Progetto SID/IBSE Modulo: Miscugli e soluzioni

Documenti analoghi
I bambini sono disposti attorno a dei tavoli dove ci sono i piatti con le diverse sostanze Attività a coppie

L ACQUA COME SOLVENTE

INSIEME ALL ACQUA SI MISCHIA O NON SI MISCHIA?

NEL MONDO DEGLI OGGETTI. CLASSE 1 S. MARIA DEL GIUDICE a.s INS. BANDINI MONICA

Un elemento è una sostanza pura che non può essere divisa in sostanze più semplici. Le sue molecole sono tutte uguali.

LA CHIMICA ATTORNO A NOI Indovina cos è

ISTITUTO COMPRENSIVO DI BARBERINO DI MUGELLO Scuola Secondaria di primo grado classi prime Insegnante: Enrico Masi. Solidi, liquidi e gas

sabbia-segaturasegatura

MISCUGLI E IBSE SOLUZIONI SECONDO L APPROCCIO. Scuola Primaria in Ospedale I.C. G. Ferrari Parma Docenti: Marzia Catrone Stefania Re

Classi Prima A B Insegnante Tommaso Piccinetti

RICONOSCERE E CLASSIFICARE I SEMI

SCHEDA DI PRESENTAZIONE

ISTITUTO COMPRENSIVO DI VINOVO Via De Amicis, Vinovo (TO) Tel Fax 011/

DOMANDA STIMOLO COSA CI SERVE PER FARE IL PANE?

COLLOCAZIONE DEL PERCORSO EFFETTUATO NEL CURRICOLO VERTICALE

Classe 4 A. Anno Scolastico 2011/2012

LA LIEVITAZIONE Obiettivi

Istituto Comprensivo «Pascoli» Gavorrano Scarlino Scuola Primaria «De Amicis» Scarlino Scalo cl. 3^

Piani di Studio Personalizzati e Unità di Apprendimento

SCUOLA DELL INFANZIA

UNIVERSITÀ degli STUDI di GENOVA

MUFFIN ARANCIA E CIOCCOLATO di LUCA MONTERSINO

TORTA ALESSANDRA di ERNST KNAM

SCUOLA MEDIA STATALE F. LIPPI A.S. 2011/2012 PERCORSO EFFETTUATO IN I MEDIA

Unità didattica n 2. Conoscenze e abilità implicate dagli obiettivi annuali

MUFFIN CACAO E GOCCE DI CIOCCOLATO

Curricolo di Italiano

CLASSI 2^ DI VINOVO E GARINO

SCHEDA DI PRESENTAZIONE

GLI OGGETTI: PROPRIETA E MATERIALI

Le soluzioni Verso il modello delle particelle

COS E LA SCIENZA? SCIENZA VUOL DIRE CONOSCENZA, PERCIO ESSA STUDIA TUTTO CIO CHE E INTORNO A NOI: OSSERVA LA MAPPA E IMPARA

Scritto da Alexandra Voitenko Giovedì 22 Giugno :46 - Ultimo aggiornamento Mercoledì 11 Febbraio :46

LA PIETRA. e i suoi 100 linguaggi con il gusto della curiosità e della scoperta

IL MONDO DEGLI ALIMENTI LA FRUTTA

SCIENZE. La formazione delle rocce metamorfiche. Tipi di metamorfismo. il testo:

IMMAGINAZIONE LOGICA Immaginare, con logica, ciò che non è possibile vedere.

Istituto Comprensivo Statale «A. Vespucci» Vibo Marina

Scuola dell Infanzia di Rignano sez. II 3 e 4 anni. Attività 1 - USCITA NEL BOSCO VICINO A SCUOLA

FOCACCIA AL ROSMARINO

L ACQUA. Scuola dell Infanzia D.Bretti Tronzano di Caluso Progetto di Apprendimento Esperienziale

CONVERSAZIONI: IL GRANO NEL VASO DEL TERRICCIO OTTOBRE

PATATE ALLA PAPRIKA E CURRY

PROPOSTA N 8 Proposta collettiva PROPOSTA N 9 Proposta individuale PROPOSTA N 10 Proposta collettiva

