CONTRASTARE L ANTIMICROBICO RESISTENZA E DIMINUIRE LE INFEZIONI CORRELATE ALL ASSISTENZA

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "CONTRASTARE L ANTIMICROBICO RESISTENZA E DIMINUIRE LE INFEZIONI CORRELATE ALL ASSISTENZA"

Transcript

1 CONTRASTARE L ANTIMICROBICO RESISTENZA E DIMINUIRE LE INFEZIONI CORRELATE ALL ASSISTENZA

2

3 INDICE ANTIMICROBICO RESISTENZA E INFEZIONII CORRELATE ALL ASSISTENZA PAG. 2 DATI DI PREVALENZA DEL PROBLEMA PAG. 3 COSTI CORRELATI PAG. 5 COSA SI PUÒ FARE PER AFFRONTARE IL PROBLEMA PAG. 6 LA POSIZIONE DI ASSOBIOMEDICA PAG. 7 RIFERIMENTI PAG. 8

4 Antimicrobico resistenza e Infezioni correlate all assistenza La resistenza agli antimicrobici (AMR) è la capacità di un microrganismo di resistere all azione di un farmaco antimicrobico come, ad esempio, può essere l antibiotico. Infatti, a causa dei batteri patogeni resistenti, le patologie diventano più difficili da trattare con conseguenti decorsi più lunghi o maggiore gravità delle malattie, che in alcuni casi possono portare anche al decesso (European Commission, 2016). L aumento delle resistenze, il cui tasso in Italia è raddoppiato negli ultimi dieci anni (OECD, 2016), è favorito, oltre che da una frequente esposizione all utilizzo degli antibiotici, anche da scarsa igiene e/o da carenze nelle pratiche di prevenzione e controllo delle infezioni (Ministero della Salute, 2012). Ecco perché è bene affrontare in maniera congiunta sia il problema dell antimicrobico resistenza sia il problema delle infezioni. Ai fini del presente lavoro, per infezioni si intendono quelle correlate all assistenza (ICA) in un accezione tale da includere l ormai consolidata tendenza all aumento dei luoghi di assistenza al di fuori dell ospedale, luoghi nei quali è presente il rischio di contrarre un infezione come, ad esempio, i centri di riabilitazione, le strutture residenziali per anziani, l assistenza ambulatoriale e domiciliare. La prima cosa importante da sottolineare è che il rischio di ICA riguarda tutti gli attori coinvolti nelle attività di assistenza, dal paziente, all operatore sanitario fino al visitatore, proprio perché tra i principali meccanismi di trasmissione delle ICA ci sono (Epicentro, 2016): il contatto diretto tra una persona sana e una infetta, soprattutto tramite le mani; il contatto tramite le goccioline emesse nell atto del tossire o starnutire da una persona infetta a una suscettibile di contagio; il contatto indiretto attraverso un veicolo contaminato (per esempio endoscopi o strumenti chirurgici); la trasmissione dell infezione a più persone contemporaneamente attraverso un veicolo comune contaminato (cibo, sangue, liquidi di infusione, ecc.); la trasmissione attraverso microrganismi che sopravvivono nell aria e vengono trasmessi a distanza. Per queste ragioni, è auspicabile che il tema delle ICA venga affrontato olisticamente, ossia contemplando soluzioni inclusive della molteplicità dei soggetti coinvolti e con la consapevolezza che la prima risorsa fondamentale è l accrescimento dell informazione su questo tema e sulla correlazione di questo fenomeno con l antimicrobico resistenza. 2

5 INFEZIONI OSPEDALIERE Dati di prevalenza del problema Negli ultimi anni, la possibilità di contrarre infezioni correlate all assistenza non sembra essere diminuita, anzi, potrebbe essere sottostimata, specie nel nostro Paese. Per citare un esempio, nel 2007 solo il 13% delle aziende sanitarie ha dichiarato di aver affrontato il problema anche nelle strutture residenziali (Ministero della Salute, 2012). Questo si traduce in una grave mancanza di informazioni tale da pregiudicare la corretta stima del fenomeno delle ICA nei diversi contesti di assistenza sanitaria. Inoltre, non tutte le regioni italiane hanno fornito il loro contributo a uno studio mirato ad analizzare la frequenza di ICA e del ricorso agli antibiotici negli ospedali per il trattamento di pazienti acuti, determinando anche in questo caso una carenza di informazioni estese a tutto il territorio. Questo studio, condotto nel 2011, nonostante i limiti che derivano dalla mancanza di informazioni da parte di alcune regioni, ha comunque permesso di ottenere dei dati più aggiornati relativi alla situazione italiana, individuando una prevalenza di ICA pari al 6,3%, che si tradurrebbe in casi/anno- il doppio della popolazione del Molise (Ricchizzi, et al., 2013). Per entrare più nel dettaglio, le infezioni più frequenti nel nostro Paese sono quelle respiratorie (24%), seguite dalle infezioni del tratto urinario (21%), le infezioni del sito chirurgico (16%) e, infine, dalle infezioni del sangue confermate dal laboratorio (16%). La prevalenza non è omogenea e varia significativamente in base all area clinica di ricovero, come mostrano i dati riportati nella figura 1. Figura 1 Frequenze percentuali (%) di infezioni correlate all assistenza, secondo l area di ricovero Pediatria 1,1 Ospetricia/ Ginecologia 1,2 Psichiatria 1,6 Geriatria 5,4 Altro 6,1 Chirurgia 6,3 Medicina interna 7 Riabilitazione 7,4 Terapia intensiva 14, Elaborazione Centro studi Assobiomedica su dati tratti da: Ricchizzi et al

6 Per quanto la prevalenza delle ICA in Italia sia pari a circa il 6%, quindi, in linea con la media europea, nel nostro Paese, per alcuni specifici tipi di infezioni, si rileva una frequenza più elevata rispetto al valore che si riscontra in alcuni paesi d Europa (European Center for Disease Control, 2013), come ad esempio quelle correlate all uso di catetere intravascolare. Un altro studio condotto a livello europeo riguardante le infezioni riscontrate nelle strutture residenziali offre un ulteriore conferma dei dati già esposti. A questo studio ha partecipato anche l Italia, permettendo di calcolare i seguenti dati di prevalenza: il 6% dei ospiti studiati presentava un infezione correlata all assistenza il giorno dello studio e il 4% era in trattamento antibiotico. Le infezioni più frequenti erano quelle respiratorie, delle vie urinarie e cutanee (Ministero della Salute, ). I dati sulle infezioni fin qui esposti, che riguardano unitamente Italia ed Europa, inquadrano una situazione che richiede un attenzione estrema sia alla completezza dei dati disponili, sia a un maggiore impegno nella riduzione dei casi di infezione. Non è superfluo, infatti, ricordare che il tema qui affrontato si associa ad attività in contesti assistenziali, dove l obiettivo ultimo dovrebbe essere l eliminazione completa delle ICA. Per quanto riguarda, invece, il fenomeno dell antimicrobico resistenza, nell Unione Europea ogni anno si stimano morti per infezioni causate da batteri resistenti agli antimicrobici, su un totale di circa casi complessivi (WHO- Regional Office for Europe, 2016). In Italia lo stesso fenomeno è reso ancor più drammatico dalla diffusione di microrganismi multi-resistenti con una frequenza significativamente maggiore rispetto ad altri Paesi europei come, ad esempio, l MRSA - Meticillin-resistant Staphylococcus aureus (ECDC-European Centre for Disease, 2014). Nel nostro Paese, si registra una percentuale di resistenza MRSA compresa tra il 25% e il 50%, rispetto a una resistenza inferiore al 25% nei paesi che, insieme all Italia, costituiscono i cosiddetti Big Five(1): Francia, Germania, Spagna e Gran Bretagna. Il fenomeno della resistenza è attribuibile anche all elevato ricorso agli antibiotici: la prevalenza di pazienti con almeno un trattamento antibiotico è pari al 44% in Italia, contro una media europea del 35%, differenze che non sono spiegate dal case-mix di pazienti (Ministero della Salute, ). Infine, il fenomeno dell AMR, risulta più diffuso nel Centro e nel Sud Italia, dove si osserva anche un maggiore consumo di antibiotici rispetto al Nord. Infatti, si riscontrano nella Provincia Autonoma di Bolzano e in Friuli Venezia Giulia valori di consumo totale minini, ossia tra 16 e 18 dosi giornaliere per mille abitanti, invece, nella regione Campania si riscontrano valori massimi con 40 dosi giornaliere per mille abitanti (Cangini, Folino Gallo, & Rasi, 2010). 1 L espressione Big Five, che include i paesi sopra menzionati, richiama quei paesi che per ragioni politiche e storiche hanno una speciale rilevanza nell elaborazione delle politiche europee. 4

