Fondamenti di Aerospaziale

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Fondamenti di Aerospaziale"

Transcript

1 Fondamenti di Aerospaziale Prof. Renato Barboni Prof. Renato Barboni 1

2 Meccanica del Volo Forza Centr. T W D T T D W F.C. T T W D T T W D T Prof. Renato Barboni 2

3 Fattore di Carico n j = F j W a tabella seguente chiarisce il modo di esprimere l accelerazione, in direzione della forza di attrazione terrestre, nella pratica usuale e nelle scienze aeronautiche Tipo di Moto Accelerazione metodo usuale Accelerazione in Aeronautica Fattore di Carico Forze d inerzia in termini di W Caduta ibera -1g Volo uniforme 0 1g 1 W Generale (n -1)g n g n W Prof. Renato Barboni 3 n

4 Fattore di Carico in direzione n n = Z W n Z è positivo quando il sangue del pilota va dalla testa ai piedi e l ala si inflette verso l alto per cui il dorso è compresso ed il ventre teso; n z >0 n Z <0 quando il sangue del pilota va dai piedi alla testa e l ala si inflette verso il basso per cui il dorso è teso ed il ventre compresso. n z <0 Prof. Renato Barboni 4

5 imiti di sopportazione fisiologica Ricerche, eseguite sia a terra che in volo, hanno rilevato che il corpo umano tollera carichi dell ordine di 5g per la durata di alcuni secondi se diretti testa piedi. E sufficiente cambiare di poco la posizione del corpo per superare questo limite; così il corpo umano sopporta per alcuni minuti sollecitazioni fino a 10g se dirette dal dorso all addome e fino a 15g se dirette dall addome al dorso. Per questa ragione i fattori di contingenza sono generalmente dati lungo gli assi corpo XYZ dove Z è l asse piedi-testa del pilota. Prof. Renato Barboni 5

6 Manovre nel Piano di Simmetria del Velivolo Prof. Renato Barboni 6

7 Equazioni del moto F = 0 W T + Tsenτ Wcosγ I = 0 FD = 0 D Tcosτ+ Wsenγ ID = 0 MAC = 0 MA.C. + Wa Dd Tt Tl-MIN = 0 Prof. Renato Barboni 7

8 Equilibrio alla traslazione F=ma Tangente alla traiettoria γ Orizzontale γ G D Traiettoria 2 WV + Wcosγ = g R WdV Wsen T D g dt + γ = W ma t ma WdV = g dt n T 2 WV = g R Prof. Renato Barboni 8 γ W Traiettoria D

9 Volo orizzontale rettilineo uniforme T G W D n = = 1 W W T W C D T D C = = 1 = = =E F = 0 W = D Vert F = 0 T= D Oriz W = = ρ V SC = ρ V SC e 2W /S 2W /S V = ; V = ρc e ρ0c Prof. Renato Barboni 9

10 Salita a velocità ed angolo di rampa γ costante T W cosγ = D Wsen γ = T D W γ γ = = γ < n cos W W Prof. Renato Barboni 10

11 Planata a velocità ed angolo di rampa γ costante γ d d cos C sen γ D C W W D cosγ = h Wsen γ = D n γ = = = D E = = cosγ W d cos γ = h = h = sen γ D he Prof. Renato Barboni 11

12 Richiamata (in volo dritto) V 2 V R W C γ R T B W D A F c Nel punto C 2 WV W+ = g R WdV = T D g dt 2 V n = 1+ > 1 gr Prof. Renato Barboni 12

13 Entrata in Affondata (dritto) R A 2 V R W V Nel punto A 2 WV W = g R WdV = T D g dt > 0 2 V n = 1 = 0 gr < 0 Prof. Renato Barboni 13

14 Manovre fuori del Piano di Simmetria del Velivolo Prof. Renato Barboni 14

15 a virata C R a virata, che consente il cambio di direzione è realizzata con il movimento coniugato degli alettoni (uno si alza mentre l altro si abbassa), a seguito del quale una semiala diviene più portante rispetto all altra e si genera una coppia C che fa ruotare il velivolo. Fin quando il velivolo è in volo uniforme rettilineo orizzontale, la portanza equilibra il peso; quando l aereo si inclina anche la portanza si inclina e presenta una componente verticale ed una orizzontale: quella verticale serve per il sostentamento, quella orizzontale produce il cambio di direzione. Prof. Renato Barboni 15

16 Operazioni del pilota in virata Impiego simultaneo di alettoni, equilibratore e timone di direzione oltre al cambio di potenza del propulsore. Infatti, oltre alla coppia di rollio C, ci sono altre coppie da compensare e precisamente: 1) coppia antioraria che contrasta la C : -la semiala 1 ha una U verso l alto per cui la sua α eff << <<; -la semiala 2 ha una U verso il basso α eff << <<. 2) a C aumenta con l angolo di rollio Φ : -la semiala 1, per percorrere una >> possiede una V>> >>; -la semiala 2, per percorrere una << possiede una V<< <<; ne consegue che C>> e, per avere costante l angolo di rollio Φ, occorre risurre la deflessione δ degli alettoni. 1 C Prof. Renato Barboni 16 2 R

17 Operazioni del pilota in virata 1 C R 2 3) Coppia di imbardata che tende a ruotare il velivolo in senso opposto alla virata : -la semiala 1 con V>> presenta anche D>>; -la semiala 2 con V<< presenta anche D<<. questo obbliga il pilota ad utilizzare la pedaliera per dare al timone di direzione un angolo di barra che bilanci il momento d imbardata. 4) Modifica di assetto o della potenza: durante la rotazione del velivolo, ruota anche la portanza e la sua componente verticale diviene << W per cui l aereo perde quota; volendo mantenere la quota iniziale, occorre aumentare la forza aerodinamica totale aumentando la velocità o l incidenza. Prof. Renato Barboni 17

18 a virata corretta R W g 2 V R φ R φ φ W Y che sostituita nella prima: W V 2 sen φ+ cosφ = gr 2 V W sen φ cosφ = 0 gr dalla seconda: ( ) 2 V gr = tan φ = W tan φsenφ+ cosφ = Wsecφ n = W = secφ = 1+ tan 2 φ = 1+ 2 V gr 2 > 1 Prof. Renato Barboni 18

19 Fattori di carico W Prof. Renato Barboni 19

20 Fattori di carico Prof. Renato Barboni 20

21 Diagramma V-n Prof. Renato Barboni 21

22 inea di Stallo: limite inferiore della velocità. V V es (n) es = 1 2W/S = ρ = = 2 ρ C 2 V SC Vmin Vs = 2W /S ρ C 0 Max 2nW /S ρ C 0 Max n Max V = es V (n) es Prof. Renato Barboni 22 2

23 Fattori di contingenza Prof. Renato Barboni 23

24 Diagramma di Raffica (K=1) α V U α = U V α= U V C = dc dα α = κ α ρκ n =± =± W 2W/S 0 U V ρκu n = 1± 0 V 2W /S dove per alcune velocità caratteristiche quali V A <V C <V D, le corrispondenti U sono fissate dai regolamenti U A >U C >U D Prof. Renato Barboni 24

25 Diagramma di Raffica Prof. Renato Barboni 25

26 Diagramma V-n completo Prof. Renato Barboni 26

27 E PRESTAZIONI del VEIVOO Prof. Renato Barboni 27

28 Potenza Disponile Motoelica P D = ηp FMax P D P FMax h=0 In quota h>> V Prof. Renato Barboni 28

29 Potenza Disponile Turboreattore PD = TV T D ivello del mare P D ivello del mare In quota In quota V h>> V Prof. Renato Barboni 29

