Integrazione e supplementazione La malnutrizione nell anziano. Daniela Livadiotti Società Italiana di Medicina di Prevenzione e degli Stili di Vita

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Integrazione e supplementazione La malnutrizione nell anziano Daniela Livadiotti Società Italiana di Medicina di Prevenzione e degli Stili di Vita

OBIETTIVI Conoscere la reale dimensione epidemiologica del problema malnutrizione Conoscere gli elementi del rischio nutrizionale Saper identificare il paziente con rischio nutrizionale Saper valutare il grado di malnutrizione, anche mediante l utilizzo di appositi test Saper impostare schemi nutrizionali adeguati Saper utilizzare gli integratori nutrizionali di supporto

INVECCHIAMENTO L invecchiamento può essere definito come la regressione delle funzioni fisiologiche accompagnate dall avanzare dell età. Nell invecchiamento normale la perdita progressiva delle capacità funzionali è più lenta Il processo è in parte modulato da fattori ambientali Nell invecchiamento patologico il decadimento funzionale è accelerato

MODIFICAZIONI DELLA COMPOSIZIONE CORPOREA -MUSCOLI SCHELETRICI - 40% -VOLUME PLASMATICO - 8% -ACQUA EXTRACELLULARE - 40% -ACQUA CORPOREA TOTALE - 17% -TESSUTO ADIPOSO + 35%

Conseguenze forza, potenza e resistenza muscolare massa ossea equilibrio produzione di calore contenuto di acqua metabolismo basale Implicazioni cliniche disabilità osteoporosi rischio di cadute rischio di fratture rischio di ipotermia tessuto adiposo profilo di rischio vascolare CONSEGUENZE DELLA SARCOPENIA Greenlund and Nair. Mech Ageing Dev, 2003

RIDUZIONE METABOLISMO BASALE 4-5 DECENNIO RIDUZIONE 5% 5-6 DECENNIO RIDUZIONE 10% 6-7 DECENNIO RIDUZIONE 20% OLTRE 7 DECENNIO RIDUZIONE 30% Il metabolismo basale decresce dell'8-10% per decade tra i 60 ed i 90 anni.

Patologia da difetto CLASSIFICAZIONE DELLE MALNUTRIZIONI Globale ridotto apporto nutrizionale aumento del dispendio energetico perdita di nutrienti Selettivo da deficit di vitamine da deficit di sali minerali da deficit di oligoelementi da altre carenze nutrizionali Patologia da eccesso Globale (obesità) energia eccessiva Selettivo abnorme assunzione di vitamine e minerali

MALNUTRIZIONE La malnutrizione è uno stato di alterazione funzionale, strutturale e di sviluppo dell organismo conseguente alla discrepanza fra fabbisogni, introiti ed utilizzazione di nutrienti, tale da comportare un eccesso di morbilità e di mortalità o un alterazione della qualità di vita. JPEN 1995; 19: 1-2

CLASSIFICAZIONE CLINICA DELLA MALNUTRIZIONE

MALNUTRIZIONE PROTEICO-ENERGETICA

PROGRESSIONE DELLA MALNUTRIZIONE Salute = 100% del patrimonio proteico della massa muscolare delle proteine viscerali e di trasporto della risposta immunitaria della cicatrizzazione e della risposta al trauma della funzione intestinale, epatica, cardiorespiratoria e renale Morte metabolica = perdita del 70% del patrimonio proteico

CAUSE DI MALNUTRIZIONE NELL ANZIANO 2) FISIOPATOLOGICHE Alterazioni della meccanica masticatoria (edentulia) Disfagia Patologie croniche (BPCO, patologie cardiovascolari, diabete, tireopatie, neoplasie) Disabilità da deficit motorio (malattie neurologiche, malattie articolari) Ipercatabolismo (traumi, ustioni, interventi chirurgici, infezioni, lesioni da decubito) Aumentata perdita di nutrienti (vomito, diarrea, fistole, drenaggi,malassorbimento)

PRESBIFAGIA delle mucose (comprese le ghiandole mucose e salivari) delle strutture osteoarticolari e dell occlusione dentaria delle strutture muscolari (sarcopenia) delle strutture bulbari delle altre strutture del SNC concernenti la deglutizione (attenzione, cognitività, memoria, emotività, etc.)

