La crisi è un momento di verità, che mette alla prova capacità e valori dell azienda ( Patrick Lagadec, 2002) La crisi aziendale è un problema o una interruzione che innesca reazioni negative delle parti interessate che, a loro volta, possono influire sulla forza finanziaria dell organizzazione e la sua capacità di continuare a fare quello che sta facendo ( ICM Institute for Crisis Management- Crisis Report 2011)
Origini e cause delle principali crisi di azienda nel periodo 2002-2011 (Annual ICM Crisis Report -News Coverage of Business Crises During 2011 www.crisisexperts.com ). 18% CAUSE ESTERNE 82% CAUSE INTERNE ( dirette o indirette) sudden crises 39% (crisi improvvise) smoldering crises 61% ( crisi striscianti o comunque prevedibili da segnali deboli) 50% per responsabilità di manager e dirigenti 32% riconducibili a collaboratori e stakeholder
CRISI IMPROVVISE: (danno di immagine, perdita di credibilità, perdita di valore e redditività) Sabotaggio; Alterazione del prodotto in fabbrica; Attività illegali; Contraffazione; Boicottaggi; Scioperi; Catastrofi naturali,; Crisi nazionali e internazionali; Incidenti su installazioni; Problemi informatici; Errori di prodotto. CRISI STRISCIANTI (Perdita di valore e redditività, crisi finanziaria e illiquidità, perdita di fiducia degli stakeholder) Errori nella formulazione del mix di investimenti; Nuovi business senza competenza o vocazione; Fasi di sviluppo non pianificate; Carenza di innovazioni; Criticità nel posizionamento del prodotto con errori nella scelta dei mercati e dei settori da servire; Squilibri tra fonti e impieghi; Scarse riserve di liquidità; Ritardi nelle scadenze di pagamento. Crisi finanziarie.
IL PROCESSO DI TURNAROUND Risanamento dell impresa attraverso una modifica delle sue caratteristiche che, operando un salto quantico ed una forte cesura con il passato, inverta il trend del declino e permetta di tornare a generare valore economico. GARANTIRE LA CONTINUITÀ DELLA GESTIONE ATTRAVERSO: Riconoscimento del declino e adozione di un vero cambio di rotta; Analisi delle cause del declino; Definizione degli interventi da porre in essere; Trattativa con gli Stakeholder e rinegoziazione ; Normalizzazione, blocco della perdita di valore e protezione degli assets fondamentali; Ripristino degli equilibri economico-finanziari; Ritorno alla creazione di valore e crescita.
IL CONTRIBUTO DEL CRISIS MANAGEMENT AL PROCESSO DI TURNAROUND RESEARCH: Fase di precrisi; Applicazione del ciclo di Deming; Preparazione alla crisi; Analisi delle aree vulnerabili; Monitoraggio segnali deboli; Crisis team; Crisis Plan; Crisis Training RESPONSE: Risposta durante la crisi; Crisis Management Crisis Communication RECOVERY: Fase post crisi; Piano di rilancio; Sfruttamento di eventuali opportunità create dalla crisi BCP : Business Continuity Plan
BCP : Business Continuity Plan Un piano di continuità aziendale deve prevedere sempre : Soggetti coinvolti, Responsabilità attribuite, Risorse disponibili STRUTTURA BCP: Introduzione Obiettivi; Responsabilità; Attivazione del piano Dichiarazione di crisi grave; Valutazione del danno e Procedure di azione e continuità; Organizzazione delle risorse; Comunicazioni Soggetti da informare; Stakeholders Lista degli stakeholders di recovery; Dettagli dei contratti.
