Scuola dell infanzia di Piantedo



Documenti analoghi
PROGETTO ACCOGLIENZA SCUOLA DELL INFANZIA

La scuola dell infanzia, anello fondamentale del sistema formativo del paese, deve essere in continuità con:

Progetto 5. Formazione, discipline e continuità

PROGETTO di INSERIMENTO e ACCOGLIENZA

7 CIRCOLO DIDATTICO - MODENA

ISTITUTO COMPRENSIVO «V.MUZIO» SCUOLA DELL INFANZIA

PROGETTO ACCOGLIENZA

Doveri della famiglia

ISTITUTO COMPRENSIVO DI REVELLO SCUOLA PRIMARIA REVELLO - ENVIE

SCUOLA DELL INFANZIA DI CAPITONE

ISTITUTO SAN GIUSEPPE Via del Casaletto, Roma tel fax

PRESENTAZIONE DELLA SCUOLA DELL INFANZIA

RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI

NIDO D INFANZIA FRUTTI DI BOSCO INDIRIZZO: VIA DELLA PINETA, 1 VILLA OPICINA TELEFONO:

Progetto Accoglienza A.S. 2015/2016 Conoscersi per crescere insieme: una storia tante storie!

Progetto accoglienza Scuola dell infanzia

Istituto Comprensivo Di Volta Mantovana. Contratto Formativo. Scuola dell Infanzia di Cereta A.S. 2015/2016

PROGETTO CONTINUITA E ACCOGLIENZA

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Istituto Comprensivo Statale «Gobetti» Via Tintoretto Trezzano Sul Naviglio

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER L INTEGRAZIONE

Istituto comprensivo Masaccio Firenze MINIPOF Scuola dell infanzia Giotto

RISORSE e CARATTERISTICHE. di ogni plesso SCUOLA DELL INFANZIA. SCUOLE PRIMARIE Rovato cap. Alghisi Duomo Lodetto SCUOLA SECONDARIA DI 1 GRADO

PROGETTO ACCOGLIENZA

Scuola dell Infanzia Walt Disney anno scolastico 2005/2006

CURRICOLO SCUOLA PRIMARIA BAROLO

Accoglienza CHI BEN COMINCIA...

Laura Viganò

Programmazione Nido Monti

GESTIONE DELLE ATTIVITÀ DI SOSTEGNO DEGLI ALUNNI IN SITUAZIONE DI HANDICAP

PROGETTO DI INTEGRAZIONE E RECUPERO SCOLASTICO

PROGETTO DIDATTICO LAVORARE IN CONTINUITA

Progetto. A.S. 2015/2016 Scuola secondaria di primo grado. Sedi di Simaxis, Solarussa, Ollastra, Villaurbana e Zerfaliu

ISTITUTO COMPRENSIVO MARTIRI DELLA LIBERTA - SESTO SAN GIOVANNI Scuola dell'infanzia "E. Marelli SESTO SAN GIOVANNI (MI)- VIA CAVALLOTTI, 88

QUESTIONARIO DI AUTOVALUTAZIONE D ISTITUTO (per i docenti dei tre ordini di scuola)

SCUOLA DELL INFANZIA DI ALSENO

QUESTIONARIO DOCENTI Riepilogo (48 questionari compilati)

Il ciliegio. Nido d infanzia. Nido comunale d infanzia Gualtieri RE. Comune di Gualtieri

LA SCUOLA E LE PERSONE

2 FINALITA FORMATIVE DELLA SCUOLA PRIMARIA

Vademecum dell Insegnante di Sostegno

PROGETTO DI PRATICA PSICOMOTORIA

TOLLO CH -VIA CAVOUR N.2

FINALITA DELLA SCUOLA DELL INFANZIA

Relatore: Paula Eleta

Il Profilo Dinamico Funzionale (PDF)*

"Falcone Borsellino" Istituto Comprensivo Statale di scuola primaria e secondaria di primo grado

Scuola dell infanzia di Cerbaia. Anno scolastico 2007/08

1) Attività funzionali all insegnamento (art. 27 C.C.N.L. 2003) a) Attività individuali (comma 2) preparazione lezioni

