Programma Formativo del Piano. In-formazione per lo sviluppo - Bis



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Programma Formativo del Piano In-formazione per lo sviluppo - Bis Ente Finanziatore: Fondimpresa ID Progetto AVT/15/08II Il Progetto è promosso da: Assolombarda, Confindustria Alto Milanese, Organizzazioni Sindacali Territoriali e settoriali di CGIL, CISL, UIL. e attuato da: Fondazione ISTUD per la cultura d impresa e di gestione (capofila A.T.S.), ASF-Associazione Servizi Formativi, Università degli Studi di Milano. IAL-CISL Lombardia, Newpeople Team srl

INDICE DEI CORSI SVILUPPO DELLE RISORSE UMANE COMUNICAZIONE E ASSERTIVITA 1 CREATIVITA IN AZIENDA 2 GESTIONE DEI COLLABORATORI 3 GESTIONE DEL TEMPO 4 LAVORARE IN MODO COLLABORATIVO 5 PUBLIC SPEAKING 6 LA GESTIONE DEI CONFLITTI 7 LO SVILUPPO DELLE ABILITA NEGOZIALI 8 LA GESTIONE DEI COLLOQUI 9 LA DELEGA COME STRUMENTO DI GESTIONE DELLE RISORSE 10 I METODI DELLA FORMAZIONE 11 SELF-MANAGEMENT 12 LA SOSTENIBILITA' NELLE PMI: RAGIONI E STRUMENTI 13 SVILUPPO DEI SISTEMI GESTIONALI IL BILANCIO PER I NON ADDETTI 14 CONTROLLO DI GESTIONE: I FONDAMENTALI 15 VALUTAZIONE DEGLI INVESTIMENTI E VALUTAZIONE AZIENDALE: I FONDAMENTALI 16 IL BILANCIO SOTTO IL PROFILO CONTABILE, CIVILISTICO E FISCALE 17 FONDAMENTI DI FINANZA 18 IL BUSINESS PLAN 19 PROJECT MANAGEMENT 20 MODELLI DI PIANIFICAZIONE E CONTROLLO DELLA PRODUZIONE 21 NUOVI MODELLI DI BUSINESS PER GESTIRE LA PICCOLA E MEDIA IMPRESA IN TEMPO DI CRISI 22 IL VANTAGGIO COMPETITIVO DELLE GIOVANI IMPRESE "BRAIN INTENSIVE" 24 INNOVAZIONE NEL RAPPORTO CON IL MERCATO MARKETING INTERNAZIONALE 25 PROCESSO DI MARKETING 26 GESTIRE LA RELAZIONE DI VENDITA CON EFFICACIA 27 SCHEDA DI ISCRIZIONE AI CORSI INTERAZIENDALI

SVILUPPO DELLE RISORSE UMANE COMUNICAZIONE E ASSERTIVITA Finalità generale dell intervento è quella di aumentare la consapevolezza dei partecipanti rispetto alle caratteristiche, al funzionamento, alle dinamiche del processo comunicativo e fornire loro chiavi di lettura per migliorare la propria azione quotidiana. Entro questa finalità, gli obiettivi specifici sono: comprendere la complessità della comunicazione interpersonale; aumentare la conoscenza dei fondamentali della comunicazione; aumentare il livello di consapevolezza circa le determinanti del proprio stile comunicativo, i suoi punti di forza e le aree di miglioramento; allenare capacità e strumenti comunicativi anche alternativo a quelli in uso. Il lavoro d aula si focalizzerà sull analisi e la sperimentazione di comportamenti efficaci in relazione alle situazioni di comunicazione aziendale più frequenti: Condividere obiettivi e informazioni (a due, in collettivo) Influenzare gli interlocutori (interni, esterni) Motivare gli interlocutori in situazioni difficili (a due, in collettivo) Costruire cooperazione e fiducia (a due, in collettivo) Saranno nello specifico allenate le capacità di: definizione di un obiettivo comunicativo realistico progettazione e gestione di una comunicazione (contenuti, scaletta, strumenti di supporto e gestione delle dimensioni relazionali) argomentazione osservazione e ascolto espressione verbale e non verbale restituzione feedback A chiunque sia interessato ad avere uno spazio di riflessione, in un ottica di miglioramento, sulla propria capacità di comunicazione efficace. 1

