L'embolia polmonare: sospetto, diagnosi e trattamento Marco Meli

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "L'embolia polmonare: sospetto, diagnosi e trattamento Marco Meli"

Transcript

1 Modulo 3 L'embolia polmonare: sospetto, diagnosi e trattamento Marco Meli

2 Epidemiologia 1. Il tromboembolismo venoso (TEV) comprende la trombosi venosa profonda (TVP) e l embolia polmonare (EP). È la terza malattia cardiovascolare più frequente, con un incidenza globale annuale di casi ogni individui 2. La TEV può essere letale in fase acuta o indurre malattie croniche e disabilità, ma, spesso, è anche prevenibile: l EP acuta rappresenta la forma clinica più grave di TEV 3. Poiché oltre i 40 anni il rischio aumenta, all incirca raddoppiando in ciascuna decade successiva, ci si attende che le diagnosi di EP, nonché i decessi riconducibili a tale patologia, aumentino sempre di più. 4. Negli USA ogni anno quasi persone muoiono in seguito a un EP acuta ed in Europa in una indagine condotta su sei paesi le morti riconducibili alla TEV erano Konstantinides et al. Eur Heart J 2014;35: ; Tapson. N Engl J Med 2008;358:

3 TEV: fattori predisponenti Fattori di rischio elevato (odds ratio >10) Frattura degli arti inferiori Ricovero per insufficienza cardiaca o fibrillazione/flutter atriale (nei 3 mesi precedenti) Artroprotesi di anca o ginocchio Trauma maggiore Infarto miocardico (nei 3 mesi precedenti) Precedente TEV Lesione del midollo spinale Fattori di rischio moderato (odds ratio 2-9) Artroscopia del ginocchio Malattia autoimmune Trasfusione Accesso venoso centrale Chemioterapia Congestione cardiaca o insufficienza respiratoria Farmaci stimolanti l eritropoiesi Terapia ormonale sostitutiva (a seconda dei casi) Fertilizzazione in vitro Infezione (polmonite, infezione delle vie urinarie e HIV) Malattia infiammatoria intestinale Cancro (in particolare se metastatico) Contraccettivi orali Ictus grave Post-partum Trombosi venosa superficiale Trombofilia Fattori di rischio basso (odds ratio <2) Allettamento >3 giorni Diabete mellito Ipertensione Seduta prolungata (es., viaggio in automobile o in aereo) Età avanzata Chirurgia laparoscopica (es., colecistectomia) Obesità Gravidanza Vene varicose Konstantinides et al. Eur Heart J 2014;35:

4 EP: fisiopatologia Arteria polmonare Vena cava superiore Vena cava inferiore Vena cava inferiore Vene femorali Vena grande safena Embolo Trombo Valvola venosa Vena poplitea

5 EP acuta: i principali fattori che contribuiscono al collasso emodinamico nell embolia polmonare acuta Aumentato postcarico del ventricolo destro Dilatazione Dilatazione del del ventricolo ventricolo destro destro Insufficienza della valvola tricuspide Trasporto di ossigeno al ventricolo destro Tensione di parete del ventricolo destro Perfusione coronarica del ventricolo destro Pressione arteriosa sistemica Bassa gittata cardiaca Shock cardiogeno Decesso Attivazione neuro-ormonale Infiammazione del miocardio Richiesta di ossigeno del ventricolo destro Precarico del ventricolo sinistro Ischemia del ventricolo destro Gittata del ventricolo destro Contrattilità del ventricolo destro

6 Caratteristiche cliniche dei pazienti con EP sospetta in Pronto Soccorso (1) Stratificazione del rischio iniziale in caso di EP acuta EP sospetta Shock o ipotensione a? Sì No Alto rischio b Non alto rischio b a Per un valore di pressione arteriosa sistolica <90 mmhg o per una caduta della pressione arteriosa sistolica 40 mmhg per 15 minuti, in assenza di aritmia di nuova insorgenza, ipovolemia o sepsi b In base ai ricoveri per EP stimati o alla mortalità a 30 giorni Konstantinides et al. Eur Heart J 2014;35:

7 Caratteristiche cliniche dei pazienti con EP sospetta in Pronto Soccorso (2) Sintomo EP confermata (n=1880) EP non confermata (n=528) Dispnea 50% 51% Dolore pleurico toracico 39% 28% Tosse 23% 23% Dolore pleurico sottosternale 15% 17% Febbre 10% 10% Emottisi 8% 4% Sincope 6% 6% Dolore a una gamba 6% 5% Segni di TVP (gonfiore alle estremità unilaterale) 24% 18% Pollack et al. J Am Coll Cardiol 2011;57:700-6

8 Valutazione della probabilità clinica pre-test Regole di previsione clinica per l EP Punteggio di Wells Versione originale Punteggio Versione semplificata EP o TVP pregressa 1,5 1 Frequenza cardiaca 100 bpm 1,5 1 Chirurgia o immobilizzazione nelle ultime 4 settimane 1,5 1 Emottisi 1 1 Cancro in fase attiva 1 1 Segni clinici di TVP 3 1 Altra diagnosi meno probabile di un EP Probabilità clinica Punteggio a tre livelli 3 1 Bassa 0-1 N/A Intermedia 2-6 N/A Alta 7 N/A Punteggio a due livelli EP improbabile EP probabile 5 2 ESC Pocket Guidelines App Regole di previsione clinica per l EP Punteggio di Ginevra rivisto Versione originale Punteggio Versione semplificata EP o TVP pregressa 3 1 Frequenza cardiaca bpm 95 bpm Chirurgia o frattura nell ultimo mese Emottisi 2 1 Cancro in fase attiva 2 1 Dolore a una gamba 3 1 Dolore alla palpazione di una vena profonda di una gamba ed edema unilaterale 4 1 Età >65 anni 1 1 Probabilità clinica Punteggio a tre livelli Bassa Intermedia Alta 11 5 Punteggio a due livelli EP improbabile EP probabile 6 3 Konstantinides et al. Eur Heart J 2014;35:

9 EP ad alto rischio: algoritmo diagnostico EP sospetta (shock o ipotensione) È possibile eseguire subito un angio-tc? No Sì Ecocardiografia Sovraccarico del ventricolo destro No Sì Angio-TC disponibile, paziente stabilizzato Angio-TC Altra diagnostica non disponibile o paziente instabile Positiva Negativa Valutare altre cause di instabilità emodinamica Trattamento specifico per l EP: riperfusione primaria Valutare altre cause di instabilità emodinamica Konstantinides et al. Eur Heart J 2014;35:

10 EP non ad alto rischio: algoritmo diagnostico EP sospetta (senza shock o ipotensione) Valutazione della probabilità clinica di EP: giudizio clinico o regola di previsione Probabilità clinica bassa/intermedia o EP improbabile Probabilità clinica alta o EP probabile D-dimero Negativo Positivo Angio-TC Angio-TC Non EP EP confermata Non EP EP confermata Nessun trattamento Trattamento Nessun trattamento, approfondire l indagine Trattamento Konstantinides et al. Eur Heart J 2014;35:

11 Test diagnostici (1) Il riscontro di ipossiemia all emogasanalisi è considerato un elemento tipico dell EP acuta, ma fino al 40% dei pazienti presenta una saturazione di ossigeno arterioso normale. Spesso inoltre è presente ipocapnia La valutazione del D-dimero ha un significato predittivo altamente negativo: un valore normale indica che l EP o la TVP è improbabile Konstantinides et al. Eur Heart J 2014;35:

12 Test diagnostici (2) L Rx torace è spesso anomala e, per quanto di solito si tratti di un elemento non specifico nell EP, è utile per escludere altre cause di dispnea o dolore toracico Konstantinides et al. Eur Heart J 2014;35:

13 Test diagnostici (3) Le alterazione ecocardiografiche suggestive di deformazione del ventricolo destro, come le inversioni delle onde T nelle derivazioni V1- V4, un pattern QR in V1, un pattern S1Q3T3 o un blocco di branca destra incompleto o completo, possono essere utili. Nei casi meno seri l unica anomalia riscontrabile può essere una tachicardia sinusale (nel 40% dei casi). Infine, le aritmie atriali, in particolare la fibrillazione atriale, possono essere associate con l EP Konstantinides et al. Eur Heart J 2014;35:

