Investimenti Diretti Esteri



Documenti analoghi
Imprese multinazionali e outsourcing

Globalizzazione come mobilità. internazionale dei fattori produttivi e

Economia Internazionale. Movimento internazionale dei fattori

Capitolo sette. Investimenti diretti esteri. Investimenti diretti esteri nell economia mondiale

Economia Internazionale e Politiche Commerciali (a.a. 12/13)

Effetti sulla distribuzione del reddito

Il modello generale di commercio internazionale

Capitolo Terzo Valore attuale e costo opportunità del capitale

Il modello generale di commercio internazionale

Lezione Investimenti Diretti Esteri (IDE) e Imprese Multinazionali. Effetti del IDE sul paese d origine

Investimenti Diretti Esteri

Il mercato del lavoro

Il modello generale di commercio internazionale

Produzione e crescita

FINANZA AZIENDALE AVANZATO

Lezione Introduzione

COME SVILUPPARE UN EFFICACE PIANO DI INTERNET MARKETING

EFFETTI DEGLI INVESTIMENTI AMBIENTALI B.A.T. SULLA COMPATIBILITà AMBIENTALE

Perché studiare la Microeconomia?

Economia Aperta. In questa lezione: Analizziamo i mercati dei beni e servizi in economia aperta. Analizziamo i mercati finanziari in economia aperta

IAS 40 - OIC 16: Investimenti immobiliari

La quotazione delle PMI su AIM Italia e gli investitori istituzionali nel capitale. Bologna 31 marzo 2015

Fasi di crescita. Chiara Casadio

Informazioni chiave per gli investitori

Economia Aperta. In questa lezione: Analizziamo i mercati dei beni e servizi in economia aperta. Analizziamo i mercati finanziari in economia aperta

Esame preliminare delle decisioni di finanziamento

MONOPOLIO, MONOPOLISTA

studieremo quali sono gli indicatori più importanti per determinare lo stato di salute di un economia

Il rapporto strutturale sul sistema economico produttivo della provincia di Bologna

Marcella Panucci direttore generale Confindustria Francesco Rivolta direttore generale Confcommercio Roma 10 dicembre 2015

Il Ministero dello Sviluppo Economico Il Ministro dello Sviluppo Economico

Il Brasile per le imprese italiane

Lezione 3: Introduzione all analisi e valutazione delle azioni. Analisi degli Investimenti 2014/15 Lorenzo Salieri

INDICATORI ECONOMICI E ANALISI STRATEGICA

Capitolo 7. Struttura della presentazione. Movimenti dei fattori produttivi. La mobilità internazionale dei fattori

Dal risk measurement all allocazione del capitale. Giuseppe G. Santorsola Università Parthenope Napoli

LESS IS MORE MODELLO PER LA COMPILAZIONE DEL BUSINESS PLAN PROGETTO D IMPRESA LESS IS MORE

Mercati finanziari e valore degli investimenti

ANALISI DI SETTORE. Robert M. Grant

Gli Elementi fondamentali della Gestione Aziendale

Corso di Analisi Strategiche. Analisi di Settore. Prof. V.Maggioni Facoltà di Economia S.U.N.

CONFRONTO TRA STABILE ORGANIZZAZIONE, SOCIETA E UFFICIO DI RAPPRESENTANZA

Management Game 2011

AZIONI SVILUPPO. infografica by 1

UD 7.2. Risparmio, investimento e sistema finanziario

I vantaggi fiscali della Previdenza Complementare

PIL : produzione e reddito

RISPARMIO, INVESTIMENTO E SISTEMA FINANZIARIO

DOMANDE a risposta multipla (ogni risposta esatta riceve una valutazione di due; non sono previste penalizzazioni in caso di risposte non corrette)

I MERCATI DEI BENI E I MERCATI FINANZIARI IN ECONOMIA APERTA

Evoluzione dei principali mercati: quali sviluppi si prospettano nell internazionalizzazione delle PMI italiane

La Concorrenza Monopolistica

MACROECONOMIA DELLE ECONOMIE APERTE: CONCETTI E FONDAMENTI. Harcourt Brace & Company

Risparmio, investimenti e sistema finanziario

IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE:

Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale.

