Politica Economica Europea. a.a.2014-15

Documenti analoghi
Lezione 11. Inflazione, produzione e crescita della moneta

Politica Economica Europea. a.a

Lezione 10. (BAG cap. 9) Corso di Macroeconomia Prof. Guido Ascari, Università di Pavia

LEZIONE 3 INDICATORI DELLE PRINCIPALI VARIABILI MACROECONOMICHE. Argomenti trattati: definizione e misurazione delle seguenti variabili macroecomiche

Apertura nei Mercati Finanziari

Economia e gestione delle imprese Sommario. Liquidità e solvibilità

L ipotesi di rendimenti costanti di scala permette di scrivere la (1) in forma intensiva. Ponendo infatti c = 1/L, possiamo scrivere

LA MACROECONOMIA DAGLI ANNI 60 AD OGGI. la relazione tra i due principali indicatori di malessere economico aggregato: inflazione e disoccupazione;

Bilancio dello Stato e Debito pubblico. Corso di Scienza delle Finanze Cleam, classe 3 Università Bocconi a.a Dott.ssa Simona Scabrosetti

SCELTE INTERTEMPORALI E DEBITO PUBBLICO

LA TEORIA DEL CICLO ECONOMICO REALE (RBC: Real Business Cycle) Però offre una diversa spiegazione delle fluttuazioni economiche:

Lezione n.12. Gerarchia di memoria

ESEMPI DI ESERCIZI SU IRPEF ED IRES

I confronti alla base della conoscenza

Sviluppare una metodologia di analisi per valutare la convenienza economica di un nuovo investimento, tenendo conto di alcuni fattori rilevanti:

Università di Napoli Parthenope Facoltà di Ingegneria

METODI DECISIONALI PER L'AZIENDA. Dott. Lotti Nevio

La vischiosità dei depositi a vista durante la recente crisi finanziaria: implicazioni in una prospettiva di risk management

Operazioni finanziarie. Operazioni finanziarie

Struttura dei tassi per scadenza

Argomenti trattati. Rischio e Valutazione degli investimenti. Teoria della Finanza Aziendale. Costo del capitale

Media Mobile di ampiezza k (k pari) Esempio: Vendite mensili di shampoo

Esercizi di Matematica Finanziaria

Il Debito Pubblico. In questa lezione: Studiamo il vincolo di bilancio del governo.

VALORE EFFICACE DEL VOLTAGGIO

I): informazione perfetta: lavoratori e imprese conoscono P e W:

Le basi della valutazione secondo i cash flow. Aswath Damodaran

I possibili schemi di Partenariato Pubblico Privato

A.A. 2013/14 Esercitazione - IRPEF TESTO E SOLUZIONI

Capitolo XXI. disavanzo. Elevato debito pubblico 20/05/ Il vincolo di bilancio del governo. Il disavanzo di bilancio nell anno t è:

MATEMATICA FINANZIARIA A.A Prova dell 8 febbraio Esercizio 1 (6 punti)

Lezione Introduzione

MERCATO DEI BENI IN ECONOMIA APERTA

ELEVATO DEBITO PUBBLICO

Corso di. Economia Politica

La volatilità delle attività finanziarie

Università di Bari ESAME DI MACROECONOMIA Del 19 febbraio 2014 (VERSIONE A) COGNOME NOME MATRICOLA

DEFICIT E DEBITO PUBBLICO

ELEVATO DEBITO PUBBLICO

Differenziazione di prodotto e qualità in monopolio

Capitolo 26. Stabilizzare l economia: il ruolo della banca centrale. Principi di economia (seconda edizione) Robert H. Frank, Ben S.

