FREQUENZA DI ACQUISTO DI ALCUNE GAMME DI PRODOTTI
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- Emma Lillo
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1 PROFILO COMPORTAMENTALE DEI CONSUMI Le scelte d acquisto del segmento di romani che frequenta il FM San Teodoro sono orientate di più, rispetto alla media italiana, verso i prodotti freschi, sfusi, acquistabili a peso e meno della media verso i prodotti conservati in barattolo, i prodotti surgelati, i cibi pronti e precotti. FREQUENZA DI ACQUISTO DI ALCUNE GAMME DI PRODOTTI sempre spesso qualche raramente mai nr Punteggio Totale Italia volta ( scala 5-0) freschi/sfusi a peso 47% 44% 6% 1% 1% 1% 4,3 3,9 freschi in busta 3% 20% 33% 22% 14% 8% 2,0 2,6 in barattolo/conservati 1% 9% 34% 36% 14% 6% 1,6 2,8 surgelati 1% 7% 34% 34% 18% 6% 1,5 3,0 pronti da cuocere 1% 3% 9% 26% 54% 7% 0,7 1,9 già cotti - 1% 4% 13% 74% 8% 0,3 1,4 Questi comportamenti di consumo sottendono ad un approccio generale che privilegia la salubrità, la qualità, la sicurezza alimentare rispetto alla praticità e al risparmio di tempo. Per quanto riguarda i canali d acquisto il target che frequenta il FM San Teodoro utilizza la GDO analogamente alla media dei consumatori nazionali (la grande distribuzione organizzata è il canale distributivo largamente più frequentato e raggiunge la quasi totalità della popolazione) ma si orienta in misura superiore alla media nazionale all acquisto presso i punti vendita diretta dei produttori, i negozi di prodotti biologici, gli specializzati e i mercati/bancarelle. La presenza di un nuovo soggetto distributore non può che modificare, in misura più o meno marcata, i percorsi d acquisto dei consumatori. La presenza di FM sembra aver sottratto acquisti e ridotto la frequentazione soprattutto ad altri mercati non a vendita diretta, ai negozi biologici ed agli specializzati. Il FM ha inciso anche sulla GDO, naturalmente in modo più limitato perché concentrato solo su alcune referenze alimentari. Nello spettro dei comportamenti di consumo e d acquisto i FM presentano un altra novità, o meglio, stimolano un ritorno agli antichi stili di acquisto: ci riferiamo all interrelazione tra acquirente e venditore. L osservazione dei comportamenti interni al FM mette in rilievo il tipo di dinamiche di interazione che si creano, caratterizzate principalmente dalla richiesta di informazioni sui prodotti, materie prime, modalità di allevamento/coltivazione, preparazione e lavorazione. L interrelazione con i produttori in prima battuta, il buon rapporto qualità-prezzo e la qualità dell offerta sanno generare un livello di soddisfazione elevato e alimentano un ottimo livello di fidelizzazione. C. IL MERCATO DELLA RISTORAZIONE SCOLASTICA ROMANA a cura di Paolo Agostini INTRODUZIONE Il servizio di ristorazione scolastica di Roma Capitale è rivolto a bambini e ragazzi delle scuole dell infanzia, primarie e secondarie di I grado. Vengono forniti per ogni giornata di scuola pasti comprensivi dello spuntino di metà mattina, per un totale di pasti l anno. 153
2 L attività di mensa è svolta in 550 scuole, nella grande maggioranza dotate di cucina: infatti solo il 17% dei refettori, pari a 112 terminali di consumo, riceve pasti trasportati da mense contigue. Il servizio è interamente esternalizzato ed attualmente viene svolto da 13 diverse società di ristorazione collettiva che gestiscono le mense. L attuale appalto è entrato in vigore nel settembre 2007 e terminerà nel giugno Il prezzo medio di aggiudicazione per singolo pasto è pari a e 5,03. Il volume d affari annuo generato dalle mense romane è pari a e ,00. Questo importo è comprensivo di tutte le voci di costo sostenute dalle imprese per l erogazione del servizio. La spesa relativa alle derrate alimentari, comprensiva dei trasporti, rappresenta il 42% del costo pasto ed incide per e 2,12/pasto. Figura 1 INCIDENZA DELLE DERRATE ALIMENTARI SUL COSTO PASTO e 5,03 e 2,12 costo a pasto costo derrate LA FILIERA DELLA RISTORAZIONE SCOLASTICA I produttori e le industrie di trasformazione non riescono a raggiungere direttamente le numerose scuole. Il trasporto cittadino è spesso problematico e la distribuzione deve avvenire contemporaneamente in più scuole. La consegna nelle scuole viene svolta, quindi, da imprese dotate di apposite piattaforme. Queste aziende di distribuzione stoccano numerose tipologie di prodotti, li assemblano e li consegnano nelle scuole. Produttori agricoli e allevatore Trasformatori Distributore Impresa di ristorazione-gestore mense Utente finale 154