OBIETTIVI EDUCATIVI E DIDATTICI

REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL SERVIZIO ASILO NIDO E SCUOLA DELL INFANZIA COMUNALE

LA TRASPARENZA E PRIVACY. E assicurata ai genitori la massima trasparenza possibile nell accesso ai documenti

Istituto Comprensivo di Scuola dell Infanzia, Primaria e Secondaria di 1 Grado Via Nazionale, 35/b QUERO (Belluno) I PLAY WITH ENGLISH

PROGETTO ACCOGLIENZA

QUI, GIOCANDO E SPERIMENTADO CON I MIEI AMICI, MOLTE ALTRE NE IMPARERO! MA LA SCUOLA NON E UN ATTACCAPANNI

PROGETTAZIONE Anno Scolastico 2014/2015 Scuola Primaria ULISSE ADORNI Classe 4^ sez. A

L AVORO DI RETE AL OBIETTIVI FORMATIVI

PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÁ (DPR 249 del 1998 come modificato dal DPR 235 del 2007) Scuola Primaria.. classe.. a. s.

Scuola Primaria di Marrubiu

Scuola dell'infanzia

DALLA TESTA AI PIEDI

PROGETTO NIDO FELICE

PREMESSA Continuità curricolare Continuità metodologica

QUESTIONARI INCLUSIONE ANNO SCOLASTICO 2013/14

SCUOLA INFANZIA-PRIMARIA PRAIA-AIETA-SAN NICOLA ARCELLA ANNO 2014/15

PRESENTAZIONE PROGETTO

Questionario PAI Personale Scolastico

Istituto Comprensivo Poggiomarino1-Capoluogo. Piano dell offerta formativa

ISTITUTO CESARE ARICI PROGETTO CONTINUITÀ. Anno scolastico 2010/2011. Istituto Cesare Arici - Via Trieste, Brescia

SOMMARIO. Destinatario pag. 3. Normativa di riferimento pag. 3. Finalità del progetto pag. 3. Obiettivi generali pag. 3

CENTRO ESTIVO Progetto per l animazione estiva. per bambini dai 3 ai 6 anni. dal 1 al 2 agosto 2013

Programmazione annuale gruppo di apprendimento bambini anni 3 A. S

SCUOLA PRIMARIA CLASSI 2^ - 3^ - 4^ - 5^ CLASSE PRIMA ANNOTAZIONI TUTTI I PLESSI 14/09 9,00 12,00 8,30 12,00

PROTOCOLLO PER L ACCOGLIENZA ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI

ISTITUTO COMPRENSIVO DI PROVAGLIO D ISEO (BS) PROGETTO INTERCULTURA DEL IC DON RAFFELLI

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER GLI ALUNNI CON DSA

PROGETTO CONTINUITA' ORIENTAMENTO

PIANO DELL OFFERTA FORMATIVA

5.3. INCARICHI E COMMISSIONI SCOLASTICHE INCARICHI

FINALITÀ EDUCATIVA Promuovere lo star bene a scuola e il piacere di tornarvi.

Sottogruppo progetto pedagogico

ISTITUTO COMPRENSIVO AVIGLIANO CENTRO PIANO DELL OFFERTA FORMATIVA ANNO SCOLASTICO 2014/2015

ISTITUTO COMPRENSIVO V.O.CENCELLI SABAUDIA RELAZIONE FINALE FUNZIONE STRUMENTALE

Patto di Corresponsabilità Educativa

Ore dal lunedì al venerdì PRESENTAZIONE

SCUOLA INFANZIA STATALE MUSILE DI PIAVE Il Bosco Parlante. PROGETTO ACCOGLIENZA Anno Scolastico 2015/16

ISTITUTO COMPRENSIVO DI SCUOLA MATERNA, ELEMENTARE E MEDIA «S. BIVONA» Prot. n.7951/a6 Circolare n.18/sp Menfi, 09/11/2013

Adottiamo il giardino di Conce

Identità e filosofia di un ambiente

PROTOCOLLO ACCOGLIENZA ALUNNI DISABILI

ASILO NIDO CASCINA LEVADA

Piano Offerta Formativa

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA ALUNNI STRANIERI

ISTITUTO COMPRENSIVO DI SCUOLA DELL INFANZIA, PRIMARIA E SECONDARIA DI 1º GRADO D E L I A

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE. Scuola dell INFANZIA Via Nigoline, n 16 SCUOLA DELL INFANZIA ADRO. Mail Segreteria : Bsic835008@istruzione.