V AK. Fig.1 Caratteristica del Diodo

Nome..Cognome. classe 3D 26 Gennaio Verifica: Parabola e circonferenza

LA SPESA DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE

ECONOMIA E MERCATI FINANZIARI QUARTO TRIMESTRE 2011

flusso in uscita (FU) Impresa flusso in entrata (FE)

Macroeconomia, Esercitazione 6. 1 Esercizi. 1.1 Taylor rule e Domanda Aggregata Dinamica/ Taylor rule e Domanda Aggregata Dinamica/2

La programmazione aggregata nella supply chain. La programmazione aggregata nella supply chain 1

Il valore delle. Argomenti. Domande chiave. Teoria della Finanza Aziendale Prof. Arturo Capasso A.A

RISPOSTA NEL DOMINIO DEL TEMPO

Corso di Economia del Lavoro Daniele Checchi Blanchard-Amighini-Giavazzi cap.4 anno

tp = 0 P + t r a 0 P Il modello di crescita aritmetico deriva dalla logica del tasso di interesse semplice

Economia e gestione delle imprese - 01

Blanchard, Macroeconomia, Il Mulino 2009 Capitolo XXII. Elevato debito pubblico. Capitolo XXII. Elevato debito pubblico

A cura di Gianluca Antonecchia

IL SISTEMA APERTO: APPREZZAMENTO E DEPREZZAMENTO DELLA MONETA EAI PROF. PAOLO COLLACCHI - DOTT. RICCARDO CORATELLA 114

ADESSO VI SPIEGHIAMO COME IL CICLO ECONOMICO NEGATIVO TRAVOLGERÀ RENZI (prima puntata)

1.7. Il modello completo e le sue proprietà

CORSO DI MACROECONOMIA

PIL : produzione e reddito

Corso di IMPIANTI TECNICI per l EDILIZIAl. Vaso di espansione. Prof. Paolo ZAZZINI Dipartimento INGEO Università G.

Lezione 14. Risparmio e investimento. Leonardo Bargigli

Moneta e Tasso di cambio

Finanza pubblica in Italia

Politica Economica Europea

Globalizzazione e bene comune - diseguaglianze globali -

Risparmio, investimenti e sistema finanziario

studieremo quali sono gli indicatori più importanti per determinare lo stato di salute di un economia

DOMANDE a risposta multipla (ogni risposta esatta riceve una valutazione di due; non sono previste penalizzazioni in caso di risposte non corrette)

Capitolo XXI. Elevato debito pubblico

Osservabilità (1 parte)

Economia Aperta. In questa lezione: Analizziamo i mercati dei beni e servizi in economia aperta. Analizziamo i mercati finanziari in economia aperta

Anche sugli impianti in esercizio è possibile intervenire attuando una serie di soluzioni in grado di ridurre sensibilmente il consumo di energia.

A. Quantità edificatorie e densità territoriale...1

Esame del corso di MACROECONOMIA Del VERSIONE A) COGNOME NOME

Teoria delle leggi finanziarie. S. Corsaro Matematica Finanziaria a.a. 2007/08

Lezione 23 Legge di Walras

Analisi di Mercato. Facoltà di Economia. La pubblicità. Creare la conoscenza di un prodotto. Creare l'immagine di marca. Influenzare gli atteggiamenti

ESERCITAZIONI MACROECONOMIA 2

Introduzione alla Macroeconomia (CLEMI: M-Z)

funzione: trasformare un segnale ottico in un segnale elettrico;

30264 Scienza delle Finanze Clef- Classe 10. Il processo decisionale di finanza pubblica e il debito pubblico

Le ipotesi del modello

Programmazione della produzione a lungo termine e gestione delle scorte

Esercitazione n 2. Morganti Nicola Matr Molla ad elica cicilindrica

SCHEDA DATI STATISTICO-ECONOMICI NOVEMBRE La crisi economica colpisce soprattutto i lavoratori.

