PROTOCOLLO DIAGNOSTICO-TERAPEUTICO DELLA IPERCOLESTEROLEMIA IN ETA PEDIATRICA
|
|
- Ambra Mora
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 PROTOCOLLO DIAGNOSTICO-TERAPEUTICO DELLA IPERCOLESTEROLEMIA IN ETA PEDIATRICA A cura di Caterina Munafò Con la collaborazione di Valeria Chirico, Giovanna Elisa Calabrò, Annamaria Salpietro, Rosangela Caruso Dipartimento di Scienze Pediatriche, Policlinico Universitario, Messina UOC di Genetica ed Immunologia Pediatrica INTRODUZIONE L ipercolesterolemia è un importante fattore di rischio di malattia modificabile che può essere individuato già nel bambino. Livelli elevati di colesterolo in età pediatrica sono predittivi di rischio di cardiovasculopatia arteriosclerotica (Coronary Artery Disease, CAD) in età adulta. Le sperimentazioni cliniche condotte su popolazione adulta hanno dimostrato che il rischio di malattia cardiaca coronarica è correlato alla concentrazione di colesterolo totale (TC) con una modalità di incremento lineare della curva, con rischio di CAD a livelli di TC di 250 mg/dl (6,48 mmol/l) doppio rispetto a valori di 200 mg/dl (5,2 mmol/l). Una riduzione dell 8% dei livelli di TC porta ad una riduzione del 19% di CAD negli adulti. In età pediatrica, fatta eccezione per le forme genetiche più gravi di dislipidemia, non esistono evidenze dirette che un intervento volto alla riduzione precoce dei valori di colesterolemia possa avere effetto sulla riduzione dell'incidenza di aterosclerosi in età adulta. Tuttavia, in base alla tesi che l individuazione precoce degli soggetti con un livello elevato di colesterolo potrebbe ridurre il rischio di aterosclerosi, il National Cholesterol Education Program (NCEP) e successivamente l American Academy of Pediatrics (AAP) hanno sviluppato una serie di raccomandazioni per lo screening per le dislipidemie nei bambini e nei giovani adulti. EZIOLOGIA L eziologia dell ipercolesterolemia nel bambino può riconoscere cause di tipo secondario (tabella 1) o primario (tabella 2). In genere è possibile ottenere un orientamento differenziale con l anamnesi e l esecuzione di adeguati test di laboratorio. Tab 1 Principali cause di Ipelipidemia Secondaria Colesterolo nei bambini: screening e trattamento, razionali e strategie. Journal of Clinical Ligand Assay 2001 Metaboliche ed endocrine Malattie da Accumulo Diabete mellito, Ipotiroidismo, Gravidanza, Ipopituitarismo, Lipodistrofia, Porfiria Acuta Intermittente Malattia da Accumulo di Cistina, Malattia Di Gaucher, Malattia da Accumulo di Glicogeno, Malattia giovanile di Tay Sachs, Malattia di Tay Sachs, Malattia di Niemann Pick 1
2 Renale Insufficienza Renale Cronica, Sindrome emolitica uremica, Sindrome Nefrosica Epatica Altre Indotta da Farmaci Colestasi Epatica benigna ricorrente, Atresia biliare congenita, Epatite Anoressia Nervosa, Ipercalcemia Idiopatica, Sindrome di Klinefelter Progeria, Lupus Eritematoso Sistemico, Sindrome di Werner, Obesità, Ustioni Corticosteroidi, Tiazidici, Anticonvulsivanti, Beta bloccanti, Contraccettivi orali Tab 2. Caratteristiche clinico-biologiche delle principali Iperlipidemie Primarie Terapia pediatrica pratica. Maglietta nona edizione. Fenotipo lipidico Quadro lipidico Colesterolo Trigliceridi Lipoproteine elevate Segni Clinici Ipercolesterolemia Isolata Ipercolesterolemia familare - eterozigote N LDL - omozigote N LDL Deficit familiare di Apo B-100 N LDL Ipercolesterolemia poligenica N LDL Aterosclerosi, xantomi, xantelasmi nella 3 a - 4 a decade di vita, elevato rischio di CAD Xantomi presenti alla nascita o entro il 2 anno; aterosclerosi tra 1 a e 2 a decade di vita Come nell Ipercolesterolemia Familiare Solitamente asintomatica fino allo sviluppo di patologia vascolare; assenza di xantomi Ipertrigliceridemia Isolata Ipertrigliceridemia Familaire N ( ) VLDL Chilomicronemia (Deficit di N ( ) CM Lipoprotein lipasi o di Apo C-2) Asintomatica; in alcuni casi sono associate obesità, intolleranza al glucosio, iperuricemia Asintomatica oppure associata a pancreatite, dolori addominali, xantomi. Non aumentato rischio di aterosclerosi Ipertrigliceridemia e Ipercolesterolemia Iperlipidemia Combinata Familiare Disbetalipoproteinemia Familiare VLDL LDL normali VLDL, IDL; LDL normali Generalmente si presenta nell età adulta; rischio precoce di malattia coronarica Xantomi tuberoeruttivi. Elevato rischio di arteriopatia coronarica e cerebrale. LDL = Lipoproteine a bassa densità; VLDL = Lipoproteine a densità molto bassa; IDL = Lipoproteine a densità intermedia; CM = Chilomicroni 2
3 DIAGNOSI La determinazione dell assetto lipidico non dovrebbe essere eseguita prima dei due anni di età per l eccessiva variabilità intra-individuale e l impossibilità ad eseguire alcun tipo di intervento. Deve essere effettuata dopo 12 ore di digiuno, in condizioni di benessere (alcune lipoproteine plasmatiche si comportano come indici di fase acuta) e possibilmente prima dello sviluppo puberale (gli ormoni sessuali modificano l assetto lipidico). Le indagini devono comprendere la determinazione, dopo 12 ore di digiuno, di: - Colesterolemia totale - Colesterolo HDL - Colesterolo LDL (calcolato mediante la formula: colesterolemia totale- (colesterolemia HDL+ [trigliceridemia/5] ) - Trigliceridemia I valori di colesterolo totale, HDL, LDL e trigliceridi in rapporto al sesso ed all età del soggetto sono elencati in tabella 