14 EP acuta: riscontri ecocardiografici Valutazione della disfunzione del ventricolo destro Criteri ecocardiografici Dilatazione del ventricolo destro (maggiore del sinistro o diametro telediastolico >30 mm) Ipocinesia parietale del ventricolo destro Setto paradosso Ipertensione polmonare (gradiente atrio-ventricolare destro >30 mmhg o tempo di accelerazione polmonare <80 m/s) Curr Opin Cardiol 2005; N Engl J Med 2008

15 EP acuta: evidenze all angio-tc con contrasto Konstantinides et al. Eur Heart J 2014;35:

16 EP nelle Unità di Terapia Intensiva (1) Bahloul et al. Ann Thorac Med 2010;5:97-103; Bahloul et al. Trends Anaesth Crit Care 2012;2:25-9

17 EP nelle Unità di Terapia Intensiva (2) EP: frequenza nei pazienti in Terapia Intensiva I soggetti ricoverati nelle Unità di Terapia Intensiva (UTI) sono ad alto rischio di sviluppare sia TVP sia EP Nei pazienti critici la comparsa di TVP è comune; i tassi variano dal 22 all 80%, in base alle caratteristiche dei pazienti La diagnosi di EP deve essere presa in considerazione in presenza dei seguenti sintomi: difficoltà respiratoria, dolore toracico evocato dall inspirazione, palpitazioni e segni clinici quali ipossia, tachipnea e tachicardia Tuttavia la maggior parte dei pazienti in UTI è sedata e supportata dalla ventilazione meccanica, pertanto in tale contesto l EP non si presenta in forma normale bensì atipica Ciononostante i fattori predittivi, la manifestazione clinica e gli outcome dell EP raramente sono studiati in UTI Bahloul et al. Trends Anaesth Crit Care 2012;2:25-9

18 EP nelle Unità di Terapia Intensiva (3) Trattamento della fase acuta: 1. Supporto generale 2. Anticoagulazione 3. Trombolisi 4. Chirurgia e/o filtro cavale Misure di supporto in caso di EP massiccia che induce instabilità emodinamica dovuta a insufficienza del ventricolo destro e/o insufficienza respiratoria Soluzione salina Vasopressori Supplementazione di ossigeno Intubazione e ventilazione meccanica

19 EP nelle Unità di Terapia Intensiva (4) L infusione di soluzione salina in caso di ipotensione deve essere eseguita con cautela, al fine di non indurre sovraccarico e insufficienza ventricolare La terapia con vasopressori (es., dopamina, noradrenalina) deve essere considerata in caso di mancato rapido ristabilimento dei valori di pressione arteriosa In caso di ventilazione meccanica occorre prestare attenzione a limitarne gli effetti avversi emodinamici In particolare, una pressione intratoracica positiva indotta dalla ventilazione meccanica può ridurre il ritorno venoso e peggiorare l insufficienza del ventricolo destro in pazienti con EP grave Pertanto una pressione positiva di fine espirazione deve essere applicata con cautela Inoltre, bassi volumi tidali (circa 6-8 ml/kg di peso corporeo magro) devono essere utilizzati per mantenere la pressione di plateau di fine inspirazione sotto i 30 cm

20 Trattamento della fase acuta (1) Raccomandazioni Classe Livello EP con shock o ipotensione (alto rischio) Si raccomanda di intraprendere immediatamente la terapia anticoagulante ev con eparina non frazionata nei pazienticon EP ad alto rischio I C Si raccomanda di intraprendere la terapia trombolitica I B Si raccomanda l embolectomia polmonare chirurgica nei pazienti in cui la trombolisi è controindicata o è risultata inefficace Il trattamento percutaneo dovrebbe essere considerato in alternativa all embolectomia polmonare chirurgica nei pazienti in cui la trombolisi sistemica a pieno dosaggio è controindicata o è risultata inefficace I IIa C C

21 Terapia anticoagulante parenterale per l'ep Eparine e basso peso molecolare e pentasaccaridi (fondaparinux) approvati per il trattamento dell EP Enoxaparina Dosaggio 1,0 o 1,5 mg/kg Intervallo Ogni 12 ore Una volta al giorno Tinzaparina 175 U/kg Una volta al giorno Dalteparina Nadroparina 100 o 200 UI/kg 86 o 171 UI/kg Ogni 12 ore Una volta al giorno Ogni 12 ore Una volta al giorno Fondaparinux 5 mg (peso corporeo <50 kg) 7,5 mg (peso corporeo kg) 10 mg (peso corporeo >100 kg) Una volta al giorno

22 Trattamento della fase acuta (2) Regimi trombolitici approvati per l EP Streptochinasi UI dose di carico in 30 minuti, seguita da UI/ora in ore Regime accelerato: 1,5 milioni di UI in 2 ore Urochinasi 4400 UI/kg dose di carico in 10 minuti, seguita da 4400 UI/kg/ora in ore Regime accelerato: 3 milioni di UI in 2 ore rtpa 100 mg in 2 ore oppure 0,6 mg/kg in 15 minuti (massimo 50 mg) Konstantinides et al. Eur Heart J 2014;35:

23 Trattamento della fase acuta (3) Controindicazioni assolute Ictus emorragico o di natura sconosciuta in qualunque momento Ictus ischemico nei precedenti 6 mesi Danno o neoplasia al sistema nervoso centrale Trauma maggiore/chirurgia/lesione alla testa nelle 3 settimane precedenti Sanguinamento gastrointestinale nell ultimo mese Rischio di sanguinamento noto Controindicazioni relative Attacco ischemico transitorio nei precedenti 6 mesi Terapia anticoagulante orale Gravidanza o prima settimana postpartum Precedente puntura di vasi non comprimibili Rianimazione post-traumatica Ipertensione refrattaria (sistolica >180 mmhg) Epatopatia in fase avanzata Endocardite infettiva Ulcera peptica in fase attiva Konstantinides et al. Eur Heart J 2014;35:

24 Trattamento trombolitico

25 Embolectomia Indicazioni EP grave In pazienti con shock persistente nonostante trattamento e nei quali la terapia trombolitica è assolutamente controindicata Chirurgica Percutanea

26 Ecocardiografia transesofagea

27 Trattamento della fase acuta (4) Raccomandazioni Classe Livello EP senza shock o ipotensione (rischio intermedio o basso) Terapia anticoagulante parenterale in combinazione con farmaci AVK Si raccomanda di intraprendere immediatamente la terapia anticoagulante parenterale nei pazienti con probabilità alta o intermedia di EP e di continuare il percorso diagnostico Le eparine a basso peso molecolare o fondaparinux rappresentano la terapia anticoagulante parenterale raccomandata in fase acuta per la maggior parte dei pazienti Contemporaneamente alla terapia anticoagulante si raccomanda la somministrazione di AVK fino al raggiungimento di un INR pari a 2,5 (range 2,0-3,0) I I i C A B

28 Trattamento della fase acuta (5) Raccomandazioni Classe Livello EP senza shock o ipotensione (rischio intermedio o basso) Riperfusione La trombolisi sistemica primaria di routine non è raccomandata nei pazienti senza shock o ipotensione III B

29 Trattamento della fase acuta (6) Raccomandazioni Classe Livello EP senza shock o ipotensione (rischio intermedio o basso) Terapia anticoagulante/nuovi anticoagulanti orali In alternativa alla combinazione di terapia anticoagulante parenterale e farmaci AVK si raccomanda una terapia anticoagulante con rivaroxaban(15 mg bidq3w seguiti da 20 mg qd) In alternativa alla combinazione di terapia anticoagulante parenterale e farmaci AVK si raccomanda una terapia anticoagulante con apixaban (10 mg bid per 7 giorni seguiti da 5 mg bid) In alternativa alla somministrazione di farmaci AVK, dopo la terapia anticoagulante parenterale in fase acuta si raccomanda la somministrazione di dabigatran (150 mg bido 110 mg bidper i pazienti >80 anni o che stanno assumendo verapamil) In alternativa alla somministrazione di farmaci AVK, dopo la terapia anticoagulante parenterale in fase acuta si raccomanda la somministrazione di edoxaban I I I I B B B B La somministrazione dei nuovi anticoagulanti orali (rivaroxaban, apixaban, dabigatran, edoxaban) non è raccomandata nei pazienti con grave compromissione renale III A

