Derivati per Enti locali Luoghi comuni e realtà dei fatti. Valerio Paolucci

Documenti analoghi
1a Edizione Risorse Comuni

Nota sui derivati allegata ai sensi dall art. 62 del d.l. 112/2008

IAS 39: STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI

Nota sui derivati allegata ai sensi dall art. 62 del d.l. 112/2008

Le operazioni d indebitamento strutturate con derivati

LA RISTRUTTURAZIONE DEL DEBITO DEGLI ENTI PUBBLICI

Strategie di copertura rischio tasso

L Innovazione Finanziaria negli Enti Locali. Gestione del debito tra efficienza e sostenibilità

FUNZIONE CORPORATE DESK

Gli strumenti derivati per la gestione dell'indebitamento e la copertura del rischio di tasso. 22 Gennaio 2003

Coperture plain vanilla e coperture esotiche: opportunità e rischi

CONVEGNO BNL / ODCEC TORINO. Problematiche inerenti l utilizzo di prodotti a copertura dei rischi

Matteo Trotta, Vice-Direttore Ufficio Studi e Ricerche Consultique

Strumenti finanziari Ias n.32 e Ias n.39

1 - Informazioni sui contenuti fondamentali dei contratti.

Gestione del rischio tasso

Dati dopo 6^ variazione bilancio. Dati dopo riequilibrio (7^ variazione bilancio)

( ) i. è il Fattore di Sconto relativo alla scadenza (futura) i-esima del Prestito

Gli interventi di finanza derivata della Regione Calabria

Corso di Economia degli Intermediari Finanziari

FORWARD RATE AGREEMENT

SIAMO CIÒ CHE SCEGLIAMO.

Le tecniche di finanziamento: il confronto di convenienza tra mutuo e leasing

LS Advisor ANALISI SINTETICA DEI DERIVATI STIPULATI DAL COMUNE DI ROMA

PROSPETTO INFORMATIVO EUROPEO STANDARDIZZATO

Mutuo Facile a tasso fisso e rata costante crescente

Mutuo dedicato all acquisto, costruzione, ristrutturazione e ampliamento di immobili ad uso abitativo (anche non Prima Casa).

La gestione e la ristrutturazione del debito. Luca Buccoliero Marco Meneguzzo Università Bocconi Milano

RISOLUZIONE N.43 /E. Con l istanza specificata in oggetto è stato esposto il seguente QUESITO

Mutuo dedicato all acquisto, costruzione, ristrutturazione e ampliamento di immobili ad uso abitativo (anche non Prima Casa).

Dinamica indebitamento

COMUNICATO STAMPA PUBBLICAZIONE DELLE NUOVE STATISTICHE SUI TASSI DI INTERESSE BANCARI PER L AREA DELL EURO 1

Mutuo dedicato all acquisto, costruzione, ristrutturazione e ampliamento di immobili ad uso abitativo (anche non Prima Casa).

PROSPETTO INFORMATIVO EUROPEO STANDARDIZZATO

PARTE A 1. Si valuti la convenienza della operazione di acquisto di una posizione di cambio a termine a tre mesi, in assenza di costi di negoziazione.

Report trimestrale sull andamento dell economia reale e della finanza

GLI STRUMENTI DI COPERTURA DEI RISCHI IN DERIVATI: ASPETTI TECNICI E LEGALI

I DERIVATI: QUALCHE NOTA CORSO PAS. Federica Miglietta Bari, luglio 2014

TUTTI I MUTUI DI CHEBANCA! Condizioni valide al 1 gennaio 2011

Misurazione dei rischi nei contratti derivati

ANALISI DEL PRODOTTO

La gestione aziendale, il reddito e il patrimonio

TUTTI I MUTUI DI CHEBANCA! Condizioni valide al 1 luglio 2010

Analisi dell andamento del Debito -31/12/ /12/2005-

IAS 32 e IAS 39: La rilevazione e la valutazione degli strumenti finanziari. Edgardo Palombini Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi

Indebitamento sottostante

IL MERCATO DEI MUTUI SOTTO LA LENTE DEL GRUPPO TECNOCASA ANALISI DEL PRODOTTO

Leasing secondo lo IAS 17

CONTABILITA GENERALE

Come si seleziona un fondo di investimento

Perizia contratti derivati NUOVA B.B. Sas

Detrazioni fiscali per il risparmio energetico e le Ristrutturazioni Edilizie -aspetti tecnici,giuridico-fiscali e accesso al credito-

Le operazioni di indebitamento strutturate con derivati. Nota informativa.

