S. Colapietro CLINICAL RIASSUNTO In questo studio è stata valutata l efficacia di alcuni medicinali omotossicologici in un gruppo di 4 pazienti (2 F, M) di età compresa tra 13 e 47 anni, affetti da asma bronchiale allergico e rinocongiuntivite. I pazienti sono stati divisi in due gruppi: Gruppo A ( pazienti, 12 F; 8 M) affetti da asma lieve persistente + rinocongiuntivite con positività prevalente a pollini di Graminacee, Composite e olivo; Gruppo B (2 pazienti, 13 F; 12 M) affetti da asma bronchiale persistente di media e grave entità, con positività ad Acari Dp 36 e Df 42, Parietaria e Graminacee. Nel Gruppo A è stato praticato il seguente protocollo terapeutico: Engystol cps, Galium -Heel gtt, Allergy Plex n 29 gtt, Arnica comp. -Heel cps, Pulsatilla compositum fl; al bisogno Husteel gtt, Cuprum -Heel cps, Drosera -Homaccord, Luffa comp. -Heel spray nasale e cps, OVIX cps, Tartephedreel gtt e collirio a base di Euphrasia. Nel Gruppo B, a pazienti, al protocollo su indicato è stato aggiunto Guna-Interleukin 12 + Guna-INF γ. A 1 pazienti è stata praticata desensibilizzazione sottocutanea con Cuprum colloidale D4 e Acidum formicicum D4. È stata consigliata dieta tendenzialmente basica e riequilibrio della flora intestinale. Tutti i 4 pazienti sono stati seguiti per 36 mesi e sottoposti a prick test, prove di funzionalità respiratoria, ossimetria digitale, test EAV per la ricerca di intolleranze alimentari e di nosodi, Floriterapia di Bach, visita medica e anamnesi accurata ogni 3 mesi. I risultati sono stati i seguenti: Nel Gruppo A, dopo 1 mese di terapia omotossicologica l utilizzo di farmaci convenzionali è stato ridotto. In 12 pazienti sono stati aboliti completamente i β2 e i cortisonici. Le crisi asmatiche si sono ridotte, il VEMS è aumentato mediamente del % e di conseguenza il rapporto VEMS/CV è migliorato. I sintomi legati alla rinocongiuntivite si sono notevolmente ridotti. Nel Gruppo B si è registrata la riduzione dell utilizzo dei β2 long-action, di cortisonici e di antistaminici; in è stato abolito l uso di cortisonici per uso sistemico. Mediamente il recupero del VEMS è stato del 12%, la S 2 è aumentata di 3 punti, le riacutizzazioni annuali sono passate da a 2. L efficacia della terapia omotossicologica è dovuta sia all assenza di effetti collaterali sia alle modificazioni del terreno immunitario che ha determinato lo switch Th1-Th2. L utilizzo di Guna-Interleukin 12 e di Engystol (riequilibrio della bilancia immunitaria) è una formidabile arma terapeutica biologica per raggiungere il suddetto scopo. TERAPIA OMOTOSSICOLOGICA DELL ASMA BRONCHIALE ALLERGICO STUDIO CLINICO OSSERVAZIONALE HOMOTOXICOLOGIC THERAPY IN ALLERGIC BRONCHIAL ASTHMA AN OBSERVATIONAL CLINICAL STUDY PAROLE CHIAVE ASMA BRON- CHIALE ALLERGICO, ENGYSTOL, AL- LERGY PLEX 29, GALIUM -HEEL, ARNICA COMP. -HEEL, GUNA-INTERLEUKIN 12, GUNA-INF γ. SUMMARY: In this study it has been evaluated the effectiveness of some homotoxicological medicines in a group of 4 patients (2 F, M) aged between 13 and 47 years, all suffering from bronchial asthma and allergic rhinoconjunctivitis. Patients were divided into two groups: Group A (; 12 F and 8 M) with mild persistent asthma + rhinoconjunctivitis prevalently positive to grass pollen, olive and Composites and Group B (2; 13 F and 12 M) suffering from persistent bronchial asthma, medium to severe, with positivity to mites Dp 36 and 42 DF, Pellitory and Graminaceae. Group A was administered the following protocol: Engystol tablets, Galium-Heel drops, Allergy Plex n 29 drops, Arnica comp. -Heel tablets, Pulsatilla compositum ampoules; if needed, it has been added Husteel drops, Cuprum -Heel tablets, Drosera -Homacc. drops, Luffa comp. -Heel nasal spray and