Seminario aggiornamento AIAC / Settore Tecnico Roma 22 Novembre 2010
|
|
- Margherita Natale
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Seminario aggiornamento AIAC / Settore Tecnico Roma 22 Novembre 2010 Prof.RoticianiSergio Metodologia dell Allenamento La RSA un modello specifico di allenamento
2 Il calcio èuno sport di natura intermittente e, durante una partita, al calciatore viene richiesto di effettuare sprint massimali o quasi (Bishopetal., 2004). Il Calcio èun attivitàintermittente a determinismo casuale, nel corso della quale si alternano fasi ad alta intensitàad altre di impegno minore impiegate spesso come recupero (Reillye coll. 2000). Il calcio, come la maggior parte degli sport di squadra, è caratterizzato durante il gioco da azioni di corsa che prevedono variazioni di velocità e di direzione. Tali espressioni vettoriali della prestazione rappresentano sostanzialmente la risposta fisica e tecnica, con o senza la palla, alle esigenze tattiche della situazione di gioco. (D ottavio e al.2010)
3 Gli spostamenti veloci che l atleta compie nel corso della gara possono essere rappresentati da tre tipi di attivitàche meglio caratterizzino le possibilitàe le risorse bioenergetiche neuromuscolari dell atleta: 1. accelerazione 2. accelerazione sprint 3. sprint. (D Ottavio e al.2010) Un altro aspetto riguarda le accelerazioni e le decelerazioni. Esse vengono effettuate durante i cambi di velocità, le frenate, i cambi di senso e direzione ed esprimono, viste le centinaia di volte che tale schema si verifica durante la gara, una significativa applicazione di forza muscolare eccentrica e concentrica. (D Ottavio e al.2010)
4 La fase dimenticata: quella di decelerazione R.Sassi E.Rampinini Molti sport di squadra, tra cui il calcio, necessitano dell esecuzione di sprint di breve durata (5-7 secondi) massimali o quasi massimali ripetuti nel tempo. Inoltre, durante le partite, ènecessario decelerare e cambiare continuamente direzione di corsa. Il giocatore in grado di mantenere un elevata prestazione di sprint nel tempo, è potenzialmente in grado di essere più efficace nel corso di una competizione. (Bishop e coll. 2001) La RSA si può definire come l'abilitàdi mantenere invariata nel tempo la prestazione di sprint.
5 "I giocatori che sono in possesso di una buona RSA saranno in grado di ripetere azioni di sprint con un minimo scarto rispetto alla loro migliore prestazione, cosa che non riusciràa coloro che sono in possesso di una scarsa RSA" (Bishop 2002). La RSA può essere definita come la capacitàdi sprintare, accelerare e svolgere movimenti brevi ad alta intensità, quindi recuperare e sprintare ancora.questa sequenza (sprint-recupero-sprint) nel test ed in gara dovrebbe essere effettuata un certo numero di volte contenendo il decremento di prestazione. La RSA dipende: Dalla potenza anaerobica del soggetto (correlazione significativa tra le variazioni di ph e RSA); Livello di condizionamento aerobico e RSA Dalla capacità tampone
6 L allenamento della potenza anaerobica avviene attraverso: Un allenamento specifico della forza e dello sprint training (distanze di gara) con periodi di recupero completo esercitazioni per migliorare l accelerazione La condizione aerobica viene migliorata: Attraverso il volume del carico di lavoro L utilizzo del fartlek e dell intervaltraining servono a modulare e rendere meno monotono l allenamento La capacità tampone si incrementa Intervaltraining ad alta intensità(6-10 x 2 min. con 1 min. di recupero) % soglia del lattato)
7
8 LA FASE DIMENTICATA: QUELLA DI DECELERAZIONE Roberto Sassi Ermanno Rampinini L ipotesi è che uno sprint seguito da una decelerazione forzata o sprint ripetuti con repentini cambi di direzione, delle decelerazioni ed un ulteriore sprint, per le modalità tecniche con cui si effettuano possano essere un mezzo di allenamento da utilizzare in alternativa alle macchine da muscolazione con cui si possono effettuare movimenti aspecifici rispetto a quelli che l atleta effettua in condizione agonistica.
9 Nel calcio il massimo consumo di ossigeno (VO2max) e l abilità di ripetere sprint (RepeatedSprint Ability, RSA), vengono annoverate tra le componenti piùimportanti per ottenere successo nel gioco (Reillye coll. 2000). Ma la ricerca scientifica che si èoccupata sino a questo momento sulle mutue relazioni esistenti tra VO2max e RSA, riporta risultati conflittuali. In ogni modo, le caratteristiche fisiologiche che determinano larsa risultano non ancora ben chiare. La RSA èstata da alcuni autori (Tomlin2001) indicata come essere influenzata dalla massima potenza aerobica.
10 L abilità di recuperare tra gli sprint sembra in parte dipendere dalla resintesi del creatin-fosfato(pcr) (Bogdanise coll. 1996), mentre ancora non vi èunanimitàrelativamente al ruolo rivestito dai livelli individuali del VO2max sul ripristino del PCre quindi nel determinismo della RSA. Esistono numerosi test che vengono utilizzati per misurare la capacitàdi RSA del calciatore, ma l unico che è stato dimostrato essere valido perché correlato direttamente alla prestazione (RampininiE. etal,) èil test di Capanna (1995). Recenti ricerche hanno comunque suggerito che la capacitàtampone del sangue, contribuisca in maniera significativa al determinismo della RSA (Bishope coll. 2003). Sembrerebbe quindi, che la ripetizione di sprintcon limitati tempi di recupero, dovrebbe sollecitare sia il metabolismo aerobico che anaerobico in maniera significativa.