30 Pulmonary Embolism Severity Index (PESI) originale e semplificato (1) Punteggio Variabile PESI originale PESI semplificato Età >80 anni Età in anni 1 Sesso maschile +10 Storia di cancro Storia di insufficienza cardiaca Storia di malattia polmonare cronica +10 Frequenza cardiaca 110 bpm Pressione arteriosa sistolica <100 mmhg Frequenza respiratoria 30 atti/minuto +20 T <36 C +20 Stato mentale alterato +60 Saturazione arteriosa di ossiemoglobina <90% Basso rischio, 0 punti (30-36% dei pazienti) Alto rischio: 1 punto

31 Pulmonary Embolism Severity Index (PESI) originale e semplificato (2) Originale Stratificazione del rischio Semplificato Classe I: 65 punti rischio di mortalità a 30 giorni molto basso (0-1,6%) Classe II: punti rischio di mortalità basso (1,7-3,5%) Classe III: punti rischio di mortalità moderato (3,2-7,1%) 0 punti = mortalità a 30 giorni dell 1% (IC al 95% 0,0-2,1) Classe IV: punti rischio di mortalità alto (4,0-11,4%) 1 punto = rischio di mortalità a 30 giorni del 10,9% (IC al 95% 8,5-13,2) Classe V: >125 punti rischio di mortalità molto alto (10,0-24,5%) European Heart Journal (2014) 35,

32 Valutazione prognostica: classificazione del rischio di mortalità precoce Parametri di rischio e punteggi Rischio di mortalità precoce Shock o ipotensione Classi PESI III- V o spesi 1 Segni di disfunzione del ventricolo destro all imaging Biomarker cardiaci di laboratorio Alto + (+) + (+) Intermedio Intermedio-alto - + Entrambi positivi Intermedio-basso - + Uno o nessuno positivo Basso - - Valutazione non obbligatoria: nel caso entrambi negativi Konstantinides et al. Eur Heart J 2014;35:

33 Ulteriori fattori che possono determinare outcome avversi precoci Malattia cardiovascolare pre-esistente Aumento della pressione acuto (disfunzione del ventricolo destro) Altre comorbilità serie (es., cancro) Recidiva di EP (TVP residua) Prognosi negativa Forame ovale pervio

34 Take home messages (1) L EP rappresenta un emergenza cardiovascolare Il TEV e la conseguente EP rappresentano ancora una sfida importante nella cura dei pazienti critici. Solitamente la manifestazione clinica di questi pazienti è atipica Sebbene il gold standard diagnostico sia il rilevamento di un coagulo all angiografia polmonare, l angio-tc polmonare è la modalità di imaging attualmente più utilizzata La riperfusione primaria, in particolare la trombolisi sistemica, costituisce il trattamento di scelta nei pazienti con EP ad alto rischio. L eparina non frazionata insieme al monitoraggio del tempo di tromboplastina parziale attivata è il regime di anticoagulazione migliore in tali pazienti Nella maggior parte delle EP senza compromissione emodinamica le eparine a basso peso molecolare o fondaparinux rappresentano il trattamento di scelta iniziale La trombolisi sistemica non è raccomandata di routine come trattamento primario dei pazienti con EP a rischio intermedio-alto, ma dovrebbe essere considerata alla comparsa di segni clinici di scompenso emodinamico; il trattamento con catetere percutaneo o l embolectomia polmonare chirurgica rappresentano procedure di salvataggio alternative in caso di EP a rischio intermedio-alto

35 Take home messages (2) I pazienti a basso rischio, in classe PESI I o II, e forse quelli in classe spesi 0 potrebbero essere dimessi precocemente e gestiti ambulatorialmente, in accordo con la loro volontà e con il contesto familiare e sociale Nei pazienti con EP primitiva la terapia anticoagulante orale è raccomandata per almeno 3 mesi Nei pazienti con EP e tumore le eparine a basso peso molecolare dovrebbero essere somministrate per i primi 3-6 mesi, mentre un prolungamento della terapia anticoagulante orale oltre i primi 3-6 mesi dovrebbe essere considerato per un periodo indefinito o finché il tumore non sia considerato guarito Nel trattamento a lungo termine del TEV i nuovi anticoagulanti orali sono efficaci (in termini di prevenzione di recidive sintomatiche o fatali di TEV) e sicuri (soprattutto in termini di sanguinamenti maggiori), e probabilmente sono più sicuri rispetto ai regimi standard a base di AVK

Università degli Studi di Ferrara

Università degli Studi di Ferrara Università degli Studi di Ferrara EP Ostruzione anatomica, ipossia, effetti neuro-umorali Resistenze arteriose polmonari Post-carico Vdx Dilatazione Vdx Shift setto interventricolare verso il Vsn Disfunzione

Dettagli

Embolia polmonare Ostruzione di uno o più vasi arteriosi polmonari, determinata dalla presenza di

Embolia polmonare Ostruzione di uno o più vasi arteriosi polmonari, determinata dalla presenza di Embolia polmonare Ostruzione di uno o più vasi arteriosi polmonari, determinata dalla presenza di coaguli ematici di natura embolica trombosi locale o cardiaca emboli non trombotici (settici, neoplastici)

Dettagli

PROFILASSI ANTITROMBOTICA IN CHIRURGIA GENERALE

PROFILASSI ANTITROMBOTICA IN CHIRURGIA GENERALE CHIRURGIA GENERALE MAGGIORE (tutti gli interventi di durata > 30 minuti o di chirurgia addominale) TIPO DI PATOLOGIA TIPO DI CHIRURGIA MIRE (tutti gli interventi di durata < 30 minuti, esclusa la chirurgia

Dettagli

L embolia polmonare: diagnosi e trattamento

L embolia polmonare: diagnosi e trattamento Eventi tromboembolici nel paziente neoplastico L embolia polmonare: diagnosi e trattamento Valbusa F. U.O. Medicina Generale Ospedale Sacro Cuore - Don Calabria Negrar www.escardio.org/guidelines Fattori

Dettagli

INVIO di un PAZIENTE al PRONTO SOCCORSO

INVIO di un PAZIENTE al PRONTO SOCCORSO INVIO di un PAZIENTE al PRONTO SOCCORSO Tre fattori devono essere considerati per l'invio di un paziente ricoverato in RSA al pronto Soccorso : La gravità delle patologie di cui è affetto L' efficacia

Dettagli

Il trattamento della trombosi venosa profonda

Il trattamento della trombosi venosa profonda Il trattamento della trombosi venosa profonda Fiumicino, 19 dicembre 2015 www.cos.it/mediter Trombosi Venosa Profonda (DVT) [NOACs Anticoagulant therapy for venous thromboembolism] Glossario DVT (Deep

Dettagli

TromboEmbolismo Venoso

TromboEmbolismo Venoso TromboEmbolismo Venoso Fattori di Rischio Emilio Santoro UOC Medicina Casentino TEV: FATTORI DI RISCHIO Il rischio individuale di tromboembolia venosa varia in misura rilevante ed è il risultato dell

Dettagli

Maria Antonietta Lepore Indagini sperimentali sui nuovi anticoagulanti orali. Meccanismo di azione e interazioni farmacologiche

Maria Antonietta Lepore Indagini sperimentali sui nuovi anticoagulanti orali. Meccanismo di azione e interazioni farmacologiche A06 Maria Antonietta Lepore Indagini sperimentali sui nuovi anticoagulanti orali Meccanismo di azione e interazioni farmacologiche Copyright MMXV Aracne editrice int.le S.r.l. www.aracneeditrice.it info@aracneeditrice.it

Dettagli

La terapia anticoagulante nella TVP ed Embolia polmonare Dott. Silvia Amati

La terapia anticoagulante nella TVP ed Embolia polmonare Dott. Silvia Amati La terapia anticoagulante nella TVP ed Embolia polmonare Dott. Silvia Amati Caso Clinico Caso clinico B.E. uomo di 78 anni Non FR cardiovascolare. 11: prostatectomia radicale per adeno ca. acinare. 13:

Dettagli

Utilizzo degli anticoagulanti orali non vitamina K dipendenti (Nuovi. Antiacoagulanti Orali-NAO) nella malattia tromboembolica venosa

Utilizzo degli anticoagulanti orali non vitamina K dipendenti (Nuovi. Antiacoagulanti Orali-NAO) nella malattia tromboembolica venosa Utilizzo degli anticoagulanti orali non vitamina K dipendenti (Nuovi Antiacoagulanti Orali-NAO) nella malattia tromboembolica venosa C.Mazzone, G.Sola Nei mesi scorsi al rivaroxaban (Xarelto) si sono successivamente