I PRODOTTI DI MUTUO OFFERTI. La nostra Banca offre alla propria clientela i seguenti mutui ipotecari per l acquisto dell abitazione principale:

CONTABILITA GENERALE

Gli strumenti di finanza derivata a copertura dei rischi finanziari di impresa

Definizione strumenti finanziari

La Rassegna Stampa è consultabile nel sito:

Abi: nessuna differenziazione nella dinamica dei prezzi fra raccolta e prestiti

Rischi finanziari di tesoreria, curve dei tassi ed aspettative

IL CONTO CORRENTE IL TASSO DI INTERESSE

II) SCRITTURE DI GESTIONE F) OTTENIMENTO CAPITALE DI TERZI G) OPERAZIONI STRAORDINARIE

TEMPO E RISCHIO. Il valore del denaro è funzione del tempo in cui è disponibile

PROCESSO PER LA DETERMINAZIONE DEI PREZZI DEGLI STRUMENTI FINANZIARI...2

COMUNE DI MONTECRETO

ALLEGATO A CAPITOLATO SPECIALE. Espletamento dei servizi finanziari relativi alla concessione di due mutui

DERIVATI REGOLAMENTATI OPZIONI E FUTURES ORARIO DI NEGOZIAZIONE : 9,00 17,40

L a G e s t i o n e d e l l a T e s o r e r i a a z i e n d a l e LCU BROKER. S.r.l. Via Guelfa Bologna Italy Tel:

IL FINANZIAMENTO DEGLI ENTI PUBBLICI

Quesiti a risposta multipla

Fondo Pensione dei Dipendenti del Gruppo Reale Mutua

RISOLUZIONE N. 58/E. OGGETTO: Operazioni di asset swap su Obbligazioni Generali 6,5% Interpello art. 11 legge , n. 212 XY S.p.A.

DISEGNO DI LEGGE DI INIZIATIVA DELLA GIUNTA

Matrice Excel Calcolo rata con DURATA DEL FINANZIAMENTO determinata dall'utente

Matrice Excel Calcolo rata con IMPORTO DEL FINANZIAMENTO determinato dall'utente

FLOOR - INTEREST RATE FLOOR. Opzione su tassi d interesse

CAP. Opzione su tassi d interesse

RISTRUTTURAZIONE DELL IMPRESA E OPERAZIONI DI FINANZA STRAORDINARIA IL PROBLEMA DELLA CORRETTA CONTABILIZZAZIONE DEI CONTRATTI DERIVATI

Gli strumenti derivati di copertura

L ANALISI DI BILANCIO: Caso esemplificativo

NOTA INFORMATIVA OPERAZIONI DI FINANZA DERIVATA (SWAP)

RISOLUZIONE N. 56/E QUESITO

FOGLIO COMPARATIVO MUTUI PRIMA CASA

unità didattica n. 7 LE OPZIONI SU TASSI DI INTERESSE: CAPS E FLOORS SDA Bocconi School of Management Danilo

Capitolo VI. MODELLI DI RAPPRESENTAZIONE DELL ECONOMICITA

I derivati «tossici» della Regione Veneto Jacopo Berti

CONVENZIONE. tra. per

Organizzazione dell azienda farmacia e farmacoeconomia

Alternativa Investimento iniziale euro Flusso di cassa anno1 euro

Valutazione degli investimenti aziendali

Opportunità di mercato e strategie operative nel breve periodo

Il Taeg = 0. Trasparenza e credito ai consumatori ABISERVIZI S.p.A. - Riproduzione vietata - Tutti i diritti sono riservati.

Matrice Excel Calcolo rata con TASSO DI INTERESSE determinato dall'utente

Moratoria leasing, le implicazioni contabili nel bilancio del locatario

Mercati e strumenti derivati (2): Swap e Opzioni

Obbligazioni bancarie quotate direttamente sul MOT.

