Unità in deficit: agenti economici che presentano un risparmio investimento in AR, ovvero coloro il cui reddito disponibile I+ΔAF= ΔPF+S

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1 CONTO DEL RISPARMIO E DELL INVESTIMENTO Il saldo finanziario è lo sbilancio tra il risparmio e le variazione delle attività reali. Misura cioè l equilibrio tra disponibilità di risorse e l utilizzo di risorse. Unità in surplus: agenti economici che presentano un risparmio investimento in AR, ovvero coloro il cui reddito disponibile risulta alle spese per beni di consumo e d investimento (SF>0). Unità in deficit: agenti economici che presentano un risparmio investimento in AR, ovvero coloro il cui reddito disponibile risulta alle spese per beni di consumo e d investimento (SF<0). Vale il vincolo contabile dell uguaglianza tra fonti di fondi e usi di fondi e cioè: I+ΔAF= ΔPF+S Il saldo finanziario è il divario tra risparmio e investimento: SF=S-I Quindi, se SF>0 si avranno unità in surplus (S>I), mentre se SF<0 si avranno unità in deficit (S<I). Il saldo finanziario misura l equilibrio tra disponibilità di risorse (risparmio) e utilizzo di risorse (investimenti reali). Ciò può essere visto sia come equilibrio tra grandezze reali (risparmio e investimenti), sia come speculare equilibrio tra grandezze finanziarie (flussi di AF e PF). Quindi, vale: SF=ΔAF-ΔPF La formazione del risparmio presso gli operatori in surplus (tipiche unità in surplus sono le famiglie) è tale da finanziare sia la spesa in attività reali sia l investimento in attività finanziarie, o, in alternativa, una riduzione dell esposizione debitoria. I soggetti in surplus accumulano AF, ovvero aumentano la loro posizione creditoria netta e sono definiti anche: Prestatori finali di fondi Creditori finali Gli operatori in deficit (tipiche unità in deficit sono le imprese e la P.A.), al fine di soddisfare le esigenze legate all accumulazione reale, sono costretti a integrare il risparmio corrente mediante l indebitamento, o, in alternativa, con lo smobilizzo di attività finanziarie in precedenza accumulate. I soggetti in deficit accumulano PF, ovvero aumentano la loro esposizione debitoria netta e sono definiti anche: Prenditori finali di fondi Debitori finali I SETTORI ISTITUZIONALI A che ci riferiamo parlando di unità economiche in surplus o in deficit? Le classi che individuiamo sono definite come raggruppamenti di unità economiche che, oltre a essere omogenee,

2 manifestano autonomia e capacità di decisione in campo economico-finanziario; sono normalmente indicate come settori istituzionali dell economia: FAMIGLIE: comprendono individui o gruppi di individui nella loro funzione di consumatori. Sono tipiche unità in surplus. SOCIETA NON FINANZIARIE: comprende imprese private o pubbliche (società di persone, società semplici e di fatto, e le imprese individuali con più di 5 addetto). Sono tipiche unità in deficit. SOCIETA FINANZIARIE: soggetti che costituiscono il sistema finanziario: intermediari e autorità di vigilanza. Il saldo finanziario è pari a 0. AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE: comprendono i tre sottosettori dell amministrazione centrale, amministrazione locale e enti di previdenza. Sono tipiche unità in deficit. S f = T-G ESTERO (RESTO DEL MONDO): comprende soggetti esteri con i quali l economia del paese ha rapporti economici e finanziari. S f = M-X = -PC LA STRUTTURA DEI SALDI FINANZIARI SETTORIALI Il SF indica il surplus/deficit di risorse finanziarie di un settore; la struttura dei saldi finanziari aiuta a capire da dove provengono le risorse e dove vengono destinate. Le famiglie rappresentano il settore in surplus per eccellenza, mentre imprese e amministrazioni pubbliche sono settori in deficit; le risorse finanziarie sono quindi trasferite dal primo verso gli altri due settori. Il saldo del resto del mondo, se negativo, indica un deflusso netto di risparmio dell economia del paese verso l estero; se positivo, un afflusso netto. Nel tempo i SF si riducono progressivamente e si riduce il fabbisogno di finanziamento. In prima approssimazione, SF decrescenti corrispondono a un minore fabbisogno di trasferimento di risorse finanziarie dai settori in surplus a quelli in deficit. LIMITI DEL SALDO FINANZIARIO Limiti legati alla metodologia di costruzione dei saldi; questi non perdono il loro significato (descrivere l articolazione del processo di risparmio e investimento fra grandi comparti dell economia). Osservazione principale: la rappresentazione si basa su dati ex-post (misura del trasferimento di risorse e strumenti utilizzati), nulla viene detto circa il fabbisogno di trasferimento ex-ante (ci possono essere divari). Questo perché: 1. Le unità finali (risparmiatori e investitori) possono ricercare strumenti finanziari che il mercato non offre; 2. Vi può essere divergenza delle aspettative. Conseguenze: Effetto di quantità: operatori rinunciano a risparmiare. Effetto composizione: il mix di AF e/o PF degli operatori che non trovano gli strumenti desiderati viene cambiato.