7 INFEZIONI OSPEDALIERE Costi correlati Le infezioni correlate all assistenza e l antimicrobico resistenza, oltre a rappresentare una delle criticità per la salute dei pazienti, rappresentano una questione rilevante per la sostenibilità del Servizio sanitario nazionale in un contesto economico ed epidemiologico sempre più complesso. Nell Unione Europea si stimano costi sanitari supplementari e perdita di produttività di almeno 1,5 miliardi di euro ogni anno a causa delle infezioni causate da batteri resistenti agli antimicrobici (European Commission, 2016). L ECDC (Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie) ha stimato che, in Europa, si rilevano circa 4,1 milioni di ICA all anno di cui circa all anno portano al decesso, direttamente causato dalle infezioni correlate all assistenza. Questo comporta un incremento dei costi stimati di oltre 6 miliardi di euro. Si tratta di dati estremamente preoccupanti che identificano bene l entità dei fenomeni trattati. In generale, i dati presenti in letteratura indicano che un infezione determina una degenza in ospedale più lunga di 2,5 volte e, di conseguenza, generano costi ospedalieri associati almeno tre volte superiori (Plowman, 2000) a quelli che si sarebbero dovuti sostenere in assenza di ICA. Un altro dato importante da considerare è quello delle rispedalizzazioni, infatti, oltre un caso di ICA su quattro è associato ad un ricovero precedente (Ricchizzi et al., 2013). Tale dato non è da sottovalutare se esaminiamo, oltre ai costi direttamente applicabili alla gestione delle infezioni, anche il peso economico che le infezioni rappresentano nei contenziosi legali. Infatti, le infezioni sono la quarta causa di richieste risarcitorie (Marsh, 2013). Purtroppo, risulta ancora difficile ottenere un dato a livello nazionale ma, grazie a una stima recente effettuata da una società di consulenza, Marsh Risk Consulting, su un campione costituito dai propri clienti, è possibile quantificare il costo dei contenziosi per le infezioni ospedaliere come una cifra pari al 4% circa del costo totale dei sinistri nella sanità pubblica. Le stesse stime, infine, riconducono a circa euro il costo medio per la liquidazione del sinistro da infezioni ospedaliere. Quanto emerge da questo quadro, tenendo in considerazione anche il dato relativo alle infezioni prevenibili pari al % dei casi (European Centre for Disease Prevention and Control, 2016) porta a una seria conclusione: la mancata individuazione tempestiva di un infezione, l assenza di sistemi di controllo e monitoraggio capillare su tutto il territorio ma, soprattutto, la carenza di un indirizzo nazionale di gestione delle problematiche ICA-AMR, rappresentano uno spreco notevole di risorse economiche oltre che un grave rischio per la salute dei pazienti. Sebbene sia difficile arrivare all obiettivo ultimo di eliminare le ICA in via definitiva, si possono implementare diverse azioni per arrivare alla riduzione del % dei casi prevista dall ECDC. 5

8 Cosa si può fare per affrontare il problema Come emerge dalla letteratura, gli esperti clinici, studiosi e membri delle società scientifiche hanno elaborato negli anni metodi e misure da seguire per rendere efficace la lotta alle infezioni e al fenomeno dell AMR. Ad esempio, i Centers for disease control and prevention (CDC) raccomandano quattro strategie parallele per contrastare il fenomeno dell AMR (Ministero della Salute D. D., 2012): prevenzione delle infezioni; diagnosi tempestiva ed accurata; uso appropriato degli antibiotici; prevenzione della trasmissione. Applicare queste linee strategiche, insieme al modello STEP Staff, Technology, Environment, Process (Medtech Europe, 2016) proposto a livello europeo per combattere le infezioni correlate all assistenza, può rappresentare la chiave di volta per la gestione contestuale del problema AMR-ICA. Il modello STEP, infatti, propone di agire in modo mirato su quattro categorie di risorse presenti in tutti i contesti di assistenza sanitaria, ovvero: Staff = formazione del personale Technology = introduzione di tecnologie innovative costo-efficaci Environment = riduzione dei rischi ambientali attraverso un adeguato livello di pulizia e igiene Processes = definizione di politiche sulla prevenzione dei rischi Questo modello è stato pensato per incidere sia sui diversi livelli organizzativi sia su strumenti e mezzi utilizzati dagli operatori sanitari. Esso sposa appieno l idea di un approccio di utilizzo inclusivo delle varie risorse disponibili che, grazie alla cooperazione e al lavoro interdisciplinare, permette di tendere verso l obiettivo di diminuire il tasso di ICA e contrastare l AMR. Per attuare tutto ciò, è utile che ogni singola strategia proposta dai CDC, venga programmata e sviluppata nelle diverse categorie del modello STEP per agire in modo organico e su più fronti. In questa direzione e in un ottica più concreta una delle misure assistenziali efficaci a ridurre il rischio infettivo è rappresentata dall applicazione dei cosiddetti bundle, da intendersi come un metodo che utilizza un gruppo limitato e ben definito di interventi con dimostrata base scientifica relativi al processo di cura (Ministero della Salute D. D., 2012). Anche il Ministero della Salute promuove l adozione di questo metodo che rappresenta una soluzione applicativa e ristretta a specifiche pratiche di assistenza sanitaria che ben interpretano lo spirito suggerito a livello macro dai modelli e strategie di cui si è accennato. Inoltre, non è da sottovalutare che la loro applicazione permetterebbe di monitorare in modo più agevole il tasso di infezioni e il loro andamento nel tempo. 6

9 INFEZIONI OSPEDALIERE La Posizione di Assobiomedica Dai dati riportati emerge chiaramente la rilevanza del tema delle infezioni ospedaliere e del problema dell antimicrobico resistenza: si tratta di questioni che hanno valore sia sul piano umano, per il numero di re-ospedalizzazioni, complicazioni e addirittura decessi che esse causano; sia perché rappresentano un problema economico che, se non affrontato in maniera olistica, non potrà che aggravarsi. In questa direzione, infatti, anche le conclusioni del Consiglio dell UE del 2012 incoraggiano gli Stati Membri ad attuare piani d azione nazionali in una prospettiva One Health, un iniziativa volta alla collaborazione fra differenti discipline cliniche allo scopo di potenziare al massimo gli effetti derivanti da una coordinazione dei vari attori sanitari e politici. La consapevolezza della rilevanza del problema è certamente diffusa fra gli operatori sanitari e l attenzione appare già alta da parte delle società scientifiche che proprio dal punto di vista istituzionale affrontano questo tipo problemi. Anche fra i pazienti è certamente aumentata la conoscenza del problema, e la conseguente adozione di comportamenti più attenti sia nel relazionarsi ai pazienti ricoverati in strutture sanitarie, sia nel fare uso in maniera più accorta degli antibiotici prescritti. Ciononostante, l adozione di questi comportamenti, sia nella riduzione dei rischi di acquisizione/trasmissione di infezioni ospedaliere, sia nel più appropriato uso degli antibiotici, non è omogenea. Per questo motivo, è importante partire dalle iniziative virtuose già messe in campo negli ultimi anni e lavorare sulle seguenti azioni: definire linee d intervento generali nei luoghi di assistenza sanitaria e favorire l adozione di programmi con indicatori di risultato; favorire il rispetto delle linee guida basate sull evidenza scientifica e, insieme alle società scientifiche, agevolarne l implementazione; diffondere e supportare programmi di formazione/informazione per i professionisti sanitari e per i pazienti; favorire l adozione di soluzioni tecnologiche che aiutino la prevenzione e il controllo delle infezioni e dell antimicrobico resistenza; incoraggiare tutti gli operatori dei luoghi di assistenza a monitorare il tasso delle infezioni e sensibilizzarli sull importanza di rendere tali dati disponibili a tutti i cittadini. In ognuna di queste azioni, tutti i portatori d interesse pazienti, medici, strutture ospedaliere e assistenziali, società scientifiche e rappresentanza delle aziende sono chiamati a fornire il proprio contributo perché la sfida ICAAMR richiede risposte multiple e a vari livelli: tecnico-scientifico, economicoindustriale, politico e regolatorio. 7

