Il Business Plan come supporto allo sviluppo dell'impresa. Il caso HAREF Consulting
|
|
- Gerardina Mauri
- 6 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI TORINO SCUOLA DI AMMINISTRAZIONE AZIENDALE CORSO DI LAUREA INTERFACOLTA MANAGEMENT DELL INFORMAZIONE E DELLA COMUNICAZIONE AZIENDALE RELAZIONE DI LAUREA Il Business Plan come supporto allo sviluppo dell'impresa. Il caso HAREF Consulting Relatore: Prof. GIUSEPPE TARDIVO Candidata: GIULIA DELTON ANNO ACCADEMICO 2005 / 2006
2 2. L'ELABORAZIONE DI UN BUSINESS PLAN: TRE TAPPE FONDAMENTALI Prima di sviluppare le diverse fasi che costituiscono il business plan, occorre premettere che l'elaborazione di una strategia solitamente si basa sull'analisi razionale delle informazioni riguardanti i mercati, i clienti, i concorrenti, i punti di forza e di debolezza dell'azienda, ecc.. Tutto ciò dovrebbe condurre a quello che gli esperti definiscono strategia deliberata, frutto cioè di un processo logico e razionale. Ciò non toglie che molte decisioni strategiche siano in realtà frutto dell'intuizione e della creatività (ciò che Mintzberg 3 definisce strategia emergente), che riescono a vedere oltre lo steccato di un puro ragionamento. Occorre dunque lavorare in modo flessibile per non farsi irretire dalle maglie di una logica troppo restrittiva. 3 Il riferimento è tratto da: H. Mintzberg, La progettazione dell'organizzazione aziendale, Il Mulino, Bologna,
3 Figura 4 - Razionalità vs. Creatività RAZIONALITA VS. CREATIVITA Strategia deliberata (frutto di un processo logico e razionale) Strategia emergente (frutto dell intuizione e della creatività) Fonte: Delton, 2006 Un chiaro esempio della contrapposizione tra i due tipi di strategie ci viene fornito dal Caso Honda (Tavola 2). 23
4 Tavola 2 - Strategia deliberata o strategia emergente? Il Caso Honda La contrapposizione tra la scuola razionalista (strategia deliberata) e la scuola comportamentista (strategia emergente) si è concretizzata nel dibattito riguardante la strategia attuata dalla Honda per entrare nel mercato statunitense delle motociclette. Secondo il Boston Consulting Group, la strategia attuata dalla Honda era un esempio di approccio analitico alla formulazione di una strategia fondata sullo sfruttamento della curva di esperienza e finalizzata al raggiungimento di una posizione assoluta di leadership dei costi nel settore motociclistico mondiale. Tuttavia alcune interviste effettuate con i manager Honda effettivamente coinvolti hanno rilevato che i fatti si erano svolti diversamente. La decisione iniziale di entrare nel mercato statunitense era fondata su un'analisi limitata e non includeva la definizione di programmi specifici per la determinazione della posizione di Honda all'interno del mercato. L'enorme successo ottenuto dal modello Supercub 50 cc fu una sorpresa per la stessa Honda, che aveva riposto le maggiori aspettative nelle motociclette di cilindrata superiore. Come ha osservato Mintzberg, "anche se, una volta affermatasi, la strategia adottata poteva apparire brillante, i manager della Honda commisero ogni tipo di errore, fino a quando il mercato stesso non ha fornito loro la formula giusta da adottare". Fonte: W. Ricciotti, Casi ed esperienze di marketing, Giappichelli Editore, Torino,
5 L'elaborazione di un business plan si sviluppa in tre tappe: 1. la comprensione del modello di business che sottende l'iniziativa oggetto di analisi; 2. la definizione della strategia e delle azioni più idonee alla realizzazione dell'iniziativa; 3. la valutazione delle conseguenze economico-finanziarie e di rischio dell'iniziativa stessa e la coerenza con gli obiettivi prestabiliti. Figura 5 - Fasi di costruzione del Business Plan e struttura dei paragrafi. IDEA DI BUSINESS Analisi esterna: attrattività del mercato (capitolo 2.1.1) Analisi interna: forza competitiva dell impresa (capitolo 2.1.2) Sviluppo dei piani di azione (capitolo 2.2) Valutazione economico-finanziaria e di rischio (capitolo 2.3) Fonte: Delton,