tablets, OVIX tablets, Tartephedreel drops, and eye drops containing Euphrasia. In Group B, for patients, to the protocol it has been added Guna-Interleukin 12 + Guna-INF γ. 1 patients have been administered with subcutaneous desensitization using Cuprum colloidal D4 and Formicicum ac. D4. It has been recommended to prefer a basic diet as well as balancing the intestinal flora. All 4 patients have been monitored for 36 months. They all underwent skin prick tests, pulmonary function tests, oxymetry digital, EAV test for the detection of food intolerances and nosodes; Bach Flowertherapy has also been set. Medical examination and accurate medical history have been performed every 3 months. The results were the following: in Group A, after one-month homotoxicological treatment, the use of conventional medicines has been significantly reduced. The use of β2 and cortisone was completely abolished in 12 patients. The asthma attacks were significantly reduced, the VEMS has risen by an average of %, and therefore the ratio VEMS/CV has improved. The symptoms associated with rhinoconjunctivitis have been significantly reduced. In Group B there was a reduction in the use of β2-long action, of cortisone and antihistamines; in patients it has been abolished the use of corticosteroids by systemic use. Average recovery of VEMS reached 12%, the S 2 increased by 3 points, annual exacerbations decreased from to 2. The effectiveness of the homotoxicological treatment, if compared to the conventional one, is given both to the absence of side effects and to the modification of the immunological basis which determined the immunological Th1-Th2 switch. The use of Guna-Interleukin 12 and Engystol (immune re-balancing) is an extraordinary therapeutic biological weapon to achieve the aim given. KEY WORDS: ALLERGIC BRONCHIAL ASTHMA, ENGYSTOL, ALLERGY PLEX 29, GALIUM -HEEL, ARNICA COMP. -HEEL, GUNA-INTERLEUKIN 12, GUNA-INF γ. 13
STEP 4 STEP 3 Moderato STEP 2 STEP 1 Intermittente FIG. 1 INTRODUZIONE ASMA BRONCHIALE ALLERGICO FIG. 2 Nessuno STEP 1 Intermittente CLASSIFICAZIONE DI GRAVITÀ Caratteristiche cliniche in assenza di terapia Sintomi Continui Attività fisica limitata Quotidiani Attacchi che limitano l attività >1 volta/settimana ma <1 volta/giorno <1 volta/settimana Asintomatico e con normale PET tra gli attacchi Corticosteroidi inalatori giornalieri Corticosteroidi inalatori giornalieri β2-agonisti a lunga durata d azione giornalieri Sintomi notturni Frequenti >1 volta alla settimana >2 volte al mese <2 volte al mese FEV 1 o PEF <6% predetto Variabilità >3% 6-8% predetto Variabilità >3% >8% predetto Variabilità - 3% >8% predetto Variabilità <% La personalizzazione della prescrizione omeopatica classica rappresenta il principale ostacolo per l inserimento della Medicina Complementare all interno dell ufficialità della ricerca scientifica, in quanto è obiettivamente difficile applicare all Omeopatia i parametri sperimentali attualmente imposti dalla Evidence Based Medicine. L unica metodologia accettata per la verifica sperimentale negli studi clinici aperti (osservazionali) è la suddivisione dei pazienti per patologie nosologicamente definite (1). I medicinali omotossicologici sono ottimali allo scopo, in quanto non necessitano per il proprio utilizzo di alcuna repertorizzazione: solo così è possibile uno studio comparativo dei dati e dei risultati (2). Questo studio intende verificare se, attraverso l associazione di alcuni medicinali omotossicologici, sia possibile controllare una malattia impegnativa come l asma bronchiale allergico, vincolando tali verifiche a parametri clinico-strumentali come le prove di funzionalità respiratoria e l ossimetria digitale comparando tali parametri