La citogenetica come approfondimento dell istologia nelle lesioni borderline dell urotelio

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Transcript:

La citogenetica come approfondimento dell istologia nelle lesioni borderline dell urotelio Dott. Giovanni Fellegara Centro Diagnostico Italiano, Milano Cagliari 9 novembre 2013

Non esistono lesioni borderline ad essere incerti sono: Diagnosi Anatomo Ptl Patologo Gestione del paziente Clinico Che cosa ho? Che cosa devo fare? Paziente

Incertezza Affidabilità e riproducibilità del risultato ottenuto = marcatori diagnostici Limite legato alla metodica ed ai criteri utilizzati che non consentono di predire il comportamento biologico di una lesione = esigenza marcatori prognostici/predittivi di risposta alla terapia

Incertezza Diagnostica: l anatomopatologo per lesioni comuni per le quali esiste una elevata variabilità inter ed intra osservatore = bassa performance diagnostica per entità più rare, di difficile interpretazione

UroVysion Fluorescence in Situ Hybridization FISH

UroVysion Fluorescence in Situ Hybridization FISH La delezione del gene codificante per P16 (locus 9p21) è un alterazione comune e precoce nel carcinoma uroteliale (CU). La progressione del CU è caratterizzata da una crescente instabilità cromosomica ed aneuplodia in particolare per i cromosomi 9, 7, 15, 11, 1. Talialterazionipossono alterazioni essere riscontrate mediante FISH.

UroVysion Fluorescence in Situ Hybridization FISH Selezionare mediante metodica FISH, le sonde (tra le 8 selezionatedallaletteratura) letteratura) che dimostravanouna maggior sensibilità nella diagnosi di CU. Valutare la sensibilità e specificità diagnostica dell associazione delle quattro sonde selezionate. Stabilire i criteri diagnostici da utilizzare per considerare un caso positivo.

UroVysion Fluorescence in Situ Hybridization FISH 3 cep 7 cep 17 cep 3 7 17 9 9p21

UroVysion Fluorescence in Situ Hybridization FISH Cellula diploide Cellula polisomica 9p21

INCERTEZZA DIAGNOSTICA Lesioni piatte dell urotelio e CIS Cortesia del prof. Paolo Boccato

Classificazioni i i delle lesioni ipiatte itt sec.who 2004 Iperplasia Atipia reattiva Atipie di significato indeterminato Displasia Carcinoma uroteliale in situ

Classificazioni i i delle lesioni ipiatte itt sec.who 2004 1 Iperplasia Atipia reattiva Lesioni non neoplastiche Atipie di 2 significato indeterminato Lesioni a significato indeterminato i 3 Displasia Carcinoma uroteliale tlil in situ Lesioni neoplastiche a basso ed alto grado

DISPLASIA De novo displasia Pochi dati: dal 5% to 13% sviluppa neoplasie Assenza di studi prospettici sistematici Displasia in pazienti con carcinoma uroteliale non invasivo o superficialmente invasivo Aumentato (ma apparentemente basso) rischio di recidiva Incrementato rischio di invasione Displasia in pazienti con carcinoma muscolo invasivo Non modifica il setting prognostico

CARCINOMA IN SITU De novo CIS Potenzialmente puo progredire a carcinoma uroteliale invasivo CIS in pazienti con carcinoma uroteliale non invasivo o superficialmente invasivo Aumentato rischio di recidiva Aumentato rischio di invasione Aumentato rischio di malattia multifocale : pelvi renale, uretra prostatica, etc CIScon microinvasione Rischio di metastasi

Prediction is very difficult, especially about the future. Niels Bohr

LESIONI PIATTE VARIABILITA DIAGNOSTICA 23 lesioni piatte rivalutate da 9 uropatologi (in media con 25 anni di esperienza lavorativa) Classificazione delle lesioni sec. WHO 2004 Diagnostic agreement = stessa diagnosi formulata da più di 6 patologi. Am J Clin Pathol. 2010 Dec;134(6):862 72

LESIONI PIATTE VARIABILITA DIAGNOSTICA In 8(35%)casi e stato raggiunta una concordanza diagnostica (più di 6 patologi hanno formulato la stessa diagnosi) In 8(35%)casi è stata raggiunta una concordanza diagnostica nel distinguere lesioni non neoplastiche da quelle neoplastiche. In 7 (30%) nelle quali non è stata raggiunto nessun tipo di concordanza diagnostica In soli 2 casi tutti i patologi hanno formulato la medesima diagnosi.

