ORGANIZZAZIONE PERSONALE L ORGANIZZAZIONE è un sistema coordinato di persone che si prefigge di raggiungere un più razionale impiego del lavoro umano in relazione agli obiettivi aziendali. IL PERSONALE è un complesso di attività finalizzate alla gestione del fattore umano che vanno dall acquisizione al collocamento di quiescenza 2
TEORIE ORGANIZZATIVE SCUOLA CLASSICA TAYLOR SCUOLA COMPORTAMENTISTICA MAJO MASLOW SCIENZE DEL MANAGEMENT APPROCCIO DELLA CONTINGENZA
Suddivisione delle attività tra gli organi aziendali Gli organi aziendali possono essere suddivisi su tre livelli: organo volitivo DIREZIONE GENERALE organo direttivo DIREZIONE DIPARTIMENTI organo esecutivo UNITA OPERATIVE soggetto che prende le decisioni aziendali e definisce le linee strategiche da seguire traduce in direttive operative le linee strategiche dettate dell organo volitivo è composto da tutti coloro che, materialmente, eseguono quanto definito dall organo direttivo 4
In passato hanno avuto grande risonanza altri approcci: Taylorismo Human Relations e Teorie Motivazionali - formula regole generali di organizzazione, ritenute universalmente valide - sottovaluta la componente umana - enfatizza la componente umana, il ruolo dei gruppi e l organizzazione informale - afferma l esigenza di motivare i soggetti con scelte organizzative tali da appagarne i bisogni superiori 5
Taylorismo Teorie Motivazionali Approcci Contingency Ordinamento gerarchico: - unità di comando - principio dell eccezione e della delega - bilanciamento autorità e responsabilità : - Teorie Delle relazioni umane Motivazioni di ordine sociale: - appartenere ad un gruppo, - appagamento sul lavoro, ma anche fuori, Scala dei bisogni dei soggetti: - fisiologici - di sicurezza - sociali - di stima - di autorealizzazione L organizzazione va analizzata e progettata in stretta aderenza alle variabili contingenti, cioè: - ambiente esterno - soggetti aziendali - tecnologie - variabili istituzionali - strategia aziendale Non esistono scelte organizzative ottimali in assoluto. Esistono opzioni diverse: l organizzazione è un abito su misura, da cambiare flessibilmente 6
migliorare l efficienza dell azienda attraverso una riduzione dei costi di produzione. scopo principale dell impresa garantire al tempo stesso un basso costo del lavoro per l impresa e elevati salari per i lavoratori. Conseguire il massimo benessere sia dell imprenditore che dei lavoratori: COME? uno studio scientifico dei tempi e metodi di lavoro nella convinzione che esiste una sola via ottimale (one best way) per ogni problema di natura organizzativa.
definizione della struttura organizzativa cioè l insieme dei ruoli (o comportamenti attesi) e delle linee di influenza Essa si realizza attraverso SUDDIVISIONE e SPECIALIZZAZIONE delle attività; DELEGA dei poteri e delle responsabilità COORDINAMENTO delle attività in un sistema integrato di obiettivi,poteri e responsabilità
FACENDO RIFERIMENTO AL LIVELLO ORGANIZZATIVO SOTTOSTANTE LA DIREZIONE GENERALE SI POSSONO INDIVIDUARE LE DIFFERENTI TIPOLOGIE DI MACROSTUTTURE
Possibili STRUTTURE ORGANIZZATIVE struttura gerarchica di tipo piramidale: il potere decisionale è accentrato nella mano di un solo soggetto/organo e ciascun membro dell organizzazione riceve ordini da un solo diretto superiore e allo stesso deve rispondere per il suo operato. struttura funzionale: il potere decisionale e i compiti relativi alla direzione vengono suddivisi tra più organi di pari grado, ognuno specializzato in una determinata funzione ciascuno dei quali dipende dall organo volitivo. Struttura-funzionale a line e staff: suddivisione tra due tipi di organi. Gli organi di line, svolgono attività direttive ed hanno potere decisionale; gli organi di staff sono organi consultivi di assistenza agli organi di line. struttura multi divisionale: la responsabilità di direzione viene ripartita in divisioni ciascuna delle quali gestita da un suo dirigente. struttura a matrice adatta soprattutto per quelle aziende che lavorano su commessa o per progetto. In questa struttura troviamo due tipi di dirigenti entrambi dipendenti dall organo volitivo: i manager di funzione e i manager di progetto. A.A 2010/2011 10
l più importante strumento usato dalle imprese per rappresentare la propria struttura organizzativa è l organigramma. grafico che serve ad individuare: gli organi che costituiscono la struttura aziendale; le modalità di raggruppamento di tali organi; le relazioni che esistono tra di essi, ovvero come è ripartita l autorità.