prima e dopo terapia. Corticosteroidi inalatori regolari β2-agonisti a lunga durata d azione regolari più (se occorre) -Teofilina-LR -Antileucotrieni -β2-agonisti orali a lunga durata d azione -Corticosteroidi orali Al bisogno: β2-agonisti a rapida azione q.o. STEP 2 STEP 3 STEP 4 Moderato Quando l asma è controllata, ridurre la terapia Monitoraggio Riduzione L asma bronchiale allergico è una malattia infiammatoria cronica delle vie aeree (3) caratterizzata da episodi ricorrenti di dispnea, respiro sibilante, tosse e senso di costrizione toracica. L ostrizione bronchiale è generalmente reversibile spontaneamente o dopo terapia farmacologica. L ipereattività bronchiale è alla base dell'innesco del broncospasmo. Dal punto di vista anatomo-patologico, nell asmatico è presente infiltrazione di cellule infiammatorie (prevalentemente eosinofili) e rilascio di mediatori responsabili dei meccanismi fisio-patologici che portano al rimodellamento strutturale delle vie aeree e conseguentemente alla cronicizzazione della malattia ed alla persistenza della limitazione del flusso aereo. L asma bronchiale è una delle patologie più diffuse al mondo, il cui impatto varia nelle diverse aree geografiche. In Italia la patologia coinvolge circa il 1% della popolazione (percentuale più bassa in Europa); l incidenza più alta si registra nei Paesi anglosassoni (16-17% della popolazione). L asma in Italia rappresenta una notevole fonte di costi umani e sociali; si calcola che la malattia incida per il 2% sulla spesa sanitaria complessiva (sovrapponibile a quella di altri Paesi ad economia industrializzata). I costi indiretti rappresentano oltre il % della spesa totale. Tali costi sono principalmente imputabili al mancato controllo della malattia e ad un uso improprio delle risorse diagnostiche (4). I fattori di rischio di asma si possono suddividere in fattori individuali e fattori ambientali. Tra i fattori individuali vi è la predisposizione genetica: la probabilità di sviluppare asma allergico per chi non ha genitori allergici è del 1%; per chi ha un genitore allergico è del 4-%, probabilità che sale al 7% se entrambi sono allergici. Tra i fattori di rischio vi è anche l atopia, predisposizione a sintetizzare più IgE. Un ruolo determinante gioca anche l iperresponsività delle vie aeree. 14
Tra i fattori ambientali vi è la presenza massiccia di allergeni e l inquinamento atmosferico (sia azione diretta irritante sulle mucose sia azione da fattore co-allergico, in quanto si forma un allergene complesso, elemento non sempre gestibile con i vaccini desensibilizzanti specifici). Le infezioni delle vie respiratorie giocano un ruolo importante; la mancanza di sufficienti contatti con virus e batteri nei primi anni di vita determina la riduzione dei linfociti Th1 e di conseguenza un aumento dei linfociti Th2. L igiene eccessiva produce lo stesso risultato; inoltre, tanto maggiore è il numero dei figli tanto più bassa è la probabilità che i figli più giovani siano affetti da asma bronchiale allergico. Particolari abitudini alimentari possono indurre maggior predisposizione all asma; l eccessivo uso di farmaci (es. antibiotici), il ricorso continuo a vaccinazioni, la presenza o meno di infestazioni parassitarie e il fumo di tabacco, sono condizioni che possono far aumentare l incidenza di questa patologia. Sono più colpiti i maschi delle femmine. L obesità è un fattore predisponente. Il test di funzionalità respiratoria è fondamentale per determinare la presenza di limitazione al flusso, e quindi per porre diagnosi (test di reversibilità con salbutamolo quando vi è broncospasmo o test di provocazione bronchiale aspecifico quando l ostruzione è momentaneamente assente). I parametri spirometrici