Università degli Studi di Roma Sapienza ANNO ACCADEMICO 2015/2016

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1 Università degli Studi di Roma Sapienza ANNO ACCADEMICO 2015/2016 CANALE E-M DANIELA COLUCCIA CORSO DI LAUREA IN SCIENZE AZIENDALI CORSO DI ECONOMIA AZIENDALE (9 CFU) ORGANIZZAZIONE La struttura dell organizzazione è definita mediante il processo organizzativo con il quale si attua la specializzazione e il coordinamento e che è composto da 7 fasi (leggere sul libro le fasi del processo). La struttura organizzativa è rappresentata graficamente dall organigramma: Esercizi di economia aziendale tratti da G. Zanda, Lineamenti di economia aziendale, Kappa Daniela Coluccia Economia aziendale a.a. 2014/ Daniela Coluccia Economia aziendale a.a. 2014/2015 2

2 PATRIMONIO: ASPETTO QUALITATIVO Esercizi distribuiti in aula INVENTARIO DELL AZIENDA K AL 31/12/n DARE Elementi attivi Cassa Euro Debiti: AVERE Elementi passivi Banca c/c Euro verso banche Euro Crediti Italia Euro verso fornitori Euro Crediti USA Dollari Materie e prodotti: - ferro Tonnellate carbone Tonnellate Macchine: - tornio Potenza: KWT x - convertitore Potenza: tonnellate y.. Fabbricati: - Appartamento per uffici Mq Magazzino per materiale Mq ) Analisi Stato patrimoniale: La società Buddy S.p.A. presenta al 31/12/n la seguente situazione patrimoniale (valori in euro/000) S.P. 31/12/n Cassa 600 Debiti vs fornitori Banca Cambiali passive 500 Crediti verso clienti Mutui passivi Crediti a lungo termine Debiti verso l erario Merci Capitale sociale Impianti Riserve Macchinari Utile di esercizio Totale Totale Sulla base della situazione patrimoniale sopra riportata, il candidato risponda ai seguenti quesiti. PATRIMONIO: ASPETTO QUANTITATIVO STATO PATRIMONIALE DELL AZIENDA K AL 31/12/n DARE Attività AVERE Passività e Netto Cassa Euro Debiti: Banca c/c Euro verso banche Euro Crediti Italia Euro verso fornitori Euro Crediti USA Euro Materie e prodotti: - ferro Euro Capitale netto Euro carbone Euro Macchine: - tornio Euro convertitore Euro Fabbricati: - Appartamento per uffici Euro Magazzino per materiale Euro Totale a pareggio Euro Totale a pareggio Euro A quanto ammontano gli investimenti effettuati dalla società Buddy? A quanto ammontano i debiti contratti dalla società Buddy? Qual è il valore del capitale netto della società Buddy? A quanto ammonta il reddito della società Buddy dell anno n? Gli investimenti complessivi della società Buddy ammontano a euro, dei quali rappresentanti da liquidità in cassa e in banca, costituiti da crediti, relativi a scorte di merci e sotto forma di impianti e macchinari. I debiti complessivi della società Buddy sono pari a euro (6.000 maturati verso fornitori, 500 sotto forma di cambiali passive, rappresentati da mutui passivi e verso l erario). Il capitale netto della società ammonta a euro ed è costituito dal capitale sociale (euro ), dalle riserve (euro 1.000) e dall utile di esercizio (euro 1.000). Nell anno n la società ha conseguito un reddito positivo pari a che è denominato utile di esercizio. Daniela Coluccia Economia aziendale a.a. 2014/ Daniela Coluccia Economia aziendale a.a. 2014/2015 4