10 Riferimenti Cangini, A., Folino Gallo, P., & Rasi, G. (2010). Sovraconsumo di antibiotici ed eccesso di spesa farmaceutica. Pharmacoeconomics. ECDC-European Centre for Disease, P. a. (2014). Summary of the latest data on antibiotic resistance in the EU. European Union. Epicentro, I. p. (2016). Infezioni correlate all assistenza. Tratto da EpicentroIl portale dell epidemiologia per la sanità pubblica: iss.it/problemi/infezioni_correlate/infezioni.asp European Center for Disease Control. (2013). Point prevalence survey of healthcare-associated infections and antimicrobial use in European acute care hospitals. Stockholm. ECDC. European Centre for Disease Prevention and Control. (2016). Healthcareassociated infections. Tratto da European Centre for Disease Prevention and Control: European Commission, H. a. (2016). Antimicrobial resistence. Tratto da European Commission-Health and food safety: Marsh. (2013). Le infezioni ospedaliere. Analisi dei sinistri nella sanità pubblica. Milano. Medtech Europe, f. d. (2016). Tratto da European Medtech week : Ministero della Salute. ( ). Relazione sullo Stato Sanitario del Paese. Ministero della Salute, Dipartimento della Programmazione e dell Ordinamento (2012). Manuale di formazione per il governo clinico: la sicurezza dei pazienti e degli operatori. OECD-Organisation for Economic Co-operation and Development, (2016). Antimicrobial Resistance. Policy Insights: docs/amr_brief_-_nov_2016/3?e= / Plowman, R. (2000). The Socioeconomic Burden of Hospital Acquired Infections. Eurosurveillance, Volume 5. Ricchizzi, E., Morsillo, F., Buttazzi, R., Pan, A., Gagliotti, C., Morandi, M., et al. (2013). Studio di prevalenza europeo su infezioni correlate all assistenza e uso di antibiotici negli ospedali per acuti. Rapporto nazionale. Agenzia sanitaria e sociale regionale dell Emilia-Romagna. WHO- Regional Office for Europe. (2016, 9 13). Tratto da WHO: 8

11

12 Sede Legale: Viale Pasteur, Roma - Tel C.F Uffici di Milano: Via Marostica, Milano - Tel assobiomedica@assobiomedica.it

HEALTH ASSOCIATED INFECTION

HEALTH ASSOCIATED INFECTION HEALTH ASSOCIATED INFECTION DOTT. SEBASTIAN GIACOMELLI S.C. DIREZIONE SANITARIA P.O. MOLINETTE HAI DEFINIZIONE (WHO 2002) Si intende per INFEZIONE CORRELATA ALL ASSISTENZA SANITARIA: l infezione che si

Dettagli

Overlapping areas that must be addressed together

Overlapping areas that must be addressed together Overlapping areas that must be addressed together Health-careassociated infections (HAI) Antimicrobial resistance (AMR) Usually associated with a weak health care system 359 Ospedali 114853 pazienti 6%

Dettagli

HALT 2. Health-care associated infections and antimicrobial use in European Long-term care facilities. 1 Prof.ssa Carla M. Zotti

HALT 2. Health-care associated infections and antimicrobial use in European Long-term care facilities. 1 Prof.ssa Carla M. Zotti HALT 2 Health-care associated infections and antimicrobial use in European Long-term care facilities Dott.ssa 1 Michela Stillo Prof.ssa Carla M. Zotti Andamento della popolazione giovane e anziana nel

Dettagli

Andrea Orsi Dipartimento di Scienze della Salute (DiSSal), Università di Genova IRCCS AOU San Martino - IST, Genova

Andrea Orsi Dipartimento di Scienze della Salute (DiSSal), Università di Genova IRCCS AOU San Martino - IST, Genova Andrea Orsi Dipartimento di Scienze della Salute (DiSSal), Università di Genova IRCCS AOU San Martino - IST, Genova Dichiarazione Conflitto di Interessi Dott. Andrea Orsi Ricercatore a tempo determinato

Dettagli

Prevalenza Infezioni Ospedaliere comprese le Chirurgiche

Prevalenza Infezioni Ospedaliere comprese le Chirurgiche Prevalenza Infezioni Ospedaliere comprese le Chirurgiche la prevalenza di pazienti ospedalieri infetti varia dal 6,8% al 9,3% e quella di infezioni dal 7,6% al 10,3%. l incidenza di infezioni ospedaliere

Dettagli

Dr.ssa Pascu Diana Tessari Lorella Direzione Medica Ospedale G. Fracastoro San Bonifacio. Azienda Ulss 20 Verona

Dr.ssa Pascu Diana Tessari Lorella Direzione Medica Ospedale G. Fracastoro San Bonifacio. Azienda Ulss 20 Verona Dr.ssa Pascu Diana Tessari Lorella Direzione Medica Ospedale G. Fracastoro San Bonifacio Azienda Ulss 20 Verona 1 2 Azienda Ulss 20: Comitato Infezioni Ospedaliere (CIO) Direttore UOC Qualità e Accreditamento

Dettagli

INNOVAZIONE, QUALITÀ E SICUREZZA PER IL PAZIENTE

INNOVAZIONE, QUALITÀ E SICUREZZA PER IL PAZIENTE INNOVAZIONE, QUALITÀ E SICUREZZA PER IL PAZIENTE Luigi Boggio Presidente AssoBiomedicali Roma, 16 aprile 2015 LE INFEZIONI CORRELATE ALL ASSISTENZA Cosa sono le infezioni correlate all assistenza sanitaria

Dettagli

Surgical Site Infection: quali strumenti di clinical governance?

Surgical Site Infection: quali strumenti di clinical governance? Surgical Site Infection: quali strumenti di clinical governance? Dr.ssa Renata Ranieri Direttore Sanitario Clinica Fornaca e Clinica Cellini Presidente del CIO Clinica Fornaca e Clinica Cellini Sintesi

Dettagli

Cittadinanzattiva partecipa a:

Cittadinanzattiva partecipa a: Società Italiana Multidisciplinare per la Prevenzione delle Infezioni nelle Organizzazioni Sanitarie Le Infezioni Correlate all Assistenza (ICA) si definiscono come quelle infezioni, acquisite in ospedale

Dettagli

REGIONANDO 2000 REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA AGENZIA REGIONALE DELLA SANITÀ

REGIONANDO 2000 REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA AGENZIA REGIONALE DELLA SANITÀ REGIONANDO 2000 REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA AGENZIA REGIONALE DELLA SANITÀ CERTIFICAZIONE ANNUALE DELLA QUALITÀ SU PREVENZIONE E CURA DELLE LESIONI DA DECUBITO. Le lesioni da decubito (LD) sono

Dettagli

Infezioni ospedaliere? Circolare Ministeriale 52/85

Infezioni ospedaliere? Circolare Ministeriale 52/85 Infezioni ospedaliere? Circolare Ministeriale 52/85 Infezioni di pazienti ospedalizzati, non presenti né in incubazione al momento dell'ingresso in ospedale, comprese le infezioni successive alla dimissione,