30 Potenza Necessaria 2 CD = C0 + kc C = = nw VS ρ0VS e 2ρ0 e Ve ve = Ves * D D = s * * P = D v e 0,6 0,5 0,4 0,3 0,2 0,1 0,0 D = ρ Stallo SC k K = = ρ S kn W ρ S PN = 2 0 e 2 Ve DV 0 3 P= PN = D0Ve + ρ V e Prof. Renato Barboni 30 D = D V + 0,0 0,5 1,0 1,5 2,0 2,5 3,0 3,5 ρ K P* D* v e K

31 Resistenza D vs V Vera al variare della quota h Prof. Renato Barboni 31

32 Potenza Necessaria P N vs V Vera al variare della quota h PN = DV Prof. Renato Barboni 32

33 In definitiva P D e P N si avvicinano per h>> Prof. Renato Barboni 33

34 In definitiva P D e P N si avvicinano per h>> Prof. Renato Barboni 34

35 Velocità minima motoelica al livello mare Prof. Renato Barboni 35

36 Velocità minima prop. a getto al livello mare Prof. Renato Barboni 36

37 Velocità minima motoelica al livello mare e quota h Prof. Renato Barboni 37

38 Velocità minima prop. a getto al livello mare e quota h P* D Prof. Renato Barboni 38

39 V Max con la quota Prima V Max >> con h>> per la Prima V Max >> con h>> : la T sovra-alimentazione; diminuisce meno di D Poi V Max << con h>> per poca Poi V Max << con h>> : la T sovra-alimetazione diminuisce di più di D Prof. Renato Barboni 39

40 W γ γ Massimo rateo di salita T Wcosγ = D Wsen γ = T D P P EP W W D N = γ D N = z z = = (T D)V W (Vsen ) P P W V V Prof. Renato Barboni 40

41 T γ W D γ V z Massimo angolo di salita P P EP W W D N = γ = = Vsen sen P P EP VW VW D N γ= = Prof. Renato Barboni 41

42 Quota di Tangenza (Teorica) Prof. Renato Barboni 42

43 Quota di Tangenza (Pratica) Prof. Renato Barboni 43

44 A STABIITA E CONTROABIITA Prof. Renato Barboni 44

45 a stabilità garantisce che il velivolo tende a riposizionarsi nella condizione di equilibrio iniziale, senza che si modifichino in modo irrecuperabile le caratteristiche del moto; quindi un velivolo è tanto più stabile quanto più mantiene la sua posizione di equilibrio. a controllabilità, garantisce il recupero della iniziale posizione di equilibrio; quindi un velivolo è tanto facilmente controllabile quanto più è manovrabile e maneggevole; In definitiva un velivolo tanto più è stabile tanto meno è controllabile e viceversa. Infatti a controllabilità è legata alle doti di manovrabilità (caratterizzata dal rapporto tra lo spostamento del comando e la risposta del velivolo) e di maneggevolezza (caratterizzata dal rapporto tra lo sforzo sul comando e la risposta); a stabilità implica che volendo uscire volutamente dalla condizione di equilibrio preesistente sono necessarie ampie escursioni dei comandi e/o sforzi più intensi sugli stessi. Prof. Renato Barboni 45

46 Nello studio del moto del velivolo le forze agenti sono state considerate applicate nel centro di gravità ma tale ipotesi non corrisponde alla realtà: con l assetto si sposta il centro di pressione e quindi si modificano forze e momenti aerodinamici, la forza propulsiva non è parallela alla traiettoria di volo ma forma con essa un angolo variabile, Inoltre lo stesso baricentro del velivolo è sottoposto a significative escursioni dovute alle variazioni di peso sia all imbarco che in volo. Di qui la necessità di effettuare correzioni garantite dalle doti di stabilità e maneggevolezza del velivolo e di riportare il velivolo in condizioni di equilibrio. a stabilità viene assicurata dalla presenza dell ala e da un appropriato dimensionamento ed ubicazione delle superfici di coda con le rispettive alette correttrici (trim tab) ; a manovrabilità dipende invece dai dispositivi di controllo (alettoni, timone, equilibratore), anche esse dotate di alette compensatrici o automatiche. Prof. Renato Barboni 46

47 Stabilità STATICA 1. Considerazioni geometriche: posizione G Prof. Renato Barboni 47

48 Stabilità STATICA 2.Studio della posizione perturbata Prof. Renato Barboni 48

49 Stabilità STATICA 3.Condizioni Matematiche dm < 0 stabile dα dm > 0 instabile dα dm = 0 indiffer dα Prof. Renato Barboni 49

50 Stabilità STATICA 4. Grafico di stabilità dm < 0 stabile dα dm > 0 instabile dα dm = 0 indiffer dα Prof. Renato Barboni 50

51 Stabilità DINAMICA: a).stabile: moto armonico Prof. Renato Barboni 51

52 Stabilità DINAMICA b). Asintoticamente stabile: moto oscillatorio smorzato moto smorzato Prof. Renato Barboni 52

53 Stabilità DINAMICA: c).instabile: moto oscillatorio amplificato moto amplificato Prof. Renato Barboni 53

54 Stabilità del Velivolo Stabilità longitudinale (moti nel piano di simmetria XZ): due di traslazione; uno di rotazione (beccheggio). Stabilità direzionale: moto intorno all asse Z (yaw): l asse longitudinale X cambia direzione (moto di imbardata cioè una semiala avanza o arretra). Stabilità laterale: moto intorno all asse X (roll): il piano XZ ruota ( moto di rollio). Stabilità latero-direzionale : moto combinato di imbardata e rollio. Prof. Renato Barboni 54

55 Stabilità Statica ongitudinale AA Prof. Renato Barboni 55

56 Stabilità Statica ongitudinale: Derivata di stabilità dc dc dm 0 M < < 0 dα dc dc dm 0 M > > 0 dα dc = = dc dm 0 M 0 dα Prof. Renato Barboni 56

57 Stabilità Statica ongitudinale: Grafico di stabilità dc dc M stabile se < 0 dc dc M instabile se > 0 dc dc M neutro se 0 = Prof. Renato Barboni 57

58 Stabilità Statica ongitudinale VEIVOO Prof. Renato Barboni 58

59 Stabilità Dinamica ongitudinale 1) Fugoide: oscillazione di lungo periodo (con un periodo di oscillazione dell ordine del minuto). Il moto è tale che l aereo sale e scende perdendo e riguadagnando velocità, il tutto con un angolo di incidenza praticamente costante. Dato l elevato periodo di oscillazione, il pilota è in grado di contrastare la tendenza oscillatoria attraverso deboli ed impercettibili movimenti sui comandi. 2) Delfinamento: oscillazione di corto periodo (con un periodo di oscillazione dell ordine dei 0,5 5 secondi). Il moto è tale che il velivolo può assumere forti variazioni di assetto con una velocità lungo la traiettoria praticamente costante. 3) Scuotimento dell equilibratore intorno all asse di cerniera: oscillazione di corto periodo (con un periodo di oscillazione dell ordine del secondo) che si verifica quando l equilibratore è libero. Prof. Renato Barboni 59

60 Stabilità Statica Direzionale Nei velivoli con architettura classica, la stabilità e manovrabilità direzionale sono assicurati dal piano di coda verticale: la deriva, parte fissa dell impennaggio, garantisce la stabilità direzionale; il timone, parte mobile dell impennaggio, garantisce manovrabilità direzionale. Prof. Renato Barboni 60

61 Stabilità Statica Direzionale Per la stabilità verticale è più pratico utilizzare l angolo di derapata β in luogo dell angolo di imbardata ψ. Infatti β è l angolo formato dalla direzione del vento con l asse longitudinale, positivo quando il vento agisce sulla destra del velivolo, quindi rappresenta l angolo di incidenza direzionale dell aereo (come α ne rappresenta l angolo di incidenza longitudinale). Prof. Renato Barboni 61

