Direttori. Comitato scientifico. Alberto Felice DE TONI Università degli Studi di Udine. Università degli Studi di Messina

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1 MULTIVERSITÀ COLLANA DEL CENTRO STUDI DI FILOSOFIA DELLA COMPLESSITÀ EDGAR MORIN 1

2 Direttori Giuseppe GEMBILLO Università degli Studi di Messina Annamaria ANSELMO Università degli Studi di Messina Comitato scientifico Mauro CERUTI Libera Università di Lingue e comunicazione IULM, Milano Marcello D AGOSTINO Università degli Studi di Milano Luisa DAMIANO Università degli Studi di Messina Alberto Felice DE TONI Università degli Studi di Udine Giuseppe GIORDANO Università degli Studi di Messina Humberto MATURANA Escuela Matríztica de Santiago Alfonso MONTUORI California Institute of Integral Studies Edgar MORIN École des Hautes Études en Sciences Sociales Corrado SINIGAGLIA Università degli Studi di Milano

3 MULTIVERSITÀ COLLANA DEL CENTRO STUDI DI FILOSOFIA DELLA COMPLESSITÀ EDGAR MORIN Vivere consapevolmente la complessità, di cui siamo parte integrata e integrante, è il compito per eccellenza dei nostri tempi Giuseppe GEMBILLO, Annamaria ANSELMO Questa Collana del Centro Studi di Filosofia della Complessità Edgar Morin (fondato nel 2002 da docenti operanti, a vario titolo, nell Università di Messina) nasce per promuovere studi e ricerche sulla prospettiva della Complessità nelle sue varie espressioni e nelle sue molteplici forme. Si caratterizza dunque come interdisciplinare e si propone di favorire la collaborazione e l integrazione tra i Saperi mediante la pubblicazione di classici della Complessità e di monografie specifiche prodotte soprattutto da giovani studiosi e ricercatori che intendano contribuire a un rinnovamento concreto della cultura italiana e internazionale. Le pubblicazioni di questa Collana sono preventivamente sottoposte alla procedura di valutazione nella forma di blind peer review.

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5 Giuseppe Gembillo Giuseppe Giordano Ilya Prigogine La rivoluzione della complessità

6 Aracne editrice Copyright MMXVI Gioacchino Onorati editore S.r.l. unipersonale via Sotto le mura, Canterano (RM) (06) ISBN I diritti di traduzione, di memorizzazione elettronica, di riproduzione e di adattamento anche parziale, con qualsiasi mezzo, sono riservati per tutti i Paesi. Non sono assolutamente consentite le fotocopie senza il permesso scritto dell Editore. I edizione: ottobre 2016

7 All amicizia e alla passione per la filosofia

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9 Indice 11 Nota bibliografica 13 Introduzione 17 Capitolo I L apologia della storia 1.1. Premessa, Analisi della scienza classica, La conferma da parte di Kant, Il punto di svolta della termodinamica, La rivalutazione dei filosofi del tempo e della storia, La nuova situazione della scienza contemporanea, Capitolo II La storicità della natura 2.1. Le leggi eterne della scienza classica, Fourier e il Secondo principio della Termodinamica, Il Tempo come struttura del fenomeni, Lo Spazio come ambiente interattivo, L indecidibilità della causa, Le strutture dissipative come superamento dell entropia, Il riconoscimento della complessità delle strutture, Dall Essere al Divenire, Dal determinismo all indeterminismo, La Natura come Storia, Dall alleanza alla simbiosi, Capitolo III Scienza e complessità 3.1. Introduzione, Verso la scienza della complessità, Prigogine e la scienza del tempo, La necessità di una ricostruzione storica, Il riconoscimento della complessità, Le strutture dissipative, La riscoperta della freccia del tempo, La nuova alleanza, Capitolo IV Dalla fine delle certezze alla nuova alleanza 4.1. Introduzione, La critica alla scienza classica, La svolta della termodinamica e la freccia del tempo, La nuova alleanza tra uomo e natura,

10 10 Indice 135 Capitolo V Considerazioni filosofiche di uno scienziato 5.1. Introduzione, Diverse (e precedenti) alleanze o modi diversi di relazioni con la natura: l antica alleanza, La scienza dell età moderna, La nuova alleanza, La rivoluzione della termodinamica, Capitolo VI Filosofia e chimica da Lavoisier a Prigogine 175 Bibliografia 187 Indice dei nomi