Lezione 14. Risparmio e investimento. Leonardo Bargigli

Moneta e Tasso di cambio

L ALTRA PA. STRATEGIE DI INNOVAZIONE PER LA QUALITA NELL ENTE LOCALE

Il marketing dei servizi. La gestione degli intermediari

Lezione 3. Analisi del divario strategico. Valutazione delle alternative. La pianificazione strategica (segue)

Indice di rischio globale

Capitolo 12. La strategia di espansione globale. Caso di apertura

Tesina di Gestione Industriale della Qualità (A.A )

PARTE 5: Risparmio, investimento e

Imprenditorialita sociale. Caratteristiche chiave distintive

Contabilità generale e contabilità analitica

Teoria del commercio internazionale

Capitolo 26. Stabilizzare l economia: il ruolo della banca centrale. Principi di economia (seconda edizione) Robert H. Frank, Ben S.

Università di Macerata Facoltà di Economia

Richiami di teoria della domanda di moneta

Appendice III. Competenza e definizione della competenza

MD 9. La macroeconomia delle economie aperte. UD 9.1. Macroeconomia delle economie aperte

I DIECI PRINCIPI DELL ECONOMIA

Impresa: sistema sociale aperto e dinamico. Impiega risorse differenziate (scarse) per

Corso di Politica Economica

INTERNAZIONALIZZAZIONE

La gestione aziendale, il reddito e il patrimonio

Economia del Lavoro 2010

La valutazione delle immobilizzazioni immateriali

Esercitazione 23 maggio 2016

Export Development Export Development

Corso di Scienza Economica (Economia Politica) prof. G. Di Bartolomeo

Come affrontare i monopoli naturali

Effetti delle imposte nel mercato internazionale dei capitali. Economia dei tributi_polin 1

Capitolo 3. Tassi di cambio e mercati valutari: un approccio di portafoglio. preparato da Thomas Bishop (adattamento italiano di Elisa Borghi)

Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria Corso di Laurea in Scienze Economiche A.A LEZIONE 3

Scelte di istruzione e mercato del lavoro. Giorgia Casalone Università del Piemonte Orientale

Domande a scelta multipla 1

OBBLIGAZIONI A TASSO FISSO STEP UP CALLABLE IN DOLLARO USA

ECONOMIA DEL LAVORO. Lezioni di maggio (testo: BORJAS) L offerta di lavoro

Generali Immobiliare Italia SGR

,/0(5&$72',&216802,/0(5&$72 '(//(25*$1,==$=,21,,7$/,$12(' (67(52(/(/252&$5$77(5,67,&+(

La teoria dell offerta

Principi di Economia - Macroeconomia Esercitazione 3 Risparmio, Spesa e Fluttuazioni di breve periodo Soluzioni

Cap. 12: INTEGRAZIONE VERTICALE

Private Banking e Fondi Immobiliari

Esercitazione relativa al capitolo 14 I MONOPOLI E LA CONCORRENZA IMPERFETTA

Fiscal News N. 15. La valutazione degli intangibili. La circolare di aggiornamento professionale Premessa

IL CICLO DI VITA DEL PROGETTO. Elementi essenziali di progetto. Fasi e tappe Gli Approcci

Transcript:

Investimenti Diretti Esteri Daniele Mantegazzi IRE, Università della Svizzera Italiana 14 novembre 2013 Daniele Mantegazzi Economia Internazionale 14 novembre 2013 1 / 24