SCHEDE PROGETTUALI SCUOLA DELL INFANZIA

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER ALUNNI DISABILIdell'I.C.di Belgioioso

PER CRESCERE UN BAMBINO CI VUOLE UN INTERO VILLAGGIO (proverbio africano)

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE A. MAZZARELLA. Scuola dell Infanzia-Primaria-Secondaria I grado. Cerreto Sannita - San Lorenzello

CHI BEN COMINCIA È A METÀ DELL OPERA A.S

SCUOLA DELL INFANZIA SORBANO DEL VESCOVO ANNO SCOLASTICO Progetto annuale UNA FIABA.. A COLORI!!!

Transcript:

Scuola dell infanzia di Piantedo Anno scolastico 2012/2013

Nella stesura della programmazione educativa le insegnanti prendono in esame quella stesa collegialmente a livello d Istituto, il POF, il progetto educativo di Istituto e la programmazione di plesso dello scorso anno. La programmazione esplica i seguenti punti: 1. Strutturazione delle sezioni 2. Organizzazione degli spazi (interni- esterni) 3. Accordi educativi: tra insegnanti con le famiglie 4. Ruolo delle insegnanti e del personale ausiliario 5. Organizzazione delle attività 6. Organizzazione dei tempi (giornata tipo- momenti informali- rituali) 7. Programmazione, progettazione, controllo 8. Continuità: con le famiglie con la scuola primaria con il territorio 9. Documentazione 1. STRUTTURAZIONE DELLE SEZIONI I bambini iscritti, suddivisi in due sezioni eterogenee, sono 53 di cui: - 1 nato nel 2006-16 nati nel 2007-15 nati nel 2008-18 nati nel 2009-3 nati nel 2010 Le sezioni sono così composte: SEZIONE A: ins. Carnazzola Lieta e Mazza Maria, ins. di RC Tonelli Ausilia, ins. di sostegno Del Martino Lara. Sez. A b/i 3 anni n b/i 4 anni b/i 5 anni Totale AULA ARANCIONE Maschi 4 4 4 12 Femmine 5 5 5 15 Totale 9 9 9 27 SEZIONE B: ins. Verga Alessandra e Tocalli Fiorella, ins. di RC Tonelli Ausilia, ins. di sostegno Del Martino Lara e un educatrice Sharon Sez. B b/i 3 anni n b/i 4 anni b/i 5 anni Totale AULA AZZURRA Maschi 7 3 5 15 Femmine 5 3 3 11 Totale 12 6 8 26 La scuola dell infanzia è situata al piano terra ed è collegata alla scuola primaria tramite uno spazio coperto. Essa è dotata dei seguenti spazi ed ambienti: tre aule con annessi servizi per i bambini e locale deposito giochi,, un salone con annesso lo spogliatoio e servizi igienici per i bambini, un aula insegnanti con annessi due servizi e spogliatoio, una sala da pranzo, una cucina, una dispensa, una lavanderia/deposito detersivi, un servizio per i collaboratori scolastici e il personale di cucina, un servizio igienico per bambini diversamente abili, un giardino completamente recintato.