Il processo decisionale e l evoluzione della finanza

Capitolo 5. Livello dei prezzi e tasso di cambio nel lungo periodo. preparato da Thomas Bishop (adattamento italiano di Elisa Borghi)

Quesiti a risposta breve

Aspettative, Produzione e Politica Economica

MD 9. La macroeconomia delle economie aperte. UD 9.1. Macroeconomia delle economie aperte

Economia Aperta. In questa lezione: Analizziamo i mercati dei beni e servizi in economia aperta. Analizziamo i mercati finanziari in economia aperta

Trasformazioni di Galileo

Equazione quantitativa della moneta

LA DINAMICA DEL DEBITO PUBBLICO. UN ANALISI DEL CASO ITALIANO,

I mercati dei beni e i mercati finanziari in economia aperta

Prezzi dei beni dal 1999 al 2002 Anno Sacchi di Borse per Bottiglie di Cotone Motorini

Elevato debito pubblico

Macroeconomia, Esercitazione 2. 1 Esercizi. 1.1 Moneta/ Moneta/ Moneta/3. A cura di Giuseppe Gori (giuseppe.gori@unibo.

Transcript:

Poliica Economica Europea 8

Il Traao di Maasrich Voluo da Mierand, Delors, Khol E firmao a Maasrich il 7 febbraio 1992 ed enrao in vigore il 1 novembre 1993. L'Unione europea da esso creaa compora re pilasri: le Comunià europee, la Poliica esera e di sicurezza comune (PESC), la cooperazione di polizia e la cooperazione giudiziaria in maeria penale (JAI). La CE supera il Mercao Comune Europeo (e la Comunià Economica Europea): la CE è esesa a raspori, ambiene, sanià, culura. Le disposizioni relaive alla UEM cosiuiscono la pare più esesa del TM (fasi, convergenza, BCE, indipendenza della BCE, coordinameno fiscale ). Quesa pare del TM è basaa sul Rapporo della Commissione Delors circa le modalià di cosiuzione della UEM Inroduce il principio di sussidiarieà Rivede i fondi sruurali per l obieivo della coesione

Due principi: gradualià e convergenza Il TM prevede l'insaurazione di una monea unica in re fasi successive: la prima fase, che liberalizza la circolazione dei capiali, inizia il 1º luglio 1990; la seconda fase, che incomincia il 1º gennaio 1994, permee la convergenza delle poliiche economiche degli Sai membri; la erza fase che inizia enro il 1º gennaio 1999 con la creazione di una monea unica e la cosiuzione di una Banca cenrale europea (BCE). Il TM prevede che l ingresso nell UM sia subordinao al soddisfacimeno dei cosiddei crieri di convergenza.

Crieri di convergenza 1. Inflazione: non deve superare dell 1.5% la media di quella dei re paesi più viruosi in ermini di sabilià dei prezzi 2. Tasso di ineresse: non deve superare del 2% la media di quello dei re paesi di cui al puno precedene 3. Non vi devono essere sai riallineameni o svaluazioni negli ulimi due anni 4. Debio/PIL enro il 60% (oppure "diminuire sufficienemene ad un asso soddisfacene- ar. 104C) 5. Defici/PIL enro il 3% (oppure "diminuire in maniera cospicua e coninua"; deviazioni devono avere solo caraere eccezionale e comunque emporaneo. ar.104c)

L inroduzione dell euro Le condizioni richiese dal TM sono sae verificae nel maggio del 1998 per decidere il gruppo di paesi che si qualificava per l'ammissione alla erza fase, cioè per cosiuire l'unione Monearia. Furono selezionai 11 paesi: GER, FR, IT, IR, BE, NL, LUX, SP, POR, FIN. Dal 1 gennaio 1999 al 31 dicembre 2001: euro non circola ma i assi di cambio sono irrevocabilmene fissi Dal 1 gennaio 2002 al 31 luglio 2002 circolano enrambi Grecia: enra nel 2001 e inroduce l euro con il primo gruppo Slovenia: 2007; Cipro e Mala: 2008; Slovacchia: 2009; Esonia:2011

