GUIDA PER LA DEFINIZIONE DEI PIANI FORMATIVI AZIENDALI



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GUID PER L DEFINIZIONE DEI PINI FORMTIVI ZIENDLI Milano, 27/3/27 Marco Guerci guerci@mip.polimi.it L evento è stato realizzato grazie al contributo del Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale

Research Plan SURVEY ONLINE RELIZZ. DI 1 CSI ESPLORTI VI SU PMI RELIZZ. DI 3 CSI SU EST PRCTICE STESUR DELL GUID SPERIM DELL GUID IN 2 ZIENDE CONDIVIS IONE NEL SISTEM CONFRONTO CON LE PRTI SOCILI 2 ttività realizzate ttività da realizzare

Logiche progettazione della Guida Il spositivo è stato quin costruito seguendo due criteri fondo: sistematicità e rigore metodologico procedure e strumenti sufficientemente agili e flessibili per venire incontro alle esigenze dello specifico contesto aziendale, per fare in modo che questa non si riveli troppo complessa ed onerosa Modalità utilizzo della guida: logica utilizzo tipo selettivo : relativa ai processi lavoro e alle aree organizzative più critiche in cui sarà realizzata la logica utilizzo tipo estensivo : relativa a un ampia ricognizione fabbisogni formativi nei versi processi lavoro presenti nell impresa, in vista della definizione un più numeroso e articolato piano iniziative formative. 3

Struttura logica La Guida è stata organizzata come una struttura tipo modulare. Ogni modulo è finalizzato ad ottenere uno specifico risultato, e può essere prodotto e utilizzato inpendentemente dal resto della Guida. Evidenza nuovi fabbisogni e miglioramenti Inviduazione Inviduazione fabbisogni fabbisogni formativi formativi Scheda delle azioni formative (fabbisogni, destinatari, etc.) Valutazione Valutazione delle delle nalisi nalisi dell offerta dell offerta Erogazione azioni previste dal piano Definizione Definizione un un piano piano Soggetti attuatori (interni o esterni) 4

Struttura grafica Ogni parte della guida è strutturata in due sezioni per pagina: nella sezione sinistra viene illustrato il corretto utilizzo della strumentazione fornita (definizioni, suggerimenti, esempi) nella sezione destra sono formalizzati gli strumenti pratici (check-list, griglie etc.) per realizzare l output del modulo. 5

Il caso ZELMEC Nella parte sinistra della guida, per tutti i moduli e per tutte le schede previste, è presentato un esempio. Tale esempio si riferisce ad un azienda (ZELMEC) che segue tutto il processo: ciò fornisce da un lato incazioni operative su come utilizzare gli strumenti e rafforza l idea processuale implicita nello strumento. Inviduazione Inviduazione fabbisogni fabbisogni formativi formativi CSO ZELMEC Valutazione Valutazione delle delle nalisi nalisi dell offerta dell offerta Definizione Definizione un un piano piano 6

MODULO 1: Inviduazione fabbisogni formativi 1) Impresa: Identificazione Identificazione Capacità Capacità stintive stintive dell impresa dell impresa Identificazione processi e livello criticità relativo Inviduazione motivi criticità 2) Processi e Ruoli: nalisi nalisi prestazioni prestazioni attuali attuali / / target target Identificazione ruoli critici Inviduazione comportamenti chiave richiesti 3) Piano : Training Training Gap Gap nalysis nalysis comportamenti comportamenti chiave chiave Compilazione scheda dell azione formativa Definizione Piano 7

