Programma D'Area - L.R. 19 agosto 1996 N 30 Piano di Recupero di Iniziativa Pubblica del Complesso dell'arcispedale Sant'Anna



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Transcript:

La costruzione del nuovo Arcispedale avvenne in gran parte tra il 1912 e il 1914 Primo lotto - A partire dall aprile 1912 furono realizzati i due gruppi di padiglioni doppi con la relativa galleria a due piani, l edificio dell accettazione infermi, il Padiglione Operatorio e il Laboratorio Analisi. secondo lotto - fu costruito l edificio principale su corso Giovecca, composto da un corpo centrale a quattro piani e di due ali ai lati di due piani ciascuna. Tale edificio era destinato agli uffici dell Amministrazione e della Direzione Sanitaria, all Economato, alla Farmacia, agli ambulatori per le visite e per la breve cura degli infermi per i quali non era necessario il ricovero, a dormitori per infermieri, a camere per i sanitari di servizio e all abitazione del custode; terzo lotto (febbraio 1914) poiché agli inizi del 1914 poteva già essere considerato ultimato il primo lotto di lavori ed il secondo era in avanzato stato di esecuzione, fu deciso di appaltare il terzo lotto, che prevedeva la costruzione di tre ulteriori corpi di fabbrica:. nel primo fabbricato trovarono posto la Cappella (in posizione prospettica rispetto al viale centrale dell ospedale), l abitazione per le suore, il dormitorio delle infermiere, alcuni magazzini e la cantina;. nel secondo fabbricato la lavanderia, il guardaroba, la disinfestazione, la centrale termica e il forno crematorio;. nel terzo la cucina e la dispensa (fabbricato rifatto completamente in altra forma negli anni 90). Tutti i lavori dei tre lotti furono dati in appalto alle medesime ditte: Luigi Brandani di Ferrara, Di Stefano, Gasparri, Mignucci e C. di Milano. 1911 - Planimetria del nuovo Arcispedale Sant Anna, secondo il progetto dell ing. Filippo Galassi (Archivio Storico Comunale) Uno dei padiglioni per gli infermi, pianta e prospetto, secondo il disegno dell ing. Filippo Galassi, 9.2.1912 (Archivio Ufficio Tecnico Arcispedale S. Anna)

1913 - Planimetria generale del nuovo ospedale ( Opere Pubbliche nel 1908-13, a cura del Comune di Ferrara, Milano 1913, p. 101) 1913 Padiglioni appena ultimati ( Opere Pubbliche nel 1908-13, a cura del Comune di Ferrara, Milano 1913, p. 101) 1912- E. Scanavini, pianta di Ferrara

Anni Venti. I lavori di completamento Per completare l ospedale e renderlo finalmente funzionante come nosocomio cittadino erano necessarie altre opere di una certa entità, che furono realizzate nei primi anni dell avvento del fascismo. Si dovette però modificare il primo progetto Galassi, rinunciando alla costruzione di nuovi padiglioni nell area retrostante la cappella. Si completarono i padiglioni esistenti e si sistemarono tutte le aree scoperte interne. Nel 1924 vennero acquistate alcune proprietà private, in previsione di future espansioni, per una superficie complessiva di circa 40.000 mq., cosicché il costruendo ospedale poteva disporre di un area di circa 140.000 mq., cioè quasi dell intero isolato. Il 18 aprile 1927, in una solenne cerimonia, l ing. Luigi Sani (Presidente dell Amministrazione Ospedaliera), alla presenza di Italo Balbo, consegnò alla cittadinanza ferrarese e per essa al Podestà Renzo Ravenna, la nuova sede ormai ultimata, capace di ospitare 600 degenti. Ma fu la nuova Amministrazione, presieduta dal rag. Raoul La nuova chiesa e gli spazi interni dell ospedale nel 1927 (Bollettino Statistico del Comune di Ferrara, secondo trimestre 1927, p. X) Caretti, ad occuparsi del trasferimento dei malati dalla vecchia alla nuova sede, effettuato piuttosto rapidamente il 17 settembre 1927 grazie alla perfetta organizzazione predisposta dal direttore Sanitario di allora, il dott. Ferdinando Calzolari. Vittorio Emanuele III, che nel giugno del 1910 aveva posto la prima pietra, inaugurò il 31 ottobre 1928 il nuovo complesso ospedaliero del Sant Anna alla presenza di un numerosissimo pubblico.

Il progetto per l ingresso principale su corso Giovecca, arricchito dai bei ferri battuti (ma di gusto vagamente funerario) della ditta Bottoni, venne curato nel 1927 dall'architetto ferrarese Giacomo Diegoli (Ferrara 1888- Pavia 1962). I leoni conservati in prossimità dell ingresso, un tempo presso l antico ospedale Sant Anna

C. Savonuzzi, stato di fatto e progetto riguardante la chiesa di San Carlo, palazzo Sant Anna e palazzo Roverella, 1931 (Archivio Storico Comunale) Palazzo Sant Anna, prospetto su Corso della Giovecca agli inizi del 900 (Archivio Ufficio Ricerche Storiche, Comune di Ferrara) Palazzo Sant Anna, prospetto su Corso della Giovecca poco prima delle demolizioni, 1930 c. (Biblioteca di Scienze della Salute, Arcispedale S. Anna, Ferrara)

L ex ospedale S. Anna agli inizi del 900 (Archivio Ufficio Ricerche Storiche, Comune di Ferrara) L ex ospedale S. Anna durante le demolizioni, 1932 c. (Archivio Ufficio Ricerche Storiche, Comune di Ferrara)

I leoni davanti alla Scuola Convitto Infermiere presso l Arcispedale S.Anna, in un immagine degli anni 60 (Biblioteca di Scienze della Salute, Arcispedale S. Anna, Ferrara)

Inizi 900 Ultimo tratto di Corso Giovecca (Collezione Alberto Cavallaroni)

1918- L Ospedale al termine della Prima Guerra Mondiale (Collezione Alberto Cavallaroni)

1918 - Foto aerea eseguita dal dirigibile (Archivio Ufficio Ricerche Storiche, Comune di Ferrara)

Anni 20 - Foto aerea dell ospedale (Archivio Arcispedale S. Anna)

I padiglioni La cappella

1929 - L Ospedale Sant Anna dopo i lavori degli anni Venti (Collezione Alberto Cavallaroni)

1930 L ospedale visto dalle mura orientali (Archivio Fototeca Comunale di Ferrara) 1930 Pianta di E. Scanavini

Anni 20 L Ospedale Sant Anna. In primo piano la chiesa di Santa Barbara (Archivio Fototeca Comunale di Ferrara)