62 Stabilità Statica Direzionale dm dψ Z stabile se 0 dm dψ Z instabile se 0 dm dψ < > Z neutro se 0 = dm dβ Z stabile se 0 dm dβ Z instabile se 0 dm dβ > < Z neutro se = 0 Prof. Renato Barboni 62

63 Stabilità statica aterale Se un velivolo subisce una perturbazione Φ*, ad esempio verso destra, la prima conseguenza è che il vettore portanza si inclina a destra, la sua componente verticale non è più in grado di sostenere il peso del velivolo che pertanto derapa a destra (β+). Quando la derapata positiva induce un momento di rollio: verso sinistra (M ), Φ* tende a diminuire ed il velivolo è stabile lateralmente; quando invece la derapata positiva induce un momento di rollio verso sinistra (M+), Φ* tende a crescere ed il velivolo è instabile lateralmente. Prof. Renato Barboni 63

64 Stabilità statica aterale Il maggior contributo al momento di rollio M è dovuto al cosiddetto effetto diedro. ala di un velivolo presenta generalmente una forma a V formando un angolo con il piano orizzontale che è appunto il diedro. Se il diedro è positivo, come in figura con l aereo visto da dietro, ad una derapata a destra (cioè il vento è visto provenire da destra), risultando diverso l angolo effettivo del vento sulle due semiali, si genera una coppia che genera un momento di rollio a sinistra. Vento Prof. Renato Barboni 64

65 Stabilità dinamica latero-direzionale a stabilità latero-direzionale si manifesta in tre particolari moti: 1) Il rollio olandese (dutch roll): combinazione accoppiata di rollio ed imbardata. Con il normale grado di stabilità dinamica posseduto dai classici aerei commerciali, il fenomeno è facile da innescarsi ma richiede un certo tempo per annullarlo; per questo nei moderni velivoli si ricorre alla stabilizzazione artificiale dotandoli di sistemi automatici di smorzamento ( smorzatori di imbardata se agiscono sulla deriva e smorzatori di rollio se agiscono sugli alettoni). 2) a spirale: movimento non oscillatorio che quando instabile si manifesta come una lenta spirale nella direzione del disturbo come in una virata molto stretta che tende a diventare una discesa ad elevata velocità. 3) Il rollio smorzato: moto non oscillatorio normalmente stabile. Nella maggior parte dei casi si manifesta come una rotazione smorzata intorno all asse X del velivolo disaccoppiata dai due precedenti. Prof. Renato Barboni 65

Esercitazione N. 6. = W con riferimento alla figura, le equazioni di equilibrio in direzione dell asse verticale Z ed orizzontale X, si scrivono:

Esercitazione N. 6. = W con riferimento alla figura, le equazioni di equilibrio in direzione dell asse verticale Z ed orizzontale X, si scrivono: R. BARBONI FONDAMENTI DI AEROSPAZIAE 1 Esercitazione N. 6 1) Un velivolo esegue una virata corretta a velocità V=500 km/h con fattore di carico n =3. Si calcoli l angolo di rollio φ ed il raggio di virata

Dettagli

Istituto Tecnico Settore Tecnologico Giulio Cesare Falco. Studio dell elica aeronautica Parte 3

Istituto Tecnico Settore Tecnologico Giulio Cesare Falco. Studio dell elica aeronautica Parte 3 Istituto Tecnico Settore Tecnologico Giulio Cesare Falco nuovo indirizzo in Trasporti e Logistica articolazione Costruzione del Mezzo opzione Costruzioni Aeronautiche Studio dell elica aeronautica Parte

Dettagli

Perché questa importante e sostanziale diversità da non confondere?

Perché questa importante e sostanziale diversità da non confondere? Perché questa importante e sostanziale diversità da non confondere? Il C.G. è punto di applicazione di tutte le forze che agiscono sull aeromobile. (vds figura successiva) Il Punto di Bilanciamento Statico

Dettagli

Fondamenti di Aerospaziale

Fondamenti di Aerospaziale Fondamenti di Aerospaziale Prof. Renato Barboni FLUSSO Quantità di una certa grandezza che nell unità di tempo attraversa una superficie S: x y di Volume: di massa: z m V (z) S Volume dz V = = S = SV dt

Dettagli

Perché un aereo vola? Prof. G. Graziani Dipartimento Ingegneria Meccanica e Aerospaziale Sapienza Università di Roma

Perché un aereo vola? Prof. G. Graziani Dipartimento Ingegneria Meccanica e Aerospaziale Sapienza Università di Roma Perché un aereo vola? Prof. G. Graziani Dipartimento Ingegneria Meccanica e Aerospaziale Sapienza Università di Roma Domanda: Perché un aeroplano dal peso di molte tonnellate riesce a volare? Ø L aerodinamica

Dettagli

Tipologie e caratteristiche strutturali. Parte 1

Tipologie e caratteristiche strutturali. Parte 1 Tipologie e caratteristiche strutturali Parte 1 Caratteristiche degli impennaggi Gli impennaggi sono costituiti da un piano orizzontale e da uno o più piani verticali. Sono composti da: Parti fisse Parti

Dettagli

FONDAZIONE MALAVASI ISTITUTO TECNICO DEI TRASPORTI E LOGI- STICA

FONDAZIONE MALAVASI ISTITUTO TECNICO DEI TRASPORTI E LOGI- STICA FONDAZIONE MALAVASI ISTITUTO TECNICO DEI TRASPORTI E LOGI- STICA PIANO DI LAVORO E PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DISCIPLINA: MECCANICA MACCHINE DOCENTE: COLICA MARIA TERESA CLASSE: V SEZ. A /2018 A.S.2017 1.

Dettagli

Facoltá di Ingegneria, Universitá di Roma La Sapienza Dipartimento di Meccanica e Aeronautica Corso di MECCANICA DEL VOLO

Facoltá di Ingegneria, Universitá di Roma La Sapienza Dipartimento di Meccanica e Aeronautica Corso di MECCANICA DEL VOLO Facoltá di Ingegneria, Universitá di Roma La Sapienza Dipartimento di Meccanica e Aeronautica Corso di MECCANICA DEL VOLO A Nome: Cognome: Scrivere la risposta (A, B, C o D) a sinistra del simbolo circolare

Dettagli

TRACCE DI ESAME: Manovre in Volo e Stabilita Statica TRACCIA 1) Parte A) Siano date le seguenti caratteristiche di un velivolo:

TRACCE DI ESAME: Manovre in Volo e Stabilita Statica TRACCIA 1) Parte A) Siano date le seguenti caratteristiche di un velivolo: TRACCE DI ESAME: Manovre in Volo e Stabilita Statica TRACCIA 1) Parte A) W=850 Kg S w =14 m 2 C Lcrociera =.2 C LMAX =2.2 e supponendo un n max =4.5 Determinare: 1) Massimo angolo di rollio in virata 2)

Dettagli

Prestazioni e Pianificazioni

Prestazioni e Pianificazioni Prestazioni e Pianificazioni Maurizio Pizzamiglio 96 Corso Piloti INDICE Volare per assetti Decollo e atterraggio Centraggio Diagramma di manovra Stati di pericolosità ed emergenza 2 Psicologia del volo

Dettagli

FONDAZIONE MALAVASI ISTITUTO TECNICO DEI TRASPORTI E LOGI- STICA

FONDAZIONE MALAVASI ISTITUTO TECNICO DEI TRASPORTI E LOGI- STICA FONDAZIONE MALAVASI ISTITUTO TECNICO DEI TRASPORTI E LOGI- STICA PIANO DI LAVORO E PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DISCIPLINA: MECCANICA MACCHINE DOCENTE: COLICA MARIA TERESA CLASSE: V SEZ. A /2019 A.S.2018 1.

