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Transcript:

Insalata di puntarelle L insalata di puntarelle alla romana è uno dei miei contorni preferiti. Insalata fresca e gustosa è una ricetta tipica, come si può intuire anche dal nome, della cucina laziale. Questa ricetta l ho imparata da Benedetta, una amica di famiglia di vecchia data, romana, veniva in vacanza al mare in Calabria. Spesso ci deliziava con pranzetti e ricette tipici del territorio laziale. E anche grazie a lei e al suo compagno Nicola che ho imparato ad amare questa cucina! Vi racconto la sua ricetta Ingredienti: 1 cespo di germogli di cicoria catalogna 5-6 filetti di alici sott olio 2 spicchi d aglio olio sale aceto pepe nero Procedimento:

La prima cosa da fare, ovviamente è pulire il cespo di catalogna. Per questa ricetta userò solo i germogli e non le foglie, quindi le tolgo e le metto via, le userò per qualche altra ricetta. Lavo bene i germogli esternamente e poi li taglio a strisce abbastanza fini. Tuffo le mie striscioline di puntarelle in acqua e ghiaccio per circa un paio di ore. Questo passaggio servirà a farle arricciare e poi anche a far perdere un po del sapore amarognolo tipico di questa verdura. Intanto spezzetto i filetti di alici e taglio gli spicchi di aglio, preparo anche un emulsione di olio, aceto, sale e pepe. Scolo le puntarelle e in una ciotola abbasatanza capiente le condisco con l emulsione, l aglio e i filetti di alici. Servo con una spolverata ancora di pepe nero. Buonissima davvero!!!

Gazpacho in forma Il Gazpacho è un buonissima zuppa fredda spagnola, la prima volta l assaggiai a Barcellona in un ristorantino al porto e ne rimasi colpita. Una ciotola colma di questa zuppa freschissima e buonissima, si sentiva vagamente il sapore del peperone e del pomodoro, condita ad arte con quel leggero sentore aspro dell aceto, l ideale per rinfrescare quella calda serata di luglio. Questa zuppa è davvero buonissima ma, a mio avviso, ha solo un grave difetto: ci mangi insieme circa 2,5 kg di pane, continui ad inzuppare fette su fette all infinito vabbè almeno io hihi

Per ovviare a questo mio dramma ho pensato, allora, di presentarlo in forma di mouse così da farlo diventare anche un simpatico antipasto o anche un contorno. Vi dico come l ho fatto Ingredienti: 1 kg di pomodori maturi ma sodi 1 cipolla di Tropea 1/2 peperone rosso 1/2 cetriolo qualche foglia di basilico 1 spicchio di aglio 1 costa di sedano 2 cucchiai di aceto 24 gr di gelatina olio evo sale paprika Procedimento: Parto con il lavare e tagliare a pezzetti grossolani tutti gli ortaggi, li metto nel bicchiere del frullatore e frullo tutto bene. Verso il composto in una ciotola e condisco bene con olio, sale, paprika e aceto. In un pentolino metto ad ammollare la gelatina in acqua fredda, dopo qualche minuto passo il pentolino sul fuoco per far sciogliere bene il tutto. Unisco, quindi il liquido della gelatina al frullato ed amalgamo bene. Verso ora nello stampo e ripongo in frigo per almeno 5-6 ore. Passato il tempo in modo che il gazpacho sia ben solido lo sformo sul piatto di portata e lo servo con un filo d olio.

La primavera nel piatto Ormai la primavera sta per lasciare il posto all estate, la natura è ben sveglia, anzi è attivissima e l orto è nel pieno della sua attività. Per celebrare la mia stagione preferita ho pensato a questa ricettina, è quasi una Vignarola romana ma che ho rivisitato a mio gusto. Ve la racconto Ingredienti: 300 g piselli 300 g fave 2 carciofi romaneschi 200 gr di asparagina 2 cipollotti di Tropea 2 cucchiai olio Evo

Sale qb Pepe qb 2 cucchiai di Bomba Calabrese Procedimento: La prima cosa da fare, ovviamente, pulire le verdure: cipollotti, carciofi e asparagi li affetto e sbuccio anche piselli e fave. Passo alla padella, inizio a far rosolare i cipollotti con l olio, faccio andare qualche minuto, aggiungo anche le altre verdure ed un po d acqua. Copro con un coperchio e lascio andare. Faccio cuocere bene per circa un 20 minuti almeno, se si asciugano troppo aggiungo ancora dell acqua. Aggiusto di sale e 1-2 minuti prima di spegnere aggiungo la Bomba Calabrese, che gli darà un buonissimo tono piccante e saporito. Servo con una bella foglia di basilico. Ottimo piattino!

