Seminario aggiornamento AIAC / Settore Tecnico Roma 22 Novembre 2010

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1 Seminario aggiornamento AIAC / Settore Tecnico Roma 22 Novembre 2010 Prof.RoticianiSergio Metodologia dell Allenamento La RSA un modello specifico di allenamento

2 Il calcio èuno sport di natura intermittente e, durante una partita, al calciatore viene richiesto di effettuare sprint massimali o quasi (Bishopetal., 2004). Il Calcio èun attivitàintermittente a determinismo casuale, nel corso della quale si alternano fasi ad alta intensitàad altre di impegno minore impiegate spesso come recupero (Reillye coll. 2000). Il calcio, come la maggior parte degli sport di squadra, è caratterizzato durante il gioco da azioni di corsa che prevedono variazioni di velocità e di direzione. Tali espressioni vettoriali della prestazione rappresentano sostanzialmente la risposta fisica e tecnica, con o senza la palla, alle esigenze tattiche della situazione di gioco. (D ottavio e al.2010)

3 Gli spostamenti veloci che l atleta compie nel corso della gara possono essere rappresentati da tre tipi di attivitàche meglio caratterizzino le possibilitàe le risorse bioenergetiche neuromuscolari dell atleta: 1. accelerazione 2. accelerazione sprint 3. sprint. (D Ottavio e al.2010) Un altro aspetto riguarda le accelerazioni e le decelerazioni. Esse vengono effettuate durante i cambi di velocità, le frenate, i cambi di senso e direzione ed esprimono, viste le centinaia di volte che tale schema si verifica durante la gara, una significativa applicazione di forza muscolare eccentrica e concentrica. (D Ottavio e al.2010)

4 La fase dimenticata: quella di decelerazione R.Sassi E.Rampinini Molti sport di squadra, tra cui il calcio, necessitano dell esecuzione di sprint di breve durata (5-7 secondi) massimali o quasi massimali ripetuti nel tempo. Inoltre, durante le partite, ènecessario decelerare e cambiare continuamente direzione di corsa. Il giocatore in grado di mantenere un elevata prestazione di sprint nel tempo, è potenzialmente in grado di essere più efficace nel corso di una competizione. (Bishop e coll. 2001) La RSA si può definire come l'abilitàdi mantenere invariata nel tempo la prestazione di sprint.

5 "I giocatori che sono in possesso di una buona RSA saranno in grado di ripetere azioni di sprint con un minimo scarto rispetto alla loro migliore prestazione, cosa che non riusciràa coloro che sono in possesso di una scarsa RSA" (Bishop 2002). La RSA può essere definita come la capacitàdi sprintare, accelerare e svolgere movimenti brevi ad alta intensità, quindi recuperare e sprintare ancora.questa sequenza (sprint-recupero-sprint) nel test ed in gara dovrebbe essere effettuata un certo numero di volte contenendo il decremento di prestazione. La RSA dipende: Dalla potenza anaerobica del soggetto (correlazione significativa tra le variazioni di ph e RSA); Livello di condizionamento aerobico e RSA Dalla capacità tampone

6 L allenamento della potenza anaerobica avviene attraverso: Un allenamento specifico della forza e dello sprint training (distanze di gara) con periodi di recupero completo esercitazioni per migliorare l accelerazione La condizione aerobica viene migliorata: Attraverso il volume del carico di lavoro L utilizzo del fartlek e dell intervaltraining servono a modulare e rendere meno monotono l allenamento La capacità tampone si incrementa Intervaltraining ad alta intensità(6-10 x 2 min. con 1 min. di recupero) % soglia del lattato)

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8 LA FASE DIMENTICATA: QUELLA DI DECELERAZIONE Roberto Sassi Ermanno Rampinini L ipotesi è che uno sprint seguito da una decelerazione forzata o sprint ripetuti con repentini cambi di direzione, delle decelerazioni ed un ulteriore sprint, per le modalità tecniche con cui si effettuano possano essere un mezzo di allenamento da utilizzare in alternativa alle macchine da muscolazione con cui si possono effettuare movimenti aspecifici rispetto a quelli che l atleta effettua in condizione agonistica.

