Prodotto realizzato con il contributo della Regione Toscana nell'ambito dell'azione regionale di sistema Laboratori del Sapere Scientifico
LINEE STRADE PERCORSI ESPERIENZE DI GEOMETRIA CON I BAMBINI DI 4 E 5 ANNI Scuola dell infanzia di Calambrone I. C. N. Pisano, Marina di Pisa (PI) An. Sc. 2015/16 Mesi di Marzo e Aprile Docenti: Benetti Gloria, Gerbi Jessica, Ierubino Antonia, Tobia Franca
COLLOCAZIONE DEL PERCORSO EFFETTUATO NEL CURRICOLO VERTICALE Campo d esperienza: La conoscenza del mondo Aspetto relativo allo Spazio (la geometria) Traguardi di sviluppo: Individua le posizioni di oggetti e persone nello spazio Segue correttamente un percorso sulla base di indicazioni verbali
OBIETTIVI ESSENZIALI DI APPRENDIMENTO Si orienta nello spazio con autonomia Usa adeguatamente lo spazio grafico Discrimina e rappresenta linee dritte, curve, spezzate Acquisisce una visione dinamica delle linee, anche a livello tridimensionale Osserva, segue e riproduce percorsi verbalmente e graficamente
MOTIVAZIONE PROMUOVERE IL SENSO GEOMETRICO ATTRAVERSO L ATTIVAZIONE DI UN PERCORSO DIDATTICO CHE STIMOLI E APPROFONDISCA LE ABILITA DI CONCEZIONE SPAZIALE CARATTERISTICHE DEL PERCORSO Proporre uno spazio vissuto e agito Organizzare contesti motivanti e problematici che richiedono riflessione e costruzione del pensiero Proporre geometrie che possano essere modificate ed elaborate dai bambini.
ELEMENTI SALIENTI DELL APPROCCIO METODOLOGICO Il percorso didattico è stato inserito all interno del Progetto annuale IL BAMBINO E L AMBIENTE... dall incontro alla conoscenza attraverso la scoperta, lo sfondo integratore che ha legato tutte le attività svolte durante l anno scolastico allo scopo di dare un senso, attribuire un significato alle esperienze proposte al bambino. Per quanto riguarda la metodologia, il percorso è stato quello di passare da uno spazio vissuto, agito ad uno spazio rappresentato a livello verbale, grafico, plastico. Come per ogni altra attività, è stato utilizzato il metodo della ricerca, intesa come stimolo alla problematizzazione e all elaborazione d ipotesi. I bambini sono stati stimolati a esplorare, fare, agire rispettando le modalità e le strategie a loro più congeniali, ad incontrare i problemi senza anticipare soluzioni e a riflettere e rielaborare le esperienze fatte. Nella pratica educativa abbiamo cercato quindi di non fornire conoscenze ma di costruire situazioni di apprendimento per far partecipare il bambino alle esperienze in modo attivo e collaborativo così da favorire un apprendimento motivato e socializzato.
Fasi di lavoro: Esplorazione prima presa di contatto con il contesto in cui era situata l esperienza (osservazione, giochi di movimento nel contesto predisposto, giochi guidati, escursione di spazi interni ed esterni ) Problematizzazione introduzione del problema da parte dell insegnante (stimolo al riconoscimento di una situazione predisposta, ricerca di somiglianze e differenze, scelta del materiale da utilizzare, progettazione di qualcosa da realizzare ) Rappresentazione ricostruzione dell esperienza a livello grafico collettivo e individuale, pittorico e plastico. Riflessione meta cognitiva presa di coscienza di quanto è stato appreso (sostanzialmente è stata la fase della verifica finale durante la quale i bambini hanno dimostrato di saper usare le conoscenze apprese anche in altre situazioni)
MATERIALI, APPARECCHI E STRUMENTI IMPIEGATI carta tempera nastro adesivo colorato scatole farina di mais pennarelli stelle filanti foglie e rami tablet colla plastilina cartone e cartoncino
AMBIENTE IN CUI È STATO SVILUPPATO IL PERCORSO AULE SPAZIO DEL MOVIMENTO MUSEO-SERRA DI RIGOLI (PONTASSERCHIO)
TEMPO IMPIEGATO: Per la messa a punto preliminare nel gruppo LSS (8h) Per la progettazione specifica e dettagliata nella sezione (10h) Tempo-scuola di sviluppo del percorso (mesi di Marzo e Aprile) Per la documentazione (10h)
DESCRIZIONE DEL PERCORSO DIDATTICO
LINEE I bambini trovano tre linee disegnate sul pavimento dello spazio del movimento.. una diritta, una curva e una spezzata.. le docenti stimolano la conversazione.. i bambini commentano le differenze e trovano somiglianze tra le linee ed elementi conosciuti.. ci vanno sopra le riproducono graficamente qualcuno intuisce che potrebbero diventare strade se ci si cammina sopra Ins. Cosa vedete sul pavimento della palestra? - Ci sono delle strisce - a forma di strada - Una è dritta, una a zig-zag
- Quella gialla è come la montagna. - Quella blu assomiglia a una strada diritta, quella rossa assomiglia ai denti di un dinosauro -..ai denti di un T-rex!
