PIANO di LAVORO A. S. 2013/ 2014

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1 Pagina 1 di 6 Nome docente Nome docente tecnico-pratico BENDETTO Luigina BORLA Dario Materia insegnata CHIMICA E LABORATORIO Classe Testo in adozione II A sezione IPSIA manutentori MARCELLA CIOFFI CHIMICA compact SEI 1. Competenze attese, acquisite al termine dell anno scolastico dagli studenti Le competenze di base che lo studente dovrebbe acquisire al termine dell obbligo scolastico fanno riferimento alle otto competenze chiave di cittadinanza europea: Imparare ad imparare: essere sempre in un atteggiamento di accoglienza, di curiosità e di confronto e nei riguardi dell altro, di diversi punti di vista e/o pensieri, della storia passata e presente e delle innovazioni. Progettare: essere in grado di pianificare un lavoro o una attività tendo conto di tutte le possibili variabili e delle diverse possibilità Comunicare: essere in grado di trasmettere ad altri, con un linguaggio corretto e appropriato, il proprio lavoro e/o le proprie idee. Collaborare e partecipare: essere in grado di lavorare in gruppo, apportando un contributo utile e accogliendo le capacità e le idee dell altro. Agire in modo autonomo e responsabile: essere in grado di costruirsi una identità di pensiero e di agire secondo il proprio pensiero con la consapevolezza della conseguenza delle proprie azioni Risolvere problemi: essere in grado di analizzare un problema e di mettere in atto una serie di possibili strategie per risolverlo. Individuare collegamenti e relazioni: essere in grado di cogliere similitudini e relazioni tra eventi apparentemente diversi, per trovare nel proprio baglio culturale ciò che serve per interpretare e analizzare una nuova situazione. Acquisire e interpretare l informazione: essere in grado di raccogliere informazioni, da testi, riviste, giornali o internet capendo ciò che si legge. Sapersi costruirei delle conoscenze su un argomento di interesse professionale o personale. In riferimento all asse scientifico tecnologico le competenze di base che gli studenti dovrebbero acquisire al termine dell obbligo scolastico sono: Saper osservare, descrivere e analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e riconoscere nelle varie forme i concetti di sistema e di complessità

2 Pagina 2 di 6 Saper analizzare qualitativamente e partire dall esperienza Essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui vengono applicate L asse scientifico-tecnologico di cui fa parte lo studio della chimica ha l obiettivo di facilitare lo studente nell esplorazione del mondo circostante, per osservarne i fenomeni e comprendere il valore della conoscenza del mondo naturale e di quello delle attività umane come parte integrante della sua formazione globale e del suo essere cittadino consapevole e responsabile. Si tratta di un campo ampio e importante per l acquisizione di metodi, concetti, atteggiamenti indispensabili ad interrogarsi, osservare e comprendere il mondo e a misurarsi con l idea di molteplicità, problematicità e trasformabilità del reale. Per questo l apprendimento centrato sull esperienza e l attività di laboratorio assumono particolare rilievo. L adozione di strategie d indagine, di procedure sperimentali e di linguaggi specifici costituisce la base di applicazione del metodo scientifico che, al di là degli ambiti che lo implicano necessariamente come protocollo operativo, ha il fine anche di valutare l impatto sulla realtà concreta di applicazioni tecnologiche specifiche. L apprendimento dei saperi e delle competenze avviene per ipotesi e verifiche sperimentali, raccolta di dati, valutazione della loro pertinenza ad un dato ambito, formulazione di congetture in base ad essi, costruzioni di modelli; favorisce la capacità di analizzare fenomeni complessi nelle loro componenti fisiche, chimiche, biologiche. Le competenze dell area scientifico-tecnologica, nel contribuire a fornire la base di lettura della realtà, diventano esse stesse strumento per l esercizio effettivo dei diritti di cittadinanza. Esse concorrono a potenziare la capacità dello studente di operare scelte consapevoli ed autonome nei molteplici contesti, individuali e collettivi, della vita reale. E molto importante fornire strumenti per far acquisire una visione critica sulle proposte che vengono dalla comunità scientifica e tecnologica, in merito alla soluzione di problemi che riguardano ambiti codificati (fisico, chimico, biologico e naturale) e aree di conoscenze al confine tra le discipline anche diversi da quelli su cui si è avuto conoscenza/esperienza diretta nel percorso scolastico e, in particolare, relativi ai problemi della salvaguardia della biosfera. Obiettivo determinante è, infine, rendere gli alunni consapevoli dei legami tra scienza e tecnologie, della loro correlazione con il contesto culturale e sociale con i modelli di sviluppo e con la salvaguardia dell ambiente, nonché della corrispondenza della tecnologia a problemi concreti con soluzioni appropriate. 2. Metodologia di insegnamento L attività didattica che si riduce a 1 ora settimanale prevede da divisione della classe e mentre metà di loro sono in laboratorio l altra metà in classe lavora con il decente teorico sui contenuti che poi verificheranno e approfondiranno in laboratorio col docente tecnico pratico. Consapevoli del fatto che non esistono competenze senza conoscenza, il metodo di lavoro sfrutterà tutte le tecniche della didattica tradizionale affiancandole all attività di laboratorio che purtroppo con la riforma vede diminuire drasticamente la presenza professionale e di sorveglianza dell insegnante tecnico pratico. Non volendo perdere l efficacia dell apprendimento esperienziale si cercherà di portare avanti l attività pratica anche senza insegnante tecnico pratico con i dovuti limiti di avere numerosi alunni e un solo docente a disposizione. Le metodologie messe in atto saranno a seconda dei casi: Lezioni frontali, ma anche discussioni e lavori di gruppo Esercitazioni teoriche guidate dal docente, ma anche di gruppo o singole con l ausilio di materiale e testi forniti dall insegnante Esperienze di laboratorio: utilizzate come momento di applicazione delle nozioni acquisite in classe oltre che come momento di verifica della capacità di applicare le proprie conoscenze per risolvere problemi semplici (es: come separare un miscuglio eterogeneo acqua e sabbia), non che di utilizzarle per interpretare la realtà e i fenomeni studiati, fare previsioni e collegamenti. Non è da dimenticare l importanza fondamentale dell impegno personale per un apprendimento efficace, quindi rimangono indispensabili: Compiti a casa Studio individuale

