QUALCHE CONSIGLIO PER UN CORRETTO STILE DI VITA.

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LINEE GUIDA COOP

ECCO ALCUNI SUGGERIMENTI: QUALCHE CONSIGLIO PER UN CORRETTO STILE DI VITA. UN CORRETTO STILE DI VITA, BUONE ABITUDINI ALIMENTARI E UNA REGOLARE ATTIVITÀ FISICA SONO PRESUPPOSTI INDISPENSABILI PER POTER CRESCERE SANI. PER QUESTO COOP INTENDE DIFFONDERE TRA LE FAMIGLIE UNA POLITICA DI PROMOZIONE DELLA SALUTE. Allattare il bambino al seno. Promuovere sane abitudini alimentari per tutta la famiglia. Avere una dieta equilibrata e opportunamente suddivisa nel corso della giornata. Integrare nella dieta dei bambini, specie se fisicamente attivi, uno o due spuntini (a base di frutta o yogurt) per coprire al meglio il loro fabbisogno energetico. Valorizzare la prima colazione, educando i bambini a bere latte e mangiare cereali, pane, frutta e marmellata. Evitare di fare altri spuntini al di fuori dei cinque pasti consigliati. Incrementare il consumo di frutta e verdura. Ridurre i grassi e garantire i fabbisogni in calcio e ferro. Evitare di utilizzare il cibo come premio o castigo.

L IMPORTANTE È STARE IN FORMA. OLTRE AD UNA CORRETTA ALIMENTAZIONE, ANCHE L ABITUDINE A UNA SANA ATTIVITÀ FISICA È INDISPENSABILE NELLA CRESCITA DEI NOSTRI FIGLI. La sedentarietà infatti è considerata la principale causa del progressivo aumento di peso. Per prevenire questo fenomeno, oltre a praticare sport, bisogna acquisire uno stile di vita attivo in generale: ad esempio muoversi in bici o a piedi anzichè con la macchina, giocare all aperto, utilizzare le scale invece dell ascensore, sono abitudini indispensabili sia per i bambini, sia per noi adulti.

COSA METTIAMO NEL PIATTO? L attività motoria, oltre ad essere un canale di sfogo della naturale esuberanza del bambino, migliora la sua adattabilità agli impegni quotidiani e la sua capacità di socializzare. PER POTER UTILIZZARE AL MEGLIO GLI ALIMENTI È FONDAMENTALE CONOSCERLI E SAPERE COME COMBINARLI FRA LORO PER POTER COMPORRE UNA DIETA NORMOCALORICA. È importante dedicare almeno un ora al giorno all attività fisica e al movimento, incentivando i bambini a praticare lo sport che più gli piace con una frequenza minima di due volte a settimana.

PIRAMIDE ALIMENTARE: QUANDO È MEGLIO STARE IN BASSO. LA NOSTRA DIETA MEDITERRANEA È UN CONCENTRATO DI SALUTE E GUSTO E LA SUA ESPRESSIONE PRATICA È DATA DALLA PIRAMIDE ALIMENTARE. La Piramide alimentare può aiutare, in maniera semplice, a riempire correttamente il vostro carrello della spesa senza essere accecati dal marketing e dal consumismo moderno che spesso propone una piramide capovolta. La Piramide Alimentare è uno schema suddiviso in diversi piani o settori, che raggruppa tutti gli alimenti con caratteristiche nutrizionali simili. Da Healthy eating mediterranean way: tasty tales for children and pratical tips for adults. M. Caroli, Locorotondo editore 2010 (modificato). Nelle pagine successive affronteremo nel dettaglio gli alimenti presenti nella piramide e il loro corretto utilizzo.

