Prezzo: il punto di vista dell acquirente

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Prezzo: il punto di vista dell acquirente"

Transcript

1 PREZZO: IL PUNTO DI VISTA DELL ACQUIRENTE È bene considerare almeno tre ordini di problemi nell ambito delle decisioni sul prezzo. In primo luogo, e secondo una prospettiva di marketing ampiamente condivisa, il prezzo ha due importanti caratteristiche: è uno strumento per stimolare la domanda e, allo stesso tempo, una variabile determinante per la redditività di lungo periodo. La determinazione del prezzo implica quindi il rispetto di vincoli interni legati ai costi e vincoli esterni legati alle esigenze dei consumatori. Questi elementi di vincolo dovrebbere essere tenuti tuti sotto controllo contemporaneamente. In linea di massima il costo del prodotto fissa il limite minimo al di sotto del quale il prezzo non può scendere; la domanda dei consumatori identifica invece il livello massimo perchè l impresa non potrebbe vendere a prezzi superiori a quelli accettati dal mercato. Le imprese, tuttavia, risolvono il problema del prezzo scegliendo metodi che raramente integrano tutti questi elementi. In secondo luogo è bene considerare che, dal punto di vista del consumatore, il prezzo è un informazione e come tale è soggetta ad un processo cognitivo di interpretazione e attribuzione del significato. Esiste infatti una significativa differenza tra il prezzo oggettivo, numero di unità monetarie da pagare per ricevere una unità di prodotto, e il prezzo soggettivo che è l espressione di ciò a cui il consumatore rinuncia per ottenere un prodotto. In relazione a quest ultimo elemento è peraltro importante ricordare che il sacrificio percepito non è costituito dal solo valore monetario ma anche da altri fattori non monetari come il tempo necessario, lo sforzo cognitivo, e quello comportamentale. U.D. 02: Le decisioni di prezzo diapositiva #1 Prezzo: il punto di vista dell acquirente La percezione del prezzo: analogamente a qualunque altro stimolo informativo, l indicazione di prezzo, cattura l attenzione del consumatore che lo interpreta e gli attribuisce un significato; consente quindi la definizione di un valore psicologico o prezzo percepito Prezzo oggettivo prezzo soggettivo Prezzo di riferimento (standard interno, punto di riferimento che il consumatore usa per giudicare i prezzi delle alternative disponibili sul mercato) Prezzo monetario non è l unico sacrificio percepito (il sacrificio percepito dipende, oltre che dal valore monetario percepito anche dallo sforzo cognitivo necessario per valutare e decidere tra le alternative, il tempo necessario per valutare l acquisto, e lo sforzo comportamentale di visitare numerosi punti vendita) Prezzo come indicatore di qualità: la prospettiva di natura psicologica evidenzia che il prezzo non è solo un indicatore di sacrificio (prospettiva microeconomica) ma, spesso, è assunto come indicatore di qualità; Disponibilità di altri indicatori (il consumatore tende ad utilizzare gli attributi disponibili del prodotto per farsi un idea caratteristiche fisiche, prestazioni, solidità, sicurezza, ecc. ). Infine Il presente materiale didattico a supporto delle attività associate al Corso di è di esclusiva proprietà degli autori e dell Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia. ed il copyright è protetto dalle 1/24

2 LE STRATEGIE DI PREZZO Il prezzo può essere considerato come un mezzo di stimolo della domanda e quindi anche come un fattore determinante della redditività a lungo termine. È importante che le decisioni interrelate tra loro (rapporto costo-redditività, posizionamento del prodotto, decisioni distributive) siano realizzate con l intento di conseguire un elevato livello di coordinamento. Il prezzo è l'espressione monetaria del valore e, per questo motivo, è anche espressione di soddisfazione o sacrificio. Può essere assunto anche come misura dell'intensità del bisogno. Dal punto di vista dell'acquirente, infatti, il prezzo è il corrispettivo dell'insieme di soddisfazioni che il prodotto è in grado di offrire in funzione del valore d'uso. Importanza delle decisioni di prezzo: influenza direttamente il livello della domanda, determina la redditività dell'attività, contribuisce al posizionamento della merce, si presta a confronti tra prodotti o marche concorrenti, deve essere compatibile con le altre componenti della strategia di marketing. L'importanza della strategia di prezzo è aumentata nel tempo per via della scarsa differenziazione dei prodotti, dei vincoli esterni e della necessità di recuperare in tempi sempre più brevi l'investimento iniziale. Obiettivi delle strategie di prezzo: di profitto, di volume (prezzo di penetrazione / prezzo di scrematura), incentrati sulla concorrenza (strategie competitive in cui la leva del prezzo, allineato alla concorrenza, non assume rilevanza) U.D. 02: Le decisioni di prezzo diapositiva #2 Le strategie di prezzo Orientamento ai profitti Conseguire profitti: - Raggiungimento del massimo surplus possibile - Raggiungimento di un target senza massimizzare i profitti Coprire i costi: - copertura di tutti i costi allocati - copertura dei costi legati all erogazione - copertura dei costi incrementali Orientamento alla capacità produttiva - Variazione del prezzo nel tempo in modo da assicurare corrispondenza tra domanda e offerta disponibile in ogni momento Orientamento alla clientela - Incremento della clientela per il raggiungimento di un certo livello di profittabilità - Riconoscimento di diverse capacità di pagamento - Gestione dei metodi di pagamento Il presente materiale didattico a supporto delle attività associate al Corso di è di esclusiva proprietà degli autori e dell Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia. ed il copyright è protetto dalle 2/24

3 PREZZO E COSTI L analisi dei costi rappresenta, nelle imprese, il naturale punto di partenza per la definizione del prezzo. Si distingue tra prezzi interni e prezzi esterni (basati sulla concorrrenza). Nel primo caso il prezzo deriva direttamente dall analisi di alcune voci di costo. Nel secondo caso, invece, i prezzi vengono definiti in base a considerazioni strategiche come ad esempio il livello di concorrenza, la posizione competitiva, il livello di differenziazione, ecc. Si è soliti identificare tre livelli di prezzo specifici che assicurano particolari condizioni reddituali: Prezzo limite (prezzo soglia) = costo diretto Prezzo tecnico = rappresenta un livello di prezzo che consente all impresa di coprire i costi diretti e i costi fissi dato un certo volume di attività (identifica il punto di pareggio) Prezzo target (prezzo sufficiente) è il livello di prezzo che assicura un certo livello di profitto oltre il punto di pareggio. In altri termini oltre a coprire i costi di struttura (fissi) e i costi diretti del prodotto (variabili) remunera anche una quota del capitale investito U.D. 02: Le decisioni di prezzo diapositiva #3 Prezzo di vendita Costo complessivo Valore aggiunto Costo del valore aggiunto Prezzo e costi Profitto Spese generali Spese di marketing indirette Salari indiretti Spese di marketing dirette Salari diretti Costo del materiale direttamente imputabile al prodotto Oneri propri Costo diretto Oneri fissi Margine lordo Il presente materiale didattico a supporto delle attività associate al Corso di è di esclusiva proprietà degli autori e dell Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia. ed il copyright è protetto dalle 3/24

