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Transcript:

Il protocollo dei secondi livelli Presentazione Allestita da : Paolo Cattani*, Gianpiero Fantin, Tiziano Maggino, Daria Minucci#, Alessio Pagan+, Anna Iossa^ *ULSS 20- Veneto ULSS 7- Veneto ULSS 12- Veneto # Padova + ULSS 9- Veneto ^ISPO-Firenze

IL SECONDO LIVELLO primo livello secondo livello DIAGNOSTICA colposcopia approfondimenti VALUTAZIONE RISULTATI SCELTA MANAGEMENT TRATTAMENTO LESIONI NON TRATTAMENTO FOLLOW-UP post trattamento FOLLOW UP fino a regressione o a loro trattamento Normalizzazione

vanno al secondo livello da screening con Pap test: HSIL, ASCH, AGC LSIL 25-34 anni* o LSIL hrhpvdna + > 35 anni * *ASCUS hrhpvdna+ da screening con hrhpvdna test: hrhpvdna test + e Pap di triage ASCUS+ hrhpvdna test + persistente *per le regioni che fanno triage delle LSIL e ASCUS con test HPV

Obiettivi della colposcopia L osservazione basale e dopo trattamento con acido acetico ha come obiettivi: identificazione della topografia della zona di trasformazione riconoscimento di eventuali aree di epitelio anormale, la loro sede, la loro estensione ed il loro rapporto con la zona di trasformazione, il loro grading e le loro caratteristiche valutazione della necessità di prelievi bioptici, delle sedi di prelievo e la loro esecuzione sotto guida della stessa colposcopia. guida, in caso di trattamento, alla scelta dell estensione e profondità dell escissione

La zona di trasformazione è sede della grande maggioranza delle lesioni preneoplastiche e neoplastiche squamose cervicali. La identificazione della zona di trasformazione è il primo e fondamentale passo della colposcopia Giunzione squamo-colonnare originale Giunzione squamosquamosa Giunzione squamo-colonnare Epitelio ghiandolare Epitelio squamoso originale Zona di trasformazione

Protocolli e linguaggi comuni in colposcopia Le valutazioni di qualità e di appropriatezza, la ricerca e la stessa formazione necessitano che si usi un linguaggio comune Necessità di un sistema di refertazione standard comune a tutti sia nella diagnosi che nei trattamenti La nuova classificazione internazionale

Classificazioni colposcopiche Classificazione tedesca (1933) Classificazione francese (1974) Classificazione internazionale (1976) Classificazione argentina (1978) Classificazione francese modificata (1983) Classificazione di Burghardt (1984) Classificazione italiana (1987) Classificazione spagnola (1989) Classificazione internazionale (1990) Classificazione IFCPC Barcellona (2002)

Article III, Section A of the Constitution states: The membership of the Federation shall include the national Society or national Federation of any country representing the specialists in colposcopy and cervical pathology of that country.

Comitato per la Nomenclatura Insediato nel 2008 a Auckland, ha prodotto il documento dopo: Revisione critica delle precedenti classificazioni Discussioni on-line Confronto con le Società Nazionali La revisione della letteratura ha analizzato ogni segno colposcopico con l intento di creare una evidence based terminology

La IFCPC come espressione delle società nazionali affiliate, raccomanda che la terminologia 2011 sostituisca quanto prima tutte le altre terminologie per la diagnosi, il trattamento, la ricerca.

