1. AREA DEL CONTROLLO DI SANITÀ PUBBLICA VETERINARIA

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2 Sommario 1. AREA DEL CONTROLLO DI SANITÀ PUBBLICA VETERINARIA RISULTATI E ANALISI DEI CONTROLLI ANNI PRECEDENTI E INDIRIZZI Sicurezza alimentare prodotti di origine animale Sanità e benessere animale RISULTATI ATTESI PER AREA DI INTERVENTO E RELATIVI INDICATORI

3 1. AREA DEL CONTROLLO DI SANITÀ PUBBLICA VETERINARIA Il Dipartimento di Prevenzione Veterinario (DPV) è la struttura aziendale preposta a garantire, con attività di programmazione, coordinamento, supporto e verifica, le funzioni istituzionali fissate dai LEA in materia di sanità pubblica veterinaria erogate a livello territoriale dai Distretti Veterinari che si possono inquadrare in due ambiti principali: Sicurezza alimentare dei prodotti di origine animale; Sanità e benessere animale. Gli indirizzi che i Piani della prevenzione medica e veterinaria prendono in considerazione per l attività di controllo 2014 sono dettagliatamente esplicitati nell annualità definita per i Piani triennali che entrambi i Dipartimenti sono tenuti ad aggiornare entro il Di seguito si evidenziano le linee di indirizzo da seguire per l aggiornamento del Piano Integrato in riferimento all annualità 2014: l impostazione da dare al documento integrativo nell analisi di contesto deve prevedere indicatori di salute, dati relativi all indicatore, confronti con i dati regionali; la metodologia per la programmazione degli interventi di vigilanza e controllo si dovrà basare sulla graduazione del rischio in base alla quale si definiranno le priorità di intervento previa classificazione delle funzioni di controllo in macrocategorie; le modalità di rilevazione e di invio in Regione dell attività svolta nel 2013 e di quella programmata per il 2014, utilizzando il programma IMPRESA e il SIVI (Sistema Informativo Veterinario Integrato) secondo le indicazioni regionali; l obbligo di utilizzare banche dati ufficiali; la necessità di dotarsi di e/o sviluppare un sistema informativo compatibile con il Sistema Regione; il perseguimento di obiettivi di integrazione continua con gli altri Servizi e Dipartimenti aziendali; la definizione di utili indicatori di risultato. Per l approfondimento dell area si rimanda alla declinazione annuale dei Piani triennali della prevenzione medica e veterinaria da predisporre entro il Le disposizioni regionali a riguardo sono le seguenti: DGR n. IX / 937 / 10 Determinazione in ordine alla gestione del servizio socio sanitario regionale per l esercizio 2011 allegato 5 Attività di prevenzione mediche e Veterinarie ; DGR n. IX / 2633 / 11 Determinazione in ordine alla gestione del servizio socio sanitario regionale per l esercizio 2012 allegato 4 Attività di prevenzione mediche e Veterinarie e DGR n. IX / 2734 / 11 Testo Unico delle Regole di gestione del sistema socio sanitario regionale - allegato 5A prevenzione medica e allegato 5B prevenzione veterinaria ; DGR n. IX / 4334 / 12 Determinazione in ordine alla gestione del servizio socio sanitario regionale per l esercizio 2013 ; DGR n. X / 1185 / 13 Determinazione in ordine alla gestione del servizio socio sanitario regionale per l esercizio DGR n. IX / 3015 / 12 Approvazione del Piano Regionale della Prevenzione Veterinaria , Linee guida regionali per la formulazione dei Piani Integrati Aziendali di Prevenzione e circolari integrative; In sintesi le attività di controllo espletate dai Servizi del Dipartimento di Prevenzione Veterinario sono le seguenti: UOC Sanità Animale: assolve funzioni di controllo ed eradicazione delle patologie e delle malattie infettive ed infestive degli animali, ad essa fa capo l anagrafe degli animali, la bonifica sanitaria degli allevamenti, la tutela sanitaria degli animali d affezione e la prevenzione del randagismo, l educazione sanitaria ed il rilascio di atti autorizzativi. UOC Igiene degli Alimenti di Origine Animale: ad essa compete il controllo di tutte le fasi della filiera produttiva e commerciale dei prodotti di origine animale ad eccezione del latte alimentare e dei prodotti a base di latte, l educazione sanitaria ed il rilascio di atti autorizzativi, le indagini epidemiologiche e la gestione dell attivazione di sistemi di allerta per la prevenzione di infestazioni, intossicazioni e tossinfezioni da alimenti di origine animale. 2

4 UOC Igiene degli Allevamenti e delle Produzioni Zootecniche: si occupa di controllo dell igiene degli allevamenti e delle produzioni zootecniche, dell igiene sulle tecniche di allevamento e sulla nutrizione degli animali. Controlla tutte le fasi della filiera produttiva e commerciale del latte e dei prodotti a base di latte, ha compiti di vigilanza e controllo sul benessere animale e sulla sperimentazione animale, sulla alimentazione animale, sulla farmacosorveglianza, sui sottoprodotti di origine animale, sulle arti e professioni sanitarie veterinarie. Aree del controllo con attività ad elevata integrazione Tra le aree del controllo con attività ad elevata integrazione di seguito tabella riassuntiva - di competenza trasversale dei Servizi e Dipartimenti aziendali e se del caso, con particolare riferimento agli interventi nell area della sicurezza alimentare in ottica dell evento EXPO 2015 nonché in casistiche di rilievo, attuate in integrazione e coordinamento con le attività istituzioni svolte da altri Enti esterni (es. Carabinieri Nucleo Antisofisticazioni NAS, Guardia di Finanza, Corpo Forestale dello Stato, MIPAAF, Guardia Costiera, Istituto Zooprofilattico Sperimentale - IZSLER, ecc ) si evidenzia l importanza dei controlli presso gli insediamenti commerciali, produttivi, di servizio e di somministrazione degli Alimenti sia di origine animale che non, svolta dai tre Servizi del Dipartimento di Prevenzione Veterinario (DPV) e dal SIAN del Dipartimento di Prevenzione Medica (DPM). ATTIVITA INTEGRATE servizi interni ASL servizi esterni ASL Sicurezza alimentare anagrafe zootecnica (BDR) Anagrafe (AAA) e detenzione animali affezione; Interventi di contenimento della popolazione canina e felina Iniziative di educazione sanitaria e formazione piano emergenze del Dipartimento Veterinario Unità di Crisi Locale Influenza Aviaria Piano di monitoraggio BSE Idoneità al trasporto animali e Macellazione Sanitaria d Urgenza (MSU) SIAOA, SIAPZ, SSA, SIAN (DPM) SIAOA, SIAPZ, SSA, SIAN (DPM) SIAPZ, SSA SIAOA, SIAPZ, SSA SIAOA, SIAPZ, SSA, SIAN (DPM) SIAOA, SIAPZ, SSA, SIAN (DPM) SIAOA, SIAPZ, SSA SIAOA, SIAPZ, SSA NAS, GdF, CFS, MIPAAF, Guardia Costiera, IZSLER Provincia - Regione - Enti Delegati (Associazione Provinciale Allevatori - APA e Centri di Assistenza Agricola - CAA) - IZSLER e OEVRL - Ufficio Provinciale Risanamento Comuni - Regione - Associazioni protezionistiche Comuni Scuole, Università, Associazioni di categoria Comuni - Provincia - Prefetture - Protezione Civile - Forze dell'ordine - VV.FF. OEVRL - IZSLER - Regione OEVRL - IZSLER - Regione Altre ASL - Regione - Enti Delegati (Associazione Provinciale Allevatori - APA e Centri di Assistenza Agricola - CAA) - IZSLER - OEVRL Igiene urbana SIAPZ, SSA Comuni (Polizia locale) Trasporto animali vivi SIAOA, SIAPZ, SSA Polizia Stradale Controlli per Condizionalità Piano monitoraggio Fauna Selvatica SIAPZ, SSA SIAOA, SSA Regione (DG Agricoltura DG Salute Organismo Pagatore Regionale - OPR) Provincia (Settore caccia e Pesca), Associazioni cacciatori 2. RISULTATI E ANALISI DEI CONTROLLI ANNI PRECEDENTI E INDIRIZZI