SVILUPPO DELLE RISORSE UMANE CREATIVITA IN AZIENDA Il seminario ha lo scopo di esplorare le dinamiche della creatività e di comprenderne la possibile applicazione di esse nella vita professionale. Attraverso una successione di esercizi creativi, i partecipanti sono portati a prendere consapevolezza dei propri processi cognitivi ed espressivi e ad integrarli in una visione più ampia ed efficace. In particolare, attraverso il confronto in gruppi si sperimenterà la creatività come un processo plurale, che necessita collaborazione, propositività e valorizzazione delle differenze. Gli stili della creatività I meccanismi della creazione L approccio logico-sequenziale e il pensiero laterale L importanza della diversità nell approccio creativo Gli spazi per la creatività nella vita professionale A chiunque sia interessato a comprendere meglio e a fare proprie le dinamiche della creatività, sia come occasione di crescita personale, sia come occasione di maggior soddisfazione nella vita professionale. 2

SVILUPPO DELLE RISORSE UMANE GESTIONE DEI COLLABORATORI L intervento formativo intende lavorare sulle principali competenze necessarie per un'efficace gestione dei collaboratori. In particolare il seminario intende: esplorare i contenuti del ruolo di gestione delle persone e identificare le principali capacità ad esso relative; allenare la capacità di comprensione e gestione delle situazioni tipiche del ruolo di management dei collaboratori; identificare approcci per la gestione dei collaboratori adeguati, in relazione alle caratteristiche della situazione e dell'interlocutore. Il ruolo manageriale nell esperienza dei partecipanti Il coordinamento di un gruppo di lavoro La gestione della motivazione La valutazione e il dare feedback La delega La gestione del colloquio Lo sviluppo delle risorse A chiunque abbia attualmente all interno della propria organizzazione responsabilità di gestione di collaboratori diretti. 3

SVILUPPO DELLE RISORSE UMANE GESTIONE DEL TEMPO Il seminario ha l obiettivo di rendere i partecipanti consapevoli delle dimensioni e degli elementi fondamentali relativi al fattore tempo e alla sua gestione, identificando modalità e possibili strumenti utilizzabili nell esercizio dell attività professionale. In particolare, gli obiettivi del seminario sono: aiutare i partecipanti a identificare tutte le variabili coinvolte nella gestione delle proprie attività; sostenere i partecipanti nell organizzazione in maniera efficace ed efficiente del proprio lavoro, nel rispetto dei vincoli organizzativi e delle risorse disponibili. Il concetto di tempo cronologico e tempo psicologico La gestione del tempo individuale in relazione al tempo dell organizzazione La mobilitazione delle proprie energie ed il rapporto tempo personale/tempo di lavoro La definizione della propria scala valori per l individuazione e gestione delle priorità La definizione personale degli obiettivi Il concetto di urgenza e importanza I ladri del tempo Uno strumento gestionale: la matrice manageriale L organizzazione delle attività: le parti semplici e la complessità delle relazioni tra esse La delega come strumento di programmazione personale A chiunque sia interessato ad avere uno spazio di riflessione, in un ottica di miglioramento, sulla propria capacità di time management. 4

SVILUPPO DELLE RISORSE UMANE LAVORARE IN MODO COLLABORATIVO Condividere le ragioni del lavoro cooperativo nelle organizzazioni Identificare gli ostacoli e le condizioni di efficacia per la cooperazione in un team di lavoro e nella relazione professionale a due Riflettere sulle principali dinamiche legate al lavoro cooperativo Allenare le capacità di collaborazione e di lavoro integrativo. Perché cooperare nelle organizzazioni? La rappresentazione della cooperazione partendo dall esperienza dei partecipanti Due macro ambiti della cooperazione: il gruppo e la relazione a due Le aree di presidio di un team: compito e relazione Mandato vs. obiettivo Gestire il compito: condivisione dell obiettivo, del metodo di lavoro e dei ruoli del team Gestire la relazione: clima, fiducia, motivazione, comunicazione Gli ostacoli alla cooperazione nella relazione a due L altra faccia della cooperazione: il conflitto Le condizioni di efficacia per la cooperazione in un team e nella relazione a due A chiunque sia attualmente impegnato nell esercizio della sua attività in gruppi di lavoro o sia chiamato a costruire e gestire relazioni cooperative con uno o più colleghi. 5