più importanti sono: il volume espiratorio forzato nel primo secondo (VEMS o FEV1), la capacità vitale forzata (CVF) e il rapporto VEMS/CVF (indice di Tiffeneau). In base alla classificazione GINA () si distingue: asma intermittente (step 1); lieve persistente (step 2); moderato persistente (step 3) e grave persistente (step 4) (FIG. 1). In base ai vari step è consigliata una terapia modulare ( FIG. 2). La valutazione della gravità dell asma si ottiene considerando la frequenza delle crisi asmatiche (se giornaliere o fonte allergenica molecola MHC di classe II ed editopo FIG. 3 sensibilizzazione linfocito T helper Meccanismi immunitari coinvolti nelle malattie allergiche liberazione dell allergene cellula presentante l antigene funzione helper linfocito B settimanali) e se vi è limitazione nell attività fisica e nel valore del VEMS. Perché la patologia allergica si manifesti devono concorrere diverse variabili: predisposizione genetica a sviluppare allergie, esposizione e contatto tra allergeni e Sistema immunitario che induce una massiccia produzione di IgE e infine sensibilizzazione (FIG. 3). L antigene viene fagocitato dalle cellule dentritiche e degradato in peptidi che vengono presentati (in associazione con le molecole del complesso maggiore di istocompatibilità) ai linfociti T-helper (6). Tra le diverse sottopopolazioni linfocitarie T-helper (Th), due sono molto importanti dal punto di vista allergologico: i linfociti Th1 e Th2, che si differenziano per le rispettive citochine prodotte. I Th1 aumentano e si attivano nelle infezioni virali, batteriche e nelle malattie degenerative ed auto-immuni: sono caratterizzate dalla produzione di IL-12, IFN-γ, TNF, ecc.; determinano la produzione di anticorpi da parte dei linfociti B ed attivano le cellule macrofagiche ad attività anticorpo dipendente. I Th2 entrano in gioco nelle infestazioni da parassiti e da elminti, oppure quando la tolleranza immunitaria verso gli allergeni è carente, dando avvio alla reazione allergica: produzione di IL4 (che attiva i linfociti B), IL (che attiva gli eosinofili), IL13, ecc. che stimolano la produzione di vari anticorpi (tra provocazione liberazione dell allergene IgE fonte allergenica recettore Fc epsilon mediatori cellula infiammatoria legante le IgE ambiente epitelio (ad es. respiratorio) sottomucosa manifestazioni cliniche, ad es. asma bronchiale, rinite allergica, dermatite atopica cui le IgE) che, aderendo ai mastociti ed ai basofili, liberano mediatori come istamina, leucotreni, bradichinine, ecc., responsabili di gran parte della sintomatologia allergica. Nel soggetto normale le IgE rappresentano solo l 1% degli anticorpi totali prodotti dopo l esposizione ad antigeni come tossine e parassiti. Nel soggetto allergico, invece, vengono prodotte grandi quantità di IgE anche dopo esposizione a sostanze solitamente innocue come i pollini, la polvere, gli acari o gli alimenti. I soggetti che presentano elevati livelli di intossicazione manifestano un maggior numero di episodi allergici. Questo trova una risposta logica nella Medicina omotossicologica e nella Medicina Fisiologica di Regolazione (7). La matrice extra-cellulare (ECM) gioca un ruolo chiave in tutti i processi infiammatori: un deposito di tossine (allergeni) a livello della ECM determina un alto livello di ipersensibilità reattiva, imponendo al tessuto bersaglio della reazione allergica l innesco di un processo di neutralizzazione del carico allergenico su base infiammatoria al fine di eliminare il surplus tossinico che la ECM non può più contenere. Il drenaggio della ECM diviene così un momento terapeutico cardine: in questa fase è importante l utilizzo di Galium-Heel. Nella fase di sensibilizzazione si ha, come già indicato, il primo contatto con l allergene, che provoca successivamente tutta la cascata 1