Dettagli

2.L assistenza pediatrica ospedaliera

2.L assistenza pediatrica ospedaliera 2.L assistenza pediatrica ospedaliera Prof.ssa Maria Pia Fantini Dott.ssa Lorenza Luciano Dipartimento di Medicina e Sanità Pubblica Alma Mater Studiorum Università di Bologna Percorso di aggiornamento

Dettagli

RASSEGNA STAMPA RAPPORTO REGIONALE SU INFEZIONI CORRELATE ALL ASSISTENZA GENOVA 7 APRILE 2017

RASSEGNA STAMPA RAPPORTO REGIONALE SU INFEZIONI CORRELATE ALL ASSISTENZA GENOVA 7 APRILE 2017 RASSEGNA STAMPA RAPPORTO REGIONALE SU INFEZIONI CORRELATE ALL ASSISTENZA GENOVA 7 APRILE 2017 Regione Liguria (6 aprile 2017) Facebook Sonia Viale (7 aprile 2017) Twitter Sonia Viale (7 aprile 2017) Insalutenews.it

Dettagli

Azienda USL 3 Pistoia Zona Distretto Procedura per gestione delle Infezioni correlate all assistenza (ICA) PP.DS.04

Azienda USL 3 Pistoia Zona Distretto Procedura per gestione delle Infezioni correlate all assistenza (ICA) PP.DS.04 PROCEDURA PER LA GESTIONE DELLE INFEZIONI CORRELATE ALL ASSISTENZA (ICA) REV. DATA AUTORIZZAZIONI REDATTO VERIFICATO APPROVATO 1 14/11/2011 Gruppo di redazione: Dr.ssa D. Simoncini Dr.ssa C. Pili Dr.ssa

Dettagli

LA POSIZIONE ASSOCIATIVA IN TEMA DI: INFEZIONI OSPEDALIERE

LA POSIZIONE ASSOCIATIVA IN TEMA DI: INFEZIONI OSPEDALIERE LA POSIZIONE ASSOCIATIVA IN TEMA DI: INFEZIONI OSPEDALIERE INDICE DATI DI INCIDENZA DEL PROBLEMA PAG. 2 I FATTORI DI RISCHIO PAG. 3 COSA SI PUÒ FARE PER AFFRONTARE IL PROBLEMA DELLE INFEZIONI OSPEDALIERE

Dettagli

PIANO REGIONALE DELLA PREVENZIONE

PIANO REGIONALE DELLA PREVENZIONE REGIONE LIGURIA Dipartimento Salute e Servizi Sociali Settore Prevenzione, Igiene e Sanità Pubblica PIANO REGIONALE DELLA PREVENZIONE SORVEGLIANZA DELLE INFEZIONI CONNESSE ALLE PRATICHE ASSISTENZIALI Anno

Dettagli

ALLEGATO A. Raccomandazioni per la realizzazione di un programma di Antibiotic Stewardship in ospedale

ALLEGATO A. Raccomandazioni per la realizzazione di un programma di Antibiotic Stewardship in ospedale ALLEGATO A Raccomandazioni per la realizzazione di un programma di Antibiotic Stewardship in ospedale Premessa In Toscana, negli ospedali durante il 2014 sono stati consumati 88,9 DDD di antibiotici per

Dettagli

Costi economici e sociali della Artrite Reumatoide (AR)

Costi economici e sociali della Artrite Reumatoide (AR) Costi economici e sociali della Artrite Reumatoide (AR) Claudio Jommi Università del Piemonte Orientale A. Avogadro, Facoltà di Farmacia Osservatorio Farmaci, CERGAS Bocconi Farmaci Innovativi: Qualità

Dettagli

Regione Molise L INFORMAZIONE SCIENTIFICA DEL SERVIZIO SANITARIO REGIONALE

Regione Molise L INFORMAZIONE SCIENTIFICA DEL SERVIZIO SANITARIO REGIONALE Regione Molise L INFORMAZIONE SCIENTIFICA DEL SERVIZIO SANITARIO REGIONALE Progetto Informazione medico-scientifica aziendale Servizio Programmazione ed Assistenza Farmaceutica Dir. resp. Antonella Lavalle

Dettagli

PIANO REGIONALE DELLA PREVENZIONE 2014/2018. Nominativo Qualifica Struttura ASL di appartenenza Dott. P. Carducci. Direttore DMO/ Presidente CC-ICA

PIANO REGIONALE DELLA PREVENZIONE 2014/2018. Nominativo Qualifica Struttura ASL di appartenenza Dott. P. Carducci. Direttore DMO/ Presidente CC-ICA PIANO REGIONALE DELLA PREVENZIONE 2014/2018 1. PROGETTO 7.3 Contenimento delle infezioni correlate all assistenza sanitaria (ICA) e monitoraggio dell uso degli 2. REFERENTE AZIENDALE DI PROGETTO: Dott.ssa

Dettagli

Progetto Sperimentale Lazio Risparmio Antibiotici e Ricoveri Impropri

Progetto Sperimentale Lazio Risparmio Antibiotici e Ricoveri Impropri Progetto Sperimentale Lazio Risparmio Antibiotici e Ricoveri Impropri Abbattimento della spesa per antibiotici e per ricoveri impropri, attraverso l impiego di un analizzatore POCT per la conta leucocitaria

Dettagli

L analisi dell offerta ospedaliera per le malattie digestive

L analisi dell offerta ospedaliera per le malattie digestive L analisi dell offerta ospedaliera per le malattie digestive a cura di Giovanna Baraldi Sub Commissario per l attuazione del Piano di Rientro della Regione Abruzzo Società Scientifiche AIGO, SIGE e SIED

Dettagli

SINTESI DEI RISULTATI DELLA REVISIONE SISTEMATICA DELLA LETTERATURA

SINTESI DEI RISULTATI DELLA REVISIONE SISTEMATICA DELLA LETTERATURA Evidenze sul ruolo dell igiene delle mani nella riduzione della trasmissione e delle infezioni da microrganismi resistenti ai farmaci nelle strutture sanitarie INTRODUZIONE Traduzione A. Corbella Le infezioni

Dettagli

Ricoverarsi a Roma: le infezioni ospedaliere presso l Azienda Ospedaliera San Camillo Forlanini

Ricoverarsi a Roma: le infezioni ospedaliere presso l Azienda Ospedaliera San Camillo Forlanini Ricoverarsi a Roma: le infezioni ospedaliere presso l Azienda Ospedaliera San Camillo Forlanini Faria S.*, Di Renzi M.*, Gabriele S.*, Sodano L.** * Università degli Studi La Sapienza, Roma ** Azienda

Dettagli

massima attenzione, anche per le pesanti implicazioni legali e di immagine sia nelle strutture turistico ricettive

massima attenzione, anche per le pesanti implicazioni legali e di immagine sia nelle strutture turistico ricettive 23020 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 6 maggio 2015, n. 920 Indirizzi operativi per la prevenzione e il controllo della legionellosi nelle strutture turistico ricettive e ad uso collettivo della Regione

Dettagli

NUOVA INFLUENZA UMANA - A/H1N1 Aggiornamento al 01 Settembre 2009

NUOVA INFLUENZA UMANA - A/H1N1 Aggiornamento al 01 Settembre 2009 NUOVA INFLUENZA UMANA - A/H1N1 Aggiornamento al 1 Settembre 29 Dagli ultimi Comunicati emessi dal Ministero del Lavoro delle Politiche Sociali dello Stato no, dall Organizzazione Mondiale della Sanità

Dettagli

Cos è un CVC( catetere venoso centrale)

Cos è un CVC( catetere venoso centrale) Cos è un CVC( catetere venoso centrale) A cura del Dott. Pierpaolo Casalini U.O. Rianimazione P.O. Faenza Cos è un CVC? E una porta aperta ( soluzione di continuo) fra il torrente venoso in prossimità

Dettagli

LE ULCERE degli arti inferiori Problemi da Risolvere e lineee Guida

LE ULCERE degli arti inferiori Problemi da Risolvere e lineee Guida San Donà di Piave, 11 Giugno 2009 LE ULCERE degli arti inferiori 1 Chirrugia Casa di Cura Rizzola Proposta di Legge N 4409 In Italia si stima che 2 milioni di individui e le loro famiglie siano coinvolte

Dettagli

Combatti l antibiotico resistenza è nelle tue mani

Combatti l antibiotico resistenza è nelle tue mani Campagna OMS 2017 "SALVA LE VITE: PULISCI LE TUE MANI Combatti l antibiotico resistenza è nelle tue mani Traduzione A. Corbella Ogni anno la campagna OMS SALVA LE VITE: PULISCI LE TUE MANI mira a mantenere

Dettagli

PARTE II: MATERIALI, METODI E RISULTATI MODALITA DI MONITORAGGIO E PAZIENTI OSSERVATI PARAMETRI SCELTI RISULTATI...