PUBLIC SPEAKING SVILUPPO DELLE RISORSE UMANE Il seminario intende accrescere nei partecipanti la consapevolezza delle dimensioni principali coinvolte nelle attività di presentazione in ambito professionale e allenare le competenze collegate. In particolare il seminario è finalizzato a sostenere i partecipanti nel comprendere come strutturare una presentazione sui bisogni degli interlocutori, nel riuscire ad usare efficacemente gli strumenti a propria disposizione, nel riuscire a riconoscere gli aspetti principali e più critici delle situazioni di public speaking. Preparazione della presentazione Parlare in pubblico come processo comunicativo "uno a molti" Il pubblico-cliente (bisogni, aspettative, caratteristiche) come fattore orientatore della preparazione Il contenuto: obiettivo, metodo, strumenti Le fasi della presentazione e la loro corretta struttutazione La definizione dell'obiettivo, la strutturazione del discorso e la scelta del linguaggio, la scelta delle informazioni e degli strumenti di supporto, le azioni di "prova" Lo svolgimento della presentazione Le tecniche di presentazione e gli errori più comuni La gestione delle domande e delle obiezioni La flessibilità nell'interazione come chiave di successo La relazione: le sensazioni, l'atteggiamento, le emozioni La conclusione della presentazione Le azioni di verifica sull'obiettivo Lo spazio al cliente A tutte le persone che usano le presentazioni come strumento di comunicazione in ambito professionale. 6

SVILUPPO DELLE RISORSE UMANE LA GESTIONE DEI CONFLITTI L intervento formativo è finalizzato a sviluppare ed allenare le capacità necessarie per gestire situazioni conflittuali all interno della propria realtà organizzativa. In particolare, le capacità oggetto di lavoro sono: riconoscere le principali situazioni conflittuali e analizzarne comportamenti, dinamiche cognitive ed emotive al fine di sviluppare una maggiore consapevolezza di sé e del proprio stile nella relazione e nella mediazione dei conflitti. Si suggerisce, prima dell iscrizione a questo modulo, la partecipazione al seminario di comunicazione efficace, per potenziarne l acquisizione di strumenti. Le tipologie di conflitto: sul problema e sulla relazione Le principali cause di conflitto nelle organizzazioni La gestione del conflitto: come costruire una cornice relazionale per affrontare il conflitto esistente e bilanciare gli interessi in gioco La comunicazione come leva fondamentale del processo di mediazione Gli stili relazionali Gli approcci strategici fondamentali: competitivo e cooperativo Cenni alla gestione delle emozioni e momenti esperenziali A tutte le persone che nell esercizio del proprio ruolo devono gestire situazioni di possibile conflittualità e di mediazione, dovendo integrare prospettive differenti per il raggiungimento dei propri obiettivi professionali. 7

SVILUPPO DELLE RISORSE UMANE LO SVILUPPO DELLE ABILITA NEGOZIALI L intervento formativo è finalizzato a sviluppare ed allenare le capacità necessarie per gestire situazioni negoziali all interno della propria realtà organizzativa. In particolare, le capacità oggetto di lavoro sono: riconoscere le principali situazioni negoziali, analizzare i comportamenti e le dinamiche cognitive ed emotive caratteristiche di una situazione negoziale, sviluppare una maggiore consapevolezza di sé e del proprio stile nella relazione negoziale. Si suggerisce, prima dell iscrizione a questo modulo, la partecipazione a gestione dei conflitti per ottimizzare l acquisizione di strumenti e tecniche. Il processo negoziale: come costruire una cornice negoziale e bilanciare gli interessi in gioco Il processo negoziale: dal problem setting al problem solving Le Tecniche creative, cenni su strumenti della PNL La negoziazione e la trattativa: differenze e peculiarità Gli stili di negoziazione e il one shot Introduzione alla trattativa in ambito internazionale e peculiarità A tutte le persone che nell esercizio del proprio ruolo devono gestire situazioni negoziali, di trattativa commerciale o di negoziazione su ruoli e/o governance. Impegnati ad integrare prospettive differenti per il raggiungimento dei propri obiettivi professionali. 8