Dettagli

Presentazione delle schede di valutazione rischio TEV aziendali

Presentazione delle schede di valutazione rischio TEV aziendali Presentazione delle schede di valutazione rischio TEV aziendali Dr. Alessandro Aiello ANGIOLOGIA A.S.P. Catania Corso di formazione ECM Prevenzione del tromboembolismo venoso e utilizzo della relativa

Dettagli

IL TROMBOEMBOLISMO VENOSO (TEV) TEV DVT

IL TROMBOEMBOLISMO VENOSO (TEV) TEV DVT IL TROMBOEMBOLISMO VENOSO (TEV) TEV DVT PE Il tromboembolismo Venoso (TEV) Patologia caratterizzata dalla formazione di trombi all interno del corrente circolatorio venoso EP Con il termine TromboEbolismo

Dettagli

RISK MANAGEMENT DEL PAZIENTE A RISCHIO TROMBOEMBOLICO

RISK MANAGEMENT DEL PAZIENTE A RISCHIO TROMBOEMBOLICO PREVENZIONE DEL TROMBOEMBOLISMO VENOSO E UTILIZZO DELLA RELATIVA SCHEDA DI VALUTAZIONE: INTEGRAZIONE OSPEDALE-TERRITORIO RISK MANAGEMENT DEL PAZIENTE A RISCHIO TROMBOEMBOLICO ACIREALE 7 DICEMBRE 2013 GENERALITA

Dettagli

Trombosi venosa profonda: fisiopatologia, epidemiologia Alberto Cogo

Trombosi venosa profonda: fisiopatologia, epidemiologia Alberto Cogo Modulo 1 Trombosi venosa profonda: fisiopatologia, epidemiologia Alberto Cogo Trombosi venosa profonda (TVP) ed embolia polmonare (EP): due aspetti dello stesso problema TVP ± EP = tromboembolismo venoso

Dettagli

CLASSIFICAZIONE DEL RISCHIO TROMBOEMBOEMBOLICO

CLASSIFICAZIONE DEL RISCHIO TROMBOEMBOEMBOLICO CLASSIFICAZIONE DEL RISCHIO TROMBOEMBOEMBOLICO BASSO RISCHIO - Chirurgia generale e ginecologica maggiore in paziente di età < 40 anni senza altri fattori di rischio. - Chirurgia generale e ginecologica

Dettagli

Le malattie delle arterie coronariche Aspetti assuntivi. Congresso A.I.M.A.V Milano, 13 Ottobre 2009

Le malattie delle arterie coronariche Aspetti assuntivi. Congresso A.I.M.A.V Milano, 13 Ottobre 2009 Le malattie delle arterie coronariche Aspetti assuntivi Dott Claudio Iori Dott. Claudio Iori Congresso A.I.M.A.V Milano, 13 Ottobre 2009 Agenda Aspetti generali che influenzano la valutazione dei rischi

Dettagli

Training in Trombosi Società Italiana per lo Studio dell Emostasi e della Trombosi. Introduzione. Cremona settembre 2016

Training in Trombosi Società Italiana per lo Studio dell Emostasi e della Trombosi. Introduzione.  Cremona settembre 2016 Training in Trombosi Società Italiana per lo Studio dell Emostasi e della Trombosi Cremona 19-23 settembre 2016 Introduzione Anna Falanga Ospedale Papa Giovanni XXIII Bergamo www.siset.org Chi Siamo S

Dettagli

Trombofilia, trombosi venose superficiali e trombosi venose profonde

Trombofilia, trombosi venose superficiali e trombosi venose profonde Fiumicino, 19 dicembre 2015 Parte seconda Trombofilia, trombosi venose superficiali e trombosi venose profonde www.cos.it/mediter Anatomia del sistema venoso degli arti inferiori Trombosi venosa superficiale

Dettagli

La stratificazione del rischio nelle emorragie digestive del tratto superiore. Dott.ssa Anna Felletti Spadazzi Congresso regionale SIMEU 2013

La stratificazione del rischio nelle emorragie digestive del tratto superiore. Dott.ssa Anna Felletti Spadazzi Congresso regionale SIMEU 2013 La stratificazione del rischio nelle emorragie digestive del tratto superiore Dott.ssa Anna Felletti Spadazzi Congresso regionale SIMEU 2013 Emorragia acuta del tratto digestivo superiore : una patologia

Dettagli

Allegato 1 al Decreto n. 115 del 21 aprile 2011 pag. 1/11

Allegato 1 al Decreto n. 115 del 21 aprile 2011 pag. 1/11 giunta regionale Allegato 1 al Decreto n. 115 del 21 aprile 2011 pag. 1/11 MODELLO PER L ACQUIZIONE DEI DATI RELATIVI AI PAZIENTI CON STE VALVOLARE AORTICA NELLA REGIONE DEL VENETO 1. STRUTTURA DEMINAZIONE

Dettagli

Approccio al paziente con fibrillazione atriale. Clinica Medica

Approccio al paziente con fibrillazione atriale. Clinica Medica Approccio al paziente con fibrillazione atriale Clinica Medica Elementi essenziali Irregolarmente irregolare Frequenza cardiaca di solito elevata Spesso associata con cardiopalmo (esordio acuto) o facile

Dettagli

PREVENZIONE DEL TROMBOEMBOLISMO VENOSO NEI PAZIENTI INTERNISTICI

PREVENZIONE DEL TROMBOEMBOLISMO VENOSO NEI PAZIENTI INTERNISTICI Pag 1 di 10 1. SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE... 3 2. PERSONALE INTERESSATO... 3 3. PAROLE CHIAVE... 3 4. PROCEDURA OPERATIVA... 3 4.1 PREMESSA... 3 4.2 PROFILASSI MECCANICA... 4 4.2.1 Controindicazioni

Dettagli

NOAC Misura e interferenze su test di laboratorio Cristina Legnani

NOAC Misura e interferenze su test di laboratorio Cristina Legnani NOAC Misura e interferenze su test di laboratorio Cristina Legnani Laboratorio Specialistico di Coagulazione UO Angiologia e Malattie della Coagulazione Policlinico S. Orsola Malpighi, Bologna NOAC: misura

Dettagli

Fisiopatologia, diagnosi e terapia dll della malattia tromboembolica

Fisiopatologia, diagnosi e terapia dll della malattia tromboembolica Fisiopatologia, diagnosi e terapia dll della malattia tromboembolica bli Asti 16 Giugno 2007 Ordine Provinciale dei medici Dr NUTI Claudio.- S.I.M.G. Asti Dr Gianluca Vergano MMG Asti Caso Clinico 1 Signora

Dettagli

IL DIFETTO DEL SETTO INTERATRIALE (DIA) Paolo Danna, Milano Savona, 10 aprile 2015

IL DIFETTO DEL SETTO INTERATRIALE (DIA) Paolo Danna, Milano Savona, 10 aprile 2015 IL DIFETTO DEL SETTO INTERATRIALE (DIA) Paolo Danna, Milano Savona, 10 aprile 2015 Epidemiologia dei DIA I DIA rappresentano il 10% delle cardiopatie congenite alla nascita ed il 20-40% delle cardiopatie

Dettagli

EVENTI MAGGIORI CARDIOVASCOLARI E CEREBROVASCOLARI (MACCE) A 12 ME SI DE I SOPR AVVISUTI DOPO UN RICOVERO PER ICTUS ISCHEMICO PROTOCOLLO OPERATIVO

EVENTI MAGGIORI CARDIOVASCOLARI E CEREBROVASCOLARI (MACCE) A 12 ME SI DE I SOPR AVVISUTI DOPO UN RICOVERO PER ICTUS ISCHEMICO PROTOCOLLO OPERATIVO EVENTI MAGGIORI CARDIOVASCOLARI E CEREBROVASCOLARI (MACCE) A 12 ME SI DE I SOPR AVVISUTI DOPO UN RICOVERO PER ICTUS ISCHEMICO PROTOCOLLO OPERATIVO - Definizione Per area di residenza: proporzione di eventi

Dettagli

Padova 13 novembre PAOLO CARRARO Laboratorio di Patologia Clinica Ospedale Sant Antonio - Padova

Padova 13 novembre PAOLO CARRARO Laboratorio di Patologia Clinica Ospedale Sant Antonio - Padova Padova 13 novembre 213 PAOLO CARRARO Laboratorio di Patologia Clinica Ospedale Sant Antonio - Padova D Fibrinogeno E FPA FPB D Trombina Fibrina Fibrina stabilizzata Fattore XIIIa Plasmina D-dimero POSITIVITA