2. ORGANIZZAZIONE DEGLI SPAZI Lo spazio è una risorsa fondamentale per la crescita dei bambini, affinché esso diventi educativo, le insegnanti intendono progettarlo e organizzarlo nel modo seguente: Due aule di sezione sono adibite allo svolgimento di attività didattico-educative e ludiche, la terza aula è adibita a laboratorio e viene utilizzata nei momenti della suddivisione dei bambini in gruppi per età. Affinché le aule diventino un occasione d incontro e d apprendimento, e corrispondano alle esigenze e ai bisogni dei bambini, all interno di esse vengono allestiti degli angoli. Nelle due sezioni sono inizialmente strutturati i seguenti angoli provvisti di attrezzature, giochi e materiale facilmente visibile ed accessibile dai bambini: delle costruzioni; della casetta; dell ascolto e del racconto; del gioco a tavolino. Il salone, provvisto di un angolo con teatrino, viene utilizzato per rappresentazioni teatrali, giochi organizzati e giochi motori, feste e momenti condivisi. La sala da pranzo, arredata con tavolini, è impiegata per il consumo del pranzo. Il giardino viene utilizzato prevalentemente per attività di gioco libero, con l uso corretto delle attrezzature; inoltre per l organizzazione di giochi guidati, attività di osservazione e ricerca ambientale, feste particolari. Le insegnanti utilizzano la palestra comunale vicina per il laboratorio di motricità. 3. ACCORDI EDUCATIVI: TRA INSEGNANTI/CON LE FAMIGLIE Le insegnanti intendono creare nella scuola dell infanzia un ambiente rispettoso dei bisogni, degli interessi, delle capacità e dei ritmi individuali di apprendimento di ciascun bambino così da favorire uno sviluppo armonico e globale della sua persona nel rispetto della cultura di provenienza. Ogni bambino partecipa in prima persona alle varie attività attraverso la procedura del fare, ricercare, osservare, sperimentare, rappresentare, rielaborare, simbolizzare. Le insegnanti stimolano i bambini ad assumere un atteggiamento attivo e creativo in tutte le attività quotidiane, evitando di dare nozioni e soluzioni precostituite. Per favorire la vita di relazione, la comunicazione e lo scambio le insegnanti intendono: porre attenzione all altro attraverso l ascolto attivo; curare la qualità delle relazioni promuovendo un clima di sincera accettazione; collaborare nella soluzione di problemi che ostacolano lo sviluppo e il benessere di ciascuno; promuovere le attività che contribuiscono alla realizzazione delle finalità educative; condividere le scelte operative; ricercare strategie educative e didattiche motivanti. Le insegnanti curano le modalità di inserimento dei bambini nuovi iscritti anche attraverso la festa dell accoglienza nel mese di giugno e il progetto accoglienza nel mese di settembre. Il principio di tutta l attività educativa è l impegno personale di ciascun insegnante, l impegno collegiale, la collaborazione e l uniformità d intervento. Ciascun ins. cura i rapporti con le colleghe, i rapporti ins. bambini e bambini-bambini, i rapporti con il personale ausiliario, i rapporti con i genitori. Ogni insegnante presta attenzione ai bisogni dei bambini, è coerente nelle richieste rivolte ad essi, cura l accoglienza rispettando tempi e modalità di adattamento di ciascun bambino, pone attenzione e valorizza la comunicazione del bambino, fa leva sugli atteggiamenti positivi con il rinforzo verbale, utilizza il richiamo verbale per correggere comportamenti scorretti che arrecano danno ad altri o agli ambienti (nel caso il richiamo verbale non basti invita il bambino a riflettere un attimo seduto). Le insegnanti richiedono collaborazione ai genitori nella condivisione delle strategie educative adottate a scuola: coerenza nelle richieste rivolte ai bambini; responsabilizzazione dei bambini attraverso l assegnazione di incarichi di fiducia; gratificazione e rafforzamento di azioni positive per incanalare atteggiamenti aggressivi;

