Ambiente, Mercato e Settore

Documenti analoghi
Economia e gestione delle imprese

ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE. L ambiente e l impresa: alcune definizioni PROF.SSA MIRELLA MIGLIACCIO

Economia e Gestione delle Imprese Parte II

Lezione 6 12 marzo 2010

Strategia e Politica aziendale. Prof. Andrea Beretta Zanoni Università degli Studi di Verona

ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE

Cosa determina la performance?

Vantaggio competitivo e strategie concorrenziali

CONCORRENZA PERFETTA

I PROVA INTERMEDIA DOMANDE PER ESERCITAZIONE

L ANALISI DELL INTEGRAZIONE VERTICALE

Corso di Analisi Strategiche Analisi dell integrazione verticale. Prof. Vincenzo Maggioni

Il processo di industrializzazione in Italia e l intervento pubblico

Indice. Presentazione. Capitolo 1

INDICE CAPITOLO 1 IL SISTEMA ECONOMICO, LE REGOLE E GLI OPERATORI

Le fonti di economie. 1

CdL Informatica Economia e gestione di impresa Docente: Enrico Bracci L impresa: profili introduttivi

Economia e Gestione delle Imprese Parte IV Il processo di produzione e l impianto

Presentazione del corso di ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE (M-Z) Prof. Gianluigi Guido Facoltà di Economia Università del Salento, Lecce

Lo scenario per nuove imprese e nuovi imprenditori

MONOPOLIO. Monopolio: mercato nel quale vi è un solo offerente (Monopsonio: mercato nel quale vi è un solo compratore)

Le principali forme di mercato. Offerta. Molti operatori. Pochi operatori. Concorrenza libera. Oligopsonio. Monopsonio

MONOPOLIO. Monopolio: mercato nel quale vi è un solo offerente (Monopsonio: mercato nel quale vi è un solo compratore)

IL CRITERIO DEL MERCATO OBIETTIVO Presuppone lo sviluppo di 3 fasi principali

9. 9. I L C O C NCE C TT T O T D I VAN A TA T G A GIO C O C MPE P TI T TI T VO V NEI M ERCA C T A I T E MERGENT N I T Fabio Cassia

FATTORE PRODUTTIVO. Esaurisce la sua utilità economica in un unico ciclo produttivo.

Corrado Gatti, Antonio Renzi, Gianluca Vagnani, L impresa. I fondamenti. Copyright 2016 McGraw-Hill Education (Italy) srl

Economia e gestione delle imprese

CORSO DI ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE E MARKETING A.A

Conoscere le varie forme di mercato

Conoscenza, Imprenditorialità, Reti

Economia Industriale Laurea Specialistica in Ingegneria Gestionale. Introduzione

26. Le aree funzionali

Modalità di ingresso: -Creazione di una nuova unità produttiva -Acquisizione di un azienda già operante. Potere contrattuale dei Fornitori

le regole dell organizzazione

IL SISTEMA LOGISTICO INTEGRATO

Vantaggio competitivo

Modalità di ingresso: -Creazione di una nuova unità produttiva -Acquisizione di un azienda già operante. Potere contrattuale dei Fornitori

LE STRATEGIE CAPITOLO 3

Indice. Parte 1 Concetti fondamentali 1. 1 Organizzazione industriale: cosa, come e perché 3. 2 Fondamenti di microeconomia 19

MARKETING (Principi e strumenti)

Parte 1 Il modello della concorrenza allargata dott.ssa Francesca Rivetti

ANALISI E GESTIONE DEI COSTI

Università degli Studi di Roma Tor Vergata Facoltà di Lettere

Il Piano Organizzativo

AREE FUNZIONALI PIANIFICAZIONE MARKETING PRODUZIONE E LOGISTICA RICERCA E SVILUPPO FINANZA ORGANIZZAZIONE E PERSONALE AMMINISTRAZIONE E CONTROLLO

IL MERCATO: RUOLO E CONFIGURAZIONI (OVVERO LE FORME DI MERCATO)

Economia e gestione delle imprese. Considerazioni introduttive. Economia. Gestione. Imprese. Prof. Arturo Capasso. Spieghiamo il titolo del corso.

