La Gravidanza a basso, medio e alto rischio: a chi la gestione? Rosa Ariviello Direttivo A.G.E.O. Clinica RUESCH - Napoli

Documenti analoghi
Taglio cesareo: i dati epidemiologici

Flori Degrassi Direzione Salute e Integrazione Socio Sanitaria Sala Liri, Regione Lazio, 21 novembre 2014

INDICATORI DELLA SORVEGLIANZA EPIDEMIOLOGICA RELATIVA AI CERTIFICATI DI ASSISTENZA AL PARTO (CeDAP): ANNI

I nati. Monica Da Frè, Monia Puglia, Eleonora Fanti Osservatorio di Epidemiologia

Rapporto sulla Natalità

Le gravidanze gemellari rappresentano l'1-2% di tutte le gravidanze. Per due terzi sono dizigotiche e per un terzo monozigotiche.

- Valutare la qualità delle cure: come, quando, perché - Strumenti informativi e analisi dei dati: il CeDAP

CONTROLLO BENESSERE FETALE E MODALITA DI PARTO NELLE GRAVIDANZE PMA

Monitoraggio delle gravidanze - Tecniche di II e III Livello

Rapporto sulla Natalità

La salute degli immigrati: un linguaggio comune per parlarne La salute materno-infantile

Valutazione epidemiologica dell evento Parto

LE NASCITE E I RICOVERI IN CIFRE

I determinanti della salute in gravidanza nell area vicentina

SIUD. Come impostareil problemadellasiud? Felice Repetti. La Spezia 27 Novembre 2010

Gravidanza oltre il termine. Dott.ssa S.Iarlori

- Ai Direttori generali di Aziende U.S.L. del Lazio Aziende Ospedaliere del Lazio Policlinici Universitari del Lazio

17 novembre Giornata mondiale della prematurità

Il neonato late preterm

LE MODIFICHE PREVISTE PER IL 2007

Il percorso di assistenza al parto: dalla modalità di accesso all assistenza alla nascita. Ost. Elsa Sgarbi Ost. Anna Pilati

I parti pretermine in Sicilia: la fonte informativa dei CeDAP

PERCORSI ED ESITI DELLA GRAVIDANZA

Il parto pretermine ed i late preterm : il quadro epidemiologico ed il progetto della Fondazione Confalonieri Ragonese

Le gravidanze a termine e il neonato

Analisi dell evento nascita - Anno 2010

FATTORI PREDITTIVI DI SUCCESSO DEL CESAREO. Marcella Falcieri AUSL Bologna Ospedale Bentivoglio

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PERUGIA

OSSERVATORIO EPIDEMIOLOGICO IL PERCORSO NASCITA IN PROVINCIA DI BOLZANO

Analisi dell evento nascita - Anno 2009

il trend degli ultimi 10 anni

PROFILO DI RISCHIO PO.AFMI.02 RISCHIO IN GRAVIDANZA E IN TRAVAGLIO DI PARTO. Peruzzi, Carignani, Tedeschi e Leonetti

Rapporto sulla Natalità

CORSO DI SEMEIOTICA OSTETRICA IL LIQUIDO AMNIOTICO E I MAF

IL FUTURO DEGLI INFERMIERI IN NEONATOLOGIA

VBAC: outcome ostetrico ed esiti perinatali in pazienti con due pregressi tagli cesarei

RELAZIONE GRUPPO DI LAVORO PERCORSO NASCITA GIUSTA NOTA DDG. N DEL 10 APRILE 2015

La vaccinazione delle adolescenti e delle donne in età fertile: esperienze regionali Regione Puglia

Monitoraggio delle gravidanze - Tecniche di II e III Livello

1. POPOLAZIONE ASSISTIBILE

7.1.2 IL CASO DEL CERTIFICATO DI ASSISTENZA AL PARTO

#" "! $% &" "!!!"# '&!!()**+

L EVENTO NASCITA NELL ASL DELLA PROVINCIA DI VARESE RAPPORTO EPIDEMIOLOGICO SUI DATI DEI CERTIFICATI DI ASSISTENZA AL PARTO (CeDAP) - ANNO 2012