4 PREZZO TECNICO: L ANALISI DEL PUNTO DI PAREGGIO Struttura dei costi (limite inferiore) La struttura dei costi gioca un ruolo importante nella determinazione dei prezzi di un servizio. I costi rappresentano il limite inferiore sotto il quale l'impresa non può scendere poiché non riuscirebbe a raggiungere gli obiettivi aziendali prefissati. Il dato di costo più importante da tenere in considerazione è il valore del costo unitario: la conoscenza precisa del costo unitario del servizio offerto è fondamentale perché in molti casi tale costo rappresenta la base sulla quale viene calcolato il margine per arrivare al prezzo di vendita. Nel caso di imprese di servizi, occorre considerare i costi fissi e variabili nel senso stretto della parola; occorre cioè tener presente la nozione di costo imputabile all'unità prodotta. E' chiaro che il costo unitario si definisce con tanta maggior esattezza quanto più è ridotto l'ammontare dei costi fissi rispetto al costo totale. Preme qui ricordare la differenza fondamentale fra un'impresa manifatturiera e un'impresa di servizi: quest'ultima presenta un ammontare di costi fissi enorme, nella maggior parte dei casi pari a nove decimi del costo totale, perciò il costo unitario è funzione costantemente decrescente del numero di unità di servizi erogate. In tali condizioni è evidentemente impossibile utilizzare per i servizi il costo unitario come base di riferimento per la tariffazione, tanto più che non si conosce a priori il volume di unità di servizi che potrà essere erogato. In queste condizioni, il metodo più sicuro da utilizzare come base di riferimento è il metodo del punto di pareggio, che sarà in un certo qual modo costruito al rovescio: si fanno variare i prezzi e dunque i ricavi in modo da arrivare a un punto di pareggio compatibile con la capacità dell'unità di erogazione dei servizi e con il tasso sperato di riempimento rapportato alle possibilità di mercato. Per ben capire il meccanismo dei costi nei servizi si prenderà come esempio il caso di una compagnia aerea (Flip-Air) e si cercherà di calcolare il punto di pareggio. I dati inseriti in tabella, ad eccezione delle prime due righe che rappresentano il numero dei posti, sono tutti espressi in milioni. - Posti disponibili: sono ad incrementi di 46 posti, partendo da un valore di 9 aeromobili utilizzati fino a raggiungere lo sfruttamento della massima capacità disponibile. I numeri tra parentesi indicano il numero di aeromobili utilizzati. - Posti venduti: sono calcolati prendendo come riferimento i posti disponibili e applicando una percentuale di load factor media annuale. Si ricorda che il load factor (o fattore di carico) è un valore percentuale che indica quanti posti sono stati venduti sul totale dei posti disponibili. - C osti fissi: si inseriscono i costi fissi giornalieri, calcolati come quoziente fra i costi fissi annuali e il numero di giorni in un anno. - Costi variabili: si stimano per passeggero (tasse aeroportuali e pasto a bordo). - Costo totale: dato dalla somma fra costi fissi giornalieri e costi variabili giornalieri (l'esempio si riferisce ad uno specifico giorno). - Costo unitario: dato dal rapporto fra i costi totali e i posti disponibili. - Ricavo: dato dal prodotto fra il prezzo di un biglietto medio ( ) e il numero di biglietti venduti (posti venduti). - Profitti e perdite: dato dalla differenza fra ricavo totale e costo totale. U.D. 02: Le decisioni di prezzo diapositiva #4 Prezzo tecnico: l analisi del punto di pareggio Per ben capire il meccanismo dei costi nei servizi si prenderà come esempio il caso di una compagnia aerea e si cercherà di calcolare il punto di pareggio. Si tratta di una piccola compagnia aerea regionale, dotata di 15 aeromobili ATR 500 da 46 posti. I dati relativi sono (valore espresso in lire) costi fissi annui: (costo d'investimento, oneri finanziari, costo di gestione, ammortamento) costi fissi giornalieri: (per semplicità 110 milioni) costo variabile per passeggero: (si intende passeggero trasportato: tasse aeroportuali e pasto a bordo) numero aeromobili: 15 (ATR 500 da 46 posti) totale posti disponibili (15 *46): 690 load factor medio: 58% (percentuale media di occupazione dei posti) prezzo medio del biglietto: La tabella che segue dà per i diversi livelli di riempimento possibili, il volume d'affari, i costi fissi, variabili, totali e unitari, nonché l'ammontare delle perdite o dei profitti. posti disponibili 414(9) 460(10) 506(11) 552(12) 598(13) 644(14) 690(15) posti venduti costi fissi costi variabili 12 13,35 14, ,35 18,7 20 costo totale ,35 124, ,35 128,7 130 costo unitario 0,29 0,27 0,25 0,23 0,21 0,2 0,19 ricavo totale ,8 117, ,8 149,6 160 profitti/perdite ,55-7, ,45 20,3 30 Il presente materiale didattico a supporto delle attività associate al Corso di è di esclusiva proprietà degli autori e dell Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia. ed il copyright è protetto dalle 4/24

5 PREZZI E DOMANDA In un'impresa orientata la mercato la definizione del prezzo non può prescindere dal livello di soddisfazione del consumatore. In ultima analisi è infatti necessario identificare un livello di prezzo accettabile dal mercato. L elasticità al prezzo è un importante indicatore della sensibilità dei consumatori e rappresenta la variazione % della quantità vendute a fronte di una variazione del prezzo. Si è soliti affermare che la domanda è elastica quando ad una piccola variazione del prezzo corrisponde una grossa variazione delle quantità richieste, mentre risulta essere anaelastica nella condizione contraria Esistono differenti fattori che determinano la sensibilità al prezzo: qualità distintive, esistenza di sostituti, confronti di prezzo, valore della spesa, valore del prodotto finito, effetto del costo condiviso con altri, effetto dell'investimento, effetto del rapporto qualitàprezzo, effetto scorta. In riferimento a clienti industriali è più facile determinare l'importanza del prezzo perché questa variabile è legata ai criteri d'acquisto o alla conoscenza delle principali preoccupazioni del cliente. ε U.D. 02: Le decisioni di prezzo diapositiva #5 = % variazione della quantità ( ) = variazione % variazione del prezzo Prezzi e domanda elastica = sensibile al prezzo P => Q Anaelastica = insensibile al prezzo Determinanti dell elasticità (ε) P => Q Il prodotto presenta caratteristiche uniche Esistono prodotti sostituti Le prestazioni dei prodotti sono difficilmente comparabili La spesa è una quota minima del reddito spendibile Vantaggio finale dato dal prodotto Prodotto complementare (valore inferiore del componente) Rapporto prezzo/qualità dipendente dall immagine Il presente materiale didattico a supporto delle attività associate al Corso di è di esclusiva proprietà degli autori e dell Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia. ed il copyright è protetto dalle 5/24

6 IL PREZZO OTTIMO DI VENDITA Analisi di elasticità: Il prezzo ottimale si ottiene come coefficiente di maggiorazione da applicare ai costi diretti unitari. In questa prospettiva vale la considerazione che il prezzo ottimale sarà tanto più elevato quanto l'elasticità è più debole. Lo studio dell elasticità permette alcune indicazioni per quanto concerne gli stimoli alla domanda, il potere di mercato, le variazione dei prezzi nell'ambito della linea e gli spostamenti della domanda da un prodotto all'altro. Esistono tuttavia dei limiti: è legata al comportamento d'acquisto e quindi è misurabile solo a posteriori; non spiega come agire sull'ambiente per modificarlo; è un modello tecnico di comprensione dei comportamenti più che di supporto alla decisione; il valore percepito è influenzato anche da fattori diversi dal valore monetario. U.D. 02: Le decisioni di prezzo diapositiva #6 Il prezzo ottimo di vendita secondo la teoria economica è possibile massimizzare l utilità attraverso la corretta definizione del prezzo (quello ottimo!) se è nota l elasticità al prezzo il prezzo ottimale si calcola: P(ott.) = C * ε ε + 1 Può essere stimata attraverso: Giudizio degli esperti Indagini presso i consumatori Esperimenti Analisi econometriche Permette di: Conoscere in qualre direzione agire sul prezzo Rilevare il potere di mercato Adattare i prezzi all interno di una linea Prevedere spostamenti della domanda Limiti È misurabile solo a posteriori il problema della percezione del prezzo è rilevante nulla dice sulla propensione all acquisto Il presente materiale didattico a supporto delle attività associate al Corso di è di esclusiva proprietà degli autori e dell Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia. ed il copyright è protetto dalle 6/24

