Quali patologie costituiscono la prima causa di morte nel mondo occidentale?

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Transcript:

Quali patologie costituiscono la prima causa di morte nel mondo occidentale? Malattie oncologiche Malattie polmonari Malattie cardiovascolari Incidenti stradali

Prev cv

La carta del rischio del Progetto Cuore sintesi: Deve essere utilizzata per uomini e donne senza precedenti eventi CV, di età 40-69 anni Non è utilizzabile per donne in gravidanza Strumento di lavoro ad uso esclusivo del medico Deve essere adoperata utilizzando dati misurati secondo un a metodologia stardardizzata

Eventi CVD (barre) in relazione ai tassi di evento (curva tratteggiata) per decile di rischio CVD; UOMINI 35-69 anni 180 45 160 153 40 140 35 120 112 30 Eventi CVD 100 80 94 76 25 20 Tassi di ev vento % 60 46 15 40 20 33 27 18 20 17 10 5 0 I DEC (3433) II DEC (1659) III DEC (800) IV DEC (439) V DEC (253) VI DEC (161) VII DEC (115) VIII DEC (79) IX DEC (62) X DEC (55) 0 Decili di rischio (popolazione)

Eventi CVD (barre) in relazione ai tassi di evento (curva tratteggiata) per decile di rischio CVD; DONNE 35-69 anni 90 80 80 83 35 30 70 25 60 CVD Eventi 50 40 50 38 20 15 Tassi di ev vento % 30 10 20 15 10 9 7 7 3 6 5 0 I DEC (9331) II DEC (1854) III DEC (679) IV DEC (337) V DEC (164) VI DEC (71) VII DEC (55) VIII DEC (35) IX DEC (26) X DEC (22) 0 Decili di rischio (popolazione)

Promozione di sani stili di vita nei soggetti sani Astensione dal fumo Diminuzione del peso cor rporeo Modificazione della dieta Riduzione dell apporto alimentare di sodio Riduzione del consumo di alcol Attività fisica

Astensione dal fumo Relazione lineare tra cardiopatia e abitudine al fumo. CHD: rischio fumatori 1,7 vs. non fumatori, forti fumatori (>20) 2,5 vs. non fumatori; Ictus: rischio fumatori 1,5 vs. non fumatori (revisioni sistematiche di studi di coorte) Come? Minimal advise Valutazione del grado di dipendenza da nicotina (Fagerstroem) Valutazione della motivazione a cessaree il fumo (Mondor) Couselling Terapia farmacologica di supporto

Diminuzione del peso corporeo Determina riduzione della PA negli obesi. Ha benefici effetti su insulino-resistenza, diabete, ipercolesterolemia e IVS. Riduzione di PAS: 5-20 mmhg

Modificazione della dieta Aumento del consumoo di frutta, verdura, pesce con riduzione dell assunzione di alimenti ricchi in grassi saturi. Riduzione massima prevedibile di PAS: 8-14 mmhg

Riduzione dell apporto alimentare di sodio Assunzione giornaliera inferiore a 6 gr di NaCl, con riduzione approssimativa di PAS: 2-8 mmhg. Consigliare di ridurre il sale da condimento e i cibi salati : salumi, formaggi stagionati, ecc.

Riduzione del consumo di alcol Relazione lineare tra alcol, PA e prevalenza di ipertensione arteriosaa L alcol attenua l efficacia di farmaci antiipertensivi e si correla ad aumento di incidenza di ictus Consumo consigliato < 20-30 gr. al dì

Attività fisica (aerobica) Riduzione PAS: 4-9 mmhg Riduzione colesterolemia totale e LDL-colesterolo Aumento HDL-colesterolo (almeno 30-45 minuti 3-4 volte la settimana)

I compiti del MMG Conoscere i FRCV e il ruolo predittivo del rischio globale, e saperlo stratificare Individuare nella popolazione di assistiti i soggetti ad alto rischio CV Informare il pt. dell importanza della riduzione del rischio, e trasmettergli le motivazioni per il cambio di stile di vita Iniziare un percorso longitudinale rivolto a ridurre il rischio (non farmacologico o farmacologico)

FATTORI DI RISCHIO CARDIOVASCOLARI Caratteristiche dei soggetti sani che, in studi di po opolazione, sono risultate associate con la successiva comparsa di Cardiopatia Ischemica (Framingham, Seven Countries Study, MRFIT, ecc)

FRCV NON MODIFICABILI Età Sesso Storia familiare di malatti ie cardiovascolari insorte in età precoce Storia personale di CHD o altre malattie vascolari aterosclerotiche

FRCV MODIFICABILI Fumo Sedentarietà Alimentazione ricca di grassi saturi Colest.tot. e LDL elevati Colest. HDL basso Ipertensione Arteriosa Iperglicemia-Diabete Obesità Ipertrigliceridemia*

Fumo Incidenza di CHD maggiore con rischio relativo 1,7 vs non fumatori Nei forti fumatori rischio relativo 2,5 per CHD Incidenza di ictus maggiore con rischio relativo 1,5 vs non fumatori

Sedentarietà Incremento de el rischio di CHD del 30-50%

Alimentazione ricca di grassi saturi Incremento di colesterolemia, del BMI, aumento di rischio di obesità e sindrome metabolica

FATTORI DI RISCHIO EMERGENTI Iperfibrinogenemia Iperomocisteinemia Elevati livelli di Lipoprote eina (a) Elevati livelli di PCR Alterata glicemia a digiuno Aterosclerosi subclinica

Lipoproteina (a) Da dosare nei pazienti con quadro lipidico normale e storia personale e/o familiare di malattia cardiovascolare precoce Alla Lp(a) è legato il 15% del CT del corpo Valori elevati si associanoo ad aumentato rischio di CHD (ruolo non ancora ben chiarito) Riduzione dopo somministrazione di niacina