11 Il metodo che noi utilizziamo in fase di allenamento e di recupero degli infortunati con intensitàe distanze diversificate, consiste nell effettuare una rapida decelerazione in uno spazio relativamente breve (che può variare dai 2 ai 4 metri) preceduta da una fase di accelerazione su una distanza che varia da 10 a 20 metri. Questo tipo di esercitazione viene sviluppato in serie e ripetizioni. Un esempio: 1. Una serie di 5 accelerazioni sulla distanza di 10 metri con circa 2,5 metri di frenata forzata e con una micropausa fra le ripetizioni di circa 30 secondi. 2. Dopo una macropausa di 2 minuti si eseguono altre 5 accelerazioni sulla distanza di 15 metri con circa 3 metri di frenata forzata e con una micropausa di circa 45 secondi. 3. Dopo una macropausa di 3 minuti si eseguono altre 5 accelerazioni sulla distanza di 20 metri con circa 3,5 metri di frenata forzata e con una micropausa di circa 60 secondi.
12 A livello metodologico sono da preferire esercizi cosiddetti di sintesi: minipartite, esercizi in disparitànumerica, esercizi per il gioco d attacco ecc.) in cui èimportante controllare le intensitàprodotte in termini di accelerazioni, velocità, applicazioni di forza,sollecitazioni cardiorespiratorie e metaboliche. (D Ottavio e al.2010) Intermittente per giochi sportivi intensità massimale (90-100%) e breve durata (5-10 ) Intervengono sempre le fibre veloci 1. Si utilizza sia nella corsa in linea che in situazioni di accelerazione e decelerazione 2. Il sistema aerobico si specializza nel velocizzare il recupero della PC, mantenendosi sempre al 60-80% del VO2max 3. Aumenta il livello della potenza aerobica del soggetto 4. Può essere utilizzato nelle esercitazioni specifiche con la palla e la situazione gara
13 Durante l allenamento di tipo intermittente intensitàmassimale (90-100%) e breve durata (5-10 ) : Devono essere coinvolte prevalentemente le fibre veloci FTG nella fase attiva e prevalentemente le ST e FTO nella fase di recupero Si utilizza sia nella corsa in linea che in situazioni di accelerazione e decelerazione e spostamenti laterali (piano frontale), e di potenziamento muscolare Il sistema aerobico si specializza nel velocizzare il recupero della PC, mantenendosi sempre al 60-80% del VO2max (75-95% FC max) e dell AL prodotto Obiettivo fondamentale: Aumenta il livello della potenza aerobica del soggetto Può essere utilizzato nelle corse senza palla, nelle esercitazioni specifiche con la palla e nella situazione gara (D Ottavio e al.2010)
14 Grazie per l attenzione! Sergio Roticiani
RESISTENZA SPECIALE ALLA FORZA
Le esercitazioni con i cambi di direzione rappresentano un mezzo particolarmente utile per sviluppare alcune espressioni di forza e migliorare diverse qualità di resistenza utili per il calciatore. Proponiamo
DettagliUniversità Kore di Enna Scienze delle Attività Motorie e Sportive. La resistenza. Ettore Rivoli. Enna
Università Kore di Enna Scienze delle Attività Motorie e Sportive La resistenza Enna 25-11-2013 Ettore Rivoli l FORZA CLASSIFICAZIONE l RESISTENZA l VELOCITA o RAPIDITA La resistenza: definizione, caratteristiche
DettagliIL LAVORO METABOLICO NELLA PALLAVOLO PROF. ALESSANDRO GUAZZALOCA & PROF. ANDREA POZZI NORCIA 2005
IL LAVORO METABOLICO NELLA PALLAVOLO PROF. ALESSANDRO GUAZZALOCA & PROF. ANDREA POZZI NORCIA 2005 Modello di prestazione del giocatore di Volley Tempi di gioco e pause Numero di salti Consumo d ossigenod
DettagliLA RESISTENZA. La resistenza è la capacità di mantenere inalterato nel tempo il livello di una prestazionedi durata (Zaciorskij, 1977).