Perché i crieri di convergenza? Non discendono dalla eoria delle AVO la preoccupazione dovrebbe essere la flessibilià di salari/prezzi, la mobilià. Alcune unioni monearie sono sae cosiuie senza crieri di convergenza Inolre, I crieri di convergenza assegnano imporanza agli aspei moneari macroeconomici Mancano invece crieri di naura reale o microeconomica

Il crierio dell inflazione Modello Barro-Gordon inflazione u* u N Germania: equilibrio a bassa inflazione Timore di ensioni inflazionisiche da pare della Germania

Crierio dell inflazione. Timore che: 1. La BCE poesse funzionare secondo un modello diverso da quello edesco 2. Anche se la BCE fosse di ipo edesco, le decisioni rifleessero la preferenza media dei governaori 3. Soluzione: richiedere che le preferenze si adeguassero a quelle edesche

Convergenza del asso di ineresse e vincolo di non-svaluazione La variazione di compeiivià è daa dal differenziale di inflazione e dalla variazione del asso di cambio nominale: Se il differenziale è conrollao dal crierio dell'inflazione, allora, associando i due crieri si oiene che anche la compeiivià non deve cambiare. Dao il crierio della non-svaluazione e la complea liberalizzazione dei movimeni di capiale, ne consegue, daa la condizione della parià scopera dei assi di ineresse, che anche i assi di ineresse dovranno eguagliarsi, secondo la parià dei assi di ineresse. NOTA: se non sono uguali si verifica uno sposameno di capiali verso gli Sai con assi più elevai finché i assi di eguaglieranno. Il crierio dei asso di ineresse, dai gli alri è quindi superfluo. Noa: il vincolo di non svaluazione impedisce di manipolare il asso di cambio per un cambio favorevole. Il vincolo di non svaluazione è di fao vincolo di rimanere enro le bande di oscillazione e di non riallineare il asso di cambio cenrale.

Bilancio dello Sao Il Traao di Maasrich include due vincoli sulla finanza pubblica. Debio pubblico/pil non deve superare 60% Defici pubblico/pil non deve superare il 3% Verifichiamo innanziuo il legame ra defici e debio pubblico. Si definisca: B = valore nominale del debio pubblico D = valore del defici pubblico = uscie-enrae Y = valore nominale del PIL. Sia dao il vincolo di bilancio pubblico e lo si rappori al PIL: B + B Y = B 1 B = 1 Y + D D Y

Bilancio dello Sao (segue) Y D Y Y Y B Y B + + = 1 1 1 1 1 1 Y D Y Y Y B Y B + = 1 1 1 Y D Y Y Y B Y B + = 1 1 1 1 b = b 1 1 1+ g N, + d Dove le leere minuscole indicano rappori rispeo al PIL e g N è il asso di crescia del PIL nominale

Bilancio dello Sao (segue) L equazione rovaa ra debio/pil e defici/pil : è una equazione alle differenze. 1 b = b 1 + d 1+ g N, Il valore di equilibrio (di sao sazionario) del debio/pil è quel valore di debio/pil che rimane cosane nel empo. E facilmene oenibile risolvendo l equazione alle differenze per: b = b 1 = In equilibrio anche d e g saranno cosani, quindi non indichiamo l indice b b = b 1+ g N + d b + bg N = b + d + dg N " bg N = d + dg N b = 1+ g % N $ 'd # & g N Siccome dg N è un numero piccolo, per comodià approssimiamo quesa relazione a bg N = d g N = d b

Crierio di finanza pubblica In equilibrio esise un legame preciso ra defici e debio in percenuale al PIL e asso di crescia del PIL. Quindi il TM assume, impliciamene, un asso di crescia nominale del PIL di equilibrio. g N = d b Daa la relazione nell ipoesi previsa dal TM b=0.6 e d=0.03 à g=0.03/0.6=0.05. Il TM assume che il PIL cresca del 5% in ermini nominali il che significa, dao un asso di inflazione di equilibrio del 2%, un asso di crescia del PIL reale del 3%. Arbirarieà delle soglie fissae

