QUANDO COMUNICARE È DIFFICILE: COMPORTAMENTO ASSERTIVO E ASSERTIVISMO

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "QUANDO COMUNICARE È DIFFICILE: COMPORTAMENTO ASSERTIVO E ASSERTIVISMO"

Transcript

1 QUANDO COMUNICARE È DIFFICILE: COMPORTAMENTO ASSERTIVO E ASSERTIVISMO Dr.ssa Roberta Carbone Psicologa Psicoterapeuta - PhD in Psicobiologia - Professore a contratto presso il Dipartimento A.L.E.F. Università degli Studi di Parma Dr.ssa Federica Fantetti Psicologa clinica Psicoterapeuta cognitivo comportamentale -Tecnico di Mental Training per lo sport Associazione AID Parma 24 febbraio 2016 ore

2 SCUOLA-FAMIGLIA:LA RELAZIONE A VOLTE NON FUNZIONA Modalità comunicative disfunzionali Tra le parti si instaura un circolo vizioso Attenzione sui problemi e non sui possibili percorsi da intraprendere 2

3 COMUNICHIAMO CIO CHE PERCEPIAMO MA TENDIAMO A PERCEPIRE LA REALTA IN MANIERA SELETTIVA Tratteniamo solo le informazioni che riteniamo rilevanti per noi e cancelliamo quanto non ci interessa. Tuttavia, la rilevanza delle informazioni è valutata proprio sulla base dei filtri percettivi che possediamo. Di conseguenza corriamo il rischio di cadere nell illusione e nella presunzione di credere di comprendere a fondo una situazione quando in realtà ne abbiamo solo una visione parziale. 3

4 I NOSTRI CRITERI DI VALUTAZIONE (BASATI SPESSO SUI PREGIUDIZI), L IMMAGINE CHE ABBIAMO DI NOI STESSI, LE NOSTRE CONVINZIONI (GENERALIZZAZIONI DELLA REALTA ), I NOSTRI VALORI (CIÒ CHE E IMPORTANTE PER NOI),LE NOSTRE CREDENZE, LE EMOZIONI, LE ASPETTATIVE MEDIANO LA PERCEZIONE CHE ABBIAMO DELLA REALTA La realtà viene interpretata, filtrata, letta, tramite schemi cognitivi valoriali e culturali personali. 4

5 IL NOSTRO MODO DI PENSARE ED AGIRE INFLUENZA LA NOSTRA COMUNICAZIONE Tendiamo a pensare in modo automatico Tendiamo a credere ai nostri pensieri senza metterli in discussione Tendiamo a percepire la realtà attraverso dei filtri Andiamo alla ricerca di dati che confermino le nostre ipotesi Tendiamo a far valere il nostro punto di vista Tendiamo a dare giudizi di valore Tendiamo a parlare più che ad ascoltare 5

6 Processi mentali Convinzioni Valori Emozioni Aspettative Obiettivi Processi mentali Convinzioni Valori Emozioni Aspettative Obiettivi E necessario costruire un significato condiviso 6

7 COSA DETERMINA LA COMPRENSIONE DI UN MESSAGGIO? Verbale 10% Paraverbale 30% Non verbale 60% PARAVERBALE NON VERBALE VERBALE (contenuto) 7

8 COERENZA TRA COMUNICAZIONE VERBALE E NON VERBALE I segnali sul piano del contenuto e sul piano della relazione possono essere congruenti (CNV a supporto dell elemento verbale) o incongruenti (CNV in discrepanza con le parole) E proprio quello che desideravo! In caso di incongruenza, tende a prevalere il messaggio comunicato dalla CNV Anche io! Grazie! 8

9 IL SIGNIFICATO DI UNA COMUNICAZIONE DIPENDE DAL SUO EFFETTO LA COMUNICAZIONE EFFICACE RIDUCE I FRAINTENDIMENTI AIUTA A RAGGIUNGERE L OBIETTIVO PORTA ALLA COLLABORAZIONE MIGLIORA LE RELAZIONI 9

10 PER COMUNICARE E NECESSARIA L EMPATIA Capacità di mettersi nei panni dell altro Capacità di immedesimarsi e identificarsi con l altro, vedere e sentire dal «suo» punto di vista, pur mantenendo il controllo dei proprio Perché è così importante? Migliora le relazioni e la qualità dei nostri rapporti con gli altri Come si fa ad essere empatici? Bisogna sospendere il nostro giudizio e riconoscere che le emozioni e i sentimenti dell altro sono reali per lui/lei. Bisogna imparare ad osservare anche la comunicazione non verbale e paraverbale e bisogna porci nella condizione di ascoltare l altro in maniera attiva. 10

11 PER COMUNICARE EFFICACEMENTE E NECASSARIO SAPER ASCOLTARE! Ma la maggior parte delle persone ascolta in modo inefficiente Dopo aver ascoltato persona per circa 10 minuti, l individuo medio ha udito, compreso, valutato appieno e assorbito circa il 40% di quanto gli è stato detto. Alla fine, comprendiamo e tratteniamo solo un quarto di quanto abbiamo ricevuto! 11

12 Che differenza c è tra udire ed ascoltare? UDIRE è un fatto fisico ASCOLTARE è un azione attiva, intellettuale ed emotiva, volta a cogliere tutti i segnali che il nostro interlocutore ci manda 12

13 TEST SULLA CAPACITA DI ASCOLTO COMPORTAMENTI DI ASCOLTO SEMPRE SPESSO QUALCHE VOLTA MAI 1.Smetti di ascoltare chi dice qualcosa su cui non sei d accordo? 2. Ti concentri su quanto viene detto, anche se non ti interessa? 3. Quando presumi di indovinare che cosa stanno per dirti, smetti di ascoltare? 4. Ti preoccupi di chiedere il significato delle parole che non conosci? 5. Pensi a come ribattere mentre ti stanno ancora parlando? 6. Fingi di ascoltare attentamente anche quando non ascolti affatto? 13

14 SEMPRE SPESSO QUALCHE VOLTA MAI 7. Pensi ad altro mentre gli altri parlano? 8. Guardi l interlocutore negli occhi mentre parla? 9. Osservi l espressione dell interlocutore? 10. Lasci che l interlocutore esprima la sua ostilità verso di te senza interromperlo immediatamente? 11. Ripeti messaggi e istruzioni per essere sicuro di aver ben capito? 14

15 ASCOLTO ATTIVO e EMPATIA PARAFRASI Verifico di aver compreso il contenuto di ciò che mi è stato detto, restituendo al mio interlocutore una sintesi del messaggio RISPECCHIAMENTO Verbalizzo i sentimenti del mio interlocutore SI DIMOSTRA DI AVER ASCOLTATO E COMPRESO CIO CHE CI E STATO DETTO 15

16 COMUNICARE E AGIRE EFFICACEMENTE: l ASSERTIVITA..BISOGNA SOLTANTO CERCARE DI PENSARE E DI ESPRIMERSI ESATTAMENTE, SENZA AVER LA PRETESA D INDURRE GLI ALTRI AL NOSTRO GUSTO E AL NOSTRO MODO DI SENTIRE JEAN DE LA BRUYERE Il termine assertività proviene dal latino asserere e dall italiano asserire. La persona assertiva si esprime in modo autentico ed efficace, sa ascoltare e chiedere chiarimenti. Si assume la responsabilità di quanto dice o fa. È in grado di comunicare i propri pensieri, i propri sentimenti, le proprie opinioni, i propri desideri e i propri diritti in modo onesto, diretto e appropriato. Essere assertivi, dunque, significa far valere i propri diritti senza calpestare gli altri. L assertività si basa sul diritto di essere trattati con rispetto, di essere se stessi e di essere liberi di credere nei propri valori. 16

17 GLI STILI DI COMPORTAMENTO Gli studi descrivono l assertività lungo un continuum comportamentale che va dalla passività all aggressività, estremi indicati come negativi e disfunzionali, che rappresentano l assenza di assertività. Nell area intermedia rientra l assertività quale comportamento sociale funzionale ed efficace. Anchisi & Gambotto Dessy,