Come in una piramide egizia le fondamenta solide sono state in grado di mantenere l edificio nei millenni, così la piramide alimentare mostra quali sono gli alimenti più importanti per mantenere a lungo un buon stato di salute, anche senza o con un limitato uso degli alimenti presenti all apice ed in sua prossimità. Il gruppo della frutta e verdura: costituisce le fondamenta, e quindi la parte più importante, della piramide, molto ricchi di acqua, fibra, vitamine A e C, sali minerali e antiossidanti. Per stare bene ne dovremmo consumare almeno 5 porzioni al giorno. Nella sezione successiva troviamo i cereali quali pane, pasta, riso e patate che sono alimenti ricchi di carboidrati complessi, ma anche di proteine e fibra. Dovremmo consumare 4-6 porzioni al giorno da questo gruppo. Per condire e cuocere gli alimenti dovremmo usare sempre oli vegetali, in special modo olio di oliva extravergine e, a crudo, olio di mais e girasole. Sono necessarie 3 porzioni al giorno per assicurarsi un buon apporto di calorie, acidi grassi essenziali e vitamina E. La parte centrale della piramide presenta quegli alimenti che dovremmo assumere nell arco di una settimana e cioè gli alimenti più ricchi di proteine: Carne, pesce, legumi, formaggi. Il pesce, oltre alle proteine, fornisce acidi grassi essenziali omega 3; la carne è fonte di ferro e vitamine del gruppo B; i legumi, soprattutto quelli secchi, forniscono carboidrati, fibra e calcio, mentre i formaggi sono ricchi di calcio ma anche, di grassi saturi e colesterolo. Nell arco di una settimana bisognerebbe assumere tre porzioni per gruppo di prodotti. Uova e insaccati ricchi di proteine, ma per la presenza importante di grassi saturi e colesterolo, dovrebbero entrambi essere limitati ad una volta per settimana. In prossimità dell apice scopriamo gli alimenti che dovremmo consumare occasionalmente e con moderazione: Ed è davvero una brutta scoperta perché molti di questi, li consumiamo giornalmente. La pubblicità ce li presenta come indispensabili per la nostra felicità. Sono i dolci, gli snack salati come le patatine in busta e le bevande zuccherate analcoliche. Infine, ogni giorno, non dovrebbero mancare 2 porzioni di latte o yogurt, meglio se parzialmente scremati, che ci forniscono tanto calcio e pochi grassi. All apice della piramide troviamo lo zucchero, o saccarosio, ed il sale di cui noi spesso abusiamo per abitudine.

DIETA NORMOCALORICA. SE DA BAMBINI ABBIAMO DETERMINATE ABITUDINI, SPESSO LE MANTENIAMO ANCHE DA ADULTI. ECCO PERCHÈ È IMPORTANTE CHE INSEGNIAMO AI BAMBINI, FIN DALLA PIÙ TENERA ETÀ, COME UTILIZZARE AL MEGLIO GLI ALIMENTI. PER IMPOSTARE UNA CORRETTA ALIMENTAZIONE È FONDAMENTALE CONOSCERE LE ABITUDINI DI VITA DEL BAMBINO E IL LIVELLO DELLA SUA ATTIVITÀ FISICA. LA DIETA NORMOCALORICA GIORNALIERA DA PROMUOVERE E A CUI COOP FA RIFERIMENTO SI FONDA SUI SEGUENTI PRINCIPI: apporto calorico: L apporto delle calorie per un bambino dovrebbe essere suddiviso in 4-5 pasti. - colazione + spuntino: 20% - pranzo: 40% - merenda: 10% - cena: 30% apporto di proteine: 10-12% delle calorie totali (1g di proteine apporta 4 kcal). apporto di carboidrati: 58-60% delle calorie totali (1g di carboidrati apporta 4 kcal) con un apporto di zuccheri semplici <10%.