7 STRATEGIE DI PREZZO FLESSIBILE Una strategia di prezzo flessibile è utile quando è possibile identificare un livello di prezzo per una specifica condizione del mercato (o specifico bisogni dei clienti). Identificare un prezzo flessibile in base ai mercati implica dunque la possibilità di vendere quella parte di capacità produttiva, in eccesso, su mercati diversi da quello principale Identificare un prezzo flessibile in base alla stagione comporta, invece, la possibilità di sfruttare i desideri specifici dei consumatori che si manifestano in certi periodi dell anno. Molto spesso tale politica si adatta bene a quelle condizioni che hanno carattere sistematico e prevedibile (saldi). Prezzi promozionali: per stimolare le vendite, possono assumere varie forme. Gestione dei prezzi: sconti e ribassi U.D. 02: Le decisioni di prezzo diapositiva #7 Strategie di prezzo flessibile quando uno stesso prodotto può essere venduto ad acquirenti diversi con prezzi diversi DEVE ESISTERE: -Differente sensibilità al prezzo - Separazione tra i segmenti di consumatori - Bassa comunicabilità Prezzi promozionali: riduzione temporanea dei prezzi per stimolare la domanda (prezzi di richiamo, offerte speciali, credito a interessi zero) Sconti e ribassi: adeguamento del prezzo alle peculiari condizioni della vendita (quantità, tempo di consegna, metodo pagamento) Gestione prezzo dei servizi: intangibilità, struttura dei costi, discriminabiltà segmenti Copertura della stagionalità del prodotto/servizio: livellare le oscillazioni della domanda (price-smoothing) Il presente materiale didattico a supporto delle attività associate al Corso di è di esclusiva proprietà degli autori e dell Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia. ed il copyright è protetto dalle 7/24

8 STRATEGIE DI PREZZO E PRODOTTO NUOVO Le strategie di prezzo adottabili a supporto di un prodotto nuovo sono di due tipi: Strategie di scrematura: prevede la fissazione del prezzo ad un livello elevato per assicurarsi rientri finanziari a breve. Il riferimento al target è molto spesso un segmento, o un limitato gruppo di acquirenti, con una particolare disponibilità di spesa. Tutto ruota attorno all'elasticità al prezzo. Strategia prudenziale, più finanziaria che commerciale, lascia spazio a riadeguamenti/riduzioni di prezzo progressivi. Strategia di penetrazione: prevede la fissazione di prezzi bassi per acquisire una grande quota di mercato. Il target è una ampia quota di utilizzatori molto omogenei tra loro. L azione congiunta su altre leve del marketing mix prevede zzioni pubblicitarie consistenti ed un livello di capacità produttiva adeguata per una produzione massificata. Presenta, rispetto alla soluzione precedente, un maggior rischio perché un buon livello di redditività si raggiunge nel lungo termine. U.D. 02: Le decisioni di prezzo diapositiva #8 Strategie di prezzo e prodotto nuovo Strategia di scrematura: prezzo elevato per uno specifico segmento del mercato => consente un elevato ritorno finanziario Condizioni: ciclo di vita breve; rischio di imitazione; bassa elasticità; il prodotto è nuovo per l acquirente (difficile confronto con altri prodotti); struttura dei costi soggetta a notevoli oscillazioni; struttura finanziaria con bassa liquidità. Consente di: adottare riduzioni di prezzo nel corso del tempo; selezionare i segmenti di bassa elasticità e, in seguito, i segmenti con elasticità maggiore Carattere della strategia: finanziario Strategia di penetrazione: prezzo basso per un target di riferimento molto ampio => obiettivo è la quota di mercato Condizioni: elasticità media-alta; elevata concorrenza di prodotti sostitutivi facilità di integrazione nel modello di consumo dei clienti attuali/potenziali; struttura distributiva efficiente/efficacie; Consente di: sfruttare economie di scala;abbattere i costi unitari; creare barriere all entrata Carattere della strategia: commerciale Il presente materiale didattico a supporto delle attività associate al Corso di è di esclusiva proprietà degli autori e dell Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia. ed il copyright è protetto dalle 8/24

9 IL PREZZO PER UNA GAMMA DI PRODOTTI Interdipendenza tra i prodotti con effetti di sostituzione (cannibalizzazione) e complementarietà. Rischio di cannibalizzazione tale fenomeno è forte quando l impresa adotta una strategia di differenziazione molto spinta; ciò porta ad una segmentazione sempre più fine del mercato che riduce l eterogeneità tra i segmenti. In proposito è bene ricordare che il buon esito di una strategia di differenziazione e della scelta del segmento dipende, necessariamente, dal posizionamento in rapporto alla concorrenza ma anche in rapporto al resto della gamma offerta. L elasticità incrociata tra prodotti è un utile strumento per verificare la maggiore o minore interdipendenza tra i prodotti. Questo indicatore infatti misura la variazione percentuale delle quantità vendute del prodotto B quando viene aumentato o ridotto il prezzo del prodotto A Strategie di prezzo della gamma di prodotti: massimizzare il profitto dell'intera gamma e non del singolo prodotto - Prezzo collegati per prodotti acquistati separatamente o in blocco - Prezzi di fascia alta e prezzi di fascia bassa: diversi modelli per uno stesso prodotto - Prezzi dei prodotti complementari: prezzo contenuto per l'attrezzatura di base, per accelerarne la diffusione, elevato per i prodotti complementari, allo scopo di realizzare profitto U.D. 02: Le decisioni di prezzo diapositiva #9 Il prezzo per una gamma di prodotti Differenziazione => similarità delle alternative Rischio cannibalizzazione (condizioni 1, 2, 3, il nuovo prodotto erode quota di mercato della vecchia marca) Marche dirette concorrenti Nuova marca 4 Altre marche Nuova marc a 3 Vecchia marca Nuova marca 2 Nuova marc a 1 Il presente materiale didattico a supporto delle attività associate al Corso di è di esclusiva proprietà degli autori e dell Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia. ed il copyright è protetto dalle 9/24

Corso di GESTIONE DEL MARKETING NELLE IMPRESE AGROINDUSTRIALI. Marketing Mix - PREZZO

Corso di GESTIONE DEL MARKETING NELLE IMPRESE AGROINDUSTRIALI. Marketing Mix - PREZZO Corso di GESTIONE DEL MARKETING NELLE IMPRESE AGROINDUSTRIALI Marketing Mix - PREZZO Erika Pignatti Dipartimento di Economia e Ingegneria Agrarie A.A. 2007-2008 30/11/2007 1 Le decisioni di prezzo Per

Dettagli

[moduli operativi di formazione] Strategia del prezzo. Il prezzo come leva di marketing: strategie e definizioni.