CAUSE NEUROLOGICHE DI DISFAGIA Ictus cerebrale Morbo di Parkinson Demenza S.L.A. Traumi Cranici Miastenia Neoplasie S.M. Encefalopatie metaboliche S. di Guillain-Barré Poliomielite bulbare Discinesie Stroke 2003; 34: 1252-1257. Martino Stroke 2005; 36: 2756-2763

DISFAGIA: CONSEGUENZE Broncopolmonite Malnutrizione Disidratazione Aumento giornate degenza Peggiore stato clinico Peggiore stato funzionale Difficoltà gestionale Peggiore qualità vita Depressione Stroke 2003; 34: 1252-1257. Martino Stroke 2005; 36: 2756-2763

CAUSE DI MALNUTRIZIONE NELL ANZIANO 3) FARMACOLOGICHE I farmaci possono ridurre l apporto alimentare a. Modificando il gusto degli alimenti (metronidazolo, sulfaniluree) b. Provocando xerostomia (anticolinergici, diuretici) c. Causando stipsi (oppiacei, ferro), nausea (Ldopa, oppiacei, antibiotici), anoressia (digossina, L-dopa, biguanidi, SSRI) d. Alterando lo stato di vigilanza (ipnotici, neurolettici)

CAUSE DI MALNUTRIZIONE NELL ANZIANO 4) PSICOLOGICHE E SOCIALI Depressione Deficit cognitivi Isolamento Condizioni economiche Istituzionalizzazione

CONSEGUENZE DELLA MALNUTRIZIONE PRIMARIE SECONDARIE Guarigione ferite Funzionalità intestinale Funzionalità muscolare Funzionalità polmonare Risposta immunitaria Rischio di infezioni Morbilità Durata della degenza Impiego di farmaci Durata della riabilitazione Qualità di vita Mortalità Costi di gestione sanitaria

VALUTAZIONE DELLA MALNUTRIZIONE NELL ANZIANO Valutazione clinica Indagini bioumorali Valutazione antropometrica Valutazione strumentale Valutazione globale

VALUTAZIONE CLINICA Bissoli L, Zamboni M, Sergi E, Ferrari E, BoseO. Linee Guida per la valutazione della malnutrizione nell anziano. G Geront 2001;49:4-12

Possiamo porre diagnosi di malnutrizione se osserviamo un calo ponderale >5% in tre mesi CALO PONDERALE = (PESO ABITUALE PESO ATTUALE) X 100 PESO ABITUALE CALO PONDERALE (sul peso abituale) LIEVE MODERATA 5-10% 11-20% GRAVE >20%

VALUTAZIONE DELLA MALNUTRIZIONE NELL ANZIANO Valutazione clinica Indagini bioumorali Valutazione antropometrica Valutazione strumentale Valutazione globale

PARAMETRI BIOCHIMICI USUALMENTE ALTERATI NEI VARI GRADI DI MALNUTRIZIONE ALBUMINA (g/l) 3,5-3,0 2,9-2,5 <2,5 TRANSFERRINA (mg/dl) PREALBUMINA (mg/dl) LIEVE MODERATA GRAVE 150-200 100-149 <100 18-22 10-17 <10 PBR (mg/dl) 2,5-2.9 2,1-2,4 <2,1 LINFOCITI (mm 3 ) 1200-1500 800-1100 <800 INDICE CREATININA/ ALTEZZA 99-80 79-60 <60 Linee guida SINPE per la nutrizione artificiale ospedaliera 2002. Rivista italiana di nutrizione parenterale ed enterale.2002; 20(S5)

INTEGRATORI ALIMENTARI La supplementazione orale (ONS) è chiaramente raccomandata (livello di evidenza A) per garantire l assunzione di energia, proteine e micronutrienti, mantenere o migliorare lo stato nutrizionale e migliorare la sopravvivenza nei pazienti malnutriti o a rischio di malnutrizione ESPEN Guidelines Enteral Nutrition in geriatrics. Clin Nutr 2006

INTEGRATORI ALIMENTARI : UTILIZZO NELL ANZIANO integratori bilanciati in macro e micronutrienti: MPE, stati di ipercatabolismo integratori iperproteici (contenuto di proteine >30%): MPE, sarcopenia, ulcere da decubito integratori arricchiti in specifici nutrienti: cachessia neoplastica integratori per specifiche patologie: alterazioni della funzionalità epatica, renale, pancreatica, polmonare, diabete

CUBITAN ml 100 RENILON 4.0 ml 100 Energia Kcal 125 200 Proteine g 10 4 Lipidi g 3,5 10 Carboidrati g 12,4 23,5 Fibra solubile g 0,3 +arginina, vit C, zinco, miscela carotenoidi INSUFFICIENZA RENALE ULCERE DA DECUBITO

FORTIMEL 200ML RESOURCE crema 150g Energia Kcal 200 200 Proteine g 20 15 Lipidi g 4,2 5,6 Carboidrati g 20,3 22,5 Fibra solubile g 0,6 IPERCATABOLISMO