3 2) Equilibrio economico in un impresa. L impresa K produce reti metalliche utilizzando i seguenti fattori produttivi: - materie: fattore produttivo cui compete una remunerazione annua (costo di acquisto delle materie da pagare ai fornitori) di euro ; - lavoro: fattore produttivo che richiede una remunerazione annua (stipendi dei dipendenti ed emolumenti dei consulenti esterni) di euro ; - capitale di credito: fattore produttivo che richiede una remunerazione annua (oneri finanziari, vale a dire interessi passivi da pagare alle banche creditrici) di euro ; - capitale netto (o capitale di rischio): fattore produttivo che richiede una remunerazione congrua residuale (rappresentata dal reddito da distribuire ai proprietari) di euro Si considerino le seguenti ipotesi: I ipotesi: la società K realizza nell anno ricavi per II ipotesi: la società K realizza nell anno ricavi per III ipotesi: la società K realizza nell anno ricavi per IV ipotesi: la società K realizza nell anno ricavi per V ipotesi: la società K realizza nell anno ricavi per Il candidato analizzi le 5 ipotesi sopra riportate e per ciascuna indichi se l impresa realizza la condizione di equilibrio economico. Soluzione: Le 5 ipotesi previste sono illustrate nella tabella successiva ( /000): Tabella di confronto tra soggetto giuridico e soggetto economico: Soggetto giuridico Soggetto economico Minorenne SI NO (agisce il tutore) Maggiorenne SI SI Minorenne emancipato SI NO (agisce un curatore) Minorenne autorizzato SI SI Inabilitato SI NO (agisce il curatore) Interdetto SI NO (agisce il tutore) Scomparso SI NO (agisce il curatore) Assente SI NO (agiscono gli eredi) Morto presunto NO NO (agiscono gli eredi) Associazioni riconosciute SI Fondazioni riconosciute SI Società di persone NO Soci della società Società di capitali SI I ipotesi II ipotesi III ipotesi IV ipotesi V ipotesi Ricavi Fattori: Tipologia di Remunerazionrazionrazionrazionrazione Remune- Remune- Remune- Remune- remunerazione Materie Contrattuale Lavoro Contrattuale Capitale di credito Contrattuale Capitale di rischio Residuale Come noto i fattori in posizione contrattuale (materie, lavoro, capitale di credito) devono essere remunerati a prescindere dai risultati aziendali, vale a dire dai ricavi conseguiti. Ne deriva che l impresa ha costi (che rappresentano la remunerazioni dei fattori in posizione contrattuale) per complessivi euro. L impresa realizza un reddito positivo solo in presenza di ricavi superiori ai costi (> euro). L impresa opera in condizioni di equilibrio economico se questo reddito è almeno pari a euro (remunerazione del capitale di rischio, vale a dire del fattore in posizione residuale). L ultima riga della tabella indica pertanto la remunerazione del capitale di rischio, che, essendo un fattore produttivo in posizione residuale, riceve una remunerazione eventuale, variabile e successiva, determinata dal volume dei ricavi realizzato (talvolta la remunerazione può essere negativa): Ricavi = 110 reddito positivo (utile) pari a 10 l impresa realizza l equilibrio economico Ricavi = 105 reddito positivo (utile) pari a 5 l impresa non realizza l equilibrio economico Ricavi = 100 reddito nullo (pareggio) l impresa non realizza l equilibrio economico Ricavi = 90 reddito negativo (perdita) pari a 20 l impresa non realizza l equilibrio economico Ricavi = 120 reddito positivo (utile) pari a 20 l impresa realizza l equilibrio economico Daniela Coluccia Economia aziendale a.a. 2014/ Daniela Coluccia Economia aziendale a.a. 2014/2015 6

4 3) Soggetto giuridico: A) I Signori A, B, C e D decidono di costituire una s.n.c., versando ciascuno. Qual è il capitale di costituzione della s.n.c.? Qual è la composizione dell assemblea dei soci? Chi è il soggetto giuridico? B) I Signori H, I, J e K decidono di costituire una s.r.l., effettuando i seguenti conferimenti: - H versa ; - I versa ; - J versa ; - K versa Qual è il capitale sociale della s.r.l.? Qual è la composizione dell assemblea dei soci? Chi è il soggetto giuridico? C) I Signori X, Y e Z decidono di costituire una s.p.a., effettuando i seguenti conferimenti: - X sottoscrive il 60% del capitale sociale, acquistando n azioni; - Y sottoscrive il 20% del capitale sociale, acquistando n azioni; - Z sottoscrive il 20% del capitale sociale, acquistando n azioni. totale n azioni a)le azioni hanno un valore nominale unitario di 10 e sono emesse a un prezzo unitario di 10. b)le azioni hanno un valore nominale unitario di 10 e sono emesse a un prezzo unitario di 11. Qual è il capitale sociale della s.p.a.? Qual è la composizione dell assemblea dei soci? Chi è il soggetto giuridico? Soluzione: A) La s.n.c. nasce con un capitale pari a ( ), suddiviso in 4 quote da , ciascuna detenuta da 1 socio. L assemblea della s.n.c. è costituita dai 4 soci (A, B, C e D); ciascun socio detiene il 25% del capitale sociale della s.n.c.. Nelle votazioni assembleari, ogni socio pesa in misura pari a ¼. B) La s.r.l. nasce con un capitale sociale pari a pari alla somma dei conferimenti. L assemblea della s.r.l. è costituita dai 4 soci (H, I, J e K). Nelle votazioni assembleari, ogni socio pesa in misura proporzionale ai propri conferimenti: H=70% dei voti; I=10% dei voti; J=10% dei voti; K=10% dei voti. Il soggetto giuridico è rappresentato dalla società stessa: le s.r.l. infatti hanno personalità giuridica. SP di costituzione della S.r.l. Banca CS I creditori sociali possono rivalersi solo ed esclusivamente sul capitale della società (euro ). C) Ipotesi a) La S.p.A. nasce con un capitale sociale suddiviso in azioni pari a : C.S. = n azioni valore nominale unitario C.S. = = euro In ipotesi di emissione alla pari (prezzo = vnu): conferimenti = CS = Nelle società di persone il soggetto giuridico è rappresentato da tutti i soci. SP di costituzione della S.n.c. Banca CS I creditori sociali possono rivalersi, in primis, sul capitale della società (euro ) e, se insufficiente, sul capitale di ciascun socio. Daniela Coluccia Economia aziendale a.a. 2014/ I conferimenti sono effettuati dai 3 azionisti, in base alle quote di CS sottoscritto: Socio X = 60%CS = euro Socio Y = 20%CS = euro Socio Z = 20%CS = euro L assemblea della S.p.A. è costituita dai 3 azionisti (X, Y e Z). Nelle votazioni assembleari, ogni azionista pesa in misura proporzionale ai propri conferimenti: X = 60% dei voti; Y = 20% dei voti; Z = 20% dei voti. Daniela Coluccia Economia aziendale a.a. 2014/2015 8

