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Avvertenza. L autore, là dove lo ha ritenuto necessario, ha adattato e modificato la traduzione italiana rendendola più fedele al testo originale, riportato nelle note a piè di pagina.
Maria Teresa Barbarito Un homme parmi les hommes Soggetto ed esistenza in Sartre
Copyright MMXV ARACNE editrice S.r.l. www.aracneeditrice.it info@aracneeditrice.it via Raffaele Garofalo, 133/A B 00173 Roma (06) 93781065 ISBN 978-88-548-8194-5 I diritti di traduzione, di memorizzazione elettronica, di riproduzione e di adattamento anche parziale, con qualsiasi mezzo, sono riservati per tutti i Paesi. Non sono assolutamente consentite le fotocopie senza il permesso scritto dell Editore. I edizione: febbraio 2015
Indice 7 Introduzione Parte I Il soggetto nelle prime opere filosofiche sartriane 13 Capitolo I La psicologia fenomenologica e il distacco di Sartre da Husserl 1.1. La struttura dell Ego, 14 1.2. Il soggetto e l aver coscienza del mondo, 15 1.3. La necessità di un Io trascendente, 19 1.4. Il Cogito come coscienza riflessiva, 21 1.5. L agire come un retour à moi, 24 1.6. La funzione polarizzante dell Ego, 29 1.7. La passività dell Ego nell atto della creazione, 33 1.8. L Ego, gli altri ed il solipsismo, 42 1.9. Essere e Cogito, 46 1.10. L essere e l essere creati, 53 1.11. Conclusione, 60. 63 Capitolo II L influsso della dialettica hegeliana su Sartre 2.1. Interrogazione e negazione, 63 2.2. Definizione ed origine delle negazioni, 65 2.3. Il nulla e la concezione dialettica, 68 2.4. Le caratteristiche della sostanza, 71 2.5. Il questo e il quello, la permanenza, 75 2.6. Possibilità e futuro, 77 2.7. Gli altri ed il soggetto, 81 2.8. Il peccato d ottimismo epistemologico di Hegel, 85 2.9. L ottimismo ontologico di Hegel, 88 2.10. Il problema del solipsismo, 89 2.11. Lo sguardo, 92 2.12. Lo sguardo e il tempo, 96 2.13. Sguardo e coscienza, 98 2.14. L oggettificazione del soggetto, 99 2.15. Lo sguardo come prova dell esistenza dell altro, 100 2.16. Conclusioni, 102. 5
6 Indice 105 Capitolo III Libertà, fatticità, morte: il ruolo della responsabilità umana nella scelta: Sartre e Heidegger 3.1. La differenza fondamentale tra passato e futuro, 116 3.2. Ontologia della temporalità: un confronto con Heidegger, 120 3.3. La dinamica della temporalità, 132 3.4. L esistenza d altri, 136 3.5. Il rapporto con l altro e lo sguardo, 138 3.6. La libertà umana tra l essere ed il fare, 140 3.7. Conclusioni, 142. Parte II Descrivere la vita: Sartre scrittore e drammaturgo 147 Capitolo I Gratuità, esistenza e progetto tra Il muro e la Nausea 1.1. I fatti narrati, 147 1.2. I personaggi, 152 1.3. Bouville. Luoghi ed usanze, 164 1.4. Un confronto con Il muro, 170 1.5. Conclusioni, 174. 177 Capitolo II Il soggetto ed il contesto. I cammini della libertà 2.1. Un opera in tre romanzi?, 178 2.2. Il soggetto assoluto, 179 2.3. Il soggetto e lo svolgimento della storia, 187 2.4. Il soggetto e la guerra, 197 2.5. Il soggetto e la politica, 201 2.6. Conclusioni, 205. 209 Capitolo III Jouer la vie: soggetto ed esistenza nell opera teatrale di Sartre 3.1. Il teatro metafora della vita, 210 3.2. Teatro e mito, 211 3.3. Il soggetto e la società, 216 3.4. La libertà dell escluso, 220 3.5. Libertà e scelta in guerra, 224 3.6. Conclusioni, 227. 231 Bibliografia
Introduzione Il presente lavoro intende analizzare come il primo Sartre concepisca l individuo, l esistenza ed i rapporti tra soggetti. Il titolo del lavoro, Un homme parmi les hommes, è una frase scritta da Sartre più di una volta nelle sue opere teatrali, in particolare in Le mosche ed A porte chiuse. Un uomo tra gli uomini: ma prima di arrivare ad analizzare i rapporti tra gli individui, teorizzati ne L essere e il nulla, e descritti nelle opere letterarie e teatrali, si è cercato di analizzare la costituzione della coscienza, come si venga a costituire, e l importanza che hanno avuto nella sua teorizzazione i pensieri di Husserl, Hegel ed Heidegger. Si è così cercato di tracciare un percorso che va dalla descrizione del modo in cui la coscienza opera, ove