6 2.1 L'idea di business La validità e l'attendibilità del business plan si fondano su un esauriente lavoro di ricerca, analisi e interpretazione di informazioni. Il successo di ogni iniziativa ha due origini: la collocazione in un ambiente esterno favorevole (attrattività del mercato), l'ottenimento di un vantaggio competitivo superiore a quello dei concorrenti (forza competitiva dell'impresa). Capire a fondo questi due aspetti significa comprendere il modello di business Analisi esterna: l'attrattività del mercato Questa fase ha come obiettivo quello di esaminare le dinamiche competitive e di identificare le potenziali fonti di vantaggio del contesto ambientale in cui è inserita l'iniziativa. L'analisi prende in considerazione tutte le variabili esterne che influenzano le decisioni e i risultati dell'impresa. Di norma, si opera una distinzione tra influenze ambientali di tipo ampio, che provengono da quello che si definisce macroambiente, e i fattori che riguardano in modo specifico il contesto più ristretto dell'iniziativa (micro-ambiente). 4 Il riferimento è tratto da: L. Brusa, Sistemi manageriali di Programmazione e Controllo, Giuffrè Editore, Milano,
Marketing delle imprese turistiche Lezione 1 prof. Simoni michele.simoni@uniparthenope.it Ricevimento: venerdì ore 12:00 via Acton
Marketing delle imprese turistiche Lezione 1 prof. Simoni michele.simoni@uniparthenope.it Ricevimento: venerdì ore 12:00 via Acton Articolazione del corso Inquadramento concettuale del marketing turistico
DettagliInformation summary: Le Ricerche di Mercato
Information summary: Le Ricerche di Mercato - Copia ad esclusivo uso personale dell acquirente - Olympos Group srl Vietata ogni riproduzione, distribuzione e/o diffusione sia totale che parziale in qualsiasi
DettagliAllegato 3 - Sistema di misurazione e valutazione IL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE
Allegato 3 - Sistema di misurazione e valutazione IL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE IL SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE INDIVIDUALE Titolo 1 - LA VALUTAZIONE DEI DIPENDENTI
DettagliFacoltà di Ingegneria. prof. Sergio Mascheretti
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO Sistemi i di controllo di gestione prof. Sergio Mascheretti STRATEGIA E SCG-L02 Pagina 0 di 15 A) OBIETTIVI DELLA LEZIONE B) BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO C) KEY WORDS Pagina
DettagliEMEA LEADERSHIP SERIES 2015
EMEA LEADERSHIP SERIES 2015 Ennio Favarato Managing Director Artax Consulting Group La gestione dei Canali Indiretti e delle Partnership come chiave di successo per la crescita aziendale % delle organizzazioni
DettagliQUESTIONI METODOLOGICHE NELLA VALUTAZIONE DEI RISCHI DA STRESS LAVORO CORRELATO NEL SETTORE SCOLASTICO
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI MILANO Facoltà di Scienze Politiche Corso di Laurea magistrale in Scienze Cognitive e Processi Decisionali Dipartimento di Economia, Management e Metodi Quantitativi e Dipartimento
DettagliProgrammazione unitaria 2014-2020. Strategia 2 Creare opportunità di lavoro favorendo la competitività delle imprese
Programmazione unitaria 2014-2020 Strategia 2 Creare opportunità di lavoro favorendo la competitività delle imprese Programma di intervento 3 Competitività delle imprese PROMOZONE NE MERCAT ESTER DELLE
DettagliCorso di Marketing Lezione 3 L analisi del macroambiente Prof. Elena Cedrola
Corso di Marketing Lezione 3 L analisi del macroambiente Prof. Elena Cedrola elena.cedrola@unimc.it www.economiamc.org/cedrola 1 L AMBIENTE DI MARKETING L ambiente di marketing di un impresa è formato
DettagliCorso di Marketing DIPARTIMENTO SCIENZE SOCIALI, POLITICHE E COGNITIVE. Gaetano Torrisi SIENA a.a 2014-2015
Corso di Marketing DIPARTIMENTO SCIENZE SOCIALI, POLITICHE E COGNITIVE Gaetano Torrisi SIENA a.a 2014-2015 Lezione 11 Il processo di marketing management IL PROCESSO DI MARKETING MANAGEMENT PIANI DI MARKETING
DettagliRicerca di marketing 2. Ricerca di marketing 3. Ricerca di marketing 4
Ricerca di marketing 2 Il piano I compiti e le responsabilità realizzativi Individuazione dati primari e secondari Definizione modalità raccolta dati primari Procedure di analisi Presentazione dei risultati
DettagliIL CONTROLLO DI GESTIONE NELLE AZIENDE SANITARIE: L ANALISI DEGLI INDICATORI DI QUALITÀ
Università degli Studi di Torino Facoltà di Economia Corso di laurea in Economia Aziendale Indirizzo: Management Pubblico IL CONTROLLO DI GESTIONE NELLE AZIENDE SANITARIE: L ANALISI DEGLI INDICATORI DI
DettagliL impatto delle variabili macroeconomiche sui mercati finanziari
Fidati del tuo potere personale, 2010 è la cosa che si ha in tutto questo mondo misterioso Castaneda L impatto delle variabili macroeconomiche sui mercati finanziari Percorso accreditato per il mantenimento