3. E consigliabile ripetere la determinazione una seconda volta per ottenere una conferma e una media dei due valori ottenuti prima di intraprendere qualunque tipo di intervento. Per valori normali o borderline la determinazione va ripetuta dopo 3-6 mesi, mentre per valori medio-elevati dopo 1-3 mesi. Devono essere escluse forme secondarie di ipercolesterolemia. Tab 3 Distribuzione dei lipidi e delle lipoproteine in soggetti di età tra 5 e 19 anni Committee on Nutrition. Lipid screening and cardiovascular health in childhood. Pediatrics 2008 Maschi Femmine 5-9 anni anni anni 5-9 anni anni anni Colesterolo Tot., mg/dl 50 Percentile Percentile Percentile Percentile Trigliceridi, mg/dl 50 Percentile Percentile Percentile Percentile LDL, mg/dl 50 Percentile Percentile Percentile Percentile HDL, mg/dl 5 Percentile Percentile
4 25 Percentile Percentile SCREENING DEI SOGGETTI A RISCHIO La determinazione del quadro lipidico deve essere effettuata in tutti i bambini tra i 2 ed i 9-11 anni di età appartenenti ad una delle seguenti categorie a rischio: 1. Bambini ed adolescenti appartenenti a famiglie con almeno 1 parente di I o II grado (1 genitore o 1 nonno) con evidenza di CAD precoce (prima dei 55 anni di vita); per CAD precoce si intendono sia gli eventi acuti quali infarto miocardico, angina pectoris, ictus cerebri, ischemie cerebrali, vasculopatie periferiche o morte improvvisa, sia la documentazione di una aterosclerosi coronarica mediante coronarografia, o il trattamento con angioplastica o by- pass aortocoronarico; 2. Bambini ed adolescenti con almeno 1 genitore con valori di colesterolo totale superiore a 240 mg/dl, o ipertrigliceridemia grave (>300 mg/dl), o valori ridotti di HDL (<35 mg/dl); 3. Bambini ed adolescenti con anamnesi familiare dubbia o scarsa ed incompleta che presentino fattori di rischio aggiuntivi quali obesità, ipertensione arteriosa, sedentarietà, abitudini alimentari scorrette, abitudine al fumo I valori del quadro lipidico in bambini ed adolescenti sottoposti allo screening sono di seguito elencati in Tabella 4. Tab 4. Valori di Riferimento di Colesterolo totale ed LDL in bambini e adolescenti Committee on Nutrition. Lipid screening and cardiovascular health in childhood. Pediatrics 2008 Categoria Percentile Colesterolo Totale mg/dl Colesterolo LDL mg/dl Accettabile <75 P < 170 < 110 Borderline P Elevato > 95 P >200 > 130 I bambini a rischio che presentano valori accettabili del quadro lipidico devono essere rivalutati dopo 5 anni; in quelli con valori borderline o con valori intermedi la rivalutazione va fatta rispettivamente dopo 1 anno o dopo 6-12 mesi (Figura 1); in caso di conferma vanno comunque 4
5 inviati ad un centro di riferimento per le dislipidemie pediatriche. Ogni bambino con quadro lipidico a rischio deve invece essere inviato ad un centro di riferimento fin dalla prima diagnosi. Fig 1. Algoritmo di valutazione del rischio in base ai livelli di colesterolo. La storia familiare positiva viene definita come storia di malattia cardiovascolare prematura, prima dei 55 anni, in un genitore o in un nonno. Il colesterolo totale (TC) viene considerato elevato se > 240 mg/dl. National Cholesterol Education Program Report of the Expert Panel on Blood Cholesterol Levels in Children and Adolescents TERAPIA 5
6 Terapia dietetica Secondo le raccomandazioni formulate dalla Società Italiana di Nutrizione Pediatrica la dieta ideale per il trattamento dell ipercolesterolemia in bambini di età superiore ai due anni deve avere le seguenti caratteristiche: -proteine: 12-14% delle calorie totali (con rapporto proteine animali e vegetali di 1:1) -carboidrati: 60% delle calorie totali (con rapporto carboidrati complessi e semplici di 3:1) -lipidi: meno del 30% delle calorie totali, ma non al di sotto del 25%, con corretta suddivisione tra acidi grassi saturi (10% del totale), monoinsaturi (10-15%) e polinsaturi (5-10%), utilizzando solo oli vegetali polinsaturi dietetici o vitaminizzati cioè supplementati con antiossidanti -colesterolo: preferibilmente <100 mg/1000 calorie, comunque non oltre 300 mg/die -fibre: quota calcolata in base alla formula g/die= 5+ età del bambino in anni (metà solubili e metà insolubili) Le calorie giornaliere vanno ripartite in: 20% tra colazione e spuntino, 40% a pranzo, 10% a merenda, 30% a cena. La dieta giornaliera raccomandata è riportata nella Tabella 5 Tab 5. Indicazioni dietetiche per il Trattamento dell Ipercolesterolemia nel Bambino Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale Società Italiana di Pediatria, In una occasione in cui assumere latte o yougurt preferibilmente di tipo parzialmente scremato (generalmente la prima colazione, in cui è consigliato assumere cereali); - In due occasioni (pranzo e cena) in cui assumere un pasto completo con carboidrati complessi, lipidi e proteine; preferire a pranzo pasta o riso più un secondo piatto e contorno; a cena un piatto unico o una minestra. I secondi piatti settimanali vanno così variati: 3 volte la settimana: carne magra; 3-4 volte la settimana: pesce (fresco o surgelato) ricco in DHA (pesce azzurro, merluzzo, salmone, tonno); evitare crostacei e molluschi; 3-4 volte la settimana: legumi (sostituiscono la carne se uniti ai cereali in piatto unico ) 1-2 volte la settimana: formaggi magri; 1-2 volte la settimana: salumi, quali bresaola o prosciutto crudo senza grasso 1 volta la settimana: un uovo Preparazione dei cibi: moderare il consumo di sale e di condimenti, preferendo l olio extravergine di oliva Cottura: preferire la cottura al vapore, al forno, in umido con pentola antiaderente Terapia farmacologica Il trattamento farmacologico viene consigliato ai pazienti di età superiore ai 10 anni affetti da DISLIPIDEMIE GENETICHE in forma grave che, dopo 12 mesi di adeguato trattamento dietetico presentano i seguenti valori: - C-LDL> 190 mg/dl - C-LDL> 160 mg/dl e familiarità positiva per CAD (Coronary Artery Disease) precoce (prima dei 55 anni ) o con presenza di due o più FR aggiuntivi nel bambino o 6