Tajeddha di verdure sformato Avevo a cena un paio di amici vegetariani, e presentargli le solite patate al forno e poco altro non mi andava proprio, così girovagando un po su internet mi sono imbattuta sulla ricetta della classica tajeddha salentina, che ovviamente ho dovuto un po rivisitare visto che l ingrediente principale di questa è la cozza.

Studiando bene la ricetta classica sulla guida enogastronomica di www.nelsalento.com e, non vi nascondo, fantasticando anche un po su quei magnifici posti, tra spiagge meravigliose e acque cristalline, e ricordando una ricetta di cui mi parlò di sfuggita una mia collega leccese, ho tirato fuori il mio sformato di verdure. I miei amici devo dire hanno gradito molto, anzi hanno voluto anche la ricetta, ma io non vedo l ora di assaggiare la tajeddha vera! E infatti, appena andati via, mi sono messa subito a cercare un bel hotel ovviamente in Salento l estate è alle porte e bisogna iniziare ad orgazzarsi! Anche in questo caso www.nelsalento.com con la sua guida sugli hotel direttamente sul mare salentino mi è stata davvero utile, la mia prossima vacanza penso proprio che sarà ad Otranto! Già mi vedo spalmata sulla spiaggia a prendere il sole o magari in giro per ristoranti ad assaggiare tutte le prelibatezze locali rimane un solo grande problema da affrontare LA PROVA COSTUME! Vabbè intanto vi racconto la ricetta dello sformato, tanto sono verdure Ricetta per 2 persone: 3 patate 2 cipolle 5 pomodori pangrattato sale qb olio evo prezzemolo qb origano pepe nero

Procedimento: Per prima cosa affetto patate, pomodori e cipolle, spessore circa 3/4 mm. Ungo la base di una pirofila e spolvero con del pangrattato, bene ora posso iniziare a disporre a strati i miei ingredienti: cipolle, patate e pomodori, seguo questo ordine con precisione per favorirne la cottura e il gusto, devo anche ricordarmi che ad ogni strato devo condire con sale, olio e le spezie. Continuo con gli strati fino alla fine degli

ingredienti, facendo attenzione che l ultimo sia di patate. Spolvero ancora in superficie con il pangrattato, e finisco con un filo d olio. Inforno la mia tajeddha a 200 per circa 20 minuti. Pronta!

Sformatini di melanzane al telefono Da buona calabrese, tra le mie ricette, non possono mancare le fantastiche polpette di melanzane, anche se rivisitate Con questa ricetta ho pensato di partecipare al contest Fattorie aperte ai FoodBlogger una bella iniziativa per far conoscere i prodotti tipici calabresi. La mia ricetta prevede l utilizzo del buonissimo Caciocavallo Silano, formaggio a pasta filata tipico

della Calabria, sarà il cuore morbido, gustoso e filante dei miei sformatini. Provo a raccontarvi la ricetta Ingredienti: 500 gr. di melanzane 100 gr. di formaggio grattugiato 100 gr. di pane grattugiato Caciocavallo silano 1 spicchio d aglio 2 uova Prezzemolo Sale Olio Procedimento: Come prima cosa, taglio le melanzane a fette e le cospargo di sale, poi le lascio scolare nello scolapasta per circa mezz ora. Nell attesa preparo il soffritto di trito d aglio e prezzemolo a cui poi aggiungo le melanzane e lascio trifolare il tutto per circa 10 minuti (se volete realizzare una ricetta davvero light, le melanzane possono essere anche solo lessate). Trascorsi i dieci minuti, frullo le melanzane che ho lasciato intiepidire e impasto il composto con le uova, il pan grattato e il formaggio. Taglio a cubetti di circa 1 cm il caciocavallo silano o, se non riuscite a reperire il prodotto, una scamorza. Alla fine, metto il composto ottenuto negli stampini; io utilizzo i monoporzione ma, se volete, va bene anche uno

stampo grande. Dopo aver versato uno strato, spingo al centro un cubetto di caciocavallo silano, ricopro bene con l impasto e metto in forno a 200 per 15/20 minuti. Poi servo gli sformatini caldi, con un giro di glassa al balsamico. Ah, queste piccole delizie sono al telefono, perchè tagliandole calde il cuore filerà Come il cavo telefonico di un tempo! Parmigiana di coste di bietole