5 Il soggetto giuridico è rappresentato dalla società stessa: le s.p.a. infatti hanno personalità giuridica. SP di costituzione della S.p.A. Banca CS I creditori sociali possono rivalersi solo ed esclusivamente sul capitale della società (euro ). Ipotesi b) La S.p.A. nasce con un capitale sociale suddiviso in azioni pari a : C.S. = n azioni valore nominale unitario C.S. = = euro Il sovrapprezzo, pari a euro 1 per azione, confluisce nella riserva sovrapprezzo azioni, complessivamente pari a euro (n azioni sovrapprezzo = euro). Il soggetto giuridico è rappresentato dalla società stessa: le s.p.a. infatti hanno personalità giuridica. SP di costituzione della S.p.A. Banca CS RSA I creditori sociali possono rivalersi solo ed esclusivamente sul capitale netto della società (euro ). In ipotesi di emissione sopra la pari (prezzo > vnu): conferimenti = CS + RSA = I conferimenti sono effettuati dai 3 azionisti, in base alle quote di CS sottoscritto: Socio X sottoscrive il 60%CS, acquista il 60% delle azioni, conferendo euro (dei quali CS: euro; RSA: euro) Socio Y sottoscrive il 20%CS, acquista il 20% delle azioni, conferendo euro (dei quali CS: euro; RSA: euro) Socio Z sottoscrive il 20%CS, acquista il 60% delle azioni, conferendo euro (dei quali CS: euro; RSA: euro) L assemblea della S.p.A. è costituita dai 3 azionisti (X, Y e Z). Nelle votazioni assembleari, ogni azionista pesa in misura proporzionale ai propri conferimenti: X = 60% dei voti; Y = 20% dei voti; Z = 20% dei voti. Daniela Coluccia Economia aziendale a.a. 2014/ Daniela Coluccia Economia aziendale a.a. 2014/

6 4) Soggetto giuridico e soggetto economico: A) La ditta individuale Rossi Mario produce porte in legno. L impresa è gestita dal Signor Mario Rossi che si fa aiutare da due operai (signor Verdi e signor Bianchi). Chi è il soggetto giuridico? Chi è il soggetto economico? B) BRV s.n.c. è un impresa che produce porte in legno. La compagine societaria è composta da tre soci: - Luca Bianchi, che detiene il 40% del capitale e che partecipa attivamente alla gestione dell impresa - Mario Rossi, che detiene il 40% del capitale e che partecipa attivamente alla gestione dell impresa - Antonio Verdi, che detiene il 20% del capitale e che non partecipa alla gestione dell impresa Chi è il soggetto giuridico? Chi è il soggetto economico? C) BRV s.r.l. è un impresa che produce porte in legno. La compagine societaria è composta da tre soci: - Luca Bianchi, che detiene il 40% del capitale sociale e che partecipa attivamente alla gestione dell impresa - Mario Rossi, che detiene il 40% del capitale sociale e che partecipa attivamente alla gestione dell impresa - Antonio Verdi, che detiene il 20% del capitale sociale e che non partecipa alla gestione dell impresa Chi è il soggetto giuridico? Chi è il soggetto economico? D) I Signori A, B e C costituiscono una s.n.c. con un capitale di costituzione di euro A è un interdetto B è un inabilitato C è un minore autorizzato Chi è il soggetto giuridico dell azienda? Chi è il soggetto economico dell azienda? Soluzione: A) Chi è il soggetto giuridico? Il soggetto giuridico è il signor Mario Rossi, titolare della ditta. Chi è il soggetto economico? Il soggetto economico è il signor Mario Rossi che gestisce l impresa. B) Chi è il soggetto giuridico? Il soggetto giuridico è costituito dai tre soci (Bianchi, Rossi e Verdi), che, in una società di persone, rispondono giuridicamente, con il proprio patrimonio personale, dei diritti e dei doveri scaturiti dall attività aziendale. Non c è separazione tra il patrimonio dell azienda e quello dei soci (autonomia patrimoniale imperfetta). Chi è il soggetto economico? Il soggetto economico è probabilmente rappresentato dai due soci che partecipano alla vita aziendale (Bianchi e Rossi) e che detengono la maggioranza del capitale sociale. Daniela Coluccia Economia aziendale a.a. 2014/ C) Chi è il soggetto giuridico? Il soggetto giuridico è costituito dalla s.r.l.. C è una netta distinzione tra i patrimoni dei soci e il patrimonio della società (autonomia patrimoniale perfetta). Chi è il soggetto economico? Il soggetto economico è probabilmente rappresentato dai due soci che hanno la maggioranza del capitale sociale e che partecipano alla vita aziendale (Bianchi e Rossi). D) Chi è il soggetto giuridico? Il soggetto giuridico è rappresentato dal gruppo dei tre soci: A, B e C. La s.n.c., infatti, è una società di persone e non ha personalità giuridica. Nelle società di persone i soci sono anche soggetti giuridici. Chi è il soggetto economico? Il soggetto economico è colui che detiene il potere in Assemblea. Nel testo non sono fornite informazioni sull ammontare di capitale sociale posseduto dai tre soci e quindi non è possibile rispondere a tale domanda. 4) Soggetto economico: a) L azienda X S.p.A. ha un capitale sociale composto da azioni con valore nominale unitario di 1 euro. Le azioni sono così composte: azioni azioni ordinarie detenute dal Sig. Rossi detenute dal Sig. Verdi azioni con diritti diversi tutte detenute dal Sig. Verdi (prive di diritto di voto) Il Sig. Verdi e il Sig. Rossi partecipano attivamente alle riunioni assembleari. a) Chi ha il controllo dell Assemblea? b) Chi è il soggetto economico? Soluzione: a) Il controllo dell Assemblea è in mano a colui che ha la maggioranza delle azioni ordinarie (le uniche, nell esempio, che votano in assemblea), vale a dire il Sig. Rossi che detiene la maggioranza delle azioni ordinarie. Il Sig. Verdi ha la proprietà della maggioranza del capitale sociale ( / = 70% delle azioni e del capitale) ma non ha il controllo dell Assemblea. Il controllo dell Assemblea è in mano al Sig. Rossi che detiene il 30% del capitale (60.000/ ). b) Se il Sig. Rossi ha la volontà e le capacita manageriali, può essere il soggetto economico della società, pur non detenendo la maggioranza del capitale sociale. Se invece il Sig. Rossi non ha la volontà o le capacità richieste, può delegare un altro soggetto alla guida dell azienda. In tale ipotesi, l Assemblea presieduta dal Sig. Rossi può nominare come amministratore un altro azionista (il sig. Verdi) oppure un manager esterno. Daniela Coluccia Economia aziendale a.a. 2014/

