Questionario di fine modulo Accoglienza Si propongono di seguito n. 18 di domande chiuse con 4 possibili risposte. Solo una risposta è corretta. Le domande sono state divise in 4 sezioni (A, B, C, D). La griglia finale per la correzione del questionario consente di individuare il proprio grado di apprendimento e di determinare le eventuali aree di miglioramento. SEZIONE A 1. La fase di Accoglienza è: a) il momento in cui l operatore organizza gli strumenti a sua disposizione e informa l utente del percorso che viene offerto b) il momento in cui l operatore ricerca le offerte di lavoro corrispondenti al profilo dell utente c) il momento in cui l operatore iscrive l utente ai corsi di formazione e aggiornamento d) il momento in cui l operatore rivede l utente incontrato nella fase di orientamento 2. Tra i seguenti aspetti problematici, quale riguarda la fase di Accoglienza? a) Redigere un piano formativo puntuale e rispondente alle necessità dell utente e a quelle del mercato del lavoro locale b) A volte l utente percepisce le proprie capacità e potenzialità professionali diverse rispetto alle effettive esperienze svolte c) Verificare la disponibilità immediata da parte delle aziende di accogliere l utente che si è rivolto al servizio 1
d) Redigere un piano formativo puntuale e rispondente alle necessità dell utente e a quelle del settore produttivo in maggiore crescita e relativo al proprio contesto locale 3. La raccolta dei dati dell utente dovrà avvenire nel rispetto di quali norme? a) Delle norme sul diritto penale b) Delle norme sulla privacy c) Delle norme comuni d) Delle norme sui diritti civili del lavoratore 4. Una buona gestione degli strumenti della fase di Accoglienza presuppone capacità di: a) comunicazione, diffidenza, perspicacia, egoismo b) rigidità, perspicacia, pregiudizio, relazione c) comunicazione, relazione, intuizione e flessibilità d) intuizione, diffidenza, comunicazione, espressione 5. In media quanto tempo è auspicabile che si dedichi alla fase di Accoglienza? a) 20 minuti b) 40 minuti c) 5 ore d) 2 ore SEZIONE B 6. Tra gli elementi che contraddistinguono l ascolto attivo vi è certamente: a) La registrazione audio dell intervista b) Sapere trarre conclusioni fin dalle prime battute del colloquio c) Prestare attenzione anche quando l argomento è conosciuto 2
d) Interloquire spesso con lunghe domande che rassicurino l interlocutore circa la nostra attenzione 7. Cosa si intende per interloquire con gli utenti attraverso un atteggiamento empatico? a) Mettersi nei panni dell utente cercando di riuscire a consolarlo e a individuare una giusta soluzione alle sue problematiche b) Parlare in modo lento e semplice al fine di farsi comprendere da ogni tipo di utente c) Mettersi nei panni dell utente, senza consolarlo o approvando i suoi comportamenti, ma aiutarlo a riflettere su ciò che sta accadendo d) Mettersi nei panni dell utente cercando di riuscire a rasserenarlo approvando con tatto i suoi comportamenti 8. Attraverso l empowerment è possibile: a) Migliorare nell utente autostima e fiducia in se stesso b) Deresponsabilizzare l utente rispetto alle problematiche del mercato del lavoro c) Migliorare il processo di difesa dell utente d) Migliorare le competenze dell utente al fine di non porsi obietti in termini autonomi 9. In che modo si può creare un pregiudizio nei confronti dell utente? a) Quando ci si crea un opinione dopo un attenta analisi del profilo professionale dell utente b) Quando ci si crea un opinione preconcetta concepita non per conoscenza precisa e diretta del fatto o della persona, ma sulla base di voci e opinioni comuni c) Quando si è incontrato l utente più volte e si è quindi in grado di ricostruire il suo passato d) Quando ci si crea un opinione preconcetta concepita per conoscenza precisa e puntuale del fatto o della persona, sulla base di una conoscenza comune 3
10. Qualora un utente fosse scoraggiato rispetto alla possibilità di trovare lavoro, cosa non bisogna fare? a) Non occorre valorizzare troppo le risorse disponibili nel mercato del lavoro b) Non occorre offrire ascolto e comprensione c) Non occorre avere un atteggiamento empatico d) Non occorre solidarizzare con atteggiamenti pessimistici SEZIONE C 11. Cos è una Checklist? a) Si tratta di uno strumento che consente di entrare maggiormente nel merito della situazione personale e professionale dell utente b) Si tratta di uno strumento che consente di verificare le offerte di lavoro disponibili in tempo reale c) Si tratta di uno strumento che consente di definire il sussidio da erogare all utente d) Si tratta di uno strumento che consente di entrare maggiormente nel merito della situazione contributiva dell