E appena passata Pasqua e dopo gli stravizi e le abbuffate delle feste, io proporrei di restare più sul leggero però con gusto. Oggi, infatti, preparo la mia versione della parmigiana di coste di bietole, molto buona e gustosa. Io uso le coste lesse, ma si potrebbero anche fare impanate e poi cotte al forno così da dare più gusto, ma io mi sono tenuta sul super light, vi racconto come Ingredienti 2 biete a coste 500 ml passata di pomodoro 2 mozzarelle Parmigiano grattugiato pan grattato olio sale pepe Procedimento Prima cosa da fare, aihme, pulire bene le bietole e costa per costa separo la foglia dalla parte bianca. Metto via le foglie che userò in qualche altra ricetta. Ho lessato le coste in acqua salata e fatte scolare

bene. Come dicevo prima, volendo si potrebbero panare con uova e pangrattato e poi friggerle o cuocerle in forno, sicuramente la ricetta sarebbe più gustosa, ma io sto in fase light e quindi le userò lesse, sono buone lo stesso! Intanto che le coste cuociano spezzetto le 2 mozzarelle, non sono molto accurato, tanto in cottura si scioglieranno. Cotte le coste, inizio a disporle in una teglia, sulla base metto un po d olio e un po di pane grattugiato, e faccio un primo strato con le coste, sopra la mozzarella, poi la salsa (la metto a crudo, non faccio il sugo, sempre da restare sul light) e per finire una spolverata di formaggio grattugiato. Ricomincio, quindi, con gli strati fino a che non finisco tutte le coste. Ogni circa 2 strati, metto anche una spolverata di pan grattato, in modo che asciughi un po dell acqua che le coste rilasceranno e lo sformato non risulti troppo liquido. L ultimo strato sarà salsa di pomodoro e parmigiano. Inforno a 200 per circa 40 minuti, lascio raffreddare leggermente, dando modo che il tutto si assesti e servo Gustosa!!!

Lo Sformato di Anna Questa è una ricetta di mia cognata, Anna appunto, è un buonissimo sformato light, ma molto gustoso, credo sia un piatto di origini marchigiane, ma non ci giurerei mi informerò! Ingrediente importantissimo di questa pietanza è sicuramente il finocchietto selvatico che con il suo delizioso aroma dà una marcia in più a questo piatto. E buono sia caldo che freddo e anche questo è davvero facile da fare.

Ecco come si prepara Ingredienti: 2 zucchine 2 patate 2 pomodori grossi maturi sale olio finocchietto selvatico pepe a piacere Procedimento: Ovviamente primo passaggio pulire e affettare le verdure, quindi inizio a pelare le patate e faccio delle fettine non molto spesse. Lavo ed affetto anche e i pomodori e le zucchine, tutti dello stesso spessore. Passo ora a fare gli strati di verdure in una teglia da forno, ungo il fondo ed inizio: zucchine, pomodori e patate, finocchietto selvatico e ricomincio, ricordandomi di salare gli strati. Finisco con uno strato di patate e finocchietto, un filo d olio e metto in forno a 200 per almeno 40 minuti e comunque controllo la cottura, dovrà essere ben rosolato e tutti gli strati ben cotti. Quando è cotto lo lascio riposare per qualche minuto, in modo che si assesti bene e servo.

Come dicevo è buonissimo caldo, ma anche freddo, ideale per un pranzo leggero estivo. Insalata di quinoa salmone e carote viola Eccoci qui con un altro dei miei esperimenti questo molto colorato, carino che ne dite? L altro giorno vagando per il supermercato mi imbatto nello scaffale bio con legumi, zuppe e semi vari e tra

tutte, eccola li, la confezione di quinoa che mi guardava e io guardavo lei e mi dissi tra me e me: che faccio non la prendo? E certo che la prendo! Peccato che non sapevo minimamente che sapore avesse vabbè, pensai: a casa qualcosa mi invento! E lo so, non sono normale, soprattutto quando mi aggiro per negozi e supermercati vari E quindi, una volta arrivata a casa, ho tirato fuori un po di cose dal frigo e questo è quello che ne è venuto fuori non male e poi è anche colorato! Ve la racconto Ingredienti: 150 g di semi quinoa una zucchina 1/2 cipolla 6 pomodorini maturi 100 g di fettine di salmone affumicato 1/2 carota viola (ma va bene anche quella arancione) sale olio erba santoreggia succo e scorza di un limone un pizzico di paprika Prima cosa lessare la quinoa, 20 minuti in acqua bollente, diciamo che per una tazza di quinoa ce ne vogliono 2 di acqua. Metto a bollire e lascio che i semi assorbano tutta l acqua. Secondo passaggio, pulisco e taglio la zucchina e la cipolla e le metto a stufare in padella con un po di acqua, olio e sale e copro.