Koss (1975) Nagy et al (1982) Mostofi & Sesterhenn (1984) Murphy et al (1994) Amin et al (1996) IperplasiaI l i Atipia, i CIS, grado I Displasia l i Atipia i semplice NOS CIS, grado II (iperplasia reattiva CIS, grado III atipica) Iperplasia atipica CIS Displasia lieve Displasia moderata Displasia severa CIS CIS Atipia di incerto significato Displasia di basso grado Displasia di alto grado /CIS M Amin and R Young: Sem Diagn Pathol, 14, 84, 1997

LESIONI PIATTE VARIABILITA DIAGNOSTICA Presenza di un continuum morfologico nelle lesioni piatte. Assenza di criteri diagnog stici affidabili.

Schema di classificazione delle lesioni piatte secondo il modello Cervicale Cervicale Schema di classificazione delle lesioni piatte uroteliali M Amin and R Young: Sem Diagn Pathol, 14, 84, 1997

Urotelio normale CIS

CIS

Urotelio normale

CIS Urotelio normale ki67 ki67 CIS Urotelio normale p53 p53

CIS Urotelio normale ck20 ck20 CIS

PAP CK20 P53

Materiali e Metodi Prelievi bioptici effettuati in pazienti con neoplasia uroteliale : Carcinoma uroteliale invasivo CIS Displasia uroteliale Atipia uroteliale reattiva Urotelio normale Controllo: campioni di urotelio pazienti con IPB, negativi per neoplasia.

Materiali e Metodi Valutazione di aneuploidia mediante FISH per i cromosomi 3, 7 e 17 (sonde centromeriche) e delezione del locus 9p21 (sonda locus specifica). Valutazione di almeno 50 nuclei per caso. Definizione di cellula l aberrante: guadagno di almeno una delle tre sonde centromeriche (3, 7, 17) Perdita di almeno una copia del 9p21 Definizione di campione polisomico: > 18% delle cellule polisomiche

Risultati ti 120% Polysomic cases (%) 100% 100% 91% 93% 80% 60% Polysomic cases (%) 40% 36% 26% 30% 20% 0% pt1 CIS Dys Hyp ra n

Conclusioni

Valore anticipatorio del FISH Dati del follow up cistoscopico in 66 pazienti con FISH positiva e contemporanea cistoscopia negativa. FISH (% cellule positive) Cistoscopia positiva al follow up (% casi) 1% 4% 29% 5% 10% 39% 11% 30% 64% >31% 75%

Ruolo della FISH nella diagnostica di lesioni iuroteliali rare

Lesioni uroteliali con pattern di crescita invertito Benigne Proliferazione i florida dei nidi del von Brunn Cistite ghiandolare florida Papilloma invertito Maligne age Carcinoma papillare con pattern di crescita invertito Carcinoma uroteliale nested variant Carcinoma verrucoso

Lesioni uroteliali con pattern di crescita invertito Papilloma Invertito Ca uroteliale con pattern di crescita Invertito Proliferazione florida dei nidi del von Brunn Ca uroteliale Nested variant

Papilloma invertito Polipo adenomatoide, adenoma brunniano, adenoma uroteliale, tlil papilloma uroteliale tlil invertito. Meno dell 1% delle neoplasie uroteliali. M>F Età media: 60 (26 85) Sintomi: ematuria, sintomi irritativi

Papilloma invertito Lesione sessile o peduncolata a superficie liscia. Generalmente singola e con diametro < 1 cm. Terapia: TURV Follow up: lesione benigna, raramente recidiva (1/75). Cancer. 2006 Dec 1;107(11):2622 7

Ca uroteliale con pattern di crescita invertito Ca uroteliale con crescita endofitica o simil papilloma invertito M>F Età media: 65 (33 84) Sintomi: ematuria, sintomi irritativi Grading: stessi criteri utilizzati per il ca uroteliale classico

Papilloma invertito E&E E&E Ca Ca uroteliale uroteliale E&E E&E

Papilloma invertito

Papilloma invertito

Ca uroteliale

Telomeri e proliferazione cellulare Immortalizzazione Stabilizzazione dei telomeri si no Senescenza Apoptosi

Caso clinico i Paziente: F 69 Tipo di intervento: t TURV Cortesia della dr.ssa Anna Coci

ki67 E&E p53

Caso clinico diagnosi differenziale Carcinoma uroteliale, tlil nested variant. Lesione reattiva con Lesione reattiva con iperplasia dei nidi di von Brunn

Caso clinico Diagnosi Lesione reattiva con iperplasia dei nidi di von Brunn