7 5) Economicità aziendale Il signor Rossi (unico socio) ha investito un capitale di euro in un attività aziendale. Il tasso di congrua remunerazione è pari al 10%. L azienda del Signor Rossi realizza un adeguata potenza finanziaria. I ricavi di esercizio ammontano a euro Determinare se l azienda opera in condizioni di economicità aziendale nelle seguenti ipotesi: I) costi di esercizio = II) costi di esercizio = III) costi di esercizio = IV) costi di esercizio = Innanzitutto determiniamo l ammontare del reddito congruo applicando la nota formula: Reddito congruo = ic Capitale proprio = 0, = euro A questo punto determiniamo il reddito conseguito nelle 4 ipotesi mediante la differenza tra ricavi di esercizio e costi di esercizio: I ipotesi = non c è reddito congruo -non c è equilibrio economico -l azienda non realizza l economicità aziendale 6) Economicità di gruppo Si supponga che la società X faccia parte del gruppo controllato dalla holding H S.p.A., che può essere così rappresentato: X S.p.A. Si supponga che l azienda X presenti il seguente conto economico normalizzato e stabilizzato: CE società X Costi di esercizio 120 Ricavi di esercizio 100 Perdita di esercizio 20 Totale 120 Totale 120 H S.p.A. 100% 100% Y S.p.A. La società X cede i propri servizi alla società Y e alla capogruppo H. In presenza della società X le società presentano i seguenti valori: Società H Società Y Ricavi di esercizio Costi di esercizio In assenza della società X le società del gruppo devono acquistare i servizi da terzi e presentano i seguenti valori: II ipotesi = 0 III ipotesi = IV ipotesi = non c è affatto reddito -non c è equilibrio economico -l azienda non realizza l economicità aziendale -c è reddito congruo -c è equilibrio economico -l azienda realizza l economicità aziendale -c è reddito più che congruo -c è equilibrio economico -l azienda realizza l economicità aziendale Società H Società Y Ricavi di esercizio Costi di esercizio Il candidato determini se la società X soddisfa il criterio di economicità di gruppo commentando opportunamente i risultati ottenuti. Reddito complessivo del gruppo in presenza della società X Gruppo con la presenza di X Gruppo senza la presenza di X Reddito società H Reddito società Y Reddito società X -20 Reddito gruppo La società X soddisfa il requisito di economicità di gruppo in quanto il soggetto economico del gruppo (soggetto economico della società H) ha convenienza a mantenere in vita la società X per ottenere un reddito complessivo maggiore (110 anziché 80). Daniela Coluccia Economia aziendale a.a. 2014/ Daniela Coluccia Economia aziendale a.a. 2014/

