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Confronto della prestazione durante una stagione calcistica. Gabriele Mascherini, Andrea Cattozzo Preparatori Atletici FIGC Introduzione Il calcio è uno sport situazionale di squadra, le azioni di tale gioco sono multi direzionali e caratterizzate da improvvise variazioni di intensità dovute alla propria natura intrinseca dettata da aspetti tattici, tecnici e dalla presenza dello strumento palla: diventa difficile stabilire dunque con esattezza l impegno fisico richiesto: l'analisi della partita sembra essere un metodo affidabile per determinare un modello prestativo specifico per questo sport (Russell 2011). Le velocità di corsa registrate durante una gara di calcio tramite strumentazione GPS oscilla da 7-8 km/h a 28-30 km/h durante gli sprint, senza dimenticare i momenti in cui l intensità si abbassa drasticamente ed il calciatore cammina; la lunghezza media di ciascun tratto ad una determinata velocità varia mediamente dai 10 ai 20 m: il modello prestativo del gioco del calcio prevede quindi l alternanza di brevi fasi di alta intensità a fasi di bassa intensità (Bradley 2009). Il numero delle azioni veloci con brevi scatti è andato progressivamente ad aumentare negli anni fino ad arrivare a circa 195 all interno dei 90 minuti, in ogni minuto della gara, mediamente ciascun calciatore effettua due sprint sub-massimali o massimali (Dufour 1990). Questa continua variazione di velocità apre ad un altro aspetto che caratterizza il calcio: le accelerazioni e le decelerazioni. La continua alternanza tra la contrazione muscolare concentrica ed eccentrica dovuta alla presenza in gara di gesti quali i cambi di direzione, salti e frenate, fa si che l abilità ad accelerare e decelerare sia una componente determinante sia a livello quantitativo (dispendio energetico) sia qualitativo (abilità) (Osgnach 2010). Possiamo dunque affermare che l impegno fisico principale appare quello intermittente di alta intensità, la natura del recupero è variabile in termini di durata e di modalità (attivo, statico), questo tipo di attività si ripete costantemente durante tutto l'incontro (Carling 2012). La preparazione fisica del calciatore non può prescindere dall impegno fisico riscontrato dalla match analysis, la programmazione degli allenamenti deve quindi tenere conto sia della preparazione fisica generale sia della preparazione fisica specifica: la prima viene realizzata in modo globale ed indirizzata alle grandi funzioni dell'organismo, mentre la

seconda è indirizzata alla funzionalità ed alle abilità proprie di ogni gioco sportivo, che corrispondono alle sollecitazioni proprie della gara (Gunnarsson 2012). Andando ad analizzare le qualità fisiche che devono essere sollecitate nell allenamento calcistico possiamo riassumerle a grandi linee in tre: 1. Resistenza, la gara ha una durata di 90 minuti; 2. Velocità, di conseguenza viene allenata anche l accelerazione, le fasi ad alta intensità sono notoriamente quelle decisive; 3. Destrezza, necessaria per il miglioramento delle abilità tecnico tattiche. L obiettivo della programmazione della preparazione fisica deve essere quello del miglioramento della capacità di agire in toto del calciatore, un mirato allenamento calcistico deve favorire l esercizio alla velocità d azione presente durante la pratica del gioco, considerando tutti i fattori sport-specifici (psicofisici, tecnico-tattici e sociali). Allora l affermazione di numerosi addetti ai lavori se la gara è il miglior allenamento è anche vero che un buon allenamento deve per forza avere il carattere di una gara trova dunque anche il riscontro teorico. Per potere inizialmente impostare un programma di allenamento per una rosa di una società professionistica di calcio è necessario effettuare un primo screening ad inizio stagione stabilendo le caratteristiche fisiche di ciascuno dei calciatori che dovremo seguire poi per tutto l arco della stagione agonistica. Durante il continuo della stagione stessa il tempo a disposizione per tali valutazioni diminuisce in conseguenza degli impegni ufficiali, diventa dunque funzionale utilizzare metodi di valutazione che possano fare parte e considerati come mezzo allenante per più atleti contemporaneamente all interno di una singola seduta ed all interno di un micro ciclo settimanale. Gli yo-yo test forniscono un importante strumento per la determinazione dei livelli individuali di efficienza fisica, sono tre diversi ed ognuno mette a fuoco differenti aspetti della prestazione fisica: 1 - Yo-yo Endurance Test viene utilizzato per la valutazione della capacità di lavorare continuamente per un lungo periodo di tempo. Il test è particolarmente utile per tutti quei soggetti che compiono esercizi di resistenza, come la corsa di fondo.

