DIDATTICA DELL ITALIANO (L1-L2) PER LA SCUOLA PRIMARIA E DELL INFANZIA. Dott.ssa Fallea Floriana

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DIDATTICA DELL ITALIANO (L1-L2) PER LA SCUOLA PRIMARIA E DELL INFANZIA

IL TESTO DESCRITTIVO

Descrivere significa delineare a parole l'immagine di qualcosa.

Il testo descrittivo, perciò, mostra con le parole com è fatta una cosa, indicando le caratteristiche e gli aspetti che possono darne un'immagine efficace e chiara al destinatario.

Il testo descrittivo, perciò, è utilizzato molto di frequente, ogni volta che, in pubblico o in privato, è necessario creare l'immagine di un oggetto, di una persona o di un animale, fondendo tutti gli elementi che lo compongono o i particolari che lo caratterizzano, in modo che chi legge o ascolta se ne faccia un'immagine il più possibile precisa.

DIVERSI TIPI DI TESTO DESCRITTIVO

Lo scopo fondamentale di ogni testo descrittivo è INFORMARE. A esso se ne possono sovrapporre anche altri che, senza cancellare il primo,portano il testo a perseguire fini diversi.

Così un testo descrittivo può essere usato a SCOPO PERSUASIVO, cioè per indurre il destinatario a valutare positivamente o negativamente l'oggetto descritto, oppure a SCOPO ESPRESSIVO, cioè per esprimere, attraverso la descrizione, emozioni, sentimenti, ecc.

Questi due tipi di testo descrittivo si differenziano dalle descrizioni di tipo puramente informativo per un aspetto molto importante. Infatti le descrizioni informative devono unicamente far conoscere l'oggetto in questione, e lo devono fare in modo fedele, chiaro e completo, senza che l'autore esprima alcuna opinione o impressione personale e senza alcuna partecipazione emotiva.

Al contrario, nelle descrizioni persuasive o espressive, l'autore descrive la cosa dal suo punto di vista, lascia emergere il proprio stato d'animo, convoglia l'attenzione solo sugli aspetti che possono influenzare il lettore.

LA DESCRIZIONE OGGETTIVA E DESCRIZIONE SOGGETTIVA.

Una descrizione può essere fatta in due modi: 1. In modo IMPERSONALE (oggettivo); 2. in modo PERSONALE (soggettivo).

La descrizione oggettiva si ha quando l'autore esprime opinioni o impressioni personali, ma si limita a presentare una cosa, una persona un animale, attraverso una serie di dati oggettivi senza alcuna partecipazione emotiva.

La descrizione soggettiva, invece, si ha quando l'autore presenta l'oggetto della descrizione in modo personale, cioè raffigurandolo come lo vede e lo sente e quindi filtrandolo o attraverso le proprie opinioni e le proprie emozioni, per suscitarne di analoghe nel destinatario.

LA STRUTTURA È IL LINGUAGGIO

Il testo descrittivo presentare forme molto diverse, a seconda dell'oggetto descritto, dalla situazione comunicativa e dello scopo per cui è prodotto. Tuttavia presenta alcune caratteristiche generali che sono proprie di tutte le descrizioni.

Per quanto riguarda la STRUTTURA, in ogni testo descrittivo sono presenti: IL REFERENTE, che è l'oggetto della descrizione, cioè la cosa, la persona l'animale descritti. E l'elemento che da unitarietà e coerenza alla descrizione. LE QUALITÀ e le PARTI, che sono gli elementi del referente nominati nella descrizione.

Per quanto riguarda L'USO DELLA LINGUA, le principali caratteristiche che individuano un testo descrittivo sono: L'UTILIZZO DEI TEMPI VERBALI PRESENTE E IMPERFETTO; L'UTILIZZO DI FRASI BREVI, che danno chiarezza e incisività alla descrizione; LA PRESENZA DI INDICATORI SPAZIALI, cioè di preposizioni, avverbi e locuzioni avverbiali che indicano la posizione nello spazio di un oggetto;

LA RICCHEZZA E LA PRECISIONE DEI TERMINI, che permettono di delineare con chiarezza l'oggetto descritto e le parti di cui è composto; LA PRESENZA DETERMINANTE DI AGGETTIVI, che descrivono efficacemente la qualità del referente; L UTILIZZO DEL LINGUAGGIO FIGURATO E DELLE FIGURE RETORICHE, soprattutto delle similitudini e delle metafore.

