L ENTRATA IN VIGORE DELLA NUOVA NORMATIVA

Documenti analoghi
Legge n. 166 del 19 agosto 2016 LEGGE ANTISPRECO. Dott.ssa Maria Carla Midena Regione del Veneto Direzione Servizi Sociali

TESTO UNIFICATO ELABORATO DAL COMITATO RISTRETTO ADOTTATO COME TESTO BASE CAPO I FINALITA E DEFINIZIONI ART. 1. (Finalita ).

COM O - VI A R OVELLI, 40 - TEL F AX INFORMATIVA N. 23/2016

Circolare N. 142 del 18 Ottobre 2016

Donazione di prodotti alimentari, farmaceutici e altri prodotti a fini di solidarietà sociale Novità della Legge n. 166

Ufficio legislativo SCHEDA SPRECHI ALIMENTARI. Sintesi del contenuto. 5 agosto a cura di Sara Battaglia

Consiglio Regionale della Puglia Portale Ufficiale

La Camera dei deputati ed il Senato della Repubblica hanno approvato; IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA Promulga la seguente legge:

IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA. Promulga. Art. 1. Finalita'

Legge 19 agosto 2016, n. 166; G.U. del 30 agosto 2016, n. 202


Novità introdotte dalla legge n. 166/2016 detta Antispreco

La Camera dei deputati ed il Senato della Repubblica hanno approvato; IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA PROMULGA. Capo I. Finalità e definizioni

INDICAZIONI IGIENICO- SANITARIE REGIONALI PER IL RECUPERO DEL CIBO AL FINE DI SOLIDARIETA SOCIALE. Emanuela Ammoni - DG Welfare - UO Prevenzione

INDICAZIONI IGIENICO- SANITARIE REGIONALI PER IL RECUPERO DEL CIBO AL FINE DI SOLIDARIETA SOCIALE. Emanuela Ammoni - DG Welfare

Lotta agli sprechi alimentari: il ruolo dell Industria alimentare e la nuova norma italiana

CONSIGLIO DELLA PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO

SPRECO E SICUREZZA ALIMENTARE. Dr. Nicoletta Castelli Direttore SIAN

Progetto R.E.S.A. Recupero Eccedenze Scadenze Alimentari

Dossier del Servizio Studi sull A.S. n. 2290

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTE DI LEGGE

Relatore: Michelangelo mirabello

Regolamento CE 852/2004, requisiti generali in materia di igiene nel settore alimentare

X COMMISSIONE PERMANENTE

Legge n 166/ Cosa cambia nella lotta allo spreco in Italia

Etichettatura nel controllo ufficiale. Monica Giannino Servizio Veterinario Modena

Le Organizzazioni Interprofessionali nella riforma della PAC. Cesena - 23 settembre 2014

S T U D I O L E G A L E C O R T E

Le attività dell ASL della Provincia di Varese nella lotta allo spreco alimentare

Spreco e recupero di beni alimentari invenduti ESPERIENZE FORMATIVE E MODELLI DI GESTIONE

DIPARTIMENTO DI SANITÀ PUBBLICA

TIPOLOGIE ALIMENTARI E LORO SPECIFICITA NEL PROCESSO DI RACCOLTA E DONAZIONE

L AUDIT COME STRUMENTO DI CONTROLLO DELLA FILIERA ALIMENTARE

SICUREZZA ALIMENTARE: MANUALE DI CORRETTA PRASSI OPERATIVA. Area Sicurezza Alimentare e Produttiva

SALA BIAGI, PALAZZO LOMBARDIA MILANO 1 giugno 2017 RIDURRE LO SPRECO, ALIMENTARE IL FUTURO

APPROVAZIONE DELLE "LINEE GUIDA PER IL RECUPERO, LA DISTRIBUZIONE E L'UTILIZZO DI PRODOTTI ALIMENTARI PER FINI SOLIDARIETÀ SOCIALE"

ORGANIZZAZIONI ATTREZZARSI PER LA RACCOLTA. 1. Formare i volontari. 2. Predisporre spazi di stoccaggio

ESAMI DI STATO TECNOLOGO ALIMENTARE I SESSIONE 2000

IL MINISTRO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI

Dal campo alla tavola. Come ridurre lo spreco alimentare?