2 - Yo-yo Intermittent Endurance Test valuta la capacità di un individuo di effettuare periodi di corsa dopo una pausa di 5 secondi. Il test è particolarmente indicato per gli atleti che praticano sport intermittenti con la pausa di recupero breve. 3 - Yo-yo Intermittent Recovery Test mette a fuoco la capacità di recuperare in 10 secondi un intenso esercizio, si adatta dunque a quegli sport nei quali la capacità di effettuare esercizi intensi dopo periodi di recupero può essere decisiva per il risultato di una competizione, come il calcio (Krustrup 2003). Questo test infatti si è dimostrato più specifico della determinazione del massimo consumo di Ossigeno (Krustrup 2006) per valutare la performance nel calcio in virtù del fatto della maggiore sensibilità alle fasi anaerobiche (Rampinini 2009). Due delimitatori sono posizionati ad una distanza di 20 metri (figura 1) con un terzo a 5 m dal secondo. L'atleta corre come uno yo-yo avanti e indietro tra i delimitatori ad una velocità scandita da un beep registrato, al termine di ogni navetta della lunghezza totale di 40 metri sono presenti 10 metri di recupero attivo (di passo o corsetta) della durata di 10 secondi. La velocità viene regolarmente incrementata e il test termina quando il soggetto non è più in grado di mantenere la velocità imposta per due volte consecutivamente. Il risultato viene determinato dalla distanza percorsa all ultimo step completato con successo, a tale distanza viene attribuita la velocità massima aerobica corrispondente al beep di scansione (tabella 2, Bangsbo 2008). Per verificare che l atleta effettui il test al massimo delle proprie capacità la frequenza cardiaca finale deve corrispondere alla massima frequenza cardiaca individuale. Lo scopo del presente studio è stato quello di utilizzare un test da campo durante la stagione per verificare i possibili miglioramenti prestativi di una squadra di calcio professionistica. Metodo di ricerca Una squadra di calcio militante nella Lega Pro II Divisione inizia il proprio ritiro pre campionato il giorno 18 Luglio, nel pomeriggio è stato svolto il primo allenamento della stagione. La mattina seguente (T0), dapprima è stato registrato il peso (74,9 ± 6,7 kg) e l altezza (181,2 ± 6,9 cm) di ciascun atleta poi è stata svolta una breve messa in azione per tutta la squadra ed in seguito è stato effettuato il test Yo-yo Intermittent Recovery per tutti i calciatori (portieri esclusi) contemporaneamente secondo le linee guida:

l atleta pone un piede oltre il marcatore alla fine di ogni navetta, è stato avvisato la prima volta che non riusciva a completare la navetta nel tempo previsto con l intimidazione che si sarebbe concluso il test al ritardo seguente. Durante il test sono stati registrati i metri percorsi e la frequenza cardiaca all ultimo step completato con successo. Dopo questa prima valutazione ha avuto inizio la fase di preparazione con tre settimane con doppia seduta giornaliera di allenamento, all interno di queste sedute erano previste anche le amichevoli estive di routine. Successivamente sono passate altre due settimane di allenamenti in cui aveva inizio anche le prime partite ufficiali di coppa Italia. Nel mese di Agosto, il martedì precedente alla prima partita di campionato (T1) è stato nuovamente eseguito lo Yo-yo Intermittent Recovery Test seguendo le medesime modalità della sessione precedente. Infine, a Maggio, dopo l ultima giornata di ritorno del campionato (T9) è stato effettuato lo Yo-yo Intermittent Recovery Test per l ultima volta. Sono stati dunque confrontati i valori di distanza percorsa in metri e di frequenza cardiaca in battiti per minuto registrati dai 14 atleti che hanno ripetuto tutte le tre separate sessioni con il test statistico Anova e confrontate le singole sessioni tra di loro con il Test T-Student per dati appaiati. Risultati della ricerca I risultati sono riportati come media e deviazione standard (tabella 1), per quanto riguarda i metri percorsi in T0: 1928,6±407,9 m; in T1: 2308,5±509,2 m; in T9: 2390,0±489,0 viene riportata una differenza statistica complessiva p = 0,030. Andando però ad analizzare nel dettaglio le differenze tra due singole sessioni con il T-Student Test per dati appaiati possiamo vedere come tra T0 e T1 la differenza statistica sia p = 0,038, tra T0 e T9 sia p = 0,011, invece tra T1 e T9 non è presente alcuna differenza statistica (figura 2). Verificando successivamente i livelli di massima velocità aerobica (tabella 2, Bangsbo 2008) raggiunti all ultimo step completato con successo è possibile vedere come i valori sono progressivamente aumentati da 16,5 km/h iniziali a 17 km/h della valutazione di fine preparazione estiva per finire a 17,5 km/h a fine campionato. E possibile dunque descrivere un costante incremento della prestazione durante la stagione, anche se la differenza più importante avviene proprio nel periodo estivo.

I valori di frequenza cardiaca delle tre sessioni sono rispettivamente T0: 191,8±8,7 bpm; T1 : 188,9±9,1 bpm; T9 : 190,1±8,7 bpm senza alcuna variazione statistica rilevata con i due test statistici. Conclusioni Lo Yo yo Intermittent Recovery Test offre dati sulla capacità di resistenza alla fatica nel gioco del calcio (Bangsbo 1994). La specificità di questo test è nella sua natura intermittente che impone continue accelerazioni e decelerazioni fino ad arrivare alla massima capacità funzionale dell atleta. I parametri registrati sono altamente correlati con i dati dell analisi della gara del gioco del calcio (Mooney 2012), questi parametri però tengono in considerazione non solo le capacità condizionali, ma soprattutto la capacità di contrastare il decadimento delle abilità tecniche, come quelle del passaggio e del tiro, con l avanzare della fatica (centrale e periferica). I risultati del presente studio ribadiscono ancora una volta come i valori di frequenza cardiaca massima non subiscono variazioni con l aumento dello stato di allenamento. Inoltre le differenze maggiori in termini di miglioramento della performance sono state registrate dopo circa un mese di allenamento: è necessario considerare che tale periodo prevede carichi di allenamento molto elevati, anche con due sedute giornaliere. Probabilmente questo iniziale incremento può essere attribuito al non ottimale stato di allenamento con cui si presentano i calciatori all inizio del ritiro estivo, forse semplicemente per la mancanza di mezzi specifici con cui si allenano durante le fasi transitorie. Questo rende ancora più consapevoli della necessità di effettuare periodi di allenamento in ritiro dove è possibile seguire con attenzione la giornata degli atleti: durante tale periodo, oltre all innalzamento delle preparazione fisica generale è consigliabile iniziare la preparazione fisica specifica per indirizzare da subito l organismo alla funzionalità che viene richiesta dalla gara stessa. Possiamo dunque concludere che l utilizzo di un test da campo come lo Yo yo Intermittent Recovery può essere uno strumento attendibile: - per distinguere la capacità prestativa tra i diversi calciatori della rosa sia all inizio che durante la stagione agonistica; - per monitorare lo stato di avanzamento del training.