La rilevanza dei crieri di finanza pubblica Sia dao il bilancio dello Sao e si disingua ra spesa primaria e spesa per ineressi B + = B 1 D ( P ) ( P ) P G + ib T = ib + G T = ib D D + = G T = 1 1 1 Dove i è il asso di ineresse medio sul debio pregresso e l esponene P indica primario, cioè al neo degli ineressi passivi. B B = = B B 1 1 + ib 1 + D ( ) P 1+ i + D P Si consideri ora il valore del debio e del defici in ermini reali, cioè rispeo al livello dei prezzi P:

Bilancio dello Sao in ermini reali ~ B B P = ~ B P 1 1 P P 1+ i ( 1+ i) 1 = B 1 + 1+ p + 1+ 1 ~ D P D P P Aenzione: anche il asso di ineresse nominale è quello vigene al empo à uso indice emporale NOTA: Se il asso di ineresse nominale non si adegua isananeamene all inflazione, la crescia dell inflazione riduce il valore reale del debio. Un primo moivo di preoccupazione per i paesi membri dell Unione Monearia, deriva quindi dal fao che, se esisono livelli molo diversi di debio pubblico, i paesi con maggior debio avranno la enazione di creare (o fare pressione per creare) inflazione inaesa al fine di ridurre il debio in ermini reali. I crieri del TM hanno come obieivo quello di impedire che il debio diveni roppo elevao e i paesi creino pressioni alla BCE affinché crei inflazione (moneizzazione del debio).

~ B ~ Perché è preoccupane un debio 1+ i = B 1 + 1+ p P ( 1+ r ) D = B 1 + ~ D P pubblico elevao? E facile infai verificare che la dinamica del debio pubblico può divenare esplosiva. Poniamo: 1+ i 1+ p = 1+ r r = asso di ineresse reale e ilde indica valori reali. ~ ~ ~ B 1+ i p Proseguiamo analogamene al caso nominale ma dividiamo ora per il PIL in ermini reali al fine di oenere la relazione in ermini reali di rapporo ra debio e PIL. Si oiene: 1+ r b = b P 1 + d 1+ g dove è il asso di crescia del PIL reale g! Il debio/pil di equilibrio è: b = b 1+ r $! # &+ d P b 1 1+ r $ # & = d b = d 1+ g " 1+ g % " 1+ g % g r,

Analisi grafica del debio pubblico/pil La relazione rovaa è approssimabile nel seguene modo: b = b ( 1 1+ r g ) P + d Quesa relazione è descrivibile (dai r, g e d p ) da una rea nel piano, 1 b b b 45 (1+r-g) è il coeff. angolare d b -1

Come si inerprea il grafico 1. La rea a 45 indica ui i puni in cui b =b -1 Sono puni di equilibrio del debio/pil 45 2.Il debio/pil di equilibrio è: b ( r g) = b 1+ + d P b = P d g r

Variazioni nel defici primario sposano parallelamene la rea 3. L inercea indica il rapporo defici primario/pil Se posiiva il defici primario è posiivo (spesa primaria maggiore delle enrae); se il defici primario è negaivo si ha un avanzo primario, cioè la spesa primaria è minore delle enrae, l inercea è negaiva 45 b b -1 b -1

Variazioni nel asso di crescia del PIL vs asso di ineresse reale modificano la pendenza della rea 4. La pendenza dipende dalla disuguaglianza ra il asso di crescia del PIL reale e il asso di ineresse reale. Se g>r la pendenza è minore di 1; se g<r la pendenza è maggiore di 1 b 45 b -1 b -1

Ricorda: I faori che possono modificare la dinamca del debio modificano anche il debio di equilibrio di sao sazionario: 1. la variazione di d P (defic primario/pil) modifica il debio/pil di equilibrio: se d P >0 e d P diminuisce il debio/pil di sao sazionario diminuisce. 2. Se g-r aumena, il debio/pil di sao sazionario diminuisce b = P d g r

