(in gestione transitoria - ex Lege 214/2011) il mercato dei prodotti agroalimentari in I S R A E L E 1 B r a s i l e G i a p p o n e A u s t r a l i a S t a t i U n i t i C a n a d a I s r a e l e m a g g i o 2 0 1 2
Importazioni totali di prodotti agro-alimentari in milioni di dollari USA Quota di mercato % Var. % Paese 2009 2010 2011 2009 2010 2011* 2011/2010 Mondo - 1.832 2.147-17,2-92,2 110,2-5% 5.12% 19,5 2 Prodotti Principali prodotti importati dall 2011 in milioni di dollari USA valori Mondo valori Frutta (Mele) 4,522 16,812 Caffè, tè e spezie (Caffè) 22,921 109,312 Grassi e Olii (Olio di Oliva) Prod. Ripieni di cioccolato 1,303 26,706 Altri cacao e prodotti relativi 4,438 64,718 Pasta 26,496 43,420 Wafer 9,701 32,276 Conserve di verdura: Pomodori Preparazioni alimentari diverse: Passate, salse a base di pomodoro Acqua minerale 9,673 12,545 Vino 6,475 26,023 Paesi Leader/Posizione Stati Uniti Francia Svizzera Vietnam 1,099 Spagna 17,939 Giordania Germania Belgio Olanda 7^ Lussemburgo Germania Svizzera 4^ Turchia Tailandia Lussemburgo Spagna 1,900 2,372 Turchia Ucraina Stati Uniti 1,932 8,301 Rep. Ceca Francia Georgia Francia Spagna Svizzera Polonia Vermouth 1,037 1,596
aspetti normativi e legislativi sulle importazioni di prodotti agro-alimentari (sintesi) Israele beneficia di condizioni particolari all import, come stabilito dagli accordi di libero scambio con l UE, l EFTA, Mercusur e gli U.S.A. Va prestata particolare attenzione alle regole di Kasherut per i prodotti alimentari, agli standard israeliani che sono spesso più restrittivi di quelli europei, alle richieste preventive di licenza per prodotti alimentari, cosmetici e chimici, alle regole di etichettatura per tutti i prodotti commercializzati in Israele. Certificazione Kosher Kosher significa adatto, appropriato o corretto. È il corpo della legge ebraica che si occupa di quali cibi possano essere consumati e in quale modo debbano essere preparati. La Bibbia è all origine delle leggi dietetiche che definiscono ciò che è e che non è kosher e, nel corso degli anni, le interpretazioni dei vari rabbini hanno aggiunto dettagli, organizzazioni e spiegazioni a queste leggi. Se è vero che il consumo di cibi kosher ha effetti benefici per la salute, il motivo per il quale gli ebrei seguono queste leggi è per un solo motivo: è legge di Dio. Requisiti fondamentali kosher: Gli animali che possono essere consumati devono avere zoccoli divisi e devono essere ruminanti. Gli animali devono essere macellati in conformità con le leggi ebraiche. Carne e pollame devono essere svuotati del sangue o arrostiti alla griglia prima di poter essere consumati. Alcune parti degli animali consentiti non sono ammesse. Sono consentite frutta e verdura purché prive di insetti. Le carni non possono essere mangiate insieme con latte o derivati del latte. Nell epoca moderna di oggi, quando si ha a che fare con gli alimenti trasformati provenienti da tutto il mondo, è difficile capire se gli ingredienti siano kosher e se siano stati trattati in modo corretto. La certificazione kosher è così diventata una necessità, fornendo un prezioso sigillo di approvazione per i milioni di consumatori in tutto il mondo che aderiscono alle leggi alimentari kosher. (fonte: SIKS www.siks.org.il) Normative 3 L ente israeliana che gestisce le normative è lo Standard Institution of Israel (www.sii.org.il). Per quanto riguarda i prodotti agro-alimentari gestisce sopratutto l argomento dell etichettatura. Per ogni gruppo di prodotti esiste una normativa diversa.
