Lezione N.14 Quale Dio, quale mondo?
percorsi 1. Un Dio conoscibile? 2. Un Dio esistente? 3. Un Dio esperibile?
obiettivi Vogliamo interrogarci sullo stretto rapporto tra raffigurazione del mondo ed argomentazione teologica, in che modo, cioè, la prospettiva sul mondo definisce i perimetri dell ultramondano e, viceversa, in una dialettica costante.
1. Un Dio conoscibile?
crisi delle prove tradizionali Nel pensiero moderno, due elementi sono da evidenziare: la crisi dell argomentazione esterna, ovvero l argomento cosmologico; la crisi dell argomentazione interna, ovvero l argomento ontologico.
scire per causas La crisi dell argomento cosmologico è intimamente legata al superamento di una lettura per causas della realtà, secondo lo schema della filosofia classica e medievale, con l affermazione di un metodo gnoseologico improntato alle priorità del pensiero scientifico e alle sue intrinseche priorità.
principio di causalità Secondo Aristotele è necessario distinguere quattro principi causali: materiale, formale, efficiente e finale (secondo una terminologia di origine scolastica).
causa dell essere Per Aristotele, il termine causa dell essere indica: (1) la materia (causa materiale): ciò «di cui» una cosa è fatta, ossia il soggetto o sostrato ricettivo della forma; (2) la forma (causa formale): principio intrinseco della perfezione dell ente, ossia ciò «per cui» una cosa è quella che è;
causa dell essere (3) l efficiente o motore (causa efficiente): ciò «da cui» proviene la spinta iniziale del movimento; (4) il fine (causa finale): ciò che segna la direzione del movimento e lo scopo per il quale l efficiente è sollecitato ad agire.
cristianesimo ed ellenismo Il rapporto tra cristianesimo ed ellenismo: Inculturazione della fede, ovvero l ellenizzazione del cristianesimo? Il confronto e la simbiosi con platonismo ed aristotelismo del pensiero dei Padri della Chiesa in Occidente ed in Oriente. Le dispute teologiche sulla identità di Gesù di Nazareth e sulla natura del monoteismo cristiano.
la cattedrale medioevale Il simbolo più evidente della configurazione, ovvero della forma e delle categorie della filosofia e della teologia medioevale, è visibilmente custodito nel progetto architettonico delle tante cattedrali europee, prima nello stile romanico e poi in quello gotico. Siamo dinanzi a delle cattedrali del pensiero.
2. Un Dio esistente?
Dio, condizione e fondamento Ciò che è in discussione nel pensiero moderno è la possibilità di poter pervenire ad un concetto di Dio, quale Ens necessarium inteso come condizione del soggetto conoscente e come fondamento della realtà al di là del cerchio individuale.
Dio=Essere Nel pensiero moderno, la prova (ontologica) dell esistenza di Dio risulta inefficace per due motivi: Cartesio sposta il tema cosmologico della Causa sui nell orizzonte dell autocertezza del cogito. Il secondo motivo è dettato dall assunzione che Leibniz compie della prova ex contingentia.
3. Un Dio esperibile?
il postulato di Dio Le prove tradizionali della conoscenza di Dio si fondavano sulla convinzione di poter risalire dall esperienza empirica alla causa sovrasensibile. Secondo Kant, questa possibilità va decostruita e non solo in ragione dell argomento teologico, ma in quanto non pertinente alla collocazione innerhalb (all interno) della semplice ragione.
Dio e il mondo <<A Kant non interessa Dio, o una sua esperienza; interessa una determinata figurazione del mondo, dove Dio non può non trovar posto. Un posto che gli viene concesso, ma non riconosciuto>>. I. Mancini
un principio regolativo Secondo Kant, l idea di Dio diviene un principio regolativo della realtà rispetto all uso della ragione: per la ragion pura, funge da istanza critica, che internamente quindi, all interno del processo trascendentale sollecita ad orientarsi verso una totalità altra;
un principio regolativo per la ragion pratica, il postulato dell esistenza di Dio esprime il bisogno della ragione di accordare virtù e felicità.