.. LE LINEE DIVENTANO STRADE I bambini vengono stimolati ad eseguire vari tipi di camminature sopra le strade si muovono quindi sopra le strade e sperimentano le diversità commentano verbalmente l esperienza la riproducono qualcuno intuisce che non sono tutte della solita lunghezza Ins. Proviamo a camminare ed a strisciare sulle strade G. compie il percorso blu (linea dritta) e dice: Sembra di stare su un filo
A. cammina sulla strada gialla e dice: Ci sono tante curve M. percorre quella rossa ed esclama: E molto lunga, ci sono troppe punte!
Ins. Chi è arrivato primo? - G. è arrivata prima perché la strada è tutta dritta! - M. è arrivato dopo perché la strada rossa è a zig-zag e difficile - quella gialla è più facile ma è piena di curve! A turno, i bambini hanno sperimentato i vari percorsi attraverso giochi psicomotori suscitando curiosità, divertimento e interesse.
MISURIAMOLE i bambini, stimolati dalle docenti, scelgono unità di misura che consentono di essere precisi corde di uguale lunghezza e passi ogni bambino fa la sua esperienza, la commenta e la riproduce graficamente Ins. In quale modo possiamo misurare le linee? - Con le corde - così vediamo qual è la più lunga, la più corta o se sono uguali. I bambini, a turno, provano a misurare le tre linee con le corde.
Ins. Quante corde servono? - Per la riga dritta servono due corde - E facile! - Basta metterle in fila. - Per la riga gialla ho usato quattro corde è difficile perché va girata con le mani. - Quella rossa è lunga quattro corde e un pezzettino.. - E superdifficile perché bisogna fare le punte e la corda scappa - Allora la rossa è la più lunga!
Ins. Ci sono altri modi per misurare le strade? Con i piedi! Ins. Si, ma in che modo? Si cammina e si conta. Ins. Proviamo L. compie 24 passi per la strada blu B. conta 37 piedi per la strada gialla
F. 40 piedi per la linea rossa Ins. Secondo voi le strade hanno la stessa lunghezza? No! Quella rossa è più lunga delle altre perché il numero è più grande! Quella blu è corta perché i passi sono pochi quella gialla è media Ce n è una piccola, una media e una grande!
LE STRADE VENGONO COSTRUITE I bambini vengono stimolati a rappresentare e a costruire le strade scelgono il materiale che può essere adatto... tra le cose messe a disposizione vengono scelte: farina di mais, tempera e stelle filanti con non poca difficoltà ma molto impegno i bambini costruiscono nel proprio foglio le tre strade..
Rappresentazione grafico-pittorica dei percorsi eseguiti nell aula psicomotoria
Diamo ai bambini stelle filanti per costruire... strade diverse
LE STRADE DIVENTANO PERCORSI. VISITA DIDATTICA PRESSO MUSEO-SERRA DI RIGOLI Approfittando dell uscita didattica alla serra.. i bambini vengono stimolati ad osservare i diversi tipi di strade che percorre il pulmino. Le osservano e le collegano ai tipi di strade conosciute a scuola qualcuno intuisce che le strade diventano percorsi quando c è un punto di partenza ed uno di arrivo Il percorso viene riprodotto in palestra ed i bambini rivivono l esperienza con il corpo all interno della situazione predisposta.
Ricostruiamo il percorso in palestra
mettiamoci in viaggio!
Arriiiiivaaaatiiiiiiiii!!!!!!!!
Rappresentazione grafica del percorso Ins. «Siamo andati a Rigoli vi ricordate la strada che abbiamo fatto? Com era?» - Era lunghissima e con tante curve - Ma anche un po dritta! - Era lunga con tante strade - C era anche una strada diritta e poi le rotaie dove ci passa il treno!