Il rapporto nascita in Emilia Romagna

La realtà delle diseguaglianze

APPROPRIATEZZA DEL TAGLIO CESAREO L Audit Clinico. G C DI RENZO, Perugia

Tappe essenziali nella proposta di diagnosi prenatale SAPERE PER SCEGLIERE

BILANCIO DEMOGRAFICO 2010 La popolazione del Piemonte nel 2010

L EVENTO NASCITA NELL ASL DELLA PROVINCIA DI VARESE RAPPORTO EPIDEMIOLOGICO SUI DATI DEI CERTIFICATI DI ASSISTENZA AL PARTO (CeDAP) - ANNO 2013

12 a Conferenza Nazionale GIMBE Per una sanità al centro dell agenda politica

Rapporto Attività anno 2016

L allattamento al seno alla nascita I dati Cedap della provincia di Trento Trend

Rapporto sulla Natalità

L assistenza al post partum Silvia Vaccari

DECRETO DIREZIONE GENERALE SANITA N DEL

RELAZIONE ILLUSTRATIVA

LA PLACENTA ACCRETA Epidemiologia e fattori di rischio Dott.ssa G.Gamberini AUSL Rimini

Il ruolo dell ostetrica nel percorso nascita territoriale

SCREENING PRENATALE mediante TEST COMBINATO

Anna Signorile. S. C. Ostetricia Ginecologia AZIENDA OSPEDALIERA S.CROCE E CARLE CUNEO

ESPERIENZA PRESSO L AZIENDA OSPEDALIERA SAN GERARDO DI MONZA

Libretto della gestante

DAL CONCEPIMENTO AL PARTO: I DATI EPIDEMIOLOGICI

LA TUTELA DELLA SALUTE DELLA DONNA E DEL NEONATO

Certificato di assistenza al parto (CEDAP) dell evento nascita. ASL MI 1 Analisi dell evento nascita

I.M.E.R. Indagine sulle Malformazioni Congenite in Emilia Romagna Scheda di Rilevamento

SEDE E CONTATTI. Direttore Struttura Complessa: Dott. Saverio DANESE. Ospedale Ostetrico Ginecologico Sant'Anna

Atlante della salute nelle Regioni italiane La migliore (e la peggiore) performance

Monitoraggio donna gravida

Scheda della Gravidanza

ALLEGATOC alla Dgr n del 26 maggio 2009 pag. 1/5

BILANCIO DEMOGRAFICO 2009 La popolazione del Piemonte nel 2009

Le nuove attività di ricerca: lo studio sul disagio psichico perinatale

TC pregresso. Anna Locatelli

Corso di Laurea in OSTETRICIA

Analisi dell evento nascita - Anno 2011

CORSO DI LAUREA IN SCIENZE INFERMIERISTICHE. Assistenza infermieristica al neonato pretermine in TIN. con problematiche respiratorie

Taglio cesareo e parto gemellare

Il paziente con problema renale: non solo Insufficienza Renale Cronica ma Malattia Renale Cronica

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE CAMPANIA - N. 2 DEL 14 GENNAIO 2008

The girl effect. per cominciare. dr P. Morganti McA - CUAMM

Corso di formazione in Medicina Generale Il medico di medicina generale e la donna in gravidanza

PREVENZIONE DEGLI EVENTI AVVERSI DELLA RIPRODUZIONE PREVENZIONE DEI DIFETTI CONGENITI PREVENZIONE DELLA PREMATURITA

Gianluigi Pilu. Definizione di aborto

IL PARTO EXTRAOSPEDALIERO IN EMILIA-ROMAGNA. ALESSANDRO VOLTA

I PARTI CESAREI IN ITALIA

L insufficienza renale cronica mild to moderate e la gravidanza La gravidanza nelle donne con malattia renale cronica con GFR>30 ml/min