SVILUPPO DELLE RISORSE UMANE LA GESTIONE DEI COLLOQUI Il seminario si pone come obiettivo quello di comprendere la diversa valenza del colloquio in riferimento ad obiettivi e interlocutori, acquisire gli strumenti di strutturazione del colloquio. Sviluppare un "saper fare e un saper essere" utili alla gestione efficace dei colloqui di selezione, feedback valutativo o critico, delega. Preparazione del colloquio Le fonti di distorsione nell osservazione e gli errori nella valutazione della dimensione relazionale Il colloquio di comunicazione della valutazione Il colloquio di condivisione delle aree di risultato Il colloquio di gestione delle criticità Il colloquio di selezione Dirigenti, project manager, responsabili, quadri, operatori, manager di linea che gestiscono e conducono colloqui di valutazione, feedback, analisi di criticità, delega. A tutti coloro che, nell esercizio del proprio ruolo, desiderano condurre efficacemente un colloquio, attraverso il potenziamento della competenza relazionale e l acquisizione di metodi strutturati e de-strutturati di conduzione. 9

SVILUPPO DELLE RISORSE UMANE LA DELEGA COME STRUMENTO DI GESTIONE DELLE RISORSE L intervento formativo è finalizzato a sviluppare ed allenare le capacità di gestione del processo di delega. Potenziare gli strumenti per delegare efficacemente e in coerenza con gli obiettivi organizzativi. Conoscere il proprio stile di delega, potenziare la capacità di responsabilizzare i propri collaboratori e offrire loro i mezzi per crescere individualmente, di incoraggiare l iniziativa e allo stesso tempo guidare i collaboratori verso la loro autonomia operativa. La delega nelle sue linee essenziali La pratica della delega: dal definire gli obiettivi al negoziare le modalità e l orientamento Far conoscere, fare aderire e fare agire Accogliere e trattare le resistenze Fiducia, controllo e accompagnamento Il colloquio di delega e sua strutturazione Dirigenti, project manager, responsabili, quadri, operatori che gestiscono risorse umane. A tutti coloro che, nell esercizio del proprio ruolo, gestiscono collaboratori e che desiderano potenziarsi nell'utilizzo dello strumento "delega". Per tutti coloro che riconoscono l esigenza di delegare in linea discendente o trasversale per ottimizzare i risultati organizzativi. 10

SVILUPPO DELLE RISORSE UMANE I METODI DELLA FORMAZIONE Sviluppare le abilità didattiche per diventare formatori interni Condividere le possibili visioni sul ruolo del Formatore in Azienda Esplicitare le finalità e le diverse tipologie di Formazione Analizzare il Processo della Formazione e i principali Attori coinvolti Allenare la capacità di micro progettazione di un intervento formativo Fare un focus sulla fase di EROGAZIONE (Apertura, Metodi, Criticità, Chiusura). Il Ruolo di Formatore La Formazione in azienda: Finalità e Tipologie L Apprendimento degli adulti: modalità (come apprendiamo) e Stili Il processo della Formazione: Fasi e Ruoli coinvolti La Microprogettazione La fase di Erogazione/gestione dell aula I Metodi (didattici) della formazione Focus su alcuni metodi (le lezioni, le esercitazioni) Il Feedback dell aula La gestione di Dinamiche d aula, con particolare riferimento a Situazioni Critiche La Chiusura di un seminario. Tutti coloro i quali oggi (preferibilmente) già svolgono o si apprestano a svolgere in prima persona attività di erogazione di attività formative all interno della propria organizzazione. Un modulo di 3 giorni 11

SVILUPPO DELLE RISORSE UMANE SELF-MANAGEMENT L equilibrio personale e il piacere di lavorare Il corso fornisce ai partecipanti gli strumenti alla base di una corretta gestione delle proprie energie individuali sull ambiente di lavoro. Il corso si pone l obiettivo di fornire chiavi di lettura delle relazioni professionali per una maggiore serenità ed efficacia delle stesse. Attraverso la riflessione sui propri meccanismi comportamentali, i partecipanti saranno aiutati a prendere consapevolezza delle potenzialità e dei rischi insiti in essi e a raggiungere un migliore equilibrio tra la dimensione personale e quella professionale. Il corso è basato sui seguenti contenuti: 1. Le relazioni e le motivazioni al lavoro secondo il modello dell Analisi Transazionale 2. Le emozioni e la loro gestione 3. I riconoscimenti e l equilibrio interiore 4. Le relazioni tra vita professionale e vita privata Il corso è caratterizzato da una forte interattività d aula: grazie all uso costante di esercizi e simulazioni, i partecipanti possono rielaborare le proprie abitudini comportamentali e relazionali predisponendo dei piani di miglioramento individuale. È rivolto a tutte le persone la cui vita professionale è caratterizzata da una forte esposizione relazionale (frequenti rapporti con colleghi e/o clienti) e che a causa di ciò corrono il rischio di affaticarsi eccessivamente, diminuendo tanto la motivazione personale che la qualità delle proprie performance lavorative. 12