5 Si riporta di seguito un sintetico consuntivo attività svolta (anno 2013 con commento generale ed evidenza delle criticità significative) e degli indirizzi di controllo per l anno Sicurezza alimentare prodotti di origine animale Controlli programmati Sono effettuati sulla base di quanto previsto dalle norme comunitarie e dei livelli di rischio attribuiti alle varie attività raggruppate in macrocategorie come di seguito indicato: - attività riconosciute: impianti di produzione, trasformazione e distribuzione all ingrosso di alimenti di origine animale 22 depositi, 13 impianti di macellazione, 10 impianti di sezionamento, 56 impianti di produzione e trasformazione, 5 centri imballaggio uova; - attività registrate: 104 depositi/distribuzione all ingrosso, 255 laboratori di produzione per la vendita diretta, 562 esercizi per la vendita al dettaglio, 631 esercenti la vendita su aree di mercato, impianti di produzione primaria (163 allevamenti bovini e caprini per produzione latte crudo). Nel 2013 gli impianti e le attività di cui sopra, compresa la produzione primaria di latte alimentare, sono stati oggetto di controllo ufficiale programmato in ambito di sicurezza alimentare attuando circa 2200 controlli ispettivi con un rilievo di 260 non conformità. Nel 2014, in correlazione alle effettive risorse di personale disponibili, è previsto il mantenimento della pressione dei controlli negli impianti riconosciuti. Negli impianti registrati si prevede un incremento delle risorse dedicate ai controlli coordinati/congiunti con il DPM, con una maggior pressione di controllo in particolare nel settore della ristorazione anche in ottica di Expo Particolare attenzione sarà rivolta alla qualità del controllo ufficiale in applicazione delle procedure di sistema e speciali del Manuale dell Autorità Competente ASL Milano 1 definite nell ambito del percorso Standard dei servizi. In tale ottica nel 2014 saranno implementate le verifiche interne sulla adeguatezza dei verbali ispettivi e sulla registrazione dell attività nel Sistema Informativo Veterinario Integrato (SIVI). Controlli non programmabili Si tratta di controlli effettuati su richiesta dell utente (es. ispezione animali al macello, certificazioni export, controlli ispettivi, ), a seguito di non conformità, allerta alimentari, o su richiesta di altri Enti. Dati macellazione e attività ispettiva La vista ispettiva degli animali al macello comprende anche l attività di campionamento prevista dalle norme vigenti (campioni obex bovini e ovi-caprini per diagnosi TSE, campioni muscolo suini per ricerca Trichinella spiralis, campioni muscolo e organi per Macellazioni Sanitarie d Urgenza MSU, ). Nella Tabella seguente si riportano i dati principali di macellazione riferiti agli ultimi tre anni. Categoria animale N. atti ispettivi su capi macellati Bovini adulti Vitelli Suini Totale Si evidenzia come il trend del 2013 sia risultato in diminuzione per l attività ispettiva e di campionamento presso gli impianti di macellazione (causa cessata attività di un macello industriale di bovini) mentre sia notevolmente incrementata l attività di controllo in allevamento e di ispezione al macello per le richieste di Macellazione Sanitaria d Urgenza (MSU) che hanno riguardato n. 111 capi bovini, un numero più che doppio rispetto al Tale incremento è dovuto anche a interventi di formazione e sensibilizzazione realizzati dalle ASL verso allevatori, trasportatori e macellatori del proprio territorio in merito al rispetto delle norme sul benessere animale ed in attuazione di uno specifico obiettivo di intervento regionale. Nei periodi invernali del 2013 sono stati inoltre macellati n. 377 suini a domicilio (ancora oggi consentita e richiesta per il consumo in ambito familiare) con contestuale effettuazione di n. 377 campioni per ricerca di Trichinella spiralis. 4

6 Nel 2013 nei macelli sono stati inoltre effettuati, con esito favorevole, i seguenti test di laboratorio: - n campioni per ricerca di Trichinella spiralis - n. 267 campioni obex per test rapido BSE Per il 2014 si ipotizza un trend stabile sia per l attività ispettiva e di campionamento presso gli impianti di macellazione che per le richieste di intervento in allevamento connesse alla macellazione speciale d urgenza di animali non trasportabili. Gestione sistema di allerta alimenti e mangimi La gestione delle segnalazioni di allerta alimentari hanno un considerevole impatto operativo e hanno riguardato per la gran parte alimenti di OA commercializzati nel territorio della ASL ma attivati nel restante territorio nazionale ed estero. I controlli eseguiti, effettuati secondo apposita procedura oggetto di revisione nel 2013, con la supervisione del referente allerta DPV, consistono nella verifica dell effettivo ritiro dal mercato dei prodotti non conformi, nella valutazione dell adeguatezza e dell attuazione della procedura di autocontrollo aziendale e delle appropriate modalità di gestione dei prodotti oggetto di ritiro dal commercio. La gestione e rendicontazione delle attività eseguite avviene da/verso il Punto di Contatto Regionale tramite l apposito applicativo informatico che integra le attività svolte dai DPM e dai DPV e gestite con il Punto di Contatto Locale della ASL Milano 1. Nel corso dell anno 2013 sono stati gestiti in totale n. 77 procedimenti di allerta, in conformità alle disposizioni regionali e secondo specifica procedura dipartimentale - Risposta ad attivazione dall esterno del Sistema di Allerta Rapido per Alimenti e Mangimi. Di tali procedimenti, n. 76 hanno coinvolto la ASL Milano 1 in seguito ad attivazione proveniente dall esterno (altre ASL della Lombardia o Punto di Contatto Regionale); n. 1 procedimento è stato attivato dalla ASL Milano 1. Deve essere considerato che nell ambito di un unico procedimento di allerta possono verificarsi attivazioni multiple: oltre ed in seguito alla segnalazione di prima attivazione possono pervenire da altre ASL della Lombardia o dal Punto di Contatto Regionale ulteriori attivazioni relative ad successive distribuzioni dello stesso prodotto oggetto di allerta; altre attivazioni possono originare da controlli svolti all interno della ASL Milano 1 in seguito ad una precedente attivazione di provenienza esterna. Di fatto, dai 77 procedimenti indicati sono originate in totale n. 168 attivazioni. Per il 2014 è prevista l attuazione di una verifica interna sulla gestione del sistema di allerta: la necessità di uno scambio rapido e sicuro di informazioni e la garanzia di presidio, 24 ore su 24, del sistema rapido di allerta per alimenti e mangimi risulta ancora più evidente in vista dell evento EXPO 2015 che interesserà il territorio della ASL Milano 1 in particolare. Le principali cause di allerta riferite alla competenza del Dipartimento di Prevenzione Veterinario sono state: microorganismi patogeni (27), metalli pesanti (7 in prevalenza prodotti ittici), etichettatura (15), infestazioni parassitarie (8 anisakis in prodotti ittici), residui di farmaci (4). Di seguito si riporta una tabella riassuntiva delle casistiche 2013 per matrice alimentare. Procedimenti di allerta gestiti al Dipartimento di Prevenzione Veterinario nell anno 2013 (tot. n. 77) CATEGORIA PRODOTTO n. CATEGORIA PERICOLO n. PERICOLO RISCONTRATO n. Carne di pollame e prodotti a base di carni avicole Carne e prodotti di carne (escluso il pollame) 1 Microrganismi patogeni 1 Salmonella spp 1 25 Altre carni 1 Latte e prodotti a base di latte 7 Etichettatura Carne equina non dichiarata assente/incompleta Ovoproteine non dichiarate 1 Salmonella spp 7 Microrganismi patogeni 10 L. monocytogenes 2 E. coli O157:H7 1 Residui da farmaci 3 Fenilbutazone, Sulfatiazina 3 Altro 1 Assenza garanzie sanitarie 1 Etichettatura assente / incompleta - radiazioni 1 Rane congelate irradiate 1 Microrganismi patogeni 5 L. monocytogenes 5 Altro 2 Importazione illegale 1 Corpo estraneo 1 5

7 Molluschi bivalvi e prodotti derivati / Gasteropodi Pesce e prodotti derivati 24 Crostacei / Cefalopodi 3 Mangimi 6 E.coli 6 9 Microrganismi patogeni 9 Salmonella spp 2 Norovirus 1 Infestazione parassitaria 8 Anisakis 8 Mercurio 6 Contaminanti ambientali / 14 PCB 2 Biocontaminanti Istamina 6 Etichettatura assente / incompleta 2 Acido citrico non dichiarato 2 Metalli pesanti 1 Cadmio 1 Altro 2 Additivo non autorizzato 1 Trattamento termico inadeguato 1 Residui da farmaci 1 CAF 1 Micotossine 2 Aflatossine 2 Microrganismi patogeni 1 Salmonella spp 1 Altro 2 Etichettatura irregolare 1 Sospetta contaminazione batterica 1 Altro 1 Microrganismi patogeni 1 L. monocytogenes in alimento RTE 1 Attività di verifica, controllo o campionamento su richiesta o disposizione di altri Enti Altri Enti e Autorità competenti in ambito sicurezza alimentare (NAS, UVAC, PIF, Guardia Costiera) hanno richiesto prestazioni specialistiche volte al controllo di partite di alimenti e mangimi, sia mediante verifica ispettiva che di campionamento per esecuzione di analisi di laboratorio. Nel 2013 si sono registrati oltre 50 interventi, dato in aumento rispetto agli anni precedenti. Nel 2014 proseguirà il raccordo con tali Enti, anche sulla base delle indicazioni che pereverrano dal tavolo di coordinamento regionale recentemente istituito con DGR n. X/1105 del Piani di campionamento su alimenti e mangimi I dati dell attività svolta nel 2011/2013 sono riportati in Tabella seguente: Tabella attività di campionamento anni TIPOLOGIA 2011 (*) N CAMPIONI ESEGUITI / PROGRAMMATI 2012 (*) N CAMPIONI ESEGUITI / PROGRAMMATI 2013 (*) N CAMPIONI ESEGUITI / PROGRAMMATI Campioni Piano Nazionale Residui (PNR ed Extra-Piano) 340/ / /361 Campioni Piano nazionale Alimentazione Animale (PNAA) 106/104 98/97 110/110 Campioni obex al macello per test BSE ** 267 Campioni obex in allevamento per test BSE Campioni muscolo al macello per test trichinella spiralis ** Campioni muscolo macellazioni uso famiglia per test trichinella spiralis Campioni - Piano export Russia impianti abilitati Piano campionamenti UVAC Piano monitoraggio aflatossina M1 latte crudo Piano monitoraggio per PCB e Diossine (uova rurali) 6/6 4/4 13/13 Piano monitoraggio salmonella prodotti a base di carne Piano di monitoraggio latte crudo vendita diretta /81 Piano pastorizzazione latte destinato a trasformazione Piano sorveglianza batteri contagiosi latte alla stalla Piano monitoraggio fauna selvatica Altri campioni (a seguito di NC, ) (*) laddove l attività di campionamento fosse oggetto di specifica programmazione, in caso contrario si tratta di attività non programmabile svolta su richiesta (**) diminuzione campioni per diverse disposizioni normative in vigore 6