Dettagli

Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva e Malattia Cardiovascolare

Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva e Malattia Cardiovascolare V Giornata Mondiale BPCO 15 novembre 2006 Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva Prof. Massimo Santini M.D., FESC, FACC Dipartimento Cardiovascolare Ospedale S. Filippo Neri Roma Coinvolgimento Cardiaco

Dettagli

LA SINDROME DI TAKO-TSUBO

LA SINDROME DI TAKO-TSUBO LA SINDROME DI TAKO-TSUBO DEFINIZIONE La sindrome di Tako-Tsubo è una sindrome cardiaca acuta caratterizzata da sintomi e alterazioni elettrocardiografiche del tutto simili a quelli di un infarto acuto

Dettagli

Dott. Massimo Giammaria Cardiologia Ospedale Maria Vittoria,

Dott. Massimo Giammaria Cardiologia Ospedale Maria Vittoria, Dott. Massimo Giammaria Cardiologia Ospedale Maria Vittoria, Torino Che cosa e il contropulsatore Il contropulsatore aortico o Intra-Aortic Balloon Pump o IABP e uno strumento di assistenza cardiaca temporanea

Dettagli

nuovo servizio #AnticoagulanteAmico

nuovo servizio #AnticoagulanteAmico Careggi Smart Hospital nuovo servizio #AnticoagulanteAmico Il primo progetto in Italia di controllo dell aderenza della terapia anticoagulante su dispositivi mobili, in una grande Azienda Ospedaliero-Universitaria.

Dettagli

FARMACOUTILIZZAZIONE E DETERMINANTI D USO DI NUOVI E VECCHI ANTICOAGULANTI ORALI IN REGIONE LOMBARDIA

FARMACOUTILIZZAZIONE E DETERMINANTI D USO DI NUOVI E VECCHI ANTICOAGULANTI ORALI IN REGIONE LOMBARDIA FARMACOUTILIZZAZIONE E DETERMINANTI D USO DI NUOVI E VECCHI ANTICOAGULANTI ORALI IN REGIONE LOMBARDIA XXIII seminario nazionale di farmacoepidemiologia LA VALUTAZIONE DELL USO E DELLA SICUREZZA DEI FARMACI:

Dettagli

CASO CLINICO EMBOLIA POLMONARE. Dr. Ermanno Angelini

CASO CLINICO EMBOLIA POLMONARE. Dr. Ermanno Angelini CASO CLINICO Dr. Ermanno Angelini ANAMNESI PZ. ANNI 78,SESSO FEMMINILE. FUMATRICE(20 SIGARETTE AL GIORNO). IPERTESA (ENALAPRIL 20mg/die). NO INTERVENTI CHIRURGICI. VITA SEDENTARIA PER MOLTE ORE DEL GIORNO.

Dettagli

ECOCARDIOGRAFIA CLINICA EVENTO N. 401 53445 ED. 1

ECOCARDIOGRAFIA CLINICA EVENTO N. 401 53445 ED. 1 ECOCARDIOGRAFIA CLINICA EVENTO N. 401 53445 ED. 1 1 Giornata Mercoledì 06 Marzo 2013 09,00-11,00 - Serie di Relazioni su Tema Preordinato Principi di fisica degli ultrasuoni ed anatomia ecocardiografica

Dettagli

TROMBOEMBOLIA POLMONARE

TROMBOEMBOLIA POLMONARE TROMBOEMBOLIA POLMONARE EMBOLIA POLMONARE Ostruzione acuta, ricorrente o cronica di uno o più vasi arteriosi polmonari, determinata dalla presenza di coaguli ematici provenienti da trombosi a sede periferica

Dettagli

Eventi maggiori cardiovascolari e cerebrovascolari (MACCE) entro 12 mesi da un ricovero per infarto acuto del miocardio.

Eventi maggiori cardiovascolari e cerebrovascolari (MACCE) entro 12 mesi da un ricovero per infarto acuto del miocardio. Eventi maggiori cardiovascolari e cerebrovascolari (MACCE) entro 12 mesi da un ricovero per infarto acuto del miocardio. - Definizione Per struttura di ricovero o area di residenza: proporzione di eventi

Dettagli

EMBOLIA POLMONARE (EP)

EMBOLIA POLMONARE (EP) MALATTIE DELL APP. CARDIOVASCOLARE Prof. Flavio CERASUOLO EMBOLIA POLMONARE (EP) DEFINIZIONE Migrazione ed intrappolamento, in un vaso del circolo arterioso polmonare, di una massa solida, liquida o gassosa

Dettagli

Caratteristiche dei pazienti ricoverati in Terapia Intensiva

Caratteristiche dei pazienti ricoverati in Terapia Intensiva Caratteristiche dei pazienti ricoverati in Terapia Intensiva Elementi per valutare l appropriatezza del ricovero in Terapia Intensiva 1. Gravità 2. Reversibilità 3. Condizioni premorbose 4. Consenso

Dettagli

D.Zanuttini, S.Terrazzino

D.Zanuttini, S.Terrazzino CATETERISMO CARDIACO DESTRO NELL IPERTENSIONE POLMONARE: A CHI, COME, QUANDO? D.Zanuttini, S.Terrazzino Azienda Ospedaliero-Universitaria S.Maria della Misericordia www.slidetube.it IPERTENSIONE POLMONARE

Dettagli

Farmacologia Cardiovascolare_4. Richiesta O 2

Farmacologia Cardiovascolare_4. Richiesta O 2 Farmacologia Cardiovascolare_4 Apporto di O 2 Flusso coronarico Calibro dei vasi c. Frequenza cardiaca (tempo di riempimento ) Pressione di perfusione Tensione parete ventricolo Richiesta O 2 Frequenza

Dettagli

11 a Conferenza Nazionale GIMBE SSN: uno per tutti, tutti per uno Bologna, 4 marzo 2016

11 a Conferenza Nazionale GIMBE SSN: uno per tutti, tutti per uno Bologna, 4 marzo 2016 11 a Conferenza Nazionale GIMBE SSN: uno per tutti, tutti per uno Bologna, 4 marzo 2016 MALATTIA TROMBOEMBOLICA: un audit multiprofessionale per identificare aree di inappropriatezza Laura Cadorin, Marcello

Dettagli

Come misurare? Casi clinici dal mondo reale

Come misurare? Casi clinici dal mondo reale Come misurare? Casi clinici dal mondo reale Cristina Legnani Laboratorio Specialistico di Coagulazione UO Angiologia e Malattie della Coagulazione Policlinico S. Orsola Malpighi, Bologna Anticoagulanti

Dettagli

Terapia delle Polmoniti nel paziente Fragile. Francesco Stea

Terapia delle Polmoniti nel paziente Fragile. Francesco Stea Terapia delle Polmoniti nel paziente Fragile Francesco Stea Malattia acuta con immagine radiologica di addensamento polmonare segmentario o multiplo, non preesistente, né riferibile ad altre cause note,

Dettagli

Guida per il medico prescrittore. LIXIANA (edoxaban)

Guida per il medico prescrittore. LIXIANA (edoxaban) Guida per il medico prescrittore LIXIANA (edoxaban) SINTESI QUESTA GUIDA È CONCEPITA SPECIFICAMENTE PER I MEDICI PRESCRITTORI IN RELAZIONE ALL USO DI LIXIANA (EDOXABAN) E CONTIENE INFORMAZIONI SUI SEGUENTI

Dettagli

I protocolli di prevenzione e trattamento delle TVP. Walter Ageno Dipartimento di Medicina Clinica Università degli Studi dell Insubria Varese

I protocolli di prevenzione e trattamento delle TVP. Walter Ageno Dipartimento di Medicina Clinica Università degli Studi dell Insubria Varese I protocolli di prevenzione e trattamento delle TVP Walter Ageno Dipartimento di Medicina Clinica Università degli Studi dell Insubria Varese Rischio di TVP in assenza di profilassi in diversi gruppi di

Dettagli

L attività meccanica atriale è inefficacie e viene a mancare il contributo atriale al riempimento ventricolare.