11 Nota bibliografica I saggi che compongono i capitoli di questo libro sono di Giuseppe Gembillo e di Giuseppe Giordano. Essi hanno avuto una genesi e un luogo di precedente pubblicazione che viene qui di seguito precisato: a) L apologia della storia di Ilya Prigogine (di Giuseppe Gembillo) è apparso per la prima volta in Atti dell Accademia Peloritana dei Pericolanti, Grafo Editor, Messina b) Prigogine e la storicità della natura (sempre di Giuseppe Gembillo) è la versione ampliata di un saggio intitolato Prigogine e la storicizzazione della natura, apparso per la prima volta in G. Gembillo, G. Giordano, F. Stramandino, Ilya Prigogine scienziato e filosofo, Armando Siciliano, Messina c) Scienza e complessità: Prigogine (di Giuseppe Giordano) è il testo inedito della relazione al Convegno Internazionale: Complessità strategia della conoscenza tenutosi presso l Università Kore di Enna, nei giorni 26 e 27 Marzo d) Ilya Prigogine e una nuova scienza: dalla fine delle certezze alla nuova alleanza (ancora di Giuseppe Giordano) è già apparso in «Il Maurolico. Giornale di storia, scienze, lettere e arti», anno III, e) Prigogine e la Nuova Alleanza. Considerazioni filosofiche di uno scienziato (sempre di Giuseppe Giordano) propone il testo presentato in occasione del Convegno di Studi Politica, religione e filosofia tra storicismo e complessità, tenutosi a Messina, nell Aula Magna dell Università, nei giorni 9 11 ottobre L intervento è stato pubblicato in «Complessità», 1 2, 2015, Sicania, Messina f ) Filosofia e chimica da Lavoisier a Prigogine (di Giuseppe Giordano) è già apparso in «Complessità», 1 2, 2009, Sicania, Messina

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13 Introduzione Ci sono ottime ragioni per dedicare un libro a Ilya Prigogine. La prima, di carattere occasionale, è costituita dall avvicinarsi del centenario della nascita dello scienziato belga di origine russa. La seconda ai nostri occhi ben più rilevante concerne il ruolo di Prigogine in ambito scientifico e in ambito filosofico. Se è apparentemente ovvio che un premio Nobel, come il nostro autore (che ha ottenuto il premio per la chimica nel 1977) sia un grande della scienza, questa grandezza va mostrata nella sua radicale eversività rispetto alle visioni classiche della scienza. Prigogine, indagando i processi termodinamici che avvengono lontano dall equilibrio termico, ha mostrato che può esistere una scienza della concreta realtà senza dovere ridurre quest ultima all interno di uno schema astratto e semplificatorio. Ha fatto questo, restituendo alla natura la storicità, la temporalità orientata irreversibilmente dal passato verso il futuro, che la scienza di Galilei e Newton aveva cancellato, facendo del mondo descritto dalla fisica matematica un mondo estraneo all uomo. Ma Prigogine è importante anche per la filosofia. Nel Novecento, ci siamo trovati di fronte a una serie di rivoluzioni in campo scientifico che hanno frantumato le visioni del mondo precedenti. Gli scienziati rivoluzionari sono stati consapevoli di ciò e hanno riflettuto, filosoficamente, sul mondo dal punto di vista della loro scienza e delle conseguenze delle loro scoperte. Nella storia della filosofia troppo spesso non vi è traccia di ciò. Il problema della storia della filosofia è anche il problema del suo oggetto. Si può rispondere a questo problema interrogandosi su che cosa sia la filosofia oppure andando alla ricerca dei luoghi della filosofia stessa. Una grande tradizione italiana, che fa capo a Benedetto Croce, ha sostenuto che non vi sono luoghi deputati della filosofia, ma che essa si presenta ogniqualvolta si rifletta sull umano, sulla vita. La filosofia, dunque, non si trova soltanto nelle accademie o nei libri dei filosofi patentati. Questa premessa per indicare come un luogo di filosofia e non di una filosofia spontanea, inconscia (come voleva Louis Althusser) sia la scienza contemporanea. Facendo un passo indietro, è asso- 13