7 nell adolescente (diabete, ipertensione, fumo di sigaretta, obesità severa, bassi livelli di C- HDL, inattività fisica) Gli ipolipemizzanti approvati per l uso in età pediatrica (dopo i 10 anni di età ) per il trattamento dell ipercolesterolemia familiare eterozigote sono le resine sequestranti gli acidi biliari (non devono essere prescritte in pazienti con livelli di trigliceridi superiori a 300 mg/dl, in quanto esse nelle fasi iniziali possono aumentare i trigliceridi). E raccomandata una supplementazione con vitamina D ed acido folico per evitare il rischio carenziale da malassorbimento nella terapia cronica. Le statine, comunemente impiegate in età adulta, non vengono attualmente consigliate. E opportuno che tutti i bambini candidati al trattamento di un iperlipidemia siano inviati ad un centro di riferimento. BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO 1. Journal of clinical Ligand Assay Ed.Italiana, volume 24, numero 1 2. Stephen R. Daniels, Frank R. Greer and and the Committee on Nutrition. Lipid Screening and Cardiovascular Health in Childhood. Pediatrics 2008;122; American Heart Association. Heart Disease and Stroke Statistics:2006 Update. Dallas, TX: National Cholesterol Education Program Report of the Expert Panel on blood cholesterol levels in children and adolescent. US Department of health and human services. NIH Publication n , September Rodenburg J. et al. Statin Treatment in Children With Familial Hypercholesterolemia. The Younger, the Better. Circulation Jennifer L Baker, Ph D, Lina W Olsen, Ph D. Childhood body-mass index and the risk of coronary heart disease in adulthood. The New England Journal of Medicine Daniels SR, Greer FR. Committee on Nutrition. Lipid screening and cardiovascular health in childhood. Pediatrics Sarah De Ferranti. Colesterolo nei bambini: screening e trattamento, razionali e strategie. Journal of Clinical Ligand Assay, 2001; 24: Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale Società Italiana di Pediatria. Linee Guida Sulla Prevenzione dell Aterosclerosi in Età Pediatrica. Riv Pediatr Prev Soc 1992; 42:
8 8
1. Obesità. Per valutare la distribuzione del grasso corporeo, si può utilizzare il rapporto vita.
2%(6,7 1. Obesità L incidenza del sovrappeso e/o dell obesità è andata aumentando dal dopoguerra in tutti i paesi industrializzati per l abbondanza e la disponibilità di cibi raffinati da un lato e la
DettagliSTORIA NOTA 13 14/11/2012 26/03/2013 04/01/2007 19/06/2014 23/02/2007 06/06/2012 O DETERMINA 29/10/2004
STORIA NOTA 13 O DETERMINA 29/10/2004 O DETERMINA 04/01/2007 O DETERMINA 23/02/2007 O DETERMINA 06/06/2012 O DETERMINA 14/11/2012 O DETERMINA 26/03/2013 O DETERMINA 19/06/2014 il target per la terapia
DettagliADOTTATO DALLA DIVISIONE DI CARDIOLOGIA DELL UNIVERSITA MAGNA GRAECIA
IL COLESTEROLO BENVENUTI NEL PROGRAMMA DI RIDUZIONE DEL COLESTEROLO The Low Down Cholesterol DELL American Heart Association ADOTTATO DALLA DIVISIONE DI CARDIOLOGIA DELL UNIVERSITA MAGNA GRAECIA www.unicz.it/cardio
Dettagli1. Iperlipidemie. 2.2. Fabbisogno di lipidi
,3(5/,3,'(0,( 1. Iperlipidemie Le iperlipidemie, ed in particolar modo l ipercolesterolemia, rappresentano sicuramente il più riconosciuto ed importante fattore di rischio per l insorgenza dell aterosclerosi
DettagliJama, 2001, 285(19):2486-2496
Sommariio esecutiivo delllle lliinee-guiida ATP-III per lla prevenziione delllle mallattiie coronariiche Jama, 2001, 285(19):2486-2496 FASE 1. DETERMINARE IL PROFILO LIPIDICO-LIPOPROTEICO NEL SOGGETTO
DettagliC A R D I O P A T I A I S C H E M I C A : R I D U R R E I L R I S C H I O. Riassunto
Riassunto 1 Introduzione 1.1 Premessa 1.2 Spesa sanitaria e cardiopatia ischemica 1.3 Fattori di rischio coronarico come causa di cardiopatia ischemica 1.3.1 Prospettive future 1.3.2 Nutrizione e malattie
DettagliAttività fisica_raccomandazioni progetto cuore
Attività fisica_raccomandazioni progetto cuore Attività fisica_raccomandazioni progetto cuore Attività fisica_raccomandazioni progetto cuore Attività fisica_esercizio aerobico Aiuta mantenere peso ideale
DettagliLe modalità prescrittive nelle diverse situazioni cliniche
L INFORMAZIONE INDIPENDENTE SUL FARMACO: OBIETTIVO STATINE Le modalità prescrittive nelle diverse situazioni cliniche Sassari 26 Gennaio 2008 Dott.ssa Chiara Musio NOTA 13 AIFA La prescrizione a carico
DettagliIL RISCHIO CARDIOVASCOLARE
IL RISCHIO CARDIOVASCOLARE Perché rivolgersi al Medico di Famiglia? COME LO MISURIAMO? Con mezzi molto semplici, in ambulatorio 1 COME LO MISURIAMO? Uno sfingomanometro per misurare la pressione COME LO
DettagliValutazione dell IG di Frollini tradizionali e preparati con farina con l aggiunta del % di Freno SIGI.