LA RESISTENZA La resistenza è la capacità di mantenere inalterato nel tempo il livello di una prestazionedi durata (Zaciorskij, 1977). LA RESISTENZA CALCISTICA Considerando la durata dello sforzo agonistico
DettagliIL LAVORO METABOLICO NELLA PALLAVOLO PROF. ALESSANDRO GUAZZALOCA & PROF. ANDREA POZZI NORCIA 2005
IL LAVORO METABOLICO NELLA PALLAVOLO PROF. ALESSANDRO GUAZZALOCA & PROF. ANDREA POZZI NORCIA 2005 Modello di prestazione del giocatore di Volley Tempi di gioco e pause Numero di salti Consumo d ossigenod
DettagliSVILUPPO DELLA POTENZA AEROBICA ATTRAVERSO IL METODO INTEGRATO
SVILUPPO DELLA POTENZA AEROBICA ATTRAVERSO IL METODO INTEGRATO Il gioco del calcio dal punto di vista organico-funzionale è un attività nel corso della quale si succedono in maniera intermittente sforzi
DettagliLAVORO CARDIOVASCOLARE
di Roberto Colli LAVORO CARDIOVASCOLARE FREQUENZA CARDIACA Utilizzata nell allenamento cardiovascolare per misurare l intensità del lavoro, sotto forma di FCA. Metodi per il calcolo della FCA: FC Max =
DettagliAggiornamento Allenatori di base. L allenamento fisico del calciatore: considerazioni e proposte
Aggiornamento Allenatori di base L allenamento fisico del calciatore: considerazioni e proposte IL CALCIO E Un sport di squadra, open skills (abilità aperte), caratterizzato da un attività aerobica-anaerobica
DettagliL organizzazione di un microciclo di allenamento settimanale nelle categorie Primavera e Allievi
DAL PREPARATORE ATLETICO ALL ALLENATORE FISICO LA FORMAZIONE NELL ALTA PRESTAZIONE NEI GIOVANI CALCIATORI NELLO SPORT SCIENCE NELLA RIATLETIZZAZIONE L organizzazione di un microciclo di allenamento settimanale
DettagliCorso: Tecnica e Didattica del Calcio. Docente: prof. Francesco Perondi
Università degli Studi di Verona Corso di Laurea in Scienze delle Attività Motorie e Sportive Corso di Laurea Magistrale in Scienze dello Sport e della Prestazione Fisica A.A. 2012/2013 Corsi di Insegnamento
DettagliLa preparazione tecnico-scientifica di una squadra Primavera
>> >> La preparazione tecnico-scientifica di una squadra Primavera Sesto S. Giovanni, 02 aprile 2007 I TEST DI VALUTAZIONE E IL CONTROLLO DEL CARICO DI ALLENAMENTO Rampinini E., Sassi A., Morelli A. e
DettagliIL CARICO ALLENAMENTO
IL CARICO DI ALLENAMENTO E SUE MODULAZIONI L ALLENAMENTO E COSTITUITO DA UN INSIEME DI ESERCITAZIONI DI NATURA FISICA, AVENTI LO SCOPO DI MIGLIORARE LE CAPACITA DI PRESTAZIONE DEL NOSTRO ORGANISMO L INCREMENTO
DettagliIL CALCIATORE IDEALE. l ABILE TECNICAMENTE; l INTELLIGENTE TATTICAMENTE; l BUONE CAPACITA ORGANICO- MUSCOLARI.
IL CALCIATORE IDEALE l ABILE TECNICAMENTE; l INTELLIGENTE TATTICAMENTE; l BUONE CAPACITA ORGANICO- MUSCOLARI. E ANCORA DIFFICILE STABILIRE IN CHE PERCENTUALE LA RESISTENZA E LA FORZA SIANO DETERMINANTI
DettagliProblemi con la valutazione e l allenamento della Repeated Sprint Ability. Pavia, Giovedì 17 Novembre 2016, Carlo Zanetti PhD
Problemi con la valutazione e l allenamento della Repeated Sprint Ability Pavia, Giovedì 17 Novembre 2016, Carlo Zanetti PhD Valutazione Ci sono diversi modi per valutare le prestazioni di un soggetto
DettagliPOTENZA E LA CAPACITA DI ESEGUIRE ESERCIZI DI FORZA ALLA MASSIMA VELOCITA
POTENZA E LA CAPACITA DI ESEGUIRE ESERCIZI DI FORZA ALLA MASSIMA VELOCITA GRADO DI PERFETTIBILITA BUONO FONTI ENERGETICHE ATP PC ANAEROBICHE ALATTACIDE METODI PER LO SVILUPPO 1. DURATA DELLO SFORZO 6
DettagliRIFLESSIONI E PROPOSTE PER IL GIOCO DEL CALCIO. Prof. Riccardo Capanna
RIFLESSIONI E PROPOSTE PER IL GIOCO DEL CALCIO Prof. Riccardo Capanna Le esercitazioni 2c Con le esercitazioni della tipologia 2c, si persegue lo sviluppo di una capacità che ho chiamato resistenza speciale
DettagliHIGH INTENSITY TRAINING (HIT) NEL CALCIO. ASPETTI FISIOLOGICI, EVIDENZE SCIENTIFICHE E PROPOSTE PRATICHE DA CAMPO.
HIGH INTENSITY TRAINING (HIT) NEL CALCIO. ASPETTI FISIOLOGICI, EVIDENZE SCIENTIFICHE E PROPOSTE PRATICHE DA CAMPO. 1 FISIOLOGIA EVIDENZE SCIENTIFICHE PIANIFICAZIONE, PROGRAMMAZIONE, ESECUZIONE, CONTROLLO
DettagliCome passare dal calcio al running. Huber Rossi
Come passare dal calcio al running. Huber Rossi www.marathoncenter.it La preparazione fisica nel calcio è presente ormai da molti anni, l idea che possedere buone qualità nella corsa potesse aiutare i
DettagliALLENAMENTO AEROBICO PER LE COMPETIZIONI DI ENDURANCE (>60 )
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI VERONA ALLENAMENTO AEROBICO PER LE COMPETIZIONI DI ENDURANCE (>60 ) Prof. FEDERICO SCHENA VELOCITA DI ENDURANCE Per gli sport di pura resistenza è stata calcolata una specifica
DettagliLaboratorio di metodologia dell allenamento e biomeccanica - Settore Tecnico
Evidenza scientifica e clinica nell'uso dei giochi a ranghi ridotti nel calcio: Ipotesi di Lavoro Carlo Castagna Laboratorio di Metodologia e Biomeccanica Applicata al Calcio Settore Tecnico FIGC. Coverciano