Prof. Federico Butera Professore Ordinario, Università di Milano Bicocca

Impostazioni progettuali dello stabilimento

3) L IMPRENDITORE O IL NUCLEO IMPRENDITORIALE

INDICE GENERALE. Prefazione... Pag. VII Indice generale...» XIII Indice delle tabelle...» XXI Indice delle figure...» XXIII

IL VANTAGGIO COMPETITIVO NEI SETTORI MATURI

LE RISORSE E LE COMPETENZE COME BASE DELLA STRATEGIA

MATERIALE DIDATTICO DOCENTE. Christian Corsi ARGOMENTO VANTAGGIO COMPETITIVO E DIFFERENZIAZIONE

La rilevanza delle informazioni nel processo decisionale d impresa. Elisa Bonollo

INDICE. Presentazione... p. VII PARTE PRIMA INTRODUZIONE

Forme di mercato e Massimizzazione del profitto con funzioni di ricavo

Economia del turismo

L analisi strategica per le decisioni aziendali

Capitolo 3 L organizzazione e i suoi ambienti

Introduzione all Oligopolio

IL VANTAGGIO DI DIFFERENZIAZIONE

Economia e gestione delle imprese

Il posizionamento sul mercato

Indice. 2 La struttura finanziaria dell economia 15. xiii. Presentazione

Progettazione per unità di apprendimento Percorso di istruzione di 1 livello, 2 periodo didattico, Diritto ed economia Unità di apprendimento 1

I processi di vendita

STRUTTURE DI MERCATO: CONCORRENZA PERFETTA

La gestione delle informazioni esterne ed il monitoraggio ambientale. Gestione dei flussi informativi A.A. 2009/2010

Economia Industriale e Settoriale

La struttura verticale dei mercati. Master in Analisi dei Mercati e Sviluppo Locale. Modulo di Economia Industriale e Settoriale

Analisi Competitiva. III Anno Corso Serale. Modulo 1 Lezione 3. Attenzione: riflessioni. Integrazione con altre aree aziendali.

Politica economica: Lezione 13

Lezione 10. Problemi di coordinamento nelle attività agro-industriali (II). Organizzazioni dei Produttori come forme ibride: economia e gestione

Economia Industriale. Lezione 4

1. Introduzione alle forme di mercato - Concorrenza perfetta

Paolo Depaoli. Supporti alle lezioni basate sul capitolo 10 del testo «La progettazione organizzativa» (a cura di Franco Isotta)

Capitolo 6 Fallimenti microeconomici del mercato: il potere di mercato

Corso di estimo D 2004/2005. I mercati dell architetto

Indice. Presentazione dell edizione italiana Ringraziamenti dell Editore Guida alla lettura

L economia periferica

IL PANE: una filiera di salute

PROGRAMMA DI RELAZIONI INTERNAZIONALI SVOLTO CLASSE 3ARI DOCENTE : CLARA MACCHIORLATTI VIGNAT

STRATEGIA AZIENDALE MATERIALE DIDATTICO DOCENTE. Christian Corsi ARGOMENTO APPROCCI STRATEGICI. Insegnamento di: a.a. 2009/2010

MODELLO DI PORTER 12/05/2014

Economia e Gestione delle Imprese Parte II

Economia industriale

Lo sviluppo internazionale delle imprese attraverso la crescita esterna

13 Capitolo I La natura e lo scopo della microeconomia. 35 Capitolo II L utilità cardinale e la scelta del consumatore

Il Modello Coda Teoria degli Stakeholder e concetto di strategia.

Corso di Analisi Strategiche. Analisi di Settore. Prof. V.Maggioni Facoltà di Economia S.U.N.

L EVOLUZIONE DEL SETTORE. CAPITOLO DECIMO Grant R. L analisi strategica per le decisioni aziendali, Il Mulino, Bologna,

Economia Politica. Cap 13 I costi di produzione. Appunti delle lezioni Fabiano Schivardi

Economia e Gestione delle Imprese

Imprese industriali, concetti introduttivi

Le cause dell intervento pubblico in economia

Considerazioni sulle strategie logistiche per il nodo logistico di Trento. Trento, 16 Settembre 2005

PARTE PRIMA ELEMENTI DI ECONOMIA DELL IMPRESA CAPITOLO PRIMO L IMPRESA E IL SUO RUOLO ECONOMICO E SOCIALE

Transcript:

Lezione 10 Ambiente, Mercato e Settore prof.ssa Clara Bassano Corso di Economia e Gestione delle Imprese A.A. 2005-2006