DettagliLA STRATEGIA. MARKETING EDITORIALE Valentina Cecconi
LA STRATEGIA IL PROCESSO DI MARKETING MANAGEMENT FASE OPERATIVA FASE STRATEGICA LA STRATEGIA FASE ANALITICA I LIVELLI DI STRATEGIA FUNZIONE EDITORIALE FUNZIONE MARKETING FUNZIONE FINANZA FUNZIONE PRODUZIONE
DettagliLe competenze richieste dalle imprese ai laureati
Le competenze richieste dalle imprese ai laureati LE COMPETENZE DELL AMMINISTRAZIONE, FINANZA E CONTROLLO Lauree: economia e statistica, ingegneria gestionale e giurisprudenza - competenze di controllo
DettagliLA VALUTAZIONE DEI QUADRI AZIENDALI
LA VALUTAZIONE DEI QUADRI AZIENDALI Il personale incaricato delle posizioni di quadro aziendale fruisce di un trattamento economico accessorio composto di due sole voci: la retribuzione di posizione e
DettagliCorso di REVISIONE AZIENDALE
Corso di REVISIONE AZIENDALE a.a. 2004-1 Corso di REVISIONE AZIENDALE - Modulo VI - Prof. Fabio Fortuna ffortuna@unich.it Anno accademico 2004- Corso di REVISIONE AZIENDALE a.a. 2004-2 La revisione gestionale
DettagliUNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PAVIA
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PAVIA Il sottoscritto FACOLTÀ DI ECONOMIA Corso di Laurea Specialistica in ECONOMIA E LEGISLAZIONE D IMPRESA Classe 84/S Scienze economico-aziendali ANNO ACCADEMICO 2008/2009
DettagliUNA NUOVA VISIONE, UN NUOVO FUTURO CON epower
UNA NUOVA VISIONE, UN NUOVO FUTURO CON epower Estero Made In Italy Made In Italy Made In Italy epower Business Solutions & International Consulting Contatto: epower Synergies Europe, Srl Riccardo P. Coles
DettagliLE RISORSE E LE COMPETENZE COME BASE DELLA STRATEGIA
LE RISORSE E LE COMPETENZE COME BASE DELLA STRATEGIA CAPITOLO QUINTO Grant R. L analisi strategica per le decisioni aziendali, Il Mulino, Bologna, 1999 1 DAL SETTORE ALL IMPRESA Fino agli anni Novanta:
DettagliMANUALE DEL SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE E DELL ENERGIA RUOLO DELLA DIREZIONE
RUOLO DELLA DIREZIONE 1 RUOLO DELLA DIREZIONE INDICE: 2 > 3 4 > 8 LEADERSHIP E COMMITMENT POLITICA DELLA SALUTE E SICUREZZA, AMBIENTALE ED ENERGETICA (EHS&En) 2 RUOLO DELLA DIREZIONE LEADERSHIP E COMMITMENT
DettagliFacoltà di Ingegneria. prof. Sergio Mascheretti
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO Sistemi i di controllo di gestione prof. Sergio Mascheretti PIANIFICAZIONE E BUDGET SCG-L09 Pagina 0 di 12 A) OBIETTIVO DELLA LEZIONE B) BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO C)
DettagliIndice XIII. Presentazione, di Adolfo Martini. Prefazione alla seconda edizione. Introduzione 1
Presentazione, di Adolfo Martini Prefazione alla seconda edizione XIII XV Introduzione 1 1 Product manager e brand manager: responsabilità, attività, ruoli 5 1.1 Il Brand Management System nel XX secolo
DettagliProgetto sperimentale VSQ Valutazione per lo Sviluppo della Qualità delle scuole
Dipartimento per la programmazione e la gestione delle risorse umane, finanziarie e strumentali Progetto sperimentale VSQ Valutazione per lo Sviluppo della Qualità delle scuole Seminario di Formazione
DettagliPRESENTAZIONE AEFFEMANAGEMENT.it IN PDF
PRESENTAZIONE AEFFEMANAGEMENT.it IN PDF Per il download, da leggere e stampare www.aeffemanagement.it - info@aeffemanagement.it Aeffe Management reserved. Tutti i diritti riservati SOMMARIO 1. CHI SIAMO
DettagliSyllabus Start rev. 1.03
Syllabus Start rev. 1.03 Modulo 1 Concetti di base della qualità e della soddisfazione del cliente Il seguente Syllabus è relativo al Modulo 1 di EQDL Start, Concetti di base della qualità e della soddisfazione
DettagliManagement insites. Company Profile
Management insites Company Profile 1704 East Blvd., Suite 101 Charlotte, NC 28203 Tel. +1-704-373-1505 info@managementinsites.com www.managementinsites.com Introduzione Chi Siamo Management insites (MI)
DettagliCOME CREARE UN BUSINESS PLAN
Università di Roma Sapienza 1 COME CREARE UN BUSINESS PLAN IL BUSINESS PLAN Un business plan viene realizzato prima dell apertura dell azienda al fine di valutare l idea progettuale e la sua fattibilità.
DettagliOSSERVATORIO NAZIONALE BILATERALE SUI FONDI PENSIONE
PROTOCOLLO D INTESA TRA ARAN E CGIL CISL UIL CONFSAL CISAL CONFEDIR CIDA COSMED USAE CGU CONFINTESA (con riserva) PER LA COSTITUZIONE DI UN OSSERVATORIO NAZIONALE BILATERALE SUI FONDI PENSIONE mdegiacomo\xsottoscrizione_protocollo
DettagliFormazione, consulenza e comunicazione. In testa.