DettagliLe capacità condizionali
Le capacità condizionali - Determinano la durata, la quantità e l intensità della risposta motoria ed incidono in modo determinante sulla prestazione motorio-sportiva; - Sono direttamente influenzate dai
DettagliL allenamento sportivo come processo di adattamento:organizzazione dell allenamento
L allenamento sportivo come processo di adattamento: l organizzazione dell allenamento Sviluppare gli adattamenti necessari all organismo per renderlo capace di produrre uno sforzo adeguato alla specialità
DettagliSUISM 2015/2016 RAPIDITA
SUISM 2015/2016 RAPIDITA definizione caratteristiche allenamento Intervento a cura di Enrico Gatto Capacità organico -muscolari Capacità coordinative RAPIDITA? ALCUNE DEFINIZIONI DIRAPIDITA la rapidità
DettagliESERCITAZIONI DI TENNISTI IN ETAʼ COMPRESA FRA ANNI! a cura di Vittorio Santini"
ESERCITAZIONI DI TENNISTI IN ETAʼ COMPRESA FRA 11 13 ANNI! a cura di Vittorio Santini" ESERCITAZIONI DI TENNISTI IN ETAʼ COMPRESA TRA 11 A 13 ANNI" Esercitazioni che sviluppano la capacità di manovrare
DettagliFabrizio Tafani Preparatore fisico professionista Allenatore Uefa B
2 parte Fabrizio Tafani Preparatore fisico professionista Allenatore Uefa B MA COSA SIGNIFICA SPECIFICITÀ DELL ALLENAMENTO???? Semplicemente inserire gli elementi tecnici e tattici appena descritti in
DettagliCLASSIFICAZIONE DEGLI SPORT (Prof. Dal Monte)
CLASSIFICAZIONE DEGLI SPORT (Prof. Dal Monte) Sport di prestazione: Sport di forza e forza veloce Sport di resistenza Sport tecnico combinatori Discipline in cui vi è una valutazione del movimento da parte
DettagliIntroduzione CAPACITA CONDIZIONALI
Introduzione CAPACITA CONDIZIONALI Le capacità condizionali sono quelle capacità fondamentali per lo sviluppo fisico, armonico e completo di un atleta; tali requisiti devono essere allenati correttamente
DettagliL ALLENAMENTO METABOLICO NELLE PRIME DUE TRE SETTIMANE DI RADUNO PRE CAMPIONATO. A cura di Roberto Colli Emanuele Marra Cristian Savoia
L ALLENAMENTO METABOLICO NELLE PRIME DUE TRE SETTIMANE DI RADUNO PRE CAMPIONATO A cura di Roberto Colli Emanuele Marra Cristian Savoia DOMANDE Quanto è importante conoscere il Vo2max del calcio? Se si
DettagliEmanuele Marra Cristian Savoia Vito Azzone
By Roberto Colli Emanuele Marra Cristian Savoia Vito Azzone NEL CALCIO, SE SI CONSIDERANO LE ZONE DI VELOCITÀ CI ACCORGIAMO DI ALCUNE INCONGRUENZE RISPETTO ALLA POTENZA METABOLICA. SAPPIAMO CHE SE VADO
DettagliTeoria e metodologia dell allenamento. Il sistema delle capacità motorie La resistenza La velocità. Giorgio Visintin
Teoria e metodologia dell allenamento Il sistema delle capacità motorie La resistenza La velocità Giorgio Visintin giorgiorenato.visintin@gmail.com Piani principali di classificazione della resistenza
DettagliLa Preparazione Fisica
La Preparazione Fisica Napoli, 27 maggio 2017 Prof. Alberto Di Mario (a.dimario@fastwebnet.it) Aspetti comuni della preparazione fisica FORMAZIONE PREVENZIONE POTENZIAMENTO Aspetti comuni della preparazione
DettagliALLENAMENTO DELLA RESISTENZA NELLA PALLAVOLO
Rettore: Chiar. mo Prof. Paolo Parisi CORSO DI LAUREA IN SCIENZE MOTORIE GIOCHI SPORTIVI ELABORATO FINALE: ALLENAMENTO DELLA RESISTENZA NELLA PALLAVOLO Candidato: Marta Bachiorri Matr: 020533 Relatore:
DettagliPROGRAMMA DI PREPARAZIONE ATLETICA PRE-CAMPIONATO. Stagione sportiva 2017/2018 ARBITRI CALCIO A 5 C.R.A. UMBRIA
PROGRAMMA DI PREPARAZIONE ATLETICA PRE-CAMPIONATO Stagione sportiva 2017/2018 ARBITRI CALCIO A 5 C.R.A. UMBRIA Tutto il periodo di allenamento previsto dal presente programma di pre - campionato, rappresenta
DettagliL'allenamento della velocità e della rapidità
L'allenamento della velocità e della rapidità Alessandro GELMI Definizione dei due termini RAPIDITÀ: tra le definizioni che vari autori danno al termine rapidità, una abbastanza chiara è quella che la
DettagliI PRINCIPI GENERALI DELL ALLENAMENTO SPORTIVO. (modificato da Grosser et al 1986, in Martin, 1993,1997)
I PRINCIPI GENERALI DELL ALLENAMENTO SPORTIVO (modificato da Grosser et al 1986, in Martin, 1993,1997) I processi biologici d adattamento richiedono: Principio dello stimolo efficace d allenamento Per
DettagliLa preparazione fisica nel badminton durante l anno olimpico
Roma, Salone d Onore del CONI Martedì, 29 novembre 2011 La preparazione fisica nel badminton durante l anno olimpico Seminario internazionale sport di racchetta Lorenzo Pugliese Preparatore fisico nazionale
DettagliLA PROGRAMMAZIONE TECNICO\TATTICA
LA PROGRAMMAZIONE TECNICO\TATTICA In che periodo si inizia la programmazione? Quali sono le priorità? Marzo: Programmazione obiettivi Insieme al Club definire o ridefinire gli obiettivi (risultati) per