18 GLI STILI DI COMPORTAMENTO LO STILE PASSIVO: il soggetto subisce le situazioni senza reazioni apparenti, assumendosi la responsabilità anche di eventi che non lo riguardano in prima persona. Si tratta quasi sempre di individui che non affermano le proprie idee, sposando e avvalorando quelle degli altri e svalutando il loro comportamento. LO STILE AGGRESSIVO: il soggetto tende ad affermare se stesso con arroganza e prepotenza, senza tenere in seria considerazione le opinioni e le esigenze altrui. Tale comportamento non esprime alcuna forma di rispetto per la persona con cui si interagisce. Tende a dominare e imporsi sull altro. GIUSTI & TESTI, 2006 LO STILE ASSERTIVO: il soggetto è aperto e disponibile alla negoziazione e al compromesso, senza per questo rinunciare alla propria dignità e la rispetto per se stesso e l altro. 18

19 PERSONA PASSIVA PERSONA ASSERTIVA PERSONA AGGRESSIVA PERMETTE CHE VENGANO VIOLATI I SUOI DIRITTI E CHE GLI ALTRI NE TRAGGANO VANTAGGIO FA VALERE I SUOI DIRITTI E RISPETTA I DIRITTI ALTRUI VIOLA I DIRITTI ALTRUI PER TRARNE VANTAGGIO NON RAGGIUNGE I PROPRI OBIETTIVI RAGGIUNGE I PROPRI OBIETTIVI SENZA OFFENDERE GLI ALTRI RAGGIUNGE I SUOI OBIETTIVI A SPESE DEGLI ALTRI SI SENTE FRUSTRATA, INFELICE, ANSIOSA È INIBITA E DEPRESSA HA UNA BUONA IMMAGINE DI SE E UN APPROPRIATA FIDUCIA IN SE STESSA SI ESPRIME IN MODO CHIARO E AUTONOMO È SULLA DIFENSIVA; UMILIA E DISPREZZA GLI ALTRI È ESPLOSIVA, IMPREVEDIBILE OSTILE E IRATA CONSENTE CHE GLI ALTRI SCELGANO PER LEI DECIDE PER SE STESSA SI INTROMETTE NELLE SCELTE ALTRUI 19

20 L ASSERTIVITÀ Diversamente dallo stile passivo e aggressivo L ASSERTIVITÀ si basa su: RISPETTO PER SE E L ALTRO AUTORESPONSABILITÀ e CONSAPEVOLEZZA Nella non-assertività, invece, questi due elementi sono assenti. Ciò che accomuna il passivo e l aggressivo, infatti, è l egocentrismo cioè l atteggiamento individualistico che porta a considerare gli altri come estranei. 20

21 I CINQUE OBIETTIVI DELL ASSERTIVITÀ 1. Abilità di riconoscere le emozioni L obiettivo è l autonomia emotiva, il percepire le emozioni come un arricchimento della situazione senza quel coinvolgimento negativo che genera vergogna, disagio. 2. Capacità di comunicare sentimenti ed emozioni attraverso vari strumenti comunicativi (gestuali, mimici) L obiettivo è la libertà espressiva: padroneggiare le reazioni motorie affinché non siano inibite dalla tensione e dall ansia. 3. Consapevolezza dei diritti della persona L obiettivo è il rispetto di se e degli altri: identificare e valutare i propri diritti in relazione a quelli altrui per mediare le esigenze personali con quelle sociali. 4. Disponibilità ad apprezzare se stessi e gli altri L obiettivo è la stima di se, la capacità di valorizzare gli aspetti positivi dell esperienza. 5. Capacità di autorealizzarsi L obiettivo è l immagine positiva di se. Ciò consente di affrontare in modo positivo stress e ansia e di percepire le difficoltà come ostacoli da superare abilmente e non come occasioni di frustrazione. 21

22 LA PERSONA ASSERTIVA Sa ascoltare Sa esprimere le proprie opinioni e i propri bisogni È empatica Rifiuta di fare ciò che non desidera Sa chiedere scusa e ammettere i propri errori Rispetta sé e l altro Sa entrare in contatto con le proprie emozioni Persegue coerentemente i propri obiettivi Fa valere i propri diritti senza ledere quelli altrui Facilita le relazioni È chiara e leale Sa accettare le sconfitte 22

23 COMUNICAZIONE NON VERBALE ASSERTIVA E ANASSERTIVA LA VOCE LO SGUARDO Saper osservare serve a non trarre errate conclusioni e a raggiungere una corretta valutazione della realtà. Le espressioni del volto danno informazioni su ciò che pensiamo, diciamo e sulle emozioni che stiamo provando. Lo sguardo può comunicare sicurezza, insicurezza o disagio: se guardiamo ad esempio verso il basso l altro capirà il nostro stato di imbarazzo, guardando invece sempre verso la persona si avrà una visione più corretta della realtà. Il tono e il volume della voce cambiano a seconda delle emozioni, essi possono essere modulati per rendere la comunicazione più chiara ed efficace. Un tono di voce troppo forte o troppo piano fa si che il messaggio non venga percepito a differenza di un giusto tono che garantisce, invece, maggior efficacia. 23

24 LA POSTURA Anche i gesti e i diversi tipi di postura contribuiscono a dare informazioni su ciò che stiamo affermando. Relativamente ai gesti utilizzare un eccessiva gesticolazione crea distrazione e invade lo spazio altrui; le mani sui fianchi, invece, comunicano aggressività e un senso di sfida. È importante, inoltre, prestare attenzione alla propria postura in modo che risulti in armonia con ciò che si dice. LA POSIZIONE DEL CORPO NELLO SPAZIO Per quanto riguarda la posizione del corpo se ci poniamo troppo vicino all altra persona adottiamo una modalità aggressiva, quella che si pone troppo lontano, invece, è passiva. La persona assertiva, dunque, si pone ad una giusta distanza. 24

25 SGUARDO PASSIVO ASSERTIVO AGGRESSIVO CONTATTO OCULARE SFUGGENTE, DIRETTO VERSO IL BASSO, INADEGUATO AL CONTENUTO VERBALE EMPATICO, ACCOGLIENTE FISSO, PROVOCATORIO MIMICA FACCIALE POCO ESPRESSIVA, POVERA COMPRENSIVA, INTERESSATA INADEGUATA AL CONTENUTO VERBALE, ESAGERATA VOCE TREMANTE, BASSA RILASSATA, CHIARA VOLUME ALTO, ALTERATA POSTURA PIEGATA, CURVA, INCERTA APERTA, RILASSATA RIGIDA GESTUALITÀ LIMITATA MISURATA TESA, GESTI MINACCIOSI POSIZIONE DEL CORPO NELLO SPAZIO GOFFA, DIMESSA POSIZIONE ERETTA DEL CORPO RAVVICINATA 25

26 CRITICHE DISTRUTTIVE AGGRESSIVE Forma di violenza diretta: si alza la voce, si insulta, si può arrivare alle mani MANIPOLATIVE È una forma di aggressione più subdola, che agisce sulla «vittima» dal suo interno Entrambe colpiscono l individuo nella sua persona, globalmente: sono generiche e totalizzanti mirano a colpevolizzare adottano termini come sempre, mai, tutto, ogni volta, niente tendono a chiudere il dialogo esercitano un tentativo di controllo sui comportamenti e sui sentimenti altrui, provocando nell altro sgradevoli sensazioni come SENSO DI COLPA, di INADEGUATEZZA, di ANSIA. 26