SVILUPPO DELLE RISORSE UMANE LA SOSTENIBILITA NELLE PMI: RAGIONI E STRUMENTI La Sostenibilità è ormai un tema all ordine del giorno di molte imprese a livello internazionale. Se è vero che esso nasce e si sviluppa in seno alle grandi imprese, talvolta con finalità legate al miglioramento dell immagine e della reputazione presso il grande pubblico dei consumatori, è tuttavia altrettanto vero che alcuni aspetti della Sostenibilità sono diventati rilevanti anche per la realtà delle piccole e medie imprese. Emerge come sempre più cruciale l importanza, per le PMI, di acquisire consapevolezza circa le modalità per gestire gli aspetti legati alla Sostenibilità in una prospettiva strategica e non di mero adeguamento alle legislazioni o alle richieste dei propri clienti. Alla luce di queste considerazioni, gli obiettivi del seminario sono i seguenti: - Diffondere la consapevolezza circa il legame tra Sostenibilità, innovazione e competitività aziendale. - Analizzare le condizioni organizzative necessarie per una gestione strategica della Sostenibilità. - Comprendere l importanza della relazione con gli stakeholder per favorire l emergere della innovazione sostenibile. - Analizzare alcuni dei principali strumenti in grado di supportare una gestione strategica della Sostenibilità. - Responsabilità Sociale e Sostenibilità: il contesto di riferimento - La Sostenibilità nelle PMI: aspetti distintivi - Un approccio strategico alla Sostenibilità: il legame tra Sostenibilità, Innovazione e Vantaggio Competitivo - Il modello organizzativo per la gestione della Sostenibilità - Strumenti e modalità pratiche per l attuazione della Sostenibilità (Standard ambientali, Risparmio Energetico, ) - contesto normativo Managers di imprese di piccole e medie dimensioni desiderose di confrontarsi con il tema della Sostenibilità e di essere supportate nella sua efficace implementazione. 13

SVILUPPO DEI SISTEMI GESTIONALI IL BILANCIO PER I NON ADDETTI Il seminario ha la finalità di fornire ai partecipanti le conoscenze base di contabilità (per capire la costruzione del bilancio). Inoltre saranno forniti opportuni e interessanti collegamenti con lo scenario finanziario attuale. Come nasce la contabilità Conto economico Stato patrimoniale Logica di base dei flussi finanziari (cash flow) Esempi pratici di costruzione bilancio Analisi dello scenario finanziario attuale. A manager di tutte le funzioni aziendali che desiderano acquisire conoscenze di base per comprendere la contabilità e la struttura di un bilancio. 14

SVILUPPO DEI SISTEMI GESTIONALI CONTROLLO DI GESTIONE: I FONDAMENTALI Il seminario ha la finalità di aiutare i partecipanti a comprendere i documenti economico-finanziari e ad interpretare le informazioni sulla redditività e sugli aspetti finanziari presenti nei report aziendali, effettuando gli opportuni collegamenti con lo scenario finanziario attuale. Il bilancio di esercizio e l analisi di bilancio Il flusso di cassa e il fabbisogno finanziario Il margine di contribuzione e il punto di pareggio La programmazione e il budgeting Analisi dello scenario finanziario attuale. A junior/senior manager di tutte le funzioni aziendali (addetti/non addetti ai lavori) che desiderano acquisire conoscenze di base nell area economico-finanziaria. 15

SVILUPPO DEI SISTEMI GESTIONALI VALUTAZIONE DEGLI INVESTIMENTI E VALUTAZIONE AZIENDALE: I FONDAMENTALI Il seminario ha la finalità di fornire ai partecipanti le conoscenze di base per stimare il valore degli investimenti e al fine di stimare il valore di un azienda, con opportune riflessioni sullo scenario finanziario attuale. Sistemi di valutazione degli investimenti Confronto dei diversi metodi Esercitazioni su casi pratici Sistema di valutazione aziendale (Value Based Management) Analisi dello scenario finanziario attuale. A manager di tutte le funzioni aziendali che desiderano acquisire conoscenze di base di valutazione aziendale e di valutazione degli investimenti. 16