Valutazione dell IG di Frollini tradizionali e preparati con farina con l aggiunta del % di Freno SIGI. Premessa L'indice glicemico (IG) di un alimento, definito come l'area sotto la curva (AUC) della
DettagliNUTRIZIONE ed EQULIBRIO
NUTRIZIONE ed EQULIBRIO Lo sapevi che Una corretta alimentazione è importante per il nostro benessere psico-fisico ed è uno dei modi più sicuri per prevenire diverse malattie. Sono diffuse cattive abitudini
DettagliCOLESTEROLO. l insidioso killer del cuore. A cura della Dott.ssa Anna Maria Marcellini Direttore Tecnico del Laboratorio Gruppo Ippocrate
COLESTEROLO l insidioso killer del cuore A cura della Dott.ssa Anna Maria Marcellini Direttore Tecnico del Laboratorio Gruppo Ippocrate Cos è il COLESTEROLO Il Colesterolo è una sostanza che appartiene
DettagliL OBESITA : FATTO DI ESTETICA O MALATTIA?
Cernusco Lombardone 11-05-2013 L OBESITA : FATTO DI ESTETICA O MALATTIA? Dott Ivano Baragetti Divisione di Nefrologia e Dialisi Ospedale Bassini, Cinisello Balsamo Azienda Ospedaliera ICP Milano IN UN
DettagliCUORE & ALIMENTAZIONE
5 Convegno Socio-Scientifico ASPEC Teatro «Antonio Ghirelli» - Salerno, 27 Giugno 2015 CUORE & ALIMENTAZIONE Annapaola Campana Unità Operativa di Oncoematologia Presidio Ospedaliero Pagani (SA) CAUSE DI
DettagliPremessa. Tratto da American Heart Journal 2004; 147: 705-712
Effetti del cambiamento di terapia con statine sul raggiungimento delle concentrazioni lipidiche ottimali: lo studio Measuring Effective Reductions in Cholesterol Using Rosuvastatin Therapy (MERCURY I)
DettagliDISLIPIDEMIE. Dr. Alessandro Bernardini DISLIPIDEMIA
HOME DISLIPIDEMIE DISLIPIDEMIE Dr. Alessandro Bernardini DISLIPIDEMIA Rispetto al termine iperlipidemia, è più appropriato utilizzare dislipidemia,, che comprende sia livelli anormalmente elevati di lipoproteine
DettagliDove sono i nutrienti? : I GRUPPI DI ALIMENTI
Dove sono i nutrienti? : I GRUPPI DI ALIMENTI Al fine di comporre correttamente la propria dieta è bene conoscere le qualità dei principali alimenti che in base alle loro principali caratteristiche nutrizionali
DettagliLa nutrizione, tra gusto e salute, nei menu scolastici
Milano, 29 marzo 2012 La nutrizione, tra gusto e salute, nei menu scolastici Andrea Ghiselli INRAN La corretta alimentazione del bambino Alimento 3-10 anni Porzioni Linee Guida Frutta+succhi 216 1.4 3
DettagliLa terapia dello scompenso cardiaco Pace-maker, defibrillatori, cuore artificiale, trapianto di cuore. Dr. Franco Adriano Zecchillo
La terapia dello scompenso cardiaco Pace-maker, defibrillatori, cuore artificiale, trapianto di cuore Dr. Franco Adriano Zecchillo Il primo trattamento per la cura dello scompenso cardiaco è.. MODIFICHE
DettagliAlimenti. Gruppi Alimentari
Alimenti Gli alimenti sono tutto ciò che viene utilizzato come cibo dalla specie umana. Un dato alimento non contiene tutti i nutrienti necessari per il mantenimento di un corretto stato fisiologico La
DettagliCibo e salute. Marisa Porrini DiSTAM Università degli Studi di Milano
Cibo e salute tra innovazione e tradizione Marisa Porrini DiSTAM Università degli Studi di Milano il cibo è salute sostentamento della vita prevenzione delle malattie da carenza ottimizzazione delle funzioni
DettagliDEL CUORE DELLE MALATTIE CARDIOVASCOLARI A CURA DI:
2016 LE 12 REGOLE DEL CUORE CONSIGLI NUTRIZIONALI PER LA PREVENZIONE DELLE MALATTIE CARDIOVASCOLARI A CURA DI: DOTT.SSA FRANCESCA DE BLASIO BIOLOGA NUTRIZIONISTA DOTTORATO DI RICERCA IN SANITÀ PUBBLICA
DettagliLINEE GUIDA SVEZZAMENTO
LINEE GUIDA SVEZZAMENTO LATTANTI I bambini sino a 6 mesi assumono solamente latte seguendo le modalità e le dosi imposte dal pediatra. L allattamento artificiale inizierà con: Latte in polvere adattato
DettagliCom. Scien. Ass. Giuseppe Dossetti: i Valori Sviluppo e Tutela dei Diritti Cardiologa A.C.O. S. Filippo Neri, Roma
DOTT.SSA CINZIA CIANFROCCA Com. Scien. Ass. Giuseppe Dossetti: i Valori Sviluppo e Tutela dei Diritti Cardiologa A.C.O. S. Filippo Neri, Roma PREVENIRE E MEGLIO CHE CURARE: LA PREVENZIONE DELLE PATOLOGIE
DettagliI L I P I D I. Lipidi complessi: fosfolipidi e glicolipidi; sono formati da CHO e altre sostanze.