Titoli indicizzati Definizioni Prezzo di un CCT. Titoli indicizzati. Flavio Angelini. Università di Perugia

Situazione indebitamento al

BANCHE DI CREDITO COOPERATIVO FVG Liberi Professionisti

Tesoreria, Finanza e Risk Management per gli Enti Locali. Derivati: Gestione del Rischio e Valore di Mercato

Transcript:

Derivati per Enti locali Luoghi comuni e realtà dei fatti Valerio Paolucci 24.02.2011

Come viene presentata la situazione dalla stampa Prodotti oltremodo complessi Trappole costruite dalle banche Clienti destinati a subire ingenti danni Costi Occulti addebitati al cliente inconsapevole Comportamento truffaldino delle banche, che avrebbero in sostanza approfittato dell ignoranza degli interlocutori pubblici per strutturare operazioni sbilanciate a loro danno E ragionevole però porsi una domanda: ma per quale motivo centinaia e centinaia di Enti Locali, grandi e piccoli, avrebbero dato il loro assenso a tutto ciò? 1...e come viene quindi percepito il fenomeno:

La consapevolezza dell Ente Locale La decisione di sottoscrivere un contratto di finanza derivata da parte di un Ente Locale sono di norma prese solamente al termine di un lungo iter nel corso del quale: il Consiglio Comunale (o altro organo equivalente) stabilisce la possibilità del ricorso a tali strumenti le proposte delle banche vengono registrate agli atti e valutate da persone che hanno comunque dimestichezza con i tassi di interesse per le operazioni deliberate a partire dal secondo semestre 2006 gli enti locali di norma hanno applicato il codice degli appalti (cd Codice De Lise) formalizzando un sondaggio informale tra più istituti di credito il dirigente responsabile del procedimento predispone una relazione sull intervento lo stesso dirigente, insieme al revisore dei conti, esprime parere favorevole all intervento la Giunta Comunale (o altro organo equivalente) discute le proposte e delibera l intervento le proposte delle banche dovevano rientrare tra le strutture previste dal dm MEF 389/03 2

Obiettivi nell utilizzo di finanza derivata per la ristrutturazione del debito L efficienza della gestione del debito si misura in base alla combinazione di due parametri fondamentali: il costo complessivo e l esposizione ai rischi di mercato. La caratteristica della flessibilità può rendere gli strumenti derivati estremamente utili nel perseguire l obiettivo dell efficienza. (VI Commissione Senato Indagine conoscitiva sull utilizzo e la diffusione degli strumenti di finanza derivata e delle cartolarizzazioni nelle PPAA - Audizione del Viceministro MEF On.Giuseppe Vegas del 25/2/2009) Rischio Tasso variabile Tasso fisso Il grafico a fianco mostra come ad un costo basso sia associato un rischio elevato di variabilità degli oneri finanziari futuri a carico del cliente (tasso variabile) e come ad un costo elevato è associato un rischio nullo (tasso fisso). Attraverso il ricorso agli strumenti derivati è possibile posizionarsi lungo i punti intermedi della curva. Costo 3

Obiettivi nell utilizzo di finanza derivata per la ristrutturazione del debito Tipologie di utilizzo Swap di tasso* A A valere valere su su debito debito a a tasso tasso fisso fisso A A valere valere su su debito debito a a tasso tasso variabile variabile Swap di tasso e quote capitale Cd Cd Duration Duration swap swap art art 3 3 punto punto f)dm f)dm 389/03 389/03 Vincolo: Vincolo: non non crescenza crescenza flussi flussi attualizzati attualizzati Cd swap di ammortamento Cd swap di ammortamento A valere su debito con rimborso bullet A valere su debito con rimborso bullet Art 2 dm 389/03 Art 2 dm 389/03 Requisiti FONDAMENTALI per un corretto utilizzo degli strumenti derivati da parte degli EELL sono: la presenza di un debito sottostante l esatta corrispondenza tra debito e derivato (Efficacia della Copertura) *In termini di numerosità di operazioni gli swap di Tasso rappresentano il 90 pct dei contratti conclusi nel periodo 2002-2008 4

