UN AMICO DI NOME GESU!

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Transcript:

Scuola dell infanzia di Zevio A.G. Meneghini Anno scolastico 2016-2017 PROGETTO I.R.C. UN AMICO DI NOME GESU!

MOTIVAZIONE Il progetto di insegnamento della religione cattolica è strutturato in modo graduale, ludico e inserito nell esperienza di vita concreta del bambino, così da accompagnarlo a comprendere in maniera gioiosa e naturale il messaggio cristiano. Si partirà dalla ri-scoperta della figura di Gesù e dei suoi insegnamenti ripercorrendo i momenti più importanti della sua vita raccontati nel Vangelo e attraverso l approfondimento di alcune parabole. In modo particolare della Parabola del Buon Pastore e Del Buon Samaritano. Nella prima si porrà l attenzione sull amore misericordioso che Dio ha per ciascuno di noi per poter essere a nostra volta in grado di accogliere ciascuno con la sua unicità. Nella seconda parabola si pone l attenzione sul valore dell aiuto al prossimo. L Avvento, la Quaresima e il mese di Maggio saranno scanditi da attività ed esperienze specifiche legate a quel periodo. OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO: Scoprire la persona di Gesù di Nazareth come viene presentata dai vangeli e come viene celebrata nelle feste cristiane. OBIETTIVI FORMATIVI: - Ascoltare e comprendere il messaggio di Gesù attraverso il racconto delle sue parabole - Intuire il significato di condivisione, amicizia e solidarietà - Comprendere il significato del Natale PERSONE COINVOLTE: tutti i bambini nella loro sezione con l insegnate di riferimento. PERIODO: da ottobre a giugno TEMPI: una volta alla settimana dalle 10.15 alle 11.15 SPAZI: sezioni ATTIVITA PROPOSTE: (dal 10 al 14 ottobre) Brainstorming: Chi è Gesù? Cartellone su cui si raccolgono le osservazioni dei bambini. Attività grafica (a discrezione dell insegnante) individuale o a piccolo gruppo misto per età. Si ritagliano e si incollano i disegni di Gesù sul cartellone. (dal 17 al 21 ottobre) Brainstorming: Cosa insegnava Gesù? Canto Gesù insegna cose nuove lo ascoltiamo e nei vari incontri lo impariamo (CD Piccola storia di Gesù n 7). Ogni incontro si apre cantando questa canzone. (dal 24 al 28 ottobre) parliamo del primo novembre festa di Ognisanti con l aiuto di Don Gianluca: chi sono i Santi, perché sono Santi. E anche il nostro onomastico perché portiamo il nome di persone speciali come i Santi. Coinvolgiamo le famiglie consegnando dei bigliettini di buon onomastico da preparare a casa e da donare a persone care o anche a chi festeggia il primo novembre in altri modi. (dal 31 ottobre al 4 novembre) Racconto dal Vangelo secondo Matteo 18, 12-14: Il buon pastore. Aiutiamo la comprensione della parabola con qualche domanda stimolo: Chi sono i