I L I P I D I ASPETTI GENERALI I Lipidi o grassi sono la riserva energetica del nostro organismo; nel corpo umano costituiscono mediamente il 17% del peso corporeo dove formano il tessuto adiposo. In generale
DettagliPRANZO o CENA (30-40%apporto calorico giornaliero) COLAZIONE (15% apporto calorico giornaliero)
Consigli COLAZIONE (15% apporto calorico giornaliero) E un momento alimentare troppo spesso trascurato. E importante consumare un adeguata colazione. E dimostrato, peraltro, che l assenza di questo pasto
DettagliCOMUNE DI SANTA MARGHERITA LIGURE AREA 3 SERVIZI INTEGRATI ALLA PERSONA
COMUNE DI SANTA MARGHERITA LIGURE AREA 3 SERVIZI INTEGRATI ALLA PERSONA Città Metropolitana di Genova All. A CRITERI PER LA REALIZZAZIONE DEI MENU Il menù è soggetto a validazione da parte del competente
DettagliInformazioni dal Servizio Farmaceutico Territoriale
Informazioni dal Servizio Farmaceutico Territoriale Periodico di informazione per Medici & Farmacisti Anno XIII, N 2 Aprile 2013 A cura del DIP IP.. INTERAZIENDALEI ASSISTENZA FARMACEUTICA Via Berchet,
DettagliLA PREVENZIONE CARDIOVASCOLARE. dott. Zoran Olivari
18 NOVEMBRE 2014 LA PREVENZIONE CARDIOVASCOLARE dott. Zoran Olivari 89 anni 89 anni 80 anni 87 anni 86 anni 88 anni 84 anni 103 anni 91 anni ULTRACENTENARI Si vive di più!! (nel ns mondo occidentale)
DettagliGrassi: Grassi. 3. scegli la qualità e limita la quantità
3. Grassi: Grassi 3. scegli la qualità e limita la quantità 3. Grassi: scegli la qualità e limita la quantità 30 Per stare bene è necessario introdurre con l'alimentazione una certa quantità di grassi,
DettagliLe malattie cardiovascolari (MCV) sono la principale causa di morte nelle donne, responsabili del 54% dei decessi femminili in Europa
Red Alert for Women s Heart Compendio DONNE E RICERCA CARDIOVASCOLARE Le malattie cardiovascolari (MCV) sono la principale causa di morte nelle donne, responsabili del 54% dei decessi femminili in Europa
Dettagliacqua; grassi (saturi e insaturi); zuccheri; proteine; elementi minerali; vitamine; enzimi.
COS'E' L' INTOLLERANZA AL LATTOSIO? Il latte è composto da: acqua; grassi (saturi e insaturi); zuccheri; proteine; elementi minerali; vitamine; enzimi. Fra gli zuccheri, quello maggiormente presente è
Dettagli1 Accesso. 2 Accesso. Note 1-2. Nota 3. (dopo 15-30 giorni) STOP. Nota 4
1 Accesso Note 1-2 1. Individua i pazienti affetti da Sindrome Metabolica utilizzando l algoritmo per la diagnosi secondo l ATP III fra tutti i pazienti con BMI > 27 o affetti da uno dei disordini che
DettagliMaria Antonietta Lepore LIPIDI E LIPOPROTEINE
A06 108 Maria Antonietta Lepore LIPIDI E LIPOPROTEINE Correlazione con patologie cardiovascolari Copyright MMIX ARACNE editrice S.r.l. www.aracneeditrice.it info@aracneeditrice.it via Raffaele Garofalo,
DettagliLa diagnosi delle dislipidemie familiari e secondarie. Gerardo Medea
La diagnosi delle dislipidemie familiari e secondarie Gerardo Medea GLOSSARIO ESSENZIALE Dislipidemie: alterazioni nei livelli e/o nella composizione e/o nel metabolismo dei lipidi e delle lipoproteine
DettagliIL RISCHIO CARDIOVASCOLARE GLOBALE: IL CRUSCOTTO DEL CUORE
Lega Friulana per il Cuore IL RISCHIO CARDIOVASCOLARE GLOBALE: IL CRUSCOTTO DEL CUORE Materiale predisposto dal dott. Diego Vanuzzo, Centro di Prevenzione Cardiovascolare, Udine a nome del Comitato Tecnico-Scientifico
DettagliLA DIETA VEGETARIANA
LA DIETA VEGETARIANA La dieta vegetariana è uno dei modelli dietetici a base vegetale che esclude rigorosamente dall alimentazione la carne di qualsiasi animale. È basata su cereali, legumi, verdura e
DettagliRACCOMANDAZIONI DELL ASL CN1 2010
Appropriatezza prescrittiva nella terapia dell ipercolesterolemia RACCOMANDAZIONI DELL ASL CN1 2010 PREMESSE L'ipercolesterolemia è uno dei maggiori fattori di rischio cardiovascolare e la sua riduzione
DettagliL ASSOCIAZIONE ITALIANA GASTROENTEROLOGI ED ENDOSCOPISTI DIGESTIVI OSPEDALIERI PRESENTA:
L ASSOCIAZIONE ITALIANA GASTROENTEROLOGI ED ENDOSCOPISTI DIGESTIVI OSPEDALIERI PRESENTA: STEATOSI E STEATOEPATITE NON ALCOLICA AIGO PER I PAZIENTI: INFORMAZIONE SANITARIA A CURA DELLE COMMISSIONI AIGO
DettagliPERCHE MANGIAMO? Gli alimenti sono necessari per. .il FUNZIONAMENTO dell organismo. e per il suo ACCRESCIMENTO
PROGETTO ALIMENTAZIONE E CULTURA Impariamo a nutrirci per crescere meglio CIRCOLO DIDATTICO DI ARICCIA Centro Studi Regionale per l Analisi e la Valutazione del Rischio Alimentare (CSRA) - IZS Lazio e
DettagliDIABETE MELLITO. Organi danneggiati in corso di diabete mellito INSULINA
DIABETE MELLITO Il diabete mellito è la più comune malattia endocrina: 1-2% della popolazione E caratterizzato da : -alterazione del metabolismo del glucosio -danni a diversi organi Complicanze acute:
Dettaglisembra una Anche qui sembra questione di sesso: Aspirina e donne
sembra una Anche qui sembra questione di sesso: Aspirina e donne The Women s Health Study Razionale per l uso di bassi dosaggi di aspirina nella prevenzione primaria Nella prevenzione secondaria delle
DettagliIL CUORE DELLE DONNE LINEE GUIDA 2014 PER LA PREVENZIONE DELLE MALATTIE CARDIOVASCOLARI NELLE DONNE
IL CUORE DELLE DONNE LINEE GUIDA 2014 PER LA PREVENZIONE DELLE MALATTIE CARDIOVASCOLARI NELLE DONNE PREMESSA Queste Linee Guida sono indirizzate al sesso femminile, finalizzate alla divulgazione delle
DettagliIl Servizio di Refezione Scolastica del Comune di Poggibonsi