importanti sono la psicologia fenomenologica husserliana da un lato, e, dall altro, la dialettica hegeliana, fino ad arrivare alla descrizione di una coscienza che da una parte osserva il mondo ed i fenomeni nel mondo, dall altra si dà come fenomeno tra i fenomeni: ma un fenomeno di tipo particolare perché è coscienza del soggetto e, come tale, osserva il mondo. Sartre descrive un modo di operare dialettico nella coscienza stessa, e l individuo non è altro che lo svolgersi di questa dialettica: ogni soggetto, infatti, ha delle aspirazioni precise, sceglie un per sé che è diverso dall in sé costituito e va realizzato, di conseguenza per raggiungere questo per sé bisogna negare l in sé costituito, proiettare il proprio sé al di fuori di sé, come per sé da realizzare, e quindi cercare di raggiungerlo. Come la negazione ci spinge a fare appello al rapporto tra Sartre e la dialettica hegeliana, così la teorizzazione del per sé ci spinge ad osservare le analogie tra Sartre e Heidegger: il fatto dell esistenza dell uomo nel mondo come essere libero ci spinge a cercare di comprendere come 7
8 Introduzione sia possibile la libertà umana; contemporaneamente il fatto di esistere mette l uomo a confronto con la possibilità limite della morte, descritta in modo diverso da Sartre e da Heidegger. Si ricava così un quadro teorico del rapporto tra individuo e mondo in Sartre, quadro che viene poi completato dalla seconda parte del presente lavoro, riguardante il soggetto in situazione. La seconda parte ci porta all analisi dei romanzi sartriani (che si collocano tutti nel primo periodo della vita e del pensiero dell autore) e di parte del teatro, che fino al 1946 procede con tematiche analoghe a quelle delle opere letterarie. Anche nella seconda parte, come nella prima, si è cercato di rintracciare in primo luogo un filo conduttore: quello della gratuità dell esistenza e della scelta di un progetto, descritti ne La nausea ed in alcuni racconti de Il muro. In secondo luogo si è cercato di osservare ne I cammini della libertà il rapportarsi del singolo soggetto agli altri ed alla storia: Mathieu, uno dei personaggi principali, è descritto in L età della ragione come un insegnante di filosofia che aspira ad essere slegato dagli altri ma si rende conto di non poter prescindere da essi; è uno dei tanti che attende, ne Il rinvio, la guerra, destinata a fare da spartiacque alla sua vita; e ne La morte nell anima vive la seconda guerra mondiale, che gli cambia totalmente la vita e le aspirazioni che nutriva. Dell ultimo romanzo, che avrebbe dovuto completare il ciclo de I cammini della libertà, restano solo pochi indizi ed un unico capitolo scritto, intitolato Una strana amicizia: Mathieu muore torturato dai tedeschi; e, nell unica parte scritta, i due protagonisti, Brunet e Schneider Vicarios cercano di ricostituire il Partito comunista e scoprono il non senso della politica e il tramonto dell idea di comunismo che avevano; si sentono così estranei al contesto storico e si scoprono, a fine romanzo, amici uniti dalla stessa delusione nei confronti del Partito. Il teatro sartriano è indubbiamente una metafora della vita: come nel teatro ogni personaggio è qualcosa di recitato, una finzione, così ogni persona, nelle piccole cose come nelle grandi, recita un ruolo nel palcoscenico della vita: si crea dunque un parallelismo tra teatro e vita, e non a caso il termine jouer,
Introduzione 9 recitare, può essere legato ad un sentimento di gioia (joie) ed anche al gioco (jeux). Il teatro è allora un mettersi in gioco: rappresentare la vita, giocare e gioire di essa, malgrado la ricerca di un senso che non sempre è facile dare alla vita. Infine, il teatro è la vita: il pubblico osserva la vita al di fuori di sé, diventa spettatore delle possibilità che può realizzare e, facendo ciò, fa assumere al teatro anche una funzione catartica come nel periodo classico. Il nostro intento è stato quello di definire come si venga a costituire e cosa sia il soggetto per Sartre e poi come il soggetto possa agire in un determinato contesto storico e sociale.