protagonisti (prepariamo l immagine del Pastore, di una pecora e del gregge su un bastoncino) con l aiuto dei burattini-immagini chiediamo cosa fa ciascuno dei protagonisti. I bambini potranno poi con l aiuto dei burattini-immagini raccontare la parabola. (dal 7 al 11 novembre) Perché la pecorella si è persa? Quando ci perdiamo anche noi. (facciamo di testa nostra, non ascoltiamo chi ci vuole bene, di allontanarci pensando di stare meglio da soli ) Come si sarà sentita quando era sola e smarrita? Come si sarà sentita quando è stata ritrovata? Prepariamo una pecorella per ciascun bambino incollando batuffoli di cotone. Giochiamo con le pecorelle (a discrezione dell insegnante si potrebbe utilizzare le pecorelle nel calendario dell avvento, preparando una strada che porta alla capanna e incollandone ogni giorno una) (dal 14 al 18 novembre) poniamo l attenzione sul pastore; quando si è accorto che la pecorella si era smarrita come si sarà sentito? Arrabbiato, preoccupato, triste. Cosa fa il pastore? Gioco della pecorella smarrita (facciamo uscire un bambino che interpreta il ruolo del pastore, nascondiamo un bambino-pecorella in sezione, quando rientra il pastore deve capire quale bambino-pecorella si è smarrito cercando di scoprire chi manca e di riconoscere il suo belato) (dal 21 al 25 novembre) viene a scuola Don Gianluca con l immagine del buon pastore usata per il giubileo della misericordia e ce la presenta. Poi introduce il periodo dell avvento. (dal 28 novembre al 2 dicembre) Canto: In Israele viveva Maria! (CD Piccola storia di Gesù n 1) Drammatizzazione dell Annunciazione. Drammatizzazione della nascita di Gesù. Visita dei presepi, nelle vie di Zevio e dintorni, realizzati all esterno. (dal 5 al 23 dicembre) Attività inerenti al cammino di avvento realizzato in collaborazione scuola-famiglia-parrocchia. Racconto della storia di Noè, gioco degli animali che salgono sull arca, semina dei germogli per realizzare il prato del presepio, realizzazione del presepio. (dal 9 al 13 gennaio) Ritornati dalle vacanze natalizie i bambini raccontano il loro Natale e le feste trascorse in famiglia. Racconto dei Re Magi e Canzone I Re Magi sui cammelli n 3 dal CD Piccola storia di Gesù. (dal 16 al 20 gennaio) Parliamo con i bambini di Gesù quando era un bambino. Racconto Il Piccolo Gesù vedi allegato. Scheda da colorare. (dal 23 gennaio al 3 febbraio due settimane) Gesù viene smarrito al Tempio, Gesù è cresciuto in sapienza e grazia ed è pronto per annunciare le cose del Padre Suo (Vedi racconto allegato). Ascolto della canzone Gesù a 12 anni n 5 e memorizzazioni del ritornello. Drammatizzazione del canto. Dialogo con i bambini sulle situazioni in cui abbiamo fatto preoccupare i nostri genitori rappresentazione grafica di quest ultimo o della drammatizzazione. (dal 6 al 10 febbraio) lettura della domanda che l uomo pone a Gesù (prime due righe dell allegato con il racconto del buon Samaritano). Dialogo con i bambini per rispondere alla domanda Chi è il mio Prossimo? registrazione delle loro risposte. Rappresentazione grafica. (dal 13 al 17 febbraio) Drammatizzazione in salone da parte delle insegnanti (dal 20 al 24 febbraio) Canto Gesù racconta cose nuove lo ascoltiamo e impariamo la seconda strofa (CD Piccola storia di Gesù n 7). Drammatizzazione in sezione da parte dei bambini. Introduciamo la Quaresima. (dal 6 al 10 marzo) Facciamo ora attenzione alle espressioni e ai gesti di ciascun personaggio, li imitiamo sia nella mimica facciale che nella postura: i briganti (lo prendono, lo picchiano con forza, lo derubano), l uomo in viaggio che viene picchiato e derubato (cammina, bisaccia con monete e cibo, fischietta canticchia. Poi la paura dell aggressione, il dolore fisico), il sacerdote (fa finta di nulla), un altro uomo (gli passa vicino senza degnarlo di uno sguardo), il Samaritano (si ferma, lo aiuta, lo cura, lo porta alla locanda e paga l albergatore)

(dal 13 al 17 marzo) Con il coinvolgimento dei genitori facciamo portare a scuola delle immagini che rappresentino gesti di aiuto. Ogni bambino presenta le immagini portate, costruiamo un cartellone. I gesti di aiuto al prossimo (dal 20 al 24 marzo) costruiamo il cubo del Buon Samaritano (Allegato) e lo utilizziamo nelle prossime settimane (dal 27 al 31 marzo) ci raccontiamo i nostri gesti di aiuto, coloriamo la colomba della pace per l ulivo, impariamo la canzone e la poesia di Pasqua. (dal 3 al 8 aprile) Racconto dell ingresso di Gesù a Gerusalemme, canto e drammatizzazione. Osanna a te Gesù n 9 (dal 10 al 12 aprile) festa con i volontari e auguri Pasquali (dal 19 al 21 aprile) Ci raccontiamo come abbiamo vissuto la nostra Pasqua. A discrezione dell insegnante rappresentazione grafica. (dal 26 al 28 aprile) Introduciamo la figura di Maria come madre di Gesù e l importanza del mese di maggio a lei dedicato. (dal 8 al 19 maggio) dialogo sull esperienza che vivono i bambini della recita del rosario e costruzione di un rosario dito o braccialetto. (dal 22 al 26 maggio) visita in chiesa all altare della Madonna. Don Gianluca ci guiderà per coglierne i particolari... RUOLO DELL INSEGNANTE: L insegnante è regista, protagonista nell organizzare il contesto educativo, mediatore nella lettura dei testi e nella proposta delle esperienze, degli spazi e dei materiali, assume un atteggiamento di ascolto attivo, osserva e verifica l interesse e la partecipazione. INTERVENTI INTGRATIVI PERSONALIZZATI: Attraverso il supporto individualizzato e la proposta mediata, offrendo tempi e attività personalizzati, si cerca di migliorare la partecipazione dei bambini in difficoltà, offrendo tempi e contenuti più vicini al loro vissuto. MODALITA DI VERIFICA: - Osservazioni durante le attività - Rappresentazioni grafiche - Conversazioni