La dinamica del debio: un analisi grafica 1 caso: La pendenza è minore di 1: g>r; defici primario posiivo b 45 Il debio/pil converge al valore di equilibrio. L equilibrio si definisce STABILE b -1 Il debio/pil aumena o diminuisce a seconda che sia minore o maggiore del debio/pil di equilibrio

La dinamica del debio: un analisi grafica 2 caso: La pendenza è minore di 1: g>r; defici primario è negaivo (avanzo) b 45 Il debio/pil converge al valore di equilibrio. L equilibrio si definisce STABILE Ogni livello di debio/pil, se posiivo, diminuisce auomaicamene b -1

La dinamica del debio: un analisi grafica 3 caso: La pendenza è maggiore di 1: g<r; defici primario è posiivo b 45 Il debio/pil diverge al valore di equilibrio. L equilibrio si definisce INSTABILE Ogni livello di debio/pil, se posiivo, aumena auomaicamene b -1

La dinamica del debio: un analisi grafica 4 caso: La pendenza è maggiore di 1: g<r; defici primario è negaivo (avanzo) b 45 Il debio/pil diverge al valore di equilibrio. L equilibrio si definisce INSTABILE Il debio/pil aumena auomaicamene se superiore al livello di equilibrio; se inferiore al livello di equilibrio diminuisce auomaicamene. b -1

I imori di un debio/pil elevao Il debio/pil può divenare esplosivo se: 1. Dao un defici primario, la siuazione macroeconomica si modifica in modo che r>g. 2. Se r>g il debio/pil diminuirà solo se sarà minore del debio/pil di equilibrio; per queso si necessiano avanzi primari ano maggiori quano maggiore è il debio/pil. 3. Il debio/pil ende a crescere, pur in condizioni favorevoli (g>r), se il defici primario aumena, aumenando così il debio/pil di equilibrio sazionario. è Maggiore è il livello di debio, più cosose sono le misure di rienro nel caso la siuazione macroeconomica peggiori (g diminuisce e r aumena).

1+ r b = b P 1 + d 1+ g # 1+ r Δb = b b 1 = b & P 1 % 1(+ d $ 1+ g ' # r (*) Δb = b g & P 1 % (+ d $ 1+ g ' Effeo valanga Sapendo che il disavanzo (G-T) è l opposo dell avanzo (T-G), possiamo riscrivere (*) come: # r (**) Δb = b g & P 1 % ( a $ 1+ g ' Affinché il debio/pil diminuisca Δb<0 gli avanzi primari dovranno essere sufficienemene elevai se r>g

Soluzione dell equazione alle differenze b 0 b b 0 b = ( b 0 b) " 1+ r % $ ' # 1+ g & + b empo deviazione del livello iniziale (b 0 ) di debio dallo sao sazionario evoluzione della deviazione dallo sao sazionario sao sazionario

I dai sul debio pubblico d primario g r (1+r)/(1+g) b saz b 2008-2.5-1.3 0.17 1.015 167.86 106.3 2009 0.8-5.2 0.17 1.057-14.12 116.1 2010 0.0 1.3-1.02 0.977 0.00 119.1 2011-1.0 0.5-1.33 0.982-54.92 120.1 2012-2.5-2.5-2.48 1.00021 12187.50 126.9 Fone: Bolleino economico Banca d Ialia e Isa

700.00 Dinamica debio/pil previsa con i dai effeivi del 2008, 2009, 2010, 2011, 2012 650.00 600.00 550.00 500.00 450.00 400.00 350.00 300.00 250.00 al 2008 al 2009 al 2010 al 2011 al 2012 200.00 150.00 100.00 50.00 0.00 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30

