ha preso la mia bottiglia di acqua. Perché?
26 Lavorare in piccoli gruppi con attività pensate per il bambino con autismo, che possono essere condivise dagli altri compagni
27 Il rispetto del turno con le foto dei bambini A chi tocca?
28 Il Memory con le regole di comportamento
29 Lettura di fiabe e racconti personali
30 Coinvolgere i compagni nella costruzione del video modeling
31 Le prospettive p
32 Costruire l alleanza utilizzando le tecnologie informatiche Condividere d i progetti e le strategie La condivisione può essere costruita a tavolino, individuando in modo specifico gli obiettivi su cui lavorare (in genere partendo dalla valutazione effettuata con il PEP3) e le attività concrete che consentono di perseguire questi obiettivi
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34 Un progetto in corso che prevede l uso di tecnologie touch ela Un progetto in corso che prevede l uso di tecnologie touch e la progettazione condivisa (obiettivi, attività, strumenti di monitoraggio)
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36 Grazie per l attenzione autismo@aslcn1.it
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