DettagliRISPOSTE FISIOLOGICHE ALL ESERCIZIO INTERMITTENTE E PERFORMANCE DEL CALCIATORE
Maggio 12 Firenze RISPOSTE FISIOLOGICHE ALL ESERCIZIO INTERMITTENTE E PERFORMANCE DEL CALCIATORE Il calcio è uno sport di tipo intermittente Un cambio di attività ogni 4-6 s ~1100 diversi tipi di attività
DettagliFisiologia delle accelerazioni
David Bishop Facoltà di Scienze Motorie, Verona bishop@motorie.univr.it Fisiologia delle accelerazioni ripetute (RSA) Consulente1 Scientifico Hockey su prato 3 6 9 12 15 18 Time (s) Spencer, Bishop et
DettagliJUNIOR FINALE A.S.D. matricola F.I.G.C
Categoria ALLIEVI (2001-2002) STAGIONE 2016-17 (PRE-PREPARAZIONE) ATTIVITÀ DA SVOLGERE 10-12 GIORNI PRIMA DELL INIZIO DELLA PREPARAZIONE PRECAMPIONATO, composta da 8 sedute in modo da arrivare sufficientemente
DettagliQuantificazione della performance fisica dei giovani calciatori e individuazione delle relative determinanti fisiologiche
2 progetto di ricerca Aldo Sassi Quantificazione della performance fisica dei giovani calciatori e individuazione delle Parte 2 di 2 Centro ricerche MAPEI Sport, Olgiate Olona (VA), Italia Distanza totale
DettagliCon gli Z-score è possibile standardizzare la variazione di parametri con unità di misura e ordini di grandezza diversi
Distanza Totale Con gli Z-score è possibile standardizzare la variazione di parametri con unità di misura e ordini di grandezza diversi rispetto a un valore di riferimento, nel nostro caso la gara. T >85%
DettagliLa resistenza. In movimento Marietti Scuola 2010 De Agostini Scuola S.p.A. Novara
La resistenza La resistenza La resistenza è la capacità di protrarre un attività fisica nel tempo, senza che diminuisca l intensità di lavoro, La classificazione della resistenza La resistenza può essere:
DettagliAllenamento significa ricercare in modo pianificato e. mirato lo sviluppo delle capacità di prestazione
L allenamento sportivo La definizione di allenamento Allenamento significa ricercare in modo pianificato e mirato lo sviluppo delle capacità di prestazione fisica: nuotare più velocemente, lanciare più
DettagliHigh Intensity Training: allenamento fisico e cognitivo
Settore Tecnico F.I.G.C. Corso Preparatore Atletico 2012 High Intensity Training: allenamento fisico e cognitivo Relatori: Prof. Castagna C. Prof. Ferretti F. Prof. Perondi F. Tesina di: Gabriele Boccolini
DettagliProgramma annuale di allenamento di una squadra evoluta con particolare riferimento allo sviluppo della forza
Programma annuale di allenamento di una squadra evoluta con particolare riferimento allo sviluppo della forza Corso di aggiornamento Fipav Brescia 30 maggio 2018 IL FINE PRINCIPALE DELLA PROGRAMMAZIONE
DettagliLO SVILUPPO DELLA POTENZA AEROBICA NEL GIOVANE CALCIATORE
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO SCUOLA DELLE SCIENZE GIURIDICHE ED ECONOMICO-SOCIALI Corso di Studio Magistrale in Scienze e Tecniche delle Attività Sportive LO SVILUPPO DELLA POTENZA AEROBICA NEL GIOVANE
DettagliQuattro settimane di allenamento per squadre dilettanti con due sedute settimanali
Relatore prof.vinicio Papini Quattro settimane di allenamento per squadre dilettanti con due sedute settimanali LIVORNO Lunedì 21 Marzo 2011 LA PROGRAMMAZIONE Serve a stabilire in anticipo il lavoro che
DettagliCORSO DI FORMAZIONE ALLENATORI NAZIONALE LA PROGRAMMAZIONE E L ORGANIZZAZIONE DEL CARICO FISICO IN UNA SQUADRA DI BASKET
CORSO DI FORMAZIONE ALLENATORI NAZIONALE LA PROGRAMMAZIONE E L ORGANIZZAZIONE DEL CARICO FISICO IN UNA SQUADRA DI BASKET COMPETENZE ALLENATORE Programmare il lavoro della squadra Organizzare i tempi delle
DettagliLa Valutazione Funzionale dello Sciatore (Sci Alpino)
La Valutazione Funzionale dello Sciatore (Sci Alpino) E. Rampinini Mapei Sport Research Center, Italy Università degli studi di Milano, Italy Sabato 4 maggio 2013, Predazzo (TN) SCI ALPINO ORIGINI Presente
DettagliNUMERO 1 - settembre 2009 INDICE ARTICOLO NUMERO 1 ARTICOLO NUMERO 2 UN PRINCIPIO FONDAMENTALE:ATTACCO E COPERTURA. Autore angelo Iervolino
NUMERO 1 - settembre 2009 INDICE ARTICOLO NUMERO 1 FISIOLOGIA FORZA, UN ATTIVAZIONE NEUROMUSCOLARE REGOLATA ARTICOLO NUMERO 2 UN PRINCIPIO FONDAMENTALE:ATTACCO E COPERTURA Autore angelo Iervolino Articolo
DettagliEsempi di settimane di allenamento per un atleta maschio
Pietro Endrizzi Esempi di settimane di allenamento per un atleta maschio under 19 corridore dei 1500/5000: ottobre (periodo di preparazione) gennaio (agonistico cross) giugno (agonistico estivo) Muscolazione
DettagliL importanza dei test per impostare un allenamento corretto
L importanza dei test per impostare un allenamento corretto Atleta evoluto Amatore agonista Persone che si affacciano all attività fisica o che presentano patologie opassato motorio (sport praticati,