8 Controlli nel settore esportazione prodotti origine animale Esportazione prodotti origine animale verso Paesi Terzi - Certificazioni per scambi /esportazione di prodotti alimentari Le imprese del settore alimentare che esportano prodotti alimentari di origine animale verso Paesi Terzi sono attualmente n. 14 di cui n. 6 inserite in appositi elenchi nazionali: 4 nel settore trasformazione prodotti a base di latte (RUSSIA/USA), 1 nel settore carni (RUSSIA), 1 nel settore trasformazione prodotti a base di carne (USA). Si tratta di un settore strategico su cui Ministero della salute e Regioni hanno previsto negli ultimi anni incontri di formazione e aggiornamento per gli Operatori economici e per i Servizi veterinari. Le verifiche e la supervisione veterinaria dovuta hanno come obiettivo generale il mantenimento delle qualifiche sanitarie di indennità del territorio e degli allevamenti in cui sono allevati animali produttori di alimenti destinati al consumo umano ed il mantenimento dei requisiti per tutti gli stabilimenti riconosciuti per prodotti di origine animale ed in particolare se inseriti in specifici elenchi di impianti abilitati all export verso alcuni Paesi terzi (es. ricertificazione annuale di mantenimento dei requisiti per gli impianti USA e Federazione Russa condotta da un team aziendale guidato dal responsabile UOS Export alimenti verso Paesi terzi). Nel 2013 presso n. 14 impianti risultano emessi n certificati / attestazioni sanitarie (circa 30 % in più rispetto agli anni precedenti) per partite di alimenti di origine animale destinati agli scambi nella UE o all esportazione verso Paesi terzi, direttamente o indirettamente tramite altre Ditte esportatrici regionali o nazionali. Dal mese di giugno in Regione Lombardia è condotta una rilevazione, mediante applicativo informativo gestito da EUPOLIS ed implementato con i dati inseriti dai singoli veterinari certificatori, tesa ad evidenziare l importanza strategica dell export per il settore agroalimentare. Nel periodo giugno-dicembre i veterinari certificatori della ASL Milano 1 hanno inserito i dati riferiti a n. 596 certificati/attestazioni di esportazione rilasciati presso 14 impianti per l esportazione di oltre tonnellate di prodotti alimentari di origine animale destinate a n. 30 Paesi terzi. Nel 2014 proseguiranno le attività di controllo ufficiale e di certificazione presso gli allevamenti in cui sono allevati animali produttori di alimenti destinati al consumo umano nonché presso gli stabilimenti di trasformazione e commercializzazione di alimenti di origine animale destinati ad export. Sarà attuata inoltre la fase di inserimento e rilevazione dei dati di esportazione richiesti. Piani regionali definiti anche da norme a valenza nazionale - Piano di controllo della gestione del materiale a rischio specifico (PIANO MSR) attuato nel 2013 con n. 23 controlli in macelli, sezionamenti e macellerie autorizzate; - Piano Nazionale per la ricerca dei residui negli animali e alcuni prodotti di origine animale (PNR) ed attività extra-piano (extra-pnr) attuato con n. 361 campioni e n. 23 controlli in allevamento a seguito di segnalazioni pervenute da altre ASL; - Piano controllo temperature: nel 2013 è proseguita, con apposito piano aziendale, l attività di controllo presso gli esercizi di vendita al dettaglio. Sono stati effettuati n. 243 controlli. - Piano di monitoraggio del latte crudo destinato alla vendita diretta al consumatore finale con attività di controllo e campionamento (n. 81 prelievi di latte crudo) presso ciascuna azienda e presso gli erogatori; - Piano nazionale di monitoraggio dei contaminanti ambientali in alimenti di origine animale prodotti nelle aree limitrofe ai Siti di Interesse Nazionale (SIN), con lo scopo di raccogliere i dati necessari per una corretta definizione dei livelli di rischio per i principali contaminanti negli alimenti prodotti nelle zone considerate (n. 7 verifiche e n. 13 campionamenti di uova da allevamenti rurali di galline). Le analisi di laboratorio sulle uova campionate, peraltro destinate esclusivamente all autoconsumo familiare, al pari di quanto rilevato nelle altre ASL lombarde interessate al monitoraggio, hanno evidenziato probabili situazioni di contaminazione ambientale per PCB (Policlorobifenili) e Diossine in considerazione delle non conformità per superamento dei limiti fissati. In tutti i casi sono stati comunque adottati i provvedimenti a tutela del consumatore ed effettuate le comunicazioni del caso come concordato a livello regionale; - Piano di sorveglianza (biennio ) sulla prevalenza di Salmonella spp. in prodotti a base di carne (insaccati crudi) di produzione nazionale prelevati presso gli stabilimenti di trasformazione: sono stati effettuati 47 campioni che hanno dato esito a n. 6 non conformità. I dati raccolti serviranno da base per l elaborazione di possibili strategie di miglioramento delle condizioni di produzione al fine di indirizzare in modo più efficace i controlli ufficiali secondo quanto previsto dall art. 3.1 del Reg. (CE) n. 882/04; - Piano di sorveglianza batteri contagiosi nel latte alla stalla (triennio ) con n. 287 campionamenti di latte alla stalla e gestione delle situazioni anomale rilevate; - Piano di controllo sul trasporto degli animali al macello, con l obiettivo di garantire il pieno rispetto delle misure di protezione degli animali durante il trasporto disposte dal Reg. (CE) n. 1/2005. Viene assicurato un maggiore controllo sulle tipologie di animali a rischio per quanto riguarda l idoneità al trasporto verso la macellazione 7

9 con risvolti positivi sulla sicurezza alimentare delle carni derivate e interventi atti a migliorare le condizioni di protezione per gli animali trasportati. Piano pasteurizzazione : Programma di verifica della qualità microbiologica del latte e dell efficacia dei processi di trattamento termico del latte destinato alla caseificazione (triennio ) per verificare la qualità microbiologica del latte e l efficacia dei trattamenti termici adottati presso gli stabilimenti di trattamento/trasformazione latte crudo. Piano di campionamento per ricerca di aflatossina M1 nel latte crudo in allevamento (effettuati n. 78 campioni latte crudo vaccino/caprino alla stalla) Piano Regionale di monitoraggio e controllo sanitario della fauna selvatica: la caccia è inclusa nell ambito della produzione primaria con regole per la cessione al consumatore e/o a dettaglianti locali; in tale ambito particolare rilevanza l ispezione e campionamento sui cinghiali (n. 487 campioni nel 2013) abbattuti all interno del parco Ticino e macellati in un impianto del territorio. Da considerare inoltre che gli animali selvatici possono fungere da serbatoio o da vettore per patologie trasmissibili agli altri animali o addirittura all uomo. Ad eccezione del Piano nazionale di monitoraggio dei contaminanti ambientali e del Piano di sorveglianza per Salmonella spp. in prodotti a base di carne, gli altri Piani sono riproposti con una programmazione specifica anche per il Attività di controllo sulla produzione primaria: produzione di latte crudo Le attività di controllo ufficiale negli allevamenti di animali destinati alla produzione di alimenti per l uomo (es. profilassi e bonifica delle malattie infettive trasmissibili all uomo attraverso gli alimenti, anagrafe zootecnica, farmacosorveglianza e controllo residui, benessere animale, alimentazione animale, sottoprodotti di origine animale, ecc ) rappresentano il prerequisito per il concetto di controllo dell intera filiera produttiva dei prodotti alimentari dal campo alla tavola. Il concetto di filiera è espresso in diverse produzioni tra cui la preminente è quella del latte alimentare. Le aziende zootecniche di produzione latte alimentare sono inquadrate in diversi livelli di rischio tenendo inoltre conto della destinazione del latte crudo prodotto (es. per la vendita diretta al consumatore finale, per la produzione di latte fresco pastorizzato ad alta qualità o per il trattamento termico/trasformazione) nonché agli esiti dei controlli ufficiali eseguiti negli anni precedenti. Nel 2013 sono state gestite in particolare: - n. 62 segnalazioni di non conformità (NC) per parametri latte crudo destinato al trattamento termico/trasformazione (n. 35 allevamenti interessati su n. 161 totali registrati per la produzione) con adozione dei provvedimenti conseguenti, anche di limitazione temporanea nella commercializzazione del prodotto (n. 3 casi); - n. 16 segnalazioni di non conformità (NC) per parametri del latte crudo destinato alla vendita diretta al consumatore finale (n. 10 allevamenti interessati su n. 24 totali registrati per tale produzione) con adozione dei provvedimenti previsti, anche di sospensione temporanea dell attività di vendita diretta di latte crudo al consumatore finale (n. 14 casi). Nel 2014 proseguono per la produzione primaria i Piani di monitoraggio e sorveglianza indirizzati sulla produzione di latte crudo alimentare. Sottoprodotti di Origine Animale Nel corso del triennio tutti gli impianti riconosciuti e le attività registrate presenti sul territorio sono stati oggetto di verifica annuale e sono state riclassificate le attività secondo la nuova normativa entrata in vigore dal In collaborazione tra le UOC SIAPZ e SIAOA si è provveduto a valutare la corretta gestione dei sottoprodotti di origine animale presso le attività commerciali mentre le UOC SIAOA e SSA hanno attuato i controlli fissati dal Piano regionale di controllo della gestione dei MSR. Nel 2014, secondo le indicazioni regionali, saranno oggetto di controllo ufficiale le attività inerenti il Reg. Ce 1069/2009 sia per gli impianti riconosciuti che per alcune attività registrate, valutando inoltre la corretta gestione dei sottoprodotti a base di latte negli impianti di trattamento/trasformazione latte alimentare e il loro utilizzo nell alimentazione animale qualora destinati ad allevamenti del territorio. Piano regionale di Farmacosorveglianza 8