sensibilizzazione dei bambini nel porre attenzione ai bisogni degli altri/nel rispettare alcune regole condivise; utilizzazione del richiamo verbale per riprendere azioni scorrette. In particolare chiedono collaborazione nel: dare poche regole, ma chiare; essere perseveranti nel pretenderne il rispetto; aiutare i bambini ad accettare gli altri; sensibilizzarli a rispettare persone/ambienti/materiali; utilizzare alcuni NO perché il bambino possa rendersi conto dei limiti. Le insegnanti, oltre agli accordi educativi, intendono condividere il contratto formativo (che viene allegato alla Programmazione Educativa di plesso) per promuovere lo sviluppo dell identità, dell autonomia, della competenza, della cittadinanza. 4. RUOLO DELLE INSEGNANTI E DEL PERSONALE AUSILIARIO Nel plesso prestano servizio: due insegnanti di sezione nella sezione A; due insegnanti nella sezione B; un insegnante di RC presente il giovedì pomeriggio; un insegnante di sostegno; un educatrice; un insegnante di inglese presente da gennaio, una mattina alla settimana; un collaboratore scolastico; una cuoca (aiutata per alcune ore da una persona aggiunta). Ogni insegnante: è responsabile del gruppo sezione, del gruppo d età a lei affidato e dei gruppi di laboratorio; partecipa collegialmente alla definizione della programmazione educativa e del progetto; didattico a grandi maglie, ma s impegna a stendere in dettaglio le attività del gruppo assegnatole e/o dei bambini diversamente abili; predispone il materiale per le varie attività (sezione, gruppo, piccolo gruppo, individualizzate); l insegnante di sostegno, oltre a seguire i bambini diversamente abili, è una risorsa per il plesso; Le insegnanti informano la famiglia dei progressi di ciascun bambino inizialmente a livello di sezione, successivamente a livello di gruppo d età. Ogni insegnante si assume alcuni incarichi nel plesso: Ins. Verga Alessandra - Responsabile sussidi e documentalista Ins. Tocalli Fiorella - Coordinatore di plesso Ins. Mazza Maria - Coordinatore delle programmazioni di plesso Ins. Carnazzola Lieta Presidente e segretario d intersezione L orario di servizio dei docenti è il seguente: SEZIONE A Carnazzola Lieta Mazza Maria Del Martino Lara Tonelli Ausilia Lunedì 1 turno 8,15/12,30 2 turno 10,30/16,15 10,30/12 Martedì 2 turno 10,30/16,15 1 turno 8,15/12,30 10,45/12 13/16 Mercoledì 2 turno 10,30/16,15 1 turno 8,15/12,30 10,30/12-13/16 Giovedì 1 turno 8,15/12,30 2 turno 10,30/16,15 10,45/12 13,15/14,45 14,45/16,15 con alternanza quindicinale Venerdì alternato alternato 13,15/16

SEZIONE B Verga Alessandra Tocalli Fiorella Del Martino Lara Tonelli Ausilia Lunedì 1 turno 8,15/12,30 2 turno 10,30/16,15 9/10,30 Martedì 2 turno 10,30/16,15 1 turno 8,15/12,30 9/10,45 Mercoledì 2 turno 10,30/16,15 1 turno 8,15/12,30 9/10,30 Giovedì 1 turno 8,15/12,30 2 turno 10,30/16,15 9/10,45 13,15/14,45 14,45/16,15 con alternanza quindicinale Venerdì alternato alternato 9/13,25 Anticipo alle h. 8: le due sezioni si alternano ogni due settimane. L insegnante che anticipa l orario di servizio alle otto recupera i quindici minuti al momento del pranzo. I collaboratori scolastici operano per il buon funzionamento scolastico svolgendo, oltre alla pulizia dell ambiente, le seguenti attività in momenti diversi: aprono la porta e preparano l ambiente scolastico prima dell entrata, nel momento dell entrata e dell uscita controllano persone e bambini che entrano ed escono, rispondono al telefono, fotocopiano materiale didattico necessario allo svolgimento delle attività, svolgono attività di vigilanza, in caso di necessità collaborano nel cambio e nella preparazione dei bambini per le uscite, accompagnano bambini ed insegnanti durante le uscire didattiche, in palestra, in biblioteca, ecc. La cuoca viene coinvolta in eventuali attività scolastiche quali: l organizzazione di feste e pic-nic. 5. ORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITA Nell organizzazione delle attività le insegnanti operano delle scelte per favorire: la sicurezza, la comunicazione, il senso d appartenenza ad un gruppo, i rapporti sociali con i compagni e con le figure adulte, la progressiva apertura al mondo relazionale, l acquisizione e il rafforzamento di competenze specifiche per i diversi campi d esperienza. Nel primo periodo di scuola si privilegiano attività di sezione legate al progetto accoglienza. A partire dal 22 ottobre, durante la compresenza antimeridiana, si prevede, per l intera settimana, la costituzione di gruppi di età per l attuazione del progetto di plesso. Da gennaio si inseriscono nel gruppo del 3 livello i bambini eventualmente iscritti in anticipo alla scuola primaria. Ogni pomeriggio è prevista la ricostituzione del gruppo sezione e la formazione di gruppi elettivi e di compito. Organizzazione pratica: Cinque giorni alla settimana si costituiscono gruppi per età, affidati alla medesima insegnante per l intero anno scolastico. In questi gruppi si favoriscono attività rivolte ai diversi campi d esperienza. La suddivisione dei gruppi si attua dalle ore 10,30 alle ore 11,45. I gruppo d età vengono così assegnati: 21 bambini del 1 livello: ins. Carnazzola Lieta affiancata dall educatrice e il venerdì dall insegnante di sostegno. 15 bambini del 2 livello: ins. Tocalli Fiorella 17 bambini del 3 livello: ins. Mazza Maria e Verga Alessandra affiancate per alcune ore dall insegnante di sostegno Per favorire le competenze linguistiche nei bambini stranieri le insegnanti Mazza e Tocalli, alternandosi, attueranno il progetto d Istituto Una scuola aperta al mondo. Il gruppo formato da 5 bambini si costituirà un ora la settimana (giovedì pomeriggio) a partire da novembre. I due bambini stranieri presenti nel gruppo del 3 livello attueranno attività specifiche per migliorare le competenze linguistiche anche all interno del laboratorio. Al pomeriggio si svolgono attività di sezione e/o in piccolo gruppo. Il giovedì pomeriggio è dedicato all educazione religiosa con la presenza dell insegnante di RC. Nel plesso viene attivato il laboratorio di motricità, per gruppi di livello, con l utilizzo della palestra comunale, a partire da novembre, con la seguente organizzazione: 2 livello mercoledì dalle 10,30 alle 11,45 3 livello giovedì dalle 10,30 alle 11,45 1 livello venerdì dalle 10,30 alle 11,45