DettagliAIA CREMA Stagione sportiva 2017/2018 Preparazione atletica
AIA CREMA Stagione sportiva 2017/2018 Preparazione atletica Luogo "Parco Bonaldi" Ore 18:30 31/07/2017 Lunedi Riscaldamento 15/20 min. Corsa intensità progressiva 25 min. 01/08/2017 Martedì Riscaldamento
DettagliVARIAZIONI STAGIONALI, DIFFERENZE DI RUOLO E DI LIVELLO COMPETITIVO NELL RSA TEST
Duccio Ferrari Bravo VARIAZIONI STAGIONALI, DIFFERENZE DI RUOLO E DI LIVELLO COMPETITIVO NELL RSA TEST 6.1. Introduzione Il calcio è uno sport complesso che richiede la ripetizione costante di diverse
DettagliSMALL SIDED GAMES LEZIONE PRATICA TTD SPORT SQUADRA (CALCIO)
SMALL SIDED GAMES LEZIONE PRATICA TTD SPORT SQUADRA (CALCIO) Alcune STATISTICHE: I giocatori toccano la palla 3 VOLTE in più nel 4c4 e 2 VOLTE in più nel 7c7 rispetto all 11c11 I giocatori sono coinvolti
DettagliAIA CREMA Stagione sportiva 2018/2019 Preparazione atletica
AIA CREMA Stagione sportiva 2018/2019 Preparazione atletica Luogo "Parco Bonaldi" Ore 18:30 30/07/2018 Lunedi Riscaldamento 15/20 min. Corsa intensità progressiva 25 min. 31/07/2018 Martedì Riscaldamento
DettagliPM1 SCUOLA UNIVERSITARIA INTERFACOLTA IN SCIENZE MOTORIE DI TORINO MEZZOFONDO E FONDO. Prof. Paolo Moisè
PM1 SCUOLA UNIVERSITARIA INTERFACOLTA IN SCIENZE MOTORIE DI TORINO MEZZOFONDO E FONDO Prof. Paolo Moisè Diapositiva 1 PM1 Paolo Moisè; 31/05/2004 RESISTENZA CAPACITA DI RESISTERE ALLA FATICA IN LAVORI
DettagliCONVEGNO A. I. P. A. C. EMILIA ROMAGNA Centro Isokinetic Bologna
CONVEGNO A. I. P. A. C. EMILIA ROMAGNA Centro Isokinetic Bologna LA RIATLETIZZAZIONE La riatletizzazione rappresenta l ultima tappa per chi esce da un infortunio. Si tratta di riportare al massimo le qualità
DettagliINTERVENTI DI PREPARAZIONE SPECIFICA PER RUOLO
INTERVENTI DI PREPARAZIONE SPECIFICA PER RUOLO DIFENSORI CENTRALI A cura di: Jacopo Ravasi Con l evoluzione del calcio il ruolo del difensore centrale ha subito notevoli variazioni rispetto al periodo
DettagliESERCITAZIONI SPECIFICHE PER PREVENIRE GLI INFORTUNI
ESERCITAZIONI SPECIFICHE PER PREVENIRE GLI INFORTUNI Considerazioni teoriche e proposte di lavoro pratiche per migliorare le prestazioni del calciatore Nel corso di una stagione agonistica, troppo di frequente
DettagliLa Preparazione Atletica nel Runner.
La Preparazione Atletica nel Runner. 1 I sistemi di allenamento nella corsa. Preparando una 5,10,21,42 km 2 LA PERIODIZZAZIONE Quando iniziamo a preparare una competizione (5Km/10km/ 21km/42km ), dobbiamo
DettagliObiettivo generale: conoscenza e miglioramento della resistenza
DEFINIZIONE E LA CAPACITA DELL ORGANISMO DI SVOLGERE UN ATTIVITA MUSCOLARE ANCHE PER LUNGO TEMPO, RESISTENDO ALLA FATICA (FISICA E MENTALE) CHE QUESTA COMPORTA. Obiettivo generale: conoscenza e miglioramento
DettagliL IMPORTANZA DELLE CARATTERISTICHE AEROBICHE NEI DIVERSI SPORT DI SQUADRA
1 Convegno Scienza & Sport Salsomaggiore, 13 giugno 2009 L IMPORTANZA DELLE CARATTERISTICHE AEROBICHE NEI DIVERSI SPORT DI SQUADRA ENRICO ARCELLI Facoltà di Scienze Motorie Università degli Studi di Milano
DettagliTITOLO DIAPOSITIVA 62 CAMPACCIO
TITOLO DIAPOSITIVA ALLENAMENTO CHE COSA E PERCHE COME QUANDO CHE COSA É L ALLENAMENTO? L allenamento consiste in ogni attivita la cui ripetizione e alla base del progresso individuale in ogni ambito. L
DettagliNORCIA. giugno 2005 in collaborazione con Federazione Italiana Pallavolo CQN
NORCIA giugno 2005 in collaborazione con Federazione Italiana Pallavolo CQN I DIVERSI MODELLI DI PRESTAZIONE DEL GIOCATORE DI VOLLEY DI SESSO E CATEGORIE DIVERSE by R. COLLI 1 ANALISI QUALITATIVA DELLA
DettagliWWW.CENTROSTUDICALCIO.IT Scuola Calcio COME ALLENARE, NELLE CATEGORIE PULCINI (9-11 ANNI) ED ESORDIENTI (11-13 ANNI), LA CAPACITA DI ACCELERAZIONE NEI CAMBI DI SENSO E DIREZIONE A cura di Ernesto Marchi
DettagliL allenamento sportivo
L allenamento sportivo La definizione di allenamento Allenamento significa ricercare in modo pianificato e mirato lo sviluppo delle capacità di prestazione fisica: nuotare più velocemente, lanciare più
DettagliQuantificazione della performance fisica dei giovani calciatori e individuazione delle relative determinanti fisiologiche
2 progetto di ricerca Aldo Sassi Quantificazione della performance fisica dei giovani calciatori e individuazione delle Centro ricerche MAPEI Sport, Olgiate Olona (VA), Italia Performance fisica del calciatore
DettagliTempi effettivi di gioco Il sistema non è statico
IMPEGNO ED ALLENAMENTO METABOLICO NELLA PALLAVOLO NORCIA 8-9 LUGLIO 2004 Durata delle azioni MASCHILE 1-3 sec 25% = errori 4-7 sec 52% = standard 8-19 sec 22% = multiple Oltre 19 sec 1% = lunghe Durata
DettagliNUOVE FRONTIERE NEL CALCIO