3 Pagina 3 di 6 Stesura di relazioni tecniche 3. Programmazione descritta mediante Conoscenze e Abilità Entro gennaio 2014 Competenza di base Abilità Conoscenze Osservare, descrivere e analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e riconoscere nelle varie forme i concetti di sistema e di complessità Definire, classificare e riconoscere: Miscugli omogenei ed eterogenei Trasformazioni chimiche e fisiche Sostanze pure e miscugli Tecniche di separazione dei miscugli Elementi e composti Metalli, non metalli e semimetalli Composti organi ed inorganici Reazioni endoergoniche ed esoergoniche Stati di aggregazione e passaggi di stato Enunciare, spiegare ed applicare Le leggi ponderali delal chimica: Proust, Dalton e Lavoisier Teoria cineticacorpuscolare della materia Calcolare la concentrazione di una soluzione Eseguire semplici misure dirette e indirette Progettare semplici investigazioni Utilizzare le principali tecniche di separazione dei miscugli Progettare attività di separazione di miscugli Entro giugno 2014 Definire, classificare e riconoscere: le particelle subatomiche MODULO UNO Le forme della materia e le sue trasformazioni: Miscugli e metodi di separazione: I miscugli Le soluzioni La concentrazione delle soluzioni (% m/m, % V/V, % m/v, g/l e mg/l) Separazione dei miscugli: filtrazione, cristallizzazione, cromatografia, distillazione, estrazione con solventi Le trasformazioni della materia Linguaggio della chimica: come si rappresentano gli elementi e i composti Come si rappresentano le reazioni chimiche La massa nelle reazioni chimiche (legge di Lavoisier) I sintomi delle reazioni Come si bilancia una reazione Gli stati di aggregazione della materie Passaggi di stato I composti e gli elementi Dai composti agli elementi Pochi elementi tanti composti Gli elementi (metalli, non metalli e semimetalli) Composti organici ed inorganici Il rapporto quantitativo degli elementi nei composti (legge di Proust e Dalton) Differenza tra miscugli e composti MODULO DUE Come è fatta la materia: Identità di atomi e ioni Gli atomi (elettroni, protoni