10 L attività di controllo ufficiale sul corretto utilizzo del farmaco veterinario, con particolare riferimento al farmaco veterinario destinato agli animali produttori di alimenti per l uomo (assenza di residui nei prodotti), è effettuata principalmente: negli impianti autorizzati al commercio all ingrosso e/o vendita diretta: storicamente presso tali strutture non sono state rilevate particolari non conformità; tuttavia i flussi commerciali sono consistenti e spesso rivolti alla diretta fornitura di medicinali veterinari in allevamenti di animali produttori di alimenti per l uomo. negli allevamenti di animali produttori di alimenti per l uomo (latte e carni). L attività di controllo ufficiale nella produzione primaria (ispezioni e campionamenti programmati o su sospetto) si propone di evidenziare il grado di sicurezza delle produzioni riguardo all assenza di residui di eventuali trattamenti terapeutici o illeciti e, in generale, il rispetto della normativa vigente sulla corretta gestione del farmaco veterinario. Nel 2013 l attività di controllo e di campionamento (Piano Nazionale Residui ed Extra-Piano - attività integrata del DPV) condotta in allevamento non ha fornito riscontri di non conformità. Piano Regionale di vigilanza e controllo sull alimentazione animale (PRAA) Il Piano Regionale di vigilanza e controlli sanitari sugli alimenti per animali (Piano Regionale Alimenti Animali PRAA) prevede attività di ispezione e di campionamento nei luoghi di produzione e commercializzazione degli alimenti per animali e presso gli allevamenti zootecnici ai quali tali prodotti sono destinati e che li utilizzano. Rientra tra i controlli di filiera nel contesto delle attività di prevenzione nella sicurezza alimentare. Nel triennio non sono emerse criticità per sostanze proibite/indesiderate, con controlli e campionamenti (circa 100 campioni/anno) che hanno dato esiti costantemente favorevoli. Permane comunque la necessità di ottemperare al piano nazionale, coordinato a livello regionale. Il piano regionale (PRAA 2013) prevede attività di campionamento in alimenti per animali, con diversi piani di monitoraggio per: Profilassi della BSE - Controllo farmaci e additivi - Controllo sostanze indesiderabili e contaminanti - Valutazione contaminazione microbica da salmonella spp. - Presenza di organismi geneticamente modificati (OGM). Anche per il 2013 prosegue la sorveglianza su micotossine in materie prime vegetali destinate all alimentazione zootecnica. L attività di controllo ufficiale prevede inoltre la programmazione annuale di ispezioni (criteri e priorità di intervento nel piano aziendale) sull attività di produzione alla commercializzazione di mangimi presso impianti riconosciuti e registrati ai sensi del Reg. CE n. 183/05. Progetto sperimentale sorveglianza epidemiologica per il controllo sanitario e la valorizzazione delle produzioni locali: filiera corta. Nel 2013, nonostante alcune difficoltà tecniche dell Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Brescia, è stato ripreso il progetto sperimentale in oggetto attivato dal 2009 e indirizzato ad accrescere il livello di sicurezza alimentare delle produzioni locali con particolare riferimento alla produzione primaria e trasformazione diretta di prodotti di origine animale (latte, carne, miele, altro ). Il progetto, mediante gli interventi del personale incaricato nella raccolta dati di produzione, verifica delle procedure di autocontrollo, attività di campionamento e caratterizzazione dei prodotti a livello di laboratorio, si pone l obiettivo di condividere e guidare un percorso di crescita degli OSA, ora correlato anche alle attività del progetto di semplificazione dell autocontrollo nelle microimprese del settore alimentare, per la migliore comprensione e corretta gestione dei criteri di sicurezza alimentare delle proprie produzioni. Tale progetto interessa la maggior parte sia delle aziende registrate per la produzione di latte crudo destinato alla vendita diretta al consumatore finale sia altre aziende registrate per la produzione di PBL per la vendita diretta ed alcune realtà in possesso di riconoscimento per la produzione di prodotti a base di latte e prodotti a base di carne. Nel 2014 si intende proseguire il progetto, condotto da un medico veterinario incaricato, con la supervisione dei Servizi del DPV e in collaborazione con IZSLER di Brescia quale attività di supporto e verifica nella produzione primaria e della loro eventuale attività di trasformazione locale per la vendita diretta al consumatore finale. Il progetto, anche correlato agli interventi di semplificazione dell autocontrollo nelle microimprese del settore alimentare attivati, coinvolge anche alcune attività riconosciute e comprende in alcuni casi anche prodotti non di origine animale. Piani regionali di nuova formulazione anno 2014 Diffusione delle linee di indirizzo per la semplificazione dell applicazione del sistema HACCP nelle microimprese del settore alimentare attraverso incontri con le associazioni di categoria e con le figure che operano a supporto delle imprese del settore alimentare. 9

11 Verifica, mediante campionamento e analisi, delle modalità di applicazione del reg (ce) n. 2073/05 e smi presso le industrie alimentari: verificare le corrette operatività in fase di pianificazione ed esecuzione dei campionamenti nell ambito delle procedure di autocontrollo, l adozione delle opportune misure e l attendibilità del dato analitico. Piano di sorveglianza sulla presenza di E. coli VTEC in prodotti a base di latte: dalla produzione primaria alla trasformazione: per definizione della prevalenza di Escherichia coli verocitotossici (VTEC) in formaggi a latte crudo al termine del processo di trasformazione, fornire la chiave di lettura dei rapporti di prova rilasciati dai laboratori per analisi effettuate in PCR e definire provvedimenti correlati al reale rischio per la sicurezza alimentare. Rilascio della certificazione per le aziende produzione latte destinato alla produzione di prodotti a base di latte export paesi terzi: semplificare adempimenti amministrativi, garantendo i requisiti richiesti per il latte destinato alla produzione di prodotti a base di latte destinati all export. Integrazione intra e inter-istituzionale Attività coordinata/congiunta con il Dipartimento di Prevenzione Medica (DPM) È proseguita nel 2013 l attività di controllo coordinata/congiunta nel settore alimenti con il DPM. Come attività congiunta sono stati effettuati n. 12 audit presso depositi, mense di Aziende Ospedaliere e centri cottura. Come attività coordinata il personale della UOC Igiene Alimenti di Origine Animale (SIAOA) ha effettuato n. 70 ispezioni in ristoranti, mense aziendali, agriturismi e RSA. L attività coordinata con il DPM riguarda anche la modalità di gestione del sistema di allerta alimentare con la condivisione del Punto di Contatto Locale e delle procedure di intervento. Fondamentale inoltre il proseguimento e ampliamento di tale attività nell ambito del percorso comune di accreditamento dei Servizi che operano in sicurezza alimentare Standard di funzionamento dei Servizi A.S.L. competenti in materia di sicurezza alimentare e la possibilità di accesso ai Sistemi informativi in essere presso i Dipartimenti di Prevenzione Medica e Veterinario (SIAL, SIVI, etc.). Già a partire dal 2014, con particolare riferimento all area EXPO 2015 e nell ottica di fornire le migliori garanzie di tutela del consumatore a partire dall attuale fase di realizzazione sino alla chiusura dell evento espositivo, fatto salvo successive indicazioni regionali o nazionali, è comunque previsto un ampliamento dell attività coordinata/congiunta indirizzata particolarmente nei seguenti settori: mense ospedaliere, case di cura, RSA mense scolastiche impianti di produzione e trasformazione e deposito alimenti laboratori vendita diretta ristoranti Controlli integrati tra i Servizi del DPV e l Istituto Zooprofilattico Sperimentale (IZSLER) In analogia a quanto programmato a partire dal 2011, al fine di migliorare l efficacia e l appropriatezza del controllo ufficiale, nel 2013 sono stati programmati ed effettuati n. 3 controlli congiunti con l IZSLER (n. 2 nel settore alimenti e n. 1 nella sanità animale). Di particolare rilievo inoltre le iniziative ed attività congiunte/integrate riferite ai Progetti a valenza locale, al Progetto Expo Listeria monocytogenes nei prodotti a base di latte, al Piano di sorveglianza batteri contagiosi nel latte alla stalla e al Piano pasteurizzazione latte, rivolte in particolare alla valutazione dei criteri e delle procedure di campionamento e analisi stabiliti nei piani di autocontrollo dagli Operatori del Settore Alimentare (OSA). Alcune non conformità minori rilevate evidenziano comunque l utilità di tale affiancamento in campo da parte di personale con elevata esperienza di laboratorio. Anche nel 2014 proseguirà la programmazione e l attuazione di controlli integrati tra i Servizi del DPV e l IZSLER nei diversi ambiti di intervento del Dipartimento che saranno fissati nel Piano integrato Aziendale della Prevenzione Veterinaria (PIAPV). L IZSLER partecipa inoltre al progetto di semplificazione dell autocontrollo nelle microimprese del settore alimentare come membro del gruppo di lavoro che coordina il progetto, fornendo in particolare indicazioni in merito alle indagini di laboratorio da condurre sulle molteplici attività presenti in questo settore. Progetti EXPO 2015 Nel 2013 si è data attuazione ai due progetti approvati, oggetto di apposito finanziamento regionale EXPO GARANTIRE LA SICUREZZA ALIMENTARE E VALORIZZARE LE PRODUZIONI : 10