SVILUPPO DEI SISTEMI GESTIONALI IL BILANCIO SOTTO IL PROFILO CONTABILE, CIVILISTICO E FISCALE Il seminario ha la finalità di fornire ai partecipanti l esame delle varie poste in bilancio sotto il profilo contabile, civilistico e fiscale, con un occhio alla normativa internazionale (Ias/Ifrs), effettuando interessanti analisi sullo scenario finanziario attuale. Attività: aspetti contabili, civilistici e fiscali Passività: aspetti contabili, civilistici e fiscali Conto economico: aspetti contabili, civilistici e fiscali Alcune considerazione in chiave principi contabili internazionali Ias/Ifrs Esempi pratici ed esercitazioni Analisi dello scenario finanziario attuale. A manager di tutte le funzioni aziendali che abbiano conoscenze di base sul bilancio o ad addetti ai lavori che desiderano acquisire conoscenze di tipo avanzato riguardo il bilancio e comprendere lo scenario finanziario attuale. 17

SVILUPPO DEI SISTEMI GESTIONALI FONDAMENTI DI FINANZA Conosci la tua banca? Il seminario ha la finalità di fornire ai partecipanti le conoscenze base di strumenti di finanza. Strumenti finanziari di base Conti correnti Sistemi di pagamento Mercati azionari Esempi pratici di utilizzo A manager di tutte le funzioni aziendali che desiderano acquisire conoscenze di base di finanza. 18

SVILUPPO DEI SISTEMI GESTIONALI IL BUSINESS PLAN Come si fa un business plan? Il seminario ha la finalità di fornire ai partecipanti le conoscenze di base per redigere un business plan. Struttura Impostazione Finalità Esempi pratici di realizzazione A manager di tutte le funzioni aziendali che desiderano acquisire conoscenze di base per redigere un business plan. 19

SVILUPPO DEI SISTEMI GESTIONALI PROJECT MANAGEMENT Il seminario si propone di: Illustrare gli aspetti fondamentali di un progetto Discutere gli approcci e i suggerimenti operativi per gestirne i punti chiave, anche in assenza di significative esperienze precedenti Cos è un progetto: tratti caratteristici L ideazione del progetto La costruzione del gruppo Lo start-up del progetto La gestione e la chiusura del progetto A professional e manager a cui l azienda occasionalmente affida la responsabilità di gestione di progetti, che vogliono affrontare le principali tematiche collegate al project management. 20

SVILUPPO DEI SISTEMI GESTIONALI MODELLI DI PIANIFICAZIONE E CONTROLLO DELLA PRODUZIONE Il seminario si propone di aiutare i partecipanti a sviluppare una valutazione oggettiva delle variabili economiche connesse con gli aspetti logistici e produttivi utilizzando strumenti e tecniche che permettano di individuare le scelte gestionali più opportune. Modelli di gestione dei dati tecnici di produzione: codifica parti, distinta base, ciclo di lavorazione Gestione delle informazioni su supporto informatico: il sistema informatico di produzione Pianificazione della produzione Modelli di programmazione della produzione, punto di penetrazione dell ordine e il piano principale di produzione Le logiche MRP nella programmazione della produzione Le logiche Just i time nella gestione dei materiali La riprogettazione dei sistemi produttivi nella logica lean production la schedulazione ed il controllo della produzione le implicazioni organizzative sui sistemi di gestione della produzione Analisi del carico sulle risorse I misuratori di produttività e di efficienza della produzione Politiche di gestione del portafoglio prodotti e formulazione di previsioni di vendita Le soluzioni informatiche legate alla gestione della produzione A manager che operano nell ambito della produzione, della gestione dei materiali e della logistica, della funzione acquisti e del customer service, tutti coloro che operano in posizione di staff all interno di funzioni con forte integrazione con la funzione logistica e con i clienti finali. 21