OBBLIGHI DEGLI OPERATORI E AUTOCONTROLLO

Vendita e somministrazione prodotti sfusi

U.F. sanità pubblica veterinaria e Sicurezza alimentare. Scheda Tematica Procedurale 03 Durabilità alimenti e listeria

Ufficio Legislativo e Affari Giuridici. Roma, 6 settembre Alle Organizzazioni Regionali e Provinciali CONFESERCENTI

Enrico Nada Responsabile attività sociali Politiche sociali e relazioni esterne

Controlli ufficiali per la sicurezza alimentare Attività anno 2010 Obiettivi anno 2011

Tracciabilità e Rintracciabilità a garanzia della qualita` e sicurezza dei prodotti alimentari

Indice generale. Prefazione

SERIE GENERALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA. Roma - Martedì, 30 agosto 2016 AVVISO ALLE AMMINISTRAZIONI

LO SPRECO COME RISORSA sfida impossibile od obbiettivo sostenibile?

Presentazione risultati attività anno 2014 Presentazione Piano di lavoro anno 2015

Sicurezza alimentare e limitazione degli sprechi: sfida impegnativa per le imprese, cambiamento di mentalità per il consumatore

ORGANIZZAZIONI ATTREZZARSI PER LA RACCOLTA. 1. Formare i volontari. 2. Predisporre spazi di stoccaggio

IL CONSIGLIO REGIONALE HA APPROVATO IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE PROMULGA. La seguente legge:

LEGGI ED ALTRI ATTI NORMATIVI

Comune di Padova REGOLAMENTO COMUNALE DEI MERCATI DEDICATI ALLA VENDITA DIRETTA DA PARTE DEGLI IMPRENDITORI AGRICOLI

CONSEGUENZE e SANZIONI per l IRREGOLARE FORNITURA del PRODOTTO ALIMENTARE

Produzione primaria per uso domestico. privato. che Preparazione, esegua manipolazione e. destinati al consumo domestico privato e

L ATTIVITA DEL SIAN nella ristorazione collettiva delle strutture per anziani

LISTA DI RISCONTRO PER LE CORRETTE PRASSI IGIENICHE NELLE MENSE NEI CAMPI TENDA

L IMPORTANZA DEL CONTROLLO DI FILIERA NEL LATTE ALIMENTARE

INDICE SOMMARIO. Capitolo Primo I PRODOTTI ALIMENTARI FRA DIRITTO INTERNO, DIRITTO DELL UNIONE EUROPEA E TRATTATI INTERNAZIONALI MULTILATERALI

Norme per la promozione dei prodotti agricoli e agroalimentari di prossimità e per l'educazione alimentare e il consumo consapevole INDICE

SICUREZZA ALIMENTARE: medici e veterinari per la salute dei cittadini

L impegno del Ministero della Salute a tutela del consumatore nell ambito delle frodi alimentari

Aspetti sanitari. Chioschi dell acqua: tecnologie e regole 8 ottobre Enrico Veschetti

OBBLIGHI DELLE AZIENDE NELLA GESTIONE DELLE ALLERTE

SERVIZIO FISCALE CESSIONI GRATUITE DI BENI A FINI SOLIDARISTICI: INQUADRAMENTO NORMATIVO ED ADEMPIMENTI (LEGGE N. 166 DEL 19 AGOSTO 2016)

IL NOSTRO OBIETTIVO È LO SPRECO ZERO Tutti i nostri servizi sono studiati e pensati per prevenire e ridurre perdite e sprechi

Lucia Fransos Responsabile Alimentazione Fuori Casa AIC Piemonte Valle d Aosta

ALIMENTARISTA Livello 1 (12 ore)

2. DESCRIZIONE DELL ATTIVITA ESERCITATA

Sicurezza alimentare

Carlotta Ferroni Ministero della Salute

I progetti anti spreco della Food Policy di Milano

Rintracciabilità nella filiera del latte alimentare

L autocontrollo e la possibilità di semplificazione, per ridurre i costi e migliorare la competitività. Clelia Lombardi