Dinamica debio/pil previsa con i dai effeivi del 2008, 2010, 2011, 2012 140.00 120.00 100.00 80.00 al 2008 al 2010 al 2011 60.00 al 2012 40.00 20.00 0.00 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30

Andameno del defici/pil e debio/pil in Ialia Confrono con alri paesi europei

Fone: Banca d Ialia: Saisiche di Finanza Pubblica nei paesi dell UE, oobre 2012

Spesa Primaria

Spesa per ineressi Fone: Banca d Ialia, Saisiche di Finanza Pubblica nei Paesi dell UE, oobre 2012

Rapporo debio pubblico/pil Pil nominale Debio Debio/Pil 2000 130 1800 1600 120 1400 110 1200 1000 100 800 90 600 400 80 200 70 Fone: ISTAT

PIL e debio nominale in Ialia (milioni di euro) 2009! 2010! 2011! 2012! 2013! PIL nominale (ai prezzi di mercao)! 1519695! 1551886! 1580410! 1567010! 1557307! Debio pubblico! 1769254! 1851252! 1907612! 1989432! 2069470! Debio/PIL (%)! 116.4! 119.3! 120.7! 126.9! 132.9! Fone:ISTAT hp://www.isa.i/i/archivio/101631

Figura 4 a) 180 Debio delle Amminisrazioni pubbliche (in percenuale del PIL) I guerra mondiale crisi del 29 II guerra mondiale Maasrich circola zione dell'eu ro 160 140 120 100 80 60 40 20 0 1861 1871 1881 1891 1901 1911 1921 1931 1941 1951 1961 1971 1981 1991 2001 b) Debio delle Amminisrazioni pubbliche circola

Debio/PIL Confrono con gli alri paesi UE Governmen deb a he end of he firs quarer 2012 by Member Sae The highes raios of governmen deb o GDP a he end of he firs quarer of 2012 were recorded in Greece (132.4%), Ialy (123.3%), Porugal (111.7%) and Ireland (108.5%), and he lowes in Esonia (6.6%), Bulgaria (16.7%) and Luxembourg (20.9%). primo rimesre 2012 Compared wih he fourh quarer of 2011, weny-one Member Saes regisered an increase in heir deb o GDP raio a he end of he firs quarer of 2012, and six a decrease. The highes increases in he raio were recorded in Lihuania (+4.0 percenage poins - pp), Porugal (+3.8 pp), Spain (+3.7 pp) and Belgium (+3.6 pp), and he larges decreases in Greece 6 (-33.0 pp), Hungary (-1.8 pp) and Denmark (-1.5 pp). I should be noed ha he change in deb raio beween wo successive quarers can be influenced in some cases by seasonal paerns.

risulao si spiega anche in queso caso con un livello del fabbisogno del Seore pubblico ben più elevao di quello conenuo nelle sime della Noa (per quasi due puni di PIL), in larga pare dovuo agli effei del decreo legge sopra ciao. FIGURA III.4: EVOLUZIONE DEL RAPPORTO DEBITO/PIL (al lordo e al neo dei sosegni ai Paesi euro) 135 % 130 125 120 115 Debio/PIL (al lordo) Debio/PIL (al neo) 110 105 100 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 Dal 2015 in poi si assise a un percorso di riduzione del rapporo piuoso Fone: DEF 2013 sosenuo, per circa 4 puni percenuali di PIL all anno. Il venir meno degli effei finanziari del decreo più vole ciao, combinao con quelli posiivi sull economia reale sono sicuramene i faori deerminani alla base di quesa discesa, a cui conribuiscono non poco anche una dinamica del fabbisogno paricolarmene

La crescia del PIL in Ialia 1970-2010 8 6 4 2 0-2 1971 1973 1975 1977 1979 1981 1983 1985 1987 1989 1991 1993 1995 1997 1999 2001 2003 2005 2007 2009-4 -6 Fone: ISTAT

