LA RELAZIONE TRA ICT, INFORMAZIONE E ORGANIZZAZIONE

Documenti analoghi
gestione delle imprese Prof. Arturo Capasso

Università degli Studi di Cagliari CENTRO PER LA QUALITÀ DELL ATENEO PRESIDIO PER LA QUALITÀ Direttore Prof. Roberto Crnjar

Economia e Organizzazione aziendale. L analisi funzionale delle attività interne all impresa. Funzioni gestionali

Meccanismi di Coordinamento

R16 Rete IFS Tra scuola e impresa nel territorio

Principi generali per un organigramma ed un funzionigramma di ANFFAS ONLUS

PG-SGSL 03 Definizione degli obiettivi e dei programmi

Il file system. Le caratteristiche di file, direttorio e partizione sono del tutto indipendenti dalla natura e dal tipo di dispositivo utilizzato.

Corso di REVISIONE AZIENDALE

Allegato 1 Profili professionali e contenuti del colloquio intervista

PROCEDURA DI SISTEMA 10 GESTIONE DELLA COMUNICAZIONE

Concetti generali e introduzione alla norma UNI EN ISO 9001/2008

Organizzazione Aziendale

Organizzazione e gestione aziendale - funzioni - Amministrazione - Contabilità

La valutazione delle posizioni al Politecnico di Milano

OPEN SOURCE. Concetti chiave e implicazioni per le scelte aziendali (fornitori e utenti)

PERCORSO DI TECNICO DEI SERVIZI DI ANIMAZIONE TURISTICO SPORTIVA IeFP - ISIS MAMOLI BERGAMO

REGIONE PUGLIA. Area Politiche per l Ambiente, le Reti e la Qualità Urbana SERVIZIO ATTIVITA ESTRATTIVE PROGETTO ESECUTIVO

CREARE UNA NUOVA IMPRESA

Cosa intendiamo per Marketing

Università di Bergamo Facoltà di Ingegneria Applicazioni Internet B Paolo Salvaneschi A5_1 V1.3 Applicazioni B2B

SOMMARIO TIPOLOGIE DI S.I.

Offerta Formativa. La Norma ISO 9001:2000. Principi, contenuti, applicazioni ed evidenze oggettive

Organizzazione aziendale Corso di Economia e Organizzazione aziendale

CITTA DI SAN DANIELE DEL FRIULI

INTERNAL AUDIT. Giorgio Ventura CETIF, 22 giugno 2004

INFORMAZIONE FIGURE SENSIBILI

Università degli studi G. D Annunzio Chieti Pescara Corso di Laurea in Economia Aziendale. Lezione n. 4 L evoluzione del modello gestionale

MACCHIA s.r.l. Via Genova, 16- Loc. La Chiusa COLLESALVETTI (Li) Tel Fax

RIF. CORSO: 2015-GG-39. Scheda progetto

REGIONE VENETO - REQUISITI GENERALI

I.I.S.S. A. VESPUCCI Gallipoli Pag. 1/7

Biblioteca di Pronti... via 2 o biennio TOMO h

PROGETTO FORMATIVO E DI ORIENTAMENTO (Convenzione stipulata in data )

Tecnico riparatore di veicoli a motore. Standard formativo minimo regionale

Comune Fabriano. Protocollo Generale, Servizio Progettazione, Servizio Edilizia Privata. Progetto di Certificazione secondo le norme ISO 9000

IL METODO DELLA PARTITA DOPPIA OBIETTIVI, STRUMENTI, METODI

PIANO DI LAVORO DEL PROFESSORE

Quesiti di Scienze umane e sociali, Scienze del management generale e sanitario

PATTO DI ACCOGLIENZA FINALITA

PROGETTAZIONE / PROGRAMMAZIONE DIDATTICA INDICE. Revisioni

Materiale didattico. Sommario

AREA PROFESSIONALE DI RIFERIMENTO 14. TECNICO AGRICOLO. Nomenclatura delle Unità Professionali (NUP/ISTAT):

SUPERIORE. Il sistema GPS Italiano, per tutti. TECNOLOGIA DA 39 * AL MESE

Corso di Economia e tecnica degli scambi internazionali

Tecnica e Gestione dei Finanziamenti TeGeFi. (Ex-AEFI Analisi Economico Finanziaria d Impresa) Maurizio La Rocca.