utente e della sua famiglia 12. Nella parte finale della Check list l operatore potrà: a) Evidenziare quali attività lavorative può svolgere l utente in relazione alla verifica precedentemente svolta in merito alle effettive e concrete offerte di lavoro disponibili in tempo reale b) Evidenziare la possibile distanza tra come l utente percepisce la propria vita professionale e le proprie competenze rispetto a quelle effettivamente costruite durante le sue esperienze lavorative e personali c) Suggerire di non ammettere l utente al servizio d) Evidenziare quali attività lavorative non può svolgere l utente in relazione alla verifica precedentemente svolta in merito alle effettive e concrete offerte di lavoro disponibili in tempo reale 4
13. Quale legge definisce i destinatari dei trattamenti di Mobilità in deroga? a) L. 2/2009 art. 19 c. 10 b) L. 22/12/2008 n. 203 c) DPR 445/2000 art. 76 d) L. 30/2003 14. Con la sottoscrizione del Patto di Attivazione l utente assume diversi impegni. Tra questi: a) redigere un Piano di Azione Individuale personalizzato. b) pagare una tassa di iscrizione al servizio c) rispondere a tutte le convocazioni degli esperti d) redigere un Piano di Azione semestrale e/o annuale SEZIONE D 15. Al fine di stabile un proficuo rapporto di relazione con l utente, l operatore dovrà anche: a) evitare la comunicazione non verbale con l utente b) fare credere all utente di perdere a volte l attenzione, allo scopo di stimolarlo a cercare di esprimere meglio e in modo più puntuale le proprie idee e le proprie esperienze c) dimenticare nei momenti giusti il tempo e lo spazio in cui opera d) creare un clima di accettazione e fiducia fin dal primo momento in cui incontra l utente 5
16. Rispetto al setting, dove è meglio svolgere il colloquio nella fase di Accoglienza? a) In un ambiente riservato e silenzioso b) In un ambiente riservato, ma in presenza degli altri colleghi c) In un ambiente impersonale e rigoroso d) In un ambiente familiare all utente 17. Cosa si intende per domande di transizione? a) Sono quelle domande che permettono di passare l utente da un operatore ad un altro durante le varie fasi del colloquio b) Sono quelle domande che permettono in modo morbido il passaggio da un argomento ad un altro c) Sono quelle domande che riguardano la fase di crisi e di transizione lavorativa dell utente d) Sono quelle domande che permettono di prendere tempo quando non si sa bene quale altra domanda porre all utente 18. Cosa si intende per colloquio strutturato? a) Si tratta di una modalità che prevede l utilizzo di domande aperte e destrutturate b) Si tratta di una modalità che prevede l utilizzo di domande già prestabilite c) Si tratta di una modalità che prevede una negoziazione iniziale tra operatore e utente d) Si tratta di una modalità che prevede l utilizzo di domande con risposte vere o false 6
Griglia per la correzione Istruzioni: stampa la griglia e segna le risposte esatte con una X. Al termine verifica quali eventuali argomenti ti consigliamo di ripassare. SEZIONE A 1. a) il momento in cui l operatore organizza gli strumenti a sua disposizione e informa l utente del percorso che viene offerto 2. b) A volte l utente percepisce le proprie capacità e potenzialità professionali diverse rispetto alle effettive esperienze svolte 3. b) Delle norme sulla privacy 4. c) comunicazione, relazione, intuizione e flessibilità 5. c) 2 ore Risposte esatte SEZIONE B 6. c) Prestare attenzione anche quando l argomento è conosciuto 7. c) Mettersi nei panni dell utente, senza consolarlo o approvando i suoi comportamenti, ma aiutarlo a riflettere su ciò che sta accadendo 8. a) Migliorare nell utente autostima e fiducia in se stesso 9. b) Quando ci si crea un opinione preconcetta concepita non per conoscenza precisa e diretta del fatto o della persona, ma sulla base di voci e opinioni comuni 10 d) Non occorre solidarizzare con atteggiamenti pessimistici SEZIONE C 11 a) Si tratta di uno strumento che consente di entrare maggiormente nel merito della situazione personale e professionale dell utente 12 b) Evidenziare la possibile distanza tra come l utente percepisce la propria vita professionale e le proprie competenze rispetto a quelle effettivamente costruite durante le sue esperienze lavorative e personali 13 b) L. 22/12/2008 n. 203 14 c) risponder e a tutte le convocazioni degli esperti SEZIONE D 15 d) creare un clima di accettazione e fiducia fin dal primo momento in cui incontra l utente 16 a) In un ambiente riservato e silenzioso 17 b) Sono quelle domande che permettono in modo morbido il passaggio da un argomento ad un altro 18 b) Si tratta di una modalità che prevede l utilizzo di domande già prestabilite 7