XX Congresso Nazionale della Società Italiana di Neonatologia Il neonato late preterm: più considerato se meglio conosciuto

ASL NAPOLI 3 Sud ex NAPOLI 4 Dipartimento di Prevenzione Servizio di Epidemiologia e Prevenzione

L INSOSTENIBILE PESO DELLA NOSTRA ASSISTENZA: IL FANTASMA DELLA MORTE IN GRAVIDANZA. Vittorio Basevi Anita Regalia

Consumo di farmaci in gravidanza e appropriatezza prescrittiva nella Regione Lazio

INTERRUZIONE VOLONTARIA DI GRAVIDANZA CON METODICA FARMACOLOGICA (RU 486)

U.O. OSTETRICIA E GINECOLOGIA OSPEDALE RAMAZZINI CARPI (MO)

CONSULTORIO FAMILIARE E PERCORSO NASCITA

Rapporto sulla Natalità

PERCORSO NASCITA Continuità assistenziale territorio ospedale - territorio

I piccoli per età gestazionale, in Emilia Romagna, secondo il CedAP

SINDROME DA ANTICORPI ANTI-FOSFOLIPIDI

Osservatorio permanente Dati sulle nascite senza riconoscimento materno nelle province di Milano e Monza - Brianza

MODELLO ORGANIZZATIVO DIPARTIMENTRALE DELL AREA MATERNO- INFANTILE

Transcript:

La Gravidanza a basso, medio e alto rischio: a chi la gestione? Rosa Ariviello Direttivo A.G.E.O. Clinica RUESCH - Napoli

DEFINIZIONE Sono definite a rischio quelle gravidanze nelle quali esistono condizioni patologiche reali o potenziali che possono compromettere la salute o la vita della madre e/o del feto. La MORTALITA PERINATALE avviene tra la 28.a w di gestazione ed i primi 7 gg. di vita extra-uterina. Fine anni 60 = 30% 2016 = 10% La MORTALITA MATERNA si attesta oggi tra 4 e 7 su 100.000 nati vivi.

CAUSE FATTORI DI RISCHIO PRIMARI Locali e Generali FATTORI DI RISCHIO SECONDARI CALCOLO DEL RISCHIO

FATTORI DI RISCHIO PRIMARI LOCALI Isterotomie pregresse Stenosi pelviche Incontinenza cervico-istmica Retroversione e malformazioni uterine Miomi Cistomi Flogosi ed infezioni Aborti e PP pregressi Gravidanze protratte pregresse Pregressa mortalità perinatale

FATTORI DI RISCHIO PRIMARI GENERALI Età inferiore a 17 o superiore a 35 anni Primiparità attempata Pluriparità Rh negativo Cardiopatie Ipertensione Epatopatie Nefropatie Malattie endocrino-metaboliche Malattie infettive Malattie autoimmuni Infezioni delle vie urinarie Neoplasie Deficit nutrizionali

FATTORI DI RISCHIO SECONDARI ( 1 ) Anomalie di annidamento Farmaci, droghe, alcool, fumo Minaccia d aborto Esposizione ad agenti tossici Virosi I^ trimestre Malformazioni fetali Gestosi I^ e II^ trimestre Gravidanza gemellare

FATTORI DI RISCHIO SECONDARI (2 ) Parto pretermine Gravidanza protratta Macrosomia fetale Deficit di accrescimento fetale Polidramnios e Oligoamnios Placenta praevia Insufficienza placentare Ipossia fetale Presentazioni anomale Distonie del parto

CALCOLO DEL RISCHIO Un criterio di valutazione del R della gravidanza è quello di assegnare un punteggio alla presenza di vari segni che considerano l età, l anamnesi familiare, le precedenti gravidanze, la presenza di patologie e di anomalie del tratto genitale, i fattori ambientali, etc..

Ne risultano gravidanze ad alto, medio e basso rischio. FORMULARIO DI NESBITT L identificazione precoce di una gravidanza a rischio permette di offrire l assistenza più appropriata e di programmarne la gestione.