NUOVE FRONTIERE DELL ALLENAMENTO FISICO NEL CALCIO A.I.A.C. Prof. Adelio DIAMANTE VICENZA 07 maggio 2012 FIGC PARTITA come MODELLO di RIFERIMENTO Il RENDIMENTO del GIOCATORE da cosa è determinato? 1-Lettura
DettagliIl calcio a 5 o futsal
Il calcio a 5 o futsal Il calcio a 5 è uno sport indoor, ad eccezione di alcuni campionati ( di tipo regionale e provinciale ) che si svolgono all aperto. Presenta aspetti in comune col calcio e proprie
DettagliServizi Personal Training
Servizi Personal Training Molti sono i fattori che contribuiscono a far sì che l attività fisica e l allenamento incidano al meglio sullo stato di salute e sulla performance sportiva: tra di essi sicuramente
DettagliPREPARAZIONE PRE-CAMPIONATO SETTORE DILETTANTI
PREPARAZIONE PRE-CAMPIONATO SETTORE DILETTANTI di Angelo Iannaccone DURATA TOTALE: 20 SEDUTE TOTALE MICRO-CICLI: 4 MICRO-CICLI DURATA MICRO-CICLI: 3-6 SEDUTE 1 MICROCICLO: DURATA 3 SEDUTE E la ripresa
DettagliProgramma preparazione atletica invernale campionato 2012/2013
Programma preparazione atletica invernale campionato 2012/2013 Autore: Andrea CUTRUPI Questo lavoro presenta una preparazione atletica da poter eseguire dopo la pausa natalizia. La squadra, su cui sto
DettagliPIANO DI LAVORO DEL DOCENTE anno scolastico 2016/2017. n. ore settimanali:2_
Prof. BAZZANI MARCO classe e indirizzo 4 SIA_ CONOSCENZE 1 ISTITUTO TECNICO STATALE PIANO DI LAVORO DEL DOCENTE anno scolastico 2016/2017 MATERIA SCIENZE MOTORIE n. ore settimanali:2_ evoluzione delle
DettagliA cura di Roberto Colli
IL RAPPORTO POTENZA DURATA PER IDENTIFICARE DURATA DELLA RIPETIZIONE, N SERIE, VOLUME TOTALE E DURATA DELLE PAUSE PER L ALLENAMENTO CON AL CENTRO IL MODELLO PRESTATIVO A cura di Roberto Colli I Record
DettagliMETODOLOGIA ALLENAMENTO MA7 A.A. 2009/20010 Giovedì 28 Gennaio 13:30 15 II metodologico. Luca P. Ardigò
METODOLOGIA ALLENAMENTO MA7 A.A. 2009/20010 Giovedì 28 Gennaio 13:30 15 II metodologico Luca P. Ardigò L energia metabolica richiesta (nell unità di tempo) in un dato tipo di gara (su una data distanza)
DettagliLA VALUTAZIONE METABOLICA AI FINI DELL ALLENAMENTO
LA VALUTAZIONE METABOLICA AI FINI DELL ALLENAMENTO Dr. Stefano Righetti Commissione Tecnico Scientifica FIDAL FITRI Cardiologia Ospedale San Gerardo Monza Lecco 5/2015 INTRODUZIONE Nei giovani? Ottimizzare
Dettagli«Mezzi e Metodi per L Allenamento dal Settore giovanile alle prime squadre»
ALLENATORI E PREPARATORI A CONFRONTO «Mezzi e Metodi per L Allenamento dal Settore giovanile alle prime squadre» GIANCARLO CAMOLESE Allenatore Professionista ROBERTO SASSI Preparatore Atletico Professionista
DettagliServizi Personal Training
Servizi Personal Training Molti sono i fattori che contribuiscono a far sì che l attività fisica e l allenamento incidano al meglio sullo stato di salute e sulla performance sportiva: tra di essi sicuramente
DettagliFisiologia legata al carico di lavoro
Fisiologia legata al carico di lavoro Il carico di lavoro può essere inteso come: carico esterno (è il lavoro svolto che può essere quantificato in volume ed intensità) carico interno (sono gli effetti
DettagliLa resistenza. La resistenza è la capacità di protrarre un attività fisica nel tempo, senza che diminuisca l intensità di lavoro,
La resistenza La resistenza è la capacità di protrarre un attività fisica nel tempo, senza che diminuisca l intensità di lavoro, La classificazione della resistenza La resistenza può essere: Generale:
DettagliLaurea Specialistica Scienza e Tecniche dello Sport
Laurea Specialistica Scienza e Tecniche dello Sport Metodologia dell allenamento sport di squadra 2 anno Stefano D Ottavio Head of technical area Youth Sector FIGC Associated Professor University of Tor
DettagliIL MODELLO DI PRESTAZIONE DELL HOCKEY PISTA E LA PREPARAZIONE FISICA SPECIFICA
IL MODELLO DI PRESTAZIONE DELL HOCKEY PISTA E LA PREPARAZIONE FISICA SPECIFICA di Valter Durigon Docente SIRI HP e Professore di Tecniche delle Attività Motorie presso il Dipartimento di Scienze Motorie
DettagliCORSO DI FORMAZIONE ALLENATORI 2 Anno LA PREPARAZIONE FISICA NEL BASKET
CORSO DI FORMAZIONE ALLENATORI 2 Anno LA PREPARAZIONE FISICA NEL BASKET DIAGNOSTICA DELLA PRESTAZIONE COSA ALLENARE: modello funzionale del BASKET. COME ALLENARE: metodologia dell allenamento...tanto più
DettagliINDICAZIONI PRATICHE PER LA VALUTAZIONE DEI RISULTATI DEL TEST A NAVETTA
INDICAZIONI PRATICHE PER LA VALUTAZIONE DEI RISULTATI DEL TEST A NAVETTA Rampinini E., Tibaudi A. Il calcio è uno sport di natura intermittente e, durante una partita, al calciatore viene richiesto di
DettagliMODELLI DI PRESTAZIONE Identificazione dei criteri di specificità dei modelli di prestazione
Corso Allievo Allenatori 2013/14 Comitato Provinciale di Reggio Emilia Mod. 14 Metodologia 1 MODELLI DI PRESTAZIONE Identificazione dei criteri di specificità dei modelli di prestazione Relatore Prof.