PARTE II: MATERIALI, METODI E RISULTATI MODALITA DI MONITORAGGIO E PAZIENTI OSSERVATI PARAMETRI SCELTI RISULTATI... INDICE INTRODUZIONE... 1 PARTE I: LO SVEZZAMENTO DALLA VENTILAZIONE MECCANICA (weaning)... 6 FISIOLOGIA DEL RESPIRO E VENTILAZIONE MECCANICA... 7 DEFINIZIONE DI SVEZZAMENTO (WEANING)... 23 CRITERI ED INDICI

Dettagli

LE OSPEDALIZZAZIONI DOVUTE A VENEZIAGIULIA PATOLOGIE ALCOL CORRELATE NELLA POPOLAZIONE RESIDENTE DELFRIULI

LE OSPEDALIZZAZIONI DOVUTE A VENEZIAGIULIA PATOLOGIE ALCOL CORRELATE NELLA POPOLAZIONE RESIDENTE DELFRIULI Azienda per l assistenza sanitaria n 4 Friuli Centrale Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia LE OSPEDALIZZAZIONI DOVUTE A PATOLOGIE ALCOL CORRELATE NELLA POPOLAZIONE RESIDENTE DELFRIULI VENEZIAGIULIA

Dettagli

Il valore sociale della Sanità Privata: l esperienza del Bilancio. Sociale Aggregato AIOP Bologna. Scuola Grande San Giovanni Evangelista Venezia

Il valore sociale della Sanità Privata: l esperienza del Bilancio. Sociale Aggregato AIOP Bologna. Scuola Grande San Giovanni Evangelista Venezia Il valore sociale della Sanità Privata: l esperienza del Bilancio Scuola Grande San Giovanni Evangelista Venezia Sociale Aggregato AIOP Bologna Averardo Orta 13 maggio 2016 Ad un maggiore invecchiamento

Dettagli

METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO LEGIONELLOSI NEL PO DI PIACENZA, SPERIMENTAZIONE AUSL PC

METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO LEGIONELLOSI NEL PO DI PIACENZA, SPERIMENTAZIONE AUSL PC 43 CONGRESSO NAZIONALE ANMDO, Firenze 25-27 Ottobre 2017 METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO LEGIONELLOSI NEL PO DI PIACENZA, SPERIMENTAZIONE AUSL PC V.Trabacchi 1, F.Federici 2, G.Delfanti 3,G.Pedrazzini

Dettagli

La prevenzione delle infezioni delle vie urinarie (IVU) nella. a permanenza

La prevenzione delle infezioni delle vie urinarie (IVU) nella. a permanenza Università Nostra Signora del Buon Consiglio Albania La prevenzione delle infezioni delle vie urinarie (IVU) nella pratica del cateterismo vescicale a permanenza Luisa Sodano Anno accademico 2015-16 Tirana,

Dettagli

L attività di prevenzione nelle città italiane: risultati censimento estate 2007

L attività di prevenzione nelle città italiane: risultati censimento estate 2007 Dipartimento di Epidemiologia ASL RME Centro di Competenza Nazionale Dipartimento della Protezione Civile Ministero della Salute Centro per la Prevenzione e Controllo delle Malattie L attività di prevenzione

Dettagli

PROBLEMI DI VALIDITÀ DELLE INFORMAZIONI CONTENUTE NELLE SDO CON PROCEDURA DI PARTO CESAREO CONTROLLO CARTELLE CLINICHE

PROBLEMI DI VALIDITÀ DELLE INFORMAZIONI CONTENUTE NELLE SDO CON PROCEDURA DI PARTO CESAREO CONTROLLO CARTELLE CLINICHE CONFERENZA STAMPA PROBLEMI DI VALIDITÀ DELLE INFORMAZIONI CONTENUTE NELLE SDO CON PROCEDURA DI PARTO CESAREO CONTROLLO CARTELLE CLINICHE 18 GENNAIO 2013 TROPPE DIAGNOSI DI POSIZIONE ANOMALA DEL FETO Il

Dettagli

Progetto SIMPIOS - SItI. Un progetto comune per controllare la diffusione delle multiresistenze in Italia

Progetto SIMPIOS - SItI. Un progetto comune per controllare la diffusione delle multiresistenze in Italia Progetto SIMPIOS - SItI Un progetto comune per controllare la diffusione delle multiresistenze in Italia Introduzione La diffusione delle resistenze agli antibiotici rappresenta uno dei più importanti

Dettagli

IL PROGETTO MATTONI DEL SSN

IL PROGETTO MATTONI DEL SSN IL PROGETTO MATTONI DEL SSN Corso: Bioingegneria Docente: prof. Mauro Giacomini INTRODUZIONE Nel 2002 il Ministero della Salute avvia la progettazione del Nuovo Sistema Informativo Sanitario (NSIS), con

Dettagli

Dimensioni del problema, criticità, costi. Modelli organizzativi gestionali

Dimensioni del problema, criticità, costi. Modelli organizzativi gestionali Rosario Iannacchero Dimensioni del problema, criticità, costi Modelli organizzativi gestionali Patologia molto frequente nella popolazione generale Solo emicrania: prevalenza media annua stimata negli

Dettagli

La valutazione economica della Prevenzione: spesa o investimento. Prof.ssa Maria Triassi

La valutazione economica della Prevenzione: spesa o investimento. Prof.ssa Maria Triassi La valutazione economica della Prevenzione: spesa o investimento Prof.ssa Maria Triassi LA PREVENZIONE Aumenta il livello di salute Risparmio risorse LA PREVENZIONE Aumenta il livello di salute LA CURA

Dettagli

Rischi e pericoli. all interno di una. Unità operativa. Sono un volontario responsabile

Rischi e pericoli. all interno di una. Unità operativa. Sono un volontario responsabile Azienda Ospedaliera Istituti Ospitalieri di Verona Sono un volontario responsabile Rischi e pericoli all interno di una Unità operativa , Laura Nicolis QUALI SONO I PERICOLI E I RISCHI PRESENTI IN UNA

Dettagli

Infezioni ospedaliere (IO)

Infezioni ospedaliere (IO) Infezioni ospedaliere (IO) Infezioni che non erano clinicamente manifeste né in incubazione al momento del ricovero. Le infezioni ospedaliere possono manifestarsi anche dopo la dimissione o essere presenti

Dettagli

KLEBSIELLA PNEUMONIAE

KLEBSIELLA PNEUMONIAE KLEBSIELLA PNEUMONIAE RESISTENTE AI CARBAPENEMI: UN PROBLEMA EMERGENTE DI SANITÀ PUBBLICA Esperienza di controllo della Regione Emilia- Romagna Carlo Gagliotti - ASSR Emilia-Romagna ISS Roma 5 giugno 2012

Dettagli

COPERTURA FINANZIARIA

COPERTURA FINANZIARIA 1 L Assessore alle Politiche della Salute, Donato Pentassuglia, sulla base dell istruttoria espletata dal funzionario responsabile della P.O. Igiene e Sanità Pubblica e dal Dirigente dell Ufficio Sanità

Dettagli

Inaugurazione nazionale della rete della Gastroenterologia Italiana Gastroepatonet.org

Inaugurazione nazionale della rete della Gastroenterologia Italiana Gastroepatonet.org L organizzazione, in senso economico, è un sistema che elabora informazioni e risolve problemi essa si esprime Intervento a cura di Giovanna Baraldi con la capacità di trasformare le informazioni dei suoi