L attività meccanica atriale è inefficacie e viene a mancare il contributo atriale al riempimento ventricolare. Fibrillazione Atriale : Difficile identificazione delle Onde P in un tracciato con complessi ventricolari ad intervalli variabili. Intervallo RR variabile. Onda P sostituita da due o più ondulazioni (

Dettagli

Gestione clinica integrata dello scompenso cardiaco dalla fase acuta alla dimissione

Gestione clinica integrata dello scompenso cardiaco dalla fase acuta alla dimissione Gestione clinica integrata dello scompenso cardiaco dalla fase acuta alla dimissione Dr.ssa Valentina Valeriano Ospedale Sandro Pertini Pronto Soccorso e Medicina d Urgenza Direttore Dr. F.R. Pugliese

Dettagli

Quando eseguire l ecografia dell aorta? Perché durante un ecocardiogramma?

Quando eseguire l ecografia dell aorta? Perché durante un ecocardiogramma? Quando eseguire l ecografia dell aorta? Perché durante un ecocardiogramma? A. Sulla e R. Lumare Unità Operativa di Cardiologia UTC P.O. San Giovanni di Dio Crotone ncontri Pitagorici di Cardiologia 2012

Dettagli

La terapia compressiva nelle malattie venose

La terapia compressiva nelle malattie venose Controindicazioni a profilassi farmacologica od in associazione ad essa. Allettamento prolungato cronico Trombosi venosa profonda. Arto inferiore tumefatto rispetto al controlaterale La terapia compressiva

Dettagli

Embolia polmonare EMBOLIA POLMONARE 1. Embolia polmonare. Prof. Roberto Caronna

Embolia polmonare EMBOLIA POLMONARE 1. Embolia polmonare. Prof. Roberto Caronna Embolia polmonare Embolia polmonare Indica l ostruzione totale o parziale di un ramo dell arteria polmonare da parte diun trombo o piu trombiche di solito derivano: Prof Roberto Caronna 1- dalle vene profonde

Dettagli

Prevenzione secondaria: terapia farmacologica a lungo termine. Ictus Cerebrale: Linee Guida Italiane di Prevenzione e Trattamento

Prevenzione secondaria: terapia farmacologica a lungo termine. Ictus Cerebrale: Linee Guida Italiane di Prevenzione e Trattamento Prevenzione secondaria: terapia farmacologica a lungo termine Ictus Cerebrale: Linee Guida Italiane di Prevenzione e Trattamento Per migliorare l implementazione delle misure di prevenzione secondaria

Dettagli

IldocumentoGOLD completo(w ORKSHOPREPORTS)èconsultabilesulsitowww.goldcopd.it

IldocumentoGOLD completo(w ORKSHOPREPORTS)èconsultabilesulsitowww.goldcopd.it GUIDA RAPIDA PER LA GESTIONE AMBULATORIALE DELLA BPCO Basatasuprogettoglobaleperladiagnosi,gestionee prevenzionebpco (Aggiornamento2007) IldocumentoGOLD completo(w ORKSHOPREPORTS)èconsultabilesulsitowww.goldcopd.it

Dettagli

Popolazione in studio: Analisi descrittiva delle tre regioni

Popolazione in studio: Analisi descrittiva delle tre regioni Popolazione in studio: Analisi descrittiva delle tre regioni Silvia Cascini, Claudio Voci, Lisa Bauleo Roma, 13 giugno 2014 Fonti dei dati Costruzione dataset Definizione di caso Caratterizzazione paziente,

Dettagli

Ne derivano segni clinici e sintomi più o meno manifesti che possono portare a riduzione della qualità e della durata della vita

Ne derivano segni clinici e sintomi più o meno manifesti che possono portare a riduzione della qualità e della durata della vita INSUFFICIENZA CARDIACA Prof. Carlo Guglielmini INSUFFICIENZA CARDIACA Definizione Incapacità del sistema cardiovascolare a far circolare una quantità di sangue sufficiente a soddisfare le necessità metaboliche

Dettagli

INSUFFICIENZA CARDIACA. Prof. Carlo Guglielmini

INSUFFICIENZA CARDIACA. Prof. Carlo Guglielmini INSUFFICIENZA CARDIACA Prof. Carlo Guglielmini INSUFFICIENZA CARDIACA Definizione Incapacità del sistema cardiovascolare a far circolare una quantità di sangue sufficiente a soddisfare le necessità metaboliche

Dettagli

Integrazione plurispecialistica nel paziente con arteriopatia vascolare periferica

Integrazione plurispecialistica nel paziente con arteriopatia vascolare periferica Integrazione plurispecialistica nel paziente con arteriopatia vascolare periferica Volonghi M., Fontana D., Giarrusso S., Pattaro I. Key points: 1 inquadramento dei pazienti 2 gestione dell appropriata

Dettagli

TRAUMI DEL TORACE Strutture potenzialmente interessate

TRAUMI DEL TORACE Strutture potenzialmente interessate I TRAUMI DEL TORACE TRAUMI DEL TORACE Il 25% della mortalità da cause traumatiche è dovuta a traumi del torace Il 66% dei decessi per trauma toracico avviene dopo il ricovero in ospedale L 85% dei pazienti

Dettagli

Ictus: cause, sintomi e terapie Salute e Benessere Inviato da : Kristina Bella Pubblicato il : 3/8/2016 8:20:00

Ictus: cause, sintomi e terapie Salute e Benessere Inviato da : Kristina Bella Pubblicato il : 3/8/2016 8:20:00 Ictus: cause, sintomi e terapie Salute e Benessere Inviato da : Kristina Bella Pubblicato il : 3/8/2016 8:20:00 L ictus rappresenta la terza causa di morte nel mondo occidentale, dopo le malattie cardiovascolari

Dettagli

TVP ACUTA. per almeno 5 giorni

TVP ACUTA. per almeno 5 giorni TROMBOSI VENOSA PROFONDA: TERAPIA Piercarla SCHINCO SSCVD Mal. Trombotiche/Emorragiche Osp. Molinette Torino TVP ACUTA PRINCIPI di TERAPIA 1. La necessità di scoagulare il paziente con TVP è dimostrata

Dettagli

MASTER DI II LIVELLO Terapia Intensiva Neonatale e Pediatrica AA

MASTER DI II LIVELLO Terapia Intensiva Neonatale e Pediatrica AA MASTER DI II LIVELLO Terapia Intensiva Neonatale e Pediatrica AA 2011-2012 U.O.C. Nido-Pediatria Ospedale S. Anna e SS. Madonna della Neve Boscotrecase (NA) Giunge in Pronto Soccorso un neonato di 16 giorni

Dettagli

Morte Improvvisa: il rischio cardiovascolare nello sport

Morte Improvvisa: il rischio cardiovascolare nello sport Morte Improvvisa: il rischio cardiovascolare nello sport CHE COS E L A MORTE IMPROVVISA DA SPORT? Morte Improvvisa da Sport (M.I.S.) DEFINIZIONE Una morte improvvisa che avviene entro un ora dall inizio

Dettagli

Sabato 21 Febbraio 2015 TITOLO DEL CORSO: Novità nella gestione e nella terapia di alcune patologie croniche

Sabato 21 Febbraio 2015 TITOLO DEL CORSO: Novità nella gestione e nella terapia di alcune patologie croniche AGGIORNAMENTO OBBLIGATORIO MEDICI DI MEDICINA GENERALE Sabato 21 Febbraio 2015 TITOLO DEL CORSO: Novità nella gestione e nella terapia di alcune patologie croniche Responsabile del corso Dr. : Tesei Fiorenzo

Dettagli

Sincope inspiegata in Pronto Soccorso: stratificazione del rischio

Sincope inspiegata in Pronto Soccorso: stratificazione del rischio Sincope inspiegata in Pronto Soccorso: stratificazione del rischio S. Liverani, L. Martano, G. Vettore, F. Tosato Pronto Soccorso Azienda Ospedaliera di Padova Sincope: definizione Perdita di coscienza

Dettagli

EDEMA POLMONARE ACUTO

EDEMA POLMONARE ACUTO EDEMA POLMONARE ACUTO L edema polmonare acuto è un importante emergenza medica caratterizzata dall infiltrazione di liquidi nel parenchima polmonare. Prof R. Calabrò Cattedra di Cardiologia Seconda Universita

Dettagli

La profilassi antitrombotica nel trattamento del paziente varicoso

La profilassi antitrombotica nel trattamento del paziente varicoso Azienda Ospedaliera Fatebenefratelli U.D.S. di Chirurgia Vascolare Responsabile: F Prestipino La profilassi antitrombotica nel trattamento del paziente varicoso A Pinto, Auditorium Angelicum 19 maggio