8 7) Efficienza: esemplificazione sulla interpretazione dei rendimenti dei fattori produttivi (da leggere da soli) L azienda Gamma produce pannelli in legno. Nello stabilimento Alfa lavorano 100 operai. Il valore di ogni pannello di legno (in termini di prezzo di mercato) ammonta a euro 100. Nel mese di gennaio 2010 sono prodotti pannelli. Nel mese di febbraio 2010 sono prodotti pannelli. Si consideri che nel periodo considerato (gennaio-febbraio) gli operai sono sempre gli stessi. Sulla base dei dati sopra riportati: - si calcoli il rendimento fisico-tecnico (produttività) del fattore lavoro per i mesi di gennaio e febbraio 2010; - si stimi qual è la variazione del rendimento in termini assoluti; - si stimi a quanto ammonta in termini di valore la variazione del rendimento (sapendo che il prezzo unitario dei pannelli è di euro 100); - si calcoli il risultato totale (Ricavi Costi) per i mesi di gennaio e di febbraio tenendo conto delle variazioni intervenute nel rendimento del fattore lavoro; - si valuti quindi a sistema se l aumento del rendimento fisico-tecnico del fattore lavoro abbia comportato effettivamente un incremento dell efficienza e quindi abbia influito in modo positivo sull economicità aziendale sulla base dei prospetti economici che seguono. Prospetto economico complessivo del mese di gennaio 2010 Quantità di fattore produttivo Valore unitario Valore complessivo Ricavi totali pannelli Costo lavoro 100 addetti Costo materie prime 200 unità Altri costi Prospetto economico complessivo del mese di febbraio 2010 Quantità di fattore produttivo Valore unitario Valore complessivo Ricavi totali pannelli Costo lavoro 100 addetti Costo materie prime 300 unità Altri costi Il rendimento fisico tecnico è il seguente: Rendimento di gennaio = = 20. Ogni dipendente produce in media 20 pannelli al mese. 100 In realtà al fine di valutare l effetto complessivo sull efficienza e sull economicità aziendale, occorre fare una interpretazione della variazione del rendimento a sistema, cioè in funzione dell analisi complessiva di costi totali/ricavi totali/reddito d esercizio: Prospetto economico del mese di gennaio 2008 Quantità Valore Valore complessivo unitario Ricavi Costo lavoro Costo materie prime Altri costi Reddito lordo Prospetto economico del mese di febbraio 2008 Quantità Valore unitario Valore complessivo Ricavi Costo lavoro Costo materie prime Altri costi Reddito lordo Anche se il rendimento del fattore lavoro è aumentato, il costo del lavoro è cresciuto a seguito degli straordinari che sono stati pagati in più ai dipendenti per far fronte a una maggiore produzione. Il costo delle materie prime è aumentato in vista del fatto che sono state utilizzate quantità maggiori di legno con scarti maggiori della lavorazione. Complessivamente: - variazione dei ricavi in termini di valore = = = maggiori ricavi; - variazione dei costi in termini di valore = ( ) + ( ) = = maggiori costi Variazione costo lavoro Variazione costo materie Δ Ricavi Δ Costi = = Infatti il risultato lordo si riduce di (passa da di gennaio a di febbraio). Ne deriva che l incremento della produttività del fattore lavoro ha generato un peggioramento dell efficienza e della complessiva economicità aziendale (con una riduzione del reddito pari a euro) Rendimento di gennaio = = 22. Ogni dipendente produce in media 22 pannelli al mese. 100 Il rendimento è aumentato e ciò sembrerebbe apparentemente incidere positivamente sulla efficienza e sull analisi dell economicità aziendale. 1 Si supponga che per aumentare la produzione di pannelli l azienda abbia fatto ricorso a lavoro straordinario degli operai che, di conseguenza, il costo del lavoro sia aumentato da euro a euro Si supponga che inoltre nella lavorazione del legno che è aumentata ci sono molti più scarti. Si utilizzi cioè molta più materia prima (il costo aumenta da a ). 3 Gli altri costi rimangono invariati. Daniela Coluccia Economia aziendale a.a. 2014/ Daniela Coluccia Economia aziendale a.a. 2014/

9 8) Efficienza: esercizio sulla classificazione dei costi in funzione del loro comportamento al variare del volume dell attività aziendale Il candidato proceda alla classificazione dei seguenti costi tra costi fissi e costi variabili in un impresa industriale che produce penne stilografiche (tali costi sono relativi all unico processo produttivo che è attivato nell azienda stessa): 1. costo acquisto della materia prima inchiostro; 2. costo acquisto della plastica e dei materiali di fabbricazione delle penne; 3. costo assicurazione dei capannoni industriali; 4. fitti passivi dei capannoni industriali; 5. fitti passivi degli edifici amministrativi; 6. costo energia elettrica industriale; 7. costo manodopera specializzata; 8. interessi passivi sul capitale preso a prestito presso un istituto finanziario; 9. ammortamenti delle immobilizzazioni strumentali; 10. ammortamenti delle immobilizzazioni di arredo; 11. spese generali di trasporto e di vendita delle penne stilografiche. 1. costo acquisto della materia prima inchiostro = costo variabile 2. costo acquisto della plastica e dei materiali di fabbricazione delle penne = costo variabile 3. costo assicurazione dei capannoni industriali = costo fisso 4. fitti passivi dei capannoni industriali = costo fisso 5. fitti passivi degli edifici amministrativi = costo fisso 6. costo energia elettrica industriale = costo variabile 7. costo manodopera specializzata = costo variabile 8. interessi passivi sul capitale preso a prestito presso un istituto finanziario = costo fisso 9. ammortamenti delle immobilizzazioni strumentali = = costo fisso 10. ammortamenti delle immobilizzazioni di arredo = = costo fisso 11. spese generali di trasporto e di vendita delle penne stilografiche = costo variabile 4. 9) Efficienza: esercizio sull allocazione dei costi comuni ai diversi oggetti di costo (classificazione e analisi in funzione delle modalità di imputazione ai vari oggetti di costo) Siano dati i seguenti costi comuni (indiretti) a due stabilimenti di produzione di olio di oliva dove lavorano rispettivamente 70 operai nel primo e 30 nel secondo: 1. costo acquisto della materia prima oliva = euro ; 2. costo energia elettrica industriale = euro 5.000; 3. costo energia idraulica industriale = euro ; 4. interessi passivi sul capitale preso a prestito presso un istituto finanziario = euro 1.000; 5. ammortamenti delle immobilizzazioni dell unica centrale dei responsabili degli stabilimenti = euro 1.000; 6. spese generali di trasporto e di vendita delle confezioni di olio di oliva = euro I costi indiretti sono ripartiti in funzione del numero dei dipendenti che lavorano nei diversi stabilimenti. Il candidato proceda a: a) classificare i costi come fissi e variabili; b) imputare i costi comuni ai due stabilimenti di produzione in funzione del parametro sopra illustrato; c) individuare complessivamente i costi imputati al primo e al secondo stabilimento. a) classificazione dei costi: costo acquisto della materia prima oliva = variabile costo energia elettrica industriale = variabile costo energia idraulica industriale = variabile interessi passivi sul capitale preso a prestito presso un istituto finanziario = fisso ammortamenti delle immobilizzazioni = fisso spese generali di trasporto e di vendita delle confezioni di olio di oliva = variabile b) imputazione dei costi ai due oggetti di costo Tutti i costi comuni sono imputati ai due oggetti di costo mediante un criterio unico, vale a dire in funzione del numero dei dipendenti che lavorano nei due stabilimenti (70 operai nel primo, 30 operai nel secondo) 5. Le percentuali di ribaltamento dei costi sono pertanto le seguenti: - per il primo stabilimento 70:100 = 0,7 = 70% - per il secondo stabilimento 30:100 = 0,3 = 30% Ne deriva che il 70% dei costi comuni sono imputati al primo stabilimento, mentre il 30% al secondo. Tale criterio è applicato alla imputazione dei costi comuni che sono presenti. 4 Tendenzialmente, le spese generali di trasporto variano al variare del volume dell attività aziendale. Daniela Coluccia Economia aziendale a.a. 2014/ Ogni procedimento di imputazione avviene mediante l utilizzo di un criterio soggettivo. Nell esempio è stato impiegato il numero dei dipendenti. I criteri possono essere diversi (numero dei dipendenti; costo delle materie prime; costo della manodopera industriale; ricavi, ecc.) e danno origine a diverse ripartizioni anche per una stessa azienda. Daniela Coluccia Economia aziendale a.a. 2014/