12 1. Attività di controllo integrata DPV e DPM nel settore della ristorazione e somministrazione in previsione di expo aggiornamento banche dati anagrafiche e attribuzione livelli di rischio : Il progetto, finalizzato alla verifica del rispetto dei requisiti igienico-sanitari per la sicurezza alimentare nell ambito della ristorazione pubblica e per un miglioramento complessivo in occasione dell evento EXPO 2015, è stato completato con l effettuazione di n. 30 controlli. L attività congiunta con il DPM ha consentito di migliorare e uniformare l attività di controllo presso alcune tipologie di attività di somministrazione alimenti. 2. Azioni volte al contenimento della prevalenza di Listeria monocytogenes nei prodotti a base di latte : il progetto, condotto dal DPV in collaborazione con IZSLER e altre tre ASL è finalizzato a ridurre la prevalenza di Listeria monocytogenes in formaggi di produzione lombarda anche sulla base dei risultati del piano di sorveglianza attuato negli anni Sono stati interessati prioritariamente n. 4 impianti riconosciuti per la produzione di gorgonzola/taleggio. Il progetto continuerà ad essere attuato nel Semplificazione Semplificazione per gli operatori del settore veterinario Progetto di semplificazione per le microimprese del settore alimentare (semplificazione degli adempimenti in materia di autocontrollo): già avviato nel 2013 in forma sperimentale, congiuntamente al DPM, su un campione di circa 70 aziende del settore alimentare presenti sul territorio della ASL Milano 1. Il progetto, che si ispira ai principi comunitari di flessibilità e proporzionalità, descrive le modalità di applicazione di un sistema di autocontrollo semplificato fondato essenzialmente sulla buone prassi igieniche: è fatto salvo comunque il risultato finale da raggiungere, vale a dire la sicurezza degli alimenti venduti e/o somministrati. Obiettivo principale è rendere più efficace la gestione della sicurezza alimentare nelle microimprese che vendono e somministrano alimenti direttamente al consumatore finale quali gelaterie, pasticcerie, macellerie, ristoranti, supermercati, ecc. mediante la corretta applicazione di Buone Prassi Igieniche. Nel 2013 sono già stati effettuati incontri con Associazioni di categoria, consulenti e operatori del settore alimentare (OSA) che hanno aderito al progetto, illustrando e diffondendo le linee di indirizzo per la semplificazione dell applicazione del sistema HACCP. Nel 2014 sono previsti, sotto la supervisione della ASL, interventi di formazione e una verifica finale dei consulenti sugli OSA. La valutazione da parte della ASL della corretta applicazione delle indicazioni regionali sarà attuata mediante controlli ispettivi sugli OSA a seguito della verifica dei consulenti. Si prevede inoltre di attuare nel 2014 interventi di comunicazione e formazione al fine di estendere gradualmente l applicazione di un sistema di autocontrollo semplificato a tutte le piccole imprese del settore alimentare. Certificazione delle materie prime impiegate per i prodotti alimentari a base di latte destinati all export verso i Paesi terzi (attività integrata tra i servizi del Dipartimento) semplificare adempimenti amministrativi, garantendo i requisiti richiesti per il latte destinato alla produzione di prodotti a base di latte destinati all export. 2.2 Sanità e benessere animale Bonifica sanitaria Nel 2013 è proseguito l andamento favorevole della situazione epidemiologica del territorio non essendosi registrate segnalazioni di denunce di focolai di malattie infettive degli animali. Per quanto attiene il settore delle profilassi di stato nei bovini, la definizione delle tipologie di allevamento da sottoporre a controllo, delle metodiche e delle frequenze è stabilita a livello regionale con D.D.U.O. n. 97/2011. In particolare sono stati individuati a maggior rischio gli allevamenti bovini per la produzione di latte crudo, quindi gli altri allevamenti da riproduzione (produzione latte trasformazione, linea vacca-vitello, manze). Di livello di rischio inferiore sono classificati gli allevamenti da ingrasso per i quali è attuata unicamente una sorveglianza passiva in sede di macellazione. A seguito della valutazione epidemiologica eseguita da DG Salute - UO Veterinaria regionale in collaborazione con l Osservatorio Epidemiologico Veterinario regionale (OEVR), è stato ritenuto opportuno mantenere la sorveglianza sulla tubercolosi bovina (TBC) con cadenza biennale, mentre quadriennale è la scadenza per leucosi (LEB) e brucellosi (BRC). 11

13 Considerato quanto sopra e per una razionalizzazione nell utilizzo delle risorse, nella definizione degli allevamenti da sottoporre a controllo di bonifica sanitaria nel 2014 si è partiti dalle scadenze delle qualifiche sanitarie accomunando i controlli per LEB con scadenza 2014 con i controlli BRC in scadenza 2015/2016. A fronte di n. 152 allevamenti testati per TBC e n. 92 per BRC/LEB nel corso del 2013, nel 2014 saranno sottoposti a controllo n. 133 allevamenti per TBC e n. 59 anche per BRC-LEB. E stata inoltre data applicazione ai piani volontari di accreditamento per Rinotracheite Infettiva Bovina (IBR) con un totale di 48 allevamenti accreditati Per gli ovicaprini le positività per brucellosi (BRC) in greggi vaganti, che negli anni precedenti hanno rappresentato una criticità per lo status sanitario dell intera regione e localmente per la gestione dei focolai nonché per l ammontare di eventuali indennizzi, non si sono manifestate nel Rimangono tuttavia in vigore le misure sanitarie preventive previste dal piano regionale straordinario per il risanamento dalla brucellosi ovicaprina nei greggi vaganti, con particolare riferimento al monitoraggio sierologico, pur ridotto ad un campione di animali statisticamente significativo, e al censimento degli animali presenti con gestione individuale dei capi nella Banca Dati Regionale (BDR). Tali interventi sono stati abbinati, dal 2013, al piano regionale di selezione genetica nei confronti della Scrapie, la cui fase di monitoraggio per l individuazione di genotipi resistenti alla patologia è ormai conclusa. Nel biennio è stato attuato un controllo sistematico su tutti gli allevamenti di ovicaprini, al fine di attribuire la qualifica sanitaria ai concentramenti presenti e regolarizzare le registrazioni anagrafiche; in particolare nel 2013 sono stati testati n. 129 allevamenti. L attività nel settore del controllo delle malattie infettive della specie bovina e ovicaprina è stato espletata, anche nell anno 2013, nel rispetto delle indicazioni regionali contenuti nei piani di risanamento da brucellosi, leucosi e tubercolosi. Tutta l attività è stata registrata in BDR, come pure gli aggiornamenti delle relative qualifiche sanitarie. Per il 2014 sui restanti allevamenti ovicaprini stanziali verrà garantita anche l esecuzione delle profilassi per brucellosi sulla totalità degli allevamenti da latte (abbinato al controllo per l agalassia contagiosa) e sul 50% dei rimanenti. In particolare gli allevamenti da controllare verranno individuati sulla scorta di criteri di analisi del rischio considerando: numerosità, allevamenti senza prove nel biennio precedente e allevamenti di nuova costituzione. Anagrafi zootecniche L anagrafe informatizzata degli allevamenti zootecnici presenti sul territorio regionale risponde a specifiche norme comunitarie, come anche all esigenza di conoscere la consistenza e la distribuzione del patrimonio animale, per esercitare un efficace attività di controllo sanitario. Attualmente l anagrafe zootecnica regionale (presente in Banca Dati Regionale (BDR) consente di gestire i dati di tutti gli allevamenti di interesse produttivo (bovidi, ovini, caprini, suidi, avicoli, equidi e apistici e impianti di acquacoltura) e di registrare individualmente i capi delle specie bovina, ovina e caprina. Tutti gli allevamenti presenti nel territorio della ASL sono stati sottoposti a georeferenziazione, in modo tale da consentire l elaborazione di mappe che ne visualizzino la posizione in una zona definita. La mappatura è uno strumento di utilità per la programmazione e la gestione dei piani di profilassi e diventa indispensabile in caso di emergenze sanitarie. In particolare a partire dal 2013 sono stati formati alcuni operatori all utilizzo del geoportale che consentirà, accanto alle funzionalità già note, di utilizzare diversi layer ufficiali regionali, permettendo l elaborazione di mappe di rischio sulla base della vocazione colturale, degli insediamenti industriali e abitativi ecc. I controlli anagrafici per bovini, ovicaprini, suini ed equini previsti nel 2013 sono stati eseguiti sulla totalità dei programmati. In particolare sono stati eseguiti n. 20 verifiche anagrafiche negli allevamenti bovini (di cui 12 anche per gli aspetti di Condizionalità), 1 presso un impianto di macellazione, 7 negli allevamenti ovicaprini, 2 nei suini e 35 negli equidi. Le medesime percentuali contemplate nello scorso anno saranno applicate anche nel 2014, utilizzando le funzioni anagrafiche disponibili per garantire la selezione degli allevamenti da sottoporre a controllo sulla base dei rischi individuati dalla normativa comunitaria. Nel corso degli ultimi anni sono stati introdotti nuove funzioni applicative del sistema informativo regionale; accanto a registrazioni puramente anagrafiche, nate e sviluppatesi a garanzia della tracciabilità degli alimenti di origine animale, si è sempre più potenziato il settore dei controlli sanitari; attualmente in BDR è gestita l attività di bonifica sanitara dei bovini e ovicaprini capo per capo con l aggiornamento delle qualifiche sanitarie degli allevamenti, il piano di monitoraggio per la Blue Tongue, il prelievo del tronco encefalico dei bovini deceduti in allevamento per il test di diagnosi della BSE. Sono state inoltre implementati i settori riguardanti il trasporto degli animali vivi, con registrazione e rilascio da BDR delle registrazioni Tipo 1 e 2 e le omologazioni dei mezzi, nonché le denunce degli alveari e il rilascio della modulistica per la presentazione delle stesse e lo spostamenti degli apiari per nomadismo, 12