Contenuti e struttura della lezione Prima ora Investimenti diretti esteri (IDE) e imprese multinazionali (IMN) Come scegliere il paese di destinazione Gli effetti delle IMN Distinzione tra IMN e impresa nazionale Effetti nel paese di destinazione Effetti nel paese di origine Effetti sulle politiche economiche Ev. Analisi empirica Seconda ora Lavoro di gruppo Daniele Mantegazzi Economia Internazionale 14 novembre 2013 2 / 24

Investimenti diretti esteri e imprese multinazionali Definizioni di base Imprese Multinazionali (IMN) Le IMN sono imprese che detengono una significativa partecipazione (in genere il 50% o più) in un altra impresa (nel seguito controllata o filiale) operante in un paese estero Navaretti & Venables, 2006, p. 12 Investimenti Diretti Esteri (IDE) Un IDE è un investimento in un impresa estera nella quale l investitore possiede almeno il 10% delle azioni ordinarie, effettuato con l obiettivo di stabilire un <<interesse duraturo>> nel paese, una relazione a lungo termine e una significativa influenza nella gestione dell impresa. I flussi di IDE includono il capitale sociale, gli utili reinvestiti e altri finanziamenti diretti di capitale Navaretti & Venables, 2006, p. 13, basandosi sulle definizioni dell OCSE e del FMI Le imprese che diventano IMN possiedono degli asset intangibili specifici che permettono lo sfruttamento di economie di scala interne. Daniele Mantegazzi Economia Internazionale 14 novembre 2013 3 / 24

Investimenti diretti esteri e imprese multinazionali Tipologie di IDE I motivi che spingono un impresa ad allargare la produzione a un paese estero sono principalmente due: Accedere ai mercati esteri (IDE orizzontali) Ridurre i costi di produzione (IDE verticali) J. Dunning (1977; 1981) e J. Markusen (2002) identificano due tipi di trade-off, a dipendenza della tipologia di IDE: IDEO: aumentare le vendite vs rinunciare a economie di scala a livello di impianto IDEV: minori costi degli input vs maggiori costi commerciali Daniele Mantegazzi Economia Internazionale 14 novembre 2013 4 / 24

Investimenti diretti esteri e imprese multinazionali Vantaggi di una IMN In alternativa al diventare una multinazionale, un azienda può organizzarsi attraverso rapporti di mercato con imprese straniere terze, permettendo la riduzione dei costi di produzione. Il mercato può dare luogo a problemi contrattuali: costi di transazione dissipazione di asset specifici (come le conoscenze tecniche o la reputazione) problemi di incentivazione In questi casi le imprese preferiscono internalizzare l attività controllando direttamente le aziende estere preesistenti o creare una nuova impresa estera affiliata. Daniele Mantegazzi Economia Internazionale 14 novembre 2013 5 / 24

Investimenti diretti esteri e imprese multinazionali IDEO vs IDEV: una distinzione più teorica che empirica Gli IDEO mostrano un trede-off tra i costi di trasporto delle esportazioni e i costi fissi degli impianti, mentre gli IDEV mostrano un trade-off tra i costi di trasporto tra le varie fasi di produzione e i costi di produzione. Elevati costi di commercio favoriscono gli IDEO mentre scoraggiano gli IDEV. Malgrado la teoria distingue in modo netto gli IDEO dagli IDEV, il lato empirico non permette questa separazione. È infatti possibile che un impresa che sceglie di investire in un determinato paese per il basso costo dei fattori produttivi possa decidere di allargare la propria quota di mercato anche a questo paese. Daniele Mantegazzi Economia Internazionale 14 novembre 2013 6 / 24

Come scegliere il paese di destinazione Le IMN, quando hanno deciso di investire all estero, devono scegliere dove sia più opportuno delocalizzare. La teoria identifica i seguenti determinanti per gli IDE: costo del commercio internazionale barriere commerciali livello di tassazione costo di produzione e dotazione di fattori produttivi dimensione del mercato dell economia ospite e del paese d origine Le scelte che le IMN compiono sono determinate da un eterogenea interazione tra diversi fattori derivanti dalle caratteristiche dell impresa e di quelle dei paesi interessati. Daniele Mantegazzi Economia Internazionale 14 novembre 2013 7 / 24