Diagnosi energetica o certificazione ISO 50001: saper scegliere consapevolmente

PIANO FORMATIVO INDIVIDUALE. PFI relativo all assunzione del/la Sig./ra:

AIUTI ALLA DIFFUSIONE DELLE TECNOLOGIE DELL INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE NELLE PMI SCHEDA CONOSCITIVA MODULO 5

EVOLUZIONE dei SISTEMI e delle TECNICHE DI GESTIONE DELLE FUNZIONI AZIENDALI

Le competenze richieste dalle imprese ai laureati

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI

CLASSE QUARTA Relazioni Internazionali

MODULO BASE SOFTWARE PER COMMERCIALISTI E AZIENDE MACCHINE E ARREDAMENTI PER UFFICIO ASSISTENZA TECNICA E SISTEMISTICA

Ricerca di marketing 2. Ricerca di marketing 3. Ricerca di marketing 4

SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE STRESS LAVORO-CORRELATO

MODULO OFFERTA TECNICA (all. F)

PROGRAMMA DI FORMAZIONE DEL SETTORE GIOVANILE

Analisi Organizzativa Unità Operativa Chirurgia Generale e Toracica

I-XIII_romane_sawyer :50 Pagina V. Indice. Prefazione

DI SEGUITO N. 4 POSIZIONI

10 anni. del Centro regionale di Protezione civile al meeting di Lonigo. Longarone Belluno

ECDL CORE 5.0. Modulo 1 Concetti di base dell ICT 1.6 Aspetti giuridici. Docente: Stefania De Martino Liceo G. Leopardi Recanati a.s.

Gestione Commesse di servizi in Aerreuno. Caso di Studio Q111

CEFLA Amministrazione. L Azienda Il progetto

Responsible Building. Network regionale per la promozione dell edilizia sostenibile in Lombardia. Milano, 13 dicembre 2012


SICUREZZA ALIMENTARE: MANUALE DI CORRETTA PRASSI OPERATIVA. Area Sicurezza Alimentare e Produttiva

Sfide di Matematica. Corso PON Competenze per lo sviluppo Liceo A. Galizia Nocera Inferiore. Ing. Ivano Coccorullo Prof.ssa Daniela Garreffa

Acque potabili: la rete per la qualità

Sezioni: Scopo Funzioni coinvolte. Responsabilità Raccomandazioni Istruzioni operative Flow chart 10.

SPECIFICHE OPERATIVE X LA CONTABILITA DEI PROFESSIONISTI

Gestione centralizzata caselle PEC per l INFN. Alessandro Brunengo, per il gruppo Mailing

PIANO DI LAVORO ANNUALE DELLA DISCIPLINA. Classe 3 ATI A.S. 2015/2016

INDICATORI DI PERFORMANCE

LE METODOLOGIE PER LA DETERMINAZIONE DEI COSTI

Risultati attività mappatura dei processi tecnico-amministrativi

DELIBERA DELLA GIUNRA REGIONALE 721 DEL 10/06/2013. Regolamento di Organizzazione di Intercent-ER

I contenuti e i vantaggi della certificazione ISO in relazione agli obblighi del Dlgs 102/2014

CONSEGNA EFFICIENTE DEL SOFTWARE 6 PROBLEMI DEGLI STAKEHOLDER CHE SI POSSONO FACILMENTE RISOLVERE CON ATLAS

GUIDA ALLA COMPILAZIONE DEL FLUSSO MONITORAGGIO ECONOMICO FINANZIARIO DEI PIANI DI ZONA TRIENNIO

OSSERVATORIO NAZIONALE BILATERALE SUI FONDI PENSIONE

ISTITUZIONI DI ECONOMIA AZIENDALE

Economia e gestione delle imprese

Anno Accademico 2009/2010. La comunicazione esterna

NUCLEI FONDANTI COMPETENZE CONTENUTI ABILITA METODOLOGIE E STRUMENTI METODO SCIENTIFICO VEDERE

AREA PROFESSIONALE DI RIFERIMENTO 7. TECNICO RIPARATORE DI VEICOLI A MOTORE. Referenziazioni della Nomenclatura delle Unità Professionali (NUP/ISTAT):

Regione Emilia-Romagna. Allegato 3) Elenco proposte formative non ammesse all istruttoria. (presentate dal 28/9/2010 al 18/1/2011 in 1 scadenza e