14 il settore dell acquacoltura, i piani vaccinali per la malattia di Aujeszky nei suini, l anagrafica delle autorizzazioni alle scorte farmaci rilasciate. Tali funzioni sono indispensabili per la programmazione e l attuazione dei controlli ufficiali. Piani di controllo Sanità Animale Nel settore bovino proseguirà anche per il 2014 l attività di monitoraggio per Blue Tongue su capi bovini sentinella (nel corso del 2013 i 210 controlli non hanno evidenziato positività) e si assicurerà la prescritta vigilanza nei confronti delle TSE. Nell anno 2013 si è dato seguito al monitoraggio previsto dal progetto locale relativo alla Paratubercolosi Bovina, che ha comportato l esecuzione di controlli sierologici finalizzati a evidenziare la prevalenza dell agente eziologico della malattia negli allevamenti di bovini per la produzione di latte alimentare del nostro territorio. Gli allevatori sensibilizzati alla problematica hanno risposto favorevolmente con un incremento dell adesione al piano volontario di accreditamento; attualmente nel territorio dell ASL sono presenti 9 aziende accreditate di cui 3 al massimo livello di sicurezza di indennità dalla malattia (PTX5). Nel corso dell ultimo trimestre del 2013, sulla base delle indicazioni del Piano Regionale della Paratubercolosi Bovina emanato nel mese di luglio, nelle aziende che hanno aderito al Piano sono stati garantiti i controlli previsti finalizzati alla certificazione dell allevamento ai fini della possibilità di esportazione verso Paesi terzi del latte e dei prodotti a base di latte derivati. Nel settore suino, per quanto attiene la Malattia Vescicolare dei suini e la Peste suina classica, il monitoraggio nell anno 2013 (19 accessi in allevamenti con monitoraggio sierologico e 23 controlli di biosicurezza eseguiti) conferma la favorevole situazione epidemiologica. Il monitoraggio proseguirà con le medesime modalità e frequenze anche per il Il piano regionale di controllo della vaccinazione per la malattia di Aujeszky, attuato mediante controllo documentale (37 verifiche effettuate) e monitoraggio sierologico specifico (5 allevamenti a rischio testati), ha consentito di evidenziare positività in due allevamenti sui quali verranno effettuate indagini mirate. A tal proposito, nelle more dell emanazione del nuovo Piano regionale che ha tra i principali obiettivi l accreditamento di tutti gli allevamenti lombardi entro dicembre 2015, verrà predisposto un piano locale su base provinciale da sottoporre alla valutazione regionale. Nel settore avicolo verranno garantiti gli accertamenti nei confronti dell Influenza Aviaria e della salmonellosi nelle galline ovaiole, con le modalità e tempistiche previste dalla normativa di riferimento. I controlli espletati nel 2013 (68 accessi per monitoraggio sierologico e 15 controlli di biosicurezza) non hanno evidenziato criticità. Per gli equidi i controlli per Anemia Infettiva Equina eseguiti nel 2013 (n. 818 Coggins test) hanno dato esito negativo, confermando la situazione favorevole. Nel 2014 proseguiranno i controlli sugli animali destinati alla movimentazione per le manifestazioni sportive salvo diverse determinazioni nazionali o regionali. Nel 2014 si effettueranno tutti i controlli previsti dai piani specifici Regionali e Nazionali (previste disposizioni nel settore apistico e dell acquacoltura) e, laddove si tratti di interventi non programmabili basati sulla richiesta degli interessati, saranno garantite le prestazioni dovute. Nel 2013 sono state effettuate le attività integrate previste dal Piano Regionale di monitoraggio e controllo sanitario della fauna selvatica, comprendenti gli interventi di formazione degli operatori delle categorie coinvolte ed in seguito il monitoraggio su n. 487 cinghiali cacciati e conferiti ad un impianto di macellazione e n.7 lepri da ripopolamento liberate nel territorio dell ASL. Piano Regionale Benessere Animale (PRBA) L attività di vigilanza, in base alle vigenti disposizioni comunitarie e nazionali e agli indirizzi regionali di cui al Piano Regionale Benessere Animale (PRBA) anno 2013, è stata indirizzata alle verifiche: - delle condizioni di stabulazione degli animali negli allevamenti zootecnici (es. adeguamento strutturale allevamenti di galline per uova da consumo in gabbia per i vincoli normativi dal , adeguamento strutture allevamenti suini da riproduzione per i vincoli normativi dal , ); - delle condizioni di trasporto con apposito Piano regionale anche congiuntamente con altre Autorità di controllo (n. 9 controlli congiunti con Polizia Stradale, ) e con controlli a destino su animali inviati al macello o ad allevamenti del territorio da scambi comunitari (su richiesta da UVAC Lombardia); - delle modalità di gestione delle fasi di scarico, stabulazione ed abbattimento degli animali presso i macelli, almeno una volta l anno e con frequenza delle verifiche stabilita nel Piano aziendale; - delle condizioni di detenzione degli animali presso attività di allevamento e/o commercializzazione di animali di affezione (canili, allevamenti e attività di vendita). 13

15 Nel 2013 particolare rilevanza è stata data ai controlli integrati finalizzati all applicazione della Condizionalità di cui al PSR 2007/2013 secondo le indicazioni regionali (DGR IX/4334/2012 Regole 2013 ) e con una specifica programmazione degli interventi. Tale attività integrata è riferita all attuazione del protocollo di intesa con l Organismo Pagatore Regione (OPR) Lombardia al fine di gestire gli adempimenti di competenza in materia di "condizionalità", come previsto dalla vigente politica agricola dell'ue (PAC) e si esplica con controlli ufficiali a campione e sulla base dei criteri di rischio presso allevamenti compresi nel regime degli aiuti comunitari a favore del settore zootecnico. Sarà mantenuta inoltre nel 2014 l attività (integrata tra SIAPZ, SIAOA e SSA nonché altri Enti) per la verifica circa: - l adeguamento delle gabbie per le galline ovaiole secondo le indicazioni nazionali e regionali; - lo stato di adeguamento per le attrezzature degli allevamenti suini da riproduzione (scrofe); - le condizioni di idoneità al trasporto degli animali (in allevamento, su strada e al macello) anche su richiesta e in collaborazione con altri Enti, - la protezione degli animali al macello; - il rinnovo degli atti autorizzativi e certificazioni per trasportatori, automezzi e conducenti/guardiani rilasciati per la prima volta nel 2007 in applicazione del Regolamento (CE) n. 1/2005. Nel 2014, in relazione alle risorse disponibili, particolare attenzione sarà posta anche alle condizioni di benessere degli animali di affezione presso le attività di detenzione, allevamento e/o commercializzazione (canili, allevamenti e attività di vendita) con attività integrata/congiunta SSA SIAPZ. Ambito sperimentazione animale Nel 2013 è stata svolta una costante attività di vigilanza su tale particolare settore presso i 2 impianti di allevamento e i 5 impianti utilizzatori presenti sul territorio, in ossequio alle disposizioni del D.L.vo 116/1992 e s.m.i. e in ragione della valenza internazionale di alcune di queste strutture. Negli ultimi anni non sono state rilevate problematiche particolari circa il pieno rispetto delle specifiche disposizioni normative. Nel 2014 sarà mantenuto l elevato livello di vigilanza su tali strutture con controlli specifici mirati anche, se del caso, al pieno rispetto delle condizioni di importazione da Paesi terzi / introduzione da UE di diverse specie animali. Ambito riproduzione animale In continuazione con il programma di verifiche coordinate e/o congiunte con la DG Agricoltura per il tramite dei funzionari della Provincia, sono sottoposte a verifica le strutture autorizzate del settore, allevamenti ed operatori (operatori pratici e medici veterinari) che effettuano interventi di fecondazione artificiale sugli animali da reddito. L attività di controllo ha sinora avuto il principale obiettivo di informazione, formazione e crescita degli operatori del settore circa il rispetto delle disposizioni normative vigenti per le diverse specie allevate portando comunque alla risoluzione delle non conformità riscontrate. È proseguita inoltre l attività di controllo sanitario nelle strutture adibite alla monta naturale equina presenti nel territorio sugli animali destinati alla riproduzione e la vigilanza periodica congiunta con funzionari della Provincia di Milano. Anche nel 2014, in accordo don i funzionari della Provincia, si darà attuazione al Piano Regionale Integrato dei Controlli Settore Riproduzione Animale sottoponendo a verifica le strutture autorizzate in tale settore, allevamenti ed operatori che effettuano interventi di fecondazione artificiale sugli animali da reddito. Proseguirà inoltre l attività di vigilanza periodica sulle strutture adibite alla monta naturale equina presenti nel territorio. Anagrafe canina / lotta al Randagismo / controllo riproduzione colonie feline La popolazione di animali da affezione registrata (Anagrafe Animali da Affezione - AAA) nel territorio della ASL ammonta a circa cani (di privati e/o catturati sul territorio dell ASL) e gatti di proprietà, con un incremento di nuove iscrizioni nel 2013 pari a circa soggetti. Nel 2013 sono stati catturati cani dei quali il 70% è stato restituito entro i primi 10 giorni al legittimo proprietario, il 5% viene affidato trascorso il periodo di osservazione mentre il 25% viene invece inviato verso i canili rifugio da cui viene comunque per la quasi totalità dato in affido in tempi successivi. Nel corso del 2013, e oggetto di programmazione anche per il 2014, sono stati eseguiti controlli sulla corretta gestione dell anagrafe canina regionale, mediante verifiche dell operato dei medici veterinari libero professionisti accreditati alla Anagrafe Animali da Affezione (AAA); inoltre è stata data attuazione all attività programmata (verifica dei requisiti strutturali e dell anagrafica degli animali presenti) presso le strutture di detenzione di animali da affezione, in particolare presso i canili sanitari, i canili rifugio e le strutture commerciale, e per almeno il 30% delle rimanenti strutture (pensioni, allevamenti, strutture zoofile e amatoriali) 14