La realizzazione dei progetti sperimentali dei gruppi

I minerali e le rocce

Classi 3^ A e 3^B della scuola C. Goldoni Spinea 1 - Ins. De Biasi Erminia

LA MATERIA Pagine per l insegnante

CLASSE 4^ sc. Vivaldi Fornase Spinea 1 (VE) OTTOBRE 00 Ins. D. Furlan. Protocollo 1temperatura calore

NUOVO PANETTONE A LIEVITAZIONE NATURALE DI LEONARDO DI CARLO

IL LABORATORIO DI MATEMATICA

Prodotto realizzato con il contributo della Regione Toscana nell'ambito dell'azione regionale di sistema. Laboratori del Sapere Scientifico

LE SOLUZIONI dalle parole di uso comune all uso del termine scientifico corretto

SUPPLI' DI RISO AL POMODORO

Lievito madre. Difficoltà: Preparazione: media. Costo: molto basso. 20 min NOTA: 16 giorni per la lievitazione completa

Cosa c è scritto secondo te? Lilia Andrea Teruggi

GRUPPO AMICI DEL PRESEPE Monte Porzio Catone Corso Presepistico on-line

PON B-1 FSE IL CANTIERE DELLE SCIENZE PER L INNOVAZIONE METODOLOGICA

dopo esservi messi d accordo, fate un elenco dei solidi e dei liquidi che avete individuato. Se non siete d accordo su qualche cosa, scrivetelo

TORTA BOCCONOTTO ALLE MANDORLE

La chimica studia la materia e i cambiamenti ai quali essa va soggetta. La materia è tutto ciò che possiede massa e occupa spazio.

La semina in classe. Istituto Comprensivo Grosseto 1 Alberto Manzi Esperienza dei bambini della classe II A della scuola primaria di via Mascagni.

DOMANDA O IPOTESI DESTINATARI MATERIALE OCCORRENTE

INSIEME PERCHE QUALCOSA DI NUOVO ACCADA IN CLASSE

Laboratorio di FISICA SPERIMENTALE 1 CFU

METODOLOGIA SPERIMENTALE - domande stimolo, - formulazione di ipotesi con discussione collettiva, - verifica sperimentale, - conclusioni.

DIREZIONE DIDATTICA 3 CIRCOLO SASSUOLO SCUOLA DELL INFANZIA DON MILANI A.S.2009/2010 SEZIONE 5 ANNI - SEZIONE MISTA

SCUOLA DELL INFANZIA DON LORENZO MILANI. Anno scolastico 2004/2005. Sezione di quattro anni Insegnanti: Giulia Orioli Barbara Scarpelli

PANE DI PASTA DURA di PIERGIORGIO GIORILLI

Obiettivi di apprendimento ESPLORARE E DESCRIVERE OGGETTI E MATERIALI

I minerali e le rocce

LA MIA PRIMA PIZZA IN TEGLIA ALLA ROMANA

Istituto Comprensivo di Gavorrano Scarlino. a.s

GRIGLIA DI PROGETTAZIONE DALLA NATURA ALL ARTE

Ricettario Gratuito sulla Pasta Frolla

Pie di pere,amaretti e cioccolato

Temperatura e calore LA CANDELA. Scuola Media VICO Sede UNGARETTI Classe 1^ C. Insegnante: Costanza Masotti

Servizio ricette curato dal Maestro: Fausto Rivola FOCACCIA - PIZZA

PROGETTO DI TIROCINO «LE MISURE DI PESO» DI Marina Scalvini Classe IIIA

UN MONDO DI PANE. Il pane deriva dal grano, un cereale coltivato da vari popoli e in molti paesi del mondo.

IL DOLCE DELLA PANNOCCHIA. Gruppo di lavoro di Scienze Chimica

Impastare tutti gli ingredienti fino ad ottenere un impasto liscio ed omogeneo.

Salve a tutti, comincia oggi la nostra avventura alla scoperta del cielo. Ci avviamo alla scoperta delle stelle.

