PRINCIPI DI ACUSTICA

Documenti analoghi
Moto armonico e grandezze fondamentali Il moto di un punto P si dice moto periodico se vengono soddisfatte le seguenti condizioni:

Fondamenti di Acustica

Fondamenti di Acustica

Onde(1/2) Onde e suono Lezione 15, 26/11/2018, JW

ONDE ELASTICHE. Un onda elastica è una perturbazione che si propaga in un mezzo elastico senza movimento netto di materia.

Elementi di acustica architettonica. Prof. Ing. Cesare Boffa

nelcasodigasoliquidi,chenonpossiedonoresistenzaelasticaagli dell onda che si propaga, per cui si parla di onde longitudinali;

Inquinamento acustico

Caratterizzazione delle onde: lunghezza d onda, velocità, frequenza, periodo

PRESSIONE SONORA. p 2 p

- hanno bisogno di un mezzo elastico per propagarsi

A6.4. Il rischio rumore. CORSO DI FORMAZIONE RESPONSABILI E ADDETTI SPP EX D.Lgs. 195/03. MODULO A Unità didattica

Le onde. Definizione e classificazione

Caratterizzazione delle onde: lunghezza d onda, velocità, frequenza, periodo

Onde sonore nel gas. L equazione di D Alembert è

FISICA APPLICATA 2 FENOMENI ONDULATORI - 1

BATTIMENTI L interferenza di due onde frequenze leggermente diverse (in alto e al centro) dà luogo ad un onda di duplice periodicità (in basso).

Fondamenti di Fisica Tecnica Esercitazione Marco Frascarolo, ing, PHD Università degli Studi di Roma Tre Dipartimento di Architettura

Lezioni di acustica Il Fenomeno Sonoro

Rumore. Il fenomeno sonoro L'apparato uditivo La misura del rumore Effetti del rumore sulla salute (accenni) X - 1

Oscillazioni ed onde

Principi di acustica

FISICA TECNICA. Prof. G. PASSERINI A.A FONDAMENTI DI ACUSTICA Parte I - Generalità sulle onde sonore

ELEMENTI ED APPLICAZIONI DI ACUSTICA 02

CORSO DI FISICA TECNICA 2 AA 2013/14 ACUSTICA. Lezione n 1: Fenomeno sonoro. Ing. Oreste Boccia 1

Grandezze fotometriche

COME/03 - Acustica Musicale per Musica Elettronica

LE ONDE. Tipi di onde e aspetti generali

IL SUONO E LE GRANDEZZE FISICHE

La natura fisica del suono

Il suono è dovuto alla vibrazione di un corpo elastico Le vibrazioni sono rapidi movimenti di oscillazione del corpo intorno ad una posizione di

Acustica Introduzione

La Fisica del Suono. Roberto Passante. Dipartimento di Scienze Fisiche ed Astronomiche Università di Palermo

Onde. Perturbazioni dello stato di un corpo o di un campo che si propagano nello spazio con trasporto di energia ma senza trasporto di materia.

ISTITUTO SAN GABRIELE CLASSI 4 S E 4 SA PROF. ANDREA PUGLIESE IL SUONO

suoni udibili Frequenze fra 20 Hz e Hz

Cenni di acustica ambientale. Prof. Ing. Cesare Boffa

SUONO LUNGHEZZA D ONDA PERIODO TOMMASO ROSATI ELECTRONIC MUSIC

ONDE SONORE. Fluidi: onde di pressione (densità) longitudinali Frequenze: Udibile (human range) 20 Hz-20 khz Separa Infra/Ultra-suoni

Dipartimento di Fisica a.a. 2004/2005 Fisica Medica 2 Ultrasuoni 7/3/2005

ONDE. Propagazione di energia senza propagazione di materia. Una perturbazione viene trasmessa ma l acqua non si sposta