16 Nell ambito della attività di contenimento della popolazione canina e felina verranno consolidati i risultati conseguiti in termini di interventi di sterilizzazione chirurgica dei cani dei canili e dei gatti di colonia, ora registrati nel sito dell anagrafe canina regionale. In particolare nel 2013 l attività è stata notevolmente incrementata grazie alla partecipazione di ASL MILANO 1 al bando del Piano Triennale per il randagismo, che ha permesso di effettuare interventi chirurgici di sterilizzazione aggiuntivi, favorendo in tal modo la fruibilità al servizio da parte delle Associazioni animaliste che collaborano con il Dipartimento. Nell anno 2013 complessivamente sono stati sterilizzati n. 999 gatti di colonia e n. 158 cani di canile (sanitario o rifugio). Nell area di intervento dell educazione sanitaria nelle scuole, l iniziativa Amico di zampa, rivolta alla scuola primaria, è stata inserita nel catalogo aziendale Promozione alla salute a scuola ; nel corso degli incontri con gli alunni sono stati distribuiti libretti illustrati predisposti appositamente al fine di rafforzare la finalità educativa. Nell' anno scolastico le scuole aderenti sono state 9, con 65 classi e 1120 alunni (era previsto solo l'incontro nelle classi con i bambini di prima e seconda primaria) nell'anno scolastico le scuole aderenti sono 22 con 100 classi, 148 insegnanti e 2134 alunni. Piani regionali di nuova formulazione anno 2014 Piano regionale di controllo della Paratubercolosi Bovina: adottato con Decreto DGS 6845 in data 18/07/2013, si propone verificare i requisiti minimi strutturali e sanitari degli allevamenti di bovini da latte i cui prodotti sono destinati all esportazione verso Paesi Terzi e di certificarne, su richiesta degli stessi, il livello minimo di conformità (PTEX1). Il piano, inoltre, consente l accreditamento, su specifica richiesta e su base volontaria, degli allevamenti con attribuzione di qualifiche sanitarie superiori rispondenti a crescenti requisiti di controllo della malattia. Progetto per la creazione di nuclei di selezione genetica per la resistenza alla Scrapie: si prefigge di incentivare l adesione degli allevatori attraverso la creazione di nuclei di selezione per creare capi resistenti alla malattia. Attualmente nel nostro territorio nessun allevatore si è dimostrato interessato. Piano Regionale di accreditamento degli allevamenti suini nei confronti della malattia di Aujeszky: Si propone di accreditare tutte le Province nei confronti della malattia, tramite il controllo di esecuzione della vaccinazione obbligatoria e la movimentazione di soggetti tra allevamenti accreditati. Condizionalità: L attività integrata già attuata da alcuni anni, è riferita all attuazione del protocollo di intesa con l Organismo Pagatore Regione (OPR) Lombardia al fine di gestire gli adempimenti di competenza in materia di "condizionalità", come previsto dalla vigente politica agricola dell'ue (PAC) e si esplica con controlli ufficiali a campione e sulla base dei criteri di rischio presso allevamenti compresi nel regime degli aiuti comunitari a favore del settore zootecnico. Nel 2014 sarà garantita con le medesime modalità operative attuate nel La numerosità del campione degli allevamenti da sottoporre a controllo verrà comunicata da UO Veterinaria regionale con provvedimento in itinere. Dematerializzazione degli adempimenti amministrativi per la movimentazione degli animali della specie bovina: prevede, come approvato dal Ministero della Salute nel 2013, la possibilità di movimentazione degli animali della specie bovina in Regione Lombardia (e nelle altre regioni che sottoscrivono accordi bilaterali) senza documento individuale di identificazione. Piano di verifica del benessere negli allevamenti di suini della regione Lombardia: controllo su un campione di allevamenti suini dei requisiti previsti dal D.lgs 122/2011 con verifica del rispetto dei requisiti del benessere negli allevamenti suini affiancando indicatori rilevati sugli animali a quelli strutturali sino ad oggi utilizzati. Integrazione intra e inter-istituzionale Attività integrata sanità e benessere animale Al fine di migliorare l efficacia e l appropriatezza dei controlli, nonché di garantire la razionalizzazione di utilizzo delle risorse, è stata riservata particolare attenzione all attività integrata, programmata nell ambito del PIAPV triennale e rafforzata anche nel 2014, realizzata attraverso l esecuzione di controlli coordinati e congiunti. Nel settore della Sanità e benessere animale possono essere citati quali esempi di integrazione l esecuzione dei controlli ufficiali realizzati congiuntamente o alternativamente dalle UOC del Dipartimento: - sulle strutture di detenzione degli animali da affezione - sull erogazione degli aiuti comunitari a favore della zootecnica (condizionalità) - sull attività di monitoraggio della encefalopatia Spongiforme Bovina (BSE) - sull attività di monitoraggio della fauna selvatica - sui controlli di identificazione presso gli impianti di macellazione - nel settore della riproduzione animale 15

17 - nell ambito delle macellazioni speciali d urgenza (MSU) L attività congiunta con strutture esterne all ASL si realizza in primo luogo con il laboratorio di riferimento, Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell Emilia-Romagna (IZSLER) che, oltre a fornire il supporto sulle analisi richieste, assicura la propria collaborazione nello svolgimento di controlli in campo; l Osservatorio Epidemiologico Veterinario Regionale inoltre garantisce il necessario supporto all elaborazione dei dati epidemiologici nonché ausilio nella gestione delle emergenze a carattere zoonosico. Per ciò che attiene il settore dell anagrafe zootecnica si è reso necessario, al fine di assicurare l uniformità dell erogazione delle prestazioni, coordinare gli interventi dell ASL con gli Enti Delegati (Associazione Provinciale Allevatori - APA e Centri di Assistenza Agricola - CAA). Particolare collaborazione è stata richiesta nel 2013, e si protrarrà anche nel 2014, con la Provincia di Milano, Settore Caccia e Pesca, al fine del conferimento dei campioni prelevati da animali cacciati o liberati, in esecuzione del Piano di monitoraggio sulla fauna selvatica. Nell ambito del contenimento della popolazione degli animali da affezione anche per il 2014 sarà richiesta la collaborazione attiva delle Associazioni Animaliste di volontariato per la cattura dei gatti in libertà da sottoporre a sterilizzazione, nonché per le eventuali terapie post-operatorie. Di particolare rilievo il sostegno di alcune Amministrazioni comunali che nel corso del 2013 hanno provveduto, con l assistenza del Dipartimento di Prevenzione Veterinario, alla realizzazione di incontri formativi per proprietari di cani ai fini del conseguimento del cosiddetto patentino ; tali iniziative sono sostenute ed incentivate anche per il 2014, visto il crescente interesse verso l argomento. Semplificazione Semplificazione per gli operatori del settore veterinario Nella programmazione per il 2014 sono previsti interventi mirati di semplificazione amministrativa. Dematerializzazione degli adempimenti amministrativi per la movimentazione degli animali della specie bovina. Il progetto sperimentale definisce le modalità operative per l utilizzo della dichiarazione di provenienza e destinazione (Mod. IV) informatizzata e la conseguente abolizione del passaporto bovino, comunque garantendo la tracciabilità degli animali lungo l intera filiera (movimentazione dei bovini all interno del territorio regionale). Sono inoltre previste, al livello dipartimentale, altre iniziative volte a snellire i procedimenti amministrativi in particolare la conservazione dell immagine digitale di documenti di identità e codice fiscale dei cittadini, consentirà di perfezionare le registrazioni in anagrafe canina, senza presentare più volte i documenti precedentemente acquisiti. L estensione dell operatività sulla banca dati regionale (BDR) a nuovi allevatori potrà consentire una riduzione dei tempi di notifica degli eventi in banca dati, nonché costituire una semplificazione per coloro che otterranno l accreditamento. L obbligo per i medici veterinari libero professionisti abilitati di registrare nell anagrafe degli animali da affezione (AAA) le vaccinazioni antirabbiche sostituisce l obbligo di presentazione all ASL del mod. 10 previsto dal vigente Regolamento di Polizia Veterinaria. Analoga operatività è garantita ai veterinari libero professionisti accreditati per il Piano regionale riferito alla malattia di Aujeszky. La prevista creazione di mailing list ad hoc, previa acquisizione e gestione degli indirizzi in primo luogo dei concentramenti zootecnici (già presente quella dei veterinari l.p. accreditati per l anagrafe animali da affezione e dei veterinari l.p. accreditati per la malattia di Aujeszky) consentirà una rapida ed efficace informazione e comunicazione mirata sinora attuate tramite servizio postale. 16