Un piano di continuità aziendale BCP- deve partire sempre da : Analisi delle cause della crisi, sia sotto il profilo dei fattori interni all organizzazione che su quello degli esterni e della situazione di mercato. Un buon piano deve essere costantemente implementato secondo la logica del ciclo di Deming (PDCA) PLAN (pianificare) Definire e analizzare il problema e impostare il progetto, documentando la situazione di partenza; Pianificare le azioni da realizzare DO (realizzare) Addestrare le risorse; Realizzare le azioni pianificate CHEK (verificare): Verificare i risultati e confrontarli con gli obiettivi; ACT (mantenere o migliorare): 1) Obiettivo raggiunto Mantenere e migliorare ( nuovo PDCA) 2) Obiettivo non raggiunto Ripetere il ciclo PDCA con analisi critica PDCA (ciclo di Deming)
CRISIS MANAGEMENT E CONTINUITÀ DELLA GESTIONE Ristrutturazione Riconversione Ridimensionamento Riorganizzazione Intervento sulle combinazioni prodotto-mercato senza variazioni dimensionali; Miglioramento dell efficienza dei fattori tradizionali; Riduzione incidenza costi fissi; Riequilibrio assetto finanziariopatrimoniale Nuove combinazioni prodottomercato; Innovazione tecnologica; Innovazione di marketing; Ricerca nuove aree di business Riduzione della capacità produttiva; Riduzione della dimensione organizzativa Ridefinizione aree di responsabilità; Predisposizione migliori controlli; Miglioramenti nella gestione strategica; Sistema di pianificazione efficace
EVITARE CHE DAL DECLINO SI PASSI ALLA CRISI Studiare gli andamenti del mercato, Interpretare correttamente la congiuntura; Interpretare le fasi di declino permanente e strutturale; Analizzare correttamente gli indicatori interni di redditività e quelli patrimoniali; Analizzare gli indicatori interni di conflittualità; Implementare la funzione di compliance; Implementare la funzione di risk management; Costituire un crisis team; Approntare una crisis room; Definire un piano di crisis communication; Agire secondo un approccio di stakeholder engagement; Implementare la gestione incentrata su CSR ( Corporate Social Responsibility)
Crisis Management e continuità della gestione: LA DINAMICA CIRCOLARE DI MORLEY ( crisi come issue mal gestita) ZONA PROATTIVA Issue Identification Corporate Reputation Management Issue Interception Issue Management ZONA REATTIVA Damage Control Crisis Management
IV Interventi di Change Management Creazione di valore I Conoscere il conflitto e la sua gestione Riconoscere i segnali deboli CRISIS E CONFLICT MANAGEMENT PER LA CREAZIONE DI VALORE IN AZIENDA IN SITUAZIONE DI CRISI III Interventi organizzativi Risk management Corporate Social Responsibility II Diagnosi contenzioso aziendale e conflittualità d impresa Utilizzo di tecniche A.D.R.
In cinese la parola crisi è composta dagli ideogrammi wei = problema e ji = opportunità. La crisi può essere anche una opportunità per ripensare le prospettive aziendali, innescando dei cambiamenti migliorativi Attuazione dei cambiamenti Consolidamento del senso di appartenenza Apprendimento per la gestione di crisi future Rafforzamento della Reputazione
Ricostruire = valorizzare punti di forza dell azienda Valorizzare i punti di forza e i valori del gruppo, dell azienda o del marchio Monitorare e misurare la percezione della CORPORATE REPUTATION Dimostrare che sono state adottate misure di salvaguardia e ripristino della buona reputazione Puntare anche sulla valorizzazione della CSR (CORPORATE SOCIAL RESPONSIBILITY) Risultati di bilancio corretti e in attesa con gli investitori Investimenti in ambito ambientale Investimenti a impatto sociale
ACTION PLAN CSR: Piano 2012-2014 Contributo progettuale all ACTION PLAN ( Ministero del lavoro e Ministero dello Sviluppo Economico): Creazione di un network di professionisti collegati attraverso la rete con accesso a piattaforma multimediale per lo scambio di contenuti in merito alla CSR: Raccolta adesione professionisti e raggruppamento per categorie; Erogazione contenuti formativi; Creazione lista conoscitori e utilizzatori di buone pratiche; Creazione di un network di imprese collegate attraverso la rete con accesso a piattaforma multimediale per scambio contenuti RSI. Elaborazione dello schema del network e degli accessi a piattaforma. Redazione e pubblicizzazione su canali internet e apposite liste delle imprese aderenti al network ed utilizzatrici e fruitrici dei contenuti online.