Onde. Marcello Borromeo corso di Fisica per Farmacia - Anno Accademico

Onde acustiche. Esempi

ELEMENTI DI ACUSTICA 02

Un onda elastica è una perturbazione che si propaga in un mezzo elastico senza movimento di materia

ACUSTICA E PSICOACUSTICA MUSICALE

Generalità sulle onde

Nozioni base di acustica

ONDE ELASTICHE (ACUSTICHE-SUONO)

Progetto energetico e del controllo ambientale

La natura fisica del suono

ELEMENTI DI ACUSTICA 01

FISICA APPLICATA 2 FENOMENI ONDULATORI - 2

Esercizio svolto n.1. Coefficiente di assorbimento medio: Area equivalente di assorbimento acustico: Livello suono riverberante:

INQUINAMENTO ACUSTICO

La descrizione fisica del segnale sonoro

Le onde elastiche e il suono. à 8

CAPITOLO 1 ELEMENTI DI ACUSTICA APPLICATA E DI PSICOACUSTICA IN RELAZIONE AL FONOINQUINAMENTO

Le onde. Enrico Degiuli Classe Terza

I FENOMENI DEL SUONO RIFLESSIONE RIFRAZIONE INTERFERENZA DIFFRAZIONE EFFETTO DOPPLER BANG SUPER SONICO

Massimo Garai - DIENCA, Università di Bologna - Copyright Massimo Garai - DIENCA, Università di Bologna - Copyright 2009.

IL SUONO ELECTRONIC MUSIC AMPIEZZA

Prof. Ing. Francesco Canestrari

Il Fenomeno sonoro: l analisi in frequenza (metrologia)

Propagazione del suono in ambienti chiusi. All aperto Al chiuso

CORSO%DI%% A.A.% % Sezione%03c% SPETTRO ACUSTICO FISICA%TECNICA%AMBIENTALE%

PRINCIPI DI FISICA DEGLI ULTRASUONI. Renato Spagnolo Torino, 10 Maggio 2012

Lezioni di acustica. Il Fenomeno Sonoro

INFORMAZIONI TECNICHE

Suono si intende la sensazione psicologica legata all'ascolto.

Elementi di base delle vibrazioni meccaniche

Capitolo 2. Il Suono in Acqua. Propagazione di un segnale acustico in ambiente sottomarino

La natura fisica del suono

Le onde. F. Soramel Fisica per Medicina 1

A4.2d. Il rischio rumore. CORSO DI FORMAZIONE RESPONSABILI E ADDETTI SPP EX D.Lgs. 195/03. MODULO A Unità didattica

La natura fisica del suono

Corso di Laurea in LOGOPEDIA FISICA ACUSTICA ONDE (ARMONICHE)

2. IL RUMORE IL SUONO

FENOMENI ONDULATORI FENOMENI ONDULATORI. Elio GIROLETTI - Università degli Studi di Pavia, Dip. Fisica nucleare e teorica

APPENDICE MATEMATICA E TRIGONOMETRIA A.1.1 FREQUENZE DELLA SCALA CROMATICA TEMPERATA

COME/03 - Acustica Musicale per Musica Elettronica

Onde e oscillazioni. Fabio Peron. Onde e oscillazioni. Le grandezze che caratterizzano le onde

Onde e oscillazioni. Fabio Peron. Onde e oscillazioni. Le grandezze che caratterizzano le onde

VELOCITA. Dipende dalla natura e dalle proprietà fisiche del mezzo

Liceo Scientifico Severi Salerno

BASI FISICHE DELL ECOGRAFIA - 1. DOWNLOAD Il pdf di questa lezione (us1.pdf) è scaricabile dal sito calvini/sdsrd/ 06/07/2011

Onde. ONDA: Perturbazione di una grandezza fisica che si propaga nello spazio.