18 3. RISULTATI ATTESI PER AREA DI INTERVENTO E RELATIVI INDICATORI Di seguito si declinano per ciascuna delle aree considerate alcuni dei risultati attesi a completamento degli obiettivi per l anno 2014, evidenziando per ciascuna di essa alcuni indicatori di risultato o di esito che potranno misurare il raggiungimento degli obiettivi di controllo programmati dai Servizi e Dipartimenti dell Azienda. AREA DIPARTIMENTO PREVENZIONE VETERINARIO Tipologia controllo SICUREZZA ALIMENTARE Criticità Obiettivo 2013 Indicatori Attuazione controlli programmati: ispezioni ed audit - negli impianti riconosciuti e registrati previsti dal piano per la sicurezza alimentare degli alimenti di origine animale. Effettuazione dei controlli relativi alla programmazione coordinata/congiunta con DPM Effettuazione dei controlli relativi alla programmazione congiunta con l IZSLER Attuazione completa Piani di campionamento e monitoraggio: Piano latte crudo vendita diretta, Piano Nazionale Residui (PNR ExtraPNR), Piano aflatossine latte crudo, Piano pasteurizzazione latte, Piano verifica applicazione Reg (CE) n. 2073/05 Piano E. coli VTEC prodotti a base di latte crudo Piano mastiti, Piano Regionale di monitoraggio e controllo sanitario della fauna selvatica - N. controlli-campioni effettuati / N. controllicampioni programmati 0,90 - non conformità gestite/ non conformità rilevate 0,95 - N. controlli registrati in SIVI / N. controlli effettuati 0,95 PIANO SOTTOPRODOTTI ORIGINE ANIMALE Non sono state rilevate criticità sul territorio dell ASL. Effettuazione incontri di comunicazione previsti per la semplificazione dell applicazione del sistema HACCP nelle microimprese del settore alimentare Attività non programmabile: - ispezione capi macellati; - rilascio certificazioni export prodotti origine animale - Controlli richiesti da altri Enti Attivazione e gestione tempestiva delle allerte alimenti e mangimi Esecuzione dei controlli programmati secondo il livello di rischio attribuito N. incontri effettuati / N. incontri programmati = 1 - N. controlli e/o campioni effettuati / controlli e/o campioni richiesti = 1 - n. allerta alimenti e mangimi gestiti / n. allerta segnalati = 1 - ispezioni effettuate / ispezioni programmate 0,9 - NC-irregolarità gestite / NC-irregolarità rilevate = 1 - N. controlli registrati in SIVI / N. controlli effettuati 0,95 17

19 PIANO FARMACOSORVE GLIANZA Nel 2013 non sono emerse NC negli allevamenti di animali produttori di alimenti destinati al consumo umano Controllo ufficiale presso la produzione primaria (ispezioni) con particolare riguardo alle aziende di produzione latte crudo Esecuzione PNR al fine di verificare la presenza di sostanze vietate, indesiderate o di contaminanti ambientali negli animali, alimenti e mangimi - attività ispettiva e campionamento effettuata / attività ispettiva e campionamento programmata 0,9 - NC/irregolarità gestite / NC/irregolarità rilevate = 1 PIANO REGIONALE ALIMENTAZIONE ANIMALE PRAA PIANO REGIONALE BENESSERE ANIMALE PRBA Nel 2013 non sono emerse criticità per sostanze proibite/indesiderate Adeguamento delle strutture di allevamento suini Verifiche idoneità al trasporto animali e Macellazioni sanitarie d Urgenza (MSU) Rilievi e segnalazioni di NC/ipotesi di maltrattamento o comportamenti illeciti Controlli integrati di Condizionalità Controlli di farmacosorveglianza presso le strutture commerciali autorizzate Effettuazione delle ispezioni previste dal piano di controllo dell alimentazione animale presso attività-impianti registrati / riconosciuti Attuazione dei seguenti piani di monitoraggio : Profilassi della BSE Valutazione contaminazione microbica da salmonella spp. Presenza di organismi geneticamente modificati (OGM) piano sorveglianza per ricerca micotossine in materie prime vegetali. Effettuazioni delle verifiche previste al fine di verificare: adeguamento alla norma comunitaria degli allevamenti suini; condizioni di idoneità al trasporto degli animali (in allevamento, su strada e al macello). condizioni di detenzione degli animali presso attività di detenzione, allevamento e/o commercializzazione di animali di affezione Esecuzione controlli di condizionalità di cui al PSR 2007/2013 secondo le indicazioni regionali (DGR X/1185/2013 Regole 2014 ) e individuazione degli allevamenti interessati. - N. controlli registrati in SIVI / N. controlli effettuati 0,95 - attività ispettiva e campionamento effettuata / attività ispettiva e campionamento programmata 0,9 - NC/irregolarità gestite / NC/irregolarità rilevate = 1 - attività ispettiva effettuata / attività ispettiva programmata 0,9 - NC/irregolarità gestite / NC/irregolarità rilevate = 1 Controlli condizionalità eseguiti / controlli condizionalità programmati = 1 PIANO SPERIMENTAZIO NE ANIMALE Negli ultimi anni non sono segnalate problematiche particolari circa il rispetto delle specifiche disposizioni normative Effettuare i controlli programmati mirati alla verifica: del benessere animale, all utilizzo dei farmaci e all igiene ambientale e del rispetto delle condizioni di importazione di diverse specie animali destinate alle strutture presenti utilizzatrici e di allevamento - attività ispettiva effettuata / attività ispettiva programmata 0,9 - NC/irregolarità gestite / NC/irregolarità rilevate = 1 RIPRODUZIONE ANIMALE L attività di controllo svolto con la provincia ha sinora avuto principalmente un indirizzo di formazione e crescita degli operatori per il rispetto delle disposizioni normative per le diverse specie Attuazione, in parte congiunta con la Provincia di Milano, del Piano Regionale Integrato dei Controlli Settore Riproduzione Animale e delle verifiche sulle strutture adibite alla monta naturale equina - attività ispettiva effettuata / attività ispettiva programmata 0,9 - NC/irregolarità gestite / NC/irregolarità rilevate = 1 (di competenza sanità) 18

20 BONIFICA SANITARIA DEGLI ALLEVAMENTI BOVINI E OVICAPRINI Esecuzione dei controlli previsti per Tubercolosi, Brucellosi e Leucosi negli allevamenti bovini Esecuzione dei controlli previsti per Brucellosi negli allevamenti ovicaprini, garantendo anche l esecuzione del monitoraggio per Agalassia negli allevamenti caprini da latte. Allevamenti controllati / allevamenti controllabili = 100% Qualifiche sanitarie registrate in BDR/ controlli effettuati = 100% Esecuzione dei monitoraggi negli allevamenti bovini accreditati per IBR e Paratubercolosi Mantenimento delle qualifiche sanitarie ANAGRAFI ZOOTECNICHE Gestione delle non conformità derivate dalla gestione della bonifica sanitaria. Difficoltà di identificare i singoli capi ovicaprini in caso di smarrimento degli auricolari. Esecuzione dei controlli in allevamenti di bovidi, previsti dal Regolamento CE 1082 /2003. Esecuzione dei controlli in allevamenti di ovicaprini, previsti dai Regolamento CE 1505/2006 Esecuzione dei controlli in allevamenti di equidi previsti dalla nota Min.Salute n del Esecuzione dei controlli in allevamenti suinicoli previsti dal DL.vo 200/2010 Verifiche anagrafiche effettuate in allevamenti bovini, ovicaprini, equidi, suinicoli/ Verifiche anagrafiche programmate = 100% Garantire la tracciabilità degli animali e dei loro prodotti. Esecuzione controlli di condizionalità di cui al PSR 2007/2013 secondo le indicazioni regionali specifica e individuazione degli allevamenti interessati. Controlli condizionalità eseguiti / controlli condizionalità programmati = 1 PIANI DI CONTROLLO SANITÀ ANIMALE Difficoltà di applicazione delle norme di biosicurezza e del piano vaccinale negli allevamenti di piccole dimensioni classificati come intensivi. Necessario supporto normativo (emanazione nuovo Piano Aujeszky) per ottenere la collaborazione degli allevatori ai fini o dell accreditamento per la malattia. Attuazione dei controlli programmati: nel settore bovino (Blue Tongue, TSE) nel settore suino (malattia vescicolare, peste suina classica, malattia di Aujeszky) nel settore avicolo (influenza aviaria, salmonellosi nelle ovaiole nei boiler) Attuazione di eventuali ulteriori piani di controllo regionali nel settore apistico e di acquacoltura Allevamenti controllati / allevamenti controllabili 95% Criticità nella conduzione dei campioni per Blue Tongue (medesime aziende con frequenza mensile) 19

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