10 Esempio applicativo di imputazione dei costi indiretti. Costo Valore complessivo Primo stabilimento Secondo stabilimento 1. costo acquisto della materia prima oliva costo energia elettrica industriale costo energia idraulica industriale interessi passivi sul capitale ammortamenti delle immobilizzazioni centrale spese generali di trasporto e di vendita Costo totale Il riparto dei costi comuni avviene in modo soggettivo utilizzando un parametro discrezionale (nel nostro caso, il numero dei dipendenti che lavorano nello stabilimento). I costi comuni vengono, infatti, ribaltati in parte sul reparto 1 in parte sul reparto 2 in funzione di criteri scelti da chi effettua l analisi di efficienza. costo acquisto della materia prima oliva Il centro clinico diagnostico Mente sana in corpo sano presenta il seguente conto economico: CE anno n Costo del personale Ricavi da prestazioni Costo per acquisti di materie Spese per utenze Utile d esercizio Totale a pareggio Totale a pareggio Il centro clinico diagnostico Mente sana in corpo sano può essere articolato in due reparti: allergologia e dermatologia. Il centro ha ricavi complessivi per euro , costi complessivi per euro Il centro consegue quindi un reddito positivo di euro Per controllare l efficienza dei due reparti, si effettua l imputazione dei ricavi e dei costi ai due reparti, al fine di determinare il contributo di ciascun reparto alla formazione del reddito complessivo. costo energia elettrica industriale costo energia idraulica industriale interessi passivi sul capitale ammortamenti delle immobilizzazioni centrale spese generali di trasporto e di vendita Stabilimento 1 Stabilimento 2 Costi comuni ai due reparti c) stima dei costi complessivi imputati ai due stabilimenti Dalla tabelle precedente si evince che i costi comuni complessivi pari a euro sono stati imputati per il 70% al primo stabilimento (euro ) e per il 30% al secondo stabilimento (euro ), sulla base dell unico criterio di imputazione impiegato. In merito, si ipotizzi quanto segue: a) I ricavi complessivi di euro sono imputati in base ai corrispettivi maturati dai singoli reparti, che sono reperibili nelle fatture emesse: -il reparto dermatologia ha conseguito ricavi per euro ; -il reparto allergologia ha maturato ricavi per euro b) Il costo del personale (euro ) si classifica nelle seguenti categorie: -personale diretto del reparto dermatologia (medici e infermieri): euro ; -personale diretto del reparto allergologia (medici e infermieri): euro ; -personale amministrativo comune ai due reparti: euro c) Il costo delle materie (euro ) si classifica nelle seguenti categorie: -costo diretto del reparto dermatologia (materie specifiche del reparto): euro ; -costo diretto del reparto allergologia (materie specifiche del reparto): euro ; -costo indiretto (materie comuni ai due reparti): euro d) Le spese per utenze (euro ) sono un costo totalmente indiretto comune ai due reparti. Si ipotizzi, infine, che i costi comuni siano ripartiti in base ai seguenti criteri di imputazione: Personale comune: imputato in proporzione al costo del personale diretto. Materie comuni: imputate in proporzione al costo delle materie dirette. Spese per utenze: imputate in proporzione ai ricavi. Il candidato proceda a stimare: - l imputazione dei costi indiretti ai due reparti; - il totale dei costi di ciascun reparto, distinti tra costi diretti e costi indiretti; - il reddito lordo di ciascun reparto. Daniela Coluccia Economia aziendale a.a. 2014/ Daniela Coluccia Economia aziendale a.a. 2014/