Impresa, ambiente e mercato Nei sistemi aperti interscambio con: l ambiente ossia il contesto generale all interno del quale l impresa è chiamata a svolgere le sue funzioni

Impresa, ambiente e mercato Questo contesto è definito da una serie di condizioni politiche, legislative, sociali, culturali ed economiche, che determinano il sistema di vincoliopportunità entro cui dovrà trovare sviluppo l attività aziendale

Ambiente o contesto generale: Politico-istituzionale forma di governo, ordinamento legislativo, Culturale-tecnologico tradizioni, costumi, arte, tecnologia, Demografico-sociale struttura della popolazione, relazioni fra individui e gruppi Economico sistema generale dell economia, meccanismo di regolazione della vita economica, modalità di organizzazione accentrata o decentrata dei mezzi di produzione, economia di mercato, economia di piano,

Ambiente o contesto specifico: Ambiente transazionale gerarchie e mercati; scelte di make or buy; Williamson Ambiente competitivo scelte del mercato da soddisfare, segmenti, nicchie collegamenti con soggetti fornitori di risorse input o acquirenti dei propri output: mercato del lavoro mercato della produzione (materie prime, semilavorati, impianti, ) mercato finanziario mercato di vendita

Sistema politico-istituzionale Sistema socio-demografico Mercato del lavoro Clienti serviti Mercati di produzione Ambiente transazionale IMPRESA Ambiente competitivo Mercato finanziario Imprese concorrenti Sistema tecnologico Sistema economico

Una possibile definizione di Mercato Il complesso degli atti di scambio che si manifestano o che potrebbero manifestarsi in rapporto ad un determinato prodotto e in un certo ambito territoriale

Modi di classificazione delle forme di mercato A.1. grado di concentrazione della domanda: Monopsonio Oligopsonio Domanda polverizzata A.2. grado di elasticità della domanda A.3. grado di differenziazione della domanda (segmentazione)

Modi di classificazione delle forme di mercato B.1. grado di concentrazione dell offerta (estremi, teorici): monopolio (naturale, legale), oligopolio concorrenza perfetta: atomizzazione dell offerta omogeneità dei prodotti e dei venditori trasparenza del mercato libertà d ingresso nel mercato

Modi di classificazione delle forme di mercato B.2. grado di differenziazione dei prodotti: Che i prodotti offerti sul mercato siano omogenei è un caso particolare: in prevalenza non lo sono (caratteri distintivi: prodotto fisico, tecnico, estetico o semplicemente psicologico immagine di marca). Dunque dal concetto di mercato si passa a tanti sub-mercati, entro certi limiti distinguibili. La posizione differenziata è tuttavia relativa, perché: I vantaggi della differenziazione possono essere bilanciati da altri strumenti concorrenziali (es. prezzo) I requisiti distintivi del prodotto possono essere annullati per imitazione da parte dei concorrenti

Modi di classificazione delle forme di mercato B.2. grado di differenziazione dei prodotti: Forme prevalenti di mercato: concorrenza monopolistica (in uno stesso mercato sono compresenti elementi concorrenziali e di monopolio) oligopolio differenziato (se in quel mercato sono presenti pochi imprenditori)

Modi di classificazione delle forme di mercato B.3. barriere alla concorrenza: barriere all entrata i) economie ottenibili nelle funzioni di gestione ii) disponibilità di brevetti o know how iii) scarsezza di fattori produttivi essenziali iv) differenziazione dei prodotti barriere all uscita barriere interne o di mobilità

Barriere all entrata 1. economie ottenibili nella gestione: di dimensione (scala): abbassamento dei costi unitari di produzione e di vendita al raggiungimento di determinati volumi di operazioni; sono ottenibili non solo in fase di trasformazione tecnica dei beni, ma anche nell approvvigionamento di materie e servizi e di commercializzazione delle produzioni finali

Barriere all entrata 1. economie ottenibili nella gestione: di organizzazione: economie di scopo (di scope raggio d azione), o di interrelazione: minori costi associati allo svolgimento in comune di due attività rispetto ai costi necessari per svolgere separatamente le attività (es. impresa commerciale complessa che produce e veicola i prodotti nel suo canale) economie di relazioni (network)