Il fenomeno luminoso

Appello del 17/2/ Soluzioni

LE ONDE. Il moto armonico 15/02/2016

Corso di Laurea in LOGOPEDIA FISICA ACUSTICA ONDE (ARMONICHE)

p V Velocita di propagazione del suono ρ = densita del mezzo k = modulo di compressione

LA NATURA DEL SUONO. Cos è. il suono? Il suono è una perturbazione in un mezzo elastico che si propaga con velocità definita

Il legame fra la velocità la lunghezza d'onda e la frequenza di un'onda è dato dall'equazione:

Lezioni di acustica. Analisi del segnale sonoro

LE ONDE. vibrano, mettendo in vibrazione anche

IL SUONO E GLI ULTRASUONI DI MARIANGELA MONE

ELEMENTI DI ACUSTICA

Caratteristiche energetiche di un onda

Transcript:

Università Mediterranea degli Studi di Reggio Calabria Facoltà di Architettura Dipartimento di Arte Scienza e Tecnica del Costruire Appunti delle lezioni di FISICA TEC NICA Laboratorio di Conoscenza dell Architettura Materiale Docente: F. Nicoletti PRINCIPI DI ACUSTICA

ACUSTICA Moto armonico e grandezze fondamentali Il moto di un punto P si dice moto periodico se vengono soddisfatte le seguenti condizioni: a) il punto percorre continuamente e ripetutamente la medesima traiettoria b) Se L è un punto della traiettoria ed il punto P si trova in L ad un certo istante, esso vi ritorna dopo un certo tempo T (periodo) che non dipende dalla posizione iniziale considerata. Moto armonico Se il punto P percorre con moto uniforme la circonferenza, la sua proiezione P sul diametro AC rappresenta un moto da A a C e viceversa che si definisce moto armonico B P C A O P 2

Il percorso ACA, eguale a due volte il diametro, è detto oscillazione completa di P, mentre il diametro AC, percorso in un semiperiodo, è detto oscillazione semplice dello stesso punto P. La metà di un oscillazione semplice si dice ampiezza delle oscillazioni, in quanto rappresenta la massima distanza rispetto al punto O, detto centro del moto. Il periodo T rappresenta l intervallo di tempo impiegato dal punto P per ritornare in una data posizione, oppure si può considerare come il tempo che impiega il punto P per percorrere la circonferenza. La frequenza ƒ rappresenta il numero di giri percorsi da P nell unità di tempo. ƒ = 1/ T 3

Caratteristiche delle onde elastiche le caratteristiche principali delle onde elastiche sono: l ampiezza A: il periodo T la frequenza ƒ la velocità di propagazione c la lunghezza d onda λ La velocità di propagazione c dell onda rappresenta la velocità con cui l onda avanza nel mezzo, ovvero lo spazio percorso in una direzione di propagazione nell unità di tempo. la lunghezza d onda λ è il cammino percorso dall onda lungo la direzione di propagazione, in un intervallo di tempo pari ad un periodo T. ma poiché ƒ = 1/T, T= 1/ƒ λ = c T λ = c / ƒ Il nome di lunghezza d onda deriva dal fatto che lungo la direzione di propagazione dell onda, la lunghezza d onda è la distanza tra due punti in cui si hanno le stesse condizioni vibratorie. 4

Per una frequenza di 200 Hz, se la velocità di propagazione è 340 m/s, la lunghezza d onda è λ = c / ƒ = 340/200 = circa 1.7 m. La velocità di propagazione La velocità di propagazione dell onda dipende dalla densità del mezzo e dal rapporto tra calore specifico a pressione e a volume costante γ (γ=1.4 per l aria). c= (γ p /ρ) 0.5 p = pressione N/m 2 ρ = densità dell aria kg/m 3 La velocità c dipende dalla temperatura T del mezzo, ed è crescente con quest ultima. 5

Onde semplici, onde composte Un onda sonora si dice semplice o pura se le particelle del mezzo in cui si propaga vibrano con moto rigorosamente armonico; questo accade solo se la sorgente vibra con una sola frequenza di vibrazione. Le sorgenti in genere non hanno una sola frequenza di vibrazione ma vibrano con più frequenze contemporaneamente. 2.5 2 1.5 1 0.5 0-0.5 0 2 4 6 8 10 12 14 16-1 -1.5-2 -2.5 Le onde prodotte non sono armoniche e si dicono onde composte e derivano dalla somma di più onde semplici. 6