[moduli operativi di formazione] Strategia del prezzo. Il prezzo come leva di marketing: strategie e definizioni. [moduli operativi di formazione] Strategia del prezzo Il prezzo come leva di marketing: strategie e definizioni. LA STRATEGIA DEL PREZZO Stupisce il fatto che, molti manager ritengano che non si possa

Dettagli

Obiettivi della lezione

Obiettivi della lezione Prezzo Obiettivi della lezione Analisi del prezzo come variabile marketing Il prezzo e la redditività aziendale Euro/kilo Oro 15000! Kg "! F22 Raptor 6500! Kg!! Branded Notebook 1000! Kg "! Fashion dress

Dettagli

Indice di rischio globale

Indice di rischio globale Indice di rischio globale Di Pietro Bottani Dottore Commercialista in Prato Introduzione Con tale studio abbiamo cercato di creare un indice generale capace di valutare il rischio economico-finanziario

Dettagli

Le funzioni di gestione dell impresa: il marketing (3)

Le funzioni di gestione dell impresa: il marketing (3) Le funzioni di gestione dell impresa: il marketing (3) dott. Matteo Rossi La politica di prezzo Determinare ed amministrare i prezzi assume una rilevanza fondamentale nell elaborazione del programma di

Dettagli

Gli Elementi fondamentali della Gestione Aziendale

Gli Elementi fondamentali della Gestione Aziendale Gli Elementi fondamentali della Gestione Aziendale n La Pianificazione n L Organizzazione n Il Coinvolgimento del Personale n Il Controllo Componenti del Sistema di Pianificazione n Valutazioni interne

Dettagli

Capitolo 10 Le decisioni relative al prezzo (pricing)

Capitolo 10 Le decisioni relative al prezzo (pricing) Capitolo 10 Le decisioni relative al prezzo (pricing) Prezzi e pricing Schema di sintesi 1. Prezzo e pricing: definizioni 2. Come stabilire il prezzo di un prodotto o servizio 3. Le manovre di prezzo (aumento

Dettagli

Capitolo 13: L offerta dell impresa e il surplus del produttore

Capitolo 13: L offerta dell impresa e il surplus del produttore Capitolo 13: L offerta dell impresa e il surplus del produttore 13.1: Introduzione L analisi dei due capitoli precedenti ha fornito tutti i concetti necessari per affrontare l argomento di questo capitolo:

Dettagli

Costi unitari materie dirette 30 40 Costi unitari manodopera diretta. Energia 10 20 Quantità prodotte 600 400 Prezzo unitario di vendita 120 180

Costi unitari materie dirette 30 40 Costi unitari manodopera diretta. Energia 10 20 Quantità prodotte 600 400 Prezzo unitario di vendita 120 180 SVOLGIMENTO Per ogni attività di programmazione e pianificazione strategica risulta di fondamentale importanza per l impresa il calcolo dei costi e il loro controllo, con l attivazione di un efficace sistema

Dettagli

I contributi pubblici nello IAS 20

I contributi pubblici nello IAS 20 I contributi pubblici nello IAS 20 di Paolo Moretti Il principio contabile internazionale IAS 20 fornisce le indicazioni in merito alle modalità di contabilizzazione ed informativa dei contributi pubblici,

Dettagli

Marketing Internazionale

Marketing Internazionale Marketing Internazionale Facoltà di Economia CdL in Economia e Gestione Aziendale II semestre A.A. 2008-2009 Il posizionamento nei mercati internazionali Posizionamento Dopo aver scelto il segmento l impresa

Dettagli

IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE:

IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE: IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE:! definisce i bisogni e i desideri insoddisfatti! ne definisce l ampiezza! determina quali mercati obiettivo l impresa può meglio servire! definisce i prodotti

Dettagli

Segmentazione del mercato e scelta del target

Segmentazione del mercato e scelta del target Segmentazione del mercato e scelta del target 1 DEFINIZIONE DEL MERCATO: PROCESSO A PIU STADI LIVELLI DI SEGMENTAZIONE (Lambin): 1. Segmentazione strategica: identifica grandi settori di attività CORPORATE

Dettagli

Corso di Marketing Industriale

Corso di Marketing Industriale U N I V E R S I T A' D E G L I S T U D I D I B E R G A M O Corso di Marketing Industriale Prof. Ferruccio Piazzoni L analisi di attrattività dei segmenti I Mktg-L05 L ANALISI DI ATTRATTIVITA In ciascuna

Dettagli

Come affrontare i monopoli naturali

Come affrontare i monopoli naturali Come affrontare i monopoli naturali Il problema del monopolio naturale è che se anche l impresa volesse fissare il prezzo a un livello pari al costo marginale (efficienza sociale), produrrebbe in perdita

Dettagli

FABBISOGNO DI FINANZIAMENTO

FABBISOGNO DI FINANZIAMENTO FABBISOGNO DI FINANZIAMENTO Fonti interne: autofinanziamento Fonti esterne: capitale proprio e capitale di debito Capitale proprio: deriva dai conferimenti dei soci dell azienda e prende il nome, in contabilità,

Dettagli

CAPITOLO 10 I SINDACATI

CAPITOLO 10 I SINDACATI CAPITOLO 10 I SINDACATI 10-1. Fate l ipotesi che la curva di domanda di lavoro di una impresa sia data da: 20 0,01 E, dove è il salario orario e E il livello di occupazione. Ipotizzate inoltre che la funzione

Dettagli

REVENUE MANAGEMENT REVENUE MANAGEMENT 08/05/2014 CORSO DI LAUREA IN ECONOMIA DEL TURISMO

REVENUE MANAGEMENT REVENUE MANAGEMENT 08/05/2014 CORSO DI LAUREA IN ECONOMIA DEL TURISMO CORSO DI LAUREA IN ECONOMIA DEL TURISMO Anno Accademico 2013 2014 PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO PER LE IMPRESE TURISTICHE Revenue Management Miriam Berretta Programmazione miriam.berretta@gmail.com e controllo

Dettagli

Corso di Marketing Industriale

Corso di Marketing Industriale U N I V E R S I T A' D E G L I S T U D I D I B E R G A M O Corso di Prof Ferruccio Piazzoni ferruccio.piazzoni@unibg.it LE LEVE OPERATIVE di MARKETING: il MARKETING MIX, DOMANDA e QUOTA di MERCATO I Mktg-L08

Dettagli

LA COMBINAZIONE DEI FATTORI PRODUTTIVI CAP. 5

LA COMBINAZIONE DEI FATTORI PRODUTTIVI CAP. 5 LA COMBINAZIONE DEI FATTORI PRODUTTIVI CAP. 5 Appunti di estimo Il fine economico dell imprenditore Le motivazioni che spingono un imprenditore ad avviare attività di impresa sono: Produrre beni e servizi,

Dettagli

La valutazione delle immobilizzazioni immateriali

La valutazione delle immobilizzazioni immateriali CORSO DI CONTABILITA E BILANCIO 2 La valutazione delle immobilizzazioni immateriali Seconda lezione 1 DEFINIZIONE condizioni produttive controllate dall impresa, utili per l esercizio della sua gestione

Dettagli

L analisi dei costi: il costing

L analisi dei costi: il costing L analisi dei Costi - a.a. 2012/2013 L analisi dei costi: il costing 1 La tecnica del costing (1) Il termine costing indica la tecnica specificatamente rivolta alla rilevazione dei costi. Negli ultimi

Dettagli

08/05/2014. Variabili che influenzano il prezzo: domanda. Variabili che influenzano il prezzo: domanda. Variabili che influenzano il prezzo: domanda

08/05/2014. Variabili che influenzano il prezzo: domanda. Variabili che influenzano il prezzo: domanda. Variabili che influenzano il prezzo: domanda il prezzo: domanda Il prezzo va visto come incontro tra domanda e offerta. Perché il prezzo non si limiti ad essere una bella cifra in un listino, ma divenga un ricavo, non deve mai essere perso di vista

Dettagli

LA MASSIMIZZAZIONE DEL PROFITTO ATTRAVERSO LA FISSAZIONE DEL PREZZO IN FUNZIONE DELLE QUANTITÀ

LA MASSIMIZZAZIONE DEL PROFITTO ATTRAVERSO LA FISSAZIONE DEL PREZZO IN FUNZIONE DELLE QUANTITÀ LA MASSIMIZZAZIONE DEL PROFITTO ATTRAVERSO LA FISSAZIONE DEL PREZZO IN FUNZIONE DELLE QUANTITÀ In questa Appendice mostreremo come trovare la tariffa in due parti che massimizza i profitti di Clearvoice,

Dettagli

COSA ACCADE IN CASO DI VERSAMENTO CONTRIBUTIVO IN UN FONDO PENSIONE COMPLEMENTARE. Informazioni di approfondimento