LE TECNICHE DESCRITTIVE

La descrizione è il frutto di un'attenta osservazione dell oggetto che si vuole descrivere e di una precisa riproduzione dell'oggetto in questione attraverso le parole, in modo da ricreare nella mente di chi ascolta o di chi legge le immagini e le caratteristiche dell'oggetto stesso.

I modi in cui si organizzano le parole della lingua per dare corpo alla descrizione, cioè per riprodurre l'oggetto descritto, variano, al solito, secondo l'oggetto da descrivere, secondo il destinatario della descrizione e secondo lo scopo della descrizione e costituiscono vere e proprie tecniche descrittive.

Ecco le più comuni: 1. IL CRITERIO DELLA SELEZIONE Chi fa una descrizione, qualunque sia l'oggetto del diritto, deve necessariamente fare una selezione degli elementi che lo compongono e scartare quelli che, secondo il suo parere, sono meno importanti. 2. IL CRITERIO DELL'ORDINE Chi fa una descrizione deve necessariamente decidere in che ordine disporre gli elementi descrittivi che ha scelto di porre nel testo e questa scelta è fondamentale per rendere la descrizione chiara, facilmente comprensibile ed efficace.

I possibili criteri di ordinamento sono vari: a) L'ORDINE DAL GENERALE AL PARTICOLARE consiste nel descrivere l'oggetto presentandolo prima nel suo insieme e poi nelle parti che lo compongono; b) L'ORDINE DI TIPO SPAZIALE Usato soprattutto nella descrizione di luoghi e di persone, consiste nell ordinare le parti dell'oggetto secondo un percorso spaziale, che può essere dall'interno verso l'esterno, dall'alto verso il basso, da un punto centrale agli elementi circostanti, da un primo piano allo sfondo, da sinistra verso destra o viceversa ecc.

c) L'ORDINE TEMPORALE Consiste nel descrivere l'oggetto in momenti diversi della giornata, dell'anno, della vita) evidenziando i cambiamenti che ha subito nel tempo.

3. CRITERIO SENSORIALE Chi fa una descrizione può prendere in considerazione non solo l'immagine dell'oggetto da descrivere, cogliendola attraverso la vista, ma anche altri elementi percepibili con l'udito, l'odorato, il gusto. Questa tecnica contribuisce a rappresentare il referente in modo più originale e accattivante nelle descrizioni persuasive ed espressive.

4. IL CRITERIO DEL PUNTO DI VISTA. Chi fa una descrizione può scegliere da che punto di osservazione descrivere l'oggetto preso in considerazione: può scegliere di adottare il punto di vista, oppure può presentare l'oggetto come se, mentre descrive, si spostasse per cogliere l'immagine dell'oggetto secondo angolazioni diverse.

5. IL CRITERIO DELLA COMPARAZIONE Per rappresentare con maggiore efficacia il referente, chi descrive lo può mettere in relazione con altri referenti. I paragoni, infatti, permettono di rendere più incisive le descrizioni a scopo persuasivo e di creare effetti di grande suggestione e poeticità nelle descrizioni letterarie.

TESTO DESCRITTIVO SCOPO Informativo Persuasivo Espressivo Far conoscere il referente Far conoscere i dettagli che possono influenzare il lettore Trasmettere emozioni Descrizione oggettiva Descrizione soggettiva

Caratteristiche strutturali e linguistiche Referente Qualità e parti Tempi presente e imperfetto Frasi brevi Indicatori spaziali Ricchezza e precisione dei termini Aggettivi Figure retoriche Tecniche descrittive Criterio della selezione Criterio dell ordine Criterio sensoriale Criterio del punto di vista Criterio comparativo