4 Pagina 4 di 6 numero di massa e atomico massa degli atomi e delle molecole isotopi atomi e ioni (cationi e anioni) Definire, spiegare e calcolare: Eseguire: La massa di atomi e molecole semplici misure dirette e indirette preparazioni osservazioni Progettare semplici investigazioni e neutroni) Identità di un atomo: numero atomico e numero di massa La massa degli atomi Gli isotopi Massa atomica e molecolare Atomi e ioni Osservare, descrivere e analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e riconoscere nelle varie forme i concetti di sistema e di complessità Definire, classificare e riconoscere: Velocità di reazione Energia di attivazione I fattori che influenzano la velocità di reazione I catalizzatori Acidi e basi e il ph Definire, spiegare e calcare: Eseguire: La velocità di razione e i fattori che la influenzano L energia di attivazione e catalizzatori Progettare semplici investigazioni Saper influenzare la velocità di una reazione Saper influenzare l equilibrio di una reazione Valutare la pericolosità di sostanze acide e basiche MODULO TRE Velocità di reazione: La velocità delle reazioni e l equilibrio: Velocità delle reazioni Energia di attivazione Fattori che influenzano la velocità di reazione: superficie di contatto,concentrazione e temperatura i I catalizzatori Acidi, basi e il ph: Gli acidi le basi e il ph: L acqua Acidi e basi: donatori e accettori di protoni La forza degli acidi e delle basi Quando una soluzione è acido o basica Il ph delle soluzioni Come distinguere un acido da una base Laboratorio:

5 Pagina 5 di 6 Norme di sicurezza e simboli di rischio e pericolo Vetrerie e strumenti tipici del laboratorio di chimica misure di volume e massa densità dei solidi, liquidi (puri e miscugli) densità e temperatura Miscugli omogenei ed eterogenei e trasformazioni fisiche e chimiche Tecniche di separazione dei miscugli: cristallizzazione filtrazione, evaporazione, decantazione, centrifuga, solventi, distillazione, cromatografia. verifica della legge di Proust curve di riscaldamento e raffreddamento di sostanze pure e miscugli verifica della legge di Lavoisier reazioni esoenergetiche ed endoenergetiche calore di reazione preparazione di soluzioni a titolo noto proprietà delle soluzioni preparazione di diversi Sali con calcolo della resa teorica e sperimentale Quando possibile durante l anno scolastico si vogliono inserire delle esperienza di laboratorio non propriamente incentrate sugli argomenti svolti di programma, ma atti a sviluppare curiosità e attenzione su alcuni argomenti di interesse generale e di prevenzione: ambiente alimentazione la chimica di tutti i giorni 4. Valutazione, strumenti e modalità, criteri di valutazione e tempi delle verifiche La valutazione dell apprendimento avverrà ogni una o due unità e a fine modulo. Le verifiche saranno: scritte totalmente o parzialmente strutturate e anche non strutturate. Avranno sempre una parte di valutazione delle conoscenze acquisite, della capacità di applicare tali conoscenze, dell abilità a risolvere problemi con le stesse e delle competenze acquisite per interpretare la realtà circostante con strumenti più adeguati. orali soprattutto per verificare lo svolgimento dei compiti assegnati, lo studio continuativo e l efficacia dell intervento educativo relazioni di laboratorio per verificare che gli studenti abbiano capito cosa hanno fatto nell attività sperimentale qual era lo scopo e cosa hanno imparato. Valutazioni dei risultati ottenuti, o di attività pratiche svolte in laboratorio per verificare le abilità operative acquisite 5. Attività di potenziamento e/o recupero; attività previste per l eccellenza. Sono previste attività di recupero per gli studenti deboli e di approfondimento per gli studenti sufficienti ed eccellenti. Al termine del primo trimestre si prevede di interrompere l attività di laboratorio curriculare, per un totale di 6-8 ore, per dividere la classe in due gruppi di cui: 1. il primo sarà impegnato nel recupero delle lacune manifestate nel corso dell anno 2. il secondo sarà impegnato in attività di laboratorio di approfondimento, per esempio: ossidoriduzioni, l elettrochimica e la pila, titolazioni potenziometriche Se possibile non si escludono corsi di recupero extracurriculari da svolgere al pomeriggio. Pinerolo, 15 novembre 2013 Il docente

6 Pagina 6 di 6 Prof.ssa Luigina BENEDETTO