Formazione, consulenza e comunicazione. In testa. L u c a G i o v a n n e t t i e. luca@brinc.it m. +39 3496342485 Via Accademia Albertina, 34 10123 Torino (TO) P. IVA 05701680968 Aiutiamo i nostri clienti
DettagliCdL VALGESTA Valutazione Ambientale e Fattibilità dei Piani e dei Progetti
CdL VALGESTA Valutazione Ambientale e Fattibilità dei Piani e dei Progetti 1 Modulo Valutazione e Fattibilità dei Piani e dei Progetti 2 Finalità del corso Individuare e valutare gli effetti delle scelte
DettagliCorso di Tecniche della Promozione
Corso di Tecniche della Promozione A.A. 2015-2016 Prof. Attilio Bruni Corso di Laurea in Comunicazione, Informazione e Marketing Ottobre 2015 Presentazione del corso Obiettivi Timing e struttura del programma
DettagliLaurea magistrale in Relazioni di lavoro (LM-77 Scienze economico aziendali) Modena, 29 maggio 2014
Laurea magistrale in Relazioni di lavoro (LM-77 Scienze economico aziendali) Modena, 29 maggio 2014 Progetto culturale Il corso di laurea è concepito come esperienza formativa interdisciplinare in materia
DettagliValutazione Dirigenti Anno. Università degli Studi di Napoli Federico II. Modello_autovalutazione 1
PESO: 5% DELLA RETRIBUZIONE DI RISULTATO COMPLESSIVA, PARI A (1) : A B C D E F G Comportamenti Peso (%) Indicatori Domande di controllo Peso Relativo (%) Auto (*) Valutazione (*) H ponderato: [(B*E/1)*G]
DettagliRIF. CORSO: 2015-GG-39. Scheda progetto
RIF. CORSO: 2015-GG-39 Scheda progetto FIGURA PROFESSIONALE Denominazione corso: TECNICO AMMINISTRAZIONE, FINANZA E CONTROLLO DI GESTIONE Durata: 200 Descrizione della figura professionale: Il Tecnico
DettagliINDICE GENERALE. Prefazione... Pag. VII Indice generale...» XIII Indice delle tabelle...» XXI Indice delle figure...» XXIII
INDICE GENERALE Prefazione.... Pag. VII Indice generale....» XIII Indice delle tabelle...» XXI Indice delle figure...» XXIII PARTE PRIMA ELEMENTI DI ECONOMIA DELL IMPRESA Capitolo Primo L IMPRESA E IL
DettagliMarketing Internazionale
Università degli Studi di Bergamo Dipartimento di Scienze aziendali, economiche e metodi quantitativi Corso di Marketing Internazionale Prof. Mauro Cavallone Corso n. 87108 Anno Accademico 2015/2016 17
DettagliALLEGATO C REPORT RICERCA ISPO
Bando di concorso di idee internazionale per la progettazione grafica del marchio/logotipo e per la creazione di payoff per la promozione del turismo nella Regione Lazio ALLEGATO C REPORT RICERCA ISPO
DettagliBANDO PUBBLICO APERTO PER L AMMISSIONE AI SERVIZI DELL INCUBATORE TECNOLOGICO DI FIRENZE E DELL INCUBATORE UNIVERSITARIO FIORENTINO
BANDO PUBBLICO APERTO PER L AMMISSIONE AI SERVIZI DELL INCUBATORE TECNOLOGICO DI FIRENZE E DELL INCUBATORE UNIVERSITARIO FIORENTINO MODELLO DI BUSINESS PLAN 1 Analisi tecnica del Prodotto/Servizio e Identificazione
DettagliDescrizione del fabbisogno e definizione dell oggetto dell incarico
Allegato n. 2 Fabbisogno Assistenza Tecnica all attuazione dell Accordo di Partenariato Fabbisogno di n. 7 esperti per attività di assistenza tecnica di supporto all Agenzia per la Coesione Territoriale
Dettagli_ÉÜxàÉ DI DJ @DK aéäxåuüx ECCD. Dottor Valter Papa Direttore Dipartimento dei Servizi ASL2 REGIONE UMBRIA
_ÉÜxàÉ DI DJ @DK aéäxåuüx ECCD Dottor Valter Papa Direttore Dipartimento dei Servizi ASL2 REGIONE UMBRIA DPR 14 gennaio 1997 - Requisiti Strutturali, Tecnologici e Organizzativi Minimi per l esercizio
DettagliSeregno, 7 maggio 2013. Corso di aggiornamento per amministratori condominiali sui temi dell efficienza energetica negli immobili
CONTRATTO DI RENDIMENTO ENERGETICO CON GARANZIA DI RISULTATO E FINANZIAMENTO TRAMITE TERZI L applicazione in edifici residenziali condominiali Francesca Baragiola, Finlombarda SpA Corso di aggiornamento
DettagliDiagrammi di Gantt & reticolare
Diagrammi di Gantt & reticolare Henry Laurence Gantt (1861-1919) era un ingegnere meccanico e consulente di management statunitense. Nel 1917 ideò il diagramma di Gantt che è divenuto uno dei principali
DettagliREPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA
REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA Processo Sequenza di processo Area di Attività Qualificazione regionale SETTORE ECONOMICO PROFESSIONALE 1 SERVIZI CULTURALI E DI SPETTACOLO
DettagliTipologia B Imprese, liberi professionisti o studi associati
Modulo di Partecipazione all avviso pubblico INCREDIBOL, L'INNOVAZIONE CREATIVA DI BOLOGNA terza edizione Tipologia B Imprese, liberi professionisti o studi associati La sottoscritta /Il sottoscritto (nome)
DettagliUNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO-BICOCCA. Facoltà di Economia. LAUREA IN Economia e commercio REGOLAMENTO DIDATTICO - ANNO ACCADEMICO 2007-2008
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO-BICOCCA Facoltà di Economia LAUREA IN Economia e commercio REGOLAMENTO DIDATTICO - ANNO ACCADEMICO 2007-2008 DESCRIZIONE Corso di Laurea di durata triennale appartenente
Dettagli2. CONDIZIONI E MODALITA'
DIRETTIVE PER LO SVOLGIMENTO DELLO STAGE AL MASTER BIENNALE delle Facoltà di scienze della comunicazione e di scienze economiche per studenti iscritti a partire dall Anno accademico 007/008 Art. Stage
DettagliBusiness Continuity Experts
Business Continuity Experts Contenuti ORBIT MOBILE..Pag.3 ORBIT: l obiettivo del Business Continuity Management...Pag.5 ORBIT MOBILE ORBIT Mobile è un modulo di ORBIT per la gestione di alcune funzionalità
DettagliREGIONE CALABRIA REPUBBLICA ITALIANA FINCALABRA S.P.A. REGIONE CALABRIA DIPARTIMENTO 6 SVILUPPO ECONOMICO, LAVORO, FORMAZIONE E POLITICHE SOCIALI
REGIONE CALABRIA DIPARTIMENTO 6 SVILUPPO ECONOMICO, LAVORO, FORMAZIONE E POLITICHE SOCIALI FONDO UNICO PER L OCCUPAZIONE E LA CRESCITA (FUOC) FONDO PER L OCCUPAZIONE Avviso Pubblico per il finanziamento
Dettagli19 RAPPORTO SULLE RETRIBUZIONI IN ITALIA
19 RAPPORTO SULLE RETRIBUZIONI IN ITALIA Febbraio 2015 www.odmconsulting.com 19 Rapporto sulle Retribuzioni in Italia Il 19 Rapporto sulle retribuzioni in Italia fornisce nel dettaglio le informazioni
DettagliREGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEL CONFERIMENTO DEGLI INCARICHI DI INSEGNAMENTO E DI TUTORATO RELATIVI AI CORSI DI FORMAZIONE DELL ISTITUTO A. C.
REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEL CONFERIMENTO DEGLI INCARICHI DI INSEGNAMENTO E DI TUTORATO RELATIVI AI CORSI DI FORMAZIONE DELL ISTITUTO A. C. JEMOLO 1 Art. 1 Definizioni 1. Ai fini del presente regolamento
DettagliSyllabus start rev. 1.03
Syllabus start rev. 1.03 Modulo 1 Concetti di base della Qualità Il seguente Syllabus è relativo al Modulo 1 di EQDL Start, Concetti di base della qualità e della soddisfazione del cliente, e fornisce
DettagliL AUTOVALUTAZIONE CHE CONVIENE: A TUTTI
L AUTOVALUTAZIONE CHE CONVIENE: A TUTTI Damiano Previtali Ecco perché abbiamo bisogno di autovalutazione Premessa Input output Input Processi output Contesto Input Processi Outcome Autovalutazione VS Valutazione
DettagliFabrizio Fanticini Conversione dei voti: la nuova tabella ECTS
Conversione dei voti: la nuova tabella ECTS Campagna di informazione sul Processo di Bologna La nuova tabella ECTS: il progetto europeo EGRACONS (European GRAding CONversion System) Seminario nazionale
DettagliCREARE UN IMPRESA DI SUCCESSO SI PUO FARE!
CREARE UN IMPRESA DI SUCCESSO SI PUO FARE! METTERSI IN PROPRIO Una opportunità. PRIMA DI PARTIRE MOTIVAZIONE ENTUSIASMO COMPETENZE (tecniche, gestionali, commerciali) ATTITUDINE AL CAMBIAMENTO E AL RISCHIO
DettagliOggetto: gestione razionale del fattore capitale
FUNZIONE FINANZIARIA Oggetto: gestione razionale del fattore capitale TEORIA DELLA FINANZA: Modelli di comportamento volti a razionalizzare le decisioni gestionali QUALI SONO I VALORI IN GIOCO? La solidita
DettagliNel suo adattamento alla Garanzia Giovani è enfatizzato maggiormente l aspetto
Gallura Il modello IMPRENDIAMOCI nasce con l obiettivo di promuovere la cultura d impresa attraverso la realizzazione di un percorso guidato che approfondisce le varie fasi necessarie per l avvio di una
DettagliSchindler Navigator Book Definire gli obiettivi. Stabilire il percorso. Strategie di successo nel settore degli ascensori e delle scale mobili.