La distribuzione può avvenire soltanto previa etichettatura in ebraico. Nell etichetta vanno indicati molteplici elementi che variano a secondo del tipo di prodotto. Per gli alimentari, oltre alla conformità alle regole Kasherut e alla composizione del prodotto, va espresso anche il calcolo calorico. L etichetta deve essere assolutamente in lingua ebraica, non può essere in altre lingue come ad esempio l inglese, né nella lingua di provenienza del prodotto. Nel caso del prodotto importato è stato concesso che l etichetta sia posta dall importatoredistributore una volta sdoganata la merce, prima della distribuzione. Il made in deve naturalmente figurare su ogni prodotto mentre per alcuni tipi di prodotti importati deve obbligatoriamente essere indicato anche il nome dell importatore-distributore, ad es. per i prodotti alimentari. Il Ministero che gestisce invece i controlli sanitari e il Ministero Israeliano della Salute (www.health.gov.il). Anche qui per ogni prodotto ci sono normative diverse, parte sono simili alle normative europee e parte sono più restrittive e perciò e importante effettuare una verifica prima di cominciare il processo di esportazione. Per quanto riguarda il vino, l ente che gestisce i controlli e regola il processo di importazione è il Israel Wine Institute. il sistema distributivo (sintesi) 4 In Israele, i canali distributivi ricalcano la tipologia di quelli italiani, ossia si tende a distribuire il prodotto, con una vera e propria azione di merchandising, attraverso supermercati e grandi magazzini che offrono una vasta e diversificata gamma di articoli e privilegiano la competitività dei prezzi come fattore di successo. La flessione del reddito disponibile destinato ai consumi ed i conseguenti nuovi orientamenti alla spesa assunti da una vasta fascia della popolazione hanno fatto registrare nel settore del commercio al dettaglio un significativo cambiamento di tendenza. Questo si è verificato, soprattutto, nei grandi centri urbani dove la vendita al dettaglio si è spostata sempre più verso la vendita presso i Grandi Magazzini ( outlet ), che possono facilitare gli acquisti concentrando un ampia gamma di prodotti in un unica struttura. A seguito di questa tendenza, anche i Supermercati e gli Hypermarket che commercializzavano esclusivamente prodotti alimentari, per adattarsi alle nuove abitudini di consumo, hanno cominciato allargare la loro offerta assegnando più spazio a prodotti non alimentari quali, cosmetici, piccoli elettrodomestici, articoli per la casa, prodotti per la pulizia, ecc.. Si elencano qui di seguito le principali forme di distribuzione presenti in Israele: Vendita Diretta: consente uno stretto controllo sul proprio prodotto, nonostante l onerosità dei costi fissi, continua ad essere la vendita diretta.
Il Franchising è diffuso soprattutto nel settore dei beni di consumo (abbigliamento, food e casalinghi). La Grande Distribuzione, che copre quasi tutti i settori. Supermercati e Grandi Magazzini tendono ad avvalersi dell esclusiva di vendita, adottando clausole che impediscono, di fatto, l utilizzo di altri canali distributivi. La Rappresentanza Esclusiva, che può essere richiesta da agenti e rappresentanti che agiscono in loco per nome e per conto di varie società straniere. L Importatore/Distributore: questo canale è utilizzato, soprattutto, per quei settori che richiedono un servizio post-vendita (assistenza e ricambi automobilistici, di elettrodomestici, di macchinari, ecc). Il sistema locale del commercio al dettaglio (Supermercati)è diviso in tre comparti: 1. Il comparto di grandi gruppi che è composto dai due grandi gruppi di catene di supermercati - Shufersal e Alon Blue Square e da altre 4 catene più piccole ma importanti in costante crescita - Rami Levy, Kimat Hinam (Zim Marketing), Tiv Taam (catena primium che distribuisce anche prodotti non-kosher) e Victory 2. Il comparto di piccoli medi supermercati - sono piccole-medie catene di negozi. Trattasi di catene con un ristretto numero di punti vendita, fra i quali Kolbo Hazi Hinam. 3. Il comparto di piccoli negozi privati - tale comparto è composto da piccoli Supermercati (minimarket) e negozi di prodotti Agro Alimentari situati principalmente nei centri delle città. importazioni dall : prospettive Il mercato israeliano presenta tante opportunità per l. Nel 2011 le importazioni sono aumentate del 25%. Le imprese che importano prodotti agro-alimentari sono in costante ricerca di nuovi prodotti e nuovi fornitori e valutano molto il prodotto italiano. Con il deprezzamento dell Euro nei confronti della moneta locale c è una grande opportunità per le aziende italiane di sfruttare questo momento per entrare sul mercato. 5
6 COLLABORAZIONE INDUSTRIALE ORGANISMI INTERNAZIONALI IMPRESE ITALIANE COLLABORAZIONE COOPERAZIONE ESTERO INFORMAZIONE ASSISTENZA MADE IN ITALY UNIONE EUROPEA INVESTIMENTI PROMOZIONE all ESTERO GREEN ECONOMY I P R Intellectual Property Rights INNOVAZIONE T R A D E INTERNAZIONALIZZAZIONE TECNOLOGIE www.ice.gov.it - www.campus.ice.it - www.italtrade.com per ogni approfondimento, contattare: agroindustria@ice.it