14 14 Introduzione dato, se non evidente, che la tradizione gnoseologica e di indagine occidentale nasca con la filosofia, che è però (Edmund Husserl lo espone con la massima chiarezza) un modo di rivolgersi al mondo identico all atteggiamento scientifico. Del resto, nella storia del pensiero filosofico non è davvero possibile distinguere in maniera radicale i filosofi dagli scienziati; e questo dal mondo antico alla modernità. È stata la cosiddetta scissione tra le due culture, generata dalla Rivoluzione scientifica del Seicento e dalla sua filosofia, da Galilei e Cartesio fino a Kant, a separare le strade di filosofia e scienze. Ma i confini sono molto più laschi di quanto non si possa pensare. Questo appare evidente nel Novecento, dove la scienza non è stata considerata luogo di filosofia e quindi gli scienziati oggetto della sua storia, ma sembrerebbe avere suscitato soltanto interessi in prospettiva epistemologica e metodologica. Va invece sottolineato come la scienza del Novecento, dalla fisica alla chimica alla biologia e a tutte le derive che l accettazione della complessità del reale ha dischiuso, costituisca a tutti gli effetti un luogo della filosofia, che va rubricato nella storia della filosofia. Evidentemente, non pensiamo ai risultati puramente tecnici, ma alle conseguenze di questi risultati che hanno fatto sì che scienziati come Einstein, Planck, Bohr, Heisenberg, Uexküll, Lorenz, Bertalanffy, Wiener, Lovelock, Maturana, Mandelbrot (e se ne potrebbero aggiungere altri) proponessero, accanto alle loro memorie scientifiche rivoluzionarie, scritti di riflessione sulle nuove immagini e visioni del mondo che scaturivano dalle loro idee scientifiche. Ilya Prigogine ha un ruolo centrale in questa nuova storia della filosofia, perché come speriamo possa emergere dalle pagine seguenti la sua proposta si connota come una vera e propria nuova filosofia non soltanto della scienza, ma una vera e propria filosofia della natura se non, addirittura, una filosofia senza bisogno di alcun aggettivo. Si tratta di un pensiero che nasce dai risultati rivoluzionari in campo scientifico e, ridisegnando un nuovo rapporto dell uomo con la natura, un nuovo ruolo per la scienza, una nuova relazione tra i saperi, ci consegna una proposta filosofica rivoluzionaria, alternativa al modo di porsi o in posizione di sottomissione o in alternativa radicale nei confronti della scienza, tipico di tante filosofie novecentesche, incapaci di uscire dagli schemi tradizionali della modernità, invischiati nella contrapposizione di due culture distinte e incomunicanti. Prigogine ci consegna e lo scopo del libro è metterlo in evidenza una filosofia per il terzo millennio, la proposta cioè di

15 Introduzione 15 una filosofia scientifica della complessità, che mostri la possibilità di un sapere, di un approccio conoscitivo al mondo, sfaccettato e complesso, ma sistemico, distinto nelle sue forme, ma unitario nel suo orizzonte di senso. C è, infine, una terza e ultima ragione che ci ha spinto a dedicare un libro a Prigogine. Si tratta del fatto che a questo grande del Novecento gli autori del volume, hanno dedicato, già dal 1993, corsi di lezioni, seminari, convegni e hanno promosso tesi di dottorato e di laurea, pubblicando, e incoraggiando altri giovani studiosi messinesi a pubblicare, numerosi saggi scientifici e diversi libri. Era giusto, allora, offrire una testimonianza di interesse, di studio, di consonanza e di comprensione di pensiero nei confronti di Prigogine, maestro ideale insieme a Vico, Hegel, Croce, Bohr, Heisenberg, Maturana, Lovelock, Mandelbrot, Morin per molti di noi. I saggi che proponiamo all interno del volume sono stati pensati lungo un ampio arco di tempo. Ci è sembrato opportuno tranne in un caso, il secondo capitolo lasciarli esattamente così come essi erano nati, anche in ossequio a quello storicismo che oltre a permeare la scienza e la filosofia di Prigogine, è struttura portante della formazione dei due autori. In questa prospettiva, il primo ringraziamento non può andare che al nostro comune Maestro, Girolamo Cotroneo, che alla fucina del suo rinnovato storicismo di impronta crociana ci ha liberamente abituato a orientare i nostri studi a campi per noi interessanti anche se apparentemente lontani dalla tradizione filosofica italiana. Ma non si possono dimenticare i molti colleghi e allievi con i quali il confronto quotidiano è sempre produttivo di nuova linfa di pensiero e di stimoli a percorrere nuove vie del conoscere. Il ringraziamento non può che essere profondo nei confronti di tutti loro, soprattutto quelli che condividono l esperienza del Centro Studi di Filosofia della Complessità Edgar Morin e l impresa della rivista «Complessità», ormai giunta al decennio di vita. Ultimo ringraziamento alle nostre famiglie: anche se potrebbe non sembrare, siamo perfettamente consci che ogni momento di studio e lavoro può essere visto come una sottrazione di tempo a loro; ma la loro presenza è fondamentale proprio per quello studio e quel lavoro. Grazie ancora una volta, quindi, a Silvana, Fabio, Guido, Katia, Giulia, Barbara, Marco e Stella Lu. La dedica di questo lavoro è all amicizia e alla passione della filosofia, tratto peculiare del legame fra i due autori. Ci siamo conosciuti nel 1979, quando uno era un giovane assegnista presso la cattedra di

16 16 Introduzione Storia della Filosofia della Facoltà di Lettere e Filosofia dell Università degli Studi di Messina, e l altro iniziava, giovanissimo studente, il suo percorso di studi in ambito filosofico. Da allora sono trascorsi trentasette anni di amicizia e discussioni in un percorso comune di continuo affinamento di pensiero, cementati dalla passione, appunto, per la Filosofia in tutte le sue forme, le sue interazioni e i suoi luoghi, anche in quelli non convenzionali con cui e in cui essa si presenta. Messina, maggio 2016