COSA ACCADE IN CASO DI VERSAMENTO CONTRIBUTIVO IN UN FONDO PENSIONE COMPLEMENTARE. Informazioni di approfondimento COSA ACCADE IN CASO DI VERSAMENTO CONTRIBUTIVO IN UN FONDO PENSIONE COMPLEMENTARE Informazioni di approfondimento Come vengono gestiti i versamenti ai fondi pensione complementare? Prima dell adesione

Dettagli

IL FONDO OGGI E DOMANI

IL FONDO OGGI E DOMANI IL FONDO OGGI E DOMANI Lo schema di gestione che ha caratterizzato il Fondo fin dalla sua origine nel 1986 prevede un unico impiego delle risorse su una linea assicurativa gestita con contabilità a costi

Dettagli

Criteri per la definizione e valutazione di un nuovo prodotto Aspetti di base ed elementi di discussione a cura di Michele Tamma

Criteri per la definizione e valutazione di un nuovo prodotto Aspetti di base ed elementi di discussione a cura di Michele Tamma Criteri per la definizione e valutazione di un nuovo prodotto Aspetti di base ed elementi di discussione a cura di Michele Tamma Aprile 2005 Definire un nuovo prodotto: Metterne a fuoco il concept, ovvero

Dettagli

Corso di Analisi Strategiche. Analisi di Settore. Prof. V.Maggioni Facoltà di Economia S.U.N.

Corso di Analisi Strategiche. Analisi di Settore. Prof. V.Maggioni Facoltà di Economia S.U.N. Analisi di Settore Prof. V.Maggioni Facoltà di Economia S.U.N. Il settore è il luogo economico delle imprese che esercitano reciprocamente la concorrenza (Guido, 2000). Il confine settoriale è definito

Dettagli

Tecniche di Marketing. Parola chiave: Formula imprenditoriale. Formula imprenditoriale coerente

Tecniche di Marketing. Parola chiave: Formula imprenditoriale. Formula imprenditoriale coerente Tecniche di Marketing Progetto F.I.S.I.Agri 7 e 13 dicembre 2007 Luisa Baldeschi Parola chiave: Formula imprenditoriale La formula imprenditoriale è il cuore della pianificazione strategica La coerenza

Dettagli

Modulo 2. Domanda aggregata e livello di produzione

Modulo 2. Domanda aggregata e livello di produzione Modulo 2 Domanda aggregata e livello di produzione Esercizio. In un sistema economico privo di settore pubblico, la funzione di consumo è: C = 200 + 0.8Y; gli investimenti sono I= 50. a) Qual è il livello

Dettagli

POLITICA DI PREZZO. Prof. Giancarlo Ferrero - Università di Urbino

POLITICA DI PREZZO. Prof. Giancarlo Ferrero - Università di Urbino POLITICA DI PREZZO 1 Definizione: il prezzo è la somma di denaro pagata dal compratore al venditore in cambio di ciò che riceve come prestazione (corrispettivo del valore ricevuto). Le politiche di prezzo:

Dettagli

COME SVILUPPARE UN EFFICACE PIANO DI INTERNET MARKETING

COME SVILUPPARE UN EFFICACE PIANO DI INTERNET MARKETING Febbraio Inserto di Missione Impresa dedicato allo sviluppo pratico di progetti finalizzati ad aumentare la competitività delle imprese. COME SVILUPPARE UN EFFICACE PIANO DI INTERNET MARKETING COS E UN

Dettagli

REDDITO E RISPARMIO DELLE FAMIGLIE E PROFITTI DELLE SOCIETÀ

REDDITO E RISPARMIO DELLE FAMIGLIE E PROFITTI DELLE SOCIETÀ 9 aprile 2013 IV trimestre 2012 REDDITO E RISPARMIO DELLE FAMIGLIE E PROFITTI DELLE SOCIETÀ Con la pubblicazione dei dati del quarto trimestre del 2012, l Istat diffonde le serie storiche coerenti con

Dettagli

RISULTATI DELLA RILEVAZIONE SULLE COMMISSIONI APPLICATE DALLE BANCHE SU AFFIDAMENTI E SCOPERTI DI CONTO

RISULTATI DELLA RILEVAZIONE SULLE COMMISSIONI APPLICATE DALLE BANCHE SU AFFIDAMENTI E SCOPERTI DI CONTO RISULTATI DELLA RILEVAZIONE SULLE COMMISSIONI APPLICATE DALLE BANCHE SU AFFIDAMENTI E SCOPERTI DI CONTO 1. Premessa La legge n. 2 del 28 gennaio 2009 ha vietato la commissione di massimo scoperto (CMS)

Dettagli

Principali indici di bilancio

Principali indici di bilancio Principali indici di bilancio Descrizione Il processo di valutazione del merito creditizio tiene conto di una serie di indici economici e patrimoniali. L analisi deve sempre essere effettuata su un arco

Dettagli

Grafici di redditività BREAK-EVEN ANALYSIS

Grafici di redditività BREAK-EVEN ANALYSIS Grafici di redditività BREAK-EVEN ANALYSIS 1 Analisi del punto di equilibrio o di pareggio Consiste nella determinazione grafica o matematica del quantitativo di vendita al quale i costi totali e i ricavi

Dettagli

Reddito e risparmio delle famiglie e profitti delle società IV trimestre 2010

Reddito e risparmio delle famiglie e profitti delle società IV trimestre 2010 8 aprile 2011 Reddito e risparmio delle famiglie e profitti delle società IV trimestre 2010 Direzione centrale comunicazione ed editoria Tel. +39 06.4673.2243-2244 Centro di informazione statistica Tel.

Dettagli

Pianificazione economico-finanziaria Prof. Ettore Cinque. Modelli e tecniche di simulazione economico-finanziaria

Pianificazione economico-finanziaria Prof. Ettore Cinque. Modelli e tecniche di simulazione economico-finanziaria Modelli e tecniche di simulazione economico-finanziaria Bilanci preventivi e piani finanziari perché utilizzarli? Simulazione di scenari e valutazione impatto variabili di business Analisi compatibilità

Dettagli

I margini lordi nelle aziende che producono su commessa Il caso Sicilyelectronic srl

I margini lordi nelle aziende che producono su commessa Il caso Sicilyelectronic srl I margini lordi nelle aziende che producono su commessa Il caso Sicilyelectronic srl Corso di Economia Aziendale (esercitazioni) Università degli Studi di Palermo Agenda Caratteristiche delle aziende che

Dettagli

Finanza Aziendale. Lezione 13. Introduzione al costo del capitale

Finanza Aziendale. Lezione 13. Introduzione al costo del capitale Finanza Aziendale Lezione 13 Introduzione al costo del capitale Scopo della lezione Applicare la teoria del CAPM alle scelte di finanza d azienda 2 Il rischio sistematico E originato dalle variabili macroeconomiche

Dettagli

IFITALIA SPA INTERNATIONAL FACTORS ITALIA. Direzione Commerciale Dicembre 2006

IFITALIA SPA INTERNATIONAL FACTORS ITALIA. Direzione Commerciale Dicembre 2006 IFITALIA SPA INTERNATIONAL FACTORS ITALIA Direzione Commerciale Dicembre 2006 Factoring Tour: Firenze, 6 febbraio 2007 Il Factoring: è complementare, non alternativo al credito bancario; rafforza il rapporto

Dettagli

Corso di. Analisi e contabilità dei costi

Corso di. Analisi e contabilità dei costi Corso di Analisi e Contabilità dei Costi Prof. 1_I costi e il sistema di controllo Perché analizzare i costi aziendali? La CONOSCENZA DEI COSTI (formazione, composizione, comportamento) utile EFFETTUARE

Dettagli

Marketing Operativo: Prezzo

Marketing Operativo: Prezzo Fondamenti di Marketing Turistico Università degli Studi di Roma Tor Vergata Marketing Operativo: Prezzo Dott. Mario Liguori Fattori che influenzano il pricing Fattori Interni -Obiettivi di marketing:

Dettagli

L IMPRESA NELL AMBIENTE

L IMPRESA NELL AMBIENTE L IMPRESA NELL AMBIENTE General environment P Settore e mercati del settore (task environment) D O ORGANIZZAZIONI OVUNQUE E SISTEMI OVUNQUE General environment 2 SETTORE, MERCATI E IMPRESA L ambiente viene

Dettagli

ROI, WACC e EVA: strumenti di pianificazione economico finanziaria Di : Pietro Bottani Dottore Commercialista in Prato

ROI, WACC e EVA: strumenti di pianificazione economico finanziaria Di : Pietro Bottani Dottore Commercialista in Prato Articolo pubblicato sul n 22 / 2004 di Amministrazione e Finanza edito da Ipsoa. ROI, WACC e EVA: strumenti di pianificazione economico finanziaria Di : Pietro Bottani Dottore Commercialista in Prato Premessa

Dettagli

Project Management. Modulo: Introduzione. prof. ing. Guido Guizzi

Project Management. Modulo: Introduzione. prof. ing. Guido Guizzi Project Management Modulo: Introduzione prof. ing. Guido Guizzi Definizione di Project Management Processo unico consistente in un insieme di attività coordinate con scadenze iniziali e finali, intraprese

Dettagli

GUIDA - Business Plan Piano d impresa a 3/5 anni

GUIDA - Business Plan Piano d impresa a 3/5 anni GUIDA - Business Plan Piano d impresa a 3/5 anni 1 Executive summary...2 2 Business idea...2 3 Analisi di mercato...2 4 Analisi dell ambiente competitivo...2 5 Strategia di marketing...3 5.1 SWOT Analysis...3

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO. Corso di Economia e Organizzazione Aziendale (7,5 CFU) Allievi Meccanici. Prof. Michele Meoli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO. Corso di Economia e Organizzazione Aziendale (7,5 CFU) Allievi Meccanici. Prof. Michele Meoli UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO Corso di (7,5 CFU) Allievi Meccanici Prof. Michele Meoli 3.2 Il Valore Attuale Netto Analisi degli investimenti Overview tecniche di valutazione degli investimenti Tra

Dettagli

L assicurazione auto come elemento strategico nello sviluppo della bancassicurazione danni

L assicurazione auto come elemento strategico nello sviluppo della bancassicurazione danni L assicurazione auto come elemento strategico nello sviluppo della bancassicurazione danni Forum Bancassicurazione 2015 Roma, 8 ottobre 2015 BNL ha iniziato a vendere prodotti «non vita» nel 2007; nel

Dettagli

GESTIONE DELLA CAPACITA

GESTIONE DELLA CAPACITA Capitolo 8 GESTIONE DELLA CAPACITA Quale dovrebbe essere la capacità di base delle operations? (p. 298 e segg.) 1 Nel gestire la capacità l approccio solitamente seguito dalle imprese consiste nel fissare

Dettagli

LESS IS MORE MODELLO PER LA COMPILAZIONE DEL BUSINESS PLAN PROGETTO D IMPRESA LESS IS MORE

LESS IS MORE MODELLO PER LA COMPILAZIONE DEL BUSINESS PLAN PROGETTO D IMPRESA LESS IS MORE LESS IS MORE MODELLO PER LA COMPILAZIONE DEL BUSINESS PLAN PROGETTO D IMPRESA LESS IS MORE INDICE DEL BUSINESS PLAN 1. SINTESI DEL PROGETTO IMPRENDITORIALE 2. LA COMPAGINE IMPRENDITORIALE 3. LA BUSINESS

Dettagli

Le classificazioni dei costi

Le classificazioni dei costi L analisi dei costi. Le classificazioni dei costi rilevanti per il controllo di gestione 1 Le classificazioni dei costi In base alle caratteristiche fisiche ed economiche dei fattori (natura) In base all

Dettagli

Università degli studi di Bergamo Corso di Laurea Specialistica in Ingegneria Gestionale Economia e Organizzazione Aziendale Prof.

Università degli studi di Bergamo Corso di Laurea Specialistica in Ingegneria Gestionale Economia e Organizzazione Aziendale Prof. Università degli studi di Bergamo Corso di Laurea Specialistica in Ingegneria Gestionale Economia e Organizzazione Aziendale Prof. Michele Meoli Esercitazione: Analisi di Break-Even (o analisi del punto

Dettagli

ANALISI DELLE POLITICHE DI INVESTIMENTO. Docente: Prof. Massimo Mariani

ANALISI DELLE POLITICHE DI INVESTIMENTO. Docente: Prof. Massimo Mariani ANALISI DELLE POLITICHE DI INVESTIMENTO Docente: Prof. Massimo Mariani 1 INDICE DEGLI ARGOMENTI Il capitale circolante netto commerciale Indici di durata del capitale circolante Il capitale circolante:

Dettagli

La teoria dell offerta

La teoria dell offerta La teoria dell offerta Tecnologia e costi di produzione In questa lezione approfondiamo l analisi del comportamento delle imprese e quindi delle determinanti dell offerta. In particolare: è possibile individuare

Dettagli

Capitolo 1. Il marketing: costruire una relazione profittevole con il cliente. Capitolo 1- slide 1

Capitolo 1. Il marketing: costruire una relazione profittevole con il cliente. Capitolo 1- slide 1 Capitolo 1 Il marketing: costruire una relazione profittevole con il cliente Capitolo 1- slide 1 Obiettivi di apprendimento Che cos è il marketing? Comprendere il mercato e i bisogni del consumatore Obiettivi

Dettagli

Ogni azienda ha la necessità di conoscere il proprio sistema dei costi sia per controllare la situazione esistente che per verificare il

Ogni azienda ha la necessità di conoscere il proprio sistema dei costi sia per controllare la situazione esistente che per verificare il Ogni azienda ha la necessità di conoscere il proprio sistema dei costi sia per controllare la situazione esistente che per verificare il raggiungimento degli obiettivi avendo come fine il mantenimento

Dettagli

IL BUSINESS PLANNING LO SVILUPPO DI UN BUSINESS PLAN. 1.Definizione della Visione Imprenditoriale e degli obiettivi. Ing. Ferdinando Dandini de Sylva

IL BUSINESS PLANNING LO SVILUPPO DI UN BUSINESS PLAN. 1.Definizione della Visione Imprenditoriale e degli obiettivi. Ing. Ferdinando Dandini de Sylva LO SVILUPPO DI UN BUSINESS PLAN 1.Definizione della Visione Imprenditoriale e degli obiettivi Illustrare con esattezza la vostra vision e gli obiettivi dell iniziativa, può sembrare ovvio.in realtà molti

Dettagli

Corso di Marketing Lezione 1 Concetti base di marketing

Corso di Marketing Lezione 1 Concetti base di marketing Corso di Marketing Lezione 1 Concetti base di marketing Prof. Elena Cedrola elena.cedrola@unimc.it http://docenti.unimc.it/docenti/elena-cedrola Elena Cedrola - Marketing - Università degli Studi di Macerata

Dettagli

LEZIONE N. 1. Il Marketing Concetti Introduttivi. Alessandro De Nisco. Università del Sannio. Corso di Marketing

LEZIONE N. 1. Il Marketing Concetti Introduttivi. Alessandro De Nisco. Università del Sannio. Corso di Marketing LEZIONE N. 1 Il Marketing Concetti Introduttivi Alessandro De Nisco Università del Sannio Corso di Marketing Il Corso OBIETTIVI DEL CORSO Fornire agli studenti conoscenze e competenze su: i concetti fondamentali

Dettagli

Marketing Management

Marketing Management Marketing Management Modulo 1 Il marketing: costruire una relazione profittevole con il cliente Modulo 1 - slide 1 Obiettivi di apprendimento Obiettivi di apprendimento Che cos è il marketing? Comprendere