Dettagli

Fondamenti di Aerospaziale

Fondamenti di Aerospaziale Fondamenti di Aerospaziale Prof. Renato Barboni Sviluppo del progetto 1) Il processo di acquisizione a) La fase conoscitiva b) La fase valutativa c) La fase decisionale 2) Il progetto preliminare 3) Progetto

Dettagli

Facoltá di Ingegneria, Universitá di Roma La Sapienza Dipartimento di Meccanica e Aeronautica Corso di MECCANICA DEL VOLO

Facoltá di Ingegneria, Universitá di Roma La Sapienza Dipartimento di Meccanica e Aeronautica Corso di MECCANICA DEL VOLO Facoltá di Ingegneria, Universitá di Roma La Sapienza Dipartimento di Meccanica e Aeronautica Corso di MECCANICA DEL VOLO A Nome: Cognome: Scrivere la risposta (A, B, C o D) a sinistra del simbolo circolare

Dettagli

Teoria del volo dell elicottero

Teoria del volo dell elicottero Giovanni Di Giorgio Teoria del volo dell elicottero Aerodinamica Meccanica del volo Seconda edizione Dott. Ing. Giovanni Di Giorgio Teoria del volo dell elicottero Aerodinamica Meccanica del volo Seconda

Dettagli

Il volo si distingue in due tipologie, tra loro profondamente diverse.

Il volo si distingue in due tipologie, tra loro profondamente diverse. Mezzi aerei Tipologie di volo Il volo si distingue in due tipologie, tra loro profondamente diverse. Volo spaziale, in assenza di aria; viene compiuto dai razzi e dalle navi spaziali. Volo in atmosfera

Dettagli

A Nome: Cognome: Facoltá di Ingegneria, Universitá di Roma La Sapienza Dipartimento di Meccanica e Aeronautica Corso di MECCANICA DEL VOLO

A Nome: Cognome: Facoltá di Ingegneria, Universitá di Roma La Sapienza Dipartimento di Meccanica e Aeronautica Corso di MECCANICA DEL VOLO Facoltá di Ingegneria, Universitá di Roma La Sapienza Dipartimento di Meccanica e Aeronautica Corso di MECCANICA DEL VOLO A Nome: Cognome: Scrivere la risposta (A, B, C o D) a sinistra del simbolo circolare

Dettagli

Facoltá di Ingegneria, Universitá di Roma La Sapienza Dipartimento di Meccanica e Aeronautica Corso di MECCANICA DEL VOLO

Facoltá di Ingegneria, Universitá di Roma La Sapienza Dipartimento di Meccanica e Aeronautica Corso di MECCANICA DEL VOLO Facoltá di Ingegneria, Universitá di Roma La Sapienza Dipartimento di Meccanica e Aeronautica Corso di MECCANICA DEL VOLO A Nome: Cognome: Scrivere la risposta (A, B, C o D) a sinistra del simbolo circolare

Dettagli

Ad uso didattico - Copia in lavorazione

Ad uso didattico - Copia in lavorazione Indice Lezioni di Meccanica del Volo La Salita - Parte II Prof. Giuliano Deledda Istituto Tecnico Commerciale ed Aeronautico G. P. Chironi Nuoro A.S. 203/204 Sommario Queste note riportano lo studio dei

Dettagli

A Nome: Cognome: Facoltá di Ingegneria, Universitá di Roma La Sapienza Dipartimento di Meccanica e Aeronautica Corso di MECCANICA DEL VOLO

A Nome: Cognome: Facoltá di Ingegneria, Universitá di Roma La Sapienza Dipartimento di Meccanica e Aeronautica Corso di MECCANICA DEL VOLO Facoltá di Ingegneria, Universitá di Roma La Sapienza Dipartimento di Meccanica e Aeronautica Corso di MECCANICA DEL VOLO A Nome: Cognome: Scrivere la risposta (A, B, C o D) a sinistra del simbolo circolare

Dettagli

INTODUZIONE SPECIFICHE DI PROGETTO VALUTAZIONE DEI PESI CONFIGURAZIONE GENERALE

INTODUZIONE SPECIFICHE DI PROGETTO VALUTAZIONE DEI PESI CONFIGURAZIONE GENERALE INTODUZIONE SPECIFICHE DI PROGETTO VALUTAZIONE DEI PESI Determinazione dei pesi Peso del carico pagante Peso dell equipaggio Stima approssimativa del peso al decollo Peso del combustibile Peso a vuoto

Dettagli

A Nome: Cognome: Facoltá di Ingegneria, Universitá di Roma La Sapienza Dipartimento di Meccanica e Aeronautica Corso di MECCANICA DEL VOLO

A Nome: Cognome: Facoltá di Ingegneria, Universitá di Roma La Sapienza Dipartimento di Meccanica e Aeronautica Corso di MECCANICA DEL VOLO Facoltá di Ingegneria, Universitá di Roma La Sapienza Dipartimento di Meccanica e Aeronautica Corso di MECCANICA DEL VOLO A Nome: Cognome: Scrivere la risposta (A, B, C o D) a sinistra del simbolo circolare

Dettagli

Scrivere la risposta (A, B, C o D) a sinistra del simbolo circolare

Scrivere la risposta (A, B, C o D) a sinistra del simbolo circolare Facoltá di Ingegneria, Universitá di Roma La Sapienza Dipartimento di Meccanica e Aeronautica Corso di MECCANICA DEL VOLO A Nome: Cognome: Scrivere la risposta (A, B, C o D) a sinistra del simbolo circolare

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI BOLOGNA FACOLTA DI INGEGNERIA Corso di laurea in Ingegneria Meccanica Disegno Tecnico Industriale

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI BOLOGNA FACOLTA DI INGEGNERIA Corso di laurea in Ingegneria Meccanica Disegno Tecnico Industriale UNIVERSITA DEGLI STUDI DI BOLOGNA FACOLTA DI INGEGNERIA Corso di laurea in Ingegneria Meccanica Disegno Tecnico Industriale ANALISI SPERIMENTALE DELLA STABILITA CON VENTO LATERALE DELL UAV DELLA NASA HELIOS

Dettagli

ELEMENTI DI TEORIA DEL VOLO E CULTURA AERONAUTICA

ELEMENTI DI TEORIA DEL VOLO E CULTURA AERONAUTICA ELEMENTI DI TEORIA DEL VOLO E CULTURA AERONAUTICA Esercitazioni Dopo avere letto attentamente il testo rispondi alle domande di seguito elencate scegliendo la risposta che ritieni corretta. In alcuni casi

Dettagli

Prestazioni e Pianificazioni

Prestazioni e Pianificazioni Prestazioni e Pianificazioni Maurizio Pizzamiglio 96 Corso Piloti 2 Lezione IL VELIVOLO COMPLETO PORTANZA E RESISTENZA TOTALI Valgono le stesse relazioni già viste per l ala isolata: L=1/2C L ρsv 2 D=1/2C

Dettagli

SIMULAZIONE DELL AMMORTIZZATORE DEL CARRELLO DI ATTERRAGGIO DEL MACCHI 205 V

SIMULAZIONE DELL AMMORTIZZATORE DEL CARRELLO DI ATTERRAGGIO DEL MACCHI 205 V Università degli studi di Bologna FACOLTÀ DI INGEGNERIA Corso di laurea in Ingegneria Meccanica Disegno Tecnico Industriale SIMULAZIONE DELL AMMORTIZZATORE DEL CARRELLO DI ATTERRAGGIO DEL MACCHI 205 V

Dettagli

FORZE E PRINCIPI DELLA DINAMICA (1/29)

FORZE E PRINCIPI DELLA DINAMICA (1/29) FORZE E PRINCIPI DELLA DINAMICA (1/29) una forza applicata ad un corpo, libero di muoversi, lo mette in movimento o lo arresta (effetto dinamico della forza); una forza, applicata ad un corpo vincolato,