Barriere all entrata 1. economie ottenibili nella gestione: di specializzazione: effetto di apprendimento: con il ripetersi delle operazioni, via via si sfruttano meglio le risorse aziendali (impianti, manodopera, rete vendita, ecc.) e si trae vantaggio da tale specializzazione

Barriere all uscita vincolando le imprese a permanere nel mercato, finiscono per irrigidire ed alterare i comportamenti concorrenziali esempi: vincoli sociali (tutela dell occupazione, ostacoli all estinzione, fallimento o liquidazione); vincoli economici (difficoltà di disinvestimento) Possono essere interpretate come barriere all entrata, dissuadendo i nuovi entranti ad inserirsi in un contesto con tali rigidità

Barriere interne o di mobilità Lo spostamento nell ambito dello stesso settore è influenzato dalle possibilità di superare le barriere interne esistenti (di tipo competitivo: integrazioni orizzontali, variazioni di posizionamento, ) - differenziazione dei prodotti -

Equilibrio tra domanda e offerta mercato del venditore (D>O) l offerta ha maggior peso negoziale mercato del compratore (D<O) la domanda ha maggior peso negoziale

Mercato: È l insieme degli acquirenti e dei venditori di un determinato prodotto/servizio Settore (o industry): È l insieme dei produttori di un certo prodotto/servizio (settore merceologico e settore economico) Filiera di produzione: È la catena verticale degli operatori che partecipano alla produzione di un certo prodotto/servizio

Il paradigma Struttura Condotta Risultati I risultati dell azione d impresa dipendono dal comportamento imprenditoriale che è vincolato dalla struttura del settore nel quale l impresa opera Le maggiori critiche a tale impostazione (effetto di numerose analisi empiriche) fanno riferimento alle capacità delle imprese, attraverso percorsi strategici vincenti, di modificare la struttura del settore (Condotta Struttura Performance)

La teoria dei costi di transazione Da cosa dipendono i confini dell organizzazione? Perché un impresa decide di attrezzarsi per compiere certe attività e per altre preferisce rivolgersi al mercato? Il concetto di organizzazione è assai più vasto di quello di burocrazia, potendosi estendere oltre i confini classici di questa (rapporti gerarchici), verso forme ibride o intermedie (reti), o verso forme di mercato L impresa non è vista più solo come funzione della produzione, identificata dai confini fisici della sua organizzazione gerarchica

La teoria dei costi di transazione L estensione delle fasi produttive in verticale secondo la visione classica è un problema di proprietà del ciclo produttivo La massima estensione copre l intero ciclo, dalla fase estrattiva delle materie prime al collocamento del prodotto finale sul mercato di consumo Poi si sviluppano processi di deverticalizzazione, specializzazione produttiva, affidamento all esterno di lavorazioni e forniture, con conseguente risparmio di quote rilevanti di costo del lavoro

La teoria dei costi di transazione Nel modello classico il problema dell impresa industriale era cosa e quanto produrre Nel modello transazionale l impresa ha una duplice alternativa: produrre al suo interno o comprare sul mercato (make or buy)

La teoria dei costi di transazione Unità elementare di analisi non è più il bene prodotto, bensì la transazione, ovvero l insieme delle varie forme contrattuali che l impresa può stipulare, con fornitori esterni di prodotti piuttosto che con la forza lavoro, in forma stabile oppure precaria Non è più la tecnologia fattore primario nella fissazione del confine dell impresa (divisibilità degli impianti produttivi tra più imprese) Dalla proprietà al controllo dei mezzi di produzione

La teoria dei costi di transazione Distingue due tipi di costi: I costi di produzione, relativi ai processi di trasformazione fisica (i soli considerati dall economia classica) I costi di transazione, necessari per stipulare e gestire un contratto (cercare la controparte, condurre la trattativa, stipulare il contratto, far rispettare il contratto, costi legali nel caso di vertenze, costi normali di controllo sull esecuzione della prestazione) La valutazione di convenienza tra produrre all interno e comprare dall esterno dovrà dunque tener conto di entrambe le categorie

Evoluzione dell ambiente e fattori di competitività : Efficienza funzionale (interna) e del sistema interaziendale (esterna) Capacità di innovazione Creazione di meccanismi di difesa del vantaggio competitivo dall imitazione Risorse (tangibili e intangibili), competenze e capacità Elasticità e flessibilità