Dettagli

Priorità di Governo Clinico. Esempio. Glossario. Glossario. Esempio. Survey. Progetti. Indicatori

Priorità di Governo Clinico. Esempio. Glossario. Glossario. Esempio. Survey. Progetti. Indicatori Convention Nazionale Clinical Governance e Management Aziendale Sostenibilità delle innovazioni organizzative nell era del federalismo sanitario Bologna, 15-16 ottobre 2010 OBIETTIVI Survey Priorità di

Dettagli

LE INFEZIONI OSPEDALIERE ANALISI DEI SINISTRI NELLA SANITA PUBBLICA

LE INFEZIONI OSPEDALIERE ANALISI DEI SINISTRI NELLA SANITA PUBBLICA LE INFEZIONI OSPEDALIERE ANALISI DEI SINISTRI NELLA SANITA PUBBLICA Emanuele Patrini Healthcare Risk Manager Milano Bodio Le infezioni ospedaliere Andamento delle richieste di risarcimento danni (RRD)

Dettagli

il contesto epidemiologico in Emilia Romagna

il contesto epidemiologico in Emilia Romagna L applicazione del Piano sulla Malattia Diabetica nella Regione Emilia Romagna seconda edizione il contesto epidemiologico in Emilia Romagna Lucia Nobilio Agenzia Sanitaria e Sociale Regionale Prevalenza

Dettagli

5. Approfondimento: confronto stime Banca Dati Assistiti vs Sistema di Sorveglianza Passi 9 per Diabete e Cardiovasculopatia

5. Approfondimento: confronto stime Banca Dati Assistiti vs Sistema di Sorveglianza Passi 9 per Diabete e Cardiovasculopatia 5. Approfondimento: confronto stime Banca Dati Assistiti vs Sistema di Sorveglianza Passi 9 per Diabete e Cardiovasculopatia Il diabete e le malattie cardiovascolari sono condizioni di salute a forte impatto

Dettagli

LA SINDROME DELLE APNEE OSTRUTTIVE DEL SONNO. Anna Caparra

LA SINDROME DELLE APNEE OSTRUTTIVE DEL SONNO. Anna Caparra LA SINDROME DELLE APNEE OSTRUTTIVE DEL SONNO Anna Caparra OSAS LA SINDROME DELLE APNEE OSTRUTTIVE DEL SONNO e una condizione morbosa caratterizzata da episodi ricorrenti di ostruzione completa (apnea)

Dettagli

RAPPORTO GLOBALE SULLA TUBERCOLOSI 2013

RAPPORTO GLOBALE SULLA TUBERCOLOSI 2013 RAPPORTO GLOBALE SULLA TUBERCOLOSI 2013 56 mln di persone trattate con successo dal 1995 3 mln di casi non diagnosticati ogni anno Problema TB-MDR: identificazione dei casi, liste d attesa per il trattamento

Dettagli

VENEZIA. Valorizzazione delle risorse umane. Luigino Schiavon

VENEZIA. Valorizzazione delle risorse umane. Luigino Schiavon VENEZIA Valorizzazione delle risorse umane Luigino Schiavon È sufficiente la revisione dei modelli organizzativi senza la rimodulazione dei modelli professionali? In netta controtendenza, il personale

Dettagli

La sorveglianza dell antibiotico resistenza e dei consumi di antibiotici Silvia Forni, ARS Toscana

La sorveglianza dell antibiotico resistenza e dei consumi di antibiotici Silvia Forni, ARS Toscana La sorveglianza dell antibiotico resistenza e dei consumi di antibiotici Silvia Forni, ARS Toscana Giovanna Paggi, Sara D Arienzo, Fabio Frascati, Corrado Catalani, Gian Maria Rossolini, Fabrizio Gemmi,

Dettagli

Il problema delle risorse ed il ruolo della regione.

Il problema delle risorse ed il ruolo della regione. 7 PQ e Salute - ARTI 08.03.07 Il problema delle risorse ed il ruolo della regione. Ambrogio Aquilino, ARES Puglia Il contesto di riferimento Federalismo e politiche regionali Diritto alla salute Ospedale

Dettagli

LA TANGIBILE PRESENZA DEI DISTRETTI NELLE AZIENDE SANITARIE QUALE PRIORITA PER LA MESSA A SISTEMA DEI CONTESTI DI CURA ED ASSISTENZA DEL TERRITORIO

LA TANGIBILE PRESENZA DEI DISTRETTI NELLE AZIENDE SANITARIE QUALE PRIORITA PER LA MESSA A SISTEMA DEI CONTESTI DI CURA ED ASSISTENZA DEL TERRITORIO CONVEGNO REGIONALE C.A.R.D. VENETO Padova 5 aprile 2013 LA TANGIBILE PRESENZA DEI DISTRETTI NELLE AZIENDE SANITARIE QUALE PRIORITA PER LA MESSA A SISTEMA DEI CONTESTI DI CURA ED ASSISTENZA DEL TERRITORIO

Dettagli

Il programma regionale Che cosa abbiamo acquisito I focus dell anno corrente I prossimi passi

Il programma regionale Che cosa abbiamo acquisito I focus dell anno corrente I prossimi passi I programmi per la sicurezza della cure in Friuli Venezia Giulia Silvio Brusaferro L intervento Il programma regionale Che cosa abbiamo acquisito I focus dell anno corrente I prossimi passi L intervento

Dettagli

LINEE-GUIDA PER IL CONTROLLO DELLA DIFFUSIONE DEL MRSA

LINEE-GUIDA PER IL CONTROLLO DELLA DIFFUSIONE DEL MRSA AZIENDA OSPEDALIERA S. CROCE E CARLE COMITATO INFEZIONI OSPEDALIERE LINEE-GUIDA PER IL CONTROLLO DELLA DIFFUSIONE DEL MRSA (STAFILOCOCCO AUREO METICILLINO RESISTENTE) aggiornate ad Agosto 2001 DEFINIZIONE

Dettagli

Come prevenire la diffusione dei superbatteri nelle strutture sanitarie

Come prevenire la diffusione dei superbatteri nelle strutture sanitarie Come prevenire la diffusione dei superbatteri nelle strutture sanitarie Ogni giorno circa 80.000 pazienti in Europa contraggono un infezione in ospedale, circa uno ogni diciotto pazienti ricoverati; la

Dettagli

Lazio: la Regione con meno giovani consumatori a rischio di alcolici

Lazio: la Regione con meno giovani consumatori a rischio di alcolici COMUNICATO STAMPA ROMA, 30 MARZO 2015 Lazio: la Regione con meno giovani consumatori a rischio di alcolici Ma è la Regione con più fumatori Il Lazio è la Regione in cui vivono meno giovani con consumi

Dettagli

I dati della regione toscana. I dati dell ARS. Francesco Cipriani, Caterina Silvestri, Cristina Stasi

I dati della regione toscana. I dati dell ARS. Francesco Cipriani, Caterina Silvestri, Cristina Stasi I dati della regione toscana I dati dell ARS Francesco Cipriani, Caterina Silvestri, Cristina Stasi Agenzia regionale di sanità della Toscana www.ars.toscana.it Prevalenza di anti HCV nella popolazione

Dettagli

Definizione di indicatore

Definizione di indicatore INDICATORI Definizione di indicatore Natura un parametro o una specie (chimica, fisica, biologica) Caratteristica fondamentale ha una relazione stretta, razionale o empirica, con un fenomeno o una caratteristica

Dettagli

NUOVA INFLUENZA UMANA - A/H1N1 Aggiornamento al 24 Agosto 2009

NUOVA INFLUENZA UMANA - A/H1N1 Aggiornamento al 24 Agosto 2009 NUOVA INFLUENZA UMANA - A/H1N1 Aggiornamento al 24 Agosto 29 Dagli ultimi Comunicati emessi dal Ministero del Lavoro delle Politiche Sociali dello Stato no, dall Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS)