Dettagli

INVILUPPO DI VOLO VELOCITÀ MASSIMA IN VOLO ORIZZONTALE RETTILINEO UNIFORME

INVILUPPO DI VOLO VELOCITÀ MASSIMA IN VOLO ORIZZONTALE RETTILINEO UNIFORME INILUPPO DI OLO Una volta diagrammate le curve delle potenze disponibili e necessarie, dobbiamo ora usarle per determinare le prestazioni fondamentali del velivolo: tali prestazioni andranno a generare

Dettagli

A Nome: Cognome: Facoltá di Ingegneria, Universitá di Roma La Sapienza Dipartimento di Ingegneria Meccanica e Aerospaziale Corso di MECCANICA DEL VOLO

A Nome: Cognome: Facoltá di Ingegneria, Universitá di Roma La Sapienza Dipartimento di Ingegneria Meccanica e Aerospaziale Corso di MECCANICA DEL VOLO Facoltá di Ingegneria, Universitá di Roma La Sapienza Dipartimento di Ingegneria Meccanica e Aerospaziale Corso di MECCANICA DEL VOLO A Nome: Cognome: Scrivere la risposta (A, B, C o D) a sinistra del

Dettagli

Fondamenti di Meccanica del Volo Atmosferico e Spaziale AA Docenti: M. Borri/F. Bernelli, L. Trainelli/M. Massari 29 Giugno 2010

Fondamenti di Meccanica del Volo Atmosferico e Spaziale AA Docenti: M. Borri/F. Bernelli, L. Trainelli/M. Massari 29 Giugno 2010 PRIMA PROVA D ESAME Docenti: M. Borri/F. Bernelli, L. Trainelli/M. Massari 29 Giugno 2010 Prima parte Nella soluzione degli esercizi, si riporti il procedimento completo. Le risposte, a meno di diversa

Dettagli

ESAME DI AERODINAMICA 11/6/2012

ESAME DI AERODINAMICA 11/6/2012 ESAME DI AERODINAMICA /6/202 La velocità in un campo fluidodinamico bidimensionale è espressa, in m/s, da u = x y t,v = 2 y 2. La vorticità nel punto (x= -2 m, y= m) al tempo t=2 s è, in s : (a) -4 (b)

Dettagli

Corso Manovre e Stabilità

Corso Manovre e Stabilità orso Manovre e Stailità Stailità e controllo ATERAE Docente Farizio Nicolosi di Università i di Napoli Federico II e.mail : farnico@unina.it ASSI velivolo onvenzione segni RO ROIO Asse rollio β > 0 q S

Dettagli

LE FORZE E IL MOTO. Il moto lungo un piano inclinato

LE FORZE E IL MOTO. Il moto lungo un piano inclinato LE FORZE E IL MOTO Il moto lungo un piano inclinato Il moto di caduta lungo un piano inclinato un moto uniformemente accelerato in cui l accelerazione è diretta parallelamente al piano (verso il basso)

Dettagli

MECCANICA APPLICATA ALLE MACCHINE Allievi meccanici AA prova del Problema N.1. Problema N.2

MECCANICA APPLICATA ALLE MACCHINE Allievi meccanici AA prova del Problema N.1. Problema N.2 MECCANICA APPLICATA ALLE MACCHINE Allievi meccanici AA.2011-2012 prova del 01-02-2013 Problema N.1 Il sistema meccanico illustrato in figura giace nel piano verticale. L asta AB con baricentro G 2 è incernierata

Dettagli

A cura del Prof. Antonino AMATO e dell allievo Salvatore Ricchiuti Pagina 1

A cura del Prof. Antonino AMATO e dell allievo Salvatore Ricchiuti Pagina 1 LE PARTI DELL'AEROPLANO: Le parti che costituiscono l'aeroplano sono: ala; fusoliera; piani di coda; alettoni; flap; freni aerodinamici; organi di atterraggio; gruppo motopropulsore. come si vede dalla

Dettagli

Meccanica Dinamica del punto materiale

Meccanica Dinamica del punto materiale Meccanica 18-19 Dinamica del punto materiale 8 Dinamica del punto materiale Legge fondamentale della dinamica: d r ma m dt Tipi di forza: orza peso Reazione vincolare orza di attrito radente (statico,

Dettagli

FISICA. MECCANICA: Principio conservazione momento angolare. Autore: prof. Pappalardo Vincenzo docente di Matematica e Fisica

FISICA. MECCANICA: Principio conservazione momento angolare. Autore: prof. Pappalardo Vincenzo docente di Matematica e Fisica FISICA MECCANICA: Principio conservazione momento angolare Autore: prof. Pappalardo Vincenzo docente di Matematica e Fisica MOMENTO ANGOLARE Fino a questo punto abbiamo esaminato soltanto moti di traslazione.

Dettagli

Cap.5 Polari tecniche. Corso Meccanica del Volo - F. Nicolosi - CAP 5

Cap.5 Polari tecniche. Corso Meccanica del Volo - F. Nicolosi - CAP 5 Cap.5 Polari tecniche C C + K Cap.5 Polari tecniche ( - ) min min_drag Polare parabolica ad asse spostato Cap.5 Polari tecniche ockheed C4 A Cap.5 Polari tecniche a polare parabolica (anche ad asse non

Dettagli

ASIMMETRIE NEL VOLO VIRATO IN PLANATA

ASIMMETRIE NEL VOLO VIRATO IN PLANATA ASIMMETRIE NEL VOLO VIRATO IN PLANATA Gli aeromodelli a volo libero, ad esclusione di quelli appartenenti alla categoria F1E (e non sempre), effettuano tutta la loro planata in virata. Questa situazione

Dettagli

Moti relativi. Cenni. Dott.ssa Elisabetta Bissaldi

Moti relativi. Cenni. Dott.ssa Elisabetta Bissaldi Moti relativi Cenni Dott.ssa Elisabetta Bissaldi Elisabetta Bissaldi (Politecnico di Bari) A.A. 2018-2019 2 In generale, la descrizione del moto dipende dal sistema di riferimento scelto Si consideri un

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI BOLOGNA FACOLTA DI INGEGNERIA Corso di Laurea in Ingegneria Meccanica Disegno Tecnico Industriale

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI BOLOGNA FACOLTA DI INGEGNERIA Corso di Laurea in Ingegneria Meccanica Disegno Tecnico Industriale UNIVERSITA DEGLI STUDI DI BOLOGNA FACOLTA DI INGEGNERIA Corso di Laurea in Ingegneria Meccanica Disegno Tecnico Industriale STUDIO DELL INFLUENZA DEL VENTO LATERALE SULLA DINAMICA DI AEROPLANI A BASSISSIMO

Dettagli

PROGRAMMA di FISICA CLASSE 3^ D 3^G AS ARTICOLAZIONE DEI CONTENUTI:

PROGRAMMA di FISICA CLASSE 3^ D 3^G AS ARTICOLAZIONE DEI CONTENUTI: PROGRAMMA di FISICA CLASSE 3^ D 3^G AS 2016-17 ARTICOLAZIONE DEI CONTENUTI: Al fine del raggiungimento degli obiettivi cognitivi sono stati scelti i seguenti argomenti: RICHIAMI DELLA FISICA DI BASE 1)

Dettagli

Facoltá di Ingegneria, Universitá di Roma La Sapienza Dipartimento di Meccanica e Aeronautica Corso di MECCANICA DEL VOLO

Facoltá di Ingegneria, Universitá di Roma La Sapienza Dipartimento di Meccanica e Aeronautica Corso di MECCANICA DEL VOLO Facoltá di Ingegneria, Universitá di Roma La Sapienza Dipartimento di Meccanica e Aeronautica Corso di MECCANICA DEL VOLO A Nome: Cognome: Scrivere la risposta (A, B, C o D) a sinistra del simbolo circolare

