Etichette alimentari: come districarsi in una giungla di indicazioni e consigli

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Etichette alimentari: come districarsi in una giungla di indicazioni e consigli Federica Pascali Dipartimento di Prevenzione ASL3 Genovese S.C. Igiene Alimenti e Nutrizione 13 Febbraio 2016

Ogni tanto cerco di leggere le etichette dei prodotti alimentari, però mi perdo tra le tante informazioni che trovo! A quali devo fare più attenzione?. Che senso hanno?. A che mi servono? D. Lgs 77/1993 Etichettatura nutrizionale degli alimenti D. Lgs 109/1992 Etichettatura, presentazione e pubblicità degli alimenti Reg. 1169/2011/UE Testo unico per tutti gli Stati UE finalizzato a disciplinare etichettatura, presentazione, pubblicità e indicazioni nutrizionali

Reg. CE 1169/2011 in vigore dal 13/12/2014 Sintesi delle novità

Numero di lotto indicazione obbligatoria da apporre in etichetta.(direttiva 2011/91 del 13 dicembre 2011 che ne ribadisce la obbligatorietà.) Ai sensi del D.lgs 109/1992 il lotto deve essere riportato su tutti i prodotti alimentari ad eccezione di: prodotti la cui etichetta contiene la data di scadenza o un termine minimo di conservazione indicato con giorno e mese. prodotti agroalimentari semi lavorati, che non saranno immessi sul mercato ma sottoposti ad altra manipolazione; prodotti preincartati e/o venduti sfusi direttamente nel luogo di produzione o di vendita al consumatore finale; gelati monodose; il numero di lotto va inserito nella confezione principale.

Denominazione dell alimento Si tratta del nome del prodotto: è la prima informazione che si trova e che permette di sapere cosa mangiamo E la denominazione legale o usuale (denominazioni entrate nell uso comune: ad esempio crackers, fette biscottate, colomba ecc.) È importante quando c è una classificazione normativa, perché rivela la qualità del prodotto: es. olio extravergine di oliva, latte fresco pastorizzato È obbligatorio indicare il trattamento subito dall alimento: es. tonno sott olio, pesce surgelato, caffè decaffeinato, ecc.

ELENCO DEGLI INGREDIENTI E d obbligo l elenco di tutte le sostanze, additivi compresi, utilizzate nella fabbricazione o nella preparazione e presenti nel prodotto alimentare finito. Gli ingredienti devono essere indicati con il loro nome specifico ed in ordine di peso decrescente, a partire cioè da quelli contenuti in maggior quantità. Questa informazione può essere utile per confrontare il quantitativo di un ingrediente contenuto in due prodotti simili e di marca differente. Si può trovare l indicazione in proporzione variabile : si sta leggendo l etichetta di una miscela di ingredienti, come una macedonia di frutta o una giardiniera di verdura, in cui non c è un componente che prevale sugli altri.

Allergeni Qualsiasi ingrediente o coadiuvante che provochi allergie deve figurare nell elenco degli ingredienti con un riferimento chiaro alla denominazione della sostanza definita come allergene. Deve essere evidenziato attraverso un tipo di carattere chiaramente distinto dagli altri (per dimensioni, stile o colore di sfondo)

qualche esempio: da consumarsi entro il ; data di scadenza: ; da consumarsi preferibilmente entro il quante frasi diverse per dire la stessa cosa!!?? Durabilità del prodotto: giorno/mese (prodotti che si conservano meno di 3 mesi) mese/anno (più di 3 mesi ma meno di 18 mesi) anno (18 mesi) l indicazione da consumarsi entro il 12-04-2016, rappresenta la data di scadenza, ossia la data entro cui si deve assolutamente consumare il prodotto. l espressione da consumarsi preferibilmente entro il 12-04-2016, indica invece il termine minimo di conservazione (TMC), cioè la data entro la quale il prodotto, se è stato conservato adeguatamente, mantiene inalterate le sue proprietà.

Disposizioni per gli alimenti sfusi o preincartati su richiesta del Cliente Se gli alimenti sono offerti in vendita al consumatore finale o alle collettività senza preimballaggio, oppure sono imballati nei luoghi di vendita su richiesta del consumatore, è obbligatorio segnalare: la denominazione dell alimento la presenza di allergeni peso e prezzo data Se vengono preincartati nel luogo di vendita e posti sugli scaffali o nel banco frigo per la vendita diretta, oltre alle indicazioni sopra elencate, bisogna aggiungere anche il tmc o la data di scadenza

Il valore nutritivo di un alimento è la capacità di fornire sostanze utili al buon funzionamento del nostro organismo. Viene sempre calcolato per una quantità di prodotto pari a 100 g o a 100 ml o a porzione/unità è espresso tramite il valore energetico (in kcal) e la quantità dei nutrienti (in g o mg) contenuti nell alimento.