MODULO 2: nalisi dell offerta Singolarmente (lone) In cooperazione (Cooperate) 1) Make or uy: Make Corsi interni all azienda Realizzazione workshop/laboratori/focus group in azienda Programmi affiancamento E-learning aziendale Corporate university Corsi organizzati e realizzati con altre aziende/istituti formativi/associazioni categoria E-learning conviso con altre aziende Stage in altre aziende (scambi) Partecipazione a progetti e gruppi lavoro interaziendali uy Partecipazione a corsi esterni cquisto consulenza ad hoc cquisto a stanza Costruzioni partnership per l utilizzo servizi e strutture esterne Forme interazione e cooperazione con soggetti/enti esterni Vantaggi Vincoli 2) Progetto o catalogo: Formazione a progetto Viene progettata attorno alle reali esigenze dell azienda È una forma flessibile (margini aggiustamento durante il progetto) Necessita una fase set up approfonta per verificare il fabbisogno, inviduare le modalità erogazione migliori e le tempistiche Richiede un accurata conoscenza del mercato e selezione fornitori con cui sviluppare progetti Ha costi gestionali maggiori della a catalogo Richiede competenze vendor relationship e project management Formazione a catalogo Ha costi gestionali relativamente bassi e permette più facilmente economie scala Richiede una buona conoscenza delle possibilità fornite dal mercato ( finanziata, etc.) È una forma più rigida 3) Quale fornitore: Dimensioni Peso % Fornitore 1 Fornitore 2 utorevolezza del fornitore e qualità contenuti Pubblicazioni, premi, riconoscimento marchio, etc Mostra qualità del materiale d aula, delle demo, prototipi, delle esercitazioni, etc. Ha già svolto più lavori in contesti simili Servizio al cliente Mostra buone referenze in termini servizio al cliente Mostra sponibilità, cortesia e velocità nella fase proposta Mostra flessibilità del project manager Grado fiducia Il fornitore è sul mercato da versi anni Finanziariamente è solido Lo staff è formato da persone esperienza o talento Prezzo udget competitivo e ragionevolmente fisso Preventivo spese accurato Ha un buon curriculum in termini numero progetti realizzati in tempo e nel budget stabilito Qualità della proposta è dettagliata e calata sulla realtà aziendale risponde a tutti i requisiti espressi è stata fornita secondo i tempi fissati 8 3% 15% 2% 2% 15% Fornitore n

MODULO 3: Definizione piano 1) Quali sono prioritarie in raccordo agli obiettivi miglioramento dell'impresa? 3) Si possono coornare in modo integrato le? 3) Quanto impatta sulla struttura aziendale la loro gestione e realizzazione? Titolo Ruoli coinvolti Responsabile Processi riferimento Data N partecipanti Durata (in ore) Costi Il processo gestione degli orni: passi operativi, gli strumenti informatici a supporto e il ruolo della comunicazione ddetto mm.ne Vente Dott. Ver Gestione Commessa 31 Mar. N 8 1. 9

MODULO 4: Valutazione delle 1) Come valutare l efficacia della? Ruolo: ddetto all amministrazione - vente Livello padronanza (=eccellente, =buona, C=da migliorare) Comportamenti chiave Livello atteso: Persone: 1 prima 1 dop o 2 prim a 2 dop o n Controlla lo stato avanzamento orni fino all evasione C. Conosce le procedure informatiche gestione dell orne C C. Comunica con il magazzino per conoscere l avanzamento dell orne C. 2) Quali strumenti per monitorare i processi formativi? Completa l orne evasione merce in ogni sua parte Proposta alcuni possibili strumenti per il monitoraggio processi formativi: check list osservazione allievo; scheda analisi dell andamento d aula; questionario autovalutazione; questionario valutazione del modulo e della docenza; questionario valutazione allievi. 1.

Tempi chiusura e ffusione La Guida sarà ultimata e convisa con il sistema degli attori della Formazione Continua in Lombara nel corso dell anno 27. partire dall anno 28 sarà attivata un azione ffusione della stessa che prevedrà: - Convegni presentazione alle imprese e alle parti sociali - Diffusione copie gratuite stampate dello strumento presso le imprese Per qualsiasi ulteriore in: Marco Guerci MIP Politecnico Milano 2 2399.2896 guerci@mip.polimi.it 11