MANAGMENT Attenta vigilanza. Ricovero per le gravidanze ad alto rischio. Equipe ostetrica adeguata (ginecologo, ostetrica, neonatologo, anestesista, altro specialista). E opportuno il parto in strutture adeguate (Nido Patologico TIN).

PREVENZIONE PRIMARIA Prima del concepimento Consulenza genetica SECONDARIA Durante la gravidanza

I DATI La Campania continua ad essere una Regione con una prevalenza di donne in età fertile molto alta rispetto ad altre (46,9%) (dati al 2013). Nonostante ciò, il TFT (Tasso di Fecondità Totale) è pari a 1,39 figli per donna. Il tasso di natalità è pari al 9,1%o (il più alto d Italia insieme al Lazio). Il numero di nati in Campania da madri residenti continua a diminuire (61.800 nel 2007 52.785 nel 2013) (dati ISTAT).

L età media del parto attualmente si assesta intorno ai 31 anni, pur restando inferiore al valore medio nazionale di 32,1 anni. In aumento i dati delle gravidanze ottenute con la PMA (11,8%o), con una percentuale tra questi di parti trigemini superiore alla media italiana. I parti gemellari rappresentano il 3,8%. I nati IUGR rappresentano l 1,1% (peso molto basso alla nascita) e l 8,07% (peso basso alla nascita).

I nati da PP sono in aumento (7,7%). Questi dati confermano le persistenti difficoltà economiche ed assistenziali incontrate dalle donne nell attuale percorso nascita. Il tasso di natimortalità è pari al 2,5%o ed è tra i più bassi d Italia. Questo dato è l unico elemento positivo registrato in una Regione che presenta numerose lacune a tutt oggi non colmate.

L analisi dei dati individua tre tipologie di donne : le immigrate, le nubili e le donne con basso livello di istruzione, con tardivo inizio dei controlli in gravidanza e peggiori esiti neonatali. L assistenza al parto ed alla gravidanza in Campania è fortemente svolta dal settore privato (puro od accreditato) (45,5% dei nati), dove è documentato un maggior rischio di medicalizzazione dell evento nascita (!!!).

La percentuale dei Tagli Cesarei si assesta sul 60,4%, con un grande numero di ecografie e controlli prenatali. I tassi più alti di TC si registrano dove si ricoverano partorienti a basso rischio e nei punti nascita pubblici e/o privati con meno di 500 parto l anno (21).

Conclusioni del Rapporto.. E necessario pertanto un piano di riorganizzazione dei punti nascita e dei centri TIN Il costituito Comitato Percorso Nascita Regionale e i relativi Comitati Aziendali in fase di costituzione potrebbero rappresentare un importante strumento di programmazione per realizzare finalmente anche nella nostra Regione un settore perinatale di livello europeo

e nel frattempo Nella Primavera del 2015, fu inviata una Lettera a firma AOGOI Campania al Governatore della Regione Campania ed all Assessore alla Sanità della Regione Campania avente come oggetto la Carenza di posti letto nelle TIN e nei reparti ostetrici ad essi connessi Trasporto Assistito Materno. Il concetto di trasferimento in utero risponde alle regole che la Regione Campania si è data sul B.U.R.C. n. 02 del 10/01/2015.

Già in queste Linee Guida venivano evidenziate le gravi carenze organizzative, come il n di posti letto in TIN insufficienti e con 2 TIN prive di reparto ostetrico. Oggi, l unica variazione sta nell aver chiuso definitivamente l Ospedale ANNUNZIATA (quello con la famosa RUOTA degli Esposti) in quanto Reparto Ostetrico e di aver definitivamente trasferito la TIN alla SUN, che finalmente ha un Reparto Ostetrico (!!!) funzionante dal dopo terremoto del 1980.

Il DM 24/04/00 prevedeva l istituzione di un Servizio di Trasporto Emergenze Neonatali (STEN) ed un Servizio di Trasporto Assistito Materno (STAN). Nessuno li ha visti ancora!!!

grazie per l attenzione!