Inoltre, per la sua natura sport specifica, questo test può essere inserito all interno della programmazione come mezzo di allenamento, modulando il volume del carico per ricercare adattamenti ad alta, media e bassa intensità, avendo così la possibilità di proporlo nei diversi giorni del micro ciclo settimanale. Bibliografia 1. Bangsbo, J. Fitness Training in Football: A Scientific Approach. August Krogh Institute: Copenhagen University (1994). 2. Bangsbo J, Iaia FM, Krustrup P. The Yo-Yo intermittent recovery test : a useful tool for evaluation of physical performance in intermittent sports. Sports Med. 2008;38(1):37-51. 3. Bradley PS, Sheldon W, Wooster B, Olsen P, Boanas P, Krustrup P. Highintensity running in English FA Premier League soccer matches. J Sports Sci. 2009 Jan 15;27(2):159-68. 4. Carling C, Le Gall F, Dupont G. Analysis of repeated high-intensity running performance in professional soccer. J Sports Sci. 2012 Feb;30(4):325-36. Epub 2012 Jan 16. 5. Dufour W. (1990). Las tecnicas de observacion del comportamiento motor. Futbol: la observacion tratada por ordenador. Revista de Entrenamiento Deportivo, IV (4), 16-24. 6. Gunnarsson TP, Christensen PM, Holse K, Christiansen D, Bangsbo J. Effect of Additional Speed-Endurance Training on Performance and Muscle Adaptations. Med Sci Sports Exerc. 2012 May 22. 7. Krustrup, P., Mohr, M., Amstrup, T., Rysgaard, T., Johansen, J., Steensberg, A., Redersen, P, K., Bangsbo, J. (2003) The Yo-Yo Intermittent Recovery Test: Physiological Response, Reliability, and Validity. Medicine & Science in Sports & Exercise. 35(4), 697-705. 8. Krustrup P, Mohr M, Nybo L, Jensen JM, Nielsen JJ, Bangsbo J. (2006) The Yo-Yo IR2 test: physiological response, reliability, and application to elite soccer. Medicine & Science in Sports & Exercise. Sep;38(9):1666-73. 9. Mooney M, Cormack S, O brien B, Morgan W, McGuigan M. Impact of Neuromuscular Fatigue on Match Exercise Intensity and Performance in Elite Australian Football. J Strength Cond Res. 2012 Mar 12.

10. Osgnach C, Poser S, Bernardini R, Rinaldo R, di Prampero PE. Energy cost and metabolic power in elite soccer: a new match analysis approach. Med Sci Sports Exerc. 2010 Jan;42(1):170-8. 11. Rampinini E, Sassi A, Azzalin A, Castagna C, Menaspà P, Carlomagno D, Impellizzeri FM. Physiological determinants of Yo-Yo intermittent recovery tests in male soccer players. Eur J Appl Physiol. 2010 Jan;108(2):401-9. Epub 2009 Oct 11. 12. Russell M, Benton D, Kingsley M. The effects of fatigue on soccer skills performed during a soccer match simulation. Int J Sports Physiol Perform. 2011 Jun;6(2):221-33. Tabelle e figure Figura 1: esecuzione del test Yo yo Intermittent Recovery T0 T1 T9 P value Metri YO-YO 1928,6±407,9 2308,5±509,2 2390,0±489,0 <0,05 Freq. Cardiaca 191,8±8,7 188,9±9,1 190,1±8,7 NS Tabella 1: risultati registrati nelle tre diverse sessioni di test

Figura 2: risultati e significatività statistica dei metri percorsi livello Livello velocità Numero navette Livello velocità velocità Distanza percorsa 1 1 1 5 10.0 40 2 2 1 8 11.5 80 4 3 2 11 13.0 160 7 4 3 12 13.5 280 11 5 4 13 14.0 440 19 6 8 14 14.5 760 27 7 8 15 15.0 1080 35 8 8 16 15.5 1400 43 9 8 17 16.0 1720 51 10 8 18 16.5 2040 59 11 8 19 17.0 2360 67 12 8 20 17.5 2680 75 13 8 21 18.0 3000 83 14 8 22 18.5 3320

91 15 8 23 19.0 3640 Tabella 2: interpretazione dello Yo yo Intermittent Recovery Test (Bangsbo 2008)