Definizioni di alcune grandezze acustiche Potenza sonora La potenza sonora di una sorgente si indica con il simbolo W, si misura in Watt (W) e rappresenta l energia emessa nell unità di tempo: quindi, quando siamo in presenza di una sorgente che sta producendo suono significa che questa sta trasferendo potenza all aria che la circonda. Intensità di un onda elastica L intensità dell onda in un generico punto P di una sua direzione di propagazione è l energia che fluisce nell unità di tempo attraverso una superficie unitaria posta in P e perpendicolare alla direzione di propagazione. I = E / t S = W/S L intensità I può calcolarsi con la seguente espressione : I = p 2 / ρ c è dunque proporzionale al quadrato della pressione del suono p, ed inversamente proporzionale alla velocità di propagazione e alla densità dell aria. 7

Intensità sonora media L intensità sonora media I si ottiene dividendo la potenza acustica per la superficie sulla quale la stessa si è distribuita e si misura in W/m 2 : I=W/S Nel caso particolarmente semplice di una sorgente omnidirezionale che irradia il suono in tutte le direzioni (vedi figura), l intensità è inversamente proporzionale al quadrato della distanza d dalla sorgente: I=W/S = W/4 π d 2 8

La pressione sonora Normalmente in qualsiasi punto del mezzo la pressione è pari alla pressione atmosferica, mentre quando passano delle onde sonore generate da una sorgente si produce una pressione aggiuntiva. La pressione totale in un punto è: P t =p+ po sen(2π f t +θ) [Pa] p=pressione atmosferica po= ampiezza della pressione f = frequenza t = tempo θ = fase, pari all argomento della funzione al tempo t=0 9

Il decibel Il livello di un fenomeno sonoro si indica mediante i decibel. Infatti valuare un suono in funzione della pressione in Pa non sarebbe semplice in quanto l intervallo tra: soglia di udibilità (20 µpa = 2 x 10-5 Pa) e soglia del dolore (63.2 Pa) è pari ad un fattore 10 6 ; nella figura seguente in ordinate si ha il valore del livello di presisone sonora (decibel) ed in ascisse si ha la pressione p (Pa). Per ridurre l intervallo si è stabilito convenzionalmente di considerare dei valori relativi riferiti al valore minimo di udibilità (con riferimento alla frequenza di 1000 Hz). L p = 10 log(p/p o ) 2 = 20 log(p/p o ) P o = pressione sonora di riferimento - P o = 20 µpa 8 7 6 5 4 3 2 1 0 0.0E +00 2.0E+06 4.0E+06 6.0E+06 8.0E +06 1.0E+07 10

valori dei decibel corrispondenti all intervallo delle pressioni che rientrano nell udibile del sistema uditivo. µpa db 20 0.0 60 9.5 200 20.0 600 29.5 2000 40.0 6000 49.5 20000 60.0 60000 69.5 200000 80.0 600000 89.5 2000000 100.0 6000000 109.5 20000000 120.0 11

IL PHON L orecchio non è un trasduttore lineare e pertanto possiede caratteristiche di risposta differenti alle varie frequenze ed ai vari livelli di intensità. In particolare la sensibilità dell orecchio varia moltissimo con la frequenza dei suoni. Per creare un diagramma con delle curve di isosensibilità si è provveduto a far ascoltare ad un campione elevato di persone un suono puro a 1000 Hz avente un dato livello di pressione sonora e successivamente variando la frequenza cercando di mantenere identica la sensazione sonora. In sostanza le curve di isosensibilità vengono determinate in funzione di una frequenza di riferimento di 1000 Hz ed un livello di pressione sonora di 20µPa. Il livello di sensazione pari ad 1 phon corrisponde al livello di pressione sonora in db, riferito ad un suono puro con 20 µpa e 1000 Hz. Il livello di pressione sonora corrispondente alla soglia di udibilità a 1000Hz corrisponde a 4.2 db, (valore in corrispondenza della curva inferiore per una frequenza di 1000 Hz). La curva di isosensibilità inferiore si indica con MAF (minimum audible field). 12