Biscotti al Cacao e Pinoli

P.D 4 Acqua come solvente P.D 4A Miscugli e separazione di miscugli Schede esperimenti Scuola secondaria di primo grado

IN CUCINA CI VUOLE FANTASIA. La 2 A vi consiglia alcune ottime ricette

Unità didattica n 1: Conoscenze e abilità implicate dagli obiettivi annuali

# 01 N 03. Cucina con GLUTABYE ITALIA SPECIALE PANI. Alcune Ricette per un Alimentazione SENZA GLUTINE

Classe III A Primaria Goldoni Ins. R. Santarelli

Classe seconda Scuola Secondaria di Primo grado Don Aldo Mei - Lucca

Ho provato una nuova ricetta di fiadoni che non prevede l utilizzo della ricotta, con l occasione ho provato anche a dargli una forma diversa!

La pannocchia di Francesca

ISTITUTO COMPRENSIVO F.LIPPI SCUOLA DELL INFANZIA

MODULO: UN SEME, UNA PIANTA?

CASTAGNOLE DI LUCA MONTERSINO

SOLUZIONI E MISCUGLI PERCORSO PER LA SCUOLA ELEMENTARE

SOLUZIONI QUARTA TAPPA CLASSE PRIMA

2) Successivamente, si aggiungono all acqua due piccoli cucchiai di sale, facendo si che quest ultimo si sciolga completamente.

I COLORI A TAVOLA. Scuola dell Infanzia P.Picasso. Docenti: Barone Celeste, Grimandi Elena. Anno scolastico 2015/16.

Transcript:

SCUOLA PRIMARIA «Rosmunda Ferrero» FOGLIZZO I.C. MONTANARO A.S. 20014/15 Classe 2^B n 13 alunni Progetto SID/IBSE Modulo: Miscugli e soluzioni Ins. Donatella Gravante

PARTE A PERCORSO B: Miscugli di ingredienti solidi in acqua Obiettivi - Descrivere in modo preciso e con lessico appropriato i miscugli e le loro caratteristiche - Operare un confronto tra i diversi miscugli e le diverse soluzioni - Trovare e applicare tecniche per miscelare e per separare i componenti di un miscuglio

FASI DEL PERCORSO 1 - Creare la «messa in situazione» da cui partire col modulo 2 - Osservare coi sensi diversi materiali solidi (in polvere) e descriverli 3 - Ipotizzare la natura delle polveri 4 - Osservare le polveri al microscopio e descriverle 5 - Fare ipotesi sulla solubilità o meno delle polveri in acqua 6 - Miscelare le polveri o materiali solidi all acqua, osservarne il comportamento e descrivere il miscuglio 7 - Svolgere osservazioni sistematiche sui miscugli per coglierne cambiamenti BREVE DEVIAZIONE con la muffa 8 - Pianificare modi e tecniche per separare la componente solida da quella liquida di un miscuglio

1. CREARE LA «MESSA IN SITUAZIONE» Lo spunto per partire col modulo è nato dalla trattazione del contenuto relativo all ACQUA. A seguito di un brainstorming sulla parola «acqua», gli alunni hanno suddiviso per categorie, proponendole essi stessi, le varie idee emerse che l insegnante man mano ha scritto alla lavagna e loro copiato sul quaderno.

Dopo aver sistemato con gli alunni le diverse parole sull acqua in insiemi significativi, l insegnante ha chiesto loro: «Ma come si comporta l acqua? Quali azioni compie?» Gli alunni hanno allora suggerito di aggiungere una nuova categoria, «Come si comporta l acqua» e hanno proposto una serie di azioni dell acqua. A questo punto è emerso naturalmente il concetto che l acqua SI MISCHIA CON LE SOSTANZE e SCIOGLIE. L insegnante, allora, ha indagato per capire che cosa gli alunni intendono con «sciogliere» e quali sostanze suppongono sciogliersi in acqua.