struttura-funzionale Direzione generale Organo di staff Direzione produzione Direzione marketing Direzione finanza Direzione amministrazione e controllo 12
Efficienza: razionalizzazione delle risorse, favorisce le economie di scala Accuratezza:: favorisce la precisione, la sicurezza e l accuratezza degli obiettivi funzionali Specializzazione: sviluppo di elevate ed approfondite competenze e professionalità
Rigidità e lentezza: difficoltà e tempi di risposta lunghi ai cambiamenti ambientali Difficoltà di innovazione e inadeguatezza in ambienti dinamici Difficoltà di diversificazione: inadeguatezza rispetto a strategie di diversificazione di prodotto, di area geografica, di clientela,
struttura multi divisionale Organi di staff Direzione generale Divisione prodotto B Divisione prodotto A Divisione prodotto C A.A 2010/2011 15
Raggruppa le unità sulla base dei prodotti, servizi o centri di profitto, aree geografiche Decentralizza i processi decisionali (usata a tal fine fin dal 1700 negli eserciti E utilizzata con successo da organizzazioni di grandi dimensioni
DIREZIONE GENERALE: gestisce le risorse finanziarie e le assegna alle divisioni, coordina le divisioni, valuta i risultati raggiunti da ognuna di esse DIREZIONI DI DIVISIONE: gestiscono le divisioni assicurando lo sviluppo coerente delle strategie aziendali. Sono centri di profitto dotati di autonomia gestionale FUNZIONI: collocate alle dipendenze di ciascuna divisione. Articolate nella normale suddivisione per funzioni (marketing, produzione, ) UNITA OPERATIVE: uffici, laboratori, stabilimenti interni alle singole funzioni o processi
Adeguata a strategie di diversificazione (di prodotto, di clientela, di mercato...) Consente una buona flessibilità e capacità di risposta ai cambiamenti in un ambiente instabile Realizza un efficace coordinamento interfunzionale su ogni divisione (prodotto, area geografica..)
Aumento dei costi e conseguente perdita delle economie di scala a causa della moltiplicazione delle funzioni nelle divisioni e, spesso, per la notevole dimensione delle unità di staff Dispersione delle competenze e perdita di specializzazione Difficoltà a reclutare dirigenti con sufficienti capacità manageriali Difficoltà di coordinamento e di controllo delle divisioni e situazioni di conflitto tra i responsabili delle divisioni
struttura a matrice MANAGER DIREZIONE COMMERCIALE DIREZIONE PERSONALE DIREZIONE AMMINISTRAT.VA Direzione progetto A Direzione progetto B Direzione progetto C Manager esperti dei progetti e manager responsabili di funzione 20
Articolazione della Struttura a Matrice Architettura duplice: combina l esperienza funzionale con l orientamento divisionale (prodotto, cliente, area geografica...). Organi verticali (Funzioni) + Organi orizzontali (Raggruppamenti divisionali: per prodotto, progetto o area geografica): solitamente i manager di tali organi hanno responsabilità congiunta e identica autorità Presenta una duplice linea di autorità e di responsabilità e due (o più) criteri di suddivisione del lavoro a cui corrispondono due (o più) tipologie di managers: responsabili di funzione e di divisione (prodotto, progetto, area geografica...) Direzione Generale: garantisce l equilibrio organizzativo. Contribuisce ad esplicitare e a risolvere i conflitti interni
Flessibilità nell uso delle risorse: le risorse scarse sono assegnate alle funzioni e successivamente condivise in modo flessibile tra i prodotti o i progetti. persegue simultaneamente obiettivi di efficienza, esperienza tecnica, da un lato e di flessibilità e innovazione, dall altro lato realizza un elevata adattabilità ai cambiamenti che frequentemente si verificano in ambienti dinamici. attraverso l analisi dei problemi e la predisposizione di progetti ad hoc realizza un elevato livello di coordinamento tra le unità funzionali e stimola un elevato grado di partecipazione ed autonomia decisionale del personale
Orientamento divergente: possibile differente orientamento dei responsabili funzionali rispetto a quelli divisionali e possibile contraddittorietà delle disposizioni impartite dai due responsabili, con rischi di confusione e di incertezza decisionale Conflittualità: elevata probabilità d insorgenza di tensioni e conflitti Onerosità del coordinamento e della formazione: elevati costi e tempi di coordinamento, in particolare per il ricorso frequente a riunioni o incontri per la risoluzione dei conflitti. Necessità di formazione approfondita
selezione ACQUISIZIONE Accoglimento addestramento inserimento formazione UTILIZZO retribuzione valutazione