Il Servizio di Refezione Scolastica del Comune di Poggibonsi Il servizio di refezione scolastica del Comune di Poggibonsi è affidato all azienda di Ristorazione Cir- Food, Divisione Eudania. Per la preparazione
DettagliTABELLE DIETETICHE. Media Maschi/femmine (Kcal/gg) Fabbisogno Energetico. Nido d infanzia dell infanzia
TABELLE DIETETICHE La tabella dietetica deve fornire la corretta quantità in nutrienti, sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo, in modo che l organismo dell individuo non debba ricorrere ad
DettagliCORSA E ALIMENTAZIONE. Dott.ssa Sara Campagna Specialista in Medicina dello Sport Master in Nutrizione Umana
CORSA E ALIMENTAZIONE Dott.ssa Sara Campagna Specialista in Medicina dello Sport Master in Nutrizione Umana Un alimentazione corretta in chi pratica attività sportiva permette di: - ottimizzare il rendimento
DettagliSTEATOSI EPATICA: malattia emergente CORSO ECM
10 MAGGIO 2014, ore 08:30 Centro Analisi Monza MONZA (MB) STEATOSI EPATICA: malattia emergente CORSO ECM Specialista in Medicina Interna Numero pazienti esaminati 340 15,88 84,12 Maschi Femmine Analisi
DettagliDomande e risposte sui Super Omega 3
Domande e risposte sui Super Omega 3 Cos è il colesterolo? Il colesterolo è una sostanza prodotta dal nostro organismo e fondamentale per lo stesso. Il fegato umano produce giornalmente da 1 a 2 g di colesterolo
DettagliMorte improvvisa in Italia: studio caso-controllo in Medicina Generale. Istruzioni per il ricercatore
Morte improvvisa in Italia: studio caso-controllo in Medicina Generale Istruzioni per il ricercatore 1. Decidi la partecipazione prima di controllare se hai casi di morte improvvisa. questo aspetto è molto
DettagliComplicanze macroangiopatiche nel diabete
Complicanze macroangiopatiche nel diabete Diabete mellito e mortalità cardiovascolare Framingham Study: 20 anni di follow-up 18 Mortalità cardiaca ogni 1000 persone 16 14 12 10 8 6 4 2 17 8 17 4 DM No-DM
DettagliTABELLE DIETETICHE PER LA REFEZIONE SCOLASTICA
Lotto n. 1 Allegato B TABELLE DIETETICHE PER LA REFEZIONE SCOLASTICA Fasce d età considerate Scuola dell infanzia ANNI 2,5-5,5 Scuola elementare 5,5-10,5 Scuola media * 10,5-14,5 * Nella fascia di età
DettagliMenSana. Le scelte istituzionali del menu scolastico
26 febbraio 2015 Presentazione di una novità MenSana. Le scelte istituzionali del menu scolastico Daniela Iurilli Naturopata nutrizionista Perfezionata in Nutrizione e Dietetica Applicata Titolo Le radici
DettagliGUIDA PER LE PROVE FUNZIONALI E PER LA CLASSIFICAZIONE DEL DIABETE E ALTRE FORME DI INTOLLERANZA AL GLUCOSIO
DIPARTIMENTO DI MEDICINA DI LABORATORIO GUIDA PER LE PROVE FUNZIONALI E PER LA CLASSIFICAZIONE DEL DIABETE E CODICE: IOP.CPOsan.09 REV 6 del 06/07/10 Pag. 1 di 5 1. SCOPO E APPLICABILITA Scopo di questa
DettagliAppropriatezza Prescrittiva Statine. revisione delle linee guida
Appropriatezza Prescrittiva Statine revisione delle linee guida perchè altre linee guida sulle statine per coniugare nella nostra realtà appropriatezza clinica sostenibilità economica perchè le statine
DettagliAllegato 3: Tabella esami baseline per valutazione rischio e danno d organo e follow-up
Allegato 3: Tabella esami baseline per valutazione rischio e danno d organo e follow-up Esami Routine Valori o risultato al Intervento baseline ECG Routine Neg per IVS Programmare Eco in 3-4 mesi (se compatibile
Dettagli8 Progetto ABC. Achieved Best Cholesterol
Introduzione La dislipidemia è ampiamente noto essere uno dei più importanti fattori di rischio cardiovascolari. Molto si è scritto in letteratura negli ultimi anni a proposito della riduzione di questo
DettagliIL Piccolo Cronista Sportivo
IL Piccolo Cronista Sportivo Stagione Sportiva 2014-2015 Asp.Scuola calcio Qualificata EDIZIONE SPECIALE SULL INCONTRO DEL 10.11.2014 SUL TEMA: L Educazione alimentare per la salute e lo sport Piccoli
DettagliL'Alimentazione (principi alimentari e consigli) Una Sana Alimentazione Ogni essere vivente introduce cibo nell'organismo: questo processo prende il nome di ALIMENTAZIONE. Introdurre cibo nel nostro corpo
DettagliSTRESS E PATOLOGIE CORRELATE: STRATEGIE NUTRIZIONALI E MOTORIE
STRESS E PATOLOGIE CORRELATE: STRATEGIE NUTRIZIONALI E MOTORIE Dott. ssa Annalisa Caravaggi Biologo Nutrizionista sabato 15 febbraio 14 STRESS: Forma di adattamento dell organismo a stimoli chiamati STRESSOR.
DettagliCOSA FARE DOPO UN ICTUS CEREBRALE
Lega Friulana per il Cuore COSA FARE DOPO UN ICTUS CEREBRALE Materiale predisposto dal dott. Diego Vanuzzo, Centro di Prevenzione Cardiovascolare, Udine a nome del Comitato Tecnico-Scientifico della Lega
DettagliIl sale è un elemento fondamentale per l alimentazione umana ed è costituito da cloruro di sodio (NaCl). Una sua eccessiva introduzione però può
Sale e salute Il sale è un elemento fondamentale per l alimentazione umana ed è costituito da cloruro di sodio (NaCl). Una sua eccessiva introduzione però può causare gravi problemi alla salute. La quantità
DettagliCondizioni e fattori di rischio di DMT2
Condizioni e fattori di rischio di DMT2 IFG o IGT o pregresso diabete gestazionale Età >45 anni, specie se con BMI >25 od obesità centrale Età 25) e una o più fra le seguenti
DettagliAvvio progetto sindrome metabolica. Adesione
Avvio progetto sindrome metabolica Adesione 1. i medici associati in super rete, super gruppo e CPT sono obbligati ad aderire e NON devono comunicare l'adesione al distretto di competenza; 2. I medici
DettagliCaso clinico 2. Pz. di 50 anni, obeso (IMC: 32Kg/mq) Familiarità per diabete mellito. Asintomatico. Glicemia plasmatica di 130 mg/dl.