Derivati a valere su debito a tasso fisso La prima scelta fondamentale che il gestore del debito si trova a compiere è quella tra indebitamento a tasso fisso o a tasso variabile. Nel caso scelga il tasso fisso, il debitore privilegia il fattore rischio, dando certezza ai flussi futuri Nel caso in cui invece scelga di privilegiare il contenimento dei costi del proprio debito, opterà per il tasso variabile che, pur esponendolo alla volatilità delle variabili di mercato, in condizioni normali gli consente un risparmio (VI Commissione Senato Indagine conoscitiva sull utilizzo e la diffusione degli strumenti di finanza derivata e delle cartolarizzazioni nelle PPAA - Audizione del Viceministro MEF On.Giuseppe Vegas del 25/2/2009) Finalità Riduzione del costo del debito Il passaggio da tasso fisso a tasso variabile consente, in condizioni normali di mercato (*), di sfruttare l opportunità di un indebitamento indicizzato alla parte a breve della curva dei tassi, generalmente più bassa della parte a lunga. Il risultato e il medesimo ottenibile rinegoziando un mutuo da tasso fisso a tasso variabile, ma senza dover sostenere i costi della rinegoziazione, che in alcuni casi può anche essere del tutto impraticabile. Nel caso in cui poi al semplice irs venissero associati un cap (irs con cap) o un cap e un floor (irs con collar), si raggiungerebbe anche l obiettivo della determinazione di un costo massimo dell indebitamento, di regola non presente nei mutui a tasso variabile. Per quanto ovvio la riduzione del costo del debito è un obiettivo, non potrebbe mai essere una certezza! La maggior parte degli Enti locali di piccole e medie dimensioni ha perseguito questo fine a fronte di debiti a tasso fisso con Cassa DDPP ed ha raggiunto questo obiettivo. (*) In condizioni normali di mercato la curva dei tassi è inclinata positivamente, e i tassi sulle scadenze a lunga sono piu alti di quelli a breve 5

Derivati a valere su debito a tasso fisso: i flussi Paga tasso variabile (eventualmente compreso tra un minimo e un massimo - Collar) Ente Ente Banca Banca Paga tasso fisso Riceve tasso fisso MUTUI MUTUI Poiché l obiettivo è la riduzione del costo del debito, quando si swappa un debito a tasso fisso può avere senso valutare l efficacia delle operazioni in base ai flussi prodotti dal derivato. In realtà, essendo prodotti associati al debito, l effetto andrebbe valutato considerando la posizione congiunta debito + derivato, ma trattandosi di debito a tasso fisso può essere sufficiente considerare il solo impatto del derivato in termini di flussi. Non ha senso, invece, definire speculative queste operazioni per il semplice fatto che trasformano il costo del debito da fisso a variabile: come autorevolmente affermato dall On.Vegas, la scelta fra il tasso fisso e il tasso variabile è la prima fondamentale scelta che il gestore del debito si trova a compiere, e la compie quotidianamente a prescindere dall utilizzo dei prodotti derivati. D altronde anche i principi contabili internazionali IAS applicati a banche ed imprese in Italia identificano queste strutture come operazioni di copertura 6

Derivati a valere su debito a tasso variabile Finalità Eliminazione / Attenuazione del rischio di tasso Il passaggio da tasso variabile a tasso fisso (Irs) consente di eliminare il rischio di tasso: il costo del debito risulta sinteticamente determinato, e indipendente dalle future dinamiche di mercato. In alternativa, gli acquisti di un cap o di un collar consentirebbero di attenuare il rischio di tasso fissando un tetto massimo al costo del debito, o contenendo le possibili oscillazioni all interno di un corridoio predefinito. Diagramma flussi Irs da Variabile a Fisso Ente Ente Paga tasso variabile Paga tasso fisso Riceve tasso variabile Banca Banca MUTUI MUTUI Qualunque sia il livello del tasso variabile, il costo finale del debito per l Ente diventa il tasso fisso che viene pagato sullo swap 7

Derivati a valere su debito a tasso variabile Finalità Eliminazione / Attenuazione del rischio di tasso Per verificare se la finalità sia stata effettivamente raggiunta, per le coperture effettuate sui debiti a tasso variabile occorre valutare la RATA FINALE SINTETICA = Interessi su debito coperto +/- Differenziali derivato di copertura E un clamoroso errore finanziario e bilancistico considerare i flussi di un derivato (ed il suo mark to market) in via separata rispetto alla passività che va a coprire, ed è la principale fonte di incomprensioni allarme e cattiva informazione. Tuttavia è quello che sta accadendo da oltre due anni relativamente alle operazioni di copertura dal rischio di tasso tramite derivati poste in essere dagli Enti locali italiani. Lecito domandarsi: A chi giova questo equivoco? 8