CORSO DI FORMAZIONE PER OPERATORI DEL SETTORE ITTICO. La filiera

Gli argomenti che tratteremmo durante il corso saranno quindi destinati a tutti coloro che intendono

Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali

LEGGE 19 agosto 2016, n (GU n.202 del ) Capo I Finalità e definizioni

SSICA. - Regolamento (UE) 2015/2283 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 25 novembre 2015 relativo ai "Nuovi alimenti"

AZIENDA ULSS 20 Servizio Igiene degli Alimenti di Origine Animale Dott. Riccardo MURARI

Il progetto Nella Pancia o nella Terra

REGIONE VENETO Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione GLI OPERATORI DEL SETTORE ALIMENTARE (O.S.A.) E I CONTROLLI SULLE LORO IMPRESE

DIPARTIMENTO PER LA SALUTE E IL WELFARE SERVIZIO SANITA VETERINARIA IGIENE E SICUREZZA DEGLI ALIMENTI

C O M U N E D I C E R V I G N A N O D E L F R I U L I PROVINCIA DI UDINE

Ministero della Salute

Indice. Presentazione... pag. III. Introduzione... pag. V

GLI ASPETTI SANZIONATORI NEL SETTORE DEI MOCA TIZIANO VECILE SIAN ASL CN 1

ART. 5, lett, b) della legge 283 del il cattivo stato di conservazione degli alimenti

Il regolamento consumer information: novità e applicazione

Schema Decreto Ministeriale (bozza FNOVI) Veterinario Aziendale

LABORATORIO CHIMICO CAMERA DI COMMERCIO TORINO

IL MINISTRO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI IL MINISTRO DELLA SALUTE IL MINISTRO DELLO SVILUPPO ECONOMICO

LINEE GUIDA PER IL CONTROLLO IGIENICO SANITARIO DELLA QUALITÀ DELLE ACQUE LABORATORIO CHIMICO CAMERA DI COMMERCIO TORINO

Misura 3 del PSR: aiuti per l adesione ai regimi di qualità dei prodotti agricoli e alimentari

DIPARTIMENTO DI SANITÀ PUBBLICA


SEMINARIO PRODOTTI ITTICI

Transcript:

L ENTRATA IN VIGORE DELLA NUOVA NORMATIVA Torino, 16 novembre 2016 Avv. Giorgia Andreis Torino Milano 1

Finalità di ridurre gli sprechi per ciascuna delle fasi di produzione, trasformazione, distribuzione e somministrazione di prodotti alimentari, farmaceutici e di altri prodotti. 2

Definizioni: Operatore del settore alimentare : i soggetti pubblici o privati, operanti con o senza fini di lucro, che svolgono attività connesse ad una delle fasi di produzione, confezionamento, trasformazione, distribuzione e somministrazione degli alimenti. Reg. CE 178/02 la persona fisica o giuridica responsabile di garantire il rispetto delle disposizioni della legislazione alimentare nell impresa alimentare posta sotto il suo controllo. 3

Eccedenze alimentari I prodotti alimentari, agricoli e agro-alimentari che, fermo restando il mantenimento dei requisiti di igiene e sicurezza del prodotto, sono, a titolo esemplificativo e non esaustivo: invenduti o non somministrati per carenza di domanda; ritirati dalla vendita in quanto non conformi ai requisiti aziendali di vendita; 4

prossimi al raggiungimento della data di scadenza; rimanenze di prove di immissione in commercio di nuovi prodotti; invenduti a causa di danni provocati da eventi meteorologici; invenduti a causa di errori nella programmazione della produzione; non idonei alla commercializzazione per alterazioni dell imballaggio secondario che non inficiano le idonee condizioni di conservazione. 5

Spreco alimentare L insieme dei prodotti alimentari scartati dalla catena agroalimentare per ragioni commerciali o estetiche ovvero per prossimità della data di scadenza, ancora commestibili e potenzialmente destinabili al consumo umano o animale e che, in assenza di un possibile uso alternativo, sono destinati a essere smaltiti; Donazione Cessione di beni a titolo gratuito 6

