L Industria Alimentare Italiana e le certificazioni Bio, Kosher e Halal Giovanni Delle Donne Area Promozione e Internazionalizzazione Napoli, 2 maggio 2013
L Industria Alimentare Italiana Valori 2012 Fatturato 130 Mld (+2,3) E il2 settoremanufatturiero in Italia: insieme con l agricoltura, l indotto e la distribuzione, l Industria alimentare è l elemento centrale del primo settore economico del Paese. L Industria compra e trasforma il 72 delle materie prime agricole nazionali. Export 24,8 Mld (+8) L Industria è generalmente riconosciuta come l ambasciatrice del Made in Italy nel mondo considerando che quasi l 80 dell export agroalimentare italiano è rappresentato da prestigiosi marchi industriali. Import 20 Mld Bilancia commerciale 4,8 MILIARDI 6.250 aziende con più di 9 addetti 2 Fonte: Elaborazione e Stime Federalimentare su dati ISTAT
EXPORT 2012 Composizione per prodotti TOT Exp 2012: 24,8 Mld Coffee 4 Other food Processed 21 meats, salami 5 Oils and Fats 7 Wines, Musts, Vinegar 20 Pasta 9 3 Dairy food 10 Fonte: Elaborazione e Stime Federalimentare su dati ISTAT Confectionery 12 Processed Vegetables and Fruits 12
EXPORT 2012 Principali Paesi (per peso) TOT Exp 2012: 24,8 Mld Other countries 30 Germany 18 France 13 Netherlands 3 UK 9 USA 11 4 Japan 3 Spain 3 Belgium 3 Fonte: Elaborazione e Stime Federalimentare su dati ISTAT Austria 3 Switzerland 4
EXPORT 2012 Principali Paesi (per dinamismo) TOT Exp 2012: 24,8 Mld Emirati arabi uniti Variazioni percentuali 2012/2011 () Thailandia Messico Arabia Saudita Libia Turchia 2. Tailandia 3. Messico 5. Libia Primi 10 Paesi : 1. Emirati arabi uniti 4. Arabia Saudita 42,4 42,3 35,6 30,5 27,6 Corea del Sud 6. Turchia 24,2 India 7. Corea del Sud 22,2 Giappone 8. India 22,1 5 Hong Kong 0 20 40 Fonte: Elaborazione e Stime Federalimentare su dati ISTAT 9. Giappone 10. Hong Kong 20,6 18,9
Focus sulla produzione alimentare Bio, Kosher e Halal 6 Analisi dei segmenti Valore certificazioni Potenziale export
Difficoltà delle stime Bio-Kosher-Halal Difficoltà di reperire dati sul valore della produzione alimentare industriale Scarsa o difficile tracciabilità delle certificazioni religiose Numerose fonti non concordanti Solo per il Bio ci sono dati più dettagliati e attendibili, sebbene parziali, sulle produzioni industriali (GDO e retail specializzato) 7 Spesso le stime aggregano il prodotto industriale con il prodotto fresco e la produzione agricola Talvolta le stime aggregano anche il settore della cosmetica, Servirebbe un migliore sistema di tracciabilità dei prodotti al fine di elaborare politiche promozionali mirate e strategia di marketing consumer-oriented
Bio Analisi del segmento Mercato interno = 2, 2 Mld Produzione bio industriale (GDO+Retail)= 1, 56 Mld Altro (Ristorazione+Altri canali) = 0,62 Mld Export = 1,2 Mld Aziende Bio di trasformazione = 2.000 con più di 9 dipendenti Principali Paesi di destinazione: NORD EUROPA Austria, Svizzera, Germania, Francia, Gran Bretagna NORD AMERICA USA e Canada 8 Fonte: Elaborazione e Stime Federalimentare su dati FEDERBIO
Kosher Analisi del segmento Mercato interno = 0,3 Mld (stima) Il valore stimato comprende tutti i canali (trasformazione industriale+prodotti agricoli+altro) Export = 0,34 Mld (stima) Aziende certificate Kosher = ca. 200 Principali Paesi di destinazione: USA 40 (solo il 20 consumatori per motivi religiosi, il resto per controllo e salubrità) Israele 15 Francia 10 e Resto d Europa 25 9 Fonte: Elaborazione e Stime Federalimentare su dati Orthodox Union e Italy Kosher Union
Halal Analisi del segmento Le fonti sono molto eterogenee e le stime sono poco attendibili Secondo il MAE, il mercato potenziale (consumi nazionali+export) è di 3 Mld Aziende certificate Halal = ca. 180 (3.500 prodotti) Principali Paesi di destinazione: Europa 38 milioni di musulmani Sud-est Asiatico specialmente Indonesia e Malaysia Mondo Arabo (fascia alta) 10 Fonte: citate; Halal Italia, Halal Italy, Halal Global, Halal International Autority
Valore delle certificazioni Volano di crescita Le certificazioni Bio, Kosher e Halal sono percepite come elementi caratterizzanti la qualità del prodotto Garanzia per il consumatore Conferiscono un valore aggiunto al prodotto Leva di marketing e vantaggio competitivo rispetto ai concorrenti Il costo della certificazione rappresenta pertanto un investimento sul prodotto da esportare 11 Le certificazioni religiose sono spesso necessarie per l esportazione nei paesi in cui si pratica il relativo culto Occorre verificare l accreditamento del certificatore nel paese target
Conclusioni Potenzialità per l export 12 Enorme bacino di consumatori potenziali in Italia Nord Europa e Nord America mercati con maggiori potenzialità di assorbimento Le certificazioni Bio, Kosher e Halal possono costituire degli strumenti di successo per aprire nuovi mercati di sbocco per l impresa La convenzione con il MISE prevede la realizzazione di workshop all estero presso le principali fiere dove almeno due delle certificazioni sono valorizzate 16-17 maggio Cibus Global Forum Parma 22/26 maggio Thaifex Bangkok 25/28 giugno Sial Brasil San Paolo 30 giu-2 lug SummerFancyFood New York Luglio Workshop Mosca 5/9 ottobre Anuga Colonia 29/30 ottobre Kosher Fest Seacuse NJ Ulteriori info su http://promozionecertificazioni.cibus.it/index.html
Grazie per l attenzione http://promozionecertificazioni.cibus.it/index.html Giovanni Delle Donne Area Promozione e Internazionalizzazione Napoli, 2 maggio 2013