DettagliALLENARE GLI ASPETTI METABOLICI NEL SETTORE GIOVANILE
ALLENARE GLI ASPETTI METABOLICI NEL SETTORE GIOVANILE Alessandro Giacosa Milano, 16 marzo 2019 INDICE 1. Esigenze fisiologiche e richieste prestative del giovane calciatore 2. Approccio fisiologico e tecnico/tattico
DettagliRoma-Ostia: ultime 4 settimane - consigli utili
Roma-Ostia: ultime 4 settimane - consigli utili Aprilia (Lt), 13 Febbraio 2016 Giuseppe CARELLA Allenatore Specialista La resistenza Definizione E la capacità dell organismo di protrarre e sopportare un
DettagliCOME INSEGNARE I FONDAMENTALI DI GIOCO
COME INSEGNARE I FONDAMENTALI DI GIOCO Insegnare è in parte una scienza Un Allenatore deve essere un insegnante ed applicare i principi dell insegnamento Educazione motoria fattori che influenzano l apprendimento
DettagliL apprendimento ed il Perfezionamento della tecnica nella pallavolo. Problemi, mezzi, metodi ed esperienze pratiche
L apprendimento ed il Perfezionamento della tecnica nella pallavolo. Problemi, mezzi, metodi ed esperienze pratiche Prof. Marco Mencarelli Settore Squadre Nazionali Femminili FIPAV Il modello di prestazione
DettagliAIA CAN-D Stagione agonistica Programma Pre-Raduno Assistenti-Arbitri:
AIA CAN-D Stagione agonistica 2016-2017 Programma Pre-Raduno Assistenti-Arbitri: Caro Assistente Arbitro, quanto segue è un programma di massima sviluppato con l intento di sviluppare la tua forma fisica
Dettagli1 TEMPI DI PARTITE AMICHEVOLI E PARTITE UFFICIALI, COSA CAMBIA??
1 TEMPI DI PARTITE AMICHEVOLI E PARTITE UFFICIALI, COSA CAMBIA?? oppure se volete cosa cambia tra una rilevazione gps in amichevole e una videoanalisi in partita ufficiale A cura di Roberto Colli Emanuele
DettagliIL MODELLO PRESTATIVO DEL PORTIERE STUDIO E ANALISI DELLA PRESTAZIONE
IL MODELLO PRESTATIVO DEL PORTIERE STUDIO E ANALISI DELLA PRESTAZIONE 1 ESSERE ALLENATORI DEI PORTIERI ABILI E COMPETENTI Comporta saper individuare obiettivi e saper scegliere mezzi e metodi idonei, che
DettagliLA SELEZIONE E LO SVILUPPO DEL TALENTO NELLA PALLACANESTRO
Comitato Regionale Lombardia LA SELEZIONE E LO SVILUPPO DEL TALENTO NELLA PALLACANESTRO Macherio 27.09.2009 A. Menozzi - L. Sepulcri Definizione di talento Criteri: Controllo della tecnica superiore alla
Dettagli6. LA SCELTA CORRETTA DELL ALLENAMENTO
Teoria dell allenamento 6. LA SCELTA CORRETTA DELL ALLENAMENTO ENRICO ARCELLI Facoltà di Scienze Motorie Università degli Studi di Milano Come vengono scelti gli allenamenti? Nello sport (e dunque anche
DettagliPh.d Domenico Di Molfetta
Ph.d Domenico Di Molfetta I LANCI SI FONDANO SU MOVIMENTI COMPLESSI CHE PER LA LORO ESECUZIONE RICHIEDONO ALL ATLETA UN ELEVATO SVILUPPO DELLE ABILITA MOTORIE IL GESTO DEL LANCIO E COSTITUITO DA NUMEROSI
DettagliTEST DI RESISTENZA Da campo. PerformanceLab
PerformanceLab Come valutare la resistenza: i test da campo Perché i test? 1. Per definire il profilo fisiologico di un atleta 2. Per pianificare i programmi di allenamento 3. Per fissare obiettivi e controllare
DettagliSpeciale preparazione precampionato per squadra Giovanissimi
Speciale preparazione precampionato per squadra Giovanissimi Autore: Martino SALSA Premessa Questo è il primo periodo del nostro macrociclo annuale ed è caratterizzato da carichi di lavoro in cui, nella
Dettagli