Dalla tabulazione delle risposte è emerso quanto segue: CHE DIFFERENZA C E, SECONDO TE, TRA UN MATERIALE SOLIDO E UNO LIQUIDO? Secondo me la differenza è che un materiale liquido si può surriscaldare e uno solido no. (Aurora) Che il materiale liquido non è come quello solido perché quello liquido non è duro. (Federico) Che un materiale liquido è molle come l acqua e invece uno solido è duro, come il mattone. (Giada) Che quello liquido è tipo l acqua e quello solido è duro. (Sabrina) Non lo so. (Miriam Rut) Perché il materiale solido è più pesante e quello liquido è più leggero. (Myriam) La differenza è che un liquido tipo l acqua è molto debole rispetto al metallo. (Anwar) Che il solido è duro ma il liquido è tipo una sostanza chimica. (Alice) Il solido è molto duro e il liquido è come l acqua. (Noemy) Che il solido fa male, invece l acqua no. che il solido è più pesante e l acqua non è così pesante. (Greg) Che quello solido è duro e quello liquido no. (Andrea) Non lo so. (Fabio) La differenza è che un materiale solido non si spiaccica a terra, invece uno liquido sì. (Francesca)

SECONDO TE, CHE TIPO DI MATERIALE EUNA POLVERE? Secondo me una polvere è una sostanza chimica (Aurora) E una cosa tipo la sabbia e lo zucchero (Federico) Lo zucchero a velo, colorante (Giada) Secondo me la polvere è lo zucchero (Sabrina) E cotone (Miriam Rut) La polvere è tipo la sabbia (Myriam) E tipo la sabbia e lo zucchero (Anwar) La polvere, secondo me, è tipo la candeggina (Alice) Il cacao e lo zucchero a velo (Noemy) Sabbia, zucchero, sale, detersivo (Gregorio) Cacao, farina (Andrea) È cotone (Fabio) Secondo me la polvere è un microbo (Francesca) CHE COSA VUOL DIRE, SECONDO TE, QUESTA FRASE: LO ZUCCHERO E SOLUBILE IN ACQUA? Secondo me vuol dire che lo zucchero si scioglie (Aurora) Vuol dire che lo zucchero si scioglie dentro l acqua (Federico) Che si scioglie in acqua (Giada) Non lo so (Sabrina) Io non lo so (Miriam Rut) Non lo so (Myriam) Lo zucchero è dolce in acqua (Anwar) Che è più scuro (Alice) Solubile vuol dire che si scioglie (Noemy) Che si scioglie in acqua (Gregorio) Che lo zucchero si scioglie in acqua (Andrea) Non lo so (Fabio) Vuol dire che lo zucchero si può mettere in acqua (Francesca)

Gli alunni hanno letto a turno le proprie risposte, sottoponendole alle opinioni dei compagni. Nel corso della discussione relativa a ciò che essi intendano per solido e per liquido, sono emerse contraddizioni e incertezze su alcune caratteristiche fisiche dei materiali solidi e liquidi (duro/molle, pesante/leggero). L insegnante, in maniera quasi provocatoria, ha fornito loro un elenco di materiali solidi dei quali gli alunni hanno dovuto definire durezza/mollezza e leggerezza/pesantezza. Attraverso le risposte date, i bambini si sono resi conto che ciò che è solido non necessariamente è duro o pesante e che un liquido non sempre è più leggero di un solido (es. bottiglia piena d acqua e gomma), ma sussistono dei criteri e delle condizioni specifiche legate a QUALITA e QUANTITA dei materiali.

Dopo aver messo in chiaro alcuni concetti fondamentali («liquido», «solido», «polvere», «solubile») per proseguire col modulo, l insegnante ha selezionato 6 campioni di polveri, alcune citate dagli alunni ed altre no, ha diviso gli alunni in 4 gruppi e ha posto loro la 1^ domanda investigabile: - CHE TIPO DI POLVERI SONO? Gli alunni, osservando le caratteristiche dei 6 campioni, dapprima ricorrendo ai sensi e poi con l aiuto della lente d ingrandimento, hanno provato a definire la natura della polvere di ciascun campione.

3. IPOTIZZARE LA NATURA DELLE POLVERI

Gli alunni, dopo l osservazione coi sensi e con la lente d ingrandimento, hanno osservato i campioni dei materiali solidi anche al microscopio, per raccoglierne ulteriori informazioni. Disegnano la forma delle particelle osservate.