Definire gli obiettivi. Stabilire il percorso. Strategie di successo nel settore degli ascensori e delle scale mobili. 2 Il nostro impegno Cari colleghi, il mercato globale degli ascensori e delle scale
DettagliCOMUNE DI CASTEL RITALDI. SISTEMA PERMANENTE DI VALUTAZIONE DELLE PRESTAZIONI DEL PERSONALE DIPENDENTE (Sintesi)
COMUNE DI CASTEL RITALDI SERVIZIO PERSONALE AREA FINANZIARIA SISTEMA PERMANENTE DI VALUTAZIONE DELLE PRESTAZIONI DEL PERSONALE DIPENDENTE (Sintesi) Il sistema vigente è previsto all art. 24 del Contratto
DettagliControllo di Gestione. la Gestione della tua Azienda sempre sotto Controllo!
Controllo di Gestione la Gestione della tua Azienda sempre sotto Controllo! Il controllo per decidere Ogni azienda ha bisogno di un sistema pratico di controllo di gestione e di supporto alle decisioni.
DettagliPROPOSTE FORMATIVE LINEE ADA
ANNO 2016 PROPOSTE FORMATIVE LINEE ADA CRESCITA DELL ADATTABILITÀ DEI LAVORATORI ATTRAVERSO LA FORMAZIONE CONTINUA - REGIONE LAZIO: ASSESSORATO FORMAZIONE, RICERCA, SCUOLA E UNIVERSITÀ ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA
DettagliCAPITOLO 4. L ambiente esterno
CAPITOLO 4 L ambiente esterno Agenda L ambiente dell organizzazione Influenze ambientali Incertezza ambientale Approccio tradizionali Differenziazione ed integrazione Management meccanico ed organico La
DettagliARL WORKLAM CARPENTERIA INDUSTRIALE COMPETITIVA PROMOSSA DA LANTEK. Case Study:
Case Study: ARL WORKLAM CARPENTERIA INDUSTRIALE COMPETITIVA PROMOSSA DA LANTEK La società italiana ARL Worklam punta sulla tecnologia Lantek per migliorare la propria produttività e ridurre tempistiche
DettagliComitato di Sorveglianza, 25 maggio 2016. Servizio di valutazione indipendente del POR FESR 2007 2013 della Regione Lombardia
Comitato di Sorveglianza, 25 maggio 2016 Servizio di valutazione indipendente del POR FESR 2007 2013 della Regione Lombardia Il processo di valutazione del POR Disegno di valutazione Rapporto di Valutazione
DettagliCOME REALIZZARE UN MARKETING PLAN 2
Università degli studi di Teramo A.A. 2015/2016 1 COME REALIZZARE UN MARKETING PLAN 2 DEFINIZIONE DI MARKETING PLAN Il marketing plan è il documento con il quale si espongono gli obiettivi e le strategie
DettagliSpecialisti nello sviluppo estero delle imprese
Specialisti nello sviluppo estero delle imprese Sviluppo Sviluppo e Cooperazione e Cooperazione Internazionale Chi siamo EUROCONSULT nasce nel 1996 come societàdi consulenza professionale nel campo dei
DettagliLE AZIONI PER PROMUOVERE L EFFICIENZA ENERGETICA
LE AZIONI PER PROMUOVERE L EFFICIENZA ENERGETICA IL PUNTO DI VISTA DI ASSOLOMBARDA Vittorio Biondi Direttore Settore Territorio Ambiente Energia Assolombarda 1. Chi è Assolombarda? ASSOLOMBARDA è l Associazione
DettagliProgrammazione di Geografia Scuola Secondaria di I grado. Classe prima
Programmazione di Geografia Scuola Secondaria di I grado Classe prima Indicatori di COMPETENZA OBIETTIVI\ABILITÁ CONOSCENZE 1.1 Riconoscere le caratteristiche dell'ambiente studiato Orientamento 1.2 Distinguere
DettagliStrumenti di sostegno SIMEST per lo sviluppo sui mercati esteri. Gloria Targetti Dipartimento Sviluppo e Advisory Desk Italia
Strumenti di sostegno SIMEST per lo sviluppo sui mercati esteri Gloria Targetti Dipartimento Sviluppo e Advisory Desk Italia ASSOLOMBARDA Milano 17 settembre 2014 MISSIONE SIMEST promuove l internazionalizzazione
DettagliCorso di Economia e Gestione delle Imprese e Marketing a.a. 2011-2012 Prof. Elena Cedrola
Corso di Economia e Gestione delle Imprese e Marketing a.a. 2011-2012 Prof. Elena Cedrola elena.cedrola@unimc.it http://docenti.unimc.it/docenti/elena-cedrola 1 Contenuti del corso Il corso, dopo aver
DettagliMatrice «Crescita - Quota di mercato» 17/12/2013
Matrice «Crescita - Quota di mercato» 17/12/2013 Obiettivi dell esercitazione: 1. Introduzione teorica e applicazione pratica dello strumento; 2. Calcolo di criteri su quali si basa la matrice; 3. Interpretazione
DettagliCorso di Laurea in Ottica e Optometria. Condizione occupazionale dei laureati ad un anno dalla laurea
AA 2014 2015 Corso di Laurea in Ottica e Optometria Condizione occupazionale dei laureati ad un anno dalla laurea http://almalaurea.it XVII indagine Premessa L indagine di Almalaurea si riferisce ai laureati