27 LA CRITICA ASSERTIVA (COSTRUTTIVA E BEN FATTA) SI FOCALIZZA SULLA PRESTAZIONE E NON SULLA PERSONA VIENE FORMULATA NEL RISPETTO DELL ALTRO (senza urtare i sentimenti e la sensibilità dell altro) FORNISCE INDICAZIONI PRECISE FORNISCE L ALTERNATIVA TENDE A TENERE APERTO IL DIALOGO N.B. : Aprire la critica con uno stato d animo corretto (no ironia) riconoscere il problema Affrontare un argomento alla volta Evitare di dire sempre, mai, e simili Parlare di sé invece che dell interlocutore Presentare la soluzione/dare l alternativa (oggettiva, precisa, mirata) Chiudere con una dichiarazione di fiducia/collaborazione 27

28 RISPONDERE ALLE CRITICHE: fattori che inducono a reagire emotivamente alle critiche e quindi non efficacemente: -considerare le critiche come un offesa personale; -non distinguere le critiche infondate da quelle fondate; -leggere nelle critiche un sottinteso che non esiste; -considerare la critica un giudizio di valore; - rinunciare a chiedere prove e dati di fatto; -ritenere errato e scorretto esprimere delle critiche; - rispondere alle critiche cercando giustificazioni, assumendo un atteggiamento difensivo oppure offeso. 28

29 RISPONDERE ALLE CRITICHE CRITICA FONDATA: Asserzione Negativa ammissione dell errore Sono io il responsabile dichiarazione della non intenzionalità Mi dispiace, non era mia intenzione dichiarazione della propria disponibilità a rimediare Posso rimediare in qualche modo? CRITICA INFONDATA; Inchiesta Negativa: ammissione condizionale dell errore Forse è proprio così indagine con domande In cosa consiste esattamente il Problema?» Cosa avresti fatto tu al mio posto? Considerare la critica nella sua effettiva dimensione (non sentirsi messi in causa globalmente, come persona) precisare la specificità del proprio errore chiedere spiegazioni concrete e dettagliate per capire (e far capire) quali aspetti della critica siano fondati e quali infondati richiedere indicazioni per un esito positivo della critica Sui punti di disaccordo cercare un compromesso soddisfacente per entrambi Esprimere interesse per la critica ricevuta 29

30 Essere assertivi non significa essere un monaco zen SI TRATTA DI CONSIDERARE L ALTRO UN INDIVIDUO ALLA PARI All inizio è faticoso ma col tempo porta a buoni risultati ASSERTIVITA CHIAMA ASSERTIVITA 30

31 Le immagini utilizzate per la presentazione hanno solo uno scopo illustrativo e sono prese da Internet, quindi valutate di pubblico dominio. Se i soggetti o gli autori avessero qualcosa in contrario alla pubblicazione, non avranno che da segnalarlo alla mail roberta.carbone@gmail.com/federica.fantetti@gmail.com e si provvederà prontamente alla rimozione delle immagini utilizzate. 31

modo di comunicare (comportamento) più 1. Conoscere se stessi (analizzare comportamenti manifesti e nascosti)

modo di comunicare (comportamento) più 1. Conoscere se stessi (analizzare comportamenti manifesti e nascosti) Assertività: modo di comunicare (comportamento) più adatto alla situazione sociale Obiettivi: 1. Conoscere se stessi (analizzare comportamenti manifesti e nascosti) 2. Costruire buona immagine di sé privata

Dettagli

ANNO ACCADEMICO

ANNO ACCADEMICO ANNO ACCADEMICO 2016-2017 Pratiche filosofiche e cura di sé - 7 Curare la comunicazione Carlo E. L. Molteni www.counselingfilosofico.it cel.molteni@gmail.com Che cosa significa per me comunicare? Quale

Dettagli

COME COMUNICARE IN MODO EFFICIENTE? Comunicazione e dinamiche relazionali

COME COMUNICARE IN MODO EFFICIENTE? Comunicazione e dinamiche relazionali COME COMUNICARE IN MODO EFFICIENTE? Comunicazione e dinamiche relazionali Cosa significa comunicare? Informazione A -----------> B Mittente Messaggio Destinatario Cosa significa comunicare? Comunicazione

Dettagli

Noi non siamo un ricettacolo passivo di pulsioni nascoste ma costruiamo ATTIVAMENTE la nostra realtà

Noi non siamo un ricettacolo passivo di pulsioni nascoste ma costruiamo ATTIVAMENTE la nostra realtà LE EMOZIONI Noi non siamo un ricettacolo passivo di pulsioni nascoste ma costruiamo ATTIVAMENTE la nostra realtà IL DIALOGO INTERIORE Cos è? È l elaborazione cognitiva ed emotiva di ciò che ci è pervenuto

Dettagli

LA COMUNICAZIONE. mettere in comune. La radice etimologica della parola vuol dire. Comunicare è:

LA COMUNICAZIONE. mettere in comune. La radice etimologica della parola vuol dire. Comunicare è: LA COMUNICAZIONE La radice etimologica della parola vuol dire mettere in comune Comunicare è: Mobilitare l energia umana verso la realizzazione di obiettivi comuni Hubert Jaoui Il processo comunicazionale

Dettagli

Dott.ssa Ombretta Franco

Dott.ssa Ombretta Franco Sintonizzarsi con i figli per costruire una relazione e mantenere il contatto Come apprendere modalità di comunicazione efficace Dott.ssa Ombretta Franco COMUNICAZIONE TEORIA DELLA COMUNICAZIONE 1

Dettagli

Tecniche della comunicazione e relazione Dinamiche e tecniche di comunicazione

Tecniche della comunicazione e relazione Dinamiche e tecniche di comunicazione Tecniche della comunicazione e relazione Dinamiche e tecniche di comunicazione La prima esperienza di relazione è quella che avviene tra il bambino e la madre (relazione diadica) Diade: entità composta

Dettagli

CORSO ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO. LEZIONE 2 Ing. Martina Grasso 1

CORSO ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO. LEZIONE 2 Ing. Martina Grasso 1 CORSO ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO LEZIONE 2 Ing. Martina Grasso 1 PARLARE: dire qualcosa a voce per mezzo di parole CORSO ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO 2 CORSO ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO 3 CORSO ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO

Dettagli

Cos è la Comunicazione e come comunichiamo. Lezione n Definizioni - I linguaggi della comunicazione - processo comunicativo

Cos è la Comunicazione e come comunichiamo. Lezione n Definizioni - I linguaggi della comunicazione - processo comunicativo Cos è la Comunicazione e come comunichiamo. Lezione n. 3 - Definizioni - I linguaggi della comunicazione - processo comunicativo Cosa è la comunicazione? Definizioni La comunicazione: dal latino communis

Dettagli

PRINCIPI DELLA COMUNICAZIONE

PRINCIPI DELLA COMUNICAZIONE PRINCIPI DELLA COMUNICAZIONE La Comunicazione: Trasmissione di una informazione, di un messaggio da parte di un emittente Nella comunicazione si distinguono: L emittente Il mezzo Il segnale Il codice La

Dettagli

PRINCIPI DELLA COMUNICAZIONE

PRINCIPI DELLA COMUNICAZIONE PERCORSO FORMATIVO DESTINATO AI RESPONSABILI DEI SERVIZI DI PREVENZIONE E PROTEZIONE RSPP in applicazione del D. Lgs 81/2008 DELLA COMUNICAZIONE Servizi di Prevenzione e Protezione 1/28 LA COMUNICAZIONE

Dettagli

LIFE SKILLS - SCHEDA DI VALUTAZIONE DEL CORSO DA PARTE DEI PARTECIPANTI

LIFE SKILLS - SCHEDA DI VALUTAZIONE DEL CORSO DA PARTE DEI PARTECIPANTI 1) Il corso ha corrisposto, in linea di massima, alle Sue aspettative iniziali? Sì LIFE SKILLS - SCHEDA DI VALUTAZIONE DEL CORSO DA PARTE DEI PARTECIPANTI Si 11 Abbastanza 1 No 0 Non risponde 1 Perché