6. ORGANIZZAZIONE DEI TEMPI Il ritmo della giornata garantisce una varia distribuzione delle opportunità educative, per questo le insegnanti ne prevedono la seguente strutturazione: 8,00/9,15 - entrata e fino alle 10,30 momento in sezione. I bambini vengono accolti dall insegnante di turno nella sezione d appartenenza; mentre aspettano l arrivo dei compagni scelgono liberamente i giochi e i materiali a disposizione. In questo momento l insegnante rassicura e coinvolge i bambini che hanno difficoltà di distacco dal genitore, cercando d interessarli ai giochi in dotazione, coinvolgendoli in gruppi di bambini ben inseriti ed autonomi. Questo momento è dedicato inoltre al riordino, all utilizzo dei servizi igienici, alla registrazione delle presenze e del calendario, al consumo della frutta e alla proposta di giochi organizzati e canti. 10,30/ 11,45 - attività per gruppi di livello. 11,45/12 - uso dei servizi igienici. 12/13 - scelta dei camerieri, pranzo, sparecchiatura della tavola. 13,15/13,30 - uscita intermedia. 13/14,30 - giochi spontanei in sezione, utilizzo dei diversi angoli, riordino. 14,30/15,45 - attività guidate in sezione, formazione di gruppi elettivi e di compito, riordino, preparazione all uscita. I bambini dopo il riordino conversano e si scambiano osservazioni sulle esperienze vissute durante la giornata, partecipano a giochi organizzati o ascoltano brevi racconti. 15,45/16,15 - uscita. I momenti informali di vita quotidiana vengono utilizzati come momenti educativi per promuovere lo sviluppo di competenze, l autonomia e l abitudine al fare bene con ordine. S intende far percepire ai bambini i momenti informali come rituali mediante una collocazione precisa nello spazio e nel tempo. Si identificano i seguenti rituali: appello, calendario, incarichi, costituzione dei gruppi, sparecchiatura della tavola, uscita. Alcuni di questi momenti vengono visualizzati su cartelloni. L uso del calendario prevede anche una scansione mensile dei compleanni. Al termine del mese, nella giornata in cui il menù prevede il dolce, vengono festeggiati e fotografati tutti i bambini che compiono gli anni in tale mese. I bambini, nel primo periodo di scuola, sono impegnati nella preparazione di piccoli doni per i festeggiati. 7. PROGRAMMAZIONE, PROGETTAZIONE, CONTROLLO Poiché la finalità della scuola dell infanzia è fare del bambino un soggetto attivo, costruttore della propria conoscenza, le insegnanti, oltre alla programmazione educativa elaborano il progetto didattico di plesso. Le diverse Unità d apprendimento, tengono conto delle potenzialità, delle possibilità, dei ritmi e degli stili d apprendimento dei bambini e hanno il fine di perseguire le competenze e gli obiettivi individuati, realmente accessibili ai bambini Per valorizzare al meglio le capacità dei singoli bambini le insegnanti scelgono strategie educative e metodologiche motivanti e più adatte all apprendimento, propongono attività stimolanti dal punto di vista cognitivo e relazionale, sollecitando tutte le potenzialità, i linguaggi e le forme d intelligenza. Le insegnanti in itinere si confrontano e adattano le UA, durante il percorso, in base alle esigenze specifiche dei bambini. I dati del confronto e della valutazione vengono elaborati a livello di plesso, confrontati nel collegio docenti e comunicati alle famiglie durante le assemblee e i consigli d intersezione. 8. CONTINUITA Le insegnanti ritengono fondamentale stabilire produttivi rapporti con le famiglie e le diverse istituzioni educative, pur nel rispetto della loro specificità di compiti e ruoli, al fine di favorire un processo unitario di crescita e di sviluppo del bambino. Con le famiglie Sono previste assemblee e colloqui individuali periodici (sia con le insegnanti di sezione che con quelle assegnate al gruppo d età) utili, anche, a favorire una proficua collaborazione e scambio d informazioni.