DettagliTecniche di Vendita. Facoltà di Scienze della Comunicazione Università degli Studi di Teramo. Prof. Marco Galdenzi Anno accademico 2015/16
Tecniche di Vendita Facoltà di Scienze della Comunicazione Università degli Studi di Teramo Prof. Marco Galdenzi Anno accademico 2015/16 CANALI DI DISTRIBUZIONE Un canale di distribuzione è costituito
DettagliGaetano Zoccatelli, Global Power, energia verde per tutti
Gaetano Zoccatelli, Global Power, energia verde per tutti La S.p.A. del Gruppo Vittoria, presieduto da Gaetano Zoccatelli, espande la sua offerta alle aziende e alle famiglie. Global Power è un azienda
DettagliCurriculum Vitae Europass
Curriculum Vitae Europass Informazioni personali Cognome/ Nome Indirizzo Via Giovanni Gaida 19, CAP 10012 Bollengo (TO) Telefono/cellulare 0125/252644-3400006394 Fax 0125/252620 E-mail ngagliardo@cna-to.it
DettagliLa Competitive Intelligence
La Alessandro De Nisco Università del Sannio Corso Strategico OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO DELLA LEZIONE APPROFONDIRE IL CONCETTO E GLI OBIETTIVI DELLA COMPETITIVE INTELLIGENCE (C.I.) ANALIZZARE LA SEQUENZA
DettagliUNITA DIDATTICA. Conoscenze. Sistema azienda e rapporti azienda/ambiente Vantaggio competitivo Modelli di organizzazione aziendale.
Titolo: L'azienda e la sua organizzazione Codice: E1-S-Pro-Comm Ore previste: 16 Sistema azienda e rapporti azienda/ambiente Vantaggio competitivo Modelli di organizzazione aziendale Interagire nel sistema
DettagliIl business plan. Il business plan
Il business plan Il business plan a. Cos è b. Oggetto c. Funzioni d. Presupposti e. Limiti f. Processo di redazione g. Forma e contenuti h. Caratteristiche i. Struttura 2 a. Cos è il business plan Strumento
DettagliOrganizzazione Aziendale
Organizzazione Aziendale Organizzazione Funzioni Organigrammi aziendali e modelli di organizzazione produttiva Presentazione multimediale di Economia Aziendale per le classi prime ITC indirizzo AFM - Turismo
DettagliParte Prima La gestione strategica
Introduzione pag. XI Parte Prima La gestione strategica 1 Il concetto di strategia e il processo di gestione strategica Il caso: Nokia way Atto secondo. «No magic bullet» Il caso: Microsoft-Nokia: distruzione
DettagliXI Introduzione XIX Curatori e autori
Indice XI Introduzione XIX Curatori e autori 1 Capitolo primo Capacità, Processi e Competitività di Rosario Faraci, Daniela Baglieri e Giovanni Battista Dagnino 2 1.1 Il management in tempo di crisi 4
DettagliIl piano di marketing di Idea Casa s.r.l.
Il piano di marketing di Idea Casa s.r.l. Un piano di marketing 1. L impresa: IDEA CASA s.r.l. storia struttura missione Fondata nel 1975 a Milano Settore: tendaggi, tappezzerie e relativi accessori Espansione
DettagliDOMANDA D AMMISSIONE ALLA SELEZIONE MONFORT COLLEGE OF BUSINESS - UNIVERSITY OF NORTHERN COLORADO (USA) - EXCHANGE PROGRAM a.a.
Modulo di domanda (in carta semplice) All Università degli Studi di Trieste Dipartimento di Scienze Economiche, Aziendali, Matematiche e Statistiche Via Valerio 4/1 34127 Trieste (TS) Il/la sottoscritto/a
DettagliCambiamento Organizzativo! ***!
Cambiamento Organizzativo *** Incertezza, miopia e gestione dell inatteso nelle organizzazioni Prof. Maurizio Catino Università di Milano Bicocca maurizio.catino@unimib.it Cultore della materia - Tutor:
DettagliF O R M A T O E U R O P E O P E R I L C U R R I C U L U M V I T A E
F O R M A T O E U R O P E O P E R I L C U R R I C U L U M V I T A E INFORMAZIONI PERSONALI Nome E-mail Nazionalità MASSIMO CAVEDAGNA massimocavedagna@comunecislianomiit Italiana Data di nascita 18 SETTEMBRE
DettagliPENETRAZIONE DEI MERCATI ESTERI
PENETRAZIONE DEI MERCATI ESTERI Il programma di penetrazione dei mercati esteri è uno degli incentivi a favore delle imprese che investono in strutture commerciali in paesi al di fuori dell Unione Europea
DettagliVENDERE LO SPORT, FIDELIZZARE IL CLIENTE, SVILUPPARE I FATTURATI
VENDERE LO SPORT, FIDELIZZARE IL CLIENTE, SVILUPPARE I FATTURATI 1 /12 Chi siamo Società di consulenza operativa leader nello sviluppo di soluzioni per creare valore nei punti vendita e nelle reti commerciali.
