Politica industriale e strategie globali

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Transcript:

Politica industriale e strategie globali GIANFRANCO VIESTI Università di Bari (gviesti@cerpemricerche.191.it twitter @profgviesti) Milano, 24 marzo 2015 Associazione Industrie Beni di Consumo

1 Gli elementi di preoccupazione 2 3 4 Alle radici delle difficoltà Il successo, nonostante tutto Che ci riserva il futuro?

1 Gli elementi di preoccupazione Perché siamo preoccupati? Perché l industria italiana è presa tra due fuochi: - il difficile adattamento al nuovo quadro internazionale (con il nuovo secolo): Asia, euro, ICT - la fortissima caduta della domanda interna (dal 2009) Gli effetti sono negativi: caduta della produzione, degli investimenti, dei margini

1 Gli elementi di preoccupazione Nel manifatturiero si apre una forbice con il resto del Mondo (Produzione manifatturiera, indici 2000=100, prezzi costanti) Fonte: elaborazioni CSC su dati Global Insight

1 Gli elementi di preoccupazione E lo stesso accade con la Germania (capacità produttiva, manifattura, milioni euro costanti per mille abitanti) Fonte: Nomisma

1 Gli elementi di preoccupazione Il potenziale manifatturiero è tornato sui livelli del1990 (indice trimestrale, primo trimestre 1990=100, dati destagionalizzati)

1 Gli elementi di preoccupazione e così la produzione (in quantità!) di elettrodomestici bianchi ¹ (migliaia di unità) (1) Include elettrodomestici per la cottura, il lavaggio, la refrigerazione Fonte: Banca d Italia su dati CECED Italia

1 Gli elementi di preoccupazione Gli investimenti sono caduti di un terzo (investimenti manifatturieri, prezzi costanti, 2000=100)

1 Gli elementi di preoccupazione e la redditività è ai minimi storici (Manifatturiero, margine operativo lordo in % del valore aggiunto)

2 Alle radici delle difficoltà Perché l industria italiana ha maggiori difficoltà competitive? Perché è crollata la domanda interna, E perché nel nuovo quadro internazionale alcune sue storiche diversità non sono favorevoli: in primis dimensione e gestione familiare, con ciò che implicano per internazionalizzazione e innovazione.

2 Alle radici delle difficoltà Lo sappiamo, le nostre imprese sono piccole.. (Addetti per impresa nel manifatturiero 2012) Paesi 1999 GERMANIA 35.2 REGNO UNITO 20.0 FRANCIA* 14.8 ITALIA 9.2 Media UE-28 14.3 * 2011 FONTE: elaborazioni su dati Eurostat

2 Alle radici delle difficoltà..e molto più a proprietà e gestione familiare (valori percentuali) Solo imprese familiari: Imprese di CEO di famiglia Management di proprietà familiare famiglia FRANCIA 80.0 62.2 25.8 GERMANIA 89.8 84.5 28.0 ITALIA 85.6 83.9 66.3 SPAGNA 83.0 79.6 35.5 REGNO UNITO 80.5 70.8 10.4 Fonte: Banca d Italia su EFIGE

2 Alle radici delle difficoltà il peso delle occupazioni qualificate nell industria è modesto.. (dati al 2012) Paesi 1999 Italia 6.8% Media principali concorrenti UE* 18.1% * Francia, Germania, Spagna, Regno Unito FONTE: Banca d Italia, Relazione 2014, p. 133 su dati Eurostat

2 Alle radici delle difficoltà..così come la quota di laureati sugli occupati totali (Laureati in percentuale della forza lavoro 2012) Paesi 1999 REGNO UNITO 39.2 GERMANIA 34.8 FRANCIA 29.1 ITALIA 18.6 FONTE: OCSE, Innovation Indicators

2 Alle radici delle difficoltà Gli investimenti in capitale cognitivo sono più contenuti che negli altri paesi europei (in percentuale del valore aggiunto delle imprese, 2010) Fonte: CER su dati OCSE

3 Il successo, nonostante tutto Tuttavia, dall inizio del secolo, e in particolare con la crisi, aumentano fortemente le differenze all interno dell industria italiana, in termini di dinamica del fatturato e dei margini. Questo accade anche all interno degli stessi settori. In un quadro complessivamente negativo.. le imprese vincenti sono molte Hanno una maggiore dimensione, un maggiore sforzo innovativo, una maggiore presenza internazionale