Etichettatura nutrizionale BOP (Back Of Pack) Cambia l ordine dei nutrienti

A BASSO CONTENUTO CALORICO: non più di 40 kcal/100 gr per i solidi o 20 kcal/100ml per i liquidi. A RIDOTTO CONTENUTO CALORICO: valore energetico ridotto di almeno il 30% rispetto all alimento analogo. LEGGERO/LIGHT: stesse condizioni fissate per il termine «RIDOTTO»; accompagnata da una specificazione delle caratteristiche che rendono il prodotto «LEGGERO» o «LIGHT». SENZA CALORIE: non più di 4 kcal/100 ml.

BASSO CONTENUTO DI GRASSI: non più di 3 g/100 g per i solidi o 1,5 g/100 ml per i liquidi (1,8 g/100 ml per latte parzialmente scremato). SENZA GRASSI: non più di 0,5 g/100 g o ml. A BASSO CONTENUTO DI GRASSI SATURI: non più di 1,5 g/100g o 0,75 g/100 ml. SENZA GRASSI SATURI: non più di 0,1 g/100 g o 100 ml.

A BASSO CONTENUTO DI ZUCCHERI: non più di 5 g per 100 g per i solidi o 2,5 g per 100 ml per i liquidi. SENZA ZUCCHERI: non più di 0,5 g di zuccheri per 100 g o 100 ml. SENZA ZUCCHERI AGGIUNTI: nessun mono o disaccaride aggiunto o ogni altro prodotto alimentare utilizzato per le sue proprietà dolcificanti. Se l alimento contiene naturalmente zuccheri, deve essere indicato CONTIENE IN NATURA ZUCCHERI.

A BASSO CONTENUTO DI SODIO/SALE: non più di 0,12 g di sodio, o un valore equivalente di sale, per 100 g. o 100 ml. A BASSISSIMO CONTENUTO DI SODIO/SALE: non più di 0,04 g di sodio, o un valore equivalente di sale, per 100 g o 100 ml. SENZA SODIO O SENZA SALE: non più di 0,005 g di sodio, o un valore equivalente di sale, per 100g.

Le Uova : Sulla confezione: il metodo di allevamento, le indicazioni del Centro di Imballaggio la data di durata minima (28 giorni dopo l imballaggio) la modalità di conservazione la categoria di qualità (A, per le uova fresche e la dicitura extra per le uova vendute entro il settimo giorno dall imballaggio; B, per quelle di seconda scelta) la categoria di peso

se il prodotto contiene più del 95% di ingredienti provenienti da agricoltura biologica, in etichetta trovi anche il logo europeo, la spiga di frumento con 12 stelline

OGM (Organismi Geneticamente Modificati) La legge obbliga ad indicare la scritta: «questo prodotto contiene (o deriva) da OGM» sull etichetta dei prodotti alimentari contenenti (o derivanti da) più dello 0,9 per cento di OGM (per ogni singolo ingrediente).

Le etichette della CARNE BOVINA devono riportare: il numero di identificazione dell animale o del lotto di animali, il paese di nascita, di ingrasso e di macellazione. La carne venduta al taglio, deve essere accompagnata dall esposizione ben visibile delle informazioni suddette. Tutto questo serve per conoscere il percorso seguito dall animale dalla nascita fino alla tavola

PRODOTTI TIPICI DOP (Denominazione di Origine Protetta): prodotto alimentare originario di un area geografica, le cui fasi di produzione e trasformazione avvengono in quell area e le cui caratteristiche sono strettamente legate all ambiente per il clima e le tecniche di lavorazione. Es.: Prosciutto San Daniele, Fontina. IGP (Indicazione Geografica Protetta): prodotto alimentare originario di un area geografica, ma le cui fasi di produzione e trasformazione non avvengono tutte in quell area (ad es. le materie prime possono provenire da altre zone). Es.: Bresaola della Valtellina, Arancia Rossa di Sicilia. STG (Specificità Tradizionali Garantite): prodotti tradizionali che si distinguono dagli altri della stessa categoria per la ricetta particolare di produzione Es.: la mozzarella. DOC (Denominazione di Origine Controllata): si riferisce ai vini di qualità, prodotti in determinate regioni e le cui caratteristiche sono strettamente legate alla zona di produzione. Es.: Vino DOC Valpolicella