Dettagli

13 Aprile 2012 Padova Italy «LA COMUNICAZIONE»

13 Aprile 2012 Padova Italy «LA COMUNICAZIONE» 13 Aprile 2012 Padova Italy «LA COMUNICAZIONE» UNA AZIENDA ORIENTATA ALLA QUALITA DELLA VENDITA DI CONSULENZA performance formula CONOSCENZA x CAPACITÁ x MOTIVAZIONE = PERFORMANCE LA COMUNICAZIONE «COMUNICARE»

Dettagli

PSICOLOGIA CLINICA. dott.ssa Paoletta Florio psicologa-psicoterapeuta

PSICOLOGIA CLINICA. dott.ssa Paoletta Florio psicologa-psicoterapeuta PSICOLOGIA CLINICA dott.ssa Paoletta Florio psicologa-psicoterapeuta LA SINDROME DEL BURNOUT Freudenberger (1974) descrive l esaurimento fisico ed emotivo sperimentato dagli operatori di un istituzione

Dettagli

LINGUAGGIO E COMUNICAZIONE. d.ssa A. Giaquinta

LINGUAGGIO E COMUNICAZIONE. d.ssa A. Giaquinta LINGUAGGIO E COMUNICAZIONE d.ssa A. Giaquinta Linguaggio e Comunicazione Linguaggio: capacità di associare suoni e significati attraverso regole grammaticali Due funzioni: Funzione comunicativa Funzione

Dettagli

Come ascoltare i figli e come farsi ascoltare. Uno sguardo pedagogico centrato sull educazione

Come ascoltare i figli e come farsi ascoltare. Uno sguardo pedagogico centrato sull educazione 1 Come ascoltare i figli e come farsi ascoltare Uno sguardo pedagogico centrato sull educazione Come ascoltare 2 nei momenti normali e speciali a) Guardarlo negli occhi; b) Non fare qualcos altro; c) Ascoltare

Dettagli

PROGETTO: I COLORI DELLE EMOZIONI

PROGETTO: I COLORI DELLE EMOZIONI PROGETTO: I COLORI DELLE EMOZIONI L apprendimento nella scuola dell infanzia deve essere attivo, costruttivo e cooperativo e deve stimolare nei bambini la voglia di conoscere. Dai tre ai sei anni, infatti,

Dettagli

Accoglienza, Ascolto e Dialogo

Accoglienza, Ascolto e Dialogo Accoglienza, Ascolto e Dialogo CAD DIPARTIMENTO ONCOLOGICO CPSE-AFD CARLA RIGO AOU MAGGIORE DELLA CARITA NOVARA Accoglienza È la parola che più spesso ritorna nei Centri Accoglienza e Servizi. Qui, un

Dettagli

Leggiamo nell introduzione della proposta del Ministero: ciascun docente è chiamato a rivestire un ruolo di leadership, deve saper riconoscere e

Leggiamo nell introduzione della proposta del Ministero: ciascun docente è chiamato a rivestire un ruolo di leadership, deve saper riconoscere e Leggiamo nell introduzione della proposta del Ministero: ciascun docente è chiamato a rivestire un ruolo di leadership, deve saper riconoscere e valutare diversità dei punti di vista creando i presupposti

Dettagli

RUBRICA DI VALUTAZIONE Livelli di qualità

RUBRICA DI VALUTAZIONE Livelli di qualità Competenze implicate: 8.C ESPRESSIONE CULTURALE ARTISTICA E LETTERARIA COMUNICAZIONE NELLA MADRELINGUA. RUBRICA DI VALUTAZIONE Livelli di qualità Utilizzare la voce in modo creativo. Comunicare oralmente:

Dettagli

Information summary: La persuasione

Information summary: La persuasione Information summary: La persuasione - Copia ad esclusivo uso personale dell acquirente - Olympos Group srl Vietata ogni riproduzione, distribuzione e/o diffusione sia totale che parziale in qualsiasi forma

Dettagli

29/10/2015. A cura del dott. Giuseppe Fattori. Indagine sull indice di gradimento su 32 servizi presi in considerazione ottobre 2008

29/10/2015. A cura del dott. Giuseppe Fattori. Indagine sull indice di gradimento su 32 servizi presi in considerazione ottobre 2008 Indagine Censis Farmacisti e Farmacie Il ruolo del farmacista nella società italiana A cura del dott. Giuseppe Fattori In relazione alle competenze fornite dall Università, solo il 32,3% le considera adeguate

Dettagli

Genere Valori assoluti Valori percentuali. Maschi 63 37,7. Femmine ,3. Totale ,0

Genere Valori assoluti Valori percentuali. Maschi 63 37,7. Femmine ,3. Totale ,0 Centro di Ascolto Immigrazione Asilo e Tratta Diocesi di Sassari Storia CdA e cenni operativi Nasce nel 2008 Responsabile Speranza Canu Collaboratori volontari con formazione continua Apertura: Giovedì

Dettagli

Abilità relazionali e Consapevolezza della prassi comunicativa

Abilità relazionali e Consapevolezza della prassi comunicativa Abilità relazionali e Consapevolezza della prassi comunicativa Centro Nazionale di Epidemiologia Sorveglianza e Istituto Superiore di Sanità Processo comunicativo Personali stili comunicativi Informazioni

Dettagli

PRONTI A RIPARTIRE. formazione breve per disoccupati e cassaintegrati PRESENTARSI

PRONTI A RIPARTIRE. formazione breve per disoccupati e cassaintegrati PRESENTARSI PRONTI A RIPARTIRE formazione breve per disoccupati e cassaintegrati PRESENTARSI Come mi faccio conoscere dalle aziende? Come comunico la mia identità di lavoratore nel modo più appropriato? 1 COMUNICARE

Dettagli

La comunicazione non verbale

La comunicazione non verbale La comunicazione non verbale Espressione che indica tutti i modi di comunicare diversi dal linguaggio, attraverso i quali l'individuo si pone in relazione con gli altri. Della comunicazione non verbale

Dettagli

PROGETTO FARO PERCORSI FORMATIVI PER I GENITORI

PROGETTO FARO PERCORSI FORMATIVI PER I GENITORI ISTITUTO COMPRENSIVO DI CURNO SCUOLA PRIMARIA DI MOZZO «Mosè del Brolo» PROGETTO FARO PERCORSI FORMATIVI PER I GENITORI Relatrice Insegnante Elisabetta Bonati PROGETTO FARO Presso Scuola Secondaria I grado

Dettagli

Linee per una educazione all amore ed alla sessualità in età L/C. Bologna 26 gennaio 2014 M.Ornella Fulvio

Linee per una educazione all amore ed alla sessualità in età L/C. Bologna 26 gennaio 2014 M.Ornella Fulvio Linee per una educazione all amore ed alla sessualità in età L/C Bologna 26 gennaio 2014 M.Ornella Fulvio Questo tempo Rischio o scivolamento - superficialità - paura - caduta della memoria - stanchezza

Dettagli

LA COMUNICAZIONE NON VERBALE L'ASCOLTO IL SILENZIO

LA COMUNICAZIONE NON VERBALE L'ASCOLTO IL SILENZIO LA COMUNICAZIONE NON VERBALE L'ASCOLTO IL SILENZIO La vera comunicazione nasce proprio dal Non Detto 1 assioma della comunicazione: E' impossibile non comunicare; ogni comportamento è comunicazione! Non

Dettagli

VIAGGIO INTORNO AI BAMBINI DIFFICILI. L importanza della relazione

VIAGGIO INTORNO AI BAMBINI DIFFICILI. L importanza della relazione VIAGGIO INTORNO AI BAMBINI DIFFICILI L importanza della relazione PER RIFLETTERE: Ogni studente suona il suo strumento, non c è niente da fare. La cosa difficile è conoscere bene i nostri musicisti e trovare

Dettagli

Dr.ssa M. Cecilia Gioia

Dr.ssa M. Cecilia Gioia CORSO BIENNALE IN MEDIAZIONE FAMILIARE STILI DI COMUNICAZIONE Dr.ssa M. Cecilia Gioia 1. STILI DI COMUNICAZIONE Esistono vari stili di comunicazione: 1. COMUNICAZIONE AGGRESSIVA 2. COMUNICAZIONE PASSIVA