3 Un accorciamento della filiera sarebbe possibile solo destrutturando l attuale sistema, eliminando le cucine dalle scuole e concentrando la produzione in una decina di grossi centri cottura che veicolerebbero, poi, i pasti cotti nei diversi refettori. In questo caso i produttori potrebbero servire direttamente i centri. Questa soluzione è stata adottata in altre grandi città fra cui Napoli e Bologna, ma la qualità del pasto risulta essere molto più scadente rispetto a quella capitolina. Alcune città, come Firenze, che in parte avevano concentrato la produzione, stanno tornando indietro ripristinando le cucine nelle scuole. Si ritiene che il modello romano, da un punto di vista della qualità, sia il migliore a livello nazionale e che, pertanto, debba essere mantenuto. I PRODOTTI ALIMENTARI UTILIZZATI NELLE MENSE Attualmente per la gestione delle mense romane vengono acquistati kg di alimenti per un importo pari a e ,00. I quantitativi e gli importi delle diverse tipologie merceologiche sono di seguito specificati. ALIMENTO kg/annuo IMPORTO ANNUO E , ,00 CARNE BOVINA ,00 CARNE SUINA ,00 CARNE OVINA ,00 CARNE AVICOLA E UOVA ,00 INSACCATI ,00 PASTA RISO E BISCOTTI ,00 LEGUMI ,00 PESCE SURGELATO ,00 VERDURE SURGELATE ,00 PRODOTTI IN SCATOLA ,00 OLIO EXTRA VERGINE ,00 LATTICINI E DESSERT ,00 ALTRI PRODOTTI SECCHI ,00 TOTALE ,00 L ortofrutta fresca è la tipologia di alimento maggiormente impiegata, seguita dai prodotti secchi a base di cereali (pasta, riso, biscotti). Rientrano nella categoria altri prodotti: aromi essiccati, le spezie, il vino bianco, l aceto e il sale. 155
4 Figura 2 QUANTITATIVI (kg) ANNUI DELLE SINGOLE DERRATE UTILIZZATE NELLE MENSE DI ROMA CAPITALE CARNE BOVINA CARNE SUINA CARNE OVINA CARNE AVICOLA E UOVA INSACCATI PASTA RISO E BISCOTTI LEGUMI PESCE SURGELATO VERDURE SURGELATE PRODOTTI IN SCATOLA OLIO EXTRA VERGINE LATTICINI E DESSERT ALTRI PRODOTTI SECCHI Figura 3 IMPORTI ANNUI (e) DELLE SINGOLE DERRATE UTILIZZATE NELLE MENSE DI ROMA CAPITALE , , , , , , , , , , , , , , ,00 CARNE BOVINA CARNE SUINA CARNE OVINA CARNE AVICOLA E UOVA INSACCATI PASTA RISO E BISCOTTI LEGUMI PESCE SURGELATO VERDURE SURGELATE PRODOTTI IN SCATOLA OLIO EXTRA VERGINE LATTICINI E DESSERT ALTRI PRODOTTI SECCHI Nella Figura 3 sono rappresentati gli importi annui relativi alle diverse derrate alimentari impiegate nelle mense romane. L ortofrutta fresca rappresenta la voce di spesa più importante, seguita dalla carne bovina. La stessa dinamica è rappresentata dalla Figura 4 nella quale viene riportata l incidenza di ogni tipologia di derrate per ogni singolo pasto. 156
5 Figura 4 INCIDENZA DELLE SINGOLE DERRATE UTILIZZATI NELLE MENSE DI ROMA CAPITALE SUL COSTO PASTO (e) 0,46 0,35 0,27 0,18 0,06 0,03 0,08 0,12 0,14 0,02 0,03 0,06 0,14 0,16 0,02 INCIDENZA PASTO CARNE BOVINA CARNE AVICOLA E UOVA CARNE SUINA PASTA RISO E BISCOTTI CARNE OVINA INSACCATI PESCE SURGELATO VERDURE SURGELATE LEGUMI PRODOTTI IN SCATOLA OLIO EXTRA VERGINE LATTICINI E DESSERT ALTRI PRODOTTI SECCHI LE PRODUZIONI LOCALI Gli alimenti locali, intesi come produzioni della regione Lazio sono presenti nelle mense di Roma Capitale. Il capitolato che regola l attuale appalto ne ha favorito l impiego attraverso alcune varianti migliorative. Per analizzare compiutamente l utilizzo degli alimenti locali nelle refezioni, occorre distinguere le produzioni derivanti da aziende agricole e/o zootecniche laziali da quelle ottenute da imprese regionali di trasformazione e/o lavorazione di tipo industriale. Figura 5 NUMERO DI AZIENDE LOCALI (DI PRODUZIONE PRIMARIA E DI LAVORAZIONE/TRASFORMAZIONE) 34 9 Aziende di produzione Aziende di trasformazione 157