Dettagli

Allegato n. 13 PIANO LOCALE DELLA PREVENZIONE Attività ASL AL

Allegato n. 13 PIANO LOCALE DELLA PREVENZIONE Attività ASL AL Allegato n. 13 PIANO LOCALE DELLA PREVENZIONE Attività ASL AL - 2017 Igea, la Dea della Salute Progr. 8 - Prevenzione e controllo delle malattie trasmissibili Rischio Infettivo ASL AL Azione 8.1.1 Sviluppo

Dettagli

Audit Clinico ASL RmF Distretto F2

Audit Clinico ASL RmF Distretto F2 AZIENDA USL ROMA F Audit Clinico ASL RmF Distretto F2 utilizzo dei report prescrittivi e possibili self audit Cerveteri 17 Novembre 2012 Case Grifoni Dr Giuseppe DONATO MMG ASL-RmF G. Donato 1 Un dato

Dettagli

L esperienza degli ospedali in Campania

L esperienza degli ospedali in Campania SANIT Roma, 25 giugno 2008 L esperienza degli ospedali in Campania Dr. Renato Pizzuti Settore Assistenza Ospedaliera Regione Campania INDAGINE CONOSCITIVA 2006 SULLE ATTIVITÀ DI SORVEGLIANZA E CONTROLLO

Dettagli

L assistenza sanitaria: le case di cura private e le farmacie pubbliche

L assistenza sanitaria: le case di cura private e le farmacie pubbliche L assistenza sanitaria: le case di cura private e le farmacie pubbliche Annalisa Campana Roma, 21 luglio 2016 INQUADRARE IL SETTORE Elementi quantitativi Elementi qualitativi TENDENZE Tagli alla spesa

Dettagli

definizione delle linee progettuali annuali per lo sviluppo della funzione di gestione del rischio clinico in tutta la Regione;

definizione delle linee progettuali annuali per lo sviluppo della funzione di gestione del rischio clinico in tutta la Regione; L Assessore dell Igiene e della Sanità e dell Assistenza Sociale richiama la Delib.G.R. n. 46/17 del 22.9.2015 recante le linee di indirizzo per la gestione del rischio clinico nella Regione Sardegna,

Dettagli

Le cure palliative in Italia: un quadro della situazione attuale

Le cure palliative in Italia: un quadro della situazione attuale Le cure palliative in Italia: un quadro della situazione attuale 11 novembre 2015, ore 13 Sala Caduti di Nassirya Senato della Repubblica Italo Penco Direttore sanitario Fondazione Roma Sanità OMS: i bisogni

Dettagli

HIV/AIDS DIRITTI E RESPONSABILITÀ INTRODUZIONE

HIV/AIDS DIRITTI E RESPONSABILITÀ INTRODUZIONE HIV/AIDS DIRITTI E RESPONSABILITÀ INTRODUZIONE 1 Aids in Italia e in Europa 2 HIV/AIDS DIRITTI E RESPONSABILITÀ AIDS IN ITALIA E IN EUROPA Giovanni Rezza Centro Operativo Aids - Istituto Superiore di Sanità

Dettagli

Monica Vichi (a), Maurizio Pompili (b), Silvia Ghirini (a), Roberta Siliquini (c)

Monica Vichi (a), Maurizio Pompili (b), Silvia Ghirini (a), Roberta Siliquini (c) National Center for Epidemiology, Surveillance and Health Promotion Monica Vichi (a), Maurizio Pompili (b), Silvia Ghirini (a), Roberta Siliquini (c) a) Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza

Dettagli

L antimaicrobialstiuarscip (antimicrobialstewardship)

L antimaicrobialstiuarscip (antimicrobialstewardship) L antimaicrobialstiuarscip (antimicrobialstewardship) Angelo Pan Area Rischio Infettivo E molto meglio somministrare l antibiotico giusto alla dose corretta ed al momento giusto, facendo guarire il paziente,

Dettagli

Cloruro Di Potassio 27/05/2005 (Livello 2)

Cloruro Di Potassio 27/05/2005 (Livello 2) Cloruro Di Potassio 27/05/2005 (Livello 2) Ministero Della Salute Raccomandazioni Sul Corretto Utilizzo Delle Soluzioni Concentrate di Cloruro di Potassio E Altre Soluzioni Concentrate con Potassio Documento

Dettagli

20-NOV-2016 da pag. 22 foglio 1

20-NOV-2016 da pag. 22 foglio 1 Tiratura 09/2016: 139.701 Diffusione 09/2016: 106.834 Lettori Ed. II 2016: 304.000 Dir. Resp.: Marco Tarquinio da pag. 22 foglio 1 quotidianosanità.it Sabato 19 NOV EMB RE 2016 In Europa 200mila morti

Dettagli

APPROPRIATEZZA NELL ANTIBIOTICOTERAPIA L antibiotico giusto solo al momento giusto. Utilizzo di antibiotici e. resistenze.

APPROPRIATEZZA NELL ANTIBIOTICOTERAPIA L antibiotico giusto solo al momento giusto. Utilizzo di antibiotici e. resistenze. APPROPRIATEZZA NELL ANTIBIOTICOTERAPIA L antibiotico giusto solo al momento giusto Utilizzo di antibiotici e induzione di antibiotico resistenze Stefano Giordani 8 Marzo 2011 L abuso di antibiotici induce

Dettagli

I COSTI DELLE INFEZIONI OSPEDALIERE: ANALISI PER PROCESSI E PERCORSI DIAGNOSTICO TERAPEUTICI

I COSTI DELLE INFEZIONI OSPEDALIERE: ANALISI PER PROCESSI E PERCORSI DIAGNOSTICO TERAPEUTICI 12 CONVEGNO NAZIONALE AIES - FIRENZE 2007 I COSTI DELLE INFEZIONI OSPEDALIERE: ANALISI PER PROCESSI E PERCORSI DIAGNOSTICO TERAPEUTICI Progetto di Ricerca Sanitaria Finalizzata Regione Piemonte anno 2006

Dettagli

ANTIBIOTICO RESISTENZA: IL CONTESTO EUROPEO E NAZIONALE

ANTIBIOTICO RESISTENZA: IL CONTESTO EUROPEO E NAZIONALE ANTIBIOTICO RESISTENZA: IL CONTESTO EUROPEO E NAZIONALE 1 Antibiotico-resistenza: il contesto europeo e nazionale Nel rapporto ECDC/EFSA/EMA first joint report on the integrated analysis of the consumption

Dettagli

IL POST-ACUTO: LA RIABILITAZIONE RESPIRATORIA

IL POST-ACUTO: LA RIABILITAZIONE RESPIRATORIA Dott. Michele Maiellari Specialista in Malattie dell Apparato Respiratorio Universita di Bari U.O. di Medicina e Chirurgia d Urgenza e Pronto Soccorso Resp.Dott.F. Serafino Ospedale San Giacomo Monopoli

Dettagli

L impatto della deospedalizzazione sulle disuguaglianze a livello Regionale B. Polistena, I. Rocchetti

L impatto della deospedalizzazione sulle disuguaglianze a livello Regionale B. Polistena, I. Rocchetti L impatto della deospedalizzazione sulle disuguaglianze a livello Regionale B. Polistena, I. Rocchetti 1/24 Indice Politiche sanitarie ospedaliere: un quadro di riferimento Le politiche a livello internazionale

Dettagli

Life Tech Forum. 6 Aprile 2016

Life Tech Forum. 6 Aprile 2016 Life Tech Forum 6 Aprile 2016 Sanità digitale L innovazione digitale dei processi sanitari è un passaggio fondamentale per migliorare il rapporto costo-qualità dei servizi sanitari, limitare sprechi e

Dettagli

Di che cosa parliamo in questo Congresso

Di che cosa parliamo in questo Congresso Di che cosa parliamo in questo Congresso Donatella Alesso Domus De Maria (CA) 5-10 ottobre 2015 Medici di famiglia Medici delle malattie semplici oppure Medici della complessità? Superficiali conoscitori