Dettagli

AFFRONTARE IL COLLOQUIO DI SELEZIONE

AFFRONTARE IL COLLOQUIO DI SELEZIONE AFFRONTARE IL COLLOQUIO DI SELEZIONE 1 TIPO DI COLLOQUIO FINALITA CONOSCITIVO-MOTIVAZIONALE Si cerca di ottenere il maggior numero di informazioni su caratteristiche personali del candidato e sulla motivazione

Dettagli

PNL, un decalogo per la gestione efficace dell aula

PNL, un decalogo per la gestione efficace dell aula SEMINARIO DI SVILUPPO PROFESSIONALE DEI FORMATORI IPAF 2016 PNL, un decalogo per la gestione efficace dell aula Pier Angelo Cantù Bologna, 21 Gennaio 2016 Savoia Regency Hotel La PNL E lo studio della

Dettagli

Bonus Allegato Ad Enlightment. Gianfrancesco Giuliani ENLIGHTMENT

Bonus Allegato Ad Enlightment. Gianfrancesco Giuliani ENLIGHTMENT Bonus Allegato Ad Enlightment Gianfrancesco Giuliani!1 Leggendo il bonus Pro Azione, hai scoperto che ascoltare gli altri in uno stato di maggiore presenza e consapevolezza (ascoltandoli veramente e senza

Dettagli

CSEN Corso Istruttori I Livello 16 Dicembre 2012. Comunicazione Efficace Gestione di un aula Cueing e Tecniche di Segnalazione

CSEN Corso Istruttori I Livello 16 Dicembre 2012. Comunicazione Efficace Gestione di un aula Cueing e Tecniche di Segnalazione CSEN Corso Istruttori I Livello 16 Dicembre 2012 Psicologa ISBEM Comunicazione Efficace Gestione di un aula Cueing e Tecniche di Segnalazione Cosa si intende per Comunicazione?. Dal latino Communicatio

Dettagli

ASCOLTARE: difficile quanto parlare

ASCOLTARE: difficile quanto parlare Modalità di ascolto ASCOLTARE: difficile quanto parlare Deriva dalla parola Ascultare che significa sentire con delicatezza e cura Ascoltare: Aver cura dell altro Cercare la verità dell altro Essere disposti

Dettagli

ESSENZIALE UNA INDICAZIONE DI MASSIMA Tedeschi (forma mentis) Inglesi (forma di rispetto)

ESSENZIALE UNA INDICAZIONE DI MASSIMA Tedeschi (forma mentis) Inglesi (forma di rispetto) IL TEMPO (secondo gli orientali) Gli europei nordamericani vivono il tempo COME CORDA TESA gli orientali vivono il tempo COME ELASTICO PUNTUALITÀ Per gli italiani per gli orientali -sudamericani ESSENZIALE

Dettagli

a cura di Giuseppe Iuzzolino

a cura di Giuseppe Iuzzolino IL COLLOQUIO DI SELEZIONE a cura di Giuseppe Iuzzolino Dipartimento di Scienze Sociali ed Economiche Facoltà di Scienze Politiche, Sociologia, Comunicazione Università Sapienza Roma, 18 marzo 2016 Considerazioni

Dettagli

SPAZIO DEDICATO AI GENITORI: CHE COSA MI ASPETTO?

SPAZIO DEDICATO AI GENITORI: CHE COSA MI ASPETTO? ITC C. Deganutti - Udine SPAZIO DEDICATO AI GENITORI PRIMO INCONTRO ESSERE GENITORI OGGI: AIUTARE I FIGLI NEL LORO PERCORSO DI CRESCITA Programma specifico FSE nr.. 13 Azione B Istituto: ITC C. Deganutti

Dettagli

IL MANAGMENT DEL CLIENTE E LA CREAZIONE DEL FOLLOW UP (IV MODULO)

IL MANAGMENT DEL CLIENTE E LA CREAZIONE DEL FOLLOW UP (IV MODULO) IL MANAGMENT DEL CLIENTE E LA CREAZIONE DEL FOLLOW UP (IV MODULO) ACADEMY DERMOCOSMETICA 11 GIUGNO 2016 IL MANAGMENT DEL CLIENTE GESTIONE DELLE OBIEZIONI CHE COS E UN OBIEZIONE UN DISACCORDO O UN PUNTO

Dettagli

Essere assertivi. Il Mutamento. Saggezza. Essere assertivi. Essere assertivi. Cos'è un si? Saper dire "si!" Dal latino. "sic est" "è così"

Essere assertivi. Il Mutamento. Saggezza. Essere assertivi. Essere assertivi. Cos'è un si? Saper dire si! Dal latino. sic est è così Il Mutamento Essere assertivi Saper dire "si!" Ciascuno di noi ha uno spazio personale che gli altri debbono rispettare, ma quando ne usciamo per muoverci in pubblico, allora dobbiamo rispettare i diritti

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO ANGELO MUSCO. Il teatro a scuola DESCRIZIONE MODALITA ORGANIZZATIVA SCUOLA PRIMARIA PROGRAMMAZIONE ATTIVITA

ISTITUTO COMPRENSIVO ANGELO MUSCO. Il teatro a scuola DESCRIZIONE MODALITA ORGANIZZATIVA SCUOLA PRIMARIA PROGRAMMAZIONE ATTIVITA ISTITUTO COMPRENSIVO ANGELO MUSCO Il teatro a scuola DESCRIZIONE MODALITA ORGANIZZATIVA SCUOLA PRIMARIA PROGRAMMAZIONE ATTIVITA Insegnante Enrica Mallo ANNO SCOLASTICO 2015/16 Premessa Il laboratorio è

Dettagli

Esplorare la finestra cieca La valutazione come occasione di feedback

Esplorare la finestra cieca La valutazione come occasione di feedback Esplorare la finestra cieca La valutazione come occasione di feedback Siena, 3.06.13 La finestra di Johari Informazioni sui nostri comportamenti Noto a me Ignoto a me Noto agli altri Aperta Cieca Ignoto

Dettagli

Vivere la difficoltà non come fallimento, delusione, errore, colpa, difetto ma come occasione di mettere in gioco e aggiungere abilità

Vivere la difficoltà non come fallimento, delusione, errore, colpa, difetto ma come occasione di mettere in gioco e aggiungere abilità Vivere la difficoltà non come fallimento, delusione, errore, colpa, difetto ma come occasione di mettere in gioco e aggiungere abilità Michela Fogliani 07.04.2016 Michela Fogliani 07.04.2016 GESTIONE DELLE

Dettagli

the star Quality PA Diritto del bambino al gioco 3 lezione C. Pesce Metodi e didattiche delle attività Motorie e Sportive

the star Quality PA Diritto del bambino al gioco 3 lezione C. Pesce Metodi e didattiche delle attività Motorie e Sportive Dallo sviluppo del corpo in movimento alla formazione del cittadino: Un modello olistico a quattro pilastri Quality PA Diritto del bambino al gioco the star Abilità di Vita 3 lezione C. Pesce Metodi e

Dettagli

Ricerca qualitativa: Focus group

Ricerca qualitativa: Focus group Corso Metodologia della Ricerca Psicosociale - Prof. Patrizia Romito Ricerca qualitativa: Focus group Dott.ssa Lucia Beltramini Trieste, 22 dicembre 2010 Focus group: definizione Focus group Tecnica di

Dettagli

SCUOLA PRIMARIA CURRICOLO EDUCAZIONE FISICA DELIBERATO ANNO SCOL. 2015/2016

SCUOLA PRIMARIA CURRICOLO EDUCAZIONE FISICA DELIBERATO ANNO SCOL. 2015/2016 SCUOLA PRIMARIA CURRICOLO DELIBERATO ANNO SCOL. 2015/2016 SCUOLA PRIMARIA CLASSE PRIMA 1.Sviluppare una buona coordinazione psico-motoria. 2.Utilizzare in modo creativo modalità espressive e corporee.