Dettagli

Corso di MECCANICA DEL VOLO Modulo Prestazioni Lezioni n Le polari tecniche e gli assetti caratteristici

Corso di MECCANICA DEL VOLO Modulo Prestazioni Lezioni n Le polari tecniche e gli assetti caratteristici orso di MANIA OO Modulo Prestazioni ezioni n. 8-9-0 e polari tecniche e gli assetti caratteristici orso di Meccanica del olo - Mod. Prestazioni - Prof. oiro / Nicolosi ap.5 Polari tecniche orso Meccanica

Dettagli

Corso Progetto Generale Velivoli

Corso Progetto Generale Velivoli Corso Progetto Generale Velivoli Progetto Piano Orizzontale Docente Fabrizio Nicolosi di Università i di Napoli Federico II e.mail : fabrnico@unina.it Corso Progetto Generale Velivoli 1 IL Progetto del

Dettagli

viii Indice 1.10 Ruota con solo scorrimento rotatorioϕ(camber e/o imbardata) Spinta di camber (comportamento lineare) El

viii Indice 1.10 Ruota con solo scorrimento rotatorioϕ(camber e/o imbardata) Spinta di camber (comportamento lineare) El Indice Prefazione xiii 1 Comportamento della ruota con pneumatico 1 1.1 Sistema di riferimento e azioni ruota-strada............. 2 1.2 Moto della ruota con pneumatico rispetto alla strada....... 5 1.2.1

Dettagli

Corso di PROGETTO GENERALE DEI VELIVOLI Determinazione del punto di progetto. Fabrizio Nicolosi

Corso di PROGETTO GENERALE DEI VELIVOLI Determinazione del punto di progetto. Fabrizio Nicolosi Corso di PROGETTO GENERALE DEI VELIVOLI Determinazione del punto di progetto Fabrizio Nicolosi 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 1 -BAC L11 2 -B727 3 -Ilyiuschin 4 -A320 5 -MD11 6 -B747

Dettagli

Meccanica Dinamica del punto materiale

Meccanica Dinamica del punto materiale Meccanica 13-14 Dinamica del punto materiale 8 Dinamica del punto materiale Legge fondamentale della dinamica: d r ma m dt Tipi di forza: orza peso Reazione vincolare orza di attrito radente y m N mg mg

Dettagli

Attrito statico e attrito dinamico

Attrito statico e attrito dinamico Forza di attrito La presenza delle forze di attrito fa parte dell esperienza quotidiana. Se si tenta di far scorrere un corpo su una superficie, si sviluppa una resistenza allo scorrimento detta forza

Dettagli

Vincoli di progetto e requisiti utente

Vincoli di progetto e requisiti utente Capitolo 2 Vincoli di progetto e requisiti utente 2.1 Introduzione Questa tesi si pone l obiettivo di fornire un valido strumento di pianificazione di air shows acrobatici, ma allo stesso tempo di costituire

Dettagli

8 - Dimensionamento del piano di coda

8 - Dimensionamento del piano di coda 8 - Dimensionamento del piano di coda 8.1 Piano di coda orizzontale Si è scelto un piano di coda orizzontale di tipo stabilizzatore equilibratore, di profilo NACA 0012 con un rapporto di rastremazione

Dettagli

DINAMICA DI SISTEMI AEROSPAZIALI

DINAMICA DI SISTEMI AEROSPAZIALI DINAMICA DI SISTEMI AEROSPAZIALI Tema d esame 08-09 - 2014 O C m Ω h l 1 l 2 A x F B m, r, J P R C Esercizio 1. Il sistema in figura, posto nel piano orizzontale, è composto da un disco di massa m, raggio

Dettagli

ORGANI DI ATTERRAGGIO

ORGANI DI ATTERRAGGIO Funzioni IMPIANTI E SISTEMI AEROSPAZIALI ORGANI DI ATTERRAGGIO Stazionamento Stabilità e controllo direzionale durante taxing/rullaggio Controllo del decollo Assorbimento energia cinetica in atterraggio

Dettagli

PROVA PARZIALE DEL 27 GENNAIO 2016

PROVA PARZIALE DEL 27 GENNAIO 2016 PROVA PARZIALE DEL 27 GENNAIO 2016 February 2, 2016 Si prega di commentare e spiegare bene i vari passaggi, non di riportare solo la formula finale. PROBLEMA 1) Due blocchi, collegati da uno spago privo

Dettagli

Facoltá di Ingegneria, Universitá di Roma La Sapienza Dipartimento di Meccanica e Aeronautica Corso di MECCANICA DEL VOLO

Facoltá di Ingegneria, Universitá di Roma La Sapienza Dipartimento di Meccanica e Aeronautica Corso di MECCANICA DEL VOLO Facoltá di Ingegneria, Universitá di Roma La Sapienza Dipartimento di Meccanica e Aeronautica Corso di MECCANICA DEL VOLO A Nome: Cognome: Scrivere la risposta (A, B, C o D) a sinistra del simbolo circolare

Dettagli

Università degli Studi di Enna Kore Facoltà di Ingegneria ed Architettura Anno Accademico

Università degli Studi di Enna Kore Facoltà di Ingegneria ed Architettura Anno Accademico Facoltà di Ingegneria ed Architettura Anno Accademico 2015 2016 A.A. Settore Scientifico Disciplinare CFU Insegnamento Ore di aula Mutuazione 2015/16 ING-IND/03 MECCANICA DEL VOLO 6 Meccanica del Volo

Dettagli

POLITECNICO DI TORINO ESAME DI STATO PER L ABILITAZIONE ALLA PROFESSIONE DI INGEGNERE INDUSTRIALE. I Sessione Sezione A. Settore industriale

POLITECNICO DI TORINO ESAME DI STATO PER L ABILITAZIONE ALLA PROFESSIONE DI INGEGNERE INDUSTRIALE. I Sessione Sezione A. Settore industriale POLITECNICO DI TORINO ESAME DI STATO PER L ABILITAZIONE ALLA PROFESSIONE DI INGEGNERE INDUSTRIALE Tema n. 3 I Sessione 2011 - Sezione A Settore industriale Classe 25/S Ingegneria Aerospaziale Prova pratica

Dettagli

Sistema di punti materiali sistema esteso.

Sistema di punti materiali sistema esteso. Sistema di punti materiali sistema esteso. P n z P i P 2 O y P 1 x 1 Sistema di punti materiali sistema esteso. z P n z r n P i r i P 2 O r O r 2 y y r 1 P 1 x x 2 Sistema di punti materiali sistema esteso.

Dettagli

Componente del momento angolare parallela e perpendicolare a

Componente del momento angolare parallela e perpendicolare a Componente del momento angolare parallela e perpendicolare a L r m r r m r 2mr r 2mr 2m r r 2 L r L L 2m r r m r r i i i i r r Scomponendo r nelle due componenti parallela e perpendicolare a r r r 2 L

Dettagli

Formulazione dell equazione del moto. Prof. Adolfo Santini - Dinamica delle Strutture 1

Formulazione dell equazione del moto. Prof. Adolfo Santini - Dinamica delle Strutture 1 Formulazione dell equazione del moto Prof. Adolfo Santini - Dinamica delle Strutture 1 Sistema a un grado di libertà In alcuni sistemi strutturali la massa, lo smorzamento e la rigidezza sono concentrati

Dettagli

Lavoro. Esempio. Definizione di lavoro. Lavoro motore e lavoro resistente. Lavoro compiuto da più forze ENERGIA, LAVORO E PRINCIPI DI CONSERVAZIONE

Lavoro. Esempio. Definizione di lavoro. Lavoro motore e lavoro resistente. Lavoro compiuto da più forze ENERGIA, LAVORO E PRINCIPI DI CONSERVAZIONE Lavoro ENERGIA, LAVORO E PRINCIPI DI CONSERVAZIONE Cos è il lavoro? Il lavoro è la grandezza fisica che mette in relazione spostamento e forza. Il lavoro dipende sia dalla direzione della forza sia dalla