Perché nei crieri di convergenza non si fa riferimeno a variabili 'reali'? Criica al TM: aver poso ua l'aenzione sugli aspei moneari e connessi e aver ralasciao di considerare le conseguenze dal puno di visa reale, cioè dei livelli di aivià economica. I crieri sono sai posi per eviare comporameni roppo accomodani verso l'inflazione; ma la curva di Phillips individua una relazione inversa ra inflazione e asso di disoccupazione. Perché nei crieri di convergenza non si fa riferimeno a variabili 'reali'? La risposa sa dal puno di visa poliico, nel ruolo predominane della Germania e, dal puno di visa della eoria economica, nel peso dao alla visione di lungo periodo rispeo a quella di breve periodo. Infai nel documeno "One Marke One Money" della Commissione delle Comunià Europee (1990) si legge "l'anica eoria in base alla quale esise un rade-off ra ala inflazione e bassa disoccupazione non rova più sosegno né nell'analisi empirica né in quella eorica faa eccezione per il breve periodo". Ma quano dura il breve periodo? La oale omissione di aspei riguardani l'economia reale ha coinciso con un periodo di profonda recessione che avuo il minimo negli USA nel 1991 e in Europa nel 1993. La risposa degli USA furono poliiche ani-cicliche, cioè poliica monearia e fiscale espansiva; i paesi UE invece manennero anche in quel periodo poliiche resriive dal puno di visa moneario che si accumularono a poliiche fiscali ese al risanameno dei coni pubblici (quindi agli alle spesa pubblica e/o inasprimeni fiscali).

Quali furono i risulai di crieri? Posiivi i risulai dal puno di visa moneario ma molo negaivi dal puno di visa dell'aivià economica: il decennio novana la crescia del PIL in UE è saa in media dell'1.8% conro i 2.4% degli USA. Il calo della crescia del PIL ha aumenao il rapporo debio/pil, peggiorando quindi uno dei crieri previsi. E' un problema europeo o dell'ue? I paesi europei sono molo diversi al loro inerno e non si può parlare di un modello europeo. In paricolare i paesi europei non adereni all'ue hanno conseguio risulai migliori rispeo all'ue pur avendo in ceri casi caraerisiche isiuzionali, relaive cioè al funzionameno di ceri mercai, molo vicine a quelle di alcuni paesi UE. Moli economisi criicano i crieri imposi dal pao. Si veda ad esempio JEAN PAUL FITOUSSI.

25 Inflazione dei prezzi al consumo 20 15 10 5 0 1971-5 1973 1975 1977 1979 1981 1983 1985 1987 ITALY France Germany 1989 1991 1993 1995 1997 1999 2001 2003 2005

Tassi di disoccupazione (seasonally adj) Fone: Eurosa

18.0 Tasso di disoccupazione 16.0 14.0 12.0 10.0 8.0 France Ialy Unied Saes Germany 6.0 4.0 2.0 0.0 1983 1985 1987 1989 1991 1993 1995 1997 1999 2001 2003 2005 2007 2009 2011 Fone: Eurosa

30 Tasso di disoccupazione 25 20 Spain 15 10 France Ialy Unied Saes Germany 5 0 1983 1985 1987 1989 1991 1993 1995 1997 1999 2001 2003 2005 2007 2009 2011 Fone: Eurosa

Le relazioni ra i paesi adereni all eurozona e i non adereni Dei 27 paesi dell UE 17 sono pare dell eurozona. Nel 1996 è sao inrodoo un nuovo sisema di cambi (ERM II) a cui i paesi non eurozona possono liberamene decidere di aderire. E cosiuio da assi cenrali bilaerali ra ogni monea eserna e l euro e da margini di oscillazione variabili (hanno scelo di non aderire a ERM II: UK, SW). Le BC sono obbligae ad inervenire se la monea sfiora i margini delle bande di oscillazione; la sessa BCE inerviene a sosenere le monee. In enrambi i casi ali poliiche di sosegno non devono meere a repenaglio la sabilià dei prezzi