Gli effetti delle IMN Distinzione tra IMN e impresa nazionale Le IMN sono diverse dalle imprese nazionali: occorre isolare gli effetti che conducono alla differenza tra essere un IMN o essere nazionale, oltre a separare il fatto che un impresa sia organizzata su scala internazionale dalla sua performance. Risultati empirici: la produttività delle IMN è generalmente più elevata di quella delle imprese nazionali. Le IMN hanno rapporti con le imprese nazionali di diverso tipo: fornitura concorrenza esternalità Queste interazioni comportano una nuova allocazione delle quote di mercato, dei profitti e soprattutto possono influire sulle performance delle imprese nazionali. Daniele Mantegazzi Economia Internazionale 14 novembre 2013 8 / 24

Gli effetti delle IMN Effetti nel paese di destinazione L arrivo di un IMN in un paese comporta un forte aumento della domanda di beni e di fattori di produzione all interno della stessa nazione. Ciò genera degli investimenti in attività con economie di scala (sia nel pubblico che nel privato) Le IMN possono aumentare il grado di concorrenza di un economia Se le imprese nazionali riducono il loro margine c è un beneficio per la popolazione residente. Alcune imprese nazionali possono essere costrette ad uscire dal mercato per la perdita di quota di mercato che fa salire i loro costi medi. Da risultati empirici si nota che le IMN pagano un salario più elevato rispetto alle concorrenti nazionali. Generalmente le IMN impiegano lavoratori con una qualifica superiore agli operai delle imprese nazionali. Shock al salario portano a una minore variazione dei posti di lavoro nelle IMN rispetto alle aziende nazionali. Daniele Mantegazzi Economia Internazionale 14 novembre 2013 9 / 24

Gli effetti delle IMN Effetti nel paese di origine Se il paese d origine è simile (in termini di costi di produzione) al paese di destinazione, la produzione all estero è sostituta alla produzione locale. Se il paese d origine differisce dal paese di destinazione, la produzione all estero è complementare a quella locale. Gli IDE provocano nel paese d origine un aumento della domanda di lavoratori qualificati. La produttività (sia in termini di crescita dell output che di valore aggiunto per lavoratore) domestica delle IMN è superiore. Daniele Mantegazzi Economia Internazionale 14 novembre 2013 10 / 24

Gli effetti delle IMN Le IMN portano maggiori benefici delle imprese nazionali sia all economia ospite che a quella di origine. Nei paesi emergenti gli effetti positivi possono essere minori rispetto a quelli che si potrebbero riscontrare in un paese economicamente avanzato, a causa della minore forza contrattuale che hanno i governi degli stati emergenti. Le IMN costituiscono le fondamenta per permettere la crescita e lo sviluppo. Minori saranno le differenze delle condizioni dei paesi coinvolti dagli IDE, accresciuti saranno i benefici apportati in entrambe le nazioni. Daniele Mantegazzi Economia Internazionale 14 novembre 2013 11 / 24

Gli effetti delle IMN Effetti sulle politiche economiche Politiche fiscali Principio di tassazione del capitale Per tassare in maniera ottimale le IMN si dovrebbe avere un onere fiscale superiore sui fattori dell impresa che sono meno mobili. Paradisi fiscali Paesi privi di una tassazione o con una tassazione solo nominale sugli IDE. Solitamente ospitano sedi centrali, attività di R&S o attività finanziarie di IMN. Transfer pricing Trasferire capitale da una controllata all altra, attraverso prezzi di trasferimento interni, per modificare l onere fiscale grazie a differenti sistemi di tassazione in vigore nei diversi paesi ove si situano le controllate. Politiche commerciali La funzione principale è di proteggere i profitti e l occupazione della nazione. Daniele Mantegazzi Economia Internazionale 14 novembre 2013 12 / 24