Caso clinico 1 Pz di 15 anni, di sesso femminile, lievemente sottopeso (IMC: 18Kg/mq). Manifesta nausea, vomito, dolori addominali, poliuria, polidipsia e dispnea. Nel giro di poche ore, manifesta obnubilamento
DettagliIl counting dei Carboidrati: dalla teoria alla pratica clinica
Questo modulo è proposto in versione ridotta a scopi dimostrativi! e non rappresenta l effettiva durata del prodotto finale Il counting dei Carboidrati: dalla teoria alla pratica clinica Stefania Agrigento
DettagliTu sei nel cuore di Fondo Est!
Tu sei nel cuore di Fondo Est! Prevenzione della Sindrome Metabolica 1 Fondo EST in collaborazione con Unisalute ti invita a partecipare alla campagna TU SEI NEL CUORE DI FONDO EST. Si tratta di uno screening
DettagliA cosa serve l energia che prendiamo dagli alimenti?
UNA DIETA EQUILIBRATA MIGLIORA LA VITA CONSIGLI PER UN ALIMENTAZIONE CONSAPEVOLE ALOMAR (Associazione Lombarda Malati Reumatici) Intervento a cura di: Dr.ssa Armanda Frassinetti SS Igiene Nutrizione Milano,
DettagliIl vostro bambino e lo Screening Neonatale
Il vostro bambino e lo Screening Neonatale Guida per i Genitori A cura di: Centro Fibrosi Cistica e Centro Malattie Metaboliche AOU A. Meyer, Firenze Cari genitori, la Regione Toscana, secondo un programma
DettagliIL MEDICO DI MEDICINA GENERALE E LA NEFROPATIA DIABETICA: studio sui comportamenti prescrittivi diagnosticoterapeutici di un gruppo di medici genovesi
Università degli Studi di Genova Facoltà di Medicina e Chirurgia IL MEDICO DI MEDICINA GENERALE E LA NEFROPATIA DIABETICA: studio sui comportamenti prescrittivi diagnosticoterapeutici di un gruppo di medici
DettagliCorso: «Diabete mellito tra medico di medicina generale e diabetologo. Proposta per una gestione condivisa.»
AZIENDA UNITÁ LOCALE SOCIO-SANITARIA N. 13 Dipartimento di Prevenzione Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione Corso: «Diabete mellito tra medico di medicina generale e diabetologo. Proposta
DettagliDiabete. Malattia metabolica cronica dipendente da una insufficiente produzione di insulina. Ridotta disponibilità alterazione della normale azione
Diabete Malattia metabolica cronica dipendente da una insufficiente produzione di insulina Ridotta disponibilità alterazione della normale azione Epidemiologia Popolazione mondiale affetta intorno al 5%
DettagliALIMENTAZIONE NELLE PATOLOGIE CRONICHE. dott.ssa Siciliano Italia Grazia biologo nutrizionista
ALIMENTAZIONE NELLE PATOLOGIE CRONICHE dott.ssa Siciliano Italia Grazia biologo nutrizionista DALLA PREISTORIA AD OGGI: STILI DI VITA DIVERSI 100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% DALLA PREISTORIA
DettagliSoggetto con LDL> 160 (CT 250-500*) e TG 200-750 mg\dl, eventuale HDL basso (fenotipo variabile)
Esercitazioni Caso 1: Viene nel vostro studio F.G. maschio di 58 anni, alto 1,75 m., pesa 97 kg, fumatore di 10 sig./di, riportando il risultato degli esami eseguiti qualche giorno prima. Gli unici risultati
DettagliMateriale educazionale per il medico e per il paziente con ipercolesterolemia familiare DR. LEIV OSE
Materiale educazionale per il medico e per il paziente con ipercolesterolemia familiare DR. LEIV OSE INDICE Contenuti e scopi di questo materiale 02 CONTENUTI E SCOPI DI QUESTO MATERIALE In questo materiale
DettagliDieta sana = dieta costosa? No Consigli utili per mangiare sano senza spendere tanto
Dieta sana = dieta costosa? No Consigli utili per mangiare sano senza spendere tanto A CURA DEL MINISTERO DELLA SALUTE DIREZIONE GENERALE DELLA COMUNICAZIONE E DEI RAPPORTI EUROPEI E INTERNAZIONALI, UFFICIO
Dettaglivien... Alcune indicazioni pratiche per un alimentazione equilibrata Dipartimento di Prevenzione a cura di Tiziana Longo e Roberta Fedele
ERVIZIO ANITARIO REGIONALE A Azienda ervizi anitari N 1 triestina la vien... alute angiando M Alcune indicazioni pratiche per un alimentazione equilibrata a cura di Tiziana Longo e Roberta Fedele Dipartimento
DettagliALIMENTAZIONE DA 12 A 36 MESI
ALIMENTAZIONE DA 12 A 36 MESI Intervento a cura di: Dr.ssa Maria Teresa Gussoni Ss Igiene Nutrizione Milano, 3 maggio 2012 1 L eccesso di peso rappresenta un fattore di rischio rilevante per le principali
DettagliIl formaggio sardo nella Sana Alimentazione Bambino, adulto, anziano, sportivo
Cagliari, mercoledì 30 novembre 2011 METTI IL FORMAGGIO SARDO NELLA TUA DIETA Il formaggio sardo nella Sana Alimentazione Bambino, adulto, anziano, sportivo Giovanna Maria Ghiani Specialista in Scienza
DettagliREPORT VALUTAZIONE DELL INDICE GLICEMICO DI TRE PRODOTTI ALIMENTARI NUTRIFREE
12 ottobre 2011 REPORT VALUTAZIONE DELL INDICE GLICEMICO DI TRE PRODOTTI ALIMENTARI NUTRIFREE INTRODUZIONE La finalità del calcolo dell Indice Glicemico (GI) è di fornire un parametro in grado di prevedere
Dettaglihs-crp ed MPO: Punto di vista del Clinico
hs-crp ed MPO: Punto di vista del Clinico IL LABORATORIO NELLE URGENZE ED EMERGENZE Roma, 2-3 Ottobre 2009 Riccardo Morgagni Cardiologia Università Tor Vergata Roma Contesto clinico Sindromi Coronariche
DettagliOBESITA, DIABETE E IPERTENSIONE : I MATTONI DELLE MALATTIE CARDIOVASCOLARI. Costanza Grasso Cardiologia 2 - AO Città della Salute e della Scienza
OBESITA, DIABETE E IPERTENSIONE : I MATTONI DELLE MALATTIE CARDIOVASCOLARI Costanza Grasso Cardiologia 2 - AO Città della Salute e della Scienza OBIETTIVI DELLA PRESENTAZIONE Malattia cardiovascolare:
DettagliOSTEOPOROSI e ALIMENTAZIONE: quali indicazioni possono risultare efficaci?