LA FIGURA DEL RAPPRESENTANTE DELLA SICUREZZA E LA COMUNICAZIONE ALL INAIL

GESTIONE DELLE ATTIVITA DI EDUCAZIONE AMBIENTALE

La rappresentanza dei lavoratori: il Rlst

PROGETTARE PROGETTARE. Rev. Data Causale Redazione Verifica Approvazione. 00 xx/xx/xxxx Prima emissione

I PROCESSI FINANZIARI DELLE IMPRESE. Alessandro Russo Università degli studi di Catania - Corso di Economia e Gestione delle Imprese 16 dicembre 2013

COMUNE DI LIMBADI Provincia di Vibo Valentia PROPOSTA DI PIANO TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA

Corso di Marketing DIPARTIMENTO SCIENZE SOCIALI, POLITICHE E COGNITIVE. Gaetano Torrisi SIENA a.a

VALUTAZIONE DEI RISCHI. Organigramma

PARTE PRIMA GUIDA STRATEGICA

EROGAZIONI CONTRIBUTI E FINANZIAMENTI

Strumenti di base per l analisi descrittiva della mortalità a livello locale

VALORE P.A Master in Economia Pubblica Dipartimento di Economia e Diritto Facoltà di Economia di Sapienza Università di Roma

Transcript:

LA RELAZIONE TRA ICT, INFORMAZIONE E ORGANIZZAZIONE

OBIETTIVI Richiamare elementi di organizzazione Chiarire perché l informazione è chiave in qualsiasi organizzazione Evidenziare la relazione tra organizzazione, informazione e ICT

Cos è un organizzazione? INSIEME DI PARTI ORGANIZZATE PER RAGGIUNGERE UN OBIETTIVO UN AZIENDA E UN ORGANIZZAZIONE

COSA CARATTERIZZA UN ORGANIZZAZIONE?

COSA CARATTERIZZA UN ORGANIZZAZIONE? La struttura: come si scompone l organizzazione a seconda di: Ruoli, funzioni, responsabilità Relazioni tra parti e ruoli

Rappresentazioni formali della struttura aziendale

Direttore generale Direttore Produzione Direttore Vendite Direttore Amministrazione...... Responsabile Acquisti Responsabile Stabilimento Linea A Linea B ORGANIGRAMMA AZIENDALE

Mansionario Responsabile Marketing Funzione: guida le attività commerciali dell azienda Compiti e responsabilità: Collaborare a definire le politiche commerciali Formulare previsioni di vendita Assicurare gli obiettivi di vendita Proporre attività promozionali Dipende da: Direttore commerciale Sovraintende a: responsabile vendite italia responsabile vendite estero

COSA CARATTERIZZA UN ORGANIZZAZIONE? I meccanismi operativi Come vengono condotte, coordinate e controllate le attività Come si esplicano le relazioni tra le varie parti (e attività)

I meccanismi operativi: PROCEDURE sequenze (formalizzate) delle attività/operazioni da compiere per un certo compito

Tipi di procedure operative: ad es. emissione di un ordine di controllo: ad es. inventario del magazzino di informazione: ad es. emissione di circolari periodiche decisionali: ad es. lancio in produzione

I meccanismi operativi: PIANI E PROGRAMMI stabiliscono obiettivi o prestazioni senza dettagli su modalità o mezzi specifici esempio: il budget

I meccanismi operativi: GERARCHIE responsabilità specifiche di controllo e comando soluzione di eccezioni gestione dei premi/sanzioni

I meccanismi operativi: RIUNIONI Programmate non programmate

I meccanismi operativi: RELAZIONI ORIZZONTALI per facilitare rapporti tra addetti contatto diretto ruoli di rappresentanza luoghi per incontri informali

Caratteristiche non formali PROCESSI COMPORTAMENTALI Il modo effettivo con cui un attività viene condotta legato all individuo e a come si relaziona con altri

Riassumendo Elementi di un organizzazione: Struttura, meccanismi operativi, processi comportamentali Ci sono aspetti pianificabili (progettabili) e altri no Le organizzazioni possono differire Le parti di un organizzazione possono differire L organizzazione può modificarsi nel tempo