Analisi empirica Scopo ed obiettivi Una delle principali motivazioni che spinge imprese appartenenti ad economie avanzate ad investire in paesi in via di sviluppo, è quella di ridurre i costi di produzione, essenzialmente attraverso la riduzione del costo del fattore lavoro. Lo scopo della ricerca è quello di comprendere cosa spinge le aziende localizzate in nazioni emergenti ad investire in stati più ricchi, dove il costo di produzione risulta essere più elevato, in quanto il costo del fattore lavoro è maggiore. Daniele Mantegazzi Economia Internazionale 14 novembre 2013 13 / 24

Analisi empirica Evoluzione del PIL pro capite Evoluzione degli stock di IDE in uscita verso la Germania Daniele Mantegazzi Economia Internazionale 14 novembre 2013 14 / 24

Analisi empirica Confronto tasso di stock di IDE in uscita su PIL e PIL pro capite Daniele Mantegazzi Economia Internazionale 14 novembre 2013 15 / 24

Analisi empirica Evoluzione del tasso di stock di IDE in uscita su PIL e PIL pro capite Daniele Mantegazzi Economia Internazionale 14 novembre 2013 16 / 24

Analisi empirica Evoluzione del tasso di stock di IDE in uscita su PIL e PIL pro capite Daniele Mantegazzi Economia Internazionale 14 novembre 2013 17 / 24

Analisi empirica Confronto tasso di stock di IDE in uscita ed in entrata su PIL Daniele Mantegazzi Economia Internazionale 14 novembre 2013 18 / 24

Analisi empirica Confronto tasso di stock di IDE in uscita ed in entrata su PIL Daniele Mantegazzi Economia Internazionale 14 novembre 2013 19 / 24

Analisi empirica Confronto tasso di stock di IDE in uscita su PIL e tasso di commercio su PIL Daniele Mantegazzi Economia Internazionale 14 novembre 2013 20 / 24

Analisi empirica Evoluzione tasso di stock di IDE in uscita su PIL e tasso di commercio su PIL Daniele Mantegazzi Economia Internazionale 14 novembre 2013 21 / 24

Analisi empirica Confronto tasso di stock di IDE in uscita su PIL nel 2005 e PIL pro capite nel 1995 Daniele Mantegazzi Economia Internazionale 14 novembre 2013 22 / 24

Analisi empirica Conclusioni La crescita del PIL pro capite nelle economie emergenti sembra essere uno dei determinanti più significativi dell aumento del tasso di stock di IDE in uscita su PIL. L importanza degli stock di IDE in entrata dalla Germania sembra aver acquisito un ruolo di determinante univamente negli ultimi anni e principalmente per le maggiori economie emergenti (Brasile, Cina ed India) Infine, lo studio non ci permette di ipotizzare il tasso di commercio come uno dei determinanti che spinge i paesi in via di sviluppo ad investire nelle nazioni ricche. Daniele Mantegazzi Economia Internazionale 14 novembre 2013 23 / 24

Analisi empirica Conclusioni Queste considerazioni permettono di non rifiutare l ipotesi secondo la quale la crescente presenza di IDE di paesi in via di sviluppo in economie avanzate è dovuta da una maggiore volontà di accedere a nuovi mercati, in quanto gli investitori di nazioni emergenti hanno una maggiore conoscenza e consapevolezza dei mercati esteri, grazie alla più elevata relazione commerciale e alla maggiore presenza di IDE da parte di stati avanzati. Una maggiore presenza delle economie avanzate nei mercati delle nazioni emergenti, preferibilmente attraverso IDE piuttosto che con delle semplici relazioni commerciali, permette di far conoscere maggiormente l economia nazionale del paese più avanzato nella nazione emergente, e quindi i potenziali investitori di questi stati avranno più informazioni e contatti a loro disposizione e saranno dunque più incentivati ad investire in questi mercati. Daniele Mantegazzi Economia Internazionale 14 novembre 2013 24 / 24