11 Soluzione esercizio Imputazione del costo del personale comune in funzione del costo del personale diretto. Costo del personale diretto del reparto dermatologia: euro Costo del personale diretto del reparto allergologia : euro Totale costi diretti del personale euro Peso del reparto dermatologia: / = 66,67% Peso del reparto allergologia: / = 33,33% Costo del personale indiretto da imputare al reparto dermatologia: 66,67% * = Costo del personale indiretto da imputare al reparto allergologia: 33,33% * = Imputazione del costo delle materie comuni in proporzione al costo delle materie dirette. Costo diretto delle materie del reparto dermatologia: euro Costo diretto delle materie del reparto allergologia : euro Totale costi diretti delle materie euro Peso del reparto dermatologia: / = 60% Peso del reparto allergologia: / = 40% Costo indiretto delle materie da imputare al reparto dermatologia: 60% * = Costo indiretto delle materie da imputare al reparto allergologia: 40% * = Imputazione delle spese per utenze in proporzione ai ricavi. Ricavi del reparto dermatologia: euro Ricavi del reparto allergologia: euro Totale ricavi euro Peso del reparto dermatologia: / = 70% Peso del reparto allergologia: / = 30% Costo indiretto delle utenze da imputare al reparto dermatologia: 70% * = Costo indiretto delle utenze da imputare al reparto allergologia: 30% * = A questo punto è possibile redigere un prospetto riassuntivo dei due reparti, al fine di individuare il contributo di ciascuno alla formazione del reddito dell ambulatorio. Reparto dermatologia Reparto allergologia Ricavi del reparto = Ricavi del reparto = Costi diretti: Costi diretti: - Personale: Personale: Materie: Materie: Totale costi diretti = Totale costi diretti = Costi indiretti: Costi indiretti: - Personale comune: Personale comune: Materie comuni: Materie comuni: Utenze: Utenze: Totale costi indiretti = Totale costi indiretti = Costi complessivi del reparto = Costi complessivi del reparto = Reddito del reparto = Reddito del reparto = ) Break even point a) Sulla base dei seguenti dati, il candidato determini il break even point espresso in termini di quantità e fatturato: Costi fissi totali = euro Prezzo unitario di vendita = euro 80 Costo variabile unitario = euro 60 b) La società Buddy raggiunge il break even point vendendo unità di prodotto. Considerando che il prezzo di vendita unitario ammonta a euro 300 e i costi fissi complessivi sono pari a euro , il candidato determini il costo variabile unitario. c) Durante l anno n, la società Alfa ha registrato un fatturato pari a euro e ha sostenuto i seguenti costi: - materie euro energia euro manodopera euro ammortamento euro canoni di assicurazione euro Considerando che la società ha prodotto e venduto durante l anno una quantità di output pari a , il candidato determini il break even point espresso in termini di quantità. d) L azienda Alfa registra nel corso dell esercizio n i seguenti valori di conto economico: Conto Economico anno n Materie c/acquisti Prodotti c/vendite (fatturato) Spese per dipendenti Ricavi diversi dalle vendite Spese di energia elettrica Fitti passivi Interessi passivi Spese di sorveglianza Spese di assicurazione Totale costi d es Totale ricavi d es Imposte e tasse Utile di esercizio Totale a pareggio Totale a pareggio Si consideri inoltre che l azienda produce e vende unità di prodotto finito. Sulla base dei dati sopra riportati, il candidato individui la quantità da produrre e da vendere per raggiungere la condizione di break even point e commenti i risultati a cui perviene. In particolare commenti se l azienda produce una quantità inferiore o superiore a quella di break even point. Daniela Coluccia Economia aziendale a.a. 2014/ Daniela Coluccia Economia aziendale a.a. 2014/

12 Soluzione esercizio a) Costi fissi totali Prezzo unitario 80 Costo variabile unitario 60 Costi BEP = fissi pvu-cvu = = unità BEP in termini di fatturato = p Q = = euro Al fine di raggiungere il pareggio tra costi totali e ricavi totali, la società deve produrre e vendere Q = del proprio output e conseguire un fatturato di euro. Soluzione esercizio b) BEP Quantità Costi fissi totali Prezzo unitario 300 Costi fissi BEP = pvu-cvu = 300 cvu ( 300 cvu) cvu = cvu = cvu = = = Il costo variabile unitario è l incognita da determinare Soluzione esercizio c) Al fine di stimare il BEP espresso in termini di quantità è necessario conoscere i seguenti valori: a) prezzo di vendita unitario; b) costi fissi totali; c) costo variabile unitario. a) Determinazione del prezzo unitario di vendita: Fatturato = pvu Q Fatturato pvu = = = 5 Q b) Determinazione dei costi fissi totali: Costi fissi totali: - ammortamento euro canoni di assicurazione euro Totale costi fissi euro c) Determinazione del costo variabile unitario: Costi variabili totali: - materie euro energia euro manodopera euro Totale costi variabili euro Costi cvu = variabilitotali Q = = Stima del BEP espresso in termini di quantità: Costi BEP = fissi pvu-cvu = = Costi BEP = fissitotali ( pvu cvu) Il BEP dell anno, espresso in termini di quantità, è pari a unità. Se l azienda avesse venduto n output, avrebbe raggiungo il pareggio tra ricavi e costi (ricavi totali e costi totali pari a ); poiché l azienda ha venduto una quantità superiore di output ( pezzi) è riuscita a ottenere un profitto di euro (ricavi complessivi costi totali). Daniela Coluccia Economia aziendale a.a. 2014/ Daniela Coluccia Economia aziendale a.a. 2014/