SVILUPPO DEI SISTEMI GESTIONALI NUOVI MODELLI DI BUSINESS PER GESTIRE LA PICCOLA E MEDIA IMPRESA IN TEMPO DI CRISI In questo momento di profonda turbolenza e stravolgimento dei modelli classici di gestione ed approccio al mercato è fondamentale per l azienda reinventarsi e trovare nuove soluzioni per veicolare i propri prodotti ai clienti, con una particolare attenzione ai costi e una fondamentale capacità di equilibrio finanziario. L intervento nasce dalla convinzione che sia necessario innovare anche e soprattutto le competenze e le capacità manageriali; questo è possibile inducendo nelle aziende la consapevolezza che bisogna gestire la crisi e non subirla, spesso operando per innovare attraverso la ricerca dell efficacia e della efficienza. specifici dell intervento sono: identificazione della situazione di crisi del mercato, identificazione delle aree di intervento per azioni di cost saving e miglioramento efficienza, strutturazione di un piano di contenimento degli impatti legati alla crisi, adozione di strumenti operativi di controllo. L intervento si focalizzerà su tre specifiche aree tematiche: 1) Identificare la crisi e definire gli indicatori da controllare Tipologia di crisi Definizione impatti e stato azienda Capacità di reazione Indicatori di efficienza, di efficacia Prodotti finiti dell attività saranno alcuni semplici modelli in Excel per la valutazione di efficacia ed efficienza. 2) Aree di intervento: piani di contingency e piani strutturali Aree di criticità Piano di rilancio Action plan: Breve (contingency); Medio (strutturale) Prodotti finiti dell attività saranno la struttura/modello di un piano di rilancio e di un action plan, sia in formato presentazione sia utilizzando gli strumenti Office. 22

3) Attività di cost saving e riequilibrio finanziario dell azienda Controllo dei costi fissi Verifica e controllo marginalità prodotto/cliente Definizione situazione finanziaria Verifica fonti/impieghi Piano riequilibrio finanziario Prodotti finiti dell attività saranno i modelli di analisi marginalità, analisi finanziaria e definizione del rating. Per ogni specifica area verranno sviluppati esempi concreti personalizzati sulle specificità dell azienda. L iniziativa è rivolta a chi ha un ruolo manageriale all interno dell organizzazione della società. 3/4 giorni (da svolgersi in modalità in house ) 23

SVILUPPO DEI SISTEMI GESTIONALI IL VANTAGGIO COMPETITIVO DELLE GIOVANI IMPRESE BRAIN- INTENSIVE COSTRUIRE UN PIANO DI SVILUPPO DELLA LEADERSHIP, NOTORIETÀ ED AUTOREVOLEZZA NELLA PROPRIA FILIERA DI RIFERIMENTO L intervento intende supportare le imprese caratterizzate da nuovi modelli manageriali nella costruzione e implementazione di un Piano di sviluppo dei network, volto alla valorizzazione del brand e all accreditamento nella filiera di riferimento. Struttura del Programma 1. Analisi esplorativa Assessment e incontri individuali con l imprenditore 2. Intervento formativo "La Costruzione di un Piano di Stakeholders Network Development e Brand/Expertise Awareness Development" Analisi dell idea imprenditoriale e del modello di business Comprensione dei mercati di sbocco e fornitura e le interdipendenze/convergenze Analisi dell ambiente e del contesto competitivo allargato Analisi degli stakeholders e del loro valore potenziale per l impresa Analisi dei vantaggi competitivi, fattori critici di successo, competenze distintive Costruzione del Brand e scelte di Positioning Progettazione del Piano di Stakeholders Network Development e Brand Identification Piani di Comunicazione e marketing per la crescita della brand awareness and reputation Redazione del Piano di Stakeholders Network Development e Brand/Expertise Awareness Development 3. Follow up /coaching sulla redazione del piano Incontri di follow-up per lo sviluppo di action plan operativi di dettaglio e per la costruzione di relazioni chiave volte alla valorizzazione del brand e all accreditamento nella filiera di riferimento; verifica stato avanzamento del piano e degli action plans. Il programma si rivolge al management delle piccole imprese (imprese con meno di 100 dipendenti) aderenti a Fondimpresa, con sede nei territori di Milano e Lodi. L intervento ha una durata complessiva di circa 5 giornate. 24