Come si vede dal diagramma, la sensibilità è più bassa per frequenze minori, ed è particolarmente elevata per frequenze intorno ai 2000-5000 Hz. 13

Il campo riverberante U na sorgente sonora posta in un ambiente chiuso con preti rigide produce un fenomeno di assorbimento, trasmissione e riflessione del suono stesso. Definiti ρ, α e τ come coefficienti di riflessione, assorbimento e trasmissione, rappresentano il rapporto fra energia riflessa, assorbita e trasmessa e quella incidente ρ+α +τ=1 Il coefficiente di assorbimento acustico di un materiale α rappresenta il rapporto tra l energia apparentemente assorbita dall ostacolo e quella incidente. α= α +τ Un campo riverberante si definisce tale quando si verifica che l energia riflessa è elevata rispetto a quella assorbita, per cui se la sorgente sonora cessa di emettere un suono, per un certo tempo il suono continua ad esistere. Il tempo descritto si definisce tempo di riverberazione. 14

Il tempo di riverberazione Il tempo di riverberazione si definisce in genere come il tempo necessario affinchè in un dato punto di un ambiente chiuso il livello sonoro si riduca di 60 db rispetto a quello che si ha nell istante in cui la sorgente ha cessato di funzionare. Il tempo di riverberazione non è costante, ma varia con la frequenza dei suoni, diminuisce con il crescere della frequenza. Il tempo di riverberazione può essere calcolato mediante calcoli analitici o mediante delle misure. La formula più usata per il calcolo del tempo di riverberazione è quella di Sabine: T 60 = 0.161 (V/ S i α i ) 15

LE BANDE DI FREQUENZA L intervallo delle frequenze udibili viene suddiviso in 10 intervalli di bande d ottava. Ottava = intervallo di frequenza pari a una qualsiasi frequenza e il doppio di quella frequenza. Le bande di frequenza correntemente usate in acustica sono ad ampiezza costante e vengono definite in termini percentuali rispetto al valore della frequenza centrale. Per bande d ottava: larghezza di banda = 71% frequenza centrale Per le bande di terza d ottava: larghezza di banda = 23% frequenza centrale Ottave di bassissima frequenza Ottave di bassa frequenza Frequenze di centro banda Hz Ottave di media frequenza Ottave di alta frequenza Ottave di altissima frequenza 1/3 Ottava 25 31.5 40 50 63 80 100 125 160 200 250 315 400 500 630 800 1000 1250 1600 2000 2500 3150 4000 5000 6300 8000 10000 12500 16000 20000 Ottava 31.5 63 125 250 500 1000 2000 4000 8000 16000 16

ADDIZIONE E SOTTRAZIONE DI LIVELLI SONORI Principio di sovrapposizione degli effetti Il livello di pressione sonora in un punto corrisponde alla pressione che si determina in quel punto per effetto della sovrapposizione delle pressioni generate da sorgenti diverse. L 1 = 10 log (p 1 /p o ) 2 L 2 = 10 log (p 2 /p o ) 2 L 12 = 10 log [(p 1 /p o ) 2 + (p 2 /p o ) 2 ] Considerato che (p 1 /p o ) 2 = 10 L1/10 Quindi L 12 = 10 log (10 L1/10 + 10 L2/10 ) Ln = 10 log (10 L1/10 +... + 10 Ln/10 ) 17

ANALISI DI UN CASO PARTICOLARE: SE L1 = L2 L12 = 10 log (2 10 L1/10 ) L12 = 10 [log (2) + log( 10 L1/10 )] Considerato che 10 log (2) = 3 L12 = 3 + L1 18