DURABILITA DEL PERIODO DI CONSERVABILITA Termine minimo di conservazione la data fino alla quale un prodotto alimentare conserva le sue proprietà specifiche in adeguate condizioni di conservazione. Gli alimenti che hanno superato tale termine possono essere ceduti ai sensi dell articolo 4, garantendo l integrità dell imballaggio primario e le idonee condizioni di conservazione; Data di scadenza la data che sostituisce il termine minimo di conservazione nel caso di alimenti molto deperibili dal punto di vista microbiologico oltre la quale essi sono considerati a rischio e non possono essere trasferiti né consumati. 7

Eccedenze alimentari a soggetti donatari i quali possono ritirarle direttamente o incaricandone altro soggetto donatario. I donatari devono destinare, in forma gratuita, le eccedenze alimentari ricevute, idonee al consumo umano, prioritariamente a favore di persone indigenti. Le eccedenze alimentari non idonee al consumo umano possono essere cedute per il sostegno vitale di animali e per la destinazione ad autocompostaggio o a compostaggio di comunità con metodo aerobico. Eccedenze di prodotti agricoli in campo o di prodotti di allevamento. 8

Le cessioni di cui all articolo 3 sono consentite anche oltre il termine minimo di conservazione, purché siano garantite l integrità dell imballaggio primario e le idonee condizioni di conservazione. Le eccedenze alimentari, nel rispetto dei requisiti di igiene e sicurezza e della data di scadenza, possono essere ulteriormente trasformate in prodotti destinati in via prioritaria all alimentazione umana o al sostegno vitale di animali. 9

I prodotti finiti della panificazione e i derivati degli impasti di farina prodotti negli impianti di panificazione che non necessitano di condizionamento termico, che, non essendo stati venduti o somministrati entro le ventiquattro ore successive alla produzione, risultano eccedenti presso le rivendite di negozi, anche della grande distribuzione, i produttori artigianali o industriali, la ristorazione organizzata, inclusi gli agriturismi, e la ristorazione collettiva, possono essere donati a soggetti donatari. 10

Superamento del TMC v. Corte di Giustizia EU sentenza 229/01: Il prodotto alimentare con termine minimo di conservazione scaduto può essere legittimamente in commercio. Gli Stati membri decidono come disciplinare sul punto. Italia: Corte di Cassazione, SS.UU. 1/1996 Il superamento del TMC non è sanzionato penalmente 11

RESPONSABILITA DELL OSA SOTTO IL PROFILO DELLA SICUREZZA DEI PRODOTTI. IN OGNI CASO E NECESSARIO GARANTIRE LA CORRETTA CONSERVAZIONE DEL PRODOTTO. 12

Gli operatori del settore alimentare che effettuano le cessioni di cui all art. 3, c. 1, e all art. 4, devono prevedere corrette prassi operative al fine di garantire la sicurezza igienico-sanitaria degli alimenti, in conformità a quanto stabilito dal Reg. CE 852/2004, e dall art. 1, c. 236, legge 147/2013 (sicurezza e corrette prassi). Essi sono responsabili del mantenimento dei requisiti igienico-sanitari dei prodotti alimentari fino al momento della cessione, a partire dal quale si applicano le disposizioni di cui alla legge 155/2003 (Disciplina della distribuzione dei prodotti alimentari a fini di solidarietà sociale). 13

Ai fini della cessione di cui agli articoli 3 e 4, gli operatori del settore alimentare operano una selezione degli alimenti in base ai requisiti di qualità e igienicosanitari, nel rispetto delle norme vigenti. Gli operatori del settore alimentare adottano le misure necessarie per evitare rischi di commistione o di scambio tra i prodotti destinati ai diversi impieghi previsti dagli articoli 3 e 4. 14

Sotto il profilo della presentazione: Gli alimenti che presentano irregolarità di etichettatura che non siano riconducibili alle informazioni relative alla data di scadenza o alle sostanze o prodotti che provocano allergie e intolleranze, possono essere ceduti ai soggetti donatari. Attenzione allergeni 15

Cessione di alimenti confiscati (v. riforma reati alimentari). Tavolo di coordinamento (proposte gestione Fondo, iniziative di informazione e di sensibilizzazione, incentivi, monitoraggio delle eccedenze, etc.). Settore della ristorazione: Regioni - accordi o protocolli d intesa. Promozione e formazione. 16