La terminologia IFCPC 2011 comprende la descrizione di: cervice vagina tipo di trattamento cervicale

General assessment 2011 IFCPC colposcopic terminology of the cervix Adequacy SCJ visibility Adequate/inadequate for the reason (i.e.: cervix obscured by inflammation, bleeding, scar, ecc.) Squamo-columnar junction visibility: completely visible partially visible not visible TZ type Trasformation zone type 1, 2, 3

Valutazione Generale motivi di inadeguatezza Cervice oscurata da: infiammazione sanguinamento esiti cicatriziali altro: Cervice non visualizzabile per: stenosi terzo superiore vagina briglie cicatriziali altro:

Valutazione Generale Visibilità Giunzione Squamo Colonnare Completamente visibile 360 Parzialmente visibile Gran parte della GSC è visibile ma una sua porzione è interna al CC o è coperta da una lesione Non visibile

Valutazione Generale Tipo di Zona di trasformazione Tipo 1 Completamente esocervicale Completamente visibile Piccola o grande

Valutazione Generale Tipo di Zona di trasformazione Tipo 2 Ha una componente endocervicale Completamente visibile Può avere una componente esocervicale che può essere piccola o grande

Valutazione Generale Tipo di Zona di Trasformazione Tipo 3 Ha una componente endocervicale Non è completamente visibile Può avere una componente esocervicale che può essere piccola o grande

Classificazione Toolbox: IFCPC progetto 2002, ONS-GISCi Walker 1 a 2003, versione Prendivile Marzo 20152003

CLASSIFICAZIONE GEOGRAFICA DELLA ZONA DI TRASFORMAZIONE (Prendiville, 2003b) Tipo ZT misura sede Visibilità limite superiore Adeguatezza colposcopia 1 Piccola Completamente esocervicale Complet. visibile soddisfacente 1 Grande Completamente esocervicale Complet. visibile soddisfacente 2 Piccola Parzialmente endocervicale Complet. visibile soddisfacente 2 Grande Parzialmente endocervicale Complet. visibile soddisfacente 3 - Totalmente endocervicale Non complet. visibile Non soddisfacente 3 Piccola Parzialmente endocervicale Non complet. visibile Non soddisfacente 3 Grande Parzialmente endocervicale Non complet. visibile Non soddisfacente Tipo I Toolbox: progetto ONS-GISCi tipo II 1 a versione Marzo 2015 tipo III

Valutazione generale Colposcopia inadeguata Flogosi Sanguinamento Esiti cicatriziali Stenosi vagina Altro Colposcopia adeguata Giunzione GSC Completamente visibile Parzialmente visibile Non visibile Zona di trasformazione Tipo 1 Tipo 2 Tipo 3

QUADRI COLPOSCOPICI NORMALI Epitelio squamoso originale Maturo Atrofico Epitelio cilindrico Ectopia/Ectropion Epitelio squamoso metaplasico Cisti di Naboth Sbocchi ghiandolari Deciduosi gravidica

QUADRI COLPOSCOPICI ANORMALI Principi Generali Localizzazione della lesione Dentro la zona di trasformazione Fuori la zona di trasformazione Posizione della lesione secondo il quadrante dell orologio Dimensione della lesione Numero di quadranti cervicali coinvolti Percentuale Toolbox: di superficie progetto ONS-GISCi cervicale 1 a versione Marzo interessata 2015

QUADRI COLPOSCOPICI ANORMALI Localizzazione della lesione Dentro/Fuori la zona di trasformazione

QUADRI COLPOSCOPICI ANORMALI Localizzazione della lesione Posizione della lesione secondo il quadrante dell orologio ore: Dimensione della lesione Numero di quadranti cervicali coinvolti: Percentuale di superficie cervicale interessata: %_

QUADRI COLPOSCOPICI ANORMALI Grado 1 Epitelio bianco sottile Puntato regolare Mosaico regolare Margini irregolari (a carta geografica)

QUADRI COLPOSCOPICI ANORMALI Grado 2 Epitelio bianco ispessito denso Puntato irregolare Mosaico irregolare Margini netti

QUADRI COLPOSCOPICI ANORMALI Grado 2 Segno del margine interno (inner border) Segno della cresta (ridge sign) Rapida acetoreattività Sbocchi ghiandolari ispessiti

QUADRI COLPOSCOPICI ANORMALI Aspetti non specifici Leucoplachia (cheratosi, ipercheratosi) Erosione Iodopositività Iodonegatività