FIG. 4 IL PUZZLE ALLERGICO ESPOSIZIONE ATOPIA SWITCH Th1/Th2 TERRENO SENSIBILIZZAZIONE farmaci in grado di produrre lo switch Th2 Th1, cioè il riequilibrio della bilancia immunitaria; in questo modo si agisce all origine della manifestazione clinica (FIGG. 4, ). Tale terapia di terreno può essere effettuata con Engystol, Guna-Interleukin 12 e Guna-INF γ in diluizione fisiologica 4CH (.1 pg ml pari a 1 fg/dose nel topo). Le interleuchine Th1 sono in grado di autostimolarsi e di differenziare i linfociti Th in linfociti Th1. di citochine che attivano gli eosinofili, i linfociti B, le IgE, ecc. Nel soggetto allergico si può indurre una tolleranza immunitaria, somministrando low dose di allergeni, come si trattasse di un vaccino. Utile la somministrazione di Allergy Plex n 29, combinazione di allergeni inalatori in accordo di potenza associati a componenti sintomatici, e, soprattutto di Histamin-Injeel (desensibilizzazione aspecifica) che riduce la produzione di IgE. Lo scopo della terapia antiallergica è quello di disporre di Contemporaneamente, le interleuchine Th1 sono in grado di inibire la secrezione di interleuchine a polarità Th2. FIG. SCHEMA RIASSUNTIVO DELLA REAZIONE ALLERGICA 16
PAZIENTI E METODI In questo studio sono stati inclusi 4 pazienti (2 F; M) di età compresa tra 13 e 47 anni; sono stati ammessi allo studio solo i pazienti che già da erano sottoposti a terapia convenzionale per asma allergico (diagnosi prevalentemente formulata da specialisti del Centro di Pneumologia di Taranto). Tutti i pz. sono stati sottoposti a prove di funzionalità respiratoria, a test allergologici cutanei (prick test), ossimetria digitale ed EAV. La patologia asmatica è stata trattata secondo la stadiazione di gravità proposta dalle linee guida GINA (Global Initiative for Asthma) () (FIG.1). Dopo aver monitorato i pazienti per 12 mesi consecutivi, è stata impostata la terapia omotossicologica per 24 mesi. I pazienti sono stati divisi in 2 Gruppi, (A; B). Il Gruppo A è composto da pazienti (12 F; 8 M) affetti da asma allergico lieve persistente + rinocongiuntivite, con positività prevalente a polline di Graminacee, Composite e olivo. In questo Gruppo la terapia di base è stata Engystol cps (1 cps, 2 volte al dì per 9 giorni) Galium-Heel ( gtt, 2 volte al dì per 9 giorni) Allergy Plex n 29 ( gtt, 2 volte al dì per 9 giorni) Arnica comp.-heel (2 cps, 2 al dì per 9 giorni) Pulsatilla compositum (1 fl a settimana per 9 giorni). Tale ciclo è stato ripetuto una volta all anno. Al bisogno sono stati somministrati Husteel gtt, Cuprum -Heel cps e fl, Luffa comp.-heel spray nasale e cps, Ovix cps, Tartephedreel gtt e Euphrasia -Heel collirio. Numero di pazienti TAB. 1 Distribuzione della frequenza del sintomo rinocongiuntivite (gradi di rilevanza: - - Assente) 4 4 3 3 2 1 1 POPOLAZIONE GENERALE DI STUDIO 3 1 Pretrattamento convenzionale 4 1 Controllo a 6 mesi 33 12 2 Controllo a 2 3 Controllo a 24 mesi Assente Il sintomo rinocongiuntivite nella visita di pretrattamento omotossicologico è stato classificato come GRAVE in 3 pazienti (78%) e LIEVE in 1 (22%). A 6 mesi, solo (11%) sono risultati GRAVI e 4 (89%) LIEVI. A 24 mesi, 2 pazienti (%) non presentavano sintomi e (44%) erano LIEVI. Numero di pazienti 4 4 3 3 2 1 1 POPOLAZIONE GENERALE DI STUDIO Utilizzo di farmaci convenzionali in rapporto alla terapia omotossicologica 4 2 4 Pretrattamento convenzionale 1 2 2 6 mesi omotossicologica 3 8 24 mesi omotossicologica β2 agonisti short-action corticosteroidi inalanti β2 agonisti long-action anti istaminici corticosteroidi sistemici TAB. 2 Dopo terapia omotossicologica il consumo di 4 farmaci convenzionali sui considerati si riduce progressivamente. Il Gruppo B è formato da 2 pazienti (13 F; 12 M) affetti da asma allergico persistente di media e grave entità con positività prevalente al polline di Parietaria, Acari Dp 36, Df 42 e Graminacee. Il trattamento ha previsto Allergy Plex n 29, Engystol cps, Galium-Heel gtt, Arnica comp.