Dettagli

LA COMUNICAZIONE INTERPERSONALE

LA COMUNICAZIONE INTERPERSONALE Progetto Competenze In Rete PON Governance e Azioni di Sistema (FSE) 2007-2013 Obiettivo 1 - Convergenza Asse E Capacita istituzionale - Obiettivo specifico 5.1 LA COMUNICAZIONE INTERPERSONALE Cosa significa

Dettagli

Gli strumenti per la ricerca del lavoro IL COLLOQUIO DI SELEZIONE

Gli strumenti per la ricerca del lavoro IL COLLOQUIO DI SELEZIONE Gli strumenti per la ricerca del lavoro IL COLLOQUIO DI SELEZIONE Se sei arrivato al colloquio significa che il tuo Curriculum Vitae e la tua lettera di presentazione sono stati convincenti, ma c è ancora

Dettagli

CURRICOLO VERTICALE LINGUA INGLESE TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE SCUOLA DELL INFANZIA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

CURRICOLO VERTICALE LINGUA INGLESE TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE SCUOLA DELL INFANZIA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO CURRICOLO VERTICALE LINGUA INGLESE TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE SCUOLA DELL INFANZIA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Il bambino: ascolta e comprende brevi messaggi orali;

Dettagli

Il feedback Laboratorio sulle competenze relazionali Regione Sicilia, Palermo 23 maggio 2012

Il feedback Laboratorio sulle competenze relazionali Regione Sicilia, Palermo 23 maggio 2012 Progetto Competenze In Rete PON Governance e Azioni di Sistema (FSE) 2007-2013 Obiettivo 1 - Convergenza Asse E Capacità istituzionale Obiettivo specifico 5.1 Accrescere l innovazione, l efficacia e la

Dettagli

una prospettiva clinica

una prospettiva clinica Vicenza, 24 maggio 2013 FAMIGLIA E SCUOLA DI FRONTE AL BAMBINO CON DISTURBO ESTERNALIZZANTE una prospettiva clinica dr.ssa Silvia Maria Radaelli psicologo psicoterapeuta UOC NPIA ULSS 4 Alto Vicentino

Dettagli

L Ascolto Attivo 7.02.2009 F. Gentili -

L Ascolto Attivo 7.02.2009 F. Gentili - L Ascolto Attivo 7.02.2009 F. Gentili - fragentili@gmail.com Il fatto che le persone siano nate con due occhi e due orecchi, ma con una sola lingua, fa pensare che dovrebbero guardare e ascoltare il doppio

Dettagli

Il senso del counselling in pediatria. di Raffaele Arigliani

Il senso del counselling in pediatria. di Raffaele Arigliani Il senso del counselling in pediatria di Raffaele Arigliani Bisogni percepiti dai Pediatri: area del disagio 60 50 40 30 20 10 0 Problematiche psicorelazionali Setting Incertezze diagn.- terap. Apprendimento

Dettagli

Spazio, tempo e relazione: strategie di intervento. Disturbo dello Spettro Autistico

Spazio, tempo e relazione: strategie di intervento. Disturbo dello Spettro Autistico Spazio, tempo e relazione: strategie di intervento nei bambini con Disturbo dello Spettro Autistico Mantova, 19 e 21 ottobre 2015 Lucia Nannini - TNPEE Simona Rebecchi - Logopedista Marina Sensati - TNPEE

Dettagli

ELEMENTI FONDAMENTALI DI UN PROCESSO COMUNICATIVO

ELEMENTI FONDAMENTALI DI UN PROCESSO COMUNICATIVO ELEMENTI FONDAMENTALI DI UN PROCESSO COMUNICATIVO EMITTENTE l'emittente: è il soggetto (o i soggetti) che comunica il messaggio. RICEVENTE il ricevente: è il soggetto (o i soggetti) che riceve il messaggio.

Dettagli

La comunicazione efficace e l ascolto attivo

La comunicazione efficace e l ascolto attivo La comunicazione efficace e l ascolto attivo Io penso quel che penso, sento quel che sento, so quel che so, ma non biasimo te perché sei te stesso. Do il benvenuto a ciò che hai da offrirmi. Vediamo cosa

Dettagli

Potenziamento dell'area pragmatica Dott.ssa Roberta Nencioli Logopedista IRCCS Fondazione Stella Maris Calambrone (Pisa) Con la partecipazione di:

Potenziamento dell'area pragmatica Dott.ssa Roberta Nencioli Logopedista IRCCS Fondazione Stella Maris Calambrone (Pisa) Con la partecipazione di: Potenziamento dell'area pragmatica Dott.ssa Roberta Nencioli Logopedista IRCCS Fondazione Stella Maris Calambrone (Pisa) Con la partecipazione di: La competenza pragmatica è la capacità di usare appropriatamente

Dettagli

IL VARIOPINTO MONDO DELLE EMOZIONI

IL VARIOPINTO MONDO DELLE EMOZIONI IL VARIOPINTO MONDO DELLE EMOZIONI IDEE PER EDUCARE ALL INTELLIGENZA EMOTIVA Tombolo Serate forma-ve 2016 Relatore: Federico Mucelli ALCUNE TESTIMONIANZE PER INIZIARE Mio figlio mi dice tu;o Sa più mio

Dettagli

Federazione Maestri del Lavoro d Italia. PROGETTO Scuola Lavoro «Importanza dello Studio»

Federazione Maestri del Lavoro d Italia. PROGETTO Scuola Lavoro «Importanza dello Studio» Federazione Maestri del Lavoro d Italia PROGETTO Scuola Lavoro «Importanza dello Studio» PARLIAMO DI AUTOSTIMA AUTOSTIMA = Percezione di fiducia e di stima nei propri confronti. Tale percezione si manifesta:

Dettagli

PER. Public Speaking efficace Verona 13 Maggio 2016. 2016 Granchi & Partners

PER. Public Speaking efficace Verona 13 Maggio 2016. 2016 Granchi & Partners PER Public Speaking efficace Verona 13 Maggio 2016 Programma L preparazione dell oratore La struttura delle argomentazioni I tre livelli della comunicazione dell oratore Le fasi del public speaking: la

Dettagli

Per comunicare è necessario ascoltare Senza ascolto non c è comunicazione

Per comunicare è necessario ascoltare Senza ascolto non c è comunicazione COME SI ASCOLTA Nel processo di comunicazione su un rischio la capacità di ascolto rappresenta una condizione essenziale per conoscere in modo più approfondito i diversi soggetti sociali con i quali si

Dettagli

I segnali del linguaggio paraverbale e non verbale

I segnali del linguaggio paraverbale e non verbale I segnali del linguaggio paraverbale e non verbale Emanuele Gabardi Fonte: elaborazione da Baiguini L., Il pubblico nelle tue mani e Grigis A., Parlare in pubblico Chi vuole operare un cambiamento deve

Dettagli

LINGUAGGIO DEL CORPO Istruzioni per l uso del Linguaggio Universale

LINGUAGGIO DEL CORPO Istruzioni per l uso del Linguaggio Universale LINGUAGGIO DEL CORPO Istruzioni per l uso del Linguaggio Universale "La cosa più importante nella comunicazione è ascoltare ciò che non viene detto" - Peter Ferdinand Drucker, economista e saggista austriaco-statunitense

Dettagli

La pragmatica della Comunicazione

La pragmatica della Comunicazione La pragmatica della Comunicazione Scuola di Palo Alto Watzlawick Ci troviamo in presenza di un processo di Comunicazione tutte le volte che un comportamento di una persona o di un animale si impone all

Dettagli

GENITORI ALLENATORI-EMOTIVI GENITORI ALLENATORI-EMOTIVI GENITORI ALLENATORI-EMOTIVI GENITORI ALLENATORI-EMOTIVI GENITORI ALLENATORI-EMOTIVI