Vasi atipici SOSPETTA INVASIONE Segni supplementari: Fragilità vascolare Superficie irregolare Lesione esofitica Necrosi Ulcerazione (necrotica) Tumore o grossa neoplasia

MISCELLANEA Zona di trasformazione congenita Condiloma Polipo esocervicale, endocervicale Infiammazione Stenosi Anomalia congenita Esiti di trattamento Endometriosi

La vagina

Tipi di trattamento

Esecuzione di approfondimenti diagnostici Biopsie mirate Curettage endocervicale Ulteriori prelievi citologici Test hrhpvdna Altro..

Figura 3: Algoritmo di gestione delle donne con citologia ASC-US e test HPV-hr positivo e delle L-SIL con o senza triage ASC-US HPV-hr +/LSIL con o senza triage Colposcopia n 1 CIN 2+ Trattamento e follow up Approfondimento II livello negativo per CIN2+ HPV hr dopo 12 mesi HPV hr positivo II livello negativo per CIN2+ Colposcopia n 2 HPV-hr negativo HPV-hr dopo 12 mesi CIN 2+ HPV hr positivo Rientra nello screening Colposcopia e Pap test

HSIL: LEEP, ripetizione ravvicinata della colposcopia, campionamento canale cervicale Figura 4: Algoritmo di gestione delle donne con citologia ASC-H e H-SIL ASC-H e H-SIL Giunzione non visualizzata Colposcopia n 1 CIN 2+ Trattamento e follow up ASC-H: revisione vetrini, LEEP giunzione visualizzata approfondimento II livello negativo per CIN2+ c) 2 approfondimento II livello negativo per cin2+ e HPV-hr positivo (vedi protocollo in figura 5) Colposcopia, HPV hr e Pap test dopo 6 mesi b) a) 2 approfondimento II livello negativo per cin2+ e HPV-hr negativo 2 approfondimento di II livello =CIN2+ HPV hr e Pap test dopo 12 mesi b2) b3) b4) b1) HPV-hr neg e Pap test negativo HPV-hr negativo e Pap test ASC-US o L-SIL HPV-hr positivo e Pap test ASC-US o L-SILx Pap test ASC-H, H-SIL o AGC indipendentemente dal risultato di HPV-hr Rientra nello screening Toolbox: HPV-hr e Pap progetto test ONS-GISCi HPV-hr 1 a versione e Pap Marzo test 2015 dopo 12 mesi dopo 12 mesi colposcopia

Figura 5: Algoritmo di gestione delle donne con citologia ASC-H e H-SIL (segue) ASC-H e H-SIL Colposcopia n 1 giunzione visualizzata Approfondimento II livello negativo per CIN2+ c) Colposcopia, HPV hr e Pap test dopo 6 mesi b) a) 2 approfondimento II livello negativo per cin2+ e HPV-hr positivo 2 approfondimento II livello negativo per cin2+, HPV-hr negativo 2 approfondimento di II livello =CIN2+ c1) c2) LEEP diagnostica o Trattamento escissionale Ripetizione colposcopia test HPVhr e Pap test dopo 6 mesi Vedi figura 4

Gestione AGC l AGC non è una diagnosi molto frequente e, inoltre, è spesso associata a situazioni benigne, come alterazioni cellulari reattive o polipi endocervicali. A volte è associata a CIN e lesioni ghiandolari endocervicali o endometriali di alto grado. Nelle donne con citologia AGC si sottolinea l importanza di effettuare un test HPV al momento della colposcopia. Un test HPV negativo aiuterà ad escludere l origine cervicale delle eventuali lesioni. In caso di negatività della colposcopia deve essere eseguito un prelievo endocervicale e nelle donne oltre i 35 anni negli Stati Uniti è raccomandata la biopsia endometriale.

Prelievo test HPV in caso di AGC (solo da screening con Pap test!) va effettuato il prelievo per test HPV alla prima colposcopia