-heel cps, Pulsatilla compositum fl con posologia identica a quella del Gruppo A. Il ciclo di terapia è stato ripetuto 4 volte in 24 mesi. A pazienti affetti da asma grave sono state aggiunte al protocollo Guna- Interleukin 12 + Guna-INF γ ( gtt, due volte al dì); a 1 pazienti è stata praticata terapia desensibilizzante sottocute con Cuprum colloidale D4 e Acidum formicum D4, iniziando con.2 ml e con intervalli di 3 giorni, fino al raggiungimento di 1 ml; successivamente a cadenza settimanale per 4 settimane e di seguito ogni 1 giorni per 6 mesi. 17
VEMS SO 2 GRUPPO A - PAZIENTI Inizio terapia 2,6 lt 9 % A 6 mesi 2,9 lt 97 % A 24 mesi 3,1 lt 98 % Recupero % 3 punti È stata consigliata una dieta che riducesse l acidosi aggiungendo Guna-Basic ed una terapia per il riequilibrio della flora intestinale con Colostro Noni, nonché Fiori di Bach personalizzati (test EAV). VEMS SO 2 Riacutizzazioni annuali 2,4 lt 93 % TAB. 3 Gruppo A. Il dato più importante è il recupero del VEMS, che dopo 24 mesi aumenta di più del %; la saturazione di O 2 (SO 2 ) migliora di 3 punti (saturazione media di partenza del 9%). GRUPPO B - 2 PAZIENTI Inizio terapia A 6 mesi 2, lt 9 % 2 A 24 mesi 2,7 lt 96 % 2 Recupero 12 % 3 punti TAB. 4 Gruppo B. I dati più significativi sono il recupero del VEMS (12%) e l aumento della saturazione di O 2 (SO 2 ), pari a 3 punti (saturazione media dal 93% al 96%). Altro dato importante è la diminuzione delle riacutizzazione annuali che passano da a 2. Numero di pazienti 3 3 2 1 1 POPOLAZIONE GENERALE DI STUDIO Sensazione di dispnea-costrizione toracica (gradi di rilevanza: - - Assente) 2 Pretrattamento convenzionale 28 12 6 mesi omotossicologica 3 1 omotossicologica 27 18 24 mesi omotossicologica Assente TAB. Dopo terapia convenzionale la sensazione di dispnea-costrizione toracica risulta essere LIEVE in pazienti (4%) e GRAVE in 2 (%). Dopo 6 mesi di terapia omotossicologica il sintomo è ASSENTE in 12 pazienti (27%), LIEVE in 28 (62%) e GRAVE in (11%). Dopo è ASSENTE in 1 (33%) e LIEVE in 3 (67%). Dopo 24 mesi è ASSENTE in 18 (4%) e LIEVE in 27 (6%). RISULTATI I pazienti del Gruppo A (asma lieve persistente + rinocongiuntivite) sono stati monitorati per 36 mesi; per i primi hanno effettuato terapia convenzionale (antistaminici, β2 stimolanti, cortisonici inalanti). Dopo il primo mese di terapia omotossicologica l utilizzo di farmaci convenzionali è stato notevolmente ridotto; in 12 pazienti sono stati eliminati completamente i farmaci convenzionali e le crisi asmatiche sono notevolmente diminuite (TABB. 1, 2). Tali risultati sono stati confermati da prove di funzionalità respiratorie (TAB. 3) che mostravano un aumento considerevole del VEMS ( %) e, di conseguenza, un migliore rapporto VEMS/ CV. La sintomatologia legata alla congestione nasale e congiuntivale era poco percettibile. Nei pazienti del Gruppo B (asma persistente di media e grave entità), i risultati sono stati molto positivi, tali da ridurre l utilizzo di β2 agonisti long-action [da 2 ad 1 volta al dì per soli 4 mesi (precedentemente erano 7), nel corso di un anno]. I cortisonici inalanti sono stati ugualmente ridotti, gli antistaminici sono stati utilizzati per soli 3 giorni e in casi di asma grave sono stati eliminati i cortisonici sistemici. Nel Gruppo B il recupero del VEMS è stato del 12% circa, la saturazione di O 2 è salita mediamente di 3 punti, le riacutizzazioni si sono ridotte da a 2 a 6 e a 24 mesi dall inizio della terapia (TAB. 4). Nella popolazione generale di studio, dopo terapia omotossicologica, la sensazione di dispnea-costrizione toracica si è ridotta in modo significativo (TAB. ). 18