PERCHE CI INTERESSA: L azienda è un organizzazione Un organizzazione (un azienda) PROCESSA informazione Il tipo di organizzazione influenza il modo di processare informazione l uso delle ICT L uso delle ICT influenza l organizzazione

organizzazione informazione ICT

INFO INFO

I FLUSSI INFORMATIVI

Prospettive manageriali e flussi di informazione nelle organizzazioni managerial control : l impresa come sistema da controllare Input (ad es. materiali, componenti) Output (prodotti, servizi) informazioni decisioni controlli informazioni

Prospettive manageriali e flussi di informazione nelle organizzazioni scuola decisionale : impresa come sistema che prende decisioni in contesto aperto e incerto prospettiva transazionale : relazioni commerciali e relativi flussi di informazione industre ad alto contenuto di informazione

Le due grandi visioni VISIONE MECCANICISTICA Orgainizzazione assimilabile a una macchina Razionalità, oggettività, scientificità Determinismo e progettualità Scomposizione dei problemi ( top down ) e divisione del lavoro (Taylor) Efficienza RUOLO DELL INFORMAZIONE Separazione decisione azione Possibilità di scomposizione analitica dei contenuti e dei flussi informativi Determinismo ed efficienza

Le due grandi visioni VISIONE ORGANICISTICA Organizzazione come organismo (insieme di cellule parzialmente autonome) Funzionamento del sistema frutto del mutuo adattamento delle varie parti Impossibilità di separare osservatore e realtà Non determinismo RUOLO DELL INFORMAZIONE Fornire informazione alle varie componenti per facilitare la loro auto organizzazione Ruolo della comunicazione Importanza della flessibilità

TIPI DI FLUSSI di informazione CONTENUTO/CONTENITORE: DATI TESTI DISEGNI COMUNICAZIONI VERBALI

SCOPO DELLA COMUNICAZIONE NON ANCORA SONO PRONTI I PEZZI? interrogazione indicazione CHIAMA SUBITO LA MANUTENZIONE! comando SI E GUASTATA LA PRESSA! segnalazione, avviso

Tra livelli gerarchici diversi Direttore di stabilimento CHIAMA SUBITO LA MANUTENZIONE! comando SI E GUASTATA LA PRESSA! segnalazione, avviso Capo reparto pressatura

Tra reparti/funzioni/uffici/ruoli diversi Commerciale Produzione Il nostro cliente vuole sapere quando consegneremo Verifico se il lotto è stato completato

FLUSSI POSSONO ESSERE Formalizzati (es. modulo scritto) Informali (es. colloquio verbale)

fornitori materiali Linee produttive AZIENDA semilavorati richiesta materiali fattura ordine lancio in prod. magazzino prodotti finiti ordine prodotti fattura clienti

I FLUSSI INFORMATIVI ACCOMPAGNANO QUELLI FISICI E MONETARI

FLUSSI INFORMATIVI DIVERSO CONTENUTO/CONTENITORE DIVERSO SCOPO DELLA COMUNICAZIONE TRA DIFFERENTI PARTI DELL ORGANIZZAZIONE FORMALIZZATI O INFORMALI ACCOMPAGNANO ALTRI FLUSSI

PERCHE L INFORMAZIONE HA VALORE?

INFO INFO VALORE CREATO INFO INFO VALORE CREATO INFO INFO VALORE CREATO

IL PROBLEMA: Come misurare il valore creato? Esempi: quanto vale il database clienti? quanto vale la documentazione di progetto IN GENERALE l informazione ha valore: Se serve Se è disponibile quando serve RILEVANZA CONGRUENZA TEMPESTIVITA

organizzazione informazione ICT

ICT E INFORMAZIONE ICT: tecnologie per l elaborazione e la distribuzione delle informazioni: raccolta di informazioni elaborazione catalogazione e memorizzazione duplicazione e distribuzione Il costo e il tempo per gestire le informazioni si riducono

POSSIBILI OBIETTIVI DELLE ICT 1. EFFICIENZA AUTOMAZIONE NELL ELABORAZIONE 2. COMUNICAZIONE FORNITURA DI INFORMAZIONE

ICT DIVERSE PER SCOPI DIVERSI quale tecnologia per quale flusso informativo? quale tecnologia per quale obiettivo?

FLUSSI VALORE organizzazione informazione OPPORTUNITA EFFETTI VINCOLI ICT AUTOMAZIONE; COMUNICAZIONE VARIETA