Dettagli

CORSO REGIONALE-118 EDEMA POLMONARE E SHOCK CARDIOGENO Dr. Ermanno Angelini U.O.Cardiologia Ospedale A. Perrino, BRINDISI. EDEMA POLMONARE DEFINIZIONE EPA CARDIOGENO E TRASUDAZIONE DI FLUIDO POVERO DI

Dettagli

Aspetti organizzativi, attrezzature, monitoraggio e indicatori

Aspetti organizzativi, attrezzature, monitoraggio e indicatori Aspetti organizzativi, attrezzature, monitoraggio e indicatori Aspetti organizzativi I posti letto dell OBI devono essere integrati logisticamente al Pronto Soccorso e/o alla Medicina d Urgenza. Deve essere

Dettagli

Sincope cardiaca: diagnosi e terapia. Maurizio Lunati MD. SC Elettrofisiologia Dipartimento Cardiologico A. De Gasperis AO Niguarda Cà Granda Milano

Sincope cardiaca: diagnosi e terapia. Maurizio Lunati MD. SC Elettrofisiologia Dipartimento Cardiologico A. De Gasperis AO Niguarda Cà Granda Milano Sincope cardiaca: diagnosi e terapia Maurizio Lunati MD SC Elettrofisiologia Dipartimento Cardiologico A. De Gasperis AO Niguarda Cà Granda Milano Definizione La sincope cardiaca è una perdita transitoria

Dettagli

R. Tasinato, M. Dei Negri, S. Pillirone, E. Biral, E. Tiso, F. Meggiolaro, P. Da Pian

R. Tasinato, M. Dei Negri, S. Pillirone, E. Biral, E. Tiso, F. Meggiolaro, P. Da Pian R. Tasinato, M. Dei Negri, S. Pillirone, E. Biral, E. Tiso, F. Meggiolaro, P. Da Pian Unita Operativa Complessa di Chirurgia Generale A.s.l.13 Presidio Ospedaliero di Mirano (Venezia) Direttore: Dott.

Dettagli

La BPCO e le comorbilità. Federico Sciarra

La BPCO e le comorbilità. Federico Sciarra La BPCO e le comorbilità Federico Sciarra La BPCO, essendo una malattia cronica con caratteristiche di infiammazione sistemica, facilmente coesiste con altre patologie sia acute che croniche, che influenzano

Dettagli

Prof.M.Scafuro. Scaricato da 1

Prof.M.Scafuro. Scaricato da  1 Prof.M.Scafuro Embolia polmonare DEFINIZIONE EPIDEMIOLOGIA FATTORI DI RISCHIO CLASSIFICAZIONE EZIOLOGIA FISIOPATOLOGIA DIAGNOSI TERAPIA Scaricato da www.sunhope.it 1 Ostruzione acuta, ricorrente o cronica

Dettagli

Un caso di endocardite

Un caso di endocardite Un caso di endocardite G. Paternoster, N. Stigliano Reparto di Terapia Intensiva Cardiochirurgica, Casa di cura Villa Verde, Taranto Anamnesi patologica remota Paziente di sesso femminile, 82 anni, anamnesi

Dettagli

SITUAZIONI CLINICHE PARTICOLARI, COME VENIRNE A CAPO: SINCOPE NEI PAZIENTI CON PATOLOGIE GRAVI INTERNISTICHE. Giorgio Costantino

SITUAZIONI CLINICHE PARTICOLARI, COME VENIRNE A CAPO: SINCOPE NEI PAZIENTI CON PATOLOGIE GRAVI INTERNISTICHE. Giorgio Costantino SITUAZIONI CLINICHE PARTICOLARI, COME VENIRNE A CAPO: SINCOPE NEI PAZIENTI CON PATOLOGIE GRAVI INTERNISTICHE Giorgio Costantino Introduzione Patologie internistiche gravi contribuiscono a meno del 5% delle

Dettagli

Introduzione. supportare al meglio il chirurgo in alcuni suoi comportamenti. confermare o correggere determinate strategie

Introduzione. supportare al meglio il chirurgo in alcuni suoi comportamenti. confermare o correggere determinate strategie Introduzione I nuovi sviluppi delle tecniche diagnostiche e chirurgiche consentono di eseguire interventi sempre più delicati. D altra parte si è sempre meno disposti ad accettare gli effetti collaterali

Dettagli

Fibrillazione atriale e TEV: edoxaban prescrivibile in Italia

Fibrillazione atriale e TEV: edoxaban prescrivibile in Italia Fibrillazione atriale e TEV: edoxaban prescrivibile in Italia L anticoagulante orale in monosomministrazione giornaliera edoxaban (Lixiana ) di Daiichi Sankyo prescrivibile in Italia in fascia rimborsabile.

Dettagli

18 febbraio 2012 Insieme a Villa Truffini per prevenire e curare Cardiologie Aperte Tradate. TRATTAMENTO ANTICOAGULANTE ORALE CURIOSITA e CONSIGLI

18 febbraio 2012 Insieme a Villa Truffini per prevenire e curare Cardiologie Aperte Tradate. TRATTAMENTO ANTICOAGULANTE ORALE CURIOSITA e CONSIGLI 18 febbraio 2012 Insieme a Villa Truffini per prevenire e curare Cardiologie Aperte Tradate TRATTAMENTO ANTICOAGULANTE ORALE CURIOSITA e CONSIGLI A cura di CRISTINA GUALTIEROTTI Centro TAO Unità Operativa

Dettagli

Comorbosità CIRS (Cumulative illness Rating Scale) IDS (Index of Disease Severity) CCI (Charlson Comorbidity index)

Comorbosità CIRS (Cumulative illness Rating Scale) IDS (Index of Disease Severity) CCI (Charlson Comorbidity index) Comorbosità CIRS (Cumulative illness Rating Scale) IDS (Index of Disease Severity) CCI (Charlson Comorbidity index) Epidemiologia della multimorbosità nell anziano Riguarda 1/4 della popolazione generale

Dettagli

Intercettare il paziente con bisogni palliativi. Dr. Marco Barchetti

Intercettare il paziente con bisogni palliativi. Dr. Marco Barchetti Intercettare il paziente con bisogni palliativi Dr. Marco Barchetti Considerazioni Nella pratica clinica quotidiana si rende sempre più necessaria l identificazione di criteri clinici che conducano a considerare

Dettagli

Katia Ferrari Alessio Montereggi Corrado Pini

Katia Ferrari Alessio Montereggi Corrado Pini Katia Ferrari Alessio Montereggi Corrado Pini Il paziente con BPCO nella sua complessità Le problematiche nella gestione affrontate dal medico di medicina generale Corrado Pini Possibili cause di sottodiagnosi

Dettagli

Seconda Parte Specifica di scuola - Malattie dell'apparato cardiovascolare - 29/07/2015

Seconda Parte Specifica di scuola - Malattie dell'apparato cardiovascolare - 29/07/2015 Domande relative alla specializzazione in: Malattie dell'apparato cardiovascolare Domanda #1 (codice domanda: n.371) : Nella fibrillazione atriale: A: gli atrii vengono eccitati in maniera caotica, disorganizzata,

Dettagli

Riabilitazione dopo sindrome coronarica acuta

Riabilitazione dopo sindrome coronarica acuta Riabilitazione dopo sindrome coronarica acuta INTRODUZIONE Le malattie cardiovascolari sono la causa principale di morte e disabilità in tutti i paesi del mondo occidentale,inclusa l Italial Le malattie

Dettagli

Fattori di rischio comuni a uomini e donne

Fattori di rischio comuni a uomini e donne Uomini e donne: affari di cuore Varese, 3 Dicembre 2014 Fattori di rischio comuni a uomini e donne Andrea M. Maresca Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Università degli Studi dell Insubria

Dettagli

LO SHOCK ANAFILATTICO

LO SHOCK ANAFILATTICO LO SHOCK ANAFILATTICO LO SHOCK - DEFINIZIONE Si definisce come una grave e diffusa alterazione della perfusione tessutale, che determina danno e morte cellulare GLI SHOCK - CLASSIFICAZIONE 1. IPOVOLEMICO

Dettagli

Prevenzione delle Malattie Coronariche. Introduzione Valutazione del rischio per la selezione dei pazienti da sottoporre a trattamento clinico