Dettagli

ESAME DI AERODINAMICA 10/9/2012

ESAME DI AERODINAMICA 10/9/2012 ESAME DI AERODINAMICA 10/9/2012 Se un aereo Boeing 727 sviluppa un C L pari a 16 volte il suo C D, quale distanza (in Km) può percorrere in volo planato partendo da un altezza di 7500 m se all improvviso

Dettagli

Viene tradizionalmente suddivisa in: Cinematica Dinamica Statica

Viene tradizionalmente suddivisa in: Cinematica Dinamica Statica COSA E LA MECCANICA? Viene tradizionalmente suddivisa in: Cinematica Dinamica Statica CINEMATICA STUDIO del MOTO INDIPENDENTEMENTE dalle CAUSE che lo hanno GENERATO DINAMICA STUDIO del MOTO e delle CAUSE

Dettagli

GITTATA MASSIMA DEGLI ELEMENTI ROTANTI... 2 CALCOLO DELLA GITTATA MASSIMA... 4

GITTATA MASSIMA DEGLI ELEMENTI ROTANTI... 2 CALCOLO DELLA GITTATA MASSIMA... 4 GITTATA MASSIMA DEGLI ELEMENTI ROTANTI... 2 CALCOLO DELLA GITTATA MASSIMA... 4 1 GITTATA MASSIMA DEGLI ELEMENTI ROTANTI La tecnologia costruttiva degli aerogeneratori è alquanto sofisticata e di chiara

Dettagli

Capitolo 4 MOTI CURVI. Esercizio 1. Virata corretta a velocità costante..

Capitolo 4 MOTI CURVI. Esercizio 1. Virata corretta a velocità costante.. MECCANICA E MACCHINE olume Secondo Capitolo 4 MOTI CURI ESERCIZI (IRATA) Esercizio. irata corretta a velocità costante.. Dall equazione di equilibrio della virata corretta Pcos θ ricavo la velocità della

Dettagli

Corso Manovre e Stabilità

Corso Manovre e Stabilità Corso Manore e Stabilità Equilibrio e Stabilità Direzionale Docente Fabrizio icolosi Dipartimento di Uniersità di apoli Federico II e.mail : fabrnico@unina.it ASSI eliolo Conenzione segni Imbardata Asse

Dettagli

Momento di una forza

Momento di una forza Momento di una forza Se è la forza che cambia il moto, cos è che cambia la rotazione? Momento, τ, di una forza, F : è un vettore definito come τ = r F. Il momento di una forza dipende dall origine e dal

Dettagli

FM210 - Fisica Matematica I

FM210 - Fisica Matematica I Corso di laurea in Matematica - Anno Accademico 11/1 FM1 - Fisica Matematica I Soluzioni al tutorato del 9-1-1 1. Due particelle di massa m e coordinate x, y R si muovono sotto l effetto di una forza centrale

Dettagli

Appunti Meccanica del volo due: sistemi ridotti. Dario Isola

Appunti Meccanica del volo due: sistemi ridotti. Dario Isola Appunti Meccanica del volo due: sistemi ridotti. Dario Isola 24 ottobre 2006 Capitolo 1 Il moto longitudinale 1.1 L analisi completa Partendo dalla equazione per il moto longitudinale linearizzata del

Dettagli

ESAME DI AERODINAMICA 29/3/2007

ESAME DI AERODINAMICA 29/3/2007 ESAME DI AERODINAMICA 29/3/2007 Un ala a pianta ellittica e distribuzione ellittica di portanza ha allungamento 6 ed apertura alare 12 m. Quando si muove in aria alla velocità di 150 km/h e sviluppa un

Dettagli

Elaborati dattiloscritti. Elaborato. Verifica di galleggiamento del cassone. Traina. 689 Progetto Definitivo 18/06/2013. Rizzo.

Elaborati dattiloscritti. Elaborato. Verifica di galleggiamento del cassone. Traina. 689 Progetto Definitivo 18/06/2013. Rizzo. Elaborati dattiloscritti Data Archivio Elaborato Traina Rizzo 689 Progetto Definitivo 18/06/2013 Mallandrino AUTORITÀ PORTUALE DI PALERMO Porti di Palermo e Termini Imerese LAVORI DI COMPLETAMENTO DEL

Dettagli

F, viene allungata o compressa di un tratto s rispetto alla sua posizione di equilibrio.

F, viene allungata o compressa di un tratto s rispetto alla sua posizione di equilibrio. UNIÀ 4 L EQUILIBRIO DEI SOLIDI.. La forza elastica di una molla.. La costante elastica e la legge di Hooke. 3. La forza peso. 4. Le forze di attrito. 5. La forza di attrito statico. 6. La forza di attrito

Dettagli

Capitolo 7 FENOMENI GIROSCOPICI ELEMENTARI

Capitolo 7 FENOMENI GIROSCOPICI ELEMENTARI INTRODUZIONE Capitolo 7 FENOMENI GIROSCOPICI ELEMENTARI In questo capitolo vengono presentati alcuni fenomeni che si manifestano nei rotori a struttura giroscopica ed alcune applicazioni basate su tali

Dettagli

LA STABILITÀ IN CORSA DELLE CARENE PLANANTI IN ACQUA CALMA

LA STABILITÀ IN CORSA DELLE CARENE PLANANTI IN ACQUA CALMA LA STABILITÀ IN CORSA DELLE CARENE PLANANTI IN ACQUA CALMA INTRODUZIONE La stabilità della nave in dislocamento non è considerata funzione della velocità L azione delle forze idrodinamiche sul fondo della

Dettagli

Numero progressivo: 6 Turno: 1 Fila: 1 Posto: 1 Matricola: Cognome e nome: (dati nascosti per tutela privacy)

Numero progressivo: 6 Turno: 1 Fila: 1 Posto: 1 Matricola: Cognome e nome: (dati nascosti per tutela privacy) Numero progressivo: 6 Turno: 1 Fila: 1 Posto: 1 Matricola: 0000695216 Cognome e nome: (dati nascosti per tutela privacy) 1. Di quanto ruota in un giorno sidereo il piano di oscillazione del pendolo di

Dettagli

ESAME DI AERODINAMICA 29/3/2007

ESAME DI AERODINAMICA 29/3/2007 ESAME DI AERODINAMICA 29/3/2007 Un ala a pianta ellittica e distribuzione ellittica di portanza ha allungamento 6 ed apertura alare 2 m. Quando si muove in aria alla velocità di 50 km/h e sviluppa un C

Dettagli

I principio (P. di Inerzia o di Galileo): Un corpo preserva il suo stato di quiete o di moto rettilineo uniforme finchè una forza esterna non

I principio (P. di Inerzia o di Galileo): Un corpo preserva il suo stato di quiete o di moto rettilineo uniforme finchè una forza esterna non I principio (P. di Inerzia o di Galileo): Un corpo preserva il suo stato di quiete o di moto rettilineo uniforme finchè una forza esterna non interviene a modificarlo. II principio (Legge di Newton): esprime

Dettagli

PARAMOTOR Ref. 40-968-399

PARAMOTOR Ref. 40-968-399 Questionario di esame per L'ATTESTATO DI VOLO DA DIP. O SPORT. Parte 1 - AERODINAMICA PARAMOTOR Ref. 40-968-399 1 Il fenomeno aerodinamico della vite è caratterizzato da: A) semiala interna alla rotazione

Dettagli

Componente del momento angolare parallela e perpendicolare a ω

Componente del momento angolare parallela e perpendicolare a ω Componente del momento angolare parallela e perpendicolare a ω L = r m r r m r = 2m r r = 2mr 2m i r r ( ω ) ( ω ) ( ω ) 2 ω ( ω ) L r ω L ω L = 2m( ωir ) r m ( ωir ) r i i i i r r Scomponendo r nelle