I PERCORSI NEL PLASTICO Le docenti stimolano i bambini a progettare la costruzione di un plastico per riprodurre la strada dalla scuola alla serra.. Si scelgono i materiali e si costruiscono gli ambienti e le strade evidenziando le differenze tra i vari tipi di strade incontrate i bambini costruiscono anche il pulmino ed ognuno di loro rivive l esperienza manovrando il pulmino sulle strade DALLA SCUOLA ALLA SERRA
COSTRUISCO E PITTURO Il «pulmino» la scuola e la serra!
Il plastico prende vita. M. è attentissimo nella realizzazione dello sfondo A. costruisce gli alberi con materiali di recupero
A. ha realizzato la recinzione della scuola F. ha ideato di collocare il trenino di legno sulle verghe della ferrovia
Osserviamo orgogliosi la nostra produzione
VERIFICA DEGLI APPRENDIMENTI I bambini hanno partecipato alle esperienze con particolare interesse ed hanno rivelato abilità inaspettate nell osservare, nel riflettere, nel raccontare e nel rappresentare. Gli apprendimenti sono stati verificati attraverso l osservazione sistematica dei bambini nei momenti di attività, la lettura delle loro rielaborazioni grafiche e l ascolto delle verbalizzazioni. La verifica è stata effettuata attraverso le seguenti tipologie: - rielaborazioni grafiche-pittoriche e verbali; - attività espressive-manipolative (collage..); - ricostruzione del percorso a livello corporeo; - costruzione del plastico; - osservazione sistematica dei bambini.
RISULTATI OTTENUTI Il percorso proposto ha coinvolto i bambini in esperienze di forte significato didattico durante le quali si sono confrontate strategie e stili di apprendimento diversi. Attenzione particolare è stata data al linguaggio.. sia per quanto riguarda il lessico spontaneo dei bambini, che le docenti hanno trasformato in termini corretti, sia per quanto riguarda il forte valore di scambio sociale nel momento della discussione durante la quale i bambini esprimevano la loro opinione, la motivavano, la confrontavano, ne condividevano altre, alla ricerca di una propria rappresentazione mentale. Gli elementi fondamentali dell esperienza si possono riassumere: nel passaggio dalle situazioni vissute a quelle rappresentate, dalle dimensioni bidimensionali a quelle tridimensionali nel continuo stimolare il bambino al confronto tra diversi elementi proposti, a trovare differenze e analogie, ad individuare strategie per rappresentare situazioni e infine nell aver proposto al bambino diversi strumenti e modalità di approccio allo spazio.
Le docenti non hanno imposto soluzioni, ma al contrario hanno stimolato i bambini a condividere le difficoltà per ricercare possibili soluzioni. La valutazione in itinere è stata una costante: giornalmente le docenti si confrontavano per rivedere il percorso fatto, leggere le produzioni dei bambini e predisporre quindi nuovi strumenti e indirizzi di lavoro. Le procedure di verifica pertanto ci hanno consentito di individuare sia le conoscenze dei bambini, sia la validità delle esperienze proposte. La valutazione, con caratteristiche formative, si è posta così come strumento di regolazione continua della proposta educativa e del percorso di apprendimento di ogni bambino. Il punto di forza, a nostro parere, è stato quello di far vivere ai bambini esperienze concrete e cioè contesti in cui l azione ha stimolato il pensiero come strumento per la riflessione, come impulso a porsi problemi e cercare soluzioni. E i problemi e le soluzioni che nascono dall operatività, possono efficacemente costruire quel bagaglio di conoscenze che inducono alla generalizzazione e all astrazione e quindi al consolidamento delle competenze.
VALUTAZIONE DELL EFFICACIA DEL PERCORSO DIDATTICO CHECK-LIST SULL EFFICACIA DEL PROGETTO DIDATTICO INCLUSIVO Il progetto ha cambiato gli atteggiamenti ed i comportamenti dei bambini verso i contenuti delle attività proposte? 0 1 2 3 4 I tempi di realizzazione delle attività sono conformi a quanto previsto? 0 1 2 3 4 Gli spazi utilizzati sono stati adatti alle attività proposte? 0 1 2 3 4 Gli interventi rispondono adeguatamente ai percorsi proposti? 0 1 2 3 4 I risultati ottenuti sono coerenti agli obiettivi prefissati? 0 1 2 3 4 Legenda: 0= per niente 1= poco 2= abbastanza 3= molto 4= totalmente