Prevenzione delle Malattie Coronariche. Introduzione Valutazione del rischio per la selezione dei pazienti da sottoporre a trattamento clinico Indice Introduzione Valutazione del rischio per la selezione dei pazienti da sottoporre a trattamento clinico XIII Tabella 1 Che cosa caratterizza un paziente ad alto rischio? 1 Tabella 2 Diabete mellito

Dettagli

Terapia del tromboembolismo venoso: il ruolo di dabigatran

Terapia del tromboembolismo venoso: il ruolo di dabigatran APPROFONDIMENTI, 17 luglio 2015 Terapia del tromboembolismo venoso: il ruolo di dabigatran A cura di Raffaella Benedetti e Davide Imberti SOMMARIO Il trattamento del tromboembolismo venoso (TEV) sino a

Dettagli

Allegato 1 PP.DS.07 RACCOMANDAZIONI PER LA PROFILASSI DEL TEV IN 2 22/11/2011 AUTORIZZAZIONI REDATTO VERIFICATO APPROVATO

Allegato 1 PP.DS.07 RACCOMANDAZIONI PER LA PROFILASSI DEL TEV IN 2 22/11/2011 AUTORIZZAZIONI REDATTO VERIFICATO APPROVATO Pag. 1/8 RACCOMANDAZIONI PER LA PROFILASSI DEL TEV IN REV. DATA AUTORIZZAZIONI REDATTO VERIFICATO APPROVATO 2 22/11/2011 Gruppo di lavoro sulla Coagulazione Referente Sistema Qualità Direttore Pag. 2/8

Dettagli

TAVOLA ROTONDA: NOACS e le nuove evidenze scientifiche Anticoagulazione nella fase acuta della Trombosi venosa profonda

TAVOLA ROTONDA: NOACS e le nuove evidenze scientifiche Anticoagulazione nella fase acuta della Trombosi venosa profonda TAVOLA ROTONDA: NOACS e le nuove evidenze scientifiche Anticoagulazione nella fase acuta della Trombosi venosa profonda Dr. Gisella Sciortino U.O.C. di Cardiologia A.S.P. PA- Ospedale di Partinico TROMBOEMBOLISMO

Dettagli

SINDROME DA ANTICORPI ANTI-FOSFOLIPIDI

SINDROME DA ANTICORPI ANTI-FOSFOLIPIDI SINDROME DA ANTICORPI ANTI-FOSFOLIPIDI Malattia caratterizzata da trombosi arteriose e/o venose ricorrenti, aborti ripetuti, trombocitopenia,, in associazione a titoli medio-alti di anticorpi anti-fosfolipidi

Dettagli

AZIENDA PER I SERVIZI SANITARI N 1 TRIESTINA CENTRO CARDIOVASCOLARE. Direttore: dott. Andrea Di Lenarda

AZIENDA PER I SERVIZI SANITARI N 1 TRIESTINA CENTRO CARDIOVASCOLARE. Direttore: dott. Andrea Di Lenarda AZIENDA PER I SERVIZI SANITARI N 1 TRIESTINA CENTRO CARDIOVASCOLARE Direttore: dott. Andrea Di Lenarda Responsabile infermieristico: Donatella Radini OPUSCOLO INFORMATIVO PAZIENTI Nuovi farmaci anticoagulanti

Dettagli

Sindrome Apnee Ostruttive nel Sonno (OSAS): quale prevenzione possibile. workshop. 23 febbraio 2016

Sindrome Apnee Ostruttive nel Sonno (OSAS): quale prevenzione possibile. workshop. 23 febbraio 2016 febbraio 20 Sindrome Apnee Ostruttive nel Sonno (OSAS): quale prevenzione possibile Auditorium Biagio D Alba Ministero della Salute Viale Giorgio Ribotta, 5 - Roma INTRODUZIONE La Sindrome dell Apnea Ostruttiva

Dettagli

PANCREATITE ACUTA, TROMBOSI VENOSA PROFONDA EMBOLIA POLMONARE,

PANCREATITE ACUTA, TROMBOSI VENOSA PROFONDA EMBOLIA POLMONARE, Medicina d urgenza Prof. G. Vendemiale PANCREATITE ACUTA, TROMBOSI VENOSA PROFONDA EMBOLIA POLMONARE, Dott. G. Serviddio Medicina Interna Universitaria Secrezione pancreatica Il pancreas esocrino produce

Dettagli

scaricato da

scaricato da 1 MALATTIA REUMATICA Febbre Reumatica o Malattia di Bouillard Malattia Febbrile Cuore ed articolazioni Streptococco beta-emolitico (gruppo A) CARDIOPATIE VALVOLARI ACQUISITE: Malattia Reumatica MALATTIA

Dettagli

PROTOCOLLO ASSISITENZIALE PER SEPSI SEPSI GRAVE

PROTOCOLLO ASSISITENZIALE PER SEPSI SEPSI GRAVE STRUTTURA COMPLESSA MEDICINA E CHIRURGIA DI ACCETTAZIONE E URGENZA PROTOCOLLO ASSISITENZIALE PER SINDROME INFLUENZALE SEPSI SEPSI GRAVE SURVIVING SEPSIS CAMPAIGN 2008 Direttore Dott. Vito Procacci PERCORSO

Dettagli

La TVP nell'anziano ospedalizzato: fattori di rischio e complicanze

La TVP nell'anziano ospedalizzato: fattori di rischio e complicanze Simposio: I NUOVI ANTICOAGULANTI ORALI La TVP nell'anziano ospedalizzato: fattori di rischio e complicanze Dr. Francesco Cacciatore Cardiologia Riabilitativa Laboratorio della valutazione della Complessità

Dettagli

Ipertensione polmonare e cateterismo cardiaco

Ipertensione polmonare e cateterismo cardiaco Ipertensione polmonare e cateterismo cardiaco Dr Federico Conrotto Azienda Ospedaliero Universitaria S.G. Battista, Molinette di Torino Ipertensione polmonare L ipertensione polmonare è una patologia evolutiva

Dettagli

Lo Shock CHE COSA È? Lo Shock QUANDO INSORGE? Lo Shock. Definizione. Lo Shock. Classificazione

Lo Shock CHE COSA È? Lo Shock QUANDO INSORGE? Lo Shock. Definizione. Lo Shock. Classificazione 1 CHE COSA È? evento patologico acuto che causa una compromissione di organi vitali attraverso una riduzione della perfusione periferica 2 QUANDO INSORGE? in corso di processi patologici acuti (gravi traumi,

Dettagli

Nella trattazione dei singoli quadri clinici non sono stati riportati i dosaggi dei farmaci, che sono invece stati riassunti nella tabella finale.

Nella trattazione dei singoli quadri clinici non sono stati riportati i dosaggi dei farmaci, che sono invece stati riassunti nella tabella finale. IL PAZIENTE CARDIOPATICO: STABILIZZAZIONE E TRATTAMENTO P. Rosi, F. Marian SUEM Treviso Emergenza Ospedale S.Maria dei Battuti - Azienda ULSS 9 Treviso Introduzione: Se da un lato molti dei pazienti cardiopatici

Dettagli

Approccio al paziente con trauma toracico Trauma toracico Si associa spesso a danno diretto funzione respiratoria funzione cardio-vascolare Si associa

Approccio al paziente con trauma toracico Trauma toracico Si associa spesso a danno diretto funzione respiratoria funzione cardio-vascolare Si associa APPROCCIO AL PAZIENTE CON TRAUMA TORACICO SUL TERRITORIO G. Lotti - M. Marcheschi emergenza territoriale asl 3 Pistoia 1 Approccio al paziente con trauma toracico Trauma toracico Si associa spesso a danno

Dettagli

forse i ringraziamenti continueranno

forse i ringraziamenti continueranno forse i ringraziamenti continueranno A.I.P.A. San Paolo Milano Sud Onlus 05 aprile 2014 I nuovi farmaci anticoagulanti orali Maddalena Loredana Zighetti, DMTE A.O. San Paolo, Polo Universitario, Milano

Dettagli

Sabato 21 Febbraio 2015 TITOLO DEL CORSO: Novità nella gestione e nella terapia di alcune patologie croniche

Sabato 21 Febbraio 2015 TITOLO DEL CORSO: Novità nella gestione e nella terapia di alcune patologie croniche AGGIORNAMENTO OBBLIGATORIO MEDICI DI MEDICINA GENERALE Sabato 21 Febbraio 2015 TITOLO DEL CORSO: Novità nella gestione e nella terapia di alcune patologie croniche Responsabile del corso Dr. : Tesei Fiorenzo

Dettagli