Dettagli

UN INDAGINE DI PREVALENZA NELLE STRUTTURE RESIDENZIALI PER ANZIANI DELLA REGIONE VENETO U. FEDELI

UN INDAGINE DI PREVALENZA NELLE STRUTTURE RESIDENZIALI PER ANZIANI DELLA REGIONE VENETO U. FEDELI UN INDAGINE DI PREVALENZA NELLE STRUTTURE RESIDENZIALI PER ANZIANI DELLA REGIONE VENETO U. FEDELI Infezioni nelle strutture residenziali per anziani Invecchiamento della popolazione nelle strutture residenziali

Dettagli

Dott. Antonio Giordano Direttore Generale ASL SALERNO

Dott. Antonio Giordano Direttore Generale ASL SALERNO Le malattie rare rappresentano un argomento complesso ed articolato. Conoscerle ed orientarsi nei percorsi assistenziali non sempre è facile. Il Decreto Ministeriale n. 279 del 18 maggio 2001 Regolamento

Dettagli

Epidemiologia della Malattia Renale cronica. Strutture della Rete Nefrologica Piemontese. Attività

Epidemiologia della Malattia Renale cronica. Strutture della Rete Nefrologica Piemontese. Attività Scheda Tecnica: dati 2012 Epidemiologia della Malattia Renale cronica Un recente studio della Società Italiana di Nefrologia (SIN), condotto in collaborazione con la Società Italiana di Medicina generale

Dettagli

Chronic Care Model in salsa tedesca 1. Gavino Maciocco

Chronic Care Model in salsa tedesca 1. Gavino Maciocco Chronic Care Model in salsa tedesca 1 Gavino Maciocco L introduzione del Chronic Care Model (CCM) non ha prodotto solo effetti positivi sulla salute della popolazione tedesca e sul budget delle assicurazioni

Dettagli

I SISTEMI QUALITÀ NELLE AZIENDE SANITARIE. Carlo Favaretti Direttore Generale, Azienda ULSS n. 19 della Regione Veneto, AdriaA

I SISTEMI QUALITÀ NELLE AZIENDE SANITARIE. Carlo Favaretti Direttore Generale, Azienda ULSS n. 19 della Regione Veneto, AdriaA I SISTEMI QUALITÀ NELLE AZIENDE SANITARIE Carlo Favaretti Direttore Generale, Azienda ULSS n. 19 della Regione Veneto, AdriaA I SISTEMI QUALITÀ NELLE AZIENDE SANITARIE Introduzione Le responsabilità della

Dettagli

ai sensi dell art. 3.3 sul Conflitto di Interessi, pag. 17 del Reg. Applicativo dell Accordo Stato-Regione del 5 novembre 2009,

ai sensi dell art. 3.3 sul Conflitto di Interessi, pag. 17 del Reg. Applicativo dell Accordo Stato-Regione del 5 novembre 2009, Il sottoscritto STOCCO SABRINA ai sensi dell art. 3.3 sul Conflitto di Interessi, pag. 17 del Reg. Applicativo dell Accordo Stato-Regione del 5 novembre 2009, dichiara X che negli ultimi due anni NON ha

Dettagli

Prevenzione e controllo della trasmissione di enterobatteri produttori di carbapenemasi nelle strutture sanitarie e socio-sanitarie

Prevenzione e controllo della trasmissione di enterobatteri produttori di carbapenemasi nelle strutture sanitarie e socio-sanitarie Roma, 27 gennaio 2012 Prevenzione e controllo della trasmissione di enterobatteri produttori di carbapenemasi nelle strutture sanitarie e socio-sanitarie Roberta Suzzi Responsabile Area Omogenea Assistenziale

Dettagli

BPCO: l avvio di un Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale (PDTA) nell Azienda USL di Ferrara

BPCO: l avvio di un Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale (PDTA) nell Azienda USL di Ferrara BPCO: l avvio di un Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale (PDTA) nell Azienda USL di Ferrara Carlotta Serenelli *, Sandro Bartalotta **, Mauro Manfredini*** *Dipartimento Cure Primarie Azienda

Dettagli

LO STATO PONDERALE DEI BAMBINI

LO STATO PONDERALE DEI BAMBINI LO STATO PONDERALE DEI BAMBINI L obesità ed il sovrappeso in età evolutiva tendono a persistere in età adulta e a favorire lo sviluppo di gravi patologie quali le malattie cardio-cerebro-vascolari, diabete

Dettagli

LA PROGRAMMAZIONE SANITARIA ED I LIVELLI ESSENZIALI DI ASSISTENZA

LA PROGRAMMAZIONE SANITARIA ED I LIVELLI ESSENZIALI DI ASSISTENZA LA PROGRAMMAZIONE SANITARIA ED I LIVELLI ESSENZIALI DI ASSISTENZA Programmazione Programmare significa adattare od orientare un sistema organizzato affinché produca determinati risultati: predisponendo

Dettagli

LE INFEZIONI OSPEDALIERE

LE INFEZIONI OSPEDALIERE LE INFEZIONI OSPEDALIERE Le infezioni ospedaliere (IO) costituiscono una grande sfida ai sistemi di salute pubblica, perché sono un insieme piuttosto eterogeneo di condizioni diverse sotto il profilo microbiologico,

Dettagli

-Applicazione della terminologia MeDRA alla codifica delle ADR -La FV negli studi osservazionali e nei registri dei farmaci sottoposti a monitoraggio

-Applicazione della terminologia MeDRA alla codifica delle ADR -La FV negli studi osservazionali e nei registri dei farmaci sottoposti a monitoraggio Centro Regionale di Farmacovigilanza -Applicazione della terminologia MeDRA alla codifica delle ADR -La FV negli studi osservazionali e nei registri dei farmaci sottoposti a monitoraggio Seminario multi-tematico

Dettagli

quali/quantitativa del personale infermieristico può pratiche assistenziali (ICPA) negli ospedali per acuti

quali/quantitativa del personale infermieristico può pratiche assistenziali (ICPA) negli ospedali per acuti OBIETTIVO: Studiare, sulla base della letteratura, se la dotazione quali/quantitativa del personale infermieristico può influenzare l outcome delle infezioni correlate alle pratiche assistenziali (ICPA)

Dettagli

I Centri Antifumo in Italia Aggiornamento 2010 e confronto negli anni.

I Centri Antifumo in Italia Aggiornamento 2010 e confronto negli anni. I Centri Antifumo in Italia Aggiornamento 2010 e confronto negli anni. Nell ambito degli interventi a supporto della lotta al fumo di tabacco, particolare importanza assume l aiuto ai fumatori per smettere

Dettagli

Emanuela Bedeschi Responsabile Servizio Sanita' Pubblica Direzione Generale Sanita' e Politiche Sociali Regione Emilia-Romagna

Emanuela Bedeschi Responsabile Servizio Sanita' Pubblica Direzione Generale Sanita' e Politiche Sociali Regione Emilia-Romagna Le malattie croniche determinano la parte preponderante del carico di morti premature e di disabilità, incidendo pesantemente sulla qualità della vita dei nostri cittadini. Le persone in posizione di disagio

Dettagli

DRGs: trasparenza, efficienza, qualità

DRGs: trasparenza, efficienza, qualità 1 DRGs: trasparenza, efficienza, qualità Come noto il sistema dei DRGs (Diagnosis-related groups) è stato sviluppato agli inizi degli anni '70 da alcuni ricercatori dell'università di Yale, con l'obiettivo

Dettagli

IL FARMACISTA OSPEDALIERO IN PRIMA LINEA NELLA SFIDA DELLA STEWARDSHIP

IL FARMACISTA OSPEDALIERO IN PRIMA LINEA NELLA SFIDA DELLA STEWARDSHIP IL FARMACISTA OSPEDALIERO IN PRIMA LINEA NELLA SFIDA DELLA STEWARDSHIP RAZIONALE IL MODELLO DI MAGGIOR VALORE NEL PROCESSO DI CURA CHE ISPIRA L AZIONE DEL FARMACISTA OSPEDALIERO E RAPPRESENTATO DAL FARMACISTA

Dettagli