13 Soluzione esercizio d) Al fine di stimare il BEP espresso in termini di quantità è necessario conoscere i seguenti valori: a) prezzo di vendita unitario; b) costi fissi totali; c) costo variabile unitario. a) Determinazione del prezzo unitario di vendita: Nella stima del prezzo di vendita devono essere considerati esclusivamente i ricavi provenienti dalle vendite e non gli altri proventi derivanti da altre attività aziendali (attività accessorie, beni da reddito, ecc.): Costi BEP = fissitotali ( pvu cvu) Stima del BEP espresso in termini di quantità: Costi fissi BEP = = = unità pvu - cvu Il BEP dell anno, espresso in termini di quantità, è pari a unità. Commento: La società produce unità, meno di quello che sarebbe sufficiente per garantire una condizioni di BEP (2.200 unità). Ciò significa che l azienda produce e vende la sua produzione in perdita. E necessario individuare le cause di questa mancata economicità, al fine di rimuoverle con un adeguata azione correttiva. L azienda riesce a conseguire un utile solo grazie ad altri ricavi ( ), provenienti da attività diverse dalla vendita (la cosiddetta gestione accessoria ). Fatturato = pvu Q Fatturato pvu = = = 20 Q b) Determinazione dei costi fissi totali: Fitti passivi Interessi passivi Spese di sorveglianza Spese di assicurazione Totale costi fissi c) Determinazione del costo variabile unitario: Costi variabili totali: Materie c/acquisti Spese per dipendenti Spese di energia elettrica Totale costi variabili Costi variabili totali cvu = = = 15 euro Q Daniela Coluccia Economia aziendale a.a. 2014/ Daniela Coluccia Economia aziendale a.a. 2014/

14 11) Fabbisogno finanziario e autofinanziamento La società SLURP presenta i seguenti Stati patrimoniali riferiti al 31/12/n e 31/12/n+1: SP 31/12/n SP 31/12/n+1 Cassa TFR Cassa TFR Crediti Mutui Crediti Mutui Impianti F. sval. crediti Impianti F. sval.cred Titoli F.do amm.to Titoli F.do amm Capitale sociale Cap. soc Riserve Riserve Utile Utile Totale Totale Totale Totale Si supponga che non vi siano riserve sovrapprezzo azione e che l utile sia interamente accantonato e non distribuito. Il candidato determini (utilizzando entrambe le formule note basate sugli Stati patrimoniali): Soluzione: - il fabbisogno finanziario al 31/12/n; - il fabbisogno finanziario al 31/12/n+1; - l autofinanziamento generato nell anno n+1. FF 31/12/n 31/12/n+1 AF anno n+1 +Inv. da real Delta I Poste rettificative Delta CS 0 -Riserve Delta CC Utili AF FF FF 31/12/n 31/12/n+1 AF anno n+1 +CS Delta poste rettificative Debiti Delta riserve Ca/Ba Delta utili 100 FF AF )Fabbisogno finanziario e autofinanziamento La società GNAM presenta i seguenti Stati patrimoniali riferiti al 31/12/n e 31/12/n+1: SP 31/12/n SP 31/12/n+1 Cassa F.do imposte Cassa F.do imposte Crediti Mutui Crediti Mutui Impianti F. sval. crediti Impianti F. sval.cred Titoli F.do amm.to Titoli F.do amm Ratei attivi 200 Ratei passivi 450 Ratei attivi 100 Ratei passivi 350 Risconti passivi 250 Risconti passivi 250 Capitale sociale Cap. soc Riserve Riserve Utile Utile Totale Totale Totale Totale Si supponga che non vi siano riserve sovrapprezzo azione e che l utile sia interamente accantonato e non distribuito. Il candidato determini (utilizzando entrambe le formule note basate sugli Stati patrimoniali): Soluzione: - il fabbisogno finanziario al 31/12/n; - il fabbisogno finanziario al 31/12/n+1; - l autofinanziamento generato nell anno n+1. FF 31/12/n 31/12/n+1 FF 31/12/n 31/12/n+1 +Capitale sociale Investimenti da realizzare Capitale di credito Poste rettificative Cassa e banca Riserve Utili Fabbisogno finanziario Fabbisogno finanziario Variazione utile 0 +Variazione investimenti Variazione riserve Variazione capitale sociale 0 +Variazione poste rettificative Variazione capitale di credito 400 Autofinanziamento Autofinanziamento Daniela Coluccia Economia aziendale a.a. 2014/ Daniela Coluccia Economia aziendale a.a. 2014/

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