apporto di grassi: 25%- 30% delle calorie totali con un apporto di grassi saturi <10% e di colesterolo non superiore a 100 mg/1000 kcal (1g di grassi apporta 9 kcal). apporto di fibre: il quantitativo di grammi può essere calcolato in base alla formula 0.5g/kg del peso ideale del bambino, oppure 10 g/1000 kcal (1g di fibre apporta 2 kcal). apporto di minerali: deve rispettare le indicazioni dell organizzazione mondiale della sanità. riduzione dell apporto di grassi e proteine di origine animale. aumento dell apporto di cereali, specie quelli integrali. ridotta assunzione degli zuccheri ad elevato indice glicemico (ad es. saccarosio) perché meno sazianti di quelli ad indice glicemico più basso (ad esempio fruttosio). ECCO UN ESEMPIO: PER UN BIMBO DI 7-8 ANNI DI CIRCA 24 KG DI PESO IL FABBISOGNO ENERGETICO GIORNALIERO È PARI A 1625 KCAL. QUINDI DOVRÀ MANGIARE DURANTE IL GIORNO (SUDDIVISI NEI 4-5 PASTI QUOTIDIANI): 49 g di proteine 244 g carboidrati (di cui zuccheri semplici max 41 g) 51 g grassi (di cui grassi saturi max 18 g) 16 g di fibra meno di circa 5 g di sale (<2,5 g di Sodio)

CONVINCERE I TUOI FIGLI È UN IMPRESA? ECCO COME FARE. QUALI TECNICHE SONO EFFICACI NEL RIDURRE IL RIFIUTO DEI BAMBINI PER I CIBI? 1. È dimostrato che osservare uno dei genitori mangiare un alimento con piacere può influenzare positivamente la curiosità dei bambini e spingerli ad assaggiare il cibo in questione. 2. La presentazione di un alimento in un contesto positivo ne aumenta la preferenza ed il consumo. 3. L iniziale rifiuto di un cibo nuovo può quindi essere trasformato in accettazione con ripetuti e frequenti approcci. Un minimo di dieci proposte di un determinato nuovo alimento è necessario per iniziare ad ottenere un grado soddisfacente di familiarità e quindi di accettazione. 4. Fra le frasi utilizzate per convincere i bambini ad assaggiare cibi nuovi o sgraditi può essere utile ricorrere a frasi che stimolano l emotività dei bambini con il miraggio di una ricompensa immediata come: Se mangi questo diventi più bravo a giocare al pallone. 5. Non soddisfare la fame d amore e di conoscenza con il cibo.

RISCHIO SOVRAPPESO E OBESITÀ INFANTILE. L OBESITÀ È LA PIÙ COMUNE CONSEGUENZA DEL DISORDINE NUTRIZIONALE. UNO STUDIO CONDOTTO DAL MINISTERO DELLA SALUTE NELLE SCUOLE ITALIANE HA CONCLUSO CHE QUASI UN BAMBINO SU 4 È IN SOVRAPPESO, MENTRE UNO SU 10 È OBESO. Inoltre un dato grave è la mancanza di consapevolezza dei genitori, che non prendono in considerazione la necessità di un adeguata attività fisica per i loro figli in sovrappeso. L obesità, oltre ad essere causata da un insufficiente attività fisica, è anche il risultato di una dieta inadeguata, ipercalorica, piena di zuccheri, piena di grassi, e povera di fibre. Proprio per questo cresce forte il richiamo delle istituzioni verso le industrie alimentari affinchè queste riducano grassi, zuccheri e sale nei loro prodotti, ma fino ad oggi le risposte in questa direzione sono ancora deboli.

IL PROGETTO SI SVILUPPA IN PIÙ FASI: GLI IMPEGNI DI COOP. VISTA LA COMPLESSITÀ DEL PROBLEMA E LE NUMEROSE VARIANTI COINVOLTE, COOP HA DECISO DI AGIRE PER SENSIBILIZZARE LE FAMIGLIE SULL IMPORTANZA DI UNA CORRETTA ALIMENTAZIONE. Promuovere una campagna sull educazione alimentare. Sviluppare una linea di prodotti alimentari virtuosi dedicata ai bambini. Riformulare alcuni prodotti a marchio Coop che non rispondono ai criteri indicati dalle Linee Guida. Eliminare alcuni prodotti a marchio Coop che non possono essere riformulati secondo le Linee Guida. Inserire un bollino che ne suggerisca un consumo moderato da parte dei bambini su quei prodotti che possono creare difficoltà nella composizione equilibrata della loro dieta. Ideare un sito web dedicato al tema della corretta alimentazione dell infanzia: www.alimentazionebambini.it