Ora rimangono solo da pulire e affettare i pomodorini e la carota, i primi li faccio a dadini, mentre della seconda ne taglio un po a striscioline fine con il pelapatate, in modo da avere una specie di petali viola, bellissimi, che userò come decorazione, il resto la taglio a pezzetti piccoli. Metto tutto da parte. Altro passaggio, spezzetto un po del salmone con le mani e anche qui ne lascio un paio di fettine intere da parte per decorazione. Bene, ingredienti pronti, quinoa cotta e anche le zucchine sono stufate, lascio raffreddare un po e li unisco tutti in una ciotola, condisco bene con olio, sale, succo di limone e un pochino della sua scorza grattugiata, aggiungo anche un pizzico di paprika, mescolo bene e via Servo con in cima le fettine di salmone, i petali di carote e un ciuffetto di erba santoreggia Davvero buona!

Insalata di guacamole e astice Piatto molto gustoso e leggero. Super idea di Mio marito che ha pensato di trasformare la salsa guacamole in un insalatina e di abbinarla ad uno dei crostacei più buoni in assoluto. E vi dirò di più ha anche tagliato tutti gli ingredienti!!!!! Piatto molto facile ma di grande impatto insomma se volete fare un figurone con poche mosse è l ideale! Vi racconto come ho creato questo piatto Ingredienti: 1 Avocado maturi ma non troppo morbidi 1 Pomodoro maturo ma sodo

1 spicchio d aglio 1 Cipolla piccola Cumino 1 Lime 1 peperoncino fresco verde Pepe Sale Olio Evo 1 rametto di coriandolo 1 Astice Primo passaggio sbollento l astice in acqua bollente per 10 minuti, lo scolo e lo faccio raffreddare. Intanto passo a preparare l insalata di guacamole: pulisco e taglio a cubetti l avocado, il peperoncino e il pomodoro, proseguo tritando grossolanamente la cipolla, l aglio e i semini di cumino, se preferite si può anche usare quello in polvere. Unisco tutti gli ingredienti e condisco, metto da parte in una ciotola in modo che si insaporisca il tutto. Passo ora a sgusciare bene l astice recuperando tutta la polpa anche dalle chele, la taglio a pezzettoni e la unisco al guacamole, Mescolo bene il tutto cercando di non far rovinare troppo l avocado. Servo con un ciuffetto di coriandolo e un filo d olio ancora sopra. Buonissima!!!

Carciofo alla Giudia Il Carciofo alla Giudia è una ricetta della tradizione romana, ebraico-romana per la precisione, ed è Buonissimo!!! Mio marito, mi fece assaggiare questa prelibatezza e, devo essere sincera, non è che i carciofi mi piacessero molto ma, dopo averli assaggiati in questa variante della tradizione, sono stata costretta dal mio palato a rivalutarli!

Ecco come si prepara un Carciofo alla Giudia Un unico appunto prima di cominciare: per eseguire questa ricetta, bisogna utilizzare necessariamente i carciofi romaneschi; si, insomma, quelli dalla forma rotonda e senza spine. Igredienti: Carciofo romanesco Olio Sale Limone Procedimento: Per prima cosa procedo a pulire i carciofi: tolgo dal fiore le foglie più esterne e più dure, taglio la parte superiore del fiore rimasto e procedo a pelare il gambo. A questo punto, cerco di allargare un po il fiore, prima di tuffarlo in una ciotola con acqua e limone, dove resterà fino a pulitura terminata degli altri carciofi, affinchè non si ossidi. Finito di pulire tutti i carciofi, li lascio scolare su di un panno assorbente e metto a scaldare un tegame con dentro molto olio. Io preferisco usare quello extravergine di oliva, perchè ne aumenta la croccantezza e, soprattutto, li rende più digeribili. Ad olio caldo, tuffo i carciofi a testa in giù, spingendolo verso il basso, in modo da farne appiattire la corolla e lascio cuocere per circa 10 minuti o, comunque, fino a quando le foglie esterne risultino croccanti e il gambo cotto (ammorbidito). A questo punto, lascio scolare l olio in eccesso su un foglio di carta assorbente e aggiungo sale a gusto. Mi raccomando, il Carciofo alla Giudia si mangia

caldissimo!