Dettagli

CAP 5 Le Polari Tecniche del Velivolo (Curve di spinta e potenza necessaria al volo)

CAP 5 Le Polari Tecniche del Velivolo (Curve di spinta e potenza necessaria al volo) Corso di MCCANICA OO Modulo restazioni CA 5 e olari Tecniche del elivolo (Curve di spinta e potenza necessaria al volo) rof. F. Nicolosi Corso Meccanica del olo (restazioni) - rof. F. Nicolosi - CA. 5

Dettagli

L.Lanceri - Dinamica della barca in acqua e nel vento 1

L.Lanceri - Dinamica della barca in acqua e nel vento 1 04-06-2009 L.Lanceri - Dinamica della barca in acqua e nel vento 1 (fluido-)dinamica della barca nell acqua e nel vento Livio Lanceri Dip. di Fisica - Università di Trieste INFN - Sezione di Trieste Trieste,

Dettagli

DINAMICA DI SISTEMI AEROSPAZIALI

DINAMICA DI SISTEMI AEROSPAZIALI DINAMICA DI SISTEMI AEROSPAZIALI Esercizio 1. Un corsoio di massa m scorre su un piano orizzontale con attrito radente di coefficiente f d. Al corsoio, in C, è collegata la biella B C, di lunghezza b e

Dettagli

Calcolo delle prestazioni di un autoveicolo nel moto rettilineo

Calcolo delle prestazioni di un autoveicolo nel moto rettilineo Calcolo delle prestazioni di un autoveicolo nel moto rettilineo Per quanto detto nelle precedenti lezioni, la potenza necessaria al moto su strada piana in condizioni di regime assoluto e in assenza di

Dettagli

ESAME DI AERODINAMICA 12/12/2006

ESAME DI AERODINAMICA 12/12/2006 ESAME DI AERODINAMICA 12/12/2006 La velocità indotta nel piano y-z passante per l origine da un filamento vorticoso rettilineo semi-infinito disposto lungo l asse x e con origine in x=0, rispetto a quella

Dettagli

Meccanica Applicata alle Macchine

Meccanica Applicata alle Macchine Meccanica Applicata alle Macchine 06-11-013 TEMA A 1. Un cilindro ed una sfera omogenei di uguale massa m ed uguale raggio r sono collegati tra loro da un telaio di massa trascurabile mediante coppie rotoidali

Dettagli

Attrito statico e attrito dinamico

Attrito statico e attrito dinamico Forza di attrito La presenza delle forze di attrito fa parte dell esperienza quotidiana. Se si tenta di far scorrere un corpo su una superficie, si sviluppa una resistenza allo scorrimento detta forza

Dettagli

METEOROLOGIA AERONAUTICA Parte II METEOROLOGIA AERONAUTICA. Parte II. enav.it

METEOROLOGIA AERONAUTICA Parte II METEOROLOGIA AERONAUTICA. Parte II. enav.it METEOROLOGIA AERONAUTICA Parte II METEOROLOGIA AERONAUTICA Parte II enav.it METEOROLOGIA AERONAUTICA PARTE II In questa parte si parlerà di wind shear: Definizione e intensità secondo l ICAO Misura del

Dettagli

Messerschmitt Me-262 Schwalbe

Messerschmitt Me-262 Schwalbe UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA AEROSPAZIALE Quest'opera è stata rilasciata sotto la licenza Creative Commons Attribuzione-Non commerciale- Condividi allo stesso

Dettagli

MODELLI MATEMATICI PER LA MECCANICA CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA AEROSPAZIALE

MODELLI MATEMATICI PER LA MECCANICA CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA AEROSPAZIALE MODELLI MATEMATICI PER LA MECCANICA CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA AEROSPAZIALE Argomenti svolti nell A.A.2016-17 (03/10/2016) Introduzione al corso.spazi affini. Spazi vettoriali. Conseguenze delle ipotesi

Dettagli

Prof. Luigi Puccinelli IMPIANTI E SISTEMI AEROSPAZIALI. Comandi di volo

Prof. Luigi Puccinelli IMPIANTI E SISTEMI AEROSPAZIALI. Comandi di volo Prof. Luigi Puccinelli IMPIANTI E SISTEMI AEROSPAZIALI COMANDI DI VOLO 2 principali: determinano posizione delle superfici che controllano il moto del velivolo attorno ai suoi assi. secondari: comandano

Dettagli

Lezione 5. L equilibrio dei corpi. Lavoro ed energia.

Lezione 5. L equilibrio dei corpi. Lavoro ed energia. Lezione 5 L equilibrio dei corpi. Lavoro ed energia. Statica E la parte della Meccanica che studia l equilibrio dei corpi. Dai principi della dinamica sappiamo che se su un corpo agiscono delle forze allora

Dettagli

Riepilogo calcolo ruote dentate a dentatura diritta Verifica a rottura per flessione

Riepilogo calcolo ruote dentate a dentatura diritta Verifica a rottura per flessione Riepilogo calcolo ruote dentate a dentatura diritta Verifica a rottura per flessione 2 M corr σ MAX = m 3 X v Z 1 y Problema di progetto MAX ams 3 2 M corr m σ ams X v Z 1 y Dove Xv coefficiente di maggiorazione

Dettagli

COSTRUZIONI AEROSPAZIALI. Stabilità dell equilibrio elastico I

COSTRUZIONI AEROSPAZIALI. Stabilità dell equilibrio elastico I COSTRUZIONI AEROSPAZIALI Stabilità dell equilibrio elastico I 1 Stabilità di un punto di equilibrio Il problema di stabilità è in genere ricondotto all esame della stabilità di un punto di equilibrio.

Dettagli

In memoria di mio padre Dino In memoria dei miei nonni A chi mi vuole bene

In memoria di mio padre Dino In memoria dei miei nonni A chi mi vuole bene In memoria di mio padre Dino In memoria dei miei nonni A chi mi vuole bene UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PISA Facoltà di Ingegneria Corso di Laurea in Ingegneria Aerospaziale Tesi di Laurea Progetto SCAUT

Dettagli

La fisica di Feynmann Meccanica

La fisica di Feynmann Meccanica La fisica di Feynmann Meccanica 1.1 CINEMATICA Moto di un punto Posizione r = ( x, y, z ) = x i + y j + z k Velocità v = dr/dt v = vx 2 + vy 2 + vz 2 Accelerazione a = d 2 r/dt 2 Moto rettilineo Spazio

Dettagli

Promemoria lezione AA Prestazioni in volo livellato Condizioni di equilibrio Diagrammi di Pénaud

Promemoria lezione AA Prestazioni in volo livellato Condizioni di equilibrio Diagrammi di Pénaud Promemoria lezione AA 2007-2008 2008 Prestazioni in volo livellato Condizioni di equilibrio Diagrammi di Pénaud Prestazioni puntuali Prestazioni integrali Prestazioni in volo livellato In questa sezione

Dettagli

Soluzione degli esercizi dello scritto di Meccanica del 08/07/2019

Soluzione degli esercizi dello scritto di Meccanica del 08/07/2019 Soluzione degli esercizi dello scritto di Meccanica del 08/07/2019 Esercizio 1 Un asta rigida di lunghezza L = 0.8 m e massa M è vincolata nell estremo A ad un perno liscio ed è appesa all altro estremo

Dettagli

Università degli Studi di Padova. Facoltà di Ingegneria. Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Aerospaziale

Università degli Studi di Padova. Facoltà di Ingegneria. Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Aerospaziale Università degli Studi di Padova Facoltà di Ingegneria Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Aerospaziale Controllo della stabilità statica e dinamica di un motoaliante Laureando Vasile Drumea Relatore

Dettagli