GENITORI ALLENATORI-EMOTIVI GENITORI ALLENATORI-EMOTIVI GENITORI ALLENATORI-EMOTIVI GENITORI ALLENATORI-EMOTIVI GENITORI ALLENATORI-EMOTIVI ??? Sono i genitori che rappresentano per i figli una guida nel mondo delle emozioni. Proprio come gli allenatori di atletica, essi insegnano delle strategie: nelnostrocasoper affrontare gli alti e bassi

Dettagli

PERCORSI FORMATIVI PER ADULTI. II/ Self Marketing. Associazione di volontariato RaccontarsiRaccontando

PERCORSI FORMATIVI PER ADULTI. II/ Self Marketing. Associazione di volontariato RaccontarsiRaccontando PERCORSI FORMATIVI PER ADULTI II/ Self Marketing 1 Signore, insegnami ad intraprendere un nuovo inizio, a rompere gli schemi di ieri, a smettere di dire a me stesso non posso quando posso, non sono quando

Dettagli

Dott.ssa Enrica Locati, psicologa INCONTRI RIVOLTI ALLE EDUCATRICI

Dott.ssa Enrica Locati, psicologa INCONTRI RIVOLTI ALLE EDUCATRICI INCONTRI RIVOLTI ALLE EDUCATRICI L INTELLIGENZA EMOTIVA Descrizione: le emozioni sono alla base sia dello sviluppo cognitivo che di quello sociale. Il corso, attraverso esercitazioni teoriche e pratiche,

Dettagli

L ALUNNO DISATTENTO E IPERATTIVO A SCUOLA. Mario Di Pietro

L ALUNNO DISATTENTO E IPERATTIVO A SCUOLA. Mario Di Pietro L ALUNNO DISATTENTO E IPERATTIVO A SCUOLA Mario Di Pietro Sebbene non esista una cura per l ADHD l esistono tecniche comportamentali che possono essere di grande beneficio per il bambino e migliorare notevolmente

Dettagli

IL LIFE SKILLS TRAINING PROGRAM. Progetto regionale di prevenzione delle dipendenze per la Scuola Secondaria di primo grado

IL LIFE SKILLS TRAINING PROGRAM. Progetto regionale di prevenzione delle dipendenze per la Scuola Secondaria di primo grado IL LIFE SKILLS TRAINING PROGRAM Progetto regionale di prevenzione delle dipendenze per la Scuola Secondaria di primo grado Perché un intervento preventivo dell uso ed abuso di sostanze nelle scuola secondaria

Dettagli

Emozioni e stati d animo

Emozioni e stati d animo Emozioni e stati d animo Alcune definizioni Affetto: ampia gamma di sentimenti che le persone provano Emozioni: intensi sentimenti rivolti a qualcuno o a qualcosa Stati d animo: sentimenti meno intensi

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO VESPUCCI-CAPUANA-PIRANDELLO - CATANIA SCUOLA DELL INFANZIA PROGRAMMAZIONE DIDATTICA

ISTITUTO COMPRENSIVO VESPUCCI-CAPUANA-PIRANDELLO - CATANIA SCUOLA DELL INFANZIA PROGRAMMAZIONE DIDATTICA CAMPO DI ESPERIENZA IL SE E L ALTRO ANNO SCOL. 2014/2015 SVILUPPARE IL SENSO DI APPARTENENZA AL GRUPPO SVILUPPARE ATTEGGIAMENTI POSITIVI NEI CONFRONTI DEGLI ALTRI. PERCEPIRE LA SCUOLA COME UNA COMUNITA

Dettagli

Corso di Prevenzione delle cadute nell anziano fragile a domicilio, nelle strutture residenziali e in ospedale

Corso di Prevenzione delle cadute nell anziano fragile a domicilio, nelle strutture residenziali e in ospedale Corso di Prevenzione delle cadute nell anziano fragile a domicilio, nelle strutture residenziali e in ospedale introdurre e proporre con successo i cambiamenti nello stile di vita dell anziano il rapporto

Dettagli

Diagnosi differenziale tra sordità e autismo. Magda Di Renzo Istituto di Ortofonologia

Diagnosi differenziale tra sordità e autismo. Magda Di Renzo Istituto di Ortofonologia Diagnosi differenziale tra sordità e autismo Magda Di Renzo Comunicazione e linguaggio Autismo deficit primario Sordità deficit secondario Sensorialità integra. Deficit nella simbolizzazione Sensorialità

Dettagli

Ripensare l educazione? Educazione non è riempire un vaso ma accendere un fuoco

Ripensare l educazione? Educazione non è riempire un vaso ma accendere un fuoco Ripensare l educazione? Educazione non è riempire un vaso ma accendere un fuoco A. Ercoli Pollenzo, 16/17 Dicembre 2011 Premessa IL DIABETE E UNA MALATTIA CRONICA E UNA MALATTIA CHE RICHIEDE UN APPROCCIO

Dettagli

Facilitare la mediazione Tecniche e strumenti per disegnare relazioni

Facilitare la mediazione Tecniche e strumenti per disegnare relazioni Facilitare la mediazione Tecniche e strumenti per disegnare relazioni APPROCCIO RELAZIONALE Gli umani non possono esistere senza relazioni con altri umani. Questa relazione è costitutivo dell essere umano

Dettagli

Life Skills: le competenze della vita Gianluca Fovi MD, PhD Rieti 24 Maggio 2012

Life Skills: le competenze della vita Gianluca Fovi MD, PhD Rieti 24 Maggio 2012 Life Skills: le competenze della vita Gianluca Fovi MD, PhD Rieti 24 Maggio 2012 Le radici di Unplugged UNPLUGGED MODELLO INFLUENZA SOCIALE LIFE SKILLS EDUCAZIONE NORMATIVA Il Modello dell influenza

Dettagli

Curiosa Ribelle Diversa Ansiogena Impegnativa Critica Spensierata.. CAMBIAMENTO Cambiamento corporeo (gioia e paura di crescere) CAMBIAMENTO Bisogno di essere riconosciuti: amicizia (bisogno di confidenza),

Dettagli

SCRIVERE Costruire l interesse per la scrittura autonoma. Scrivere autonomamente un breve testo su un esperienza motivante.

SCRIVERE Costruire l interesse per la scrittura autonoma. Scrivere autonomamente un breve testo su un esperienza motivante. CURRICOLO DI LINGUA CLASSI 1 Ascoltare e parlare Avvio alla costruzione del Sé e alla percezione delle emozioni Ascoltare e comprendere una semplice consegna organizzativa e didattica Narrare un esperienza

Dettagli

Il consigliere di fiducia e il counseling con artiterapie. Dr.ssa Valeria Salsi Educatore alle tecniche espressive Counselor a mediazione corporea

Il consigliere di fiducia e il counseling con artiterapie. Dr.ssa Valeria Salsi Educatore alle tecniche espressive Counselor a mediazione corporea Il consigliere di fiducia e il counseling con artiterapie Dr.ssa Valeria Salsi Educatore alle tecniche espressive Counselor a mediazione corporea Cos è il Counseling Il counseling è una metodologia che

Dettagli

PERCORSO FORMATIVO. Cantù 28/04/2011

PERCORSO FORMATIVO. Cantù 28/04/2011 PERCORSO FORMATIVO Cantù 28/04/2011 Cosa si intende per Life Skills? l termine di life skills ("LS") viene generalmente riferito ad una gamma di abilità cognitive, emotive e relazionali di base, che consentono

Dettagli

LA COMUNICAZIONE NELLE RELAZIONI INTERPERSONALI. Anna Zunino

LA COMUNICAZIONE NELLE RELAZIONI INTERPERSONALI. Anna Zunino LA COMUNICAZIONE NELLE RELAZIONI INTERPERSONALI Anna Zunino COMUNICARE (dal latino "cum" = con, e "munire" = legare, costruire) mettere in comune far partecipe UNA DEFINIZIONE... La comunicazione è un