3 LA SRUTTURA FINANZIARIA DELL ECONOMIA Fenomeno complesso riassumibile nell insieme di elementi che descrivono il comportamento finanziario delle unità economiche finali (settori) e nell insieme dei caratteri strutturali e funzionali del sistema finanziario. Alcuni indicatori: 1. Il grado di separazione tra funzione di risparmio e funzione di investimento (sommatoria in valore assoluto dei SF dei diversi settori misura la dissociazione delle due funzioni). 2. Il rapporto di interrelazione finanziaria (Af/Ar): grado di sviluppo economia finanziaria, assumendo che allo sviluppo dell economia reale facciano seguito rapporti più complessi fra unità e che ne derivi un articolazione dei fabbisogni di servizio finanziario. 3. Il rapporto di intermediazione finanziaria: Af if /AF; misura l importanza relativa delle attività finanziarie emesse da intermediari rispetto al totale delle attività finanziarie. DIMENSIONE DEI SALDI FINANZIARI In termini generali, ogni settore occupa una posizione che si colloca tra due estremi: EQUILIBRIO FINANZIARIO con S=I e quindi SF=0; DIVERGENZA FINANZIARIA con S=0 e quindi SF=I, oppure I=0 e quindi SF=S. La dimensione dei saldi settoriali è tanto più elevata quanto più ci si avvicina alle situazioni del secondo tipo. La situazione di divergenza finanziaria sottintende specializzazione settoriali: alcuni settori si caratterizzano per la funzione di accumulazione del risparmio, altri per la funzione di investimento; si verifica così quella che viene chiamata dissociazione risparmio-investimento : chi ha risorse non le impiega direttamente in investimenti reali; chi fa gli investimenti reali non ha le risorse (risparmio) sufficienti per finanziarli. Le due posizioni sono quindi strettamente complementari. Efficienza allocativa, quindi, è condizione fondamentale per lo sviluppo di circuiti finanziari tra unità in surplus e in deficit. Domanda -> Le posizioni settoriali di equilibrio finanziario (S=I e quindi SF=0) annullano il fabbisogno di trasferimento? Risposta -> Vi sarebbe comunque fabbisogno di trasferimento, per diverse ragioni: 1. Una parte delle attività finanziarie ha anche funzione monetaria (quindi ci sarebbe comunque una ragione per operare); 2. Le attività finanziarie svolgono anche funzione di gestione dei rischi; 3. SF=0 indica equilibrio di settore, ma a livello infrasettoriale potrebbe esserci fabbisogno di trasferimento per la compensazione tra posizioni positive e negative; 4. Può esserci un circuito finanziario dato da Δaf e ΔPf indipendentemente dallo squilibrio tra S e I: le imprese possono emettere Pf per acquistare Af; 5. Una unità economica con SF=0, Δaf e ΔPf =0 può avere un fabbisogno di servizi finanziari per gestire lo stock di portafoglio (ricomposizione di portafoglio): sostituzione di attività detenute con alre e/o analoga sostituzione tra passività.

4 FABBISOGNO DI TRASFORMAZIONE DI RISORSE FINANZIARIE Fattore da considerare: cosa accade quando i portafogli di Af e Pf hanno composizioni tra loro incompatibili? Semplificando possiamo assumere di avere una struttura delle passività finanziarie delle imprese prevalentemente composta da strumenti a medio-lungo termine e una struttura di atività finanziarie delel famiglie con orientamento prevalente al breve. Nella parte rappresentata dalla parentesi, il trasferimento delle risorse non può avvenire in modo diretto con l emissione di uno strumento finanziario da parte delle imprese presso le famiglie. I circuiti finanziari devono essere organizzati in modo da rendere possibile un finanziamento a lungo terminecon una posizione di credito iniziale a breve trasformazione delle risorse finanziarie: trasformazione dei rischi (le unità in surplus non sono necessariamente disponibili a investire in strumenti finanziari emessi direttamente dalle unità in deficit, in quanto un tale investimento comporta l assunzione diretta del rischio dell emittente) e delle scadenze (per risolvere l incompatibilità tra preferenze delle unità in surplus e di quelle in deficit). La presenza di intermediari finanziari riduce i rischi. CIRCUITO DIRETTO E INDIRETO CIRCUITO DIRETTO Il trasferimento di risorse si realizza mediante l emissione di passività finanziarie da parte delle unità in deficit (strumenti finanziari primari o primary securities) e il classamento delle stesse presso le unità in surplus.

5 Diretto : eventuali inadempienze da parte dei prenditori finali di fondi si riflettono in via immediata sul patrimonio dei prestatori finali. Il trasferimento diretto dei fondi può trovare realizzazione sulla base di: 1. CIRCUITO DIRETTO E AUTONOMO Risoluzione autonoma di problemi di ricerca della controparte, raccolta e verifica di informazioni, valutazione del grado di solvibilità Frequenza occasionale e volumi modesti. 2. MERCATO APERTO (CIRCUITO DIRETTO E ASSISTITO) mercati organizzati secondo regole formali in cui si negoziano strumenti standardizzati con presenza di intermediari mobiliari. Prestazione di servizi idonei a facilitare l incontro tra emittenti e investitori. Securities industry: industria dei servizi forniti alle imprese e agli investitori, a supporto delle scelte di finanziamento e di investimento, attraverso l emissione e la sottoscrizione di titoli negoziabili (mercato primario/mercato secondario). CIRCUITO INDIRETTO Il trasferimento di risorse dai prestatori ai prenditori finali di fondi è spezzato in due transazioni distinte, di segno opposto, mediante l intermediario finanziario che si interpone con il proprio bilancio. Gli intermediari emettono proprie passività (strumenti finanziari secondari, secondary securities) di natura monetaria e non monetaria a fronte dell acquisizione delle passività finanziarie emesse dalle unità in deficit. Mercato primario funzione di FINANZIAMENTO. Mercato secondario funzione di LIQUIDITA, in quanto i titoli sono già in circolo, vengono solo smobilizzati.

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