Dettagli

Il Marketing Strategico

Il Marketing Strategico Il Marketing Strategico La mente del mercato aspetta solo di essere esplorata Definizione di Marketing Marketing: un processo attuo a definire, prevedere, soddisfare, creare, distribuire, promuovere beni

Dettagli

Pricing & Costing: I fattori che impattano sul prezzo

Pricing & Costing: I fattori che impattano sul prezzo Pricing & Costing: I fattori che impattano sul prezzo G. TOSCANO e A. VINCI Corso: Pricing & Costing LIUC Università Cattaneo 19 Settembre 2012 Anno accademico 2012/13 1 Processo di Pricing 1. Definizione

Dettagli

CRM: IL FUTURO DEL MARKETING ATTRAVERSO LA CONOSCENZA DEL CLIENTE

CRM: IL FUTURO DEL MARKETING ATTRAVERSO LA CONOSCENZA DEL CLIENTE UNIVERSITÁ DEGLI STUDI DI UDINE FACOLTÁ DI ECONOMIA Corso di Laurea in Economia Aziendale Esame di Laurea CRM: IL FUTURO DEL MARKETING ATTRAVERSO LA CONOSCENZA DEL CLIENTE Tutore: Prof. Maria Chiarvesio

Dettagli

MD 9. La macroeconomia delle economie aperte. UD 9.1. Macroeconomia delle economie aperte

MD 9. La macroeconomia delle economie aperte. UD 9.1. Macroeconomia delle economie aperte MD 9. La macroeconomia delle economie aperte In questo modulo, costituito da due Unità, ci occuperemo di analizzare il funzionamento delle economie aperte, ossia degli scambi a livello internazionale.

Dettagli

Introduzione al concetto di azienda e alle operazioni di gestione

Introduzione al concetto di azienda e alle operazioni di gestione Introduzione al concetto di azienda e alle operazioni di gestione 1 L attività economica L attività umana diventa attività ECONOMICA quando comporta l uso di beni, risorse ovvero di mezzi scarsi, per la

Dettagli

Il Marketing Concetti Introduttivi

Il Marketing Concetti Introduttivi Il Marketing Concetti Introduttivi Alessandro De Nisco Università del Sannio Corso di Marketing Il Corso OBIETTIVI DEL CORSO Fornire agli studenti conoscenze e competenze su: i concetti fondamentali del

Dettagli

Gestione della politica monetaria: strumenti e obiettivi corso PAS. Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 3/ed.

Gestione della politica monetaria: strumenti e obiettivi corso PAS. Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 3/ed. Gestione della politica monetaria: strumenti e obiettivi corso PAS 1 Anteprima Con il termine politica monetaria si intende la gestione dell offerta di moneta. Sebbene il concetto possa apparire semplice,

Dettagli

REGOLAZIONE (E TASSAZIONE OTTIMALE) DI UN MONOPOLIO CON PIÙ LINEE DI PRODUZIONE

REGOLAZIONE (E TASSAZIONE OTTIMALE) DI UN MONOPOLIO CON PIÙ LINEE DI PRODUZIONE REGOLAZIONE (E TASSAZIONE OTTIMALE) DI UN MONOPOLIO CON PIÙ LINEE DI PRODUZIONE Nella Sezione 16.5 abbiamo visto come un regolatore che voglia fissare il prezzo del monopolista in modo da minimizzare la

Dettagli

Alessandro De Nisco. Università del Sannio. Corso di Marketing SPIEGARE I FATTORI CHE INFLUENZANO LA DETERMINAZIONE DEL PREZZO

Alessandro De Nisco. Università del Sannio. Corso di Marketing SPIEGARE I FATTORI CHE INFLUENZANO LA DETERMINAZIONE DEL PREZZO LEZIONI N. e Le Politiche di Alessandro De Nisco Università del Sannio Corso OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO DELLA LEZIONE SPIEGARE I FATTORI CHE INFLUENZANO LA DETERMINAZIONE DEL PREZZO COMPRENDERE GLI OBIETTIVI

Dettagli

REDDITO E RISPARMIO DELLE FAMIGLIE E PROFITTI DELLE SOCIETÀ

REDDITO E RISPARMIO DELLE FAMIGLIE E PROFITTI DELLE SOCIETÀ 9 gennaio 2014 III trimestre 2013 REDDITO E RISPARMIO DELLE FAMIGLIE E PROFITTI DELLE SOCIETÀ Nel terzo trimestre del 2013 il reddito disponibile delle famiglie conmatrici in valori correnti è aumentato

Dettagli

Alcuni spunti relativi ad un nuovo Progetto D impresa (Startup)

Alcuni spunti relativi ad un nuovo Progetto D impresa (Startup) Alcuni spunti relativi ad un nuovo Progetto D impresa (Startup) L'idea Imprenditoriale e Le Persone Il Prodotto/Servizio Il Piano Di Marketing Il Piano Di Produzione Gli Aspetti Economico-Finanziari L'

Dettagli

Introduzione al Marketing Mix

Introduzione al Marketing Mix Introduzione al Marketing Mix Relatore: Andrea Baioni (abaioni@andreabaioni.it) Il Marketing Mix Le 4 P Product Price Promotion Place È la combinazione delle variabili controllabili di marketing che l

Dettagli

Moneta e Tasso di cambio

Moneta e Tasso di cambio Moneta e Tasso di cambio Come si forma il tasso di cambio? Determinanti del tasso di cambio nel breve periodo Determinanti del tasso di cambio nel lungo periodo Che cos è la moneta? Il controllo dell offerta

Dettagli

i criteri di valutazione

i criteri di valutazione La fattibilità economica dei progetti: i criteri di valutazione 14.XII.2011 I criteri di fattibilità del progetto La convenienza di un investimento t immobiliare per il promotore può avvenire attraverso

Dettagli

L ANALISI ABC PER LA GESTIONE DEL MAGAZZINO

L ANALISI ABC PER LA GESTIONE DEL MAGAZZINO L ANALISI ABC PER LA GESTIONE DEL MAGAZZINO È noto che la gestione del magazzino è uno dei costi nascosti più difficili da analizzare e, soprattutto, da contenere. Le nuove tecniche hanno, però, permesso

Dettagli

Il Bilancio di esercizio

Il Bilancio di esercizio Il Bilancio di esercizio Il bilancio d esercizio è il fondamentale documento contabile che rappresenta la situazione patrimoniale e finanziaria dell impresa al termine di un periodo amministrativo e il

Dettagli

Corso di Marketing Industriale

Corso di Marketing Industriale U N I V E R S I T A' D E G L I S T U D I D I B E R G A M O Facoltà di Ingegneria Corso di Marketing Industriale Prof Ferruccio Piazzoni ferruccio.piazzoni@unibg.it Pianificazione e sviluppo di un nuovo

Dettagli

Il mercato di monopolio

Il mercato di monopolio Il monopolio Il mercato di monopolio Il monopolio è una struttura di mercato caratterizzata da 1. Un unico venditore di un prodotto non sostituibile. Non ci sono altre imprese che possano competere con

Dettagli

Capitolo 12 Il monopolio. Robert H. Frank Microeconomia - 5 a Edizione Copyright 2010 - The McGraw-Hill Companies, srl

Capitolo 12 Il monopolio. Robert H. Frank Microeconomia - 5 a Edizione Copyright 2010 - The McGraw-Hill Companies, srl Capitolo 12 Il monopolio IL MONOPOLIO Il monopolio è una forma di mercato in cui un unico venditore offre un bene che non ha stretti sostituti, ad una moltitudine di consumatori La differenza fondamentale

Dettagli

Esercitazione relativa al capitolo 14 I MONOPOLI E LA CONCORRENZA IMPERFETTA

Esercitazione relativa al capitolo 14 I MONOPOLI E LA CONCORRENZA IMPERFETTA Esercitazione relativa al capitolo 14 I MONOPOLI E LA CONCORRENZA IMPERFETTA Esistono quattro principali tipi di strutture di mercato: concorrenza perfetta, monopolio, concorrenza monopolistica e oligopolio.