NELLO SPECIFICO, GLI IMPEGNI DI COOP PER LO SVILUPPO DI TUTTI I PRODOTTI DELLA LINEA CLUB 4-10 COOP SONO: Attenzione all apporto calorico Per approfondimenti in tema di corretta alimentazione infantile e prevenzione al sovrappeso ed obesità, siamo sempre online sul sito: www.alimentazionebambini.it Qui potete trovare informazioni scientifiche, aggiornamenti, e consigli degli esperti. Non utilizzo di grassi tropicali, come l olio di palma e di cocco, e di aromi artificiali Utilizzo di soli aromi naturali Riduzione del nutriente più critico per il prodotto considerato (ad es. grassi, zuccheri). L entità della riduzione deve essere almeno del 30% in meno rispetto agli analoghi prodotti presenti sul mercato Integrazione di nutrienti utili come le fibre Assenza di OGM, coloranti e grassi idrogenati, come in tutti i prodotti a marchio Coop

Supervisione scientifica: ECOG (European Childhood Obesity Group), SIO ( Società Italiana Obesità); in particolare hanno collaborato la Dott.ssa Margherita Caroli e il Prof. Andrea Vania. PRINCIPALI RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI 1. Obesità del bambino e dell adolescente: Consensus su prevenzione, diagnosi e terapia; Società italiana di Pediatria, Argomenti di Pediatria 1/06 2. Caratterizzazione biochimico-genetica di soggetti severamente obesi dell area campana, Università degli Studi di Napoli Federico II 3. Linee guida per la terapia dell obesità essenziale in età evolutiva - Diet therapy for pediatric obesity Consensus Sinupe (Società Italiana di Nutrizione Pediatrica) 4. http://www.governo.it/governoinforma/dossier/obesita_infantile/ indagine_risultati.html (2010) 5. Convenzione ONU sui diritti dell infanzia, New York 20 novembre 1989 6. Nutrition, physical activity and the prevention of obesity, Policy Developments in the WHO European Region, World Health Organization 2007 7. Food based dietary guidelines in WHO European Region, World Health Organization 2003 8. Feeding and Nutrition of infants and young children, Guidelines for the WHO European Region, with emphasis on the former Soviet Countries, World Health Organization 2000, updated reprint 2003 9. The challenge of obesity in the WHO European Region and the strategies for response. Ed. F Branca, H Nikogosian, and T Lobstein WHO 2007 Denmark 10. UO Nutrizione Dipartimento Sanità Pubblica, Servizio Sanitario Regionale Emilia Romagna, Azienda Unità Sanitaria di Bologna 11. Attività fisica e obesità, Giampietro M., Spada R., Caldarone G., 2001 12. Linee guida per una sana alimentazione italiana, Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione, 2003 13. www.sip.it 14. www.sio.it 15. http://www.ecog-obesity.eu/ 16. Livelli di Assunzione Giornalieri Raccomandati di Nutrienti per la Popolazione Italiana 17. (L.A.R.N.), Società Italiana di Nutrizione Umana, revisione 1996 18. FAO Food and Nutrition technical report series 1. Human Energy Requirement. Report of a Joint FAO/WHO/UNU Experts Consultation 2001 Rome EU Policy alimentazione dei lattanti e dei bambini fino a tre anni: http://www.ilca.org/files/resources/international_regional_documetns/ EUPolicy06Italian.pdf 19. Spanish children s diet: compliance with nutrient and food intake guidelines. European Journal of Clinical Nutrition (2003) 57, 930 939 20. Healthy eating mediterranean way: tasty tales for children and pratical tips for adults. M. Caroli, Locorotondo editore 2010. 21. Per non perderci nella Piramide Alimentare del 21/02/2011 dott.ssa Annamaria Tomaselli

DOPO GLI ARGOMENTI CHE ABBIAMO AFFRONTATO INSIEME, SIETE PRONTI A RIEMPIRE IL CARRELLO DELLA SPESA IN MODO CORRETTO? ECCO LA VOSTRA LISTA: RIEMPITELA SECONDO I VOSTRI GUSTI.

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