6 Figura 6 QUANTITATIVI DI DERRATE FORNITI DA AZIENDE DEL LAZIO DI PRODUZIONE PRIMARIA E DI TRASFORMAZIONE E/O LAVORAZIONE kg TOTALI ANNUI kg DERRATE DA AZIENDE DI PRODUZIONE kg DERRATE DA AZIENDE DI TRASFORMAZIONE Figura 7 QUANTITATIVI DELLE SINGOLE TIPOLOGIE DI DERRATE FORNITE DA AZIENDE DEL LAZIO DI PRODUZIONE PRIMARIA E DI TRASFORMAZIONE E/O LAVORAZIONE CARNE AVICOLA E UOVA CARNE BOVINA PASTA RISO E BISCOTTI CARNE SUINA CARNE OVINA INSACCATI PESCE SURGELATO VERDURE SURGELATE PRODOTTI IN SCATOLA LEGUMI OLIO EXTRA VERGINE LATTICINI E DESSERT ALTRI PRODOTTI SECCHI kg/annuo PRODOTTO LAZIO kg TRASFORMATO LAZIO kg 158
7 Figura 8 QUANTITATIVI DI DERRATE FORNITI DA AZIENDE DEL LAZIO DI PRODUZIONE PRIMARIA E DI TRASFORMAZIONE E/O LAVORAZIONE e ,00 e ,64 e ,00 DERRATE TOTALI DERRATE DA AZIENDE DI PRODUZIONE PRIMARIA DERRATE DA AZIENDE DI TRASFORMAZIONE Figura 9 VALORE ECONOMICO DI SINGOLA TIPOLOGIA DI DERRATA FORNITA DA AZIENDE DEL LAZIO DI PRODUZIONE PRIMARIA E DI TRASFORMAZIONE E/O LAVORAZIONE , , , , , ,00 0,00 CARNE BOVINA PASTA RISO E BISCOTTI PESCE SURGELATO LATTICINI E DESSERT ALTRI PRODOTTI SECCHI PRODOTTO LAZIO TRASFORMATO LAZIO , PRODOTTO LAZIO TRASFORMATO LAZIO Nelle mense romane ogni anno vengono consumati kg di ortofrutta e kg di carne proveniente da 34 aziende agricole e/o zootecniche laziali (Figura 6, Figura 7, Figura 8). I quantitativi forniti per unità produttiva non risultano essere, quindi molto rilevanti (Figura 10). Il prodotto ortofrutticolo regionale, infatti è concentrato in brevi periodi mentre le mense scolastiche necessitano di una fornitura costante per 9 mesi circa. Per questo motivo gli approvvigionamenti di frutta e ortaggi vengono effettuati in Campania, in Calabria, in Sicilia e in Puglia, per buona parte dell anno. Non sono presenti, infine, nel Lazio allevamenti in grado di poter rifornire in modo costante le mense con carne bovina e avicola. I quantitativi di ovino e suino impiegati nelle mense, sarebbero invece, compatibili con le dimensioni degli allevatori laziali che però al momento non risultano essere fornitori. Le mense scolastiche romane potrebbero rappresentare, quindi, un opportunità di sviluppo per le produzioni locali di carne ovina e suina. 159
8 Diversa è la dinamica degli alimenti provenienti da aziende di trasformazione e/o lavorazione. Sono nove le imprese laziali di questo tipo che forniscono annualmente alle mense kg di derrate agroalimentari per un valore di e ,00 (Figura 6, Figura 8). Vengono prodotti in regione parte dei quantitativi di pane, biscotti, filetti di pesce surgelato e formaggi utilizzati nelle refezioni capitoline; inoltre tutta l ortofrutta distribuita nelle mense proviene da centri di lavorazione laziali. Figura 10 QUANTITÀ MEDIA DI PRODOTTO FORNITO PER AZIENDA DEL LAZIO (kg) AZIENDE DI PRODUZIONE AZIENDE DI TRASFORMAZIONE Figura 11 VALORE MEDIO DI PRODOTTO FORNITO PER AZIENDA DEL LAZIO AZIENDE DI PRODUZIONE AZIENDE DI TRASFORMAZIONE I PRODOTTI BIOLOGICI La maggior parte degli alimenti impiegati nelle mense romane sono biologici. In particolare, sono interamente biologici l ortofrutta, l olio, i legumi, il pane. Sono invece in parte biologici i prodotti a base di cereali (pasta, riso e biscotti), lo scatolame, i latticini e gli altri prodotti. Il volume dei prodotti biologici è rilevante e rende Roma Capitale una delle realtà europee più importanti nel settore. 160
9 ALIMENTO kg/annuo kg BIOLOGICO PERCENTUALE BIOLOGICO Pane ,0% Ortofrutta ,0% Pasta riso e biscotti ,0% Legumi ,0% Verdure surgelate ,0% Prodotti in scatola ,0% Olio extra vergine ,0% Latticini e dessert ,0% Altri prodotti secchi ,0% TOTALI ,9% Figura 12 QUANTITATIVI ANNUI DERRATE E PRODOTTI BIOLOGICI kg ANNUI DERRATE kg ANNUI BIOLOGICO ALIMENTO IMPORTO ANNUO E DEL BIOLOGICO Pane Ortofrutta Pasta riso e biscotti Legumi Verdure surgelate Prodotti in scatola Olio extra vergine Latticini e dessert Altri prodotti secchi TOTALE BIOLOGICO TOTALI
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