INNOVAZIONE NEL RAPPORTO CON IL MERCATO MARKETING INTERNAZIONALE Individuare le opportunità di mercato e commerciali all'estero Comprendere come gestire il proprio portafoglio clienti in una logica internazionale Sviluppare la capacità di definire un piano per le attività commerciali all'estero Imparare a misurare il risultato delle scelte di internazionalizzazione Opportunità e criticità dei mercati esteri: la scelta dei mercati - paesi Strumenti di analisi e gestione del portafoglio internazionale clienti La definizione delle modalità di ingresso nei mercati esteri La pianificazione delle attività commerciali all'estero La misurazione delle performance nei diversi mercati A responsabili commerciali, export manager, area manager e product manager con responsabilità sui mercati esteri. 25

INNOVAZIONE NEL RAPPORTO CON IL MERCATO PROCESSO DI MARKETING Corso di marketing di base Il seminario ha la finalità di presentare tutti i concetti di base del marketing come punti di partenza indispensabili per qualsiasi azione commerciale. Oltre all analisi delle logiche del marketing strategico, vengono affrontate le tematiche tipiche del marketing operativo. Dallo sviluppo dell orientamento al cliente fino al miglioramento della gestione delle relazioni per riuscire a dare e comunicare valore ai beni o ai servizi dell impresa. Le leve del marketing mix Il marketing come processo alla base delle attività commerciali Il marketing strategico: dalla segmentazione al posizionamento Il marketing operativo: dal pricing al break even point fino alle decisioni distributive L attività pubblicitaria e promozionale La costruzione del piano di marketing A giovani delle direzioni commerciali e marketing; professional e manager di altre direzioni che desiderano acquisire un organica comprensione del linguaggio e dei processi operativi di marketing; imprenditori e direttori di imprese medio/piccole. 26

INNOVAZIONE NEL RAPPORTO CON IL MERCATO GESTIRE LA RELAZIONE DI VENDITA CON EFFICACIA Fornire ai partecipanti gli strumenti concettuali e relazionali per gestire relazioni di vendita efficaci. Gli obiettivi didattici del corso sono: Migliorare l efficacia dell azione di vendita Fornire ai partecipanti le chiavi di lettura del processo di vendita e nel colloquio di vendita Apprendere a monitorare lo svolgimento della relazione col cliente Sviluppare una maggior consapevolezza del proprio stile di relazione con il cliente Le logiche di fondo della vendita e le condizioni di successo: L incontro domanda-offerta e la relazione stabile con il cliente (profittabilità nel tempo) La logica win-win e le leve della persuasione La preparazione della strategia di vendita: dalla logica product-oriented alla logica client-oriented Il colloquio di vendita: Le fasi: l apertura, le domande, la conoscenza del cliente, la chiusura Gli strumenti: la gestione delle obiezioni; il linguaggio efficace; l ascolto attivo e la vendita consulenziale Gestire la relazione di vendita: l analisi del cliente complesso; lo sviluppo del portafoglio clienti Il corso è rivolto a giovani figure commerciali che abbiano già intrapreso l'attività di gestione della clientela e vogliano acquisire strumenti e logiche professionali di gestione del cliente e/o migliorare la gestione della relazione con essi. 27

SCHEDA DI ISCRIZIONE AI CORSI INTERAZIENDALI da inviare a Fondazione ISTUD per la cultura d impresa e di gestione Corso Umberto I, 71-28838 Stresa (VB) Telefono 0323 933801 - Fax 0323 933805 Paola Marchionini - pmarchio@istud.it Azienda N Dipendenti Associata ad un Fondo Interprofessionale: Fondimpresa Fondirigenti Altro Referente aziendale (nome e cognome) (tel., fax, e-mail) TITOLO DEL CORSO DATA DI COGNOME E NOME DEL RUOLO/POSIZIONE IN INIZIO PARTECIPANTE AZIENDA E TIPOLOGIA CONTRATTUALE La partecipazione ai Corsi avverrà a titolo gratuito e comporterà l'adesione ai requisiti previsti nell'ambito della partecipazione al Progetto In-formazione per lo sviluppo- Bis. Le informazioni raccolte nella presente scheda d iscrizione saranno inserite nella banca dati della Fondazione ISTUD e utilizzate secondo quanto indicato nella nota informativa. Ai sensi della legge 196/03, qualora non si desideri l introduzione delle suddette informazioni nella banca dati della Fondazione ISTUD e il loro trattamento-diffusione, barrare la casella a fianco. Luogo e data 1