3 Il successo, nonostante tutto E alta la dispersione dei risultati (crescita e redditività) tra i distretti.. (valori mediani) Fonte: Intesa San Paolo

3 Il successo, nonostante tutto..ed è alta la dispersione dei risultati fra imprese all interno dei distretti (differenza interquartile: 3 quartile - 1 quartile della distribuzione) Fonte: Intesa San Paolo

3 Il successo, nonostante tutto Ci sono enormi differenze nei risultati fra le imprese (imprese distrettuali, variazione del fatturato 2008-13) Paesi 1999 20% con i risultati migliori + 58.1 20% con i risultati peggiori - 51.2 FONTE: Intesa San Paolo, Economia e finanza dei distretti industriali

3 Il successo, nonostante tutto Anche in relazione ai mercati di sbocco (dati mensili destagionalizzati, volumi, gennaio 2007=100)

3 Il successo, nonostante tutto Le esportazioni si concentrano in meno imprese Fonte: Nomisma

3 Il successo, nonostante tutto e più si esporta più si innova (percentuali delle imprese italiane che hanno introdotto innovazioni di prodotto per mercato di sbocco) Fonte: CER su dati CIS

3 Il successo, nonostante tutto La dimensione spiega moltissimo: grandi differenze fra piccole e medie (produttività (1) delle imprese per classe dimensionale, valori mediani) (1) Valore aggiunto a prezzi costanti per ora lavorata Fonte: Banca d Italia, Relazione 2013

4 Che ci riserva il futuro? Le politiche pubbliche C è davvero la ripresa? Serve una politica industriale? L agenda per le imprese Vince chi rafforza il quadrato magico

4 Che ci riserva il futuro? C è davvero la ripresa? Abbiamo una finestra di opportunità, le condizioni internazionali sono più favorevoli; ma gli squilibri nell eurozona, la domanda interna depressa e il crollo degli investimenti pubblici sono sempre lì.

4 Che ci riserva il futuro? La strada da recuperare è lunga! Source: Centre for European Reform (2014)

4 Che ci riserva il futuro? Ma il nostro potenziale sui mercati internazionali cresce (primi 10 nuovi mercati per il bello e ben fatto italiano¹; milioni di euro a prezzi 2012) ¹ I primi 10 mercati assorbiranno il 79% delle importazioni nel 2019 Fonte: Prometeia e CSC

4 Che ci riserva il futuro? Politica industriale cercasi tutti gli altri paesi hanno rinnovato le strategie e potenziato gli strumenti. In Italia alcune iniziative interessanti, ma piccola dimensione e assenza di un quadro strategico.

4 Che ci riserva il futuro? Il sostegno alle imprese è sui livelli più bassi in Europa. Aiuti di stato, 2013, percentuale del PIL Paesi 1999 FRANCIA 0.6 GERMANIA 0.4 REGNO UNITO 0.2 ITALIA 0.2 UE-28 0.5 FONTE: Commissione Europea

4 Che ci riserva il futuro? Il supporto pubblico alla R&S è in Italia ai livelli minimi

4 Che ci riserva il futuro? L agenda per le imprese Vince chi rafforza il quadrato magico

4 Che ci riserva il futuro? Le strategie di successo. Maggior crescita del fatturato 2010-12, rispetto alle altre imprese (a parità di settore, localizzazione, dimensione) Paesi 1999 Imprese che esportano molto* + 2.4 Imprese che investono in R&S + 1.9 Imprese che esportano* e investono + 4.1 * Più di un terzo del fatturato FONTE: Banca d Italia, Relazione 2013, p. 115 su dati INVIND

4 Che ci riserva il futuro? rafforzamento patrimoniale: maggiore capitale paziente per la crescita rafforzamento delle competenze: migliore capitale umano per la crescita maggiore capitale e migliori competenze, e un più ampio fatturato internazionale consentono di innovare maggiore capitali, migliori competenze e prodotti innovativi consentono un più ampio fatturato internazionale

4 Che ci riserva il futuro? Il quadrato magico Le condizioni abilitanti Rafforzamento patrimoniale e dimensionale Migliori e maggiori competenze dei lavoratori I comportamenti vincenti Una continua innovazione di prodotto di processo e organizzativa L espansione su mercati nuovi, in crescita