9 Nel calcio il massimo consumo di ossigeno (VO2max) e l abilità di ripetere sprint (RepeatedSprint Ability, RSA), vengono annoverate tra le componenti piùimportanti per ottenere successo nel gioco (Reillye coll. 2000). Ma la ricerca scientifica che si èoccupata sino a questo momento sulle mutue relazioni esistenti tra VO2max e RSA, riporta risultati conflittuali. In ogni modo, le caratteristiche fisiologiche che determinano larsa risultano non ancora ben chiare. La RSA èstata da alcuni autori (Tomlin2001) indicata come essere influenzata dalla massima potenza aerobica.

10 L abilità di recuperare tra gli sprint sembra in parte dipendere dalla resintesi del creatin-fosfato(pcr) (Bogdanise coll. 1996), mentre ancora non vi èunanimitàrelativamente al ruolo rivestito dai livelli individuali del VO2max sul ripristino del PCre quindi nel determinismo della RSA. Esistono numerosi test che vengono utilizzati per misurare la capacitàdi RSA del calciatore, ma l unico che è stato dimostrato essere valido perché correlato direttamente alla prestazione (RampininiE. etal,) èil test di Capanna (1995). Recenti ricerche hanno comunque suggerito che la capacitàtampone del sangue, contribuisca in maniera significativa al determinismo della RSA (Bishope coll. 2003). Sembrerebbe quindi, che la ripetizione di sprintcon limitati tempi di recupero, dovrebbe sollecitare sia il metabolismo aerobico che anaerobico in maniera significativa.

11 Il metodo che noi utilizziamo in fase di allenamento e di recupero degli infortunati con intensitàe distanze diversificate, consiste nell effettuare una rapida decelerazione in uno spazio relativamente breve (che può variare dai 2 ai 4 metri) preceduta da una fase di accelerazione su una distanza che varia da 10 a 20 metri. Questo tipo di esercitazione viene sviluppato in serie e ripetizioni. Un esempio: 1. Una serie di 5 accelerazioni sulla distanza di 10 metri con circa 2,5 metri di frenata forzata e con una micropausa fra le ripetizioni di circa 30 secondi. 2. Dopo una macropausa di 2 minuti si eseguono altre 5 accelerazioni sulla distanza di 15 metri con circa 3 metri di frenata forzata e con una micropausa di circa 45 secondi. 3. Dopo una macropausa di 3 minuti si eseguono altre 5 accelerazioni sulla distanza di 20 metri con circa 3,5 metri di frenata forzata e con una micropausa di circa 60 secondi.

12 A livello metodologico sono da preferire esercizi cosiddetti di sintesi: minipartite, esercizi in disparitànumerica, esercizi per il gioco d attacco ecc.) in cui èimportante controllare le intensitàprodotte in termini di accelerazioni, velocità, applicazioni di forza,sollecitazioni cardiorespiratorie e metaboliche. (D Ottavio e al.2010) Intermittente per giochi sportivi intensità massimale (90-100%) e breve durata (5-10 ) Intervengono sempre le fibre veloci 1. Si utilizza sia nella corsa in linea che in situazioni di accelerazione e decelerazione 2. Il sistema aerobico si specializza nel velocizzare il recupero della PC, mantenendosi sempre al 60-80% del VO2max 3. Aumenta il livello della potenza aerobica del soggetto 4. Può essere utilizzato nelle esercitazioni specifiche con la palla e la situazione gara

13 Durante l allenamento di tipo intermittente intensitàmassimale (90-100%) e breve durata (5-10 ) : Devono essere coinvolte prevalentemente le fibre veloci FTG nella fase attiva e prevalentemente le ST e FTO nella fase di recupero Si utilizza sia nella corsa in linea che in situazioni di accelerazione e decelerazione e spostamenti laterali (piano frontale), e di potenziamento muscolare Il sistema aerobico si specializza nel velocizzare il recupero della PC, mantenendosi sempre al 60-80% del VO2max (75-95% FC max) e dell AL prodotto Obiettivo fondamentale: Aumenta il livello della potenza aerobica del soggetto Può essere utilizzato nelle corse senza palla, nelle esercitazioni specifiche con la palla e nella situazione gara (D Ottavio e al.2010)

14 Grazie per l attenzione! Sergio Roticiani

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