4. OSSERVARE LE POLVERI AL MICROSCOPIO E DESCRIVERLE sale e caffè osservati al microscopio

ANALISI DEI CAMPIONI A OCCHIO NUDO E COI SENSI Numero Colore Odore Sapore Aspetto Al tatto Altro Si tratta di Solubile 1 Bianco Nessuno Salato Disomog. È duro Alcune particelle si possono staccare Sale grosso 2 Marrone Amaro Amarulo Disomog. Ruvido Sa di caffè Caffè SI 3 I granelli sono diversi 4 Giallo e bianco Nessuno Nessuno Disomog. Pungenti Si rompono quando le mangi Nessuno Farinoso e buono GRUPPO 1 I risultati delle osservazioni e delle ipotesi di ciascun gruppo: Pietrine Omogeneo Liscio Niente Farina di polenta 5 Bianco Chimico Dolcificato Omogeneo Ruvido È appiccicoso Zucchero SI 6 Grigio Nessuno Danger Disomog. Liscio Unto e appiccicoso ANALISI DEI CAMPIONI CON LA LENTE D INGRANDIMENTO Pietre minuscole Numero Colore Dimensione e forma delle particelle 1 Bianco Quadrate e grandi 2 Marrone Tonde e piccole 3 Diverso Triangolini e grandi 4 Giallo, bianco Rotonde e piccole 5 Bianco trasparente Quadrate e piccole 6 Grigietto e grigio Tonde e, rispetto agli altri, più piccole SI NO NO NO

ANALISI DEI CAMPIONI A OCCHIO NUDO E COI SENSI Numero Colore Odore Sapore Aspetto Al tatto Altro Si tratta di Solubile 1 Bianco Niente Salato Omogeneo Ha dei piccoli buchi 2 Marrone scuro 3 Marrone scuro, marrone chiaro 4 Giallo e bianco Screpolato e pungente Buono Amaro Disomog. Leggero, granelloso Non sa di niente Sabbioso Disomog. Dure, pungenti Trasparente Sale SI _ Niente Polenta Omogeneo Granuloso Si appicciano a volte 5 Bianco Zuccheroso Delizioso Disomog. Più o meno granelloso 6 Grigio e argento GRUPPO 2 Fumo Ginger Disomog. Liscio Si attacca alle dita ANALISI DEI CAMPIONI CON LA LENTE D INGRANDIMENTO Polvere di caffè SI _ Sassolini NO Farina di mais SI Si appiccica Zucchero SI Numero Colore Dimensione e forma delle particelle 1 Bianco E un po rotondo 2 Marrone scuro Diverse 3 Marrone chiaro, marrone scuro Rotonde e a piramide 4 Giallo e bianco Uguali 5 Bianco Diverse 6 Grigio e argento Diverse Cenere SI

GRUPPO 3 ANALISI DEI CAMPIONI A OCCHIO NUDO E COI SENSI Numero Colore Odore Sapore Aspetto Al tatto Altro Si tratta di Solubile 1 Bianco trasparente Mare Salato Disomog. Duro È un po pungente 2 Marrone scuro Amaro Amaro Disomog. Duro Se lo schiacci le mani ti diventano un po marroni Sale Caffè SI SI 3 Di tutti i colori Terra, di pietra Niente Disomog. Dure C è una pietra di due colori Pietre NO 4 Giallo e bianco Niente Aspro, dolce Disomog. Dure Rotonde Polenta NO 5 Trasparente Niente Dolce Disomog. Duro _ Zucchero SI 6 Grigio e nero Niente Danger Disomog. Duro Ruvido Pepe e cemento ANALISI DEI CAMPIONI CON LA LENTE D INGRANDIMENTO Numero Colore Dimensione e forma delle particelle 1 Trasparente Grosso 2 Marrone scuro Piccole 3 Di tutti i colori Piccole 4 Giallo scuro, giallo chiaro e bianco Piccole 5 Trasparente Piccole 6 Grigio, nero e argento Piccolissime NO