OSTEOPOROSI e ALIMENTAZIONE: quali indicazioni possono risultare efficaci? Una corretta alimentazione, in tutte le fasi della vita, è il miglior modo di prevenire l osteoporosi. L osteoporosi deve essere
DettagliDESCRIZIONE DELLE LIPOPROTEINE E LORO METABOLISMO
DESCRIZIONE DELLE LIPOPROTEINE E LORO METABOLISMO Lipoproteine: complessi macromolecolari che trasportano i lipidi a livello plasmatico Apolipoproteine: famiglia di proteine che copre la superficie delle
DettagliVALUTAZIONE E STRATIFICAZIONE DEL PROFILO DI RISCHIO DEL DEL MEDICO DI FAMIGLIA
VALUTAZIONE E STRATIFICAZIONE DEL PROFILO DI RISCHIO DEL PAZIENTE IPERTESO NELLO STUDIO DEL MEDICO DI FAMIGLIA Traduzione Pratica Ho idea del livello di rischio cardiovascolare del paziente iperteso che
DettagliSERVIZIO DI IGIENE DEGLI ALIMENTI E NUTRIZIONE (S.I.A.N. - ASL NO )
SERVIZIO DI IGIENE DEGLI ALIMENTI E NUTRIZIONE (S.I.A.N. - ASL NO ) OBIETTIVI del SIAN: sicurezza alimentare prevenzione delle malattie correlate all alimentazione promuovere comportamenti utili per la
DettagliNozioni generali. Principali forme di trattamento
tano essere di vitale importanza per il benessere psicofisico del paziente, pertanto vale sempre la pena impegnarsi, anche quando la sindrome non venga diagnosticata subito dopo la nascita. Principali
DettagliGli Alimenti Classificazione degli alimenti Alimenti semplici o principi alimentari o principi nutritivi o nutrienti inorganici organici
Prof. Carlo Carrisi Gli Alimenti Classificazione degli alimenti Alimenti semplici o principi alimentari o principi nutritivi o nutrienti: servono a nutrire l organismo, derivano dalla digestione, vengono
DettagliIPERCOLESTEROLEMIA RISCHIO CARDIOVASCOLARE
IPERCOLESTEROLEMIA RISCHIO CARDIOVASCOLARE Andrea Bartuli Marina Macchiaiolo, Sabrina Buonuomo, Ippolita Rana UOC Malattie Rare e Genetica Medica, Dip. Med. Pediatrica, Direttore A.G.Ugazio Ospedale Pediatrico
DettagliBreve guida per il paziente con insufficienza renale cronica
Quando l insufficienza renale ti fa perdere l equilibrio, Fosforo Calcio cosa puoi fare per controllare il fosforo Breve guida per il paziente con insufficienza renale cronica ASSOCIAZIONE NAZIONALE EMODIALIZZATI
DettagliMediterranean diet and patient with heart failure Dieta mediterranea e paziente con scompenso cardiaco
Mediterranean diet and patient with heart failure Dieta mediterranea e paziente con scompenso cardiaco Paola Antonini MD, PhD Sr VP Scientific Affairs (King of Prussia, PA, USA) October 13, 2014 Page 2
DettagliAlimentazione, arteriosclerosi e malattie cardiovascolari
Cause L sono la causa di mortalità più frequente nei paesi occidentali industrializzati. In prima linea troviamo l infarto del miocardio come conseguenza della malattia cardiovascolare (MCV). La malattia
DettagliP.A.N. Prevenzione Alimentazione Nutrizione
P.A.N. Prevenzione Alimentazione Nutrizione Signora Dieta Mediterranea: più di 50 anni ma non li dimostra Giovedì 29 Ottobre 2009 CAMERA DEI DEPUTATI Palazzo Marini Sala delle Conferenze Via del Pozzetto,
DettagliLA FENIL CHETO NURIA O PKU. Malattie Rare. Informazioni per le scuole
LA FENIL CHETO NURIA O PKU Malattie Rare Informazioni per le scuole LA FENILCHETONURIA LA FENILCHETONURIA O PKU E LA PIU FREQUENTE MALATTIA CONGENITA DEL METABOLISMO DELLE PROTEINE GLI ERRORI CONGENITI
DettagliPROGRAMMA SCUOLA DI DIETETICA NUTRIRSI DI SALUTE ANNO SCOLASTICO 2012
PROGRAMMA SCUOLA DI DIETETICA NUTRIRSI DI SALUTE ANNO SCOLASTICO 2012 DOCENTE: Madaschi Rossana Dietista e Docente di Scienza dell Alimentazione MATERIE: Dietologia - Scienza dell Alimentazione CLASSE:
DettagliGli aspetti terapeutici delle dislipidemie
21 Gli aspetti terapeutici delle dislipidemie 1. la dietoterapia e l attività FIsIca Premesse 1. L intervento sullo stile di vita costituisce la base del trattamento delle dislipidemie e della prevenzione
DettagliCOSA MANGIANO I BAMBINI DELL ASILO NIDO?
CITTÀ di ARZIGNANO Cooperativa Sociale MOBY DICK & COSA MANGIANO I BAMBINI DELL ASILO NIDO? Questo opuscolo illustra i menu preparati per i bambini dell Asilo Nido comunale, suddivisi per età, sulla base
DettagliPREVENZIONE. Il rischio cardio-oncologico: ecco le armi per contrastarlo
PREVENZIONE Il rischio cardio-oncologico: ecco le armi per contrastarlo Uno stile di vita salutare, prevenendo le malattie cardiovascolari e oncologiche, abbassa il rischio cardio-oncologico e realizza
Dettagli