Dettagli

LE COMPETENZE CHE VALGONO UN LAVORO LE INDICAZIONI FORNITE DALLE IMPRESE ATTRAVERSO IL SISTEMA INFORMATIVO EXCELSIOR

LE COMPETENZE CHE VALGONO UN LAVORO LE INDICAZIONI FORNITE DALLE IMPRESE ATTRAVERSO IL SISTEMA INFORMATIVO EXCELSIOR Le sfide all'orizzonte 2020 e la domanda di competenze delle imprese LE COMPETENZE CHE VALGONO UN LAVORO LE INDICAZIONI FORNITE DALLE IMPRESE ATTRAVERSO IL SISTEMA INFORMATIVO EXCELSIOR Domenico Mauriello

Dettagli

LA CREAZIONE DI VALORE PER L IMPRESA. L ottica tradizionale

LA CREAZIONE DI VALORE PER L IMPRESA. L ottica tradizionale LA CREAZIONE DI VALORE PER L IMPRESA L ottica tradizionale 1 L impresa si trova al centro di una complessa catena di giudizi di valore: Clienti Costo Qualità dei prodotti Fornitori Dipendenti Sopravvivenza

Dettagli

Capitolo 7. Strategia di marketing orientata al cliente Creare valore per il cliente obiettivo. Capitolo 7- slide 1

Capitolo 7. Strategia di marketing orientata al cliente Creare valore per il cliente obiettivo. Capitolo 7- slide 1 Capitolo 7 Strategia di marketing orientata al cliente Creare valore per il cliente obiettivo Capitolo 7- slide 1 Strategia di marketing orientata al cliente Creare valore per il cliente obiettivo Obiettivi

Dettagli

Segmentare ovvero capire il contesto di mercato di riferimento

Segmentare ovvero capire il contesto di mercato di riferimento Lezione n. 5 Segmentare ovvero capire il contesto di mercato di riferimento Prof.ssa Clara Bassano Corso di Principi di Marketing A.A. 2006-2007 Verso la strategia aziendale Mission + Vision = Orientamento

Dettagli

ECONOMIA DEL LAVORO. Lezioni di maggio (testo: BORJAS) L offerta di lavoro

ECONOMIA DEL LAVORO. Lezioni di maggio (testo: BORJAS) L offerta di lavoro ECONOMIA DEL LAVORO Lezioni di maggio (testo: BORJAS) L offerta di lavoro Offerta di lavoro - Le preferenze del lavoratore Il luogo delle combinazioni di C e L che generano lo stesso livello di U (e.g.

Dettagli

Pricing & Costing: I fattori che impattano sul prezzo

Pricing & Costing: I fattori che impattano sul prezzo Pricing & Costing: I fattori che impattano sul prezzo G. TOSCANO e A. VINCI Corso: Pricing & Costing LIUC Università di Castellanza Ottobre 2010 Anno accademico 2010/11 1 Il pricing: i presupposti strategici

Dettagli

Leasing secondo lo IAS 17

Leasing secondo lo IAS 17 Leasing secondo lo IAS 17 Leasing: Ias 17 Lo Ias 17 prevede modalità diverse di rappresentazione contabile a seconda si tratti di leasing finanziario o di leasing operativo. Il leasing è un contratto per

Dettagli

Nozioni di base sulla stesura di un piano economico-finanziario. Daniela Cervi Matteo Pellegrini 10 Febbraio 2014

Nozioni di base sulla stesura di un piano economico-finanziario. Daniela Cervi Matteo Pellegrini 10 Febbraio 2014 Nozioni di base sulla stesura di un piano economico-finanziario Daniela Cervi Matteo Pellegrini 10 Febbraio 2014 Il Piano Economico Finanziario Il piano economico-finanziario costituisce la porzione più

Dettagli

Analisi dei margini: componenti e rischi

Analisi dei margini: componenti e rischi Finanza Aziendale Analisi e valutazioni per le decisioni aziendali Analisi dei margini: componenti e rischi Capitolo 7 Indice degli argomenti 1. Principali componenti del reddito operativo 2. Tipici fattori

Dettagli

Valutazione degli investimenti aziendali

Valutazione degli investimenti aziendali Finanza Aziendale Analisi e valutazioni per le decisioni aziendali Valutazione degli investimenti aziendali Capitolo 18 Indice degli argomenti 1. Definizione e classificazione degli investimenti 2. I profili

Dettagli

26/10/2010. I processi di finanziamento. Processi di finanziamento. Processi di gestione monetaria. FABBISOGNO di mezzi finanziari

26/10/2010. I processi di finanziamento. Processi di finanziamento. Processi di gestione monetaria. FABBISOGNO di mezzi finanziari 1. Pianificazione finanziaria: fabbisogno e fonti di finanziam. Processi di finanziamento 4. Rimborso dei finanziamenti I processi di finanziamento Processi economici di produzione 2. Acquisizione dei

Dettagli

nuove dimensioni della performance aziendale: la Balanced Scorecard

nuove dimensioni della performance aziendale: la Balanced Scorecard nuove dimensioni della performance aziendale: la Balanced Scorecard Prospettiva conoscenza e competenze Prospettiva dei processi Prospettiva dei clienti Prospettiva economico finanziaria le relazioni causa-effetto

Dettagli

Lezione 27: L offerta di moneta e la LM

Lezione 27: L offerta di moneta e la LM Corso di Economia Politica prof. S. Papa Lezione 27: L offerta di moneta e la LM Facoltà di Economia Università di Roma Sapienza Offerta di moneta Offerta di moneta. È la quantità di mezzi di pagamento

Dettagli

Belowthebiz idee in rete

Belowthebiz idee in rete Le 5 forze di Porter Nella formulazione di una strategia un passo fondamentale è la definizione e lo studio delle principali caratteristiche del settore in cui si opera. Lo schema di riferimento più utilizzato

Dettagli

Come sviluppare un marketing plan

Come sviluppare un marketing plan Come sviluppare un marketing plan Fasi del marketing plan 1. analisi della situazione; 2. definizione degli obiettivi; 3. individuazione del target; 4. sviluppo strategia di posizionamento 5. definizione

Dettagli

Il sistema monetario

Il sistema monetario Il sistema monetario Premessa: in un sistema economico senza moneta il commercio richiede la doppia coincidenza dei desideri. L esistenza del denaro rende più facili gli scambi. Moneta: insieme di tutti

Dettagli

Istituzioni di Economia

Istituzioni di Economia Corso di laurea in Servizio Sociale Istituzioni di Economia I costi di produzione (Capitolo 13) I costi di produzione La legge dell offerta P Offerta Le imprese sono disposte a produrre e vendere quantità

Dettagli

Capitolo 17. I mercati con informazione asimmetrica

Capitolo 17. I mercati con informazione asimmetrica Capitolo 17 I mercati con informazione asimmetrica Introduzione L incertezza sulla qualità e il mercato dei bidoni I segnali di mercato Il rischio morale Il problema agente-principale L informazione asimmetrica

Dettagli

Presupposti per la determinazione per l anno 2003 del prezzo all ingrosso dell energia elettrica destinata ai clienti del mercato vincolato

Presupposti per la determinazione per l anno 2003 del prezzo all ingrosso dell energia elettrica destinata ai clienti del mercato vincolato Relazione tecnica Presupposti per la determinazione per l anno 2003 del prezzo all ingrosso dell energia elettrica destinata ai clienti del mercato vincolato 1. Premessa e contesto normativo Il provvedimento

Dettagli