GRUPPO 4 ANALISI DEI CAMPIONI A OCCHIO NUDO E COI SENSI Numero Colore Odore Sapore Aspetto Al tatto Altro Si tratta di Solubile 1 Trasparente Sale Salato Disomog. Duro _ Sale SI 2 Marrone Caffeinato Caffè Disomog. Polveroso _ Caffè SI 3 Marroncino Nessuno Pietra Disomog. Duro A forma strana Pietra 4 Giallo, bianco Grano Grano Disomog. Duro È piccola Farina di polenta 5 Bianco Dolce Dolce Disomog. Duro, molle 6 Grigio Nessuno Danger Disomog. Duro, molle NO NO _ Zucchero SI _ Polvere di pietra ANALISI DEI CAMPIONI CON LA LENTE D INGRANDIMENTO Numero Colore Dimensione e forma delle particelle 1 Trasparente Grande, forma strana 2 Marrone Piccole, forma a chicchi 3 Marroncino Piccola, forma strana 4 Giallo, bianco Piccola 5 Bianco, fosforescente Piccola 6 Grigio piccole NO

5. FARE IPOTESI DI SOLUBILITA

6. MISCELARE I MATERIALI SOLIDI ALL ACQUA, OSSERVARNE IL COMPORTAMENTO E DESCRIVERE IL MISCUGLIO Seguendo l ordine numerico delle etichette, ogni gruppo ha preso un bicchierino contenente un campione di materiale solido in polvere e vi ha versato l acqua contenuta in un bicchiere più grande, dosandone la quantità fino a un dato segno. Ha miscelato la polvere, ne ha osservato il comportamento e ha lasciato riposare il miscuglio per qualche minuto prima di passare alle osservazioni finali e alla verifica delle ipotesi.

Gli alunni hanno ricopiato sul quaderno la tabella delle ipotesi che saranno confrontate e verificate dopo la sperimentazione.

COMINCIA LA SPERIMENTAZIONE: Prima si mischiano e si mescolano i materiali.

poi si lasciano riposare i miscugli e si osservano; dopo si scrivono le osservazioni e infine (perché no?) si assaggiano i miscugli!

Dai quaderni degli alunni: Dopo la sperimentazione, i miscugli son lasciati a sedimentare per un giorno.

7. SVOLGERE OSSERVAZIONI SISTEMATICHE SUI MISCUGLI PER COGLIERNE CAMBIAMENTI Il giorno dopo, gli alunni, entrando in classe, si sono precipitati ad osservare se qualcosa è cambiato nei vari miscugli lasciati a riposo e, con una certa incredulità, hanno scoperto due novità: - nel C6 si è formata della ruggine; - nel C4 sono visibili due strati ben distinti, uno giallo sotto e uno bianco sopra. L insegnante ha avviato, allora, una discussione con gli alunni alla fine della quale è stata svelata la vera natura dei materiali solidi in polvere.

Gli alunni hanno proposto di lasciare i campioni coperti con dei pezzetti di carta igienica («se no la bidella li butta!») per continuare ad osservare come sarebbero cambiati col passare dei giorni.

L insegnante avrebbe avuto intenzione di proseguire con una nuova investigazione sui miscugli, con la separazione della componente solida dalla liquida, ma la curiosità dei bambini riguardo alla formazione della muffa è stata troppo forte per essere ignorata. Perciò, ha optato per una deviazione momentanea dal percorso previsto dal modulo. Bleah! Che schifo! Ha i peli!

Domanda investigabile: LA MUFFA SI FORMA PRIMA AL FRESCO O AL CALDO? PRIMA AL CHIUSO O ALL APERTO?

Alcune proposte sperimentali individuali

Dopo aver formulato le ipotesi personali per la sperimentazione, divisi in 3 gruppi (poiché 2 alunni erano assenti) ci si è confrontati per giungere ad un progetto di sperimentazione condiviso. I gruppi si sono dati anche un nome di identificazione. A progetto approvato, i gruppi hanno preparato i cartelloni.

FINE PARTE A