DettagliCOSTI COMUNI E COSTI CONGIUNTI
I COSTI CONGIUNTI 1 COSTI COMUNI E COSTI CONGIUNTI I COSTI COMUNI RIGUARDANO FATTORI UTILIZZATI, NEL TEMPO E NELLO SPAZIO, PER DIVERSE PRODUZIONI. I COSTI CONGIUNTI RIGUARDANO PRODOTTI CHE CONDIVIDONO
DettagliRassegna Stampa 04.03.2013
Rassegna Stampa 04.03.2013 Rubrica Assonime Sommario Rassegna Stampa Pagina Testata Data Titolo Pag. Affari&Finanza (La Repubblica) 04/03/2013 RIFORMARE LE ISTITUZIONI O L'ITALIA NON CE LA FARA' (S.Micossi)
DettagliValutazione e gestione del. Mariarosaria Spagnuolo Responsabile Area Salute e Sicurezza sul Lavoro Assolombarda
Valutazione e gestione del rischio stress lavoro-correlato Mariarosaria Spagnuolo Responsabile Area Salute e Sicurezza sul Lavoro Assolombarda Assolombarda E la prima associazione territoriale con competenza
DettagliENERGY MANAGEMENT La nostra proposta per un percorso di: efficientamento energetico partecipato
ENERGY MANAGEMENT La nostra proposta per un percorso di: efficientamento energetico partecipato Ecco come affrontiamo la proposta di gestione dell energia L attività di consulenza proposta prevede un percorso
DettagliALTERNANZA SCUOLA LAVORO IN AUTOGRILL. Allegato a) 1. TITOLO DEL PROGETTO 2. DATI DELL ISTITUTO CHE PRESENTA IL PROGETTO
Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione Direzione generale per gli ordinamenti scolastici e la valutazione del sistema
DettagliUniversità Milano Bicocca Corso di Metodi e tecniche del servizio sociale Teresa Bertotti. La valutazione nel servizio sociale
Università Milano Bicocca Corso di Metodi e tecniche del servizio sociale Teresa Bertotti La valutazione nel servizio sociale Perché si valuta? Accountability - Necessità di rendicontazione Learning La
DettagliCriteri di valutazione della qualità dell acqua e Water Safety Plans
Criteri di valutazione della qualità dell acqua e Water Safety Plans Lucia Bonadonna Istituto Superiore di Sanità lucybond@iss.it Corso Acque destinate al consumo umano: l'applicazione del Decreto Legislativo
DettagliBIBLIOGRAFIA. Airoldi G., Brunetti G., Coda V. (2005), Economia aziendale, IL MULINO, Bologna
BIBLIOGRAFIA Airoldi G., Brunetti G., Coda V. (2005), Economia aziendale, IL MULINO, Bologna Alberti G.B. (1992), La dinamica delle decisioni aziendali. Metodi di prospezioni e programmazione, GIUFFRÈ
DettagliValore Immobile: Valutazione o Perizia? Immobili di Prestigio - Dharma House.
Valore Immobile: Valutazione o Perizia? Immobili di Prestigio - Dharma House www.immobili-diprestigio.com DIFFERENZA TRA VALUTAZIONE E PERIZIA IMMOBILIARE: Nel settore immobiliare si sente molto spesso
DettagliR16 Rete IFS Tra scuola e impresa nel territorio
ISTITUTO TECNICO CLASSE: 4 a INDIRIZZO: ECONOMICO AZIENDALE UNITÀ DI APPRENDIMENTO Realizzazione del Business plan Coordinatore: il Docente di Economia aziendale Collaboratori: Docenti del Consiglio di
DettagliI PROCESSI FINANZIARI DELLE IMPRESE. Alessandro Russo Università degli studi di Catania - Corso di Economia e Gestione delle Imprese 16 dicembre 2013
I PROCESSI FINANZIARI DELLE IMPRESE Alessandro Russo Università degli studi di Catania - Corso di Economia e Gestione delle Imprese 16 dicembre 2013 Posti dinanzi a obiettivi sempre più impegnativi e decisivi
DettagliConsiderazioni di carattere ambientale e appalti pubblici nel diritto interno: TUTELA AMBIENTALE A LIVELLO NAZIONALE
TUTELA AMBIENTALE A LIVELLO NAZIONALE L. n. 296/2006: art. 1, comma 1126: l attuazione e il monitoraggio di un Piano d azione per la sostenibilità ambientale dei consumi della pubblica amministrazione.
DettagliProgetti di Outplacement per l Azienda
Progetti di Outplacement per l Azienda TRASFORMIAMO IL CAMBIAMENTO IN OPPORTUNITÀ CHI SIAMO PERCHÈ SCEGLIERE OP SOLUTION Supportiamo le Aziende che devono affrontare il percorso di uscita dei loro dipendenti,
DettagliL I N K E D I N M I L A N E C O N O M I C G R A P H
L I N K E D I N M I L A N E C O N O M I C G R A P H I S C R I T T I A Z I E N D E L A V O R O C O M P E T E N Z E F O R M A Z I O N E C O N O S C E N Z E Con più di 433 milioni di iscritti, LinkedIn è
Dettagli