CRITERI DI VALUTAZIONE VEMS VEMS/CV SO 2 (saturazione di O 2 nel sangue periferico) Numero di riacutizzazioni annuali Sensazione di dispnea e costrizione toracica Grado di rilevanza della rinocongiuntivite Utilizzo di farmaci convenzionali prima e dopo assunzione di medicinali omotossicologici TAB. 6 Cronologia e criteri di valutazione. CONSIDERAZIONI E CONCLUSIONI L asma bronchiale è una delle patologie più diffuse al mondo e rappresenta una notevole fonte di costi sia umani sia sociali, con un importante impatto sulle attività quotidiane e sulla Qualità di Vita. Molti pazienti inclusi nello studio hanno chiesto di avviare la terapia omotossicologica perché accusavano effetti collaterali di una certa gravità dopo l uso di farmaci convenzionali. Ciò che ha motivato maggiormente ad intraprendere e perseguire tale terapia è stata la significativa riduzione della congestione nasale e congiuntivale e del senso di dispnea e costrizione toracica; questo ha convinto i più scettici a continuare la terapia bioregolatoria. La strategia terapeutica omotossicologica permette di combattere la patologia allergica, agendo a monte del problema, prima modificando il terreno immunitario con Engystol, Interleuchine e Interferone omeopatizzati, poi inducendo un processo di tolleranza immunitaria sia specifico sia aspecifico con l utilizzo di Allergy Plex n 29, infine drenando la ECM con Galium- Heel e Pulsatilla compositum, determinando così uno svuotamento del carico tossico (Impregnazione) e quindi abbassando la reattività, cioè l Infiammazione. Si è ritenuto di aggiungere a questi medicinali anche Arnica comp.-heel che accentua l azione antinfiammatoria. Infine è stata associata una desensibilizzazione aspecifica con Cuprum colloidale D4 e Ac. formicicum D4 per aumentare l azione sulla componente spastica. Si ritiene che l utilizzo delle Interleuchine e dell Interferone omeopatizzati, unitamente alla terapia drenante e di terreno, abbia apportato una interessante novità terapeutica nella cura dell asma bronchiale allergico confermata da criteri di valutazione riconosciuti (TAB. 6). Bibliografia 1. AA. VV. (a cura di Milani L.) Omeopatia/omotossicologia. Gi studi scientifici che ne provano l efficacia. Quarta edizione riveduta ed aggiornata. Guna Editore, Milano; 8. 2. Bianchi I. Omotossicologia in Giarelli G., Roberti di Sarsina P., Silverstrini B. - Le medicine non convenzionali in italia. Franco Angeli Editore, Milano; 7, 338-2. 3. Murray J. F., Nadel J. Trattato di medicina respiratoria. Vol. I. Ed. Piccin, Padova; 199. 4. Vermeire J Impatto sociale e risorse sanitarie per gli asmatici in Italia (AIRE) in Respir med. 2; 96:142-149.. GINA Linee Guida Italiane. Workshop GINA. Modena, 11-13 marzo 4. 6. Holgate S.T., Church M.K. Allergologia. Vol.1, Utet, Torino; 199. 7. Mazza C. L allergia. Strategia terapeutica secondo l omotossicologia e la medicina fisiologica di regolazione. Nuova Ipsa Editore, Palermo; 11. È stato, inoltre, consultato Milani L. Lettere al Direttore. La Med. Biol., 9/1; 8-91. Testo elaborato dalla relazione dell autore presentata al 1 Incontro del Club dell Omotossicologia - AIOT; Roma 21-22 Maggio 11. Riferimento bibliografico COLAPIETRO S. omotossicologica dell asma bronchiale allergico. Studio clinico osservazionale. La Med. Biol., 11/4; 13-19. Indirizzo dell autore Dr. Stefano Colapietro Specialista in Tisiologia e Malattie dell Apparato respiratorio Perfezionato in Dermatologia Via Cosimo De Luca, 3 I 7416 Massafra (TA) 19