Per la consegna di comunicazioni individuali, provenienti dalla segreteria, si struttura uno spazio apposito (accanto all albo ) con tasche contrassegnate con il nome del bambino/bambina. Ciascun genitore avrà cura di controllare e prelevare la posta personale. Per facilitare la partecipazione dei genitori ai colloqui individuali, le insegnanti comunicano per iscritto a ciascuna famiglia la data di ogni incontro e sono inoltre disponibili, per situazioni particolari, anche al termine dell orario scolastico pomeridiano, concordando la data con i genitori. Per permettere ai genitori di conoscere meglio le attività che i bambini svolgono a scuola, le insegnanti espongono: - all albo - comunicazioni, menù e documentazione educativa e didattica - alle pareti - alcuni lavori svolti dai bambini a scuola - nello spazio dedicato alle informazioni alle famiglie - circolari e documenti provenienti dalla segreteria dell Istituto - nell assemblea finale - alcune esperienze, documentate nel corso dell anno scolastico, anche attraverso la visione di un Dvd. Per sensibilizzare le famiglie e favorire la collaborazione le insegnanti intendono discutere con i genitori, in occasione della prima assemblea, il contratto formativo con le famiglie per condividere alcune scelte educative comuni (coerenza nelle richieste, rispetto di alcune regole, responsabilizzazione, uso del rinforzo positivo, sensibilizzazione dei bambini verso gli altri, uso della gratificazione, metodi di correzione, utilizzo dei giochi portati da casa, ) Con la scuola primaria La vicinanza della scuola primaria, collegata alla scuola dell infanzia tramite uno spazio coperto, favorisce lo scambio e la continuità tra i due ordini di scuola. Nel secondo quadrimestre si prevede il progetto di continuità, che coinvolge i bambini iscritti alla scuola primaria, in attività programmate dalle insegnanti dei due ordini di scuola. Per valorizzare le esperienze compiute alla scuola dell infanzia, e creare un ponte tra i due ordini di scuola, al termine dell anno scolastico vengono portati alla scuola primaria alcuni cartelloni o prodotti significativi, realizzati dai bambini di cinque anni, nel corso dell anno scolastico. Con il territorio Si prevedono: uscite, finalizzate all attuazione della Unità d Apprendimento, nell ambito del comune e al di fuori di esso; uso della biblioteca comunale; Viaggio d istruzione all avio superficie di Caiolo; Laboratori in collaborazione con l Ecomuseo della Valgerola. 9. DOCUMENTAZIONE Le insegnanti prevedono di documentare l itinerario educativo-didattico svolto a scuola in quanto lo ritengono utile per: i bambini, che rivedendo i propri lavori, rivivono le esperienze, le consolidano e si rendono conto delle loro conquiste; le insegnanti che possono rivedere, riflettere e confrontarsi sul lavoro svolto; le famiglie che vengono maggiormente coinvolte nei progetti scolastici; la continuità con la scuola primaria che favorisce un passaggio graduale tra i due ordini di scuola. Vengono documentati: lavori collettivi ed esperienze significative attraverso fotografie; momenti particolarmente significativi ripresi su Dvd. I lavori individuali vengono riordinati in successione in un raccoglitore personale che il bambino può consultare liberamente a scuola e può essere portato a casa durante l anno scolastico per essere guardato con i genitori.