Derivati a valere su debito a tasso variabile: esempi pratici Se obiettivo dell Ente era quello di stabilire, per il suo debito a tasso variabile un tasso fisso attraverso la sottoscrizione di un IRS da Variabile a Fisso (Struttura prevista dal DM Mef 389/03 art 3 punto a) ad esempio bloccando un costo fisso del 5%, ecco cosa succede in due opposte situazioni di mercato: A) Euribor 2% B) Euribor 6% Diagramma flussi Collar Costo del debito 2.00% A) Euribor 2.00% Costo complessivo 5% Esborso Differenziale sullo swap 3.00% B) Euribor 6.00% Costo del debito 6.00% Introito differenziale sullo swap 1.00% Costo complessivo 5% Il derivato produce nella prima situazione di mercato un esborso, nella seconda un introito. Ma la struttura di costo complessiva del cliente rimane INVARIATA. Il costo finale è stato fissato al 5.00%, e un giudizio relativo alla sola componente derivato è totalmente fuorviante 9

Derivati a valere su debito a tasso variabile Il paradosso del Collar Se l obiettivo dell Ente era quello di prefissare un range di oscillazione al parametro Euribor 6 mesi cui il suo debito era indicizzato allora la strategia consisteva nell acquisto di un collar (struttura prevista dal DM MEF 389/03 art 3 punto d) allo scopo di assicurarsi contro l evento temuto e non sperato di un rialzo dei tassi non pagando il premio per il cap ma limitando il potenziale risparmio derivante da una sperata riduzione dei tassi al livello del Floor: - Floor 3,0% - Cap 5,5% Caso 1) eur6m = 1.25% Costo complessivo (Rata Finale Sintetica) = 3,00% Costo del debito sottostante 1.25% Esborso Differ. sul collar 1.75% In questo caso, pur avendo un esborso di differenziali sul derivato l ente ha ottenuto una forte riduzione nei costo del debito rispetto all alternativa di passarlo a tasso fisso (5 %) ristrutturando il debito o utilizzando uno IRS da variabile a fisso Caso 2) eur6m = 3.75% Costo complessivo (Rata Finale Sintetica) = 3,75% Costo del debito sottostante 3.75 % 10 Introito/esborso Diff.sul collar 0 % In questo caso, non ho esborsi differenziali sul derivato, il costo complessivo aumenta rispetto al caso 1) ma è inferiore all alternativa che l ente aveva di passarlo a tasso fisso (5 %) ristrutturando il debito o utilizzando uno IRS da variabile a fisso

Derivati a valere su debito a tasso variabile Il paradosso del Collar Caso 3) eur6m = 6.00% Costo complessivo (Rata Finale Sintetica) = 5,50% Costo del debito sottostante 6.00% Introito differ. sul collar 0.50% Il derivato genera un introito differenziale, ma il costo complessivo del debito è massimo (comunque minore di quello che l ente avrebbe avuto se avesse mantenuto il debito indicizzato al variabile e non si fosse coperto) NEL CASO DI UNA COPERTURA DI DEBITO A TASSO VARIABILE CON COLLAR LA MIGLIORE POSIZIONE FINANZIARIA (RATA FINALE SINTETICA) SI HA QUANDO L ENTE HA ESBORSI DIFFERENZIALI SUL DERIVATO E LA PEGGIORE SI HA QUANDO HA INTROITI DIFFERENZIALI 11

12 5.50 5.00 4.50 4.00 3.50 3.00 2.50 2.00 1.50 1.00 0.50 Cosa è successo sui mercati dei tassi Euro dal 2002 ad oggi Tasso Fisso vs Tasso variabile (IRS 10 anni vs Euribor 6m) 10 anni swap Euribor 6m 4-Jan-02 17-May-0 2 27-Sep-02 7-Feb-03 20-Jun-0 3 31-Oct-03 12-Mar-04 23-Ju l-04 3-Dec-04 15-Apr-05 26-Aug-05 6-Jan -06 19-May-0 6 29-Sep-06 9-Feb-07 22-Jun-0 7 2-Nov-07 14-Mar-08 25-Jul-08 5-Dec-08 17-Apr-09 28-Aug-09 8-Jan -10 21-May-1 0 1-Oct-10 11-Feb-11

Derivati EELL - i protagonisti degli ultimi tre anni Banche Enti Locali Consulenti legali e finanziari Stampa Consob Banca d Italia Ministero dell Economia e Finanze Ragioneria Generale dello Stato Corte dei Conti Magistratura Commissioni parlamentari 13