Dettagli

Grazie alla natura della mente siamo in grado di. e di sentire nel nostro corpo

Grazie alla natura della mente siamo in grado di. e di sentire nel nostro corpo Grazie alla natura della mente siamo in grado di intuire le intenzioni degli altri e di sentire nel nostro corpo le loro stesse sensazioni ed emozioni Lementi creano Intersoggettività che a sua volta modella

Dettagli

L insegnante: un profilo di qualità

L insegnante: un profilo di qualità LA FORMAZIONE DEI FORMATORI DEGLI INSEGNANTI Educare lo sguardo. La qualità delle relazioni a scuola (G. Messetti) Rovereto, 11 dicembre 2010 L insegnante: un profilo di qualità Professionista riflessivo

Dettagli

Sostenere l allattamento al seno: contesti comunicativi e metodologie. Pesaro 1 7 Dicembre 201 6

Sostenere l allattamento al seno: contesti comunicativi e metodologie. Pesaro 1 7 Dicembre 201 6 Sostenere l allattamento al seno: contesti comunicativi e metodologie Pesaro 1 7 Dicembre 201 6 Che cosa vuol dire comunicare? Il termine deriva dal latino e vuole dire mettere in comune, rendere partecipi

Dettagli

Monza 21 maggio 2016

Monza 21 maggio 2016 Monza 21 maggio 2016 L impatto socio assitenziale del malato di Alzheimer http://www.alzheimer-aima.it L ANZIANO DEMENTE E TOTALMENTE NON AUTOSUFFICIENTE MA INCAPACE DI CHIEDERE AIUTO POTENZIALMENTE CAPACE

Dettagli

SCHEDA DI PROGRAMMAZIONE DELLE ATTIVITA EDUCATIVE E DIDATTICHE

SCHEDA DI PROGRAMMAZIONE DELLE ATTIVITA EDUCATIVE E DIDATTICHE LICEO DELLE SCIENZE UMANE SACRO CUORE SCHEDA DI PROGRAMMAZIONE DELLE ATTIVITA EDUCATIVE E DIDATTICHE ANNO SCOLASTICO 2015/16 CLASSE 4^A DATA 14 OTTOBRE 2015 1. SITUAZIONE IN INGRESSO - Esito test e osservazioni:

Dettagli

L ASSERTIVITA : CHE COS E E PERCHE E IMPORTANTE NELLA PROFESSIONE

L ASSERTIVITA : CHE COS E E PERCHE E IMPORTANTE NELLA PROFESSIONE S.A.F. SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE CONVEGNO: IL CONCILIATORE ASSERTIVO L ASSERTIVITA : CHE COS E E PERCHE E IMPORTANTE NELLA PROFESSIONE Sara Bertoni 23 febbraio 2011 ODCEC Milano, Corso Europa 11 Contenuti

Dettagli

Maria Teresa Giannelli Patrizia Giannino Alessandro Mingarelli

Maria Teresa Giannelli Patrizia Giannino Alessandro Mingarelli Maria Teresa Giannelli Patrizia Giannino Alessandro Mingarelli 24.11.2012 La ricerca è stata realizzata FINALITA Valutare l efficacia della Biodanza nel promuovere la salute OBIETTIVI Rilevare gli effetti

Dettagli

PREPARAZIONE SALUTO GESTIONE DELL ESITO IDENTIFICAZIONE CONCLUSIONE ELABORAZIONE

PREPARAZIONE SALUTO GESTIONE DELL ESITO IDENTIFICAZIONE CONCLUSIONE ELABORAZIONE LE FASI DEL COLLOQUIO PREPARAZIONE SALUTO IDENTIFICAZIONE GESTIONE DELL ESITO ELABORAZIONE CONCLUSIONE PREPARAZIONE OGNI COLLOQUIO ESIGE UNA PREPARAZIONE CHE GARANTISCA DI AVERE TUTTE LE INFORMAZIONI NECESSARIE

Dettagli

CARATTERISTICHE NEUROPSICOLOGICHE LA COMUNICAZIONE

CARATTERISTICHE NEUROPSICOLOGICHE LA COMUNICAZIONE CARATTERISTICHE NEUROPSICOLOGICHE LA COMUNICAZIONE La capacità comunicativa dell uomo, come si è sviluppata nel corso della sua evoluzione, sembra non essere presente nella persona autistica. Mancano dei

Dettagli

COMPORTAMENTI PROBLEMA E COMUNICAZIONE NELLA SINDROME AUTISTICA

COMPORTAMENTI PROBLEMA E COMUNICAZIONE NELLA SINDROME AUTISTICA COMPORTAMENTI PROBLEMA E COMUNICAZIONE NELLA SINDROME AUTISTICA comunicazione forma di relazione sociale con cui le persone interagiscono fra loro, si scambiano infor mazioni, mettono in comune esperienze.

Dettagli

Lezione 9 22 marzo 2010

Lezione 9 22 marzo 2010 Lezione 9 22 marzo 2010 Prossime lezioni Venerdì 26 marzo Lunedì 12 aprile Concetti visti Consumer behavior Stimolo, risposta Processo decisionale di acquisto Fasi Criteri Consideration set o evoked set

Dettagli

LINGUA COMUNITARIA INGLESE SCUOLA SECONDARIA CLASSE SECONDA

LINGUA COMUNITARIA INGLESE SCUOLA SECONDARIA CLASSE SECONDA LINGUA COMUNITARIA INGLESE SCUOLA SECONDARIA CLASSE SECONDA Livello A2 Quadro Comune Europeo di Riferimento per le Lingue del Consiglio d Europa TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE RELATIVI AD ASCOLTO

Dettagli

IL MANUALE DEL TIROCINANTE. a cura di Giuseppe Iuzzolino

IL MANUALE DEL TIROCINANTE. a cura di Giuseppe Iuzzolino IL MANUALE DEL TIROCINANTE a cura di Giuseppe Iuzzolino Verona, 20 novembre 2014 Perché un Manuale sui tirocini? Perché il tirocinio è, insieme all apprendistato, il principale canale di inserimento dei

Dettagli

Dott.ssa Marina D Angeli Psicologa, Psicoterapeuta Tel

Dott.ssa Marina D Angeli Psicologa, Psicoterapeuta Tel Dott.ssa Marina D Angeli Psicologa, Psicoterapeuta Tel 3338008051 marina.dangeli@tin.it LA COPPIA IN CRISI La crisi nella coppia produce un inaridimento della passione e dell intimità cui fa seguito la

Dettagli

La comunicazione tra donne e uomini nell'ambiente di lavoro: i segreti per riuscire a capirsi

La comunicazione tra donne e uomini nell'ambiente di lavoro: i segreti per riuscire a capirsi O P E N S O U R C E M A N A G E M E N T La comunicazione tra donne e uomini nell'ambiente di lavoro: i segreti per riuscire a capirsi w w w. o p e n s o u r c e m a n a g e m e n t. i t COSA DICE LA SCIENZA

Dettagli

E FESTA Unità di apprendimento MARZO Arriva la primavera e porta la PASQUA Arriva la primavera e porta la PASQUA I Discorsi e le parole Ascoltare comprendere e riferire testi narrativi Leggere

Dettagli

PROMUOVERE UNA COMUNICAZIONE EFFICACE

PROMUOVERE UNA COMUNICAZIONE EFFICACE Fondazione Besso di Roma PROMUOVERE UNA COMUNICAZIONE EFFICACE Riconoscere e potenziare il proprio stile comunicativo e relazionale; caratteristiche e applicazione di alcune strategie comunicative e relazionali

Dettagli

CONSAPEVOL-MENTE a.s

CONSAPEVOL-MENTE a.s Dr.ssa Elena Berno CONSAPEVOL-MENTE a.s. 2015-2016 INCONTRO CON I GENITORI DEGLI ALUNNI DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO ORIENTARE «Le decisioni sono un modo per definire se stessi. Sono il modo

Dettagli