Lanciatori LANCIATORI. Di Marco Giancola

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Lanciatori LANCIATORI. Di Marco Giancola"

Transcript

1 LANCIATORI Di Il prio passo da arontare per deinire una strategia di iissione in orbita di un veicolo spaziale è la scelta del lanciatore. Un lanciatore (detto anche vettore) è coposto da una struttura aerodinaica (paragonabile alla usoliera di un aereo), un sistea di propulsione (endoreattore), un sistea di guida ed il carico di struentazione, o altro, che prende il noe di carico pagante (payload) o carico utile. Tutti i oderni razzi sono costruiti in odo che la loro struttura sia integrata con i serbatoi dei propellenti: lo stesso cilindro d acciaio, o d alluinio, che contiene i propellenti è anche la struttura eccanica attraverso la quale i otori del razzo trasettono la spinta ed il carico è collocato sulla cia del lanciatore (detta ogiva), sotto il cono terinale. La scelta del lanciatore risulta condizionata da nuerosi attori, alcuni di tipo econoico-politico, altri di natura tecnico-progettuale, riguardanti cioè assa, volue e diensionaento. Poiché le esigenze sono spesso contrastanti, è necessario attuare una scelta di coproesso che riesca a soddisare il aggior nuero possibile dei vincoli iposti. Dicesi rapporto di assa il rapporto tra la assa del razzo in condizioni di lancio (propellenti e carico pagante inclusi) e la assa del razzo a vuoto. Il vettore ideale dovrebbe avere un rapporto di assa ininito: assolutaente tutto dovrebbe essere consuato nei otori e, da ultii, persino i otori stessi; soltanto il carico dovrebbe restare. Poiché il razzo ideale è ovviaente irrealizzabile, i progettisti si sorzano di ottenere i rapporti di assa più elevati possibili; attualente il liite è ra 2/1 e 25/1. La tecnica di realizzare un lanciatore separandolo in due, tre o quattro segenti distinti, detti stadi, è un odo per auentare il rapporto di assa. Quando uno stadio ha utilizzato tutto il suo propellente, viene sganciato dal resto del vettore e lo stadio successivo viene attivato; dopo ogni separazione, la assa del razzo diinuisce e la sua velocità auenta. Inoltre, ciascuno di essi ha un copito ben preciso: ci può essere uno stadio destinato al trasporto del carico utile, uno che gestisce i traserienti orbitali, un altro ancora che gestisce la traiettoria al di uori dell'orbita terrestre, eccetera. In certi casi, tuttavia, non è possibile usare diversi stadi; ad esepio, a causa di una rapa di lancio troppo piccola o agari della ora del veicolo che non lo consente (coe lo Space Shuttle della NASA). In questi casi, si utilizzano i booster (detti anche razzi ausiliari), che sono piccoli razzi posizionati ai lati del vettore i quali, una volta esaurito il propellente, si staccano coe se ossero stadi. 1

2 Un lanciatore si uove in accordo con il principio di azione e reazione: il suo oto è la reazione alla uoriuscita dei gas di scarico eessi dal propulsore. Vi sono tre indici principali che caratterizzano la qualità del sistea di propulsione di un vettore: la spinta, l ipulso speciico e l ipulso totale. La spinta è la orza che spinge il razzo coe reazione all espulsione dei gas dal propulsore. Essa è uguale al prodotto della assa di propellente cobusto nell unità di tepo per la velocità v (rispetto al razzo) con la quale i gas sono eessi: d( t) T = v dt essendo (t) la assa del propellente cobusto all istante t. Ovviaente, tale orza deve essere aggiore del peso totale del razzo per realizzare il distacco dal suolo. L ipulso speciico caratterizza la potenza e l eicienza del propulsore ed è pari al rapporto tra la velocità v e l accelerazione di gravità (di conseguenza, ha le diensioni di un tepo): I sp = v g T = g ɺ t I oderni otori a propellente liquido presentano un ipulso speciico di circa 5 s; entre i otori a propellente solido sono caratterizzati da un ipulso speciico di circa 3 s. L ipulso totale, che caratterizza il lanciatore nella sua globalità, è il prodotto della spinta per la durata t dell accensione del propulsore: I tot = T t Poiché il tepo d accensione dipende dalla quantità di propellente disponibile nei serbatoi, l ipulso totale ornisce un criterio di classiicazione dei lanciatori nella loro globalità. Consideriao il oto di un razzo onostadio nel vuoto ed in assenza di gravità. Siano e V rispettivaente la assa e la velocità del razzo all istante t, sia inoltre d la sua perdita di assa dovuta all eissione del gas di scarico, nel tepo dt, con velocità v rispetto ad esso (d < ). Sia dv l increento di velocità corrispondente alla variazione di assa d. Siccoe, per ipotesi, il razzo non è sottoposto ad alcuna sollecitazione esterna, per il terzo principio della dinaica, la sua quantità di oto totale si conserva. Pertanto, possiao scrivere: Trascurando il terine ddv, si ha: dv ( ) ( + d)( V + dv) ( V v) d= V d t t = vd dv = v dv = v t t d V V = v ln 2

3 dove t è l istante iniziale, nel quale il razzo ha assa e velocità V, e t è l istante in cui cessa l espulsione del gas, a causa dell esauriento del propellente, e la assa del razzo si riduce a = - (assa del propellente) entre la sua velocità raggiunge il valore V. Se l istante iniziale t è quello in cui avviene il lancio (e quindi V = ), la quantità coincide con il rapporto di assa del lanciatore. L equazione precedente, che in genere viene scritta nella ora V V = gi sp ln è l equazione ondaentale del oto di un razzo, detta anche equazione di Tsiolkovsky. I sistei di propulsione dei lanciatori e dei veicoli spaziali si possono raggruppare in tre categorie principali: chiici, nucleari, elettrici. Attualente, solo i sistei chiici, basati sulla reazione chiica ra i propellenti, sono d uso coune, entre gli altri due sistei sono ancora in ase di studio e di sviluppo. a) Sistei chiici. Si dividono in due classi: a propellenti liquidi e a propellenti solidi. I sistei a propellenti liquidi sono attualente predoinanti, perché presentano un più elevato ipulso speciico e perché il loro unzionaento può essere controllato (la spinta può essere odulata ed il otore può essere spento e poi riacceso). Per contro, i sistei a propellenti solidi sono più seplici, eno costosi, e possono essere tenuti pronti al lancio per lunghi periodi. I sistei a propellenti liquidi sono, a loro volta, distinti secondo due caratteristiche: la teperatura dei propellenti e il etodo di alientazione del otore. Sono detti criogenici i sistei con liquidi a teperatura olto bassa (per esepio, con ossigeno liquido); essi richiedono che il caricaento dei serbatoi avvenga nell iinenza del lancio. Altrienti, sono a teperatura abiente: in questo caso i propellenti possono restare nei serbatoi per lunghi periodi. Occorre precisare che i propellenti criogenici sono più eicienti: essi orniscono un ipulso speciico più elevato. L alientazione del otore può essere atta a pressione o a popa. Nel sistea a pressione, i serbatoi sono caricati con un gas inerte ad alta pressione, che provvede a ar luire i liquidi. Nel sistea a popa, una doppia turbopopa, azionata da una turbina a gas, provvede a antenere un lusso costante verso il otore. Il sistea a popa può ornire un aggior lusso di propellente a pressione più alta con inor assa coplessiva rispetto al sistea a pressione. Nei sistei a propellenti solidi, poiché il propellente solido ha ora e consistenza deinite, esso condiziona la struttura del sistea. Questo si presenta coe un insiee integrato di serbatoio e 3

4 otore. Anche i propellenti solidi possono essere distinti in due gruppi principali: a base doppia oppure copositi. Un propellente a base doppia è costituito da due ingredienti principali, ciascuno dei quali contiene sia cobustibile che ossidante: per esepio, nitroglicerina e nitrocellulosa. Essi sono legati assiee perché in coppia sono più stabili e rilasciano aggior energia operando congiuntaente. Un propellente coposito è costituito da cobustibile e ossidante separati e distinti, legati insiee da un terzo eleento (il legante). Essi sono spesso iscelati con un etallo ineente polverizzato, usualente alluinio, che durante la cobustione contribuisce ad accrescere sia la teperatura sia la assa di gas eesso, auentando di conseguenza l ipulso speciico del otore. I propellenti copositi presentano in genere una rapidità di cobustione inore rispetto a quelli a base doppia, a hanno ipulso speciico più elevato. Sono in ase di studio e sviluppo otori ibridi, che utilizzano cobustibile solido con ossidante liquido. Essi possono cobinare alcuni vantaggi dei sistei a propellenti liquidi con la seplicità ed il inor costo di quelli a propellenti solidi. Un tipico otore ibrido consiste di un contenitore con cobustibile solido e di un serbatoio di liquido ossidante al di sopra di esso. Il liquido può essere iesso nel contenitore sottostante ove, al contatto con il cobustibile, s incendia. Il otore può essere controllato sepliceente aprendo e chiudendo le valvole che iettono il liquido. b) Sistei nucleari. Operano per traseriento di calore da un reattore nucleare per generare gas di scarico ad elevatissia velocità. L ipulso speciico dipende direttaente dalla teperatura del reattore e inversaente dal peso olecolare del gas di scarico. Più leggere sono le olecole, più acile è l eissione. I sistei nucleari sono in grado di sviluppare ipulsi speciici aggiori rispetto ai sistei chiici. c) Sistei elettrici. Presentano due caratteristiche principali: una spinta olto bassa ed un ipulso speciico elevatissio. Risultano adatti coe propulsori per le sonde destinate allo spazio proondo, dove la orza di gravità ha un ruolo odesto e pertanto una orza anche piccola a di lunga durata è suiciente a uovere veicoli di grande assa. Tuttavia i veicoli a propulsione elettrica devono essere posti in orbita terrestre con i sistei convenzionali. Attualente, lo studio si sta orientando principalente sui sistei elettrostatici e su quelli elettroagnetici a plasa. In tutti questi sistei, un opportuno propellente, sotto ora di ioni, è accelerato elettricaente a velocità elevatissie per ornire la spinta richiesta. La scelta del sistea di propulsione, di cui deve essere dotato un lanciatore o un veicolo spaziale, è basata su diversi attori, ra i quali vi sono: 4

5 obiettivi della issione; sicurezza; carico pagante; vincoli geoetrici; scelta delle traiettorie; controllabilità. costi; Alcuni di questi criteri di selezione possono risultare tra di loro incopatibili, richiedendo opportuni coproessi. La propulsione ornita al veicolo dal lanciatore viene detta priaria, entre quella ornitagli dal proprio sistea propulsivo è denoinata secondaria o ausiliaria. I lanciatori e le navicelle spaziali sono dotati di soisticati dispositivi che li antengono sulla traiettoria durante le asi propulsive; essi sono: il sistea di guida, che ricostruisce la traiettoria voluta, ed il sistea di controllo, o autopilota, che controlla la direzione della spinta e l assetto del veicolo sulla traiettoria, attuando le direttive del sistea di guida. Tre sono i sistei di guida utilizzati per i vettori spaziali: (a) il radiocoando da terra, che è il più preciso per la ase propulsiva nell atosera terrestre e per tale ase viene noralente usato; (b) il sistea inerziale seplice, che opera autonoaente a bordo del veicolo; anche se eno preciso, esso è il più seplice ed è usato requenteente nelle issioni spaziali locali; (c) il sistea inerziale controllato sulle stelle, che include un sottosistea ottico altaente preciso per eettuare la ricostruzione della traiettoria a partire dalla posizione di stelle note, con lo scopo di correggere gli errori intrinseci del sistea inerziale stesso; quest ultio sistea viene noralente usato dai veicoli che si uovono nello spazio proondo. E inoltre presente un sistea di teleetria, cioè un sistea di radiocounicazioni tra la base ed il veicolo. Nel segento di bordo sono presenti: sensori che raccolgono dati sul coportaento del veicolo e sul volo; un dispositivo che organizza e codiica i dati raccolti in un orato adatto alla trasissione; un trasettitore che invia tali dati alla stazione di terra; un trasponditore (transponder), ossia un ricevitore e trasettitore autoatico che consente sia l invio di coandi al veicolo che l inseguiento radar da terra per la ricostruzione della sua traiettoria. 5

6 Per concludere, riportiao una lista dei lanciatori più noti: Ares (USA); Ariane (Unione europea); Athena (USA); Atlas (USA); Cosos (Russia); Delta (USA); Diaant (Francia); Falcon (USA); Jupiter (USA); Labda (Giappone); Proton (Russia); Saturn (USA); Sojuz (Russia); Space Shuttle (USA); Taurus (USA); Titan (USA); Vanguard (USA); Vega (Unione europea); Vostok (Russia); Zenit (Ucraina). Bibliograia Enciclopedia delle scienze isiche; Roa, Istituto della enciclopedia italiana ondata da Giovanni Treccani S. p. A., 1992; volue 5. Grande enciclopedia della scienza e della tecnologia; Novara, Istituto Geograico De Agostini S. p. A., Graziano M.: Missioni lunari, tesi di laurea in Ingegneria Astronautica; Università degli studi di Roa La Sapienza, A.A. 1996/1997. Mencuccini C., Silvestrini V.: Fisica 1; Napoli, Liguori Editore,

Sistema di Propulsione Lanciatori. Trieste, 7 Novembre

Sistema di Propulsione Lanciatori. Trieste, 7 Novembre Sistema di Propulsione Lanciatori Trieste, 7 Novembre 2011 1 MATRICE DEI SISTEMI ORBITA altezza, inclinazione dose radiazione campo magnetico campo magnetico densità atmosfera durata giorno e notte trasmissione,

Dettagli

Meccanica Dinamica del punto materiale

Meccanica Dinamica del punto materiale Meccanica 07-08 7 VARIAZIOE DELLA VELOCITA accelerazione Principio d inerzia Un corpo perane nel suo stato di oto rettilineo unifore (o di quiete) a eno che non intervenga una forza esterna (I Legge di

Dettagli

Prof. Luigi Puccinelli IMPIANTI E SISTEMI AEROSPAZIALI SS SISTEMI SPAZIALI

Prof. Luigi Puccinelli IMPIANTI E SISTEMI AEROSPAZIALI SS SISTEMI SPAZIALI Prof. Luigi Puccinelli IMPIANTI E SISTEMI AEROSPAZIALI SS SISTEMI SPAZIALI PROBLEMI INGEGNERIA SPAZIALE 2 Dinamicai Meccanica del volo spaziale Sistemi di propulsione Rientro atmosferico Strutture Controllo

Dettagli

LAVORO DI UNA FORZA (1)

LAVORO DI UNA FORZA (1) LAVORO ED ENERGIA INTRODUZIONE L introduzione dei concetto di lavoro, energia cinetica ed energia potenziale ci perettono di affrontare i problei della dinaica in un odo nuovo In particolare enuncereo

Dettagli

CAPITOLO 20 IL MODELLO MICROSCOPICO DELLA MATERIA ( ) ( ) ( ) " ( 1,50 "10 #3 m 3 ) ( ) ( ) = 1,0!10 5 Pa 3! 0,20 m 3 = 3,0 "10 2 K.

CAPITOLO 20 IL MODELLO MICROSCOPICO DELLA MATERIA ( ) ( ) ( )  ( 1,50 10 #3 m 3 ) ( ) ( ) = 1,0!10 5 Pa 3! 0,20 m 3 = 3,0 10 2 K. Problei di paragrafo 1 Perché la assa inerziale di un granello di polline per quanto piccola è olto aggiore di quella di una olecola di acqua Perché gli urti sono nuerosissii e la loro intensità e frequenza

Dettagli

Sistema di Propulsione. Lanciatori. Trieste, 09 Giugno

Sistema di Propulsione. Lanciatori. Trieste, 09 Giugno Sistema di Propulsione Lanciatori Trieste, 09 Giugno 2008 1 SOTTO-SISTEMI SISTEMI Trieste, 09 Giugno 2008 2 Utilizzo Operazioni di lancio Trasferimenti orbitali Mantenimento della missione Controllo di

Dettagli

BIOLOGIA A. A CHIMICA

BIOLOGIA A. A CHIMICA Laurea triennale in BIOLOGIA A. A. 2013-14 14 CHIMICA Lezioni di Chiica Fisica Energia libera di Gibbs Prof. Antonio Toffoletti 1 Chiica Fisica per Biologia A.A. 2013-2014 Cioè: Alcune equazioni della

Dettagli

Moto di caduta di un corpo. Un corpo K, supposto puntiforme e di massa m, cade verso il suolo da un altezza h. Studiamone il moto.

Moto di caduta di un corpo. Un corpo K, supposto puntiforme e di massa m, cade verso il suolo da un altezza h. Studiamone il moto. Moto di caduta di un corpo 1. Preessa Un corpo K, supposto puntifore e di assa, cade verso il suolo da un altezza h. Studiaone il oto. Si tratta allora di deterinare: tutte le forze agenti sul corpo; la

Dettagli

MATERIALI COMPOSITI. Non esiste una definizione semplice per i materiali compositi.

MATERIALI COMPOSITI. Non esiste una definizione semplice per i materiali compositi. MATRIALI COMPOSITI Non esiste una deinizione seplice per i ateriali copositi. Sono orati da una iscela su scala icroscopica di olte asi con strutture e coposizioni dierenti che concorrono in odo sinergico

Dettagli

Aria compressa e respirazione nelle attività subacquee. Fisica Medica

Aria compressa e respirazione nelle attività subacquee. Fisica Medica Aria copressa e respirazione nelle attività subacquee Coposizione dell aria L aria è una iscela di olti gas; i più abbondanti sono Azoto, Ossigeno e Argon. Nei calcoli possiao trascurare i gas rari e la

Dettagli

AS - AS EX Generatori d aria calda a basamento a gas da interno/esterno

AS - AS EX Generatori d aria calda a basamento a gas da interno/esterno S - S EX Caratteristiche tecniche e costruttive Questi generatori d aria calda a basaento sono idonei per i seguenti usi: ) Per riscaldare l aria con diffusione diretta o traite canali, spinta dal suo

Dettagli

Di seguito, per semplicità, mostreremo esempi in cui il termine di destra della (*) f è costante nel tempo. %%%%%%%

Di seguito, per semplicità, mostreremo esempi in cui il termine di destra della (*) f è costante nel tempo. %%%%%%% Note su uso delle equazioni differenziali in eccanica Spesso la risoluzione delle equazioni del oto si ottiene attraverso la risoluzione di equazioni differenziali lineari a coefficienti costanti. L uso

Dettagli

Nome Cognome Numero di matricola Coordinata posizione. Quarto compito di Fisica Generale 1 + Esercitazioni, a.a Settembre 2018

Nome Cognome Numero di matricola Coordinata posizione. Quarto compito di Fisica Generale 1 + Esercitazioni, a.a Settembre 2018 Noe Cognoe Nuero di atricola Coordinata posizione Quarto copito di isica Generale + Esercitazioni, a.a. 207-208 3 Settebre 208 ===================================================================== Preesse

Dettagli

Meccanica Dinamica del punto materiale

Meccanica Dinamica del punto materiale Meccanica 8-9 inaica del punto ateriale 7 Legge fondaentale della dinaica ota la forza possiao deterinare l equazione del oto d r a dt al oviento (accelerazione) risaliao alla forza che lo produce rincipio

Dettagli

BIOLOGIA A. A CHIMICA

BIOLOGIA A. A CHIMICA Laurea triennale in BIOLOGIA A. A. 3-4 4 CHIMICA Lezioni di Chiica Fisica Principio e 3 3 Principio Prof. Antonio offoletti Alcune equazioni della lezione precedente Reazione chiica scritta in fora generale

Dettagli

Potenziale Chimico e Stabilità. Come si valutano le condizioni di P e T per le quali una fase è più stabile di un altra?

Potenziale Chimico e Stabilità. Come si valutano le condizioni di P e T per le quali una fase è più stabile di un altra? Potenziale Chiico e Stabilità Coe si valutano le condizioni di P e T per le quali una fase è più stabile di un altra? Abbiao visto che : all equilibrio (a T,P costanti) il potenziale chiico di due fasi

Dettagli

La conservazione dell Energia e la Quantità di Moto - 1. Energia e Lavoro

La conservazione dell Energia e la Quantità di Moto - 1. Energia e Lavoro Energia e Lavoro La conservazione dell Energia e la Quantità di Moto - 1 Il livello energetico di un sistea è un indice delle sue potenzialità nel copiere lavoro e nel produrre altre fore di energia. In

Dettagli

Lezione 4. Laboratorio progettuale (Tecnica delle Costruzioni)

Lezione 4. Laboratorio progettuale (Tecnica delle Costruzioni) Lezione 4 Laboratorio progettuale (Tecnica delle Costruzioni) Sistei a più gradi di libertà Possibili approcci per valutare la risposta elastica Analisi dinaica, con valutazione della storia della risposta

Dettagli

Esame 20 Luglio 2017

Esame 20 Luglio 2017 Esae 0 Luglio 07 Roberto Bonciani e Paolo Dore Corso di Fisica Generale Dipartiento di ateatica Università degli Studi di Roa La Sapienza Anno Accadeico 06-07 Esae - Fisica Generale I 0 Luglio 07 R. Bonciani,

Dettagli

Fondamenti di Meccanica 13 febbraio 2007

Fondamenti di Meccanica 13 febbraio 2007 Fondaenti di Meccanica 13 febbraio 2007 C M, R F, 2s D corsoio H y, y p, Si vuole studiare il coportaento dinaico del sistea eccanico rappresentato in figura posto nel piano verticale e azionato da un

Dettagli

Fondamenti di Informatica. Cosa è l informazione. A cosa serve. Prof.V.L.Plantamura Informatica e Comunicazione Digitale a.a.

Fondamenti di Informatica. Cosa è l informazione. A cosa serve. Prof.V.L.Plantamura Informatica e Comunicazione Digitale a.a. Fondaenti di Inforatica Prof.V.L.Plantaura Inforatica e Counicazione Digitale a.a. 2005-2006 Cosa è l inforazione L inforazione è qualcosa che si possiede e si può dare ad un altro senza perderne il possesso.

Dettagli

La lezione di oggi. Il comportamento microscopico dei gas. Il 1 principio della termodinamica

La lezione di oggi. Il comportamento microscopico dei gas. Il 1 principio della termodinamica 1 La lezione di oggi Il coportaento icroscopico dei gas Il 1 principio della terodinaica ! Equazione di stato dei gas! Applicazioni dell equazione di stato! La teoria cinetica dei gas! Il 1 principio della

Dettagli

I moti. Daniel Gessuti

I moti. Daniel Gessuti I oti Daniel Gessuti 1 introduzione Uno dei problei che ha interessato gli scienziati fin dall antichità e che costituisce un notevole capo d indagine della Fisica è senza dubbio quello che riguarda il

Dettagli

Si considerino due segnali analogici generati da sorgenti in banda base, con le seguenti caratteristiche:

Si considerino due segnali analogici generati da sorgenti in banda base, con le seguenti caratteristiche: RISOLUZIONE: opito del Giugno 5 ounicazioni Elettriche Soluzione es Dati Si considerino due segnali analogici generati da sorgenti in banda base, con le seguenti caratteristiche: x (t) con banda B 6KHz,

Dettagli

1. Quale delle seguenti affermazioni è corretta? (riscrivere la risposta corretta per esteso e solo sul foglio protocollo, non qui sotto): [4 punti]

1. Quale delle seguenti affermazioni è corretta? (riscrivere la risposta corretta per esteso e solo sul foglio protocollo, non qui sotto): [4 punti] Problea Un uoo di assa si trova sul bordo estreo di una piattafora di assa, a fora di disco di raggio, che ruota attorno al suo asse verticale con velocità angolare costante ω i. L uoo è inizialente fero

Dettagli

SCHEMA DI MEZZO POROSO

SCHEMA DI MEZZO POROSO Il oto di un fluido in un ezzo poroso può essere descritto a: SCHEMA DI MEZZO POROSO descrizione 3D del oto di un eleento fluido all interno degli spazi interstiziali: equazione di conservazione della

Dettagli

Il ciclo di base. La sequenza delle istruzioni. Interruzione. CPU - Memoria

Il ciclo di base. La sequenza delle istruzioni. Interruzione. CPU - Memoria Lezione n.10 -MEMORIA CICLO PRINCIPALE CHITETTURA BASE UNITÀ DI ESECUZIONE E UNITÀ DI In questa lezione viene analizzata l'architettura di base di un sistea di elaborazione. Essa è forata da un unità centrale

Dettagli

Fondamenti di Informatica. Cosa è l informazione. Informazione. Informatica e Comunicazione Digitale

Fondamenti di Informatica. Cosa è l informazione. Informazione. Informatica e Comunicazione Digitale Inforatica e Counicazione Digitale Fondaenti di Inforatica rof.ssa E. Gentile a.a. 20-202 Cosa è l inforazione L inforazione è qualcosa che si possiede e si può dare ad un altro senza perderne il possesso.

Dettagli

AS - AS EX Generatori d aria calda a basamento a gas da interno/esterno

AS - AS EX Generatori d aria calda a basamento a gas da interno/esterno S S EX Caratteristiche tecniche e costruttive Questi generatori d calda a basaento sono idonei per i seguenti usi: ) Per riscaldare l con diffusione o traite canali, spinta dal suo gruppo ventilante, attraverso

Dettagli

SOLUZIONE La presente soluzione verrà redatta facendo riferimento al manuale:

SOLUZIONE La presente soluzione verrà redatta facendo riferimento al manuale: SOLUZIONE La presente soluzione verrà redatta facendo riferiento al anuale: Caligaris, Fava, Toasello Manuale di Meccanica Hoepli. PRIMA PARTE Diensionaento delle ruote dentate Si calcola il rapporto di

Dettagli

Analisi sismica di un sistema lineare viscoso a un grado di libertà isolato alla base. Prof. Adolfo Santini - Dinamica delle Strutture 1

Analisi sismica di un sistema lineare viscoso a un grado di libertà isolato alla base. Prof. Adolfo Santini - Dinamica delle Strutture 1 Analisi sisica di un siea lineare viscoso a un grado di libertà isolato alla base Prof. Adolfo Santini - Dinaica delle Strutture 1 Isolaento alla base 1/2 Un siea di isolaento alla base consie nell interporre

Dettagli

Applicazione al caso delle turbine a gas e a vapore. Applicazione al caso dei compressori:

Applicazione al caso delle turbine a gas e a vapore. Applicazione al caso dei compressori: Soario Equazione dell energia applicata alle acchine a fluido Applicazione al caso delle turbine a gas e a vapore Forula della potenza Rendienti isoentropici Applicazione al caso dei copressori: Rendiento

Dettagli

A. 6 mm. B. 12 mm. C. 1 cm. D. 2 mm. E. Dipende dalla massa del sasso. Soluzione:

A. 6 mm. B. 12 mm. C. 1 cm. D. 2 mm. E. Dipende dalla massa del sasso. Soluzione: ) Un sasso lasciato cadere da 0 c di altezza produce sulla sabbia una buca di profondità 3. Se lo stesso sasso è lasciato cadere da un altezza doppia produrrà una buca profonda (circa): A. 6. B.. C. c.

Dettagli

Unità Didattica N 7. Lavoro, Energia, Urti

Unità Didattica N 7. Lavoro, Energia, Urti Unità Didattica N 7 : Lavoro, Energia ; Urti - - Unità Didattica N 7 Lavoro, Energia, Urti 0) Lavoro copiuto da una orza... 0) lavoro copiuto dalla orza peso 03) Diensioni ed unità di isura del lavoro

Dettagli

NORMATIVA ANTINCENDIO PER VASCHE PREFABBRICATE IN ACCIAIO

NORMATIVA ANTINCENDIO PER VASCHE PREFABBRICATE IN ACCIAIO NORMATIVA ANTINCENDIO PER VASCHE PREFABBRICATE IN ACCIAIO Protezione attiva contro gli incendi UNI/CT 034/GL 07 Sistei e coponenti ad acqua Nora nuero : UNI EN 12845:2015 Titolo : Installazioni fisse antincendio

Dettagli

Facoltà di Ingegneria Prova scritta di Fisica I

Facoltà di Ingegneria Prova scritta di Fisica I Facoltà di Ingegneria Prova scritta di Fisica I 6..6 CMPIT C Esercizio n. Un blocco, assiilabile ad un punto ateriale di assa = kg, partendo da fero, scivola da un altezza h = 7 lungo una guida priva di.

Dettagli

bande di energia in un conduttore La banda di energia più alta è parzialmente vuota livello di Fermi

bande di energia in un conduttore La banda di energia più alta è parzialmente vuota livello di Fermi g(e) va a zero sia al bordo inferiore che a quello superiore della banda bande di energia in un conduttore La banda di energia più alta è parzialente vuota livello di Feri Overlap di bande di energia in

Dettagli

LAVORO ED ENERGIA Corso di Fisica per Farmacia, Facoltà di Farmacia, Università G. D Annunzio, Cosimo Del Gratta 2006

LAVORO ED ENERGIA Corso di Fisica per Farmacia, Facoltà di Farmacia, Università G. D Annunzio, Cosimo Del Gratta 2006 LAVORO ED ENERGIA INTRODUZIONE L introduzione dei concetto di lavoro, energia cinetica ed energia potenziale ci perettono di affrontare i problei della dinaica in un odo nuovo In particolare enuncereo

Dettagli

Soluzione del compito di Fisica 2. 2 febbraio 2012 (Udine)

Soluzione del compito di Fisica 2. 2 febbraio 2012 (Udine) del copito di isica febbraio 1 (Udine) Elettrodinaica E` data una spira conduttrice quadrata di lato L e resistenza R, vincolata sul piano xy, in oto lungo x con velocita` iniziale v. Nel punto x la spira

Dettagli

5.2 PROVE NON DISTRUTTIVE SULLE MURATURE Martinetti piatti L uso dei martinetti piatti nella diagnosi dello stato delle murature ha due -

5.2 PROVE NON DISTRUTTIVE SULLE MURATURE Martinetti piatti L uso dei martinetti piatti nella diagnosi dello stato delle murature ha due - 5.2 PROVE NON DISTRUTTIVE SULLE MURTURE 5.2.1 Martinetti piatti L uso dei artinetti piatti nella diagnosi dello stato delle urature ha due - - finalità: ottenere lo stato di esercizio tensionale di una

Dettagli

1 - PARAMETRI DI MISSIONE

1 - PARAMETRI DI MISSIONE Progetto di due otori, uno a propellenti liquidi ed uno a propellenti ibridi. - PARAMETRI DI MISSIONE Pria di portare avanti tutti i calcoli relativi alle varie parti del otore bisogna conoscere ovviaente

Dettagli

approssimazione considerare tutta la massa dell atomo concentrata nel nucleo. Le due densità sono quindi: 27

approssimazione considerare tutta la massa dell atomo concentrata nel nucleo. Le due densità sono quindi: 27 1 Il nucleo atoico Forze nucleari Il nucleo atoico è forato da particelle neutre i neutroni e particelle cariche positivaente i protoni confinate in un volue olto piccolo rispetto alle diensioni dell atoo

Dettagli

1. CALCOLI IDRAULICI E ANALISI DEI RISULTATI Per la modellazione matematica degli interventi in progetto è stato utilizzato il software Eraclito

1. CALCOLI IDRAULICI E ANALISI DEI RISULTATI Per la modellazione matematica degli interventi in progetto è stato utilizzato il software Eraclito SOMMARIO 1. CALCOLI IDRAULICI E ANALISI DEI RISULTATI...2 1.1 Siulazione di oto peranente di liquidi in pressione...3 1.2 Tecniche risolutive...3 1.3 Scelta dei ateriali...6 1.4 Definizione degli scenari

Dettagli

CALDARIELLO IL CLIMA PER OGNI TEMPO CALDAIE MURALI GRUPPI TERMICI BRUCIATORI BOLLITORI E SCALDABAGNI CLIMATIZZATORI GENERATORI D'ARIA CALDA

CALDARIELLO IL CLIMA PER OGNI TEMPO CALDAIE MURALI GRUPPI TERMICI BRUCIATORI BOLLITORI E SCALDABAGNI CLIMATIZZATORI GENERATORI D'ARIA CALDA C A L D A I E M U R A L I CALDARIELLO GRUPPI TERMICI BRUCIATORI CALDAIE MURALI BOLLITORI E SCALDABAGNI CLIMATIZZATORI GENERATORI D'ARIA CALDA CIRCOLATORI E ACCESSORI ASSISTENZA TECNICA CONSULENZA IL CLIMA

Dettagli

Esercizi svolti di Statica e Dinamica

Esercizi svolti di Statica e Dinamica Esercizi svolti di Statica e Dinaica 1. La assa è sospesa coe in figura. Nota la costante elastica k della olla, deterinarne l allungaento in condizioni di equilibrio. 1.6 Kg ; θ 30 ; k 10 N -1 θ Il diagraa

Dettagli

Università degli studi di Salerno corso di studi in Ingegneria Informatica TUTORATO DI FISICA. Lezioni 2/3 - Meccanica del punto materiale

Università degli studi di Salerno corso di studi in Ingegneria Informatica TUTORATO DI FISICA. Lezioni 2/3 - Meccanica del punto materiale Università degli studi di Salerno corso di studi in Ingegneria Inoratica TUTORATO DI FISICA Esercizio n Lezioni /3 - Meccanica del punto ateriale Due blocchi di assa 3Kg e 5Kg sono uniti da una une inestensibile

Dettagli

La teoria che tenta di superare questo conflitto e i limiti del modello standard, al quale abbiamo accennato, è la teoria delle stringhe.

La teoria che tenta di superare questo conflitto e i limiti del modello standard, al quale abbiamo accennato, è la teoria delle stringhe. significato fisico delle diensioni di Planck Nei capitoli precedenti abbiao visto che non abbiao una teoria capace di descrivere il coportaento della ateria a tutti i livelli di aggregazione, per cui si

Dettagli

Esercitazione 09: Forze d inerzia e oscillatore armonico

Esercitazione 09: Forze d inerzia e oscillatore armonico Meccanica e Tecnica delle Costruzioni Meccaniche Esercitazioni del corso. Periodo II Prof. Leonardo BERTINI Ing. Ciro SANTUS Esercitazione 09: Forze d inerzia e oscillatore aronico Indice 1 Moto relativo

Dettagli

Impianti a turbogas. Scheda riassuntiva 8 capitolo 15. Il ciclo ideale di riferimento. Impianto a turbogas. Volume 2 (cap. 15) Impianti a turbogas

Impianti a turbogas. Scheda riassuntiva 8 capitolo 15. Il ciclo ideale di riferimento. Impianto a turbogas. Volume 2 (cap. 15) Impianti a turbogas Scheda riassuntiva 8 capitolo 5 Impianti a turbogas Il ciclo ideale di riferimento È il ciclo Brayton-Joule ad aria, costituito da due adiabatiche isoentropiche e due scambi termici a pressione costante.

Dettagli

SDS. Pompe sommerse per pozzi da 6, 8 e 10. Esecuzione. Impieghi. Limiti d impiego. Motore riavvolgibile serie CS, CSR

SDS. Pompe sommerse per pozzi da 6, 8 e 10. Esecuzione. Impieghi. Limiti d impiego. Motore riavvolgibile serie CS, CSR SDS Pope soerse per pozzi da, e Esecuzione Pope soerse per pozzi proondi da ( ), ( ) e ( ) con stadi in ghisa o bronzo a richiesta. Giranti di tipo seiassiale. Bocca: - ilettata ISO per SDS - langiata

Dettagli

ρ legno = kg/m 3

ρ legno = kg/m 3 Fisica 1 (.. 004/005) Esercizi Fluidi 1) Tre ragazzi, tutti di uguale assa 7.4 kg, costruiscono una zattera con tronchi di diaetro d 0. e lunghi l 1.77. Quanti tronchi sono necessari per tenere a galla

Dettagli

Luca Ongaro IV BLA LA MISSIONE

Luca Ongaro IV BLA LA MISSIONE LA MISSIONE Apollo 11 fu la missione spaziale che per prima portò gli uomini sulla Luna, gli statunitensi Neil Armstrong e Buzz Aldrin, il 20 luglio 1969. Armstrong fu il primo a mettere piede sul suolo

Dettagli

Idraulica e macchine idrauliche

Idraulica e macchine idrauliche Scheda riassuntiva 5 capitoli 0- Idraulica e acchine idrauliche Idrostatica Pressione nei fluidi 1 La pressione esercitata su un punto del contorno si trasette uguale in tutta la assa fluida. In un punto

Dettagli

Strutture di ponderazione

Strutture di ponderazione Nota etodologica L indice dei costi di costruzione di un fabbricato residenziale isura la variazione nel tepo dei costi dell edilizia residenziale, riferiti ad una specifica tipologia di anufatto e, in

Dettagli

ESERCIZI DI TERMODINAMICA

ESERCIZI DI TERMODINAMICA ESERCIZI DI TERMODINAMICA Un otore a cobustione eroga una otenza effettiva di k con un rendiento totale del 8% Il cobustibile utilizzato ha un otere calorifico inferiore di 000 k Calcolare la assa di cobustibile

Dettagli

Dispense del corso di Processi e Impianti Chimici. Corso di Laurea Specialistica in Chimica Industriale. Docente Guido Sassi

Dispense del corso di Processi e Impianti Chimici. Corso di Laurea Specialistica in Chimica Industriale. Docente Guido Sassi Dispense del corso di rocessi e Ipianti hiici orso di Laurea Specialistica in hiica Industriale Docente Guido Sassi Facoltà di Scienze ateatiche Fisiche e Naturali Università di Torino eattori Generazione

Dettagli

ESAME DI AMMISSIONE SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE A.A LA RISPOSTA A È QUELLA CORRETTA

ESAME DI AMMISSIONE SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE A.A LA RISPOSTA A È QUELLA CORRETTA ESAME DI AMMISSIONE SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE A.A. 9 - LA RISPOSTA A È QUELLA CORRETTA ) Il periodo di oscillazione di un pendolo costituito da un filo di lunghezza 5 è: A). inuti B). inuti C). inuti

Dettagli

Preparazione alle gare di II livello delle Olimpiadi della Fisica 2014

Preparazione alle gare di II livello delle Olimpiadi della Fisica 2014 Preparazione alle gare di II livello delle Olipiadi della Fisica 014 Incontro su tei di fisica oderna Soario dei quesiti e problei discussi durante l incontro. Testi e soluzioni sono estratti dal sito

Dettagli

MODELLO ATOMISTICO PER I DATI OCSE SULL ISTRUZIONE

MODELLO ATOMISTICO PER I DATI OCSE SULL ISTRUZIONE MODELLO ATOMISTICO PER I DATI OCSE SULL ISTRUZIOE Arturo Marcello Allega 1 Dirigente scolastico ITIS Giovanni XXIII di Roa Via di Tor Sapienza 160, 00155 Roa Abstract I dati OCSE sull istruzione sono distribuiti

Dettagli

mv x +MV x = 0. V x = mv x

mv x +MV x = 0. V x = mv x Università degli Studi di Udine, Corso di Laurea in Ingegneria Gestionale A.A. 15/16, Sessione di Gennaio/Febbraio 16, Esae di FISICA GENEALE 1 1 CFU Prio Appello, POVA SCITTA, 1 Febbraio 16 TESTI E SOLUZIONI

Dettagli

Comunicato Stampa Colleferro, 16 settembre Avio: Vega, settimo successo consecutivo!

Comunicato Stampa Colleferro, 16 settembre Avio: Vega, settimo successo consecutivo! Comunicato Stampa Colleferro, 16 settembre 2016 Avio: Vega, settimo successo consecutivo! Colleferro, 16 settembre 2016 - Sette voli consecutivi perfetti, 100% di affidabilità. Con questi risultati il

Dettagli

G Mm 2. otteniamo R = 11 Perché la forza di gravitazione è diretta parallelamente. 12 Falso. Lo sarebbero se fosse costante il rapporto

G Mm 2. otteniamo R = 11 Perché la forza di gravitazione è diretta parallelamente. 12 Falso. Lo sarebbero se fosse costante il rapporto La gravitazione. La gravitazione Doande sui concetti er la terza legge di Keplero, il rapporto fra la distanza Sole-pianeta e quella Sole-erra è pari alla radice cubica del rapporto fra i quadrati dei

Dettagli

4.g I fononi. Peter Debye Olanda, Leon Brillouin Francia,

4.g I fononi. Peter Debye Olanda, Leon Brillouin Francia, I fononi Peter ebye Olanda, 1884 1966 Leon Brillouin Francia, 1899 1969 ebye è stato tra i padri della Fisica della Stato Solido. I suoi contributi sono stati decisivi per lo studio della struttura dei

Dettagli

Strutture di ponderazione

Strutture di ponderazione Nota etodologica L indice dei costi di costruzione di un fabbricato residenziale isura la variazione nel tepo dei costi dell edilizia residenziale, riferiti ad una specifica tipologia di anufatto e, in

Dettagli

Unità Didattica N 16. Il comportamento dei gas perfetti

Unità Didattica N 16. Il comportamento dei gas perfetti Unità Didattica N 16 Il coportaento dei gas perfetti Unità Didattica N 16 Il coportaento dei gas perfetti 1) Alcune considerazioni sullo studio dei sistei gassosi 2) Dilatazione terica degli aerifori 3)

Dettagli

Istituzioni di Economia Laurea Triennale in Ingegneria Gestionale Lezione 4 Il Vincolo di Bilancio

Istituzioni di Economia Laurea Triennale in Ingegneria Gestionale Lezione 4 Il Vincolo di Bilancio UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO Laurea Triennale in Ingegneria Gestionale Lezione 4 Il Vincolo di Bilancio Prof. Gianaria Martini Insiee delle scelte di consuo In un sistea econoico in cui vengono prodotti

Dettagli

La trasformazione da una forma all altra lascia invariato il valore dello spazio rotante K 2.

La trasformazione da una forma all altra lascia invariato il valore dello spazio rotante K 2. definizione di particella eleentare e buco nero Nelle pagine precedenti abbiao visto che la ateria è una sola entità fisica che può presentarsi sotto due fore diverse, che si distinguono solo per le diensioni

Dettagli

Slew Rate. Introduzione alla slew rate...1 Banda di potenza...5 Metodi per migliorare lo slew rate...7

Slew Rate. Introduzione alla slew rate...1 Banda di potenza...5 Metodi per migliorare lo slew rate...7 Appunti di lettronica Applicata apitolo 5 8 - arte Slew Rate ntroduzione alla slew rate... Banda di potenza...5 Metodi per iliorare lo slew rate...7 NRODUZON ALLA SLW RA Neli ultii capitoli ci siao occupati

Dettagli

Aerostato ad aria calda

Aerostato ad aria calda Capitolo 2 Aerostato ad aria calda 2. Modellazione ateatica Si consideri l aerostato ad aria calda counente detto ongolfiera ) ostrato in Figura 2.. Coe noto, questo tipo di velivoli può essere anovrato

Dettagli

SDS. Pompe sommerse per pozzi da 8 e 10. Esecuzione. Impieghi. Limiti d impiego. Motore riavvolgibile serie CS

SDS. Pompe sommerse per pozzi da 8 e 10. Esecuzione. Impieghi. Limiti d impiego. Motore riavvolgibile serie CS SDS Pope soerse per pozzi da e Esecuzione Pope soerse per pozzi proondi da ( ) e ( ) con stadi in ghisa o bronzo a richiesta. Giranti di tipo seiassiale. Bocca: - langiata per 8SDS, SDS con controlangia

Dettagli

m O Esercizio (tratto dal Problema 4.29 del Mazzoldi 2)

m O Esercizio (tratto dal Problema 4.29 del Mazzoldi 2) Esercizio tratto dal Problea 4.29 del Mazzoldi 2) Un corpo di assa 0.5 Kg è agganciato ad un supporto fisso traite una olla di costante elastica 2 N/; il corpo è in quiete nel punto O di un piano orizzontale,

Dettagli

SCHEDA DI LABORATORIO MATERIALI

SCHEDA DI LABORATORIO MATERIALI SCHEDA DI LABORATORIO MATERIALI - Supporto di legno - Rotella etrica (sensibilità: 0,001 ) - Scatola con panni per attutire la caduta - Cellulare con applicazione Sensor Kinetics PREREQUISITI NECESSARI

Dettagli

Preparazione alle gare di II livello delle Olimpiadi della Fisica 2015

Preparazione alle gare di II livello delle Olimpiadi della Fisica 2015 Preparazione alle gare di II livello delle Olipiadi della Fisica 015 Incontro su tei di fisica oderna Riccardo Urigu Liceo Europeo Spinelli di Torino Soario dei quesiti e problei discussi durante l incontro.

Dettagli

Fondamenti di Informatica. Cosa è l informazione. A cosa serve. Prof. V.L. Plantamura Informatica e Comunicazione Digitale a.a.

Fondamenti di Informatica. Cosa è l informazione. A cosa serve. Prof. V.L. Plantamura Informatica e Comunicazione Digitale a.a. Fondaenti di Inforatica Prof. V.L. Plantaura Inforatica e Counicazione Digitale a.a. 2006-2007 Cosa è l inforazione L inforazione è qualcosa che si possiede e si può dare ad un altro senza perderne il

Dettagli

NM, NMD. Pompe centrifughe monoblocco con bocche filettate. Esecuzione. Impieghi. Limiti d impiego. Motore. Materiali. Esecuzioni speciali a richiesta

NM, NMD. Pompe centrifughe monoblocco con bocche filettate. Esecuzione. Impieghi. Limiti d impiego. Motore. Materiali. Esecuzioni speciali a richiesta , D Le elettropope serie, -, rispettano il Regolaento Europeo N. 7/. Materiali Coponenti, D -, -D Corpo popa Ghisa ronzo Raccordo GJL EN G-Cu Sn EN 9 Girante Ottone P- Cu Zn Pb UNI 7 7 Ghisa ronzo GJL

Dettagli

LA MISURA. Le grandezze fisiche e le loro misure. FISICA - Prof. Massimiliano Bacchi

LA MISURA. Le grandezze fisiche e le loro misure. FISICA - Prof. Massimiliano Bacchi LA MISURA Le grandezze fisiche e le loro isure 1 Le grandezze fisiche Si può isurare la bellezza? Si può isurare la bontà? Si può isurare la felicità? 2 Le grandezze fisiche Si può isurare il peso? Si

Dettagli

Corso di Dinamica e Modellistica degli Inquinanti Anno 2017 Modelli di riferimento per la dispersione di inquinanti in aria

Corso di Dinamica e Modellistica degli Inquinanti Anno 2017 Modelli di riferimento per la dispersione di inquinanti in aria Corso di Dinaica e odellistica degli Inquinanti Anno 7 odelli di riferiento per la dispersione di inquinanti in aria Equazione di conservazione Consideriao un sistea di riferiento fisso centrato in corrispondenza

Dettagli

Il decadimento radioattivo. Decadimento

Il decadimento radioattivo. Decadimento Il decadiento radioattivo In natura esistono circa 300 nuclidi diversi a fronte di circa un centinaio di eleenti chiici. Tali nuclidi si possono ottenere cobinando i possibili valori di (da a 0) con i

Dettagli

se si perturba la corda spostandola in direzione verticale

se si perturba la corda spostandola in direzione verticale 1 Onde trasversali in una corda tesa all equilibrio la corda e tesa lungo l asse delle Corda tesa quindi ( t, ) = 0 0 per ogni e per ogni t se si perturba la corda spostandola in direzione verticale t

Dettagli

ATTRITO VISCOSO ( DEL MEZZO) 1) Sedimentazione 2) Poiseille

ATTRITO VISCOSO ( DEL MEZZO) 1) Sedimentazione 2) Poiseille Lezione 0 ATTRITO ISCOSO ( DEL MEZZO) 1) Sedientazione ) Poiseille Le forze di attrito viscoso nascono quando un oggetto si uove in un ezzo, quando una laina di liquido scorre tra altre due o quando scorre

Dettagli

DINAMICA DEL PUNTO MATERIALE

DINAMICA DEL PUNTO MATERIALE Forza gravitazionale terrestre Tutti i corpi sono soggetti all attrazione gravitazionale da parte della Terra, diretta verso il centro della Terra In prossiità della superficie terrestre la forza di gravità

Dettagli

Ciao. Standard / Murali. RENDIMENTO (a camera stagna) Residenziale. secondo Direttiva Europea CEE 92/42.

Ciao. Standard / Murali. RENDIMENTO (a camera stagna) Residenziale. secondo Direttiva Europea CEE 92/42. Ciao RENDIMENTO (a caera stagna) secondo Direttiva Europea CEE 9/4. Standard / Murali Residenziale SEZIONE Guida al capitolato. Ciao C.S.I. Ciao caldaia urale a gas per ipianti unifailiari scabiatore biterico

Dettagli

ELEMENTI DI FLUIDODINAMICA

ELEMENTI DI FLUIDODINAMICA Capitolo 6 ELEMENTI DI FLUIDODINAMICA Il coportaento della ateria in astrofisica può essere solo in pochi casi ridotto a processi a particella singola. La ateria stellare, le corone e i venti stellari,

Dettagli

Esercitazione Elettronica 1

Esercitazione Elettronica 1 sercitazione lettronica sercizio Utilizzando una configurazione e una configurazione si progetti un aplificatore di tensione per correnti alternate in grado di fornire un guadagno di tensione di -4/ su

Dettagli

1 Simulazione di prova d Esame di Stato

1 Simulazione di prova d Esame di Stato Siulazione di prova d Esae di Stato Problea Risolvi uno dei due problei e 5 dei 0 quesiti in cui si articola il questionario Sia y = f) una funzione reale di variabile reale tale che la sua derivata seconda

Dettagli

Z asse orizzontale privo d attrito (asse di rotazione); O punto del corpo (perno) appartenente all asse di rotazione; C centro di massa del corpo.

Z asse orizzontale privo d attrito (asse di rotazione); O punto del corpo (perno) appartenente all asse di rotazione; C centro di massa del corpo. IL PENDOLO ISICO Penolo fisico (o coposto): qualsiasi corpo rigio che, sotto l azione ella gravità, può oscillare lieraente attorno a un asse orizzontale passante per un punto iverso al suo centro i assa.

Dettagli

La diafonia INTRODUZIONE: IMPORTANZA DELLA DIAFONIA

La diafonia INTRODUZIONE: IMPORTANZA DELLA DIAFONIA Appunti di Copatibilità Elettroagnetica a diafonia Introduzione: iportanza della diafonia... Descrizione del fenoeno...2 Tipiche configurazioni di linee a tre conduttori...4 Uso di un odello a paraetri

Dettagli

NM, NMD. Pompe centrifughe monoblocco con bocche filettate. Esecuzione. Impieghi. Limiti dʼimpiego. Motore. Materiali. Esecuzioni speciali a richiesta

NM, NMD. Pompe centrifughe monoblocco con bocche filettate. Esecuzione. Impieghi. Limiti dʼimpiego. Motore. Materiali. Esecuzioni speciali a richiesta , D Esecuzione Elettropope centrifughe onoblocco con accoppiaento diretto otore-popa e albero unico. : onogirante. D: a due giranti contrapposte (con spinta assiale equilibrata) ocche: filettate UNI-ISO

Dettagli

Eserciziario di Fisica

Eserciziario di Fisica Eserciziario di Fisica Matteo Parriciatu Problea 1 In uno spettroetro di Depster dei fasci colliati di ioni con carica q = 1 18 C attraversano un selettore di velocitá costituito da due piastre etalliche

Dettagli

Esercizi di Fisica Generale Foglio 3. Forze

Esercizi di Fisica Generale Foglio 3. Forze 31.01.11 Esercizi di Fisica Generale Foglio 3. Forze 1. Un corpo di assa viene sospeso da una olla con costante elastica k, coe in figura (i). La olla si allunga di 0.1. Se ora due corpi identici di assa

Dettagli

A + DISPONIBILE DA MARZO Caratteristiche tecniche e costruttive

A + DISPONIBILE DA MARZO Caratteristiche tecniche e costruttive A + INTEGRAZIONE IMPIANTI ESISTENTI CASA Booster doppio CASA Booster singolo Caratteristiche tecniche e costruttive Il prodotto brevettato CASA è un innovativo sistea della tecnologia HUB RADIATOR a scabio

Dettagli

Esercitazione biomateriali. Materiali compositi

Esercitazione biomateriali. Materiali compositi Esercitazione bioateriali Materiali copositi E la canna da pesca????!!!! Modello di Voigt: condizione di isodeorazione Se il carico è applicato in senso longitudinale, ibra e atrice dovranno deorarsi

Dettagli

Prova Scritta di di Meccanica Analitica. 3 luglio Un punto di massa unitaria si muove soggetto al potenziale. V (x) = k 2 x2 + l2 2x 2 x > 0

Prova Scritta di di Meccanica Analitica. 3 luglio Un punto di massa unitaria si muove soggetto al potenziale. V (x) = k 2 x2 + l2 2x 2 x > 0 Prova Scritta di di Meccanica Analitica 3 luglio 015 Problea 1 Un punto di assa unitaria si uove soggetto al potenziale V (x) = k x + l x x > 0 a) disegnare lo spazio delle fasi e calcolare la frequenza

Dettagli

Voltmetri analogici con op-amp

Voltmetri analogici con op-amp Appunti di Misure Elettriche Voltetri analogici con op-ap Generalità sui voltetri elettronici analogici... Voltetri con aplificatori operazionali... Millivoltetro in corrente continua... ivelatore di picco...3

Dettagli

Fisica per la scuola superiore

Fisica per la scuola superiore 7. Calore specifico Il calore specifico di una sostanza è definito coe la quantità di calore necessaria per innalzare la teperatura di una unità di assa di ºC o equivalenteente K e si isura in J cal o

Dettagli

Propulsione Aerospaziale Prova Scritta dell 8 Luglio 2003

Propulsione Aerospaziale Prova Scritta dell 8 Luglio 2003 D : H Propulsione Aerospaziale Prova Scritta dell 8 Luglio 2003 Esercizio n. 1 Confrontare le prestazioni (spinta specifica, TSFC, rendimenti) di un turbogetto, un turbogetto con postbruciatore ed un turbofan

Dettagli

Soluzione degli esercizi dello scritto di Meccanica del 04/02/2019

Soluzione degli esercizi dello scritto di Meccanica del 04/02/2019 Soluzione degli esercizi dello scritto di eccanica del 04/02/209 Esercizio Un